giovedì 11 gennaio 2018

Recensione Cenere sulla Brughiera

Titolo: Cenere sulla brughiera
Autore: Francesca De Angelis
Genere: Romance
Casa editrice: Arduino Sacco Editore
Prezzo: €17.90 (copertina flessibile)
Pagine: 228






Trama
Catherine Barret era solo una bimba quando assieme a sua zia Clarisse e sua nonna Mary è costretta a lasciare le brughiere dello Yorkshire dove è cresciuta per trasferirsi negli USA. La nonna morirà e zia Clarisse si farà carico di lei. Ma quando anche alla zia viene diagnosticato un raro morbo, Cathy, verrà affidata ai Finch, una famiglia snob che la maltratta in continuazione. Dopo la morte della zia, Cathy dovrà proteggere sse stessa e il suo tormentato fidanzato Logan dalle spietate mire di John Cabol, un avvocato e un industriale che si rivelerà uno spietato assassino. Riuscirà a salvarsi?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, quasi giunta alla fine della prima settimana di scuola del 2018! Scrivere questa data fa un po' impressione, specie se si pensa che quest'anno divento grande legalmente - di testa non lo so ancora se lo sono -, ma mi sta venendo il magone per i miei tempi passati dell'infanzia, quindi passiamo oltre.
Oggi sono tornata per parlarvi di un libro che ho avuto l'opportunità di leggere grazie all'autrice stessa e che ho trovato carino, anche se non è riuscito a conquistarmi a pieno come avrei auspicato. Però di questo ve ne parlo fra un attimo, prima concentriamoci sulla storia e sui personaggi.

La storia è quella di Catherine, una ragazza che è stata costretta a trasferirsi in America e a lasciare la sua amata brughiera, a causa di problemi familiari (chiamiamoli così, per non svelare troppo): naturalmente questo cambiamento non le piacerà più di tanto, specie quando poi verrà affidata ai coniugi Finch, due persone che si riveleranno molto ostili nei suoi confronti. Ragazza posata, tranquilla e gentile, inizialmente sopporterà i soprusi della sua nuova famiglia insieme a quelli dei suoi compagni di scuola, che purtroppo non saranno molto contenti della sua presenza, ma nulla riuscirà a farle smettere di sognare una vita migliore, magari nella sua stessa brughiera e al fianco di Logan, l'unico ragazzo che non la prenda in giro perché, in fondo, è esattamente come lei.
E la presenza di quest'ultimo sarà fondamentale per tutto questo periodