martedì 12 dicembre 2017

Recensione Sweet Evil

Titolo: Sweet Evil
Autore: Wendy Higgins
Genere: Paranormal Romance
Casa editrice: HarperTeen
Prezzo: €8.15 (copertina flessibile)
Pagine: 453






Trama
Abbraccia il Proibito.
Che cosa succederebbe se esistessero ragazzi le cui vite dipendono letteralmente dall'essere delle cattive influenze?
Questa è la realtà dei figli e delle figlie degli angeli caduti.
Una ragazza del Sud, Anna Whitt, è nata con il sesto senso di vedere e percepire le emozioni delle altre persone. E' consapevole della lotta che alberga in sé, una inspiegabile spinta verso il pericolo, ma non è fino a che non compie sedici anni e incontra l'affascinante Kaidan Rowe che scopre la sua terrificante eredità e la sua forza di volontà viene messa alla prova. Lui è il ragazzo da cui tuo padre ti aveva avvertito. Se solo qualcuno avesse avvertito Anna.
Costretta ad affrontare il suo destino, Anna abbraccerà la sua aureola o le sue corna?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi la sottoscritta è molto felice, verifiche e interrogazioni a parte, perché è il 12/12 e mancano esattamente tredici giorni a Natale, il che vuol dire che manca pochissimo alle mie due settimane di tranquillità, pace, relax e tanti libri (anche perché devo continuare a smaltire la mia TBR che si sta allungando un po' troppo per i miei gusti - infatti, conta più di 120 libri)!
Anyway, eccomi tornata per parlarvi di un libro che volevo leggere da un sacco di tempo, perché avevo sentito dire che fosse simile alla mia amata serie Lux della zia Jenny, e la sottoscritta non poteva fare a meno di provare la veridicità o la falsità di questa affermazione. Inutile dire che avevano ragione, e io avrei dovuto leggerlo molto prima...
Ma bando alle ciance e iniziamo!

Anna Whitt è una ragazza molto particolare: da quando era piccola ha sviluppato una capacità di cui non ha mai parlato a nessuno per paura che potessero credere che fosse matta, perché vedere i colori delle emozioni degli altri non è normale, però è parte della sua vita, insieme a molte altre stranezze con cui ha dovuto prendere confidenza nel corso degli anni, fra cui un certo ribrezzo nei confronti dell'alcol e delle droghe.
A parte questo, però, conduce una vita piuttosto normale insieme a Patti, la sua madre adottiva, e le sue giornate sono allietate da Jay, il suo migliore amico, grazie al quale inizierà tutta la storia.
E' infatti per via dell'insistenza di Jay che Anna incontrerà Kaidan Rowe, batterista dei Lascivious e ragazzo piuttosto intenso, verso il quale proverà sin da subito una certa attrazione combinata con un po' di diffidenza.
Ben presto, grazie a lui, la nostra protagonista riuscirà a comprendere chi sia, a capire il motivo di tutte queste sue stranezze: è una Nephilim, figlia di un Demone, del Duca delle Dipendenze, e la sua intera esistenza è stata condizionata dal peccato che il padre le ha lasciato.
Dopo questa rivelazione, Anna dovrà fare ordine nella sua vita, partendo da un incontro col padre, per poi finire con un incontro con la Sorella Ruth, la donna che quasi diciassette anni prima l'ha fatta nascere e l'ha affidata a Patti. Solo che non sarà per nulla facile, lei non è stata allenata come tutti gli altri Nephilim, e questo rischia di attirare attenzioni indesiderate da parte delle sfere alte.

Anna è una ragazza di sedici anni che nasconde un grande segreto e che per questo tenta di passare un po' inosservata: il fatto che sappia leggere in qualche modo le persone la potrebbe aiutare a comprenderle, ma lei trova che questa sua capacità sia più che altro un invasione personale in affari che non la riguardano, mentre la sua paura nei confronti di droghe e alcol, verso cui sente una certa inclinazione, tende a farle decidere di rimanere spesso a casa per evitare di finire in posti in cui potrebbe finire in guai seri. Insomma, è sensibile, intelligente e forte, ma ha anche timore di quello che è in grado di fare, ed è per questo che rimane spesso sullo sfondo del quadro.
La cosa bella di lei è che vediamo chiaramente come la sua personalità sia scindibile in due parti: una demoniaca, in quanto è legata al padre, l'altra buona, legata alla madre; da una parte, infatti, ha un carattere d'oro, è buona e gentile, crede in Dio ed è molto sensibile nei confronti del mondo che la circonda, ma dall'altra sente dentro di sé un buio che contrasta con la sua luce e che, almeno all'inizio, cerca di relegare in un angolino della sua mente perché sente che qualsiasi cosa possa essere non sia giusto per lei.
Il problema è che, dopo aver scoperto esattamente che cosa sia, una Nephilim, è costretta ad alzare la guardia e a fare attenzione a quello che fa, perché lei è molto diversa dagli altri e parecchio individuabile, perciò sarà costretta a, in parte, abbracciare la sua natura più oscura per avere salva la pelle. E questo fattore mi è piaciuto tantissimo, il fatto che lei abbia dentro di sé sia oscurità che luce e che cerchi di far prevalere quella che sente essere più sua dell'altra, secondo la sua moralità e le sue convinzioni.

