mercoledì 28 dicembre 2016

WWW... Wednesday! #32

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi le sarebbe tanto piaciuto rimanere nel letto a dormire, ma qualcuno (a caso proprio) l'ha svegliata e cosa fai in questi casi, non ti svegli? Esatto.
Comunque, come avete passato il Natale? Spero bene. Io sono piuttosto soddisfatta di come è andato il mio, ho ricevuto quattro libri e molte altre cose interessanti, anche se mi sarebbe piaciuto che mia zia, al posto di comprarmi cose che non userò mai, mi avesse comprato un libro... ma la gente lo sa che, se non trova niente, può sempre fare un buono regalo da spendere in libreria?
A parte questo, oggi si ritorna dopo un sacco di tempo con questa rubrica del mercoledì inventata dal blog Should Be Reading, in cui devo mostrarvi le mie letture in corso, terminate e in programma.

What are you currently reading?
Eh be', dopo aver letto "Tentare di non amarti" come faccio a non leggere il suo seguito? Ho bisogno di sapere cosa succederà a Francisca, anche se non mi è stata molto simpatica... Lo inizierò di sicuro questo pomeriggio dopo aver finito di scrivere le recensioni degli ultimi due libri letti.

What did you recently finish reading?
Finalmente sono ritornata a leggere! Dunque, sabato ho finito "Catch the Fire" e devo dire che sono rimasta molto delusa, non mi è piaciuto e mi aspettavo qualcosa di diverso, invece l'ho trovato solo molto volgare e a tratti con scene surreali; fra sabato e domenica ho letto "Stolen 2" e mi è piaciuto moltissimo, ho amato Shiloh, Andrew e West (lui un po' meno) e sono contenta di come è finito, anche se è stato un po' triste finire questo libro perché mi stavo affezionando; lunedì ho letto "Incantesimo", un libro che volevo leggere da troppo tempo e che mi è piaciuto moltissimo perché sono ritornata al mio genere preferito ed è stato come tornare a casa dopo un lungo viaggio; fra lunedì notte sera e martedì ho letto "Basta un istante per ritrovarsi" ed è stata una lettura carina, niente di che, qualcosa adatto a passare un pomeriggio in tranquillità, però non mi è piaciuto come tutto sembrasse troppo affrettato, voglio dire, come si fa a fare pensieri della serie "questa è quella giusta, vorrei viverci insieme" dopo neanche un mese? Ah, certe cose non le capirò mai. Infine, martedì pomeriggio e sera ho letto "Tentare di non amarti" e mi è piaciuto molto, la storia di Penny e Marcus mi ha attratta sin da subito e mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino, oltre che una gran voglia di prenderli entrambi a calci in certe situazioni, ma questi sono solo dettagli.

What do you think you'll read next?
E' da molto tempo che questi due libri mi ispirano o, meglio, mi ispirano le loro copertine: insomma, come fa una ballerina come me a non essere incuriosita da un libro che ha una ballerina in copertina? E così ho deciso di partire da Royle e leggere queste due storie di questa serie. Sono curiosissima.

Bene, questo post finisce qui: io vi auguro una buona giornata e, se vi va, fatemi sapere qualcosa a proposito delle vostre letture.
Alla prossima!

domenica 25 dicembre 2016

E' Natale!


I don't want a lot for Christmas
There's just one thing I need 
I don't care about presents 
Underneath the Christmas tree 
I just want you for my own 
More than you could ever know 
Make my wish come true 
All I want for Christmas is... books, Daemon Black, books, time for reading and watching tv series, books, space for my books, Daemon Black as my boyfriend, joy, a lot of joy and no more neverajoy, boo...

*Oddio, siamo già in onda*
Ehm, buongiorno! Ma soprattutto, buon Natale! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche quest'anno è arrivato il Natale, quel giorno che tutti aspettiamo con trepidazione perché non vediamo l'ora di tornare bambini e di ricevere tanti regali e tanti libri (ma dove li vedi tu, Katy, tutti 'sti regali... io proprio non lo so).
Quest'anno è il primo Natale che passiamo insieme, che vive questo blog e con questo post volevo augurarvi soltanto un buon Natale (e quattro) a voi e alle vostre famiglie, affinché possiate passarlo nel migliore dei modi, felici e sereni.
Inoltre, volevo farvi sapere un paio di cosette: 
1) per le prossime due settimane, fino al nove gennaio, non vedrete alcuna recensione perché approfitto di questi giorni per leggere a più non posso di modo da lasciarvi poi le mie opinioni sui libri che avrò letto quando tornerò a scuola e da non lasciare scoperto il blog, qualora dovessi mettermi a studiare sin da subito.
2) non sparirò del tutto, ma avrete qualche post come un paio di WWW... Wednesday (perché con qualcuno dovrò pur sclerare) e pensavo anche di fare un piccolo recappino dell'anno, sia dal punto di vista libresco sia non, e una top ten dei libri più belli letti quest'anno.

E niente, per oggi è tutto e io vi auguro di nuovo di passare un buon Natale!

giovedì 22 dicembre 2016

Recensione Stolen 1

Titolo: Stolen 1
Autore: JD Hurt
Genere: Dark Romance
Casa editrice: Self Publishing
Prezzo: 1.99 (ebook)
Pagine: 276






Trama
E' stato la mia salvezza, il conforto la gioia nel dolore più atroce. Ora è divenuto l'incubo, il buio. Il mostro che cova nell'ombra.
E' stata l'amore dell'infanzia, la bimba che consolavo dalle angherie della mia matrigna. Ora è tutto ciò che odio. Ora voglio solo vederla distrutta.
Andrew e Shiloh. Quando l'amore si trasforma in odio.

Nota dell'autrice: Stolen è il primo capitolo di una duologia dark dedicata alla storia di Shiloh. La duologia Stolen farà parte della Dark Necessities Series. 
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi una gioia all'orizzonte si è vista perché oggi ho finalmente realizzato che fra poco è Natale! Manca solo più la giornata di domani, venerdì 23 dicembre, e poi potrò godermi le mie due settimane di riposo leggendo a più non posso e facendo i compiti per la scuola perché non sia mai che i professori non ci diano cose da fare durante le vacanze... che poi sono gli stessi a fare il discorso "Le verifiche non ve le porterò subito al rientro da scuola perché mi prendo un po' di tempo per riposarmi" e gli stessi che ti fanno salire l'avada kedavra perché ti verrebbe voglia di dirgli in faccia: "Be', anche noi saremmo stanchi eh. Tanto per dire". Ecco, questa è più o meno la reazione di tutti noi studenti nel momento in cui sentiamo pronunciare queste parole dai nostri professori:
Comunque, a parte questo, oggi sono tornata con la recensione di un libro che mi è stato gentilmente inviato dall'autrice stessa (che ringrazio infinitamente) e che mi ha permesso di scoprire un genere che avevo già adocchiato da qualche tempo, ma a cui non mi ero ancora avvicinata perché sapevo che cosa avrei potuto trovare: sto parlando di "Stolen 1", primo volume della Dark Necessities Series e romanzo Dark Romance.

Shiloh è una diciottenne con un passato difficile: affidata a una famiglia americana quando era piccola, fino ai dodici anni ha dovuto subire violenze fisiche da parte del padre adottivo e ha dovuto scontare l'ira della matrigna accettando frustate ogni volta che faceva qualcosa di sbagliato. L'unico ad aiutarla è stato Andrew, l'unico altro bambino in casa con lei, che ha sempre voluto la sua libertà, ha sempre voluto che potesse essere libera dai soprusi della matrigna, ma nemmeno la sua presenza l'ha trattenuta più a lungo in quella casa dove la sua anima di bambina era stata completamente rovinata.
Sei anni dopo, Shiloh è stata ammessa inspiegabilmente all'università ed è pronta a iniziare la sua nuova vita: è qui che incontra nuove persone che diventeranno sue amiche e che inizia a vivere veramente; quello che non si sarebbe mai aspettata era di ritrovare il suo Andrew, quel bambino che si era dato tanto da fare per darle una speranza e che ha lasciato indietro insieme a tutto il resto, ma questo Andrew non è chi si sarebbe aspettata, è un uomo che è diventato come i suoi stessi "genitori adottivi", crudele al punto da non poter più intravedere nemmeno una goccia di quello che era da ragazzo.
Sei anni dopo essere scappata da quella casa, Shiloh è costretta a diventare di nuovo Slave, la schiava-bambina che è stata fino ai dodici anni.

Shiloh è una ragazza forte e fragile al tempo stesso: dopo aver subito atti ignobili da colui che avrebbe dovuto essere per lei un padre, è riuscita a rialzarsi e a raccogliere tutto il suo coraggio per prendere la decisione più difficile della sua vita: scappare e lasciare indietro il suo angelo custode, Andrew. Però è anche una ragazza molto insicura, non conosce appieno il vero significato di libertà e anche adesso che non è più una schiava fa fatica ad aprirsi con gli altri, a fidarsi degli altri e a parlare con gli altri; molto spesso è invasa dai ricordi di ciò che le è successo, ma cerca di andare oltre, di lasciare quella parte della sua vita relegata in un angolino perché non vuole più riviverla, non vuole più pensare ad Andrew e a come potrebbe aver reagito alla sua fuga, visto che lui non era a conoscenza delle sue reali condizioni in quella casa.
Penso che non sia facile riscattarsi da un passato del genere, insomma, già non lo è se queste cose accadono agli adulti, figuriamoci quando accadono ai bambini! Però lei ha avuto una grande forza, ha avuto il coraggio di sfuggire al giogo dei suoi aguzzini e di cercare di rifarsi una vita, pur consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato: questo è l'atteggiamento di chi, nonostante tutto, continua a lottare, continua a sperare e continua a desiderare di vivere. Shiloh non vuole essere una semplice sopravvissuta, vuole vivere la sua vita, divertirsi, essere felice e dimenticare. E questa è una cosa molto bella, voler essere felici nonostante tutto.

