giovedì 15 dicembre 2016

Recensione Oltre l'amore

Titolo: Oltre l'amore
Autore: Jay Crownover
Genere: New Adult
Casa editrice: Newton Compton Editori
Prezzo: €9.90 (copertina rigida)
Pagine: 384






Trama
Dietro la sua aria insolente e i tatuaggi che ricoprono il suo corpo, Cora Lewis nasconde un cuore spezzato, e non vuole bruciarsi di nuovo. Cora vorrebbe incontrare una persona che non abbia problemi da risolvere e sia pronta a impegnarsi. Finché non conosce Rome Archer. Rome è ben lontano dall'essere perfetto. E' testardo, rigido e prepotente. Ed è tornato dalla sua ultima missione molto provato sia fisicamente che moralmente. Rome si è sempre trovato a ricoprire troppi ruoli: fratello maggiore, figlio prediletto, super soldato. Ma nessuno fa più per lui. Ora è solo un uomo che cerca di capire cosa fare con la sua vita, e come tenere a bada i demoni oscuri legati alla guerra e alle perdite subite. Era pronto ad affrontarli da solo, ma Cora ha fatto irruzione nel grigiore della sua vita, illuminandola... E quel che all'inizio sembra imperfetto potrebbe anche durare per sempre...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una ragazza che sta pregando in silenzio perché le vacanze di Natale si sbrighino ad arrivare e perché gli alieni arrivino a portare un po' di luce in tutta questa oscurità, che ci facciano da torce viventi loro che possono (ma vi rendete conto della loro utilità? Loro possono leggere anche di notte senza bisogno di accendere alcuna lampada e non rischiano neanche di venir sorpresi dalla loro madre e di venire sgridati perché "è tardissimo, domani hai scuola! Come pensi di svegliarti domani mattina se non permetti al tuo cervello di spegnersi?").
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi del terzo libro della "Tattoo Series", una serie che all'inizio mi sembrava solo carina, leggera, senza troppe pretese, ma che con questo terzo volume ha, almeno per il momento, raggiunto il culmine: dire che ho adorato questa storia è poco, sin da subito ho capito che sarebbe stato diverso questo libro rispetto ai suoi predecessori e mi è piaciuto moltissimo proprio per questo, per il fatto che mi è sembrato molto più maturo e profondo; e devo anche fare i complimenti all'autrice perché questa volta è stata un po' meno volgare da quel punto di vista e ho apprezzato molto questo fatto, sebbene ci siano state qualche cadute di stile, ma molto poche.

Rome Archer è sempre stato bravo ad occuparsi degli altri, prima dei suoi fratelli, della sua famiglia, e poi dei suoi soldati, ma quando torna a casa dall'ultima missione non sa più cosa fare della sua vita, non c'è più nessuno da aiutare, a quanto pare. Il suo umore peggiora e rende difficile la vita alle persone che gli stanno intorno: se, da una parte, molti sono convinti che la sua reazione sia passeggera, che prima o poi passerà, dall'altra, Cora non la pensa allo stesso modo, crede che sia solo un egoista che butta tutti i suoi mali addosso agli altri e che rovina la vita altrui per compensare gli orrori che ha visto in guerra. Tra i loro rispettivi dubbi, l'uno a proposito del suo futuro e l'altra a proposito dell'uomo perfetto, quello che nessuno dei due si aspetta è che potrebbero trovare le risposte che cercano proprio vicino a loro e che, forse, non tutto il male viene per nuocere, talvolta fa nascere cose inaspettate quando meno ce lo si aspetta e ti stravolge tutte le aspettative e tutti i piani perché, si sa, l'amore è cieco, non puoi decidere di chi innamorarti come non puoi decidere di chi non farlo.

Cora è una donna molto particolare: lavora in uno studio di tatuatori, si occupa di tenere a bada tutti i suoi uomini (ovvero, si occupa di fare la babysitter e tenere a bada le ragazze che si presentano nel loro studio perché vogliono una cosa sola), è stata delusa dal comportamento del suo ex ragazzo che, non solo si è fidanzato con un'altra, con quella con cui l'aveva tradita, ma ha anche osato invitarla al suo matrimonio (della serie #mainagioiaforever); oltretutto, sembra una piccola fatina per via della sua altezza e del suo stile, per questo è chiamata Campanellino, perché è piccola, dispensa tutti di consigli, è la voce della coscienza del gruppo, non sa dire le bugie, ti dice quello che pensa senza peli sulla lingua.
Onestamente, quello che mi è piaciuto di lei è il fatto che non permette a nessuno di metterle i piedi in testa, sebbene stia poi male quando viene delusa dalle persone a cui teneva di più; è un personaggio veramente forte, determinata e me la sono sempre immaginata come colei che dispensa chiunque di occhiate fulminanti o di quelle alla "sul serio?", senza contare il fatto che ho adorato il suo rapporto con Rome! Inizialmente sembra odiarlo, non lo sopporta, ma poi non può non cedere al suo fascino e continuare a non voler frequentare qualcuno solo perché vuole trovare l'uomo perfetto che non ha problemi e perché ha paura che questo qualcuno sia come il suo ex, sebbene questo fatto le creerà problemi nel fidarsi completamente di lui, non riuscirà a lasciarsi andare, a mettere da parte le preoccupazioni, cosa che potrebbe procurarle qualche guaio.

