giovedì 22 settembre 2016

Recensione La moglie del califfo

Titolo: La moglie del califfo
Autore: Renée Ahdieh
Genere: Young Adult Fantasy
Casa editrice: Newton Compton Editori
Prezzo: €10.00 (copertina rigida)
Pagine: 342






Trama
Al calar del sole sul regno di Khalid, spietato califfo diciottenne del Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona. Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere dopo aver consumato le nozze, prima che arrivi il nuovo giorno. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest'angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola, finirà per innamorarsi proprio di Khalid,, che in realtà è molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per interrompere una volta per tutte questo ciclo che sembra inarrestabile.
Recensione
Buongiorno! Domani sarà venerdì, ovvero il giorno che tutti gli studenti aspettano con trepidazione perché significa week-end, ma è un giorno molto odiato perché ricorda anche che i prossimi due giorni verranno spesi in studio matto per la settimana successiva... che bello!
Comunque, oggi eccomi qui per parlarvi di un libro che ho divorato in poche ore, un po' di più di un mese fa, e che mi ha stregato per la sua bellezza e per la sua esoticità, per il mistero che contiene fra le pagine e per la magia della sua storia; un retelling de "Le mille e una notte" che può essere in grado di ammaliare il lettore con la sua magia.

Ci troviamo nel Khorasan, questo regno sottoposto al dominio del califfo Khalid, un ragazzo che da circa tre mesi ha quasi una moglie al giorno che muore immancabilmente all'alba del giorno seguente delle nozze. Fra queste c'era anche Shiva, la migliore amica di Shahrzad, ed è per questo che quest'ultima ha deciso di vendicarsi, di uccidere quell'uomo e di sopravvivere il più a lungo possibile per riuscire nel suo intento. Man mano che passano le notti, mentre è riuscita a essere risparmiata grazie a una storia, scopre che sotto sotto suo marito non è il mostro che sembrava, è un ragazzo con molti segreti, che non si confida con nessuno e che non lascia praticamente a nessuno i permesso di entrare nel suo mondo.
Nel frattempo, il suo primo amore, Tariq, è determinato a portarla fuori dal palazzo del califfo a ogni costo. Ma come farà Shahrzad a fargli capire che non tutto è come sembra?

Dunque, ultimamente mi sta capitando sempre più spesso di non riuscire a trovare le parole per esprimere quello che una lettura mi ha suscitato, quello che mi ha lasciato e mi ha fatto provare, perché il più delle volte avrei così tante cose da dire che è difficile cercare di mettere in ordine i pensieri che mi frullano per la testa. E questa è una di quelle volte, ma cercherò di fare un po' di ordine nella mia testa per parlarvi di questo libro che, inizialmente, non mi aveva ispirato, ma che, dopo aver letto la recensione di Maria del blog "Capitolo Zero", mi sono decisa a leggere perché ho cambiato la mia opinione (prima pensavo che fosse una storia un po' così e così, di quelle che fanno storcere il naso, ma non chiedetemi perché pensavo questo, perché non lo so nemmeno io).

Shahrzad è una ragazza di sedici anni, una mia coetanea in sostanza, che è arrabbiata per la morte della migliore amica e che è determinata a uccidere il suo assassino: da subito vediamo una ragazza piena di odio, desiderosa di vendetta e determinata a conseguire il suo scopo; è anche una ragazza abbastanza sicura di sé, un tipetto arrogante, con una lingua biforcuta, ma soprattutto è la tipica protagonista un po' badass che fa il baffo ad alcune delle persone che le stanno intorno. Purtroppo per i suoi piani, non aveva però calcolato l'eventualità di iniziare a provare qualcosa di profondo per quel mostro che tanto odia e non avrebbe mai creduto che, nonostante tutto, con lui si potesse sentire a casa: sarà questo che le creerà dei conflitti interiori e che, appunto, cambierà i suoi piani, soprattutto nel momento in cui viene attratta dai segreti del palazzo, segreti che nessuno è disposto a rivelarle.

Khalid è, invece, un ragazzo di diciotto anni che si è ritrovato sulle spalle delle preoccupazioni quando era ancora giovane: dopo aver passato un'infanzia difficile, senza amore dopo la morte della madre, è cresciuto nell'odio verso il padre, che gli ha lasciato la carica di califfo quando aveva diciassette anni. Visto da fuori, da un occhio estraneo, può sembrare un mostro una persona che uccide le sue mogli senza farsi scrupolo delle loro famiglie, un mostro freddo, oppure c'è chi lo vede come un reuccio insignificante; se lo si guarda più attentamente, però, si può vedere un ragazzo che è dovuto diventare adulto molto velocemente, un uomo letale per chi si dovesse mettere sulla sua strada e fare del male alle persone che ama, uno che ha molti segreti e che non si confida con nessuno cosa che lo fa sembrare freddo e scostante. Ma quando nella sua vita compare Shahrzad, qualcosa cambia, non è più disposto ad ucciderla per evitare che la maledizione si avveri perché senza aria non si può vivere e lui senza lei non potrebbe.

Tra i personaggi secondari, quelli che si vedono di meno rispetto ai due sopra citati, ci sono Tariq, il primo amore della protagonista che è determinato a riportala da lui e strapparla dalle grinfie del mostro, Jalal, il cugino del califfo che si rivela una personcina molto simpatica, un donnaiolo e un alleato, Despina, l'ancella della califfa che, inizialmente, sembrerà essere una persona di cui è meglio non fidarsi, e, infine, abbiamo il padre della protagonista, Jahandar, un uomo che non è più stato lo stesso dopo la morte della moglie e che adesso vuole recuperare sua figlia.