Andrew è ormai diventato un uomo pieno di dolore: dolore per la fuga di Shiloh e dolore per quello che è successo al padre poco dopo questo fatto. Perdere colei che ha sempre amato lo ha fatto finire in una spirale di dolore tale da diventare, nei suoi confronti, come la sua stessa matrigna: è crudele, vuole distruggere la sua persona proprio come lei ha distrutto il suo cuore, vuole annientarla, completamente. E' quindi un giovane uomo pieno di odio, un essere completamente dedito alla sua vendetta perversa.
Andrew è, però, uno di quei cattivi che odi e che, al contempo, compiangi: è vero che le azioni compiute nel corso della storia sono azioni al limite della perversione e del sadismo, però ti fa quasi pena perché sai che è diventato così a causa della sua matrigna, una donna estremamente crudele e vendicativa che era solita picchiare Shiloh quando lei era ancora una bambina.

Fra tutti gli altri personaggi presenti, ve ne presento velocemente solo uno perché sarà importante nel seguente volume: West.
West è il sole della protagonista: giocatore di football che si interessa a lei, è colui che porterà luce nella sua vita, che si dimostrerà dolce, premuroso e gentile, il ragazzo perfetto per renderla felice. Tuttavia, c'è qualcosa che non quadra in lui: sin da subito ho avuto una strana sensazione nei suoi confronti, come se non fossi a conoscenza di tutto e come se non la stesse raccontando giusta, e questa mia sensazione ha avuto una risposta alla fine del volume, che dovrò sicuramente approfondire in "Stolen 2".

Prima di concludere voglio spendere due parole sul genere.
I Dark Romance sono libri che vengono sempre presentati come narranti storie in cui sono presenti violenze e rapporti di dubbio consenso: questo vuol dire che, in generale, non sono libri da prendere proprio alla leggera, a mio parere, e che non sono semplici storielle con cui si può passare il tempo, ma sono piuttosto "strong" proprio perché ci sono delle scene molto Dark, molto oscure.
Come ho potuto constatare leggendo "Stolen 1", la storia è portata al limite della perversione, le azioni sono perverse, opera di una mente malata, sottomessa alle emozioni più forti in maniera totalitaria, assoluta: infatti, queste emozioni vengono rese, appunto, assolute dalla persona e questo provoca la distruzione delle persone a lei vicine o di coloro che hanno provocato questi sentimenti così forti da non riuscire a non soccombervi.
Per tanto, un piccolo consiglio: se siete persone altamente impressionabili, o se siete come mia madre che ogni santissima volta che guardiamo "Teen Wolf" fa una faccia alla "Ahia!" quando vede qualcuno che soffre perché sente il suo dolore, fate attenzione a buttarvi in questo genere di libri perché potrebbero urtare la vostra sensibilità, ma tenete comunque presente che non sono semplicemente delle storielle inventate anche perché, purtroppo, cose del genere potrebbero sempre accadere anche nella realtà.

Bene, dopo aver blaterato per un bel po', possiamo concludere: ammetto che ero (e lo sono ancora) molto emozionata quando l'autrice mi ha chiesto di leggere il suo libro e di recensirlo per voi, ero molto felice e lo sono stata ancora di più dopo aver finito la mia lettura perché mi è piaciuto molto, ho scoperto un genere nuovo che avevo già adocchiato da un po' di tempo, ma a cui non mi ero ancora avvicinata per paura di quello che avrebbe potuto rivelarsi (sono una persona altamente impressionabile: pensate che all'inizio non riuscivo a guardare "Braccialetti Rossi" perché i due attori di Vale e Leo tenevano una delle loro gambe piegate in modo che sembrasse che effettivamente non l'avessero!). E, invece, sono rimasta piacevolmente sorpresa: sì, ci sono alcune scene un po' troppo strong per i miei gusti, però mi è piaciuto molto il senso di ansia e di paura che mi ha accompagnato per tutta la lettura (lo so, forse potrei non essere normale... ma, come dice Johnny Depp, in realtà non sono pazza proprio perché so di esserlo), quel senso di terrore che sopraggiunge quando succede qualcosa ai protagonisti e tu, in quanto lettore, ti ritrovi con la mano davanti alla bocca, incredulo, a ripeterti: "Oddiooddiooddio, e adesso?! No, non voglio saperlo... nah, al diavolo, lo voglio!".
Come ho già detto in altre recensioni, io non sono un' esperta di scrittura, non so cosa debba avere un libro per essere scritto bene da un punto di vista oggettivo, ma so che se un libro per essere scritto bene deve coinvolgerti, non farti staccare dalla lettura, allora si può dire che "Stolen 1" abbia fatto con me il suo lavoro, che JD Hurt abbia fatto un buon lavoro: non sono riuscita a staccarmi da questa storia al punto da leggerla in pochissimo tempo, giusto qualche ora,
Insomma, mi è piaciuto molto, ho adorato come la storia si focalizzi anche sulla psicologia dei personaggi e sul lato psicologico della storia, come la storia, le azioni siano legate strettamente ai sentimenti dei personaggi, come si influenzino a vicenda.
Non posso fare altro che consigliarvi questo libro, se siete amanti del genere (ma anche se non lo siete e volete sperimentare) perché la storia è interessante e bella (oddio, più o meno, bella per quanto possano esserlo gli avvenimenti, ma avete capito cosa intendo), ti cattura e ti invoglia a continuare la lettura e a scoprirne sempre di più.
Voto:

martedì 20 dicembre 2016

Recensione Oblivion-Opal

Titolo: Oblivion III, Opal attraverso gli occhi di Daemon
Autore: Jennifer L. Armentrout
Genere: Urban Fantasy Paranormal Romance
Casa editrice: Giunti
Prezzo: €12.00 (copertina rigida)
Pagine: 384






Trama
Insieme possono sfidare l'impossibile, ma il potere del loro amore riuscirà a salvarli?
L'alieno più sexy mai sceso sulla Terra questa volta deve combattere contro qualcosa di molto più grande di lui per proteggere la sua famiglia da un pericolo più che reale. Ma Daemon non è solo, lui e Katy sono diventati inscindibili e questo significa che dovrà soprattutto proteggere la sua amata. Trame oscure ed esperimenti segreti coinvolgono il Dipartimento della Difesa e un'organizzazione spietata, Dedalo, che ha imprigionato Dawson per anni e continua a tenere rinchiuso qualcuno che gli sta particolarmente a cuore. Per annientare l'organizzazione e salvare gli ibridi, bisogna allearsi con coloro che un tempo erano nemici. In gioco ci sono le loro vite, soprattutto quella di Katy. E' necessario tornare nell'oscurità per rivedere la luce e salvare due mondi da conseguenze disastrose. Il coraggio e l'amore che uniscono le coppie umano-aliene sono così potenti da sfidare questa terribile minaccia. In un susseguirsi di colpi di scena, che vissuti direttamente da Daemon acquistano una luce del tutto inedita, si conclude questa avventura di proporzioni galattiche. L'ultimo episodio di Oblivion è un personale e appassionato addio di Daemon Black, che ve lo farà amare ancora di più.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una Katy un po' stanca a dire la verità perché in questa settimana sono andata a dormire un po' tardi per studiare, ma ora possiamo fare festa: ho finito le verifiche!
Ah no, scherzavo... forse potrei avere ancora un monitoraggio di matematica... nah, non ne abbiamo più parlato in classe, quindi direi che possiamo festeggiare perché da lunedì pomeriggio sono potuta tornare a leggere come se non ci fosse un domani!
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi dell'ultimo romanzo della serie Lux, l'ultimo dei tre dal PoV di Daemon e l'ultimo che mai avremo, a meno che la zia Jenny non decida di fare uno spin-off su Luc o Archer o anche sugli addominali di Damon Black... okay, adesso vado a sotterrarmi, scusate, anzi vado avanti con la recensione che è meglio...

Dawson è finalmente tornato a casa e i Black si sono riuniti dopo circa un anno in cui il fratello era stato tenuto prigioniero da Dedalo insieme alla sua ragazza Bethany, ma non si può dire che con il suo ritorno tutto sia tornato alla normalità e che siano tutti di nuovo spensierati: da una parte, c'è la questione di Adam e di Blake che ha lasciato ferite profonde in ognuno di loro, dall'altra c'è la paura che questa ricomparsa molto gradita nasconda qualcosa di terribile e, infine, c'è la necessità di tener buono il fratello del nostro caro alieno che vuole a tutti i costi tornare indietro per salvare Bethany. Katy e Daemon sono costretti a promettere a Dawson di andarla a prendere, ma non sanno cosa fare, finché non ricompare una loro vecchia conoscenza che sembra avere buone intenzioni, almeno questa volta. Mentre, quindi, la loro vita scolastica continua, fra le occhiate che tutti si scambiano a scuola e le chiacchiere che circolano, tutti loro sono coinvolti in un'impresa alquanto pericolosa e dall'esito incerto e Daemon e Katy saranno concentrati a vivere la loro storia d'amore nonostante tutto quello che dovrà succedere.

Bene bene bene, che dire? Quando si arriva alla fine di una saga è sempre difficile chiudere il libro, girare l'ultima pagina per trovarsi davanti gli eventuali ringraziamenti; si finisce sempre per rimanere imbambolati davanti al retro della copertina a ricordare tutte le emozioni che abbiamo provato e a promettere mentalmente ai personaggi che rimarranno sempre con noi nei nostri cuori. E' quello che mi è successo con questo libro, sebbene non sia l'ultimo dal punto di vista cronologico nella storia perché non la conclude, ma è l'ultimo libro scritto dall'autrice per questa serie e questo mi rende un po' triste perché mi mancheranno tutti loro, mi hanno accompagnato per più di un anno, dal giugno del 2015, e sapere che non ci sono più libri mi rende triste. Però sono comunque felice perché è stata una bella avventura: più volte mi sono ritrovata a ridere, a sorridere e, qualche volta, a piangere dentro per via di qualche cosettina che la zia Jenny faceva accadere... comunque, poiché è finita troppo in fretta, ho deciso che prima o poi la rileggerò tutta, giusto per essere masochisti e soffrire, ma anche per gioire!