Kaidan Rowe è un bel pezzo di manzo il tipico ragazzo bello e dannato di questo genere di libri, solo che lui dannato lo è davvero! Infatti, lui è il figlio del Duca della Lussuria, è metà demone e quando morirà finirà all'Inferno, perché la sua anima non è pura come potrebbe essere quella degli umani, ma per via della genetica ha preso i geni del padre, ergo lui è veramente il bello e dannato di cui si parla tanto in questi libri (mai definizione migliore fu trovata per descriverlo).
Sin da quando lo incontriamo per la prima volta notiamo l'intensità della sua persona, il suo tormento interiore, dovuto proprio al fatto che è un Nephilim, e come tale ha degli obblighi poco piacevoli a cui sottostare. Tuttavia, il suo mondo fatto di lussuria, quasi di apatia nei confronti degli altri, viene scosso dall'arrivo di una ragazza che sembra essere come lui, ma al contempo non lo è: Anna si rivela per lui un cubo di Rubik, è qualcosa che non ha mai incontrato prima e per questo se ne sente attratto, al punto che per comprenderla decide di aiutarla ad arrivare dal padre e dalla Sorella Ruth.
Sotto quella scorza di tenebrosità, rabbia, indifferenza, scorgiamo ogni tanto un ragazzo che è stato costretto a fregarsene di qualsiasi cosa solo per via del padre e che cerca di impedire a se stesso di volere bene a qualcuno, e che gli altri lo vogliano a lui, perché sa che nella sua vita non ci potrà mai essere il tipo di rapporto che la protagonista sogna, però al contempo non riesce a trattenersi, preda in parte del suo peccato e in parte del senso del proibito.
E a proposito di questo senso di "ti voglio ma non posso", devo ammettere che effettivamente è molto simile al mio (nostro?) caro Daemon Black, con la sola differenza che, a parte quando cerca di allontanarla per il suo bene, non diventa sin dall'inizio un mastino infernale nei confronti della protagonista, come aveva invece fatto qualcun'altro (vero, DB?).

Il fattore interessante di questo libro è il mondo che è stato creato: uno può benissimo dire che è l'ennesimo libro su angeli e demoni, che i due protagonisti avranno una storia proibita e bla bla bla, però è qualcosa di molto più profondo e complicato.
Innanzitutto, scopriamo che ci sono parecchi demoni, ma che solo alcuni di questi sono i più importanti e ognuno di essi ha assunto su di sé un grave peccato, come la Lussuria, la Dipendenza, la Golosità, eccetera eccetera: quando uno di questi demoni scende sulla Terra, inizia ad agire e a diffondere il suo peccato, sfruttando alcuni "leccapiedi" e i suoi stessi figli i Nephilim, che quindi su di sé assumono il peccato del genitore.
Questo fatto mi ha ricordato molto alcune correnti di pensiero che abbiamo studiato recentemente in filosofia e in storia, perché nel corso dei secoli abbiamo visto un atteggiamento simile, la credenza che i peccati si trasmettessero di padre in figlio e che i figli sarebbero stati condannati per quello che avrebbero fatto i loro genitori, nonostante invece loro avessero condotto una vita priva di distrazioni.
Insomma, in un qualche modo in questo libro si sente molto l'influenza della religione, perché l'autrice non si limita a prendere la faccenda degli angeli caduti e di Lucifero, ma associa elementi della fede, come sono i peccati, a concezioni che risalgono persino ai tempi di Lutero, quando qualcuno credeva che non ci fosse salvezza se non per i pochi eletti da Dio stesso.
E questo aspetto mi è piaciuto molto, perché non mi sarei mai aspettata un back-ground così profondo, e pieno di riferimenti alla nostra storia.

Per concludere, voglio solo dire che se leggete in inglese e se siete interessati al genere questa potrebbe essere una bella avventura, in un primo volume di una trilogia che pone le basi del quadro generale, in cui quindi non c'è moltissima azione (e grazie, mica siamo alla fine di tutto, quando c'è la battaglia finale), ma c'è comunque una certa intensità nei personaggi, nella storia e nelle emozioni che la permeano, specialmente nel senso del proibito.
Insomma, mi è piaciuto veramente tanto, posso capire il motivo per cui molti lo abbiano paragonato alla serie Lux, e devo ammettere che mi è piaciuto quasi quanto Obsidian! Tuttavia c'è stato un piccolo aspetto che non mi ha convinto a pieno, ovvero il fatto che la protagonista sia passata da una semplice attrazione a un "o cavolo lo amo" in men che non si dica e io non amo propriamente questi cambi così repentini, anche se mi è piaciuto come poi l'autrice abbia (o almeno, io l'ho interpretata così) fatto in modo che Anna sembrasse quasi dipendente da Kaidan, come se lui fosse per lei una droga e lei per lui oggetto di lussuria, come se avessero riflettuto l'uno sull'altra i propri peccati.
Voto:

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