Questo libro è qualcosa di veramente bello: grazie alla sua ambientazione esotica, che ricorda un po' Aladdin, e grazie alla magia che trasparisce da questo romanzo, la storia riesce maledettamente bene ad attrarre il lettore all'interno della vicenda e non nego che qualche volta mi sono ritrovata con le farfalle nello stomaco o con il fiato sospeso oppure ancora con un sorriso da ebete stampato sulla faccia, di quelli che se la gente ti vedesse in giro penserebbe che tu potresti essere completamente fuori di testa. Non so esprimervi la magnificenza di questa storia, la bellezza del rapporto fra Shahrzad e Khalid e la misteriosità che aleggia per tutto il libro, però vi posso dire di sicuro che l'autrice è riuscita a portarmi in questo mondo desertico, dalle ambientazioni tipicamente di un'India delle storie che si raccontano, dove anche un mostro ha un cuore e dove in pochi riescono a vederlo.
Quello che mi ha colpito sin da subito è stato il fatto che Tariq abbia intrapreso un'impresa così coraggiosa per salvare l'amata, una cosa che fa indubbiamente capire quanto ci tenga a lei, però c'è stata subito la consapevolezza da parte mia del fatto che spesso le persone agiscono senza sapere come stanno veramente le cose (anche se, talvolta, dopo aver scoperto la verità, certe persone non cambierebbero affatto la loro decisione), come quando qualcuno si permette di criticare l'operato di qualcuno senza sapere cosa l'ha spinto a fare quello che ha fatto, come se l'unica verità fosse la propria, senza importanza per quella altrui. Ma mi sono arrabbiata ancora di più quando lui ha organizzato le cose in modo tale da alimentare una ribellione: ora, ha ragione, Khalid ha ucciso parecchie ragazze e questo non va bene, però prima di agire bisognerebbe fermarsi a riflettere, al posto che agire d'impulso, solo perché vuoi qualcuno morto per vendetta personale (perché non pensiate che lui abbia pensato tanto alle altre famiglie, l'unico pensiero è andato alla propria e a Shahrzad in particolare). Insomma, tutto questo per dire che questa storia, oltre ad essere basata su un amore inaspettato penso da entrambe le parti, è basata anche su azioni fatte per i propri tornaconti, non tanto per il bene comune e questo fa pensare che è una cosa che non cambierà mai, basta vedere i politici che non si degnano di aiutare la loro nazione perché, intanto, loro i soldi ce li hanno...

Una piccola parentesi sulla storia d'amore la devo fare: quello che dimostra il rapporto fra Shahrzad e Khalid è che, innanzi tutto, non puoi mai sapere cosa aspettarti dalla vita perché, magari, hai una certa idea in testa, ma poi tutto il tuo mondo è in grado di ribaltarsi quando qualcosa di nuovo o inaspettato entra nella tua vita, ma soprattutto che le azioni non indicano ciò che sei: tutti noi abbiamo dei mostri dentro che ci consumano, ma quello che facciamo trasparire crea una barriera fra noi e quello che saremmo se nella nostra vita ci fosse un po' di luce a sconfiggere questi mostri, ma soprattutto, quando questi si mostrano nelle azioni che compiamo, non vuol dire che siamo delle brutte persone, insensibili agli altri, anzi abbiamo tutti un cuore, sta a qualcuno scoprirlo e farlo scoprire agli altri.
Il loro amore è qualcosa di veramente bello, è un sentimento puro perché lei si innamora di lui in tutte le sue sfaccettature ed è l'unica persona esterna al palazzo che capisce il fatto che lui fa quello che ha fatto alle altre precedenti mogli per il bene degli altri, del suo popolo, non per il proprio, altrimenti non avrebbe mai permesso che le sue mani si macchiassero del sangue di fanciulle innocenti e questo fa pensare a un'altra cosa, quanto sia incredibile il fatto che ci sia gente che per il proprio dolore deve far pagare gli altri con qualcosa di ancora più grande: io posso capire che il dolore per la perdita di chi si ama possa distruggere le persone, ma questo non conferisce l'autorizzazione per vendicarsi sugli altri con la legge del taglione in maniera da coinvolgere non solo la causa, ma da far del male a persone innocenti.

Concludendo, perché mi sono fatta prendere la mano e ho detto tanto, questa storia trasporta il lettore in un mondo particolare, un mondo magico in cui ci si può perdere e innamorare dei luoghi così esotici da farti desiderare di venire catapultato proprio lì per visitarli e per contemplare i monumenti vari; l'autrice cattura chi legge con uno stile che diventa frizzante nella stragrande maggioranza delle volte in cui la protagonista è sulla scena e che conferisce quell'alone di mistero nel momento in cui si incontra Khalid e il suo terribile segreto. Una storia che è riuscita a farmi sentire parte di essa, che mi ha fatto trattenere il fiato durante quel finale al quanto straziante, il tipico finale da #mainagioia, e che mi ha fatto innamorare dei due personaggio principali, della loro storia e dell'amore che nasce piano piano.
Insomma, se non l'avete ancora fatto, vi consiglio di leggerlo perché è veramente bello.
Ora, scusatemi ma vado a ripensare a quel finale e a mettermi a dondolare in un angolino. Alla prossima!
Voto:

2 commenti:

  1. Ciao! Mi fa piacere averti convinta a leggere questo libro e sono contentissima che ti sia piaciuto. La tua è una recensione molto bella e non preoccuparti se pensi di scrivere tanto..è bello conoscere opinioni, pensieri e ragionamenti altrui, anche perché mi hai mostrato sfumature di questo libro che io non avevo colto..
    Adesso auguriamoci che il seguito esca presto, sono curiosissima *_*

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    1. Sul serio, speriamo che il seguito esca presto perché, dopo averlo letto in inglese, vorrei tanto leggerlo in italiano per notare tutto quello che non ho notato prima :)

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