Daemon è sempre il solito alieno tanto caruccio che ci ha fatto innamorare, o, almeno, che mi ha fatto innamorare, è sempre sarcastico (fra un po' si contende il titolo di Mr.Sarcasmo con Stiles), divertente, super intelligente, ha sempre quell'aria alla "Pfff, per favore" con un sopracciglio, rigorosamente uno solo, alzato, però è anche dolce, ma mai melenso, mantiene comunque quell'aria da duro *coff-coff* e da super figo *coff-coff* che ti fa chiedere per quale motivo non esista, per quale motivo non sia ancora entrato nella tua vita qualcuno come lui. Tra l'altro, proprio per questo inizi a scervellarti per trovare una logica del piano divino, visto che sembra che tutti i ragazzi che vorresti avere nella tua vita sono personaggi libreschi oppure persone reali che vivono dall'altra parte dell'oceano: alla fine arrivi alla conclusione che "mainagioia" e che "forse dovrei trasferirmi in America o in Canada... anzi solo in Canada, in America quando non ci sarà più Trump".
Chiusa questa piccola parentesi sulle sue caratteristiche generali, direi che posso passare a parlarvi di come è stato durante questo libro. Inutile dire che ci troviamo davanti un alieno cotto e stracotto, proprio innamorato perso: non solo è protettivo nei confronti di Katy, ma è diventato dolce! Oddio, proprio dolce in generale... no, però quando è con lei fa dei pensieri che sono in grado di sciogliere chi li legge perché ti rendi conto di quanto siano belli insieme e di quanto lui, quell'alieno scorbutico, prepotente e scontroso, quel cosino alto un metro e novanta che la stragrande maggioranza di noi lettrici avrebbe tanto voluto avere tra le mani per dargli due ceffoni a causa di quello che ha fatto all'inizio di "Obsidian", sia follemente, irrimediabilmente innamorato di lei. Tuttavia, pur essendosi intenerito un cicinin, non è diventato come certi ragazzi tanto machi prima e tanto melensi dopo, al punto da farti alzare il colesterolo in tre secondi, anzi è rimasto abbastanza il solito Daemon Black.
Vedere "Opal" dal suo punto di vista mi ha permesso di soffrire di più rileggere la stessa storia tramite emozioni diverse, dubbi e paure diverse, ma allo stesso tempo affini al PoV di Katy, e, inoltre, di apprezzare molto di più dei dettagli che non avevo apprezzato in questo modo e capire, al contempo, tutte le scelte fatte da Daemon che prima non avevo compreso appieno perché, ovviamente, non ci era stato ancora concesso un excursus nella sua mente.

Con questo libro abbiamo non solo una diversa rappresentazione degli avvenimenti e della parte psicologica ad essi annessa, ma abbiamo anche una diversa visione di alcuni personaggi, in particolare di Katy: se in "Opal" avevo sentito questo suo senso di colpa per quello che era successo e il suo desiderio di mettere le cose a posto, con questo volume ho, invece, sentito ancora di più la sua impotenza, la sua determinazione a fare tutto ciò che può fare per salvare chi ama e per aiutare chi le sta a cuore, anche se questo vorrebbe dire infilarsi in situazioni non molto piacevoli, alquanto pericolose e dagli esiti incerti. 
Daemon ce la presenta così, una ragazza che ha ormai capito che la normalità non fa più parte della sua vita, che se n'è andata nel momento in cui si è trasferita dalla Florida in West Virginia, ma che cerca con tutte le sue forze di accettare il turbine che è ormai diventata la sua vita, di accettare che l'incontro con il ragazzo che ama l'ha portata a fare scelte che prima non avrebbe mai fatto perché non ce ne sarebbe mai stato bisogno; la fragilità che dimostra in questo volume è mascherata dalla sua voglia di riscattarsi e di dimostrare anche che non è una buonannulla che combina solo guai, però è presente e lo notiamo con più insistenza tramite i pensieri di Daemon che è preoccupato per lei, non vuole che lei si faccia male nel tentativo di mettere tutto a posto e di dimostrare quanto possa valere.

E siamo quasi giunti alla fine di questa recensione, l'ultima della saga Lux (almeno per il momento... chissà *prega tutti i santi affinché la zia Jenny si decida a scrivere un libro su Luc o Archer*). Che dire? Come vi ho detto sopra, chiudere l'ultimo libro di una saga ti lascia sempre un certo retrogusto amarognolo perché molto spesso ti piacerebbe non staccarti mai dai personaggi e qualsiasi finale tu abbia non ti permetterà mai di metterti il cuore in pace al 100%, ci sarà sempre quel 5% che continuerà a chiedersi come vivranno, se la tua coppia preferita si sposerà e avrà dei figli, se il cattivo di turno si redimerà oppure rimarrà sempre il solito... insomma, girare l'ultima pagina ed essere completamente in pace con se stessi è qualcosa che non penso accada molto spesso perché tutti noi lettori, in fondo, siamo dei curiosoni e vorremmo sapere qualcosina di più, e in questo caso leggere le ultime righe è stato un vero strazio, vedere quella stessa scena dal PoV di Daemon è stato un vero e proprio colpo al cuore. Però posso ritenermi soddisfatta e felice, felice di aver incontrato una storia che mi ha fatto venire le farfalle dello stomaco, quelle stesse farfalle che immagino uno possa sentire quando capisce di essere in presenza della persona giusta per lui/lei e che in questo caso penso ti facciano capire che la storia è veramente bella; nell'arco di tutti questi libri abbiamo visto i personaggi crescere, diventare più consapevoli della loro stessa crescita e del fatto che non sono più dei ragazzini, affrontare problemi seri e situazioni difficili facendo le proprie scelte, affacciarsi sul mondo degli adulti e scoprire nuove emozioni, nuovi desideri, nuove paure, ma soprattutto li abbiamo visti perdere le persone che più amavano e scoprire che la morte non permette di dire addio a nessuno.
Con la serie Lux ho imparato molte cose, ma penso di aver imparato una cosa più importante di tutte le altre: l'amore, quella forza che ti fa andare avanti, che ti spinge a fare certe azioni, che ti prende e che non ti lascia più, ecco, non importa se l'amore è quello per un'altra persona in senso platonico o meno, è quello per i propri famigliari, è quello per i propri libri o per altri oggetti che ci stanno particolarmente a cuore e da cui non ci separeremmo mai, non importa verso chi o che cosa sia, è sempre qualcosa che ti fa andare avanti, che ti fa sperare in un futuro, che ti fa semplicemente sperare.
Quindi, direi di concludere dicendo prima di tutto un grazie alla zia Jenny: grazie per aver creato un mondo che mi è entrato nel cuore, personaggi che rimarranno sempre con me e grazie per aver creato una storia a mio parere avvincente, capace di far sognare ed emozionare, una storia veramente bella, da leggere tutta d'un fiato.
Se non l'avete fatto, leggete questa saga: lo so che è lunga, però ne vale la pena, lo stile della Armentrout è fluido, ti cattura e non ti lascia più fino alla fine del libro e la storia ha Daemon Black, cosa si può volere di più?
Voto:




lunedì 19 dicembre 2016

Segnalazione Stolen 2

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi me, my self and I siamo molto contente per una serie di motivi: 1) oggi ho fatto l'ultima verifica prima delle vacanze di Natale, 2) da oggi si ritorna a leggere come se non ci fosse un domani per le prossime due settimane, 3) fra poco è Natale, 4) posso ritornare a scrivere un po' sul blog, visto che in queste ultime settimane non è che abbia poi messo le mani sul computer per così tanto tempo.
Comunque, sono tornata con un nuovo tipo di post, mai visto su questo blog, ovvero con una segnalazione di un libro e il libro in questione è il secondo volume della Dark Necessities Series, di JD Hurt, di cui ho già letto il primo e di cui avrete la recensione in settimana. 

Titolo: Stolen 2
Autore: JD Hurt
Genere: Dark Romance
Casa editrice: Self-published
Data di uscita: 25 dicembre 2016 (prenotabile fin da adesso)

Trama
Oggi so la verità. Oggi so che lei è innocente. Proprio come allora, come sei anni fa. Dovrei lasciarla al suo destino, desiderarne la felicità. Eppure il mio malanno è grande, pericoloso, un albero maestoso pronto a cibarsi di lei. Un'unica verità pulsa dentro l'anima: la riavrò. Non è una promessa, neppure una minaccia. E' la certezza della vita.

Sono libera. Ogni petalo di Slave si è disfatto al sole di West. Sono pronta, decisa a combattere, determinata a sconfiggere il passato. Lo giuro: mai più sarò una schiava. Non ci sarà un secondo tempo della mia cattività. Oggi comincia la vita vera. Oggi nasce Shiloh.

Lei non sa chi sono. Si fida di me. Farò tutto ciò che è in mio potere affinché non scopra mai i miei segreti. Terrò saldamente fra le mani l'amore che ho rubato.

Andrew, Shiloh, West. Quando l'amore diventa ossessione.


Vi lascio anche tre estratti dal libro.

