sabato 13 agosto 2016

Recensione Il problema è che ti amo

Titolo: Il problema è che ti amo
Autore: Jennifer L. Armentrout
Genere: Young Adult
Casa editrice: Nord
Prezzo: €16.90 (copertina rigida)
Pagine: 450





Trama
Da quattro anni, il silenzio è lo scudo che la protegge dal resto del mondo. Circondata dall'affetto dei nuovi genitori adottivi, Mallory Dodge ha cercato di superare i traumi del passato, di convincersi di non aver più bisogno di essere invisibile, ma le cicatrici dell'anima bruciano ancora e non le permettono di dimenticare. Ecco perché dover frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove sarà costretta a uscire dal guscio, la terrorizza. Tuttavia è proprio a scuola che accade l'inaspettato: tra i suoi nuovi compagni c'è Rider Stark, l'unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo, il ragazzo che in più di un'occasione l'ha protetta dalla violenza del padre affidatario. Rider però è cambiato: ha un atteggiamento arrogante, una pessima reputazione e pare che sia invischiato in una rete di cattive compagnie. Anche se, dietro quella maschera da sbruffone, Mallory riconosce ancora il suo eroe d'un tempo... un eroe per di più molto affascinante. Eppure gli anni trascorsi lontano da Mallory hanno segnato profondamente Rider, che ben presto si troverà davvero nei guai. E Mallory sarà la sola a poter fare la differenza. Ma riuscirà a far sentire la propria voce e a battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre? 
Recensione
Buongiorno! Io non so come sia possibile il fatto che fino a tre secondi fa c'era un caldo insopportabile mentre adesso sta piovendo e fa pure piuttosto freschino... comunque, a parte sbalzi di tempo che ti fanno seriamente chiedere se anche lui sia lunatico, oggi sono tornata per terminare le recensioni della tripletta della Armentrout parlando de "Il problema è che ti amo", un libro che parla di una storia d'amore, ma non solo perché alla base ci sono temi difficilmente trovabili in libri per ragazzi, come la violenza domestica sui bambini e le ripercussioni di traumi. L'unica pecca, se così la vogliamo chiamare, è il titolo che, come al solito, è stato cambiato e che sarebbe dovuto essere "Il problema con Per Sempre" perché più volte nel corso della narrazione si parla di per sempre, non tanto di amore.
Ma bando alle ciance e iniziamo: subito incontriamo Mallory, la protagonista, che deve affrontare il primo giorno di scuola, dopo quattro anni di lezioni private, ed è molto agitata perché non riesce a parlare alle persone; tutto sommato il primo giorno di scuola non sembra malaccio, finché non incontra Rider Stark, colui che da bambini la proteggeva e le ordinava di stare zitta e di non fare rumore per non attirare l'attenzione del padre affidatario. Da qui, dopo la sorpresa iniziale, i due iniziano a recuperare il loro rapporto, a parlare di ciò che è capitato nel momento in cui sono stati separati: contemporaneamente, Mallory deve cercare di tirare fuori la voce nel momento in cui chi le sta attorno parla e deve trovare il coraggio di fare un discorso davanti a tutta la classe di comunicazione, sebbene l'impresa sarà molto difficile, ma non impossibile.
Con il ritorno di Rider nella sua vita, ritornano anche i fantasmi del passato e dovrà capire come sconfiggerli, mentre lui sembra averlo già fatto e sembra essere ritornato a proteggerla proprio come una volta.
Allora, non ci sono parole per descrivere cos'è questo libro: la zia Jenny colpisce ancora e questa volta non lo fa tramite alieni, demoni o semidei rubacuori o protagoniste badass, ma tramite una storia delicata, infatti non penso sia facile trattare i temi della violenza, di disturbi post-traumatici in un libro per ragazzi senza approfondirli troppo come se si fosse in un libro psicologico, ma facendo vedere le conseguenze che certe esperienze si portano dietro. Insomma, non è affatto la storiella fra la ragazza timida e il ragazzo bello e dannato, ma è qualcosa di più: è la storia di due ragazzi che da piccoli erano stati affidati a una famiglia a cui probabilmente non importava molto di loro, con un "padre" che tornava a casa ubriaco e che picchiava quando era arrabbiato e con una "madre" che beveva un po' troppo, con un infanzia difficile perché non potevano giocare o essere felici senza essere sgridati, oppure non potevano stare in mezzo agli adulti perché pensavano a loro in un modo in cui non si dovrebbenei confronti di un bambino.