Rome non è come Rule o Jet, è molto diverso: a diciott'anni si è arruolato nell'esercito, ha iniziato a dirigere i suoi colleghi proprio come faceva a casa con i suoi due fratelli, quando doveva badare a che non facessero cavolate e a che Rule e sua madre non si scannassero a vicenda, ogni tanto si è preso delle licenze per tornare a casa, da quando è morto il fratello Remy lo segue il rimpianto di non avergli detto che era fiero di lui e adesso la sua carriera è finita dopo dieci anni a causa di una ferita alla spalla che non è guarita completamente. Insomma, dopo dieci anni in cui ha ricoperto sempre il ruolo di "padre", se mi consentite l'espressione, di guida, adesso ha perso la sua strada, non sa più cosa fare della sua vita ed è costantemente seguito dai suoi demoni, dalla morte che ha visto durante la guerra, e non sa come superare questa situazione. Ad aiutarlo arriverà un signore, anch'egli ex soldato, che gli chiederà aiuto con il suo bar, gli chiederà di fare una serie di lavoretti che aiuteranno Rome a non bere, a non pensare e a rimanere il più lucido possibile.
Come se non bastasse, però, ci si mette di mezzo una ragazza piccolina a ribaltare il suo mondo: vicino a questo colosso di quasi due metri lei sembrerà ancora più piccola e indifesa, ma si dimostrerà un vero peperino che porterà un po' di luce nella vita del nostro soldato, che lo farà innamorare e che gli farà desiderare di fare effettivamente qualcosa per scacciare i mostri che infestano i suoi sogni e i suoi pensieri; senza considerare il fatto che con Cora arriverà una novità nella sua vita che lo spingerà ancora di più a trovare un modo per far girare il suo mondo nella direzione corretta, per farlo illuminare nuovamente dal sole.
Quello che mi ha stupito di Rome è stato il suo essere estremamente maturo e intelligente, oltre che un uomo fatto e finito che sa cosa vuol dire rispettare una persona: a parte i momenti in cui avrebbe voluto ammazzare tutti o rompere qualsiasi cosa gli fosse capitata sotto mano, è una persona dolce, sensibile, pensate che da ubriaco ha chiesto il permesso a Cora di fare certe cose! Da ubriaco! Non l'ha costretta, ma le ha chiesto con estremo rispetto se lei poteva aiutarlo a distrarlo (lo so che detta così potrebbe non sembrare chissà cosa, ma non riesco a trovare un altro modo per esprimere la magnificenza di quella scena) in un momento in cui non stava bene e questo mi è piaciuto moltissimo perché non tutti si sarebbero fatti questo scrupolo, molti avrebbero preso senza chiedere il permesso, mentre lui non voleva costringerla a fare qualcosa che avrebbe aiutato lui ma che avrebbe potuto non far piacere a lei! Come si fa a non amarlo? E' dolcissimo, ma non melenso, è protettivo, ma non troppo, ed è un uomo fantastico, non ci sono parole per descriverlo... proprio non ne ho... *e fu così che le tornarono gli occhi a cuoricino e che si mise a fantasticare con aria sognante*

Ovviamente fra gli altri personaggi compaiono i nostri buoni e vecchi Shaw e Rule, Jet e Ayden, Nash, Rowdy e Asa, oltre che gli Archer. Insomma, la combriccola è sempre presente ed è bello vedere come vanno avanti le loro vite, cosa succede di interessante e vedere il loro ruolo nella relazione fra Rome e Cora.

Concludendo, perché devo andare a studiare e mi sono già dilungata troppo, devo dirvi che ho amato questo libro, ogni singola frase, Rome e Cora, sebbene all'inizio fossi un po' perplessa su un elemento che la Crownover ha introdotto nella vicenda (che è un elemento bello grosso), ma alla fine mi è piaciuto tutto: l'ho trovato molto superiore dei due precedenti volumi, più maturo, sia dal punto di vista dei personaggi sia dal punto di vista della vicenda in sé, e, cosa più importante per me, molto, ma molto meno volgare! Il numero di quelle scene è minore delle due storie precedenti, sono descritte anche senza volgarità, lasciano spazio all'immaginazione del lettore e mi hanno fatto sentire un senso di... come dire... mi sono sembrate dolci, ecco, una dimostrazione d'amore più che semplice divertimento, un modo per dimostrare l'uno all'altro quanto ci tenessero al loro rapporto (non so se sono stata chiara) e questo l'ho apprezzato moltissimo, mi è piaciuto molto il fatto che l'autrice abbia portato questo romanzo su un livello completamente differente dei precedenti, che lo abbia dotato di una certa profondità e che abbia utilizzato anche due protagonisti non superficiali, presi anche a fare altro da certe cose.
Insomma, che dire di più? Questa è stata veramente una bella avventura, una storia molto delicata e dotata di quel qualcosa in più che non ho trovato in quelle di Rule e di Jet, dotata di una mentalità differente, niente volgarità, niente superficialità, ma tutto basato molto più sui sentimenti, sul lato psicologico delle persone e della loro relazione, sulle loro paure e sui loro dubbi.
Veramente, non so che dire, questo libro mi ha veramente conquistata, ho amato tantissimo questa storia e mi sono innamorata di Rome, di questo energumeno che al solo leggere di lui mi faceva sentire piccolissima nel mio misero metro e sessantacinque e nei miei quarantatré chili (non sono anoressica, tranquilli, sono semplicemente una che cammina tanto e che brucia calorie alla velocità della luce, come Dee, nonostante mangi tanti Kinder e schifezze varie)... eh, l'ennesimo bookboyfriend che farebbe un grande piacere a tutti se fosse reale e se, nel mio caso, diventasse reale ringiovanendosi un pochino, visto che ha comunque ventotto anni.

Leggetelo, se vi può piacere il genere non potete non leggerlo: una storia bellissima, profonda, dolcissima e capace di far sognare. Onestamente, io sono rimasta senza parole dopo aver finito di leggere, quindi non posso che consigliarvelo perché è veramente speciale.
Voto:

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