Estratto da Andrew
Forse, come racconta convinta, ha davvero bisogno del misero raggio di sole che le offre il suo biondino. Eppure non posso fare a meno di pensare a me stesso smarrito fra le gambe lunghe e tese; a come l'ho sferzata nel corpo e nell'anima. A come, nonostante le sue parole mi disprezzassero e rifiutassero, il grembo fertile mi abbia accolto generoso e partecipe.
Ogni goccia di orgasmo, ogni frammento di dolore che le ho rubato è divenuto mio di diritto. E il bisogno di lei si è fatto fame; la fame si è vestita di ansito e dipendenza.
La rivoglio. Per quanto sia folle e sbagliato la rivoglio. Che si chiami Slave o Shiloh; che sia male, bene, sventura o grazia l'assurda malia che ci avvince la riprenderò. La riavrò. 
  
Estratto da Shiloh
I nostri occhi si incrociano. Si vedono.
Nel verde delle pupille transitano mille emozioni incomprensibili.
Ansia. Angoscia. Dolore. E qualcos'altro.
Qualcosa di terribile. Qualcosa che non voglio vedere.
Nelle pupille di giada infuria un oceano sofferente che mi aggredisce. Il volto patito si avvince al mio corpo in una tela inestricabile.
Per un solo secondo rimango impigliata nel sinistro incantesimo; di nuovo prigioniera.
Ancora Slave.
Distolgo lo sguardo.
Muovo un passo. Due passi. Poi tre; in qualche modo rimango diritta e composta. Mantengo una parvenza di dignità.
Mi avvio  più veloce che posso verso il bagno. Un piede, poi l'altro. Devo ricordare a me stessa come si cammina. La mente non collabora; i sensi. Poveri sensi: sono morti. Spenti. Di ghiaccio.
Ancora il maledetto ghiaccio si nutre di me.


Estratto da West
Oggi una piccola parte di me si è ritrovata.
E' successo davvero: fra le sue gambe. Quando come una dea selvaggia e generosa si è seduta sul mio grembo ho capito che non solo la amo. La idolatro.
Per la pulizia che offre. Perché non ho mai conosciuto incanto, dolcezza e innocenza. Lei me li insegna giorno per giorno.
E' la prima volta in assoluto che faccio l'amore. Non sesso a pagamento. Amore totale e avvolgente.
Non so come è iniziata. L'ho avvicinata per soldi. Sempre soldi, il motore di una vita fetida.
Virginia la odia; è disposta a pagare fiumi di quattrini per vederla distrutta. Ne desidera la rovina assoluta; mi sono chiesto più volte il motivo.
E' una sorta di Eva contro Eva? La bella bambina che seduce il marito malato e perverso e ruba il posto da ape regina alla moglie cattiva?
Sembra una favola cattiva, un film di Hollywood. Invece è la vita di Shiloh, mia moglie.
Sono stato pagato profumatamente per illuderla e devastarne anche l'ultimo anelito di vita. Sono stato io a venire devastato.
Da lei. Non credevo potesse succedere: pensavo di avere un solo amore. Il denaro.
Mi sono innamorato. Quando?
Impossibile dirlo. Forse in un'ora, magari in un istante qualsiasi. So solo che lei c'è. Come un fedele sente dio io la sento. Sempre, comunque. E' la preghiera più dolce, invasiva, la migliore. Quella che mi salverà.

Bene, la segnalazione finisce qui, spero di avervi incuriosito e noi ci rivediamo presto con la recensione del primo volume della serie.
Alla prossima!

giovedì 15 dicembre 2016

Recensione Oltre l'amore

Titolo: Oltre l'amore
Autore: Jay Crownover
Genere: New Adult
Casa editrice: Newton Compton Editori
Prezzo: €9.90 (copertina rigida)
Pagine: 384






Trama
Dietro la sua aria insolente e i tatuaggi che ricoprono il suo corpo, Cora Lewis nasconde un cuore spezzato, e non vuole bruciarsi di nuovo. Cora vorrebbe incontrare una persona che non abbia problemi da risolvere e sia pronta a impegnarsi. Finché non conosce Rome Archer. Rome è ben lontano dall'essere perfetto. E' testardo, rigido e prepotente. Ed è tornato dalla sua ultima missione molto provato sia fisicamente che moralmente. Rome si è sempre trovato a ricoprire troppi ruoli: fratello maggiore, figlio prediletto, super soldato. Ma nessuno fa più per lui. Ora è solo un uomo che cerca di capire cosa fare con la sua vita, e come tenere a bada i demoni oscuri legati alla guerra e alle perdite subite. Era pronto ad affrontarli da solo, ma Cora ha fatto irruzione nel grigiore della sua vita, illuminandola... E quel che all'inizio sembra imperfetto potrebbe anche durare per sempre...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una ragazza che sta pregando in silenzio perché le vacanze di Natale si sbrighino ad arrivare e perché gli alieni arrivino a portare un po' di luce in tutta questa oscurità, che ci facciano da torce viventi loro che possono (ma vi rendete conto della loro utilità? Loro possono leggere anche di notte senza bisogno di accendere alcuna lampada e non rischiano neanche di venir sorpresi dalla loro madre e di venire sgridati perché "è tardissimo, domani hai scuola! Come pensi di svegliarti domani mattina se non permetti al tuo cervello di spegnersi?").
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi del terzo libro della "Tattoo Series", una serie che all'inizio mi sembrava solo carina, leggera, senza troppe pretese, ma che con questo terzo volume ha, almeno per il momento, raggiunto il culmine: dire che ho adorato questa storia è poco, sin da subito ho capito che sarebbe stato diverso questo libro rispetto ai suoi predecessori e mi è piaciuto moltissimo proprio per questo, per il fatto che mi è sembrato molto più maturo e profondo; e devo anche fare i complimenti all'autrice perché questa volta è stata un po' meno volgare da quel punto di vista e ho apprezzato molto questo fatto, sebbene ci siano state qualche cadute di stile, ma molto poche.

Rome Archer è sempre stato bravo ad occuparsi degli altri, prima dei suoi fratelli, della sua famiglia, e poi dei suoi soldati, ma quando torna a casa dall'ultima missione non sa più cosa fare della sua vita, non c'è più nessuno da aiutare, a quanto pare. Il suo umore peggiora e rende difficile la vita alle persone che gli stanno intorno: se, da una parte, molti sono convinti che la sua reazione sia passeggera, che prima o poi passerà, dall'altra, Cora non la pensa allo stesso modo, crede che sia solo un egoista che butta tutti i suoi mali addosso agli altri e che rovina la vita altrui per compensare gli orrori che ha visto in guerra. Tra i loro rispettivi dubbi, l'uno a proposito del suo futuro e l'altra a proposito dell'uomo perfetto, quello che nessuno dei due si aspetta è che potrebbero trovare le risposte che cercano proprio vicino a loro e che, forse, non tutto il male viene per nuocere, talvolta fa nascere cose inaspettate quando meno ce lo si aspetta e ti stravolge tutte le aspettative e tutti i piani perché, si sa, l'amore è cieco, non puoi decidere di chi innamorarti come non puoi decidere di chi non farlo.

Cora è una donna molto particolare: lavora in uno studio di tatuatori, si occupa di tenere a bada tutti i suoi uomini (ovvero, si occupa di fare la babysitter e tenere a bada le ragazze che si presentano nel loro studio perché vogliono una cosa sola), è stata delusa dal comportamento del suo ex ragazzo che, non solo si è fidanzato con un'altra, con quella con cui l'aveva tradita, ma ha anche osato invitarla al suo matrimonio (della serie #mainagioiaforever); oltretutto, sembra una piccola fatina per via della sua altezza e del suo stile, per questo è chiamata Campanellino, perché è piccola, dispensa tutti di consigli, è la voce della coscienza del gruppo, non sa dire le bugie, ti dice quello che pensa senza peli sulla lingua.
Onestamente, quello che mi è piaciuto di lei è il fatto che non permette a nessuno di metterle i piedi in testa, sebbene stia poi male quando viene delusa dalle persone a cui teneva di più; è un personaggio veramente forte, determinata e me la sono sempre immaginata come colei che dispensa chiunque di occhiate fulminanti o di quelle alla "sul serio?", senza contare il fatto che ho adorato il suo rapporto con Rome! Inizialmente sembra odiarlo, non lo sopporta, ma poi non può non cedere al suo fascino e continuare a non voler frequentare qualcuno solo perché vuole trovare l'uomo perfetto che non ha problemi e perché ha paura che questo qualcuno sia come il suo ex, sebbene questo fatto le creerà problemi nel fidarsi completamente di lui, non riuscirà a lasciarsi andare, a mettere da parte le preoccupazioni, cosa che potrebbe procurarle qualche guaio.

