giovedì 2 novembre 2017

Recensione Il Rogo della Strega

Titolo: Il Rogo della Strega
Autore: Josephine Angelini
Genere: Fantasy
Casa editrice: Giunti y
Prezzo: €16.50 (copertina rigida)
Pagine: 400






Trama
Lily è cambiata molto dalla ragazzina debole e malaticcia che era: è divenuta una strega e una leader potente, ha affrontato più di una battaglia e, dopo aver perso il primo amore della sua vita ed essere stata tradita da quello nuovo, ha imparato sul dolore e sul senso di perdita più di quanto mai avrebbe voluto sapere. Ancosa una volta costretti a misurarsi con una società completamente diversa da quanto abbiano mai immaginato o conosciuto, Lily e i suoi alleati sono determinati a trovare risposte, a individuare una via per la vittoria, per sconfiggere i terribili nemici senza ricorrere alle armi nucleari e senza che Liv accetti di diventare una tirannica assassina come Lillian, il proprio alter ego. Talvolta la vittoria richiede però profondi sacrifici, e quando l'unica strada pare essere quella al fianco di Lillian, quale sarà il prezzo che Lily sarà pronta a pagare?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla dal suo computer tanto fidato che emana anche un certo calore, il che vuol dire che non sono ancora diventata un ghiacciolo, soprattutto non in camera mia, la camera più fredda della casa (che fortuna eh) perché esposta a nord e con un solo misero termosifone, che ora non è ancora il caso di accendere ma a me sta già venendo un coccolone a pensare al freddo che sentirò fra un paio di settimane e ai miei piedi che si ustioneranno stando sul termo (perché, dovete sapere, la mia scrivania si trova di fronte alla finestra e al termosifone, perciò per sentire caldo d'inverno io ci metto i piedi sopra e faccio più o meno la figura di quelli che camminano sui carboni ardenti, solo stando ferma).
*And I'm not ready*
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi del volume conclusivo di una trilogia che mi è piaciuta un sacco e su cui non avevo alcuna aspettativa, ma di cui, ovviamente, ho letto i primi due libri l'anno scorso e l'ultimo solo quest'estate... e sì, l'ho fatto con molte altre serie.
Ma bando alle ciance e incominciamo!
P.S. l'ho letto in inglese, quindi se vedete dei nomi di creature o città o chessò io che non sono come quelli nel libro italiano è perché non mi ricordo più come li avevano tradotti, ergo li lascio in inglese (scusatemi).

Lily e i suoi meccanici avevano deciso di andare a Ovest per cercare una soluzione a quello che stava succedendo nella Salem del mondo parallelo in cui lei è finita: dopo aver affrontato delle terribili creature, gli Hive, da soli, con un piccolo contingente e senza Rowan, si sono ritrovati in una città di cui non conoscevano nemmeno l'esistenza, Bower City, in cui tutto sembra essere perfetto, non c'è violenza, non ci sono malattie, tutti vivono felici e contenti. Ma in questo nuovo ambiente, Lily e i suoi si ritroveranno presto a mettersi sull'attenti, dapprima con l'arrivo di qualcuno di veramente inaspettato, ma poi anche per via della presenza degli Ibridi che li controllano, di Toshi, un ragazzo di cui qualcuno non si fida perché potrebbe essere una sfida, e di altri nuovi personaggi, come Grace e Mala.
Mentre loro osservano questa nuova realtà, e cercano anche di capire perché nessuno di loro ha mai aiutato chi vive a Est, in mezzo alle malattie, Lillian sta morendo, la situazione si fa sempre più complicata e ci sono minacce che incombono su di loro, che hanno raggiunto questo posto, inconsapevolmente, proprio per trovare una soluzione.
Ma soprattutto, potrebbe scoppiare una guerra da un momento all'altro, e Lily sa bene che sarà difficile, pur essendo lei una strega molto potente, pur essendo i suoi meccanici molto validi, i nemici da affrontare potrebbero essere difficili da battere e probabilmente andar loro incontro sarebbe un suicidio per un eventuale esercito. Eppure, forse non tutto è perduto, forse la loro permanenza a Bower City potrebbe essere d'aiuto e far loro capire quale strada sia quella giusta, o comunque quella con meno morti possibili.

Già dal primo volume di questa trilogia abbiamo potuto notare la grande evoluzione del personaggio di Lily: non solo ha appreso di essere una strega, ha smesso di essere malaticcia e ha visitato uno degli universi paralleli id cui parla sua madre, ma questa sua nuova condizione l'ha fatta diventare più forte e determinata, più matura, più adulta. Le situazioni che si è ritrovata ad affrontare l'hanno fatta crescere molto, facendola diventare la donna che vuole salvare il mondo, come era suo sogno, ed è per questo che si dimostra una migliore leader rispetto agli altri che abbiamo visto nel corso dei tre libri: lei non pensa ad accrescere il suo potere, non agisce come la tipica strega che si circonda di meccanici per soddisfare un suo piacere personale, ma pensa sempre in grande, osserva una situazione e decide di intervenire per salvare qualcuno perché lei è altruista e generosa, non vuole che qualcuno muoia, né per colpa sua, né per cause maggiori. Perché? Beh, perché anche lei ha sofferto e sa cosa voglia dire perdere qualcuno, credere che sia stato un proprio errore a togliere la vita dal corpo di una persona, e non vuole che questo accada più, però sono in guerra, e qualcuno muore sempre, nonostante tutta la buona volontà che lei ci possa mettere nell'impedirlo.
Per gran parte di questo volume, Lily alterna due facce: da una parte, si mostra sempre la strega potente e compassionevole che è; dall'altra, soffre in silenzio, per il suo Tristan, e anche per Rowan, l'uomo di cui si fidava ciecamente e che l'ha tradita, e con cui ora non sa che cosa fare, perché tutti sanno che lei perdona difficilmente.