Da una parte abbiamo Mallory, una ragazza che ha alcuni problemi a parlare e a fare rumore perché sin da piccola doveva stare zitta per non attirare attenzioni indesiderate: ora, deve superare questo blocco, se così vogliamo chiamarlo, in preparazione per l'università e sarà aiutata dai suoi nuovi genitori e dallo stesso Rider con cui ha un passato in comune. Piano piano farà dei passi avanti e riuscirà a sconfiggere le sue paure, i suoi fantasmi.
Dall'altra parte, abbiamo Rider: già da piccolo proteggeva la sua "Pesce" (nomignolo affibbiato alla protagonista perché stava sempre muta come un pesce) e spesso si prendeva le botte al posto suo; quando poi la ritrova a scuola si scopre felice di saperla con delle brave persone che le vogliono bene, mentre lui dopo la loro vecchia famiglia è passato in una casa famiglia e poi da Mrs Luna, nonna di Hector e Jayden, che lo ha accolto nella sua casa come un nipote. Nonostante abbia un tetto sotto cui dormire e un lavoro che gli permette di mettere soldi da parte, che non è fare lo spacciatore (cosa molto comune), non è propriamente felice della sua vita, nel senso che non crede molto in se stesso e nelle sue capacità, complice il fatto che a scuola il preside e i professori non si aspettano molto da lui solo perché vive in un quartiere poco raccomandabile. E qui sarà poi Mallory che dovrà fargli capire il suo potenziale.
Tra gli altri personaggi secondari troviamo i genitori adottivi della protagonista, Rose e Carl, due dottori che l'hanno accolta in casa loro qualche anno dopo la morte della loro figlia, la migliore amica che la consiglia e che le apre gli occhi sui suoi sentimenti per Rider, Hector e Jayden, i fratelli che abitano insieme a quest'ultimo e che ci regalano qualche sorrisone, Paige, ragazza del sopracitato che diventerà un pochino gelosa di Mallory nel momento in cui ricompare nella sua vita e attira su di sé tutte le attenzioni del suo ragazzo.
La cosa bella di questo libro penso sia proprio la capacità dell'autrice di trattare temi che al giorno d'oggi non sono neanche così scontati, perché la violenza domestica è molto presente e può portare dietro anche dei disturbi, come quello della protagonista che ha subito un condizionamento da quello che le veniva detto (Non fare rumore); inoltre, abbiamo la possibilità di vedere una crescita psicologica dei vari personaggi: Mallory impara a sconfiggere la paura di parlare, Rider impara a credere in se stesso e a sconfiggere i fantasmi del passato che dava l'idea di aver sconfitto quando non era così, Rose e Carl imparano a lasciare che la vita della protagonista se la scelga lei e che corra dei rischi, senza trattenerla per paura che il passato la sopraffaccia, Jayden impara, purtroppo a sue spese, a non immischiarsi in cose più grandi di lui e pericolose. Infine Mallory e Rider insieme imparano ad amarsi e a superare quello che hanno passato che li ha cambiati, imparano ad accettare quello che sono diventati e a capire chi sono.
Concludendo, questa storia mi ha fatto battere il cuore dall'inizio alla fine, quando la protagonista era agitata, lo ero anch'io, quando c'erano dei flashback trattenevo il fiato, insomma mille emozioni. La cara zia Jenny ha conquistato il mio cuore di lettrice con tutti i suoi libri, ma con questo ha toccato alcuni punti sensibili, situazioni non così poco comuni che ultimamente sembrano quasi essere la quotidianità, adulti che si approfittano di bambini, che alzano le mani sui più piccoli o sulle proprie mogli, persone che si sono spezzate dopo esperienze simili e che hanno bisogno che qualcuno le aiuti a ricomporre tutti i cocci, persone che soffrono per quelli che hanno intorno e che farebbero di tutto pur di aiutare.
Insomma, una storia non proprio tanto spensierata, in cui la storia d'amore non è propriamente al centro dei riflettori, ma è comunque un mezzo tramite il quale Mallory trova la forza di parlare e Rider inizia a credere in se stesso, in un futuro migliore da quello a cui si era quasi rassegnato di assistere; loro due insieme riescono a superare le difficoltà portate dal passato, sebbene la loro vita venga travolta da alcuni avvenimenti, ma è proprio questo fatto che rende questo libro speciale, che mi ha tenuta incollata fino alla fine grazie al solito stile coinvolgente dell'autrice e alla storia in sé, carica di insegnamenti, di temi difficili da trovare in libri per ragazzi, o che comunque sono un po' defilati rispetto alla narrazione.
Un libro che tocca il cuore e che porta a riflettere, un'altra piccola opera d'arte della Armentrout che non si smentisce e che non delude mai.
Voto:



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