Rome non è come Rule o Jet, è molto diverso: a diciott'anni si è arruolato nell'esercito, ha iniziato a dirigere i suoi colleghi proprio come faceva a casa con i suoi due fratelli, quando doveva badare a che non facessero cavolate e a che Rule e sua madre non si scannassero a vicenda, ogni tanto si è preso delle licenze per tornare a casa, da quando è morto il fratello Remy lo segue il rimpianto di non avergli detto che era fiero di lui e adesso la sua carriera è finita dopo dieci anni a causa di una ferita alla spalla che non è guarita completamente. Insomma, dopo dieci anni in cui ha ricoperto sempre il ruolo di "padre", se mi consentite l'espressione, di guida, adesso ha perso la sua strada, non sa più cosa fare della sua vita ed è costantemente seguito dai suoi demoni, dalla morte che ha visto durante la guerra, e non sa come superare questa situazione. Ad aiutarlo arriverà un signore, anch'egli ex soldato, che gli chiederà aiuto con il suo bar, gli chiederà di fare una serie di lavoretti che aiuteranno Rome a non bere, a non pensare e a rimanere il più lucido possibile.
Come se non bastasse, però, ci si mette di mezzo una ragazza piccolina a ribaltare il suo mondo: vicino a questo colosso di quasi due metri lei sembrerà ancora più piccola e indifesa, ma si dimostrerà un vero peperino che porterà un po' di luce nella vita del nostro soldato, che lo farà innamorare e che gli farà desiderare di fare effettivamente qualcosa per scacciare i mostri che infestano i suoi sogni e i suoi pensieri; senza considerare il fatto che con Cora arriverà una novità nella sua vita che lo spingerà ancora di più a trovare un modo per far girare il suo mondo nella direzione corretta, per farlo illuminare nuovamente dal sole.
Quello che mi ha stupito di Rome è stato il suo essere estremamente maturo e intelligente, oltre che un uomo fatto e finito che sa cosa vuol dire rispettare una persona: a parte i momenti in cui avrebbe voluto ammazzare tutti o rompere qualsiasi cosa gli fosse capitata sotto mano, è una persona dolce, sensibile, pensate che da ubriaco ha chiesto il permesso a Cora di fare certe cose! Da ubriaco! Non l'ha costretta, ma le ha chiesto con estremo rispetto se lei poteva aiutarlo a distrarlo (lo so che detta così potrebbe non sembrare chissà cosa, ma non riesco a trovare un altro modo per esprimere la magnificenza di quella scena) in un momento in cui non stava bene e questo mi è piaciuto moltissimo perché non tutti si sarebbero fatti questo scrupolo, molti avrebbero preso senza chiedere il permesso, mentre lui non voleva costringerla a fare qualcosa che avrebbe aiutato lui ma che avrebbe potuto non far piacere a lei! Come si fa a non amarlo? E' dolcissimo, ma non melenso, è protettivo, ma non troppo, ed è un uomo fantastico, non ci sono parole per descriverlo... proprio non ne ho... *e fu così che le tornarono gli occhi a cuoricino e che si mise a fantasticare con aria sognante*

Ovviamente fra gli altri personaggi compaiono i nostri buoni e vecchi Shaw e Rule, Jet e Ayden, Nash, Rowdy e Asa, oltre che gli Archer. Insomma, la combriccola è sempre presente ed è bello vedere come vanno avanti le loro vite, cosa succede di interessante e vedere il loro ruolo nella relazione fra Rome e Cora.

Concludendo, perché devo andare a studiare e mi sono già dilungata troppo, devo dirvi che ho amato questo libro, ogni singola frase, Rome e Cora, sebbene all'inizio fossi un po' perplessa su un elemento che la Crownover ha introdotto nella vicenda (che è un elemento bello grosso), ma alla fine mi è piaciuto tutto: l'ho trovato molto superiore dei due precedenti volumi, più maturo, sia dal punto di vista dei personaggi sia dal punto di vista della vicenda in sé, e, cosa più importante per me, molto, ma molto meno volgare! Il numero di quelle scene è minore delle due storie precedenti, sono descritte anche senza volgarità, lasciano spazio all'immaginazione del lettore e mi hanno fatto sentire un senso di... come dire... mi sono sembrate dolci, ecco, una dimostrazione d'amore più che semplice divertimento, un modo per dimostrare l'uno all'altro quanto ci tenessero al loro rapporto (non so se sono stata chiara) e questo l'ho apprezzato moltissimo, mi è piaciuto molto il fatto che l'autrice abbia portato questo romanzo su un livello completamente differente dei precedenti, che lo abbia dotato di una certa profondità e che abbia utilizzato anche due protagonisti non superficiali, presi anche a fare altro da certe cose.
Insomma, che dire di più? Questa è stata veramente una bella avventura, una storia molto delicata e dotata di quel qualcosa in più che non ho trovato in quelle di Rule e di Jet, dotata di una mentalità differente, niente volgarità, niente superficialità, ma tutto basato molto più sui sentimenti, sul lato psicologico delle persone e della loro relazione, sulle loro paure e sui loro dubbi.
Veramente, non so che dire, questo libro mi ha veramente conquistata, ho amato tantissimo questa storia e mi sono innamorata di Rome, di questo energumeno che al solo leggere di lui mi faceva sentire piccolissima nel mio misero metro e sessantacinque e nei miei quarantatré chili (non sono anoressica, tranquilli, sono semplicemente una che cammina tanto e che brucia calorie alla velocità della luce, come Dee, nonostante mangi tanti Kinder e schifezze varie)... eh, l'ennesimo bookboyfriend che farebbe un grande piacere a tutti se fosse reale e se, nel mio caso, diventasse reale ringiovanendosi un pochino, visto che ha comunque ventotto anni.

Leggetelo, se vi può piacere il genere non potete non leggerlo: una storia bellissima, profonda, dolcissima e capace di far sognare. Onestamente, io sono rimasta senza parole dopo aver finito di leggere, quindi non posso che consigliarvelo perché è veramente speciale.
Voto:

martedì 13 dicembre 2016

Recensione Oltre noi l'infinito

Titolo: Oltre noi l'infinito
Autore: Jay Crownover
Genere: New Adult
Casa editrice: Newton Compton Editori
Prezzo: €9.90 (copertina rigida)
Pagine: 416






Trama
Con i suoi pantaloni di pelle aderenti, un profilo tagliente e un'aria misteriosa, Jet Keller è il protagonista delle fantasie più scatenate di ogni ragazza. Ma Ayden Cross è cresciuta accanto a ragazzi poco raccomandabili e di certo non ha intenzione di farsi abbindolare dagli occhi scuri e ipnotici di Jet. Ha paura di bruciarsi, ma anche solo essere sfiorata da lui la accende. Jet non riesce a resistere alle sue gambe chilometriche, infilate in quegli stivali da cowboy, che sembrano sfidarlo. Eppure, più gli sembra di essere vicino a Ayden, tanto più è forte la sensazione di non conoscerla. E nel momento in cui capirà di volerla a qualsiasi costo, dovrà fare i conti con qualcuno che ha un'idea di relazione completamente di versa dalla sua. La fiamma iniziale lascerà il posto a un amore duraturo, o consumerà i loro sogni lasciando solo cenere?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, rigorosamente senza un Daemon Black come vicino di casa. In ogni caso, mancano quindici giorni a Natale e io non vedo l'ora di poter dormire fino alle otto (e anche oltre, magari) per un paio di settimane.
Però adesso pensiamo al presente, non mettiamoci a sognare ad occhi aperti, e cerchiamo di scrivere questa recensione a proposito del secondo volume della "Tattoo Series", che vede protagonisti Jet e Ayden, la migliore amica di Shaw, e che mi è sembrato un po' meno superficiale del primo... non so come spiegarvelo, ma "Oltre le regole" mi è sembrato superficiale in molti più punti, ho trovato molto più spesso pensieri rivolti a certe cose che si possono fare in due (in teoria, si potrebbero fare anche in di più, ma meglio non pensarci) rispetto a questo, anche se quell'aspetto è abbastanza al centro della storia e le romanticherie varie vengono così mandate a farsi friggere (non sono una fan delle cose romantiche, però penso che certe volte sia meglio optare per qualcosa del genere, piuttosto che pensare solo ed esclusivamente a quello).

A un anno di distanza da quella notte in cui si è vista respinta dal bel metallaro con la scusa della brava ragazza, Ayden non riesce a togliersi Jet dalla testa, ogni volta che lo vede scatta qualcosa dentro di lei e i suoi sentimenti non cambiano nemmeno quando inizia a uscire con Adam, un ragazzo per bene che pensa che potrebbe essere quello che fa per lei.
Fra i due la situazione si fa sempre più spinosa fino a che non decidono di provare a essere "amici con benefici" per vedere fino a dove potrebbero arrivare, ma talvolta il passato ritorna e l'uno deve fare i conti con un padre piuttosto insistente che vuole ritornare alle antiche glorie, mentre l'altra deve fare attenzione al fratello e ai guai che si è portato dietro, guai che potrebbero travolgerla e rovinare tutto ciò di buono che c'è nella sua vita.
Entrambi dovranno fare i conti con qualcosa e dovranno lottare per quello che c'è tra loro, oppure decidere di allontanarsi.

Dunque, devo ammettere che la Crownover riesce ad attirare il lettore nella storia, pone delle situazioni tali che ti fanno venire voglia di stare alzato/a tutta la notte per finire il libro perché continui a chiederti "Ma 'sti due cristi quando la smetteranno di fare i bambini di tre anni e si dichiareranno?" ed è anche molto interessante vedere l'evoluzione del loro rapporto, come passano da persone con semplici richiami biologici molto forti nei confronti dell'uno e dell'altro a persone che capiscono di voler passare il loro tempo l'uno con l'altro, di non voler separarsi e di voler stare insieme.
La narrazione scorre sempre fluida, ti coinvolge e non ti lascia quasi staccare dal libro.
La storia in sé è molto carina, Ayden è supercomplicata e non si capisce il motivo prima dei tre quarti del libro, mentre Jet non ha ancora capito che dovrebbe fare quello che gli piace al posto di pensare solo al bene di sua madre: molti momenti profondi e delicati si alternano ad altri in cui la superficialità e la volgarità fanno da padroni e il fatto che in molti casi il romanticismo venga mandato nell'angolino come se fosse in punizione non mi ha fatto impazzire più di tanto.
Io capisco che è il genere, che certe scene ci sono per forza e mi va bene, non è un problema, posso anche saltarle se vedo che sono troppo... troppo, punto, però dopo un po' mi stanco anche perché devo fare attenzione a dove finiscono e tante altre cose e sarebbe molto più facile se quelle stesse scene venissero descritte in una maniera tale da lasciare spazio all'immaginazione (cosa che ovviamente non accadrà mai perché #mainagioia). Insomma, posso capire tutto però ci sono opere dello stesso genere che mantengono una parvenza di romanticismo, se così lo vogliamo chiamare, durante un atto che di per sé non è che sia proprio l'emblema del lato romantico di una relazione, ecco, e questo mi dà un po' fastidio in quanto molto spesso si cade anche nel volgare e non mi piace, guardate cari autori che a me va benissimo se non mi descrivete tutto nei particolari e se non usate parole alquanto squallide che ti fanno cadere il libro dalle mani perché decidi che dopo certe cose che hai letto è meglio se vai a farti un giretto e intanto compaiono anche la Cipollari a dire "No vabbe' Maria, io esco" al tuo posto e Bonolis che ti incoraggia dicendo "Vada, vada, non cincischi".
Ripeto, ho capito che è il genere e che è normale, ma ci sono modi e modi, la McGuire, ad esempio, produce romanzi rosa molto validi (che poi possano piacere o meno è un conto) senza cadere mai nella volgarità, mentre la stragrande maggioranza delle altre autrici non riesce a resistere dal mettere battute squallide, talvolta, o da far fare pensieri di un certo tipo ai loro personaggi ogni tre secondi! Sarò anche una ragazza dalla mente aperta agli scenari più disparati, ma non è possibile che due persone sembrino come degli animali in calore ogni santa volta che si vedono, come non è possibile che in questi libri, quando si inizia una relazione e si compie anche quel passo, bisogni per forza fare certe cose ogni giorno o quasi! Magari sarò troppo piccola per capire certe cose, ma fare quello ogni singolo giorno mi sembra troppo; senza poi menzionare il fatto che c'è gente che non allevia i propri istinti animali da soli due mesi due e che, ovviamente, non può aspettare di più perché altrimenti muore... ma io dico, non è che le vostre antennine biologiche devono richiamarsi ogni tre secondi come l'antennina del gigante di ferro che richiama tutti i pezzi quando, per un motivo o per l'altro, questi vengono staccati e chissà dove finiscono, non morite mica se certe cose le fate una volta a settimana, se ci mettete un briciolo di romanticismo in più e se dovete aspettare anche un anno! Ah, certe cose non le capirò mai...