In generale, grande importanza ce l'hanno tutti i meccanici della protagonista, insieme alla sua famiglia.
Tristan, Caleb, Una e Breakfast sono sempre pronti a sostenere la loro strega e ad aiutarla nei momenti più difficili, la proteggono e accettano ben volentieri la magia che lei può dar loro, però sono anche abbastanza sensibili su questo argomento, si fidano di lei, sanno che non farebbe mai qualcosa di male intenzionalmente, eppure ogni tanto c'è un piccolo spettro che si insinua fra loro e non sanno bene come comportarsi.
Rowan, invece, rimane un po' un mistero: all'inizio siamo ancora arrabbiati con lui per quello che ha fatto alla fine de "Il Potere del Fuoco", non riusciamo a comprendere il perché, però al contempo vediamo che lui ci tiene moltissimo a Lily, cerca sempre di avvertirla dei pericoli e di proteggerla, pur sapendo che in questo momento non si può dire sia propriamente nelle sue grazie. Eppure, non gli si può tenere il broncio a lungo, è troppo irresistibile e macho (se mi permettete), è sempre così forte e determinato, combattivo e in un qual certo senso comprensivo, e lui e Lily... ah, cosa non sono! Anche separati emettono delle vibrazioni intense, si guardano e quasi viene la pelle d'oca perché la loro relazione-non relazione è qualcosa di così intenso che soffri con loro, che sono lontani e che non sembrano volersi avvicinare... e mannaggia a loro e a Zeus, perché vorresti tanto essere Cupido e farli rimettere insieme per l'eternità, perché loro sono fatti per stare insieme! E poi, scusate, chi dice di no a Rowan? Insomma, è pur sempre Rowan!
Poi abbiamo Juliet, quella di Lillian, che sembra sempre come un fuscello che potrebbe volare da un momento all'altro, delicata, ma con una certa determinazione che la fa sembrare all'apparenza debole, ma in realtà molto forte. Oltretutto, è una brava dispensatrice di consigli e spesso fa quello che faremmo noi se fossimo lì con i vari personaggi, ovvero fa il piccolo Eros della situazione che cerca di scacciare Eris, la dea della discordia, e far capire qualcosa a quei due testoni dei Liwan (in realtà non c'è un nome per la ship, credo, però non avevo voglia di scrivere i due nomi staccati, perciò...).
E ovviamente ci sono anche altri personaggi, alcuni sono vecchie conoscenze testone e/o con un animo di pietra nera, altri invece sono nuovi, come Toshi e Grace, ma non vi dirò niente di loro perché sono tutti da scoprire.

Avendolo letto in inglese, "Il Rogo della Strega" mi ha stupito moltissimo: in genere, quando leggo in lingua originale un libro di cui ho letto i volumi precedenti in italiano ci metto sempre un attimo a entrare nell'ottica dell'inglese dell'autore/autrice, e talvolta succede anche che non mi piace come i precedenti proprio per questo motivo, invece in questo caso sono riuscita, inspiegabilmente, a entrare subito nella storia, sin proprio dalle prime pagine e ammetto che non me lo aspettavo, soprattutto perché molti sostengono che la prima parte di questo libro sia "noiosa" (nel senso che non accade moltissimo), mentre io mi sono ritrovata sin da subito coinvolta e intrigata da come la situazione si stesse evolvendo. Tutto questo per dire che, sostanzialmente, ho iniziato a sclerare già dopo le prime dieci pagine, con l'introduzione della nuova città, e non ho smesso fino alla fine della storia, quando ho letto l'ultima frase e nella mia mente ho esordito dicendo: "Ne voglio ancora. Sono soddisfatta per come è finito, ma non credo di essere pronta a dire addio a questa trilogia.".
E' vero che l'inizio è abbastanza calmo, però io l'ho trovato super interessante perché si scoprono un sacco di cose, alcune su questa società molto diversa da quella di Salem, altre sui segreti che nessuno praticamente sa; man mano che si prosegue con la lettura l'azione diventa sempre di più, iniziano combattimenti, fughe, corse contro il tempo per poi arrivare agli attimi finali dove inizia a concentrarsi l'ansia per quello che potrebbe succedere, visto che, in fin dei conti, siamo all'ultimo volume di una trilogia e potrebbe morire chiunque (se non muore qualcuno pare pure strano, quasi), e poi ci ritroviamo all'epilogo e, se siete come me, non sappiamo più cosa fare della vita, perché ci sono state date così tante informazioni, così tante risposte e anche parecchia sofferenza, che sembra quasi strano essere arrivati alla conclusione di una storia del genere.

Insomma, è stata una degna conclusione di una trilogia molto bella, che mi aveva attirato per il semplice fatto che si parla di streghe, del loro mondo immenso in cui abbiamo continuato a vedere cose diverse, manipolazioni, uso dei poteri, pire infuocate e tanto altro.
Ho adorato il fatto che l'elemento centrale sia sempre rimasto il fuoco, utilizzato molto spesso per far sì che la strega di turno, ovvero quasi sempre Lily, trasportasse qualcuno da un posto all'altro, oppure gli infondesse tutta l'energia possibile per resistere a un ipotetico scontro. Mi è piaciuto molto il modo in cui si è evoluto il rapporto fra Lily e tutti i personaggi in generale, ma soprattutto il mio caro Rowan.
Certo, qualche mainagioia c'è, però è tutto ugualmente molto bello.
Voto:

2 commenti:

  1. Ciao Katy questo libro è in wl da tanto, spero di riuscire a farmelo regalare presto per finire la serie ❤️ Tu mi hai invogliata molto, grazie ❤️

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