Comunque, passiamo ai personaggi: Ayden è una ragazza determinata, testarda e sa bene cosa vuole nella sua vita, ovvero un ragazzo per bene che abbia i suoi stessi piani per il futuro (laurea, lavoro, famiglia e figli), però deve fare i conti con l'altra versione di sé che ha tenuto nascosta per tanto tempo, quella parte che si lascerebbe andare e che farebbe cose che la Ayden di adesso non farebbe mai. Oltretutto, ci si mette anche Jet a farle venire i dubbi con il suo "non farò niente con te perché sei una brava ragazza"

Ed è così che qualcosa in lei scatta e dopo un anno capisce che avere una vita con un uomo in grado di darle stabilità economica, e chissà cos'altro, non è quello che vuole veramente e che forse si è presa una bella cotta per un certo tizio che urla contro un microfono e che non apprezza moltissimo la musica country. Ma il più grande problema è che la sua vecchia sé non è qualcosa che vorrebbe presentare agli altri per via di quello che ha fatto, così come il suo passato, preferirebbe che rimanesse rinchiusa in un cassetto, ma per sua sfortuna "a volte ritornano" e non ci può fare nulla.

Jet è un uomo estremamente affascinante, rubacuori e ogni volta che va da qualche parte lascia ragazze sbavanti che assomigliano a delle cagnoline in calore, però i suoi pensieri sono tutti per una sola ragazza (e per le sue gambe, ricordiamocelo... non sia mai) che non riesce proprio a dimenticare. Tra la gestione di un padre che vorrebbe ritornare all'antica gloria e di una madre che non si rende conto di starsene dietro un uomo che non la guarda neanche di striscio, deve anche occuparsi della situazione con Ayden e capire per quale motivo sembri a volte molto tormentata, con molti segreti alle spalle.

Anche questa volta vediamo di nuovo Rule e Shaw, due personaggi che sono tanto carini insieme, incontriamo ancora Nash, Rowdy, Cora (anche detta Campanellino) e incontriamo un nuovo personaggio che farà parte del passato della nostra protagonista e che porterà non poco scompiglio nella sua vita.

Insomma, la storia è molto carina, i due sono adorabili insieme, ti fanno venire gli occhi a cuoricino con molta facilita anche se alcune volte ti fanno salire l'avada kedavra perché non si parlano! Ma lo volete capire, voi e tutte le altre coppie di questo mondo, che il buon Dio o chiunque in cui voi crediate (anche nei biscotti di Cam, è pur sempre una dottrina) vi ha dotato di una lingua e che quella può servire anche per parlare, oltre che ad altre cose in cui siete molto ferrati a quanto vedo (e dopo questa posso anche andare a sotterrarmi).
La Crownover è riuscita a creare una storia semplice, senza un bagaglio emotivo troppo pesante, però una storia molto bella e interessante adatta per quelle giornate in cui si vuole spegnere il cervello e godersi una bella storia d'amore un po' travagliata. La lettura scorre sempre velocemente, il suo stile è fluido e ti cattura molto bene, sebbene ci siano alcuni momentini alla "No vabbe', Maria, io esco" perché ci sono delle battutine un po' squallide che ti fanno cadere le braccia e che ti fanno desiderare di poter dare una pedata nel sedere a chi apre la bocca per dire certe cose (il problema è che gli piacerebbe anche, quindi forse meglio optare per uno schiaffo... e vado a sotterrarmi di nuovo dopo questa mia uscita, scusatemi).
Di certo consigliato, anche se certe cosine si potrebbero evitare ma che ci vogliamo fare?
Voto:

sabato 10 dicembre 2016

Recensione Succede

Titolo: Succede
Autore: Sofia Viscardi
Genere: Young Adult
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €16.90 (copertina flessibile)
Pagine: 288






Trama
Succede anche che Sofia Viscardi si sia alzata alle cinque di mattina per scattare la foto di un'alba milanese. Un piumone sui tetti, le sneakers rosse, la camicia in denim, la macchina fotografica, le cuffiette, un libro, Il mondo di Sofia, stanno lì ad arredare una scena clou che accade nel suo romanzo. Succede racconta la vita di Margherita, una ragazza che somiglia un po' a Sofia: lei è timida, è goffa, è insicura. Fa fatica a relazionarsi con gli altri, non le piace attirare l'attenzione. Ha capelli ricci sempre arruffati, non ha mai tempo, perché è sempre in ritardo con la vita. Sullo sfondo della Milano contemporanea, fatta di bar e localini, le avventure eroicomiche a scuola e i primi baci: il diario delle emozioni, di amori e di paure, di verifiche scolastiche e sentimentali. Come sono fatte le relazioni all'epoca dei social? Perché Samuele, che è il più figo della scuola, la punta? E Olimpia, la disinibita amica del cuore, che c'entra? E Tom che sempre la segue, sui social e sulla vita? E poi i casini del sesso che si avvicina. Ma non basta. C'è anche la famiglia, con un padre ambientalista che non usa la macchina né lo shampoo e tira la cinghia sul riscaldamento. E una madre severa, implacabile sui ritardi, ma sempre presente nei momenti difficili. E' quella fase della vita in cui si fanno tante domande. E Sofia Viscardi risponde con Succede, un romanzo allegro come una festa tra ragazzi di notte su un tetto, che diviene, nella seconda parte, come fossimo in un videogioco che passa di livello, un intenso diario delle emozioni, delle sensazioni, delle passioni. Dei sentimenti. Tutti da sperimentare. Un diari veloce e incalzante scritto in diretta e per post: come su Facebook. Perché il mondo è tutto ciò che accade. Succede. Un libro come un bacio lungo un giorno e una notte, con quello stesso sconvolgimento. Un libro come la prima vera lettera d'amore.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi niente alieni, niente vampiri, licantropi, kanima, chimere, maghi, sommi stregoni o chissà quali altri creature, nessun nuovo individuo che sia entrato nella mia vita. In compenso siamo ormai nel mese di dicembre, presto arriverà Natale e i regali tanto carini e le mie due settimane di meritato riposo.
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi di uno dei libri italiani più discussi della scorsa estate, "Succede" di Sofia Viscardi: ammetto che in origine non avevo la minima intenzione di leggerlo perché mi rifiutavo di leggere un libro che era finito in cima alla classifica per il solo fatto di essere stato scritto da una ragazza famosa su YouTube, quando invece ce ne sarebbero potuti essere altri di autori più "validi", le cui opere non sono ancora state tradotte o le cui opere d'esordio sono rimaste ancora nell'anonimato. Da quest'estate le polemiche sono state tante, soprattutto da autori che cercano da un sacco di tempo di pubblicare le loro opere senza successo, e io avevo paura che fosse una specie di "After" perciò non avevo intenzione di leggere una sola pagina.
Quando, però, circa due mesi fa, la Viscardi ha annunciato la produzione di un film basato sul suo libro, tra l'avada kedavra che mi era salito perché mi sembrava assurdo che dopo soli quattro mesi si parlasse già di un film e un "Finalmente anche in Italia iniziamo a fare film su libri, che non fa mai male", mi sono incuriosita e mi sono decisa a tentare la lettura, sebbene partendo con basse aspettative poiché pensavo che fosse una mezza schifezza, da come era stata presentata la storia.

Non vi sto nemmeno a dire la trama perché quella che ho scritto sopra è abbastanza esaustiva, però vi dico che questo libro è volto a un pubblico molto giovane, a mio parere soprattutto per ragazzine fra 12-16 anni, ma questo è facilmente intuibile dal fatto che la stragrande maggioranza dei suoi iscritti sul Tubo sono appunto individui di sesso femminile di età molto giovane. Ciò, in teoria, non toglie il fatto che chiunque potrebbe apprezzare la storia, indipendentemente dall'età.
In pratica, però, chi lo apprezza di più sono le giovani ragazzine, proprio per il fatto che per loro è più facile apprezzare una storiella non troppo complessa e anche non originale, oltre che sentirsi in sintonia con la protagonista visto e considerato il fatto che vengono affrontati dei topoi relativi all'adolescenza, si parla dei viaggi mentali che si fanno gli adolescenti, i problemi sentimentali, quelli legati al sentirsi impotenti perché non si sa affrontare una situazione difficile.
E in quanto sedicenne posso dirvi che, personalmente, io sono entrata in sintonia con Margherita, capivo la sua difficoltà a tenere una conversazione con qualcuno che non conoscesse, il suo sentirsi insicura e il suo non sapere cosa fare, come comportarsi in certe situazioni e le sue difficoltà a trasformare in un discorso compiuto le parole a proposito di determinati argomenti, dei suoi sentimenti, che giravano nella sua testa.

Margherita è la tipica adolescente complessata che ha problemi a farsi nuovi amici e che vive nel suo mondo di musica e libri, ma l'equilibrio di esso inizia a vacillare quando Samuele la avvicina: lei non sa come comportarsi, trova il tutto molto strano in quanto non avrebbe mai pensato che qualcuno potesse avvicinarsi proprio a lei e trova il tutto anche inopportuno, non apprezza i suoi gesti e ha paura di questa situazione, di non saper come dirgli che non è interessata senza ferirlo. Tra le domande da un milione di dollari a cui non ha una risposta e la paura di scoprire cosa sta succedendo al suo cuore e alla sua mente, ci sono molte cose che non le tornano con i suoi amici e questo le porterà molta confusione.
Diciamo che se sei un'adolescente come lei, è quasi immediata la sintonia che si può sentire con il suo personaggio, probabilmente alcune delle sue paure sono anche le tue, talvolta potresti essere finita in una situazione difficile come la sua ed è facile che ti siano venuti alcuni dei suoi dubbi. Però penso che sia molto più difficile, forse, entrare nella sua mentalità se l'adolescenza la si è passata da un bel pezzo, magari alcuni comportamenti potrebbero sembrare stupidi: questo perché la Viscardi si è concentrata sul creare una storia adatta per il suo pubblico di YouTube, non l'ha certo pensato come un manuale per i genitori di figli adolescenti che non capiscono cosa succede nella loro mente, solo un qualcosa in cui riconoscersi e una lettura leggera di puro e semplice intrattenimento.

Per quanto riguarda gli altri personaggi, i principali oltre alla protagonista sono Samuele, il più figo della scuola che lascia dietro di sé una fila di cuori scalpitanti, ma che non si comporta come una specie di Daemon in versione completamente umana, anzi si imbarazza e tanto altro e, personalmente, non mi è mai piaciuto più di tanto, Olimpia, la migliore amica dalla risposta sempre pronta che sprona Margherita ad uscire con il ragazzo e che si prende una sbandata per un trentatreenne (ma sul serio, stiamo scherzando? Almeno trovati un ventenne, al posto che un uomo fatto e formato che con tutta probabilità potrebbe avere una doppia vita o potrebbe volersi approfittare di una ragazza per via della sua mente malata) e Tom, un ragazzo tanto carino che dà da pensare in quanto frequenta compagnie non proprio raccomandabili e che non esiterebbe a picchiare chiunque ti faccia del male, insomma è un tesoro.

La vicenda in sé assomiglia molto a un dramma all'americana, dove la protagonista pensa di essere stata notata da un ragazzo per miracolo per poi scoprire che questo qui ha avuto l'aiutino e che l'aiutino è arrivato da una persona che lei non si sarebbe mai aspettata, quindi non è alcunché di originale o di estasiante, è una storia semplice e leggera che si divide in due parti, una "normale" e l'altra sotto forma di pensieri di Margherita che ci vengono riportati un dietro l'altro senza un filo logico, come il flusso di pensiero.
Nonostante i cliché e la trama non originale, non è neanche tanto male, però ci sono un paio d cose che non mi sono piaciute, una perché è un luogo comune dei romanzi rosa e non mi piace per niente, l'altra perché è stata una scelta della Viscardi che non ho apprezzato particolarmente.
1) Non capisco come mai dei ragazzini a diciassette-diciotto anni pensino già a fare certe cose: io capisco che avete (o forse dovrei dire abbiamo...) gli ormoni in circolo e che i maschietti hanno certe esigenze da soddisfare perché sennò non sono contenti, ma è proprio necessario fare certe cose dopo pochissimo tempo che state insieme? Capisco aveste venticinque anni, siete ormai maturi e certe cose potete farle come e quando volete, ma gli adolescenti sono a momenti poco più che bambini e già pensano a certe esperienze: ne avete di tempo, non è che morite domani se non fate certe cosette! Tutta sta fretta... e poi, per favore, qualcuno dica ai maschietti in particolare che non si può pensare che la ragazza ci stia solo perché voi le avete detto "Ti prego, ho bisogno di te", non serve a niente e magari lei si sente in dovere di acconsentire.
2) Quello che ho apprezzato di meno è stato il finale: è stato tutto troppo veloce, nella penultima pagina ti fa scoppiare una bomba, dice una cosa anche abbastanza importante e come finisce? Con loro due che si abbracciano due righe dopo! Allora, tu non mi puoi sganciare una bomba del genere, introdurre un argomento molto grave e attuale, finire la frase in cui la bomba viene sganciata con un "Succede" del cavolo (non ci stava per niente, non minimizziamo certe cose dicendo "Eh, che ci vuoi fare, succede" perché certe cose non si minimizzano) e poi finire il tutto due periodi dopo, o qualcosa di simile! Non dico che avresti dovuto spendere altre cento pagine per un argomento del genere, però non trattarlo con cotanta superficialità, come se non fosse nulla di importante perché è una cosa che accade e di certo la reazione di chi scopre una cosa simile non sarebbe come quella che ci hai mostrato, cara Sofia, sarebbe molto più plateale.

Insomma, a parte il finale troppo veloce e un po' troppa superficialità nell'affrontare un argomento che ci è stato presentato come una bomba che esplode all'improvviso, devo ammettere che mi aspettavo molto peggio, magari una storia alla "After" o battute squallide o cose molto peggiori di quello che ho trovato in realtà: certo, non è nulla di che, però visto il target a cui è voltato direi che va più che bene per chi non vuole avere chissà quale storia fra le mani in cui le cose sono molto complicate, ma qualcosa di leggero e che si legga velocemente in un paio d'ore. Dal punto di vista della scrittura, non mi sento di dire nulla perché non sono un'esperta, non so se vanno bene periodi lunghi o corti, se è meglio scrivere in un certo modo piuttosto che in un altro, però posso dirvi che secondo me molto di quello che c'è scritto è veramente opera sua, non di un ghostwriter come molti dicono, perché lei parla così nei suoi video, o almeno nei pochi che ho visto, e ci sta che il registro sia molto colloquiale, senza chissà quali costruzioni particolari, e in alcuni punti è molto in stile tumblr, però non è malaccio.
Io l'ho trovato carino, senza troppe pretese e leggero, un po' tanto ovvio come sarebbe andato a finire già dall'inizio, ma tutto sommato è passabile, è un po' come Ranuncolo, ci sono cose che non ti piacciono, ma sotto sotto non è male.
Una lettura spensierata soprattutto per le più giovani perché presenta situazioni molto comuni nella vita di un adolescente, da prendere senza troppe pretese, ma neanche tanto male.
Voto:


martedì 6 dicembre 2016

Recensione Oltre le regole

Titolo: Oltre le regole
Autore: Jay Crownover
Genere: New Adult
Casa editrice: Newton Compton Editori
Prezzo: €9.90 (copertina rigida)
             €4.90 (rigida tascabile)
Pagine: 352





Trama
Shaw Landon è una brava ragazza proveniente da una buona famiglia. Sa ciò che vuole: il massimo dei voti a scuola, poi un lavoro stabile e infine, un giorno, un uomo da presentare ai suoi genitori. Ma sa anche ciò che non dovrebbe desiderare... Eppure è difficile stare lontano da un uomo come Rule.
Rule Archer fa il tatuatore ed è il tipo di ragazzo da cui sua madre l'ha sempre messa in guardia: spavaldo e arrogante, con un sorriso capace di far sciogliere un sasso e un luccichio perfido negli occhi che non fa presagire nulla di buono. Nonostante la sua pessima reputazione, è abituato a ottenere tutto ciò che vuole. E chiunque voglia. Anche lui sa che la bella Shaw è rigorosamente off limits... Ma cosa succede se ciò che è proibito è esattamente quello di cui hai bisogno?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una Katy che ha tanto sonno e che anche questa sera andrà a dormire tardi perché deve studiare, cosa che succederà ancora fino a giovedì, visto che questa settimana è veramente delirante in quanto a verifiche e interrogazioni (una al giorno, che bellezza eh). Ah, meno male che esiste l'8 dicembre! *si inchina e inizia a ringraziare tutti i santi possibili e inimmaginabili*
Comunque, oggi sono tornata con la recensione del primo volume della "Tattoo Series", un libro che mi è piaciuto abbastanza, anche se alcune cosette mi hanno fatto storcere il naso perché le ho trovate un po' troppo volgari e fuori luogo.

La vita di Shaw non è mai stata facile: da una parte, i genitori hanno sempre badato poco a lei, le hanno imposto come vestirsi, con chi doveva stare insieme e molte altre cose, facendo più attenzione al suo lignaggio che a lei in quanto bambina, prima, e ragazza quasi adulta, dopo; dall'altra, se è riuscita a trovare una seconda famiglia che le volesse bene e che costituisse il suo sole negli Archer, è stata costretta a vedere le conquiste di Rule passarle davanti agli occhi e a nascondere i suoi sentimenti per lui.
Adesso che è all'università è riuscita a sviarsi un po' di più dal giogo dei suoi genitori, però non si può dire che sia felice: per Rule è soltanto una sorella, lui non la vede nemmeno anche perché pensa che lei sia stata la ragazza del suo gemello. Ma qualcosa cambia, la situazione prende una piega inaspettata per entrambi la sera del compleanno di Shaw e il loro rapporto cambierà, decisamente.

Shaw è una ragazza fragile e forte allo stesso tempo, forte perché per anni ha sopportato i suoi genitori che non si sono mai occupati veramente di lei, che hanno sempre pensato solo a se stessi o ai loro affari, incluso obbligarla a stare con un ragazzo che non le faceva provare nulla solo per i soldi della sua famiglia, e fragile perché non è facile tenersi tutto dentro, tutti i segreti, e non poterli dire a nessuno, specie se uno di questi rischia di far capitolare la sicurezza e le certezze di una famiglia che per lei è molto importante.
Insomma, non è facile essere lei, non sapere come trovare la felicità, o peggio, saperlo ma non poterla realizzare perché sarebbe qualcosa di proibito; però, da quando deciderà di prendersi una piccola parte di questa, la sua vita non sarà più la stessa, sarà invasa ancora più di prima da un uragano di nome Rule che abbatterà le sue certezze e che scompiglierà i suoi piani per il futuro senza che lei possa farci nulla.

Rule, invece, è un ragazzo molto particolare: donnaiolo, tatuatore, alto, bello, con dei capelli che cambiano colori più velocemente di una ragazza indecisa fra i libri che si trova davanti quando va in libreria e sa di poterne prendere solo uno perché mainagioia, occhi che mandano fulmini che manco Zeus, gemello di un ragazzo decisamente diverso da lui, molto più posato, tranquillo, non di certo qualcuno che ha sempre e solo portato i genitori all'esasperazione, che è sempre andato dietro alle donne, le ha sedotte e portate a letto, per poi cacciarle il giorno seguente. Ah, dimenticavo, fanatico dei piercing in posti strani (a quanto pare in questa serie lo sono un po' tutti) e per questo io mi chiedo dove lo trovano le persone il coraggio di bucarsi la pelle in quel modo e di farseli in certi posti che a me fanno solo senso... vabbe', non ci pensiamo che è meglio.
Non ha ancora trovato la ragazza giusta, tutte quelle che si ritrova attorno vogliono solo una cosa sola e non certo una relazione, quindi anche lui si è adeguato, non pensa minimamente a una ragazza stabile, solo a divertirsi. Si accorgerà, però, che forse le cose potrebbero cambiare quando scopre che la sua "sorellina", colei che "stava insieme" a suo fratello Remy, è ormai diventata una donna e quando la vedrà vestita in un certo modo nel locale in cui lavora per arrotondare. E da allora la sua esuberante personalità, la sua cocciutaggine e il suo essere un Don Giovanni si quieteranno un pochettino per dedicarsi anima e corpo (letteralmente) a una relazione che sembra voler portare avanti contro ogni aspettativa.

Insomma, due personaggi completamente diversi che si sono trovati e si sono innamorati contro qualsiasi previsione: lei bassa, lui alto; lei relativamente tranquilla, ma capace di tirare fuori le unghie e lottare per tenersi quello che vuole, lui molto meno tranquillo, più "violento", ma capace di risultare dolce in certe situazioni e premuroso; entrambi determinati a combattere per quello che c'è tra loro ed entrambi due stupidi che non hanno capito che forse, e dico forse, se c'è qualcosa che non va, bisognerebbe parlarne, usare la lingua per produrre delle parole di senso compiuto, oltre che per altre cose molto... troppo... intense (scusatemi, questa mi è venuta così, non pensiate male per favore, non è colpa mia); e infine, entrambi troppo orgogliosi per ammettere i loro sentimenti, per parlare e dire cose importanti, ma entrambi molto innamorati e capaci di donarsi completamente l'uno all'altro.

Quella che si rivela una storia capace di far sognare, in un qualcerto senso, in grado di farti capire che le persone possono effettivamente cambiare in meglio e che possono trovare un motivo valido per farlo come l'amore per una ragazza, è anche una storia che mi ha fatto storcere il naso in qualche punto, ma non tanto perché l'autrice ha inserito delle situazioni che mi sono sembrate fuori luogo o che so io, quanto più per il fatto che sono luoghi comuni anche della vita reale che vengono poi ripresi nei libri perché sono peggio delle mode.
In primo luogo, una cosa che fatico a comprendere è la mentalità di certe persone che pensano che 1) due persone che apparentemente stanno insieme da tanto tempo devono averlo fatto per forza, 2) due persone che stanno insieme devono per forza farlo dopo pochissimo tempo, altrimenti guai, non sia mai che si aspetti un po' di più per fare certe cose. Ecco, io non capisco tutta 'sta mania di accelerare i tempi e pensare che due persone che stanno insieme debbano averlo già fatto per forza: innanzi tutto, non si muore se uno non lo fa nell'arco di pochi mesi e, due, ma è mai possibile che uno non possa farsi i fatti suoi e non fare supposizioni sulle relazioni altrui, presunte o meno? Ma perché?
In secondo luogo, una cosa che ho notato è che i maschietti di questi romanzi notano quasi sempre e solo le ragazze che hanno un sacco di curve e che, a quanto pare, qui non ci siano praticamente ragazze piatte! Ora, lo so che può sembrare una cosa superficiale, però, ragioniamo insieme: quante volte avete sentito di una protagonista piatta in questi libri? Praticamente mai e questo mi getta un pochino nello sconforto perché anche qui le donne sono viste come uno strumento che serve solo a una cosa, pertanto tutte (e quando dico tutte intendo proprio tutte) devono avere le stesse caratteristiche, riassunte in un unico concetto che è l'essere il desiderio proibito, le fantasie degli uomini. Insomma, vediamo di sdoganare questa immagine per favore perché, mentre di ragazzi se ne può trovare qualcuno normale, senza una tartaruga da semidio, di ragazze piatte non se ne trovano affatto.
Terzo punto: i ragazzi notano le ragazze solo quando sono vestite in maniera succinta... ne vogliamo parlare? No, perché io avrei parecchio da dire su questo argomento, a partire dal fatto che è vero che l'aspetto fisico fa la sua parte nella scelta-individuazione del "partner", però non è proprio una cosa carina che un ragazzo noti una ragazza soltanto perché ha messo in mostra tutto quello che poteva mostrare! E' come dire che uno deve cambiare se stesso per essere considerato e accettato dagli altri e non è che sia una cosuccia molto carina: sii te stesso/a e vedrai che qualcuno, prima o poi, ti noterà. Poi, per carità, una spintarella al destino la si può dare, però proprio il colpo di fulmine solo ed esclusivamente per un po' di carne scoperta non è che sia questa gran cosa!
Quarto ed ultimo punto: lui sa di non essere perfetto e allora cambia, lei vede che cambia e non gli piace più la persona che ha accanto, perciò si allontanano. Punto primo (miseriaccia, mi sento tanto la McGranitt con tutti questi punti), tu non cambiare, se lei ti ama vuol dire che ti apprezza per come sei, anche se sei un po' scapestrato, cambia solo nel caso in cui tu sia una sorta di Hardin Scott 2.0 perché in quella circostanza è cosa buona e giusta; punto secondo, cara ragazza che non apprezzi il cambiamento del tuo ragazzo, forse, dovresti parlargli al posto che allontanarti solo per via di quello che sta succedendo fra voi due e dirgli che gli vuoi bene così com'è anche se non è perfetto! E poi, ringrazia che stia cercando di cambiare per te, di essere un uomo migliore per te, al posto che quasi scaricarlo proprio per questo motivo *alza le mani al cielo come a chiedere spiegazione del comportamento strano di certi individui incontentabili*

Dopo questa carrellata di punti che mi hanno fatto storcere il naso, devo ammettere, però, che la storia non è tanto male, è piuttosto carina ed è molto bello vedere due realtà apparentemente diverse incontrarsi e diventare una cosa sola, sebbene rimangano con alcune idee differenti. La storia scorre fluida, lo stile della Crownover ti risucchia e ti impedisce di staccarti dalle pagine fino alla fine, quando rompe il momento magico facendo terminare il tutto con una scena di quel tipo (capitemi) che a me piacciono tanto, sicché tu alzi la testa dal libro verso il cielo e chiedi a chiunque ti stia ascoltando se si può terminare un libro in questo modo e infine ti rispondi che ti sarebbe anche solo bastato un bacio o che una bella ellissi non sarebbe stata male.
Insomma, a parte alcune cosette, mi è piaciuta questa storia, i suoi protagonisti, le sue dinamiche, però devo fare un ultimo appunto: io capisco che siamo in un mondo in cui si dicono molte parolacce, però potremmo evitare di usarle nei libri? E soprattutto, potremmo evitare di usare volgarità che ti fanno cadere le braccia ogni volta che le leggi? No, perché sarebbe bello poter affrontare la lettura in maniera molto spensierata e non sgranare gli occhi nel momento in cui ti ritrovi con delle parole che ti abbassano il registro in una maniera assurda (adesso capisco cosa intende il mio professore di italiano quando dice che ogni tanto mi scappa la parolina troppo colloquiale nel compito, però non penso che lo scarto sia così tanto): già il registro è colloquiale perché nessuno mai si metterebbe a scrivere un libro per ragazzi con parole come "obnubilato" o chessoio, però le volgarità no, vi prego! Pietà per una povera ragazza e per tutti gli altri lettori di questo mondo!
Comunque, nel complesso mi è piaciuto, non tantissimo ma abbastanza, la lettura è filata liscia quasi come l'olio e sono sicura che l'autrice migliorerà nel corso dei prossimi libri.

P.S. Ma quanto è intelligente Nash? Non ve l'ho citato nella recensione perché semplicemente non mi è venuto da citarlo, però vi devo lasciare con una frase che ha detto e per la quale si meriterebbe una standing ovation:
"Pensaci, dopo tutto questo tempo hai dovuto vederla vestita da arbitro sexy per accorgerti che è una ragazza. Sei una m***a."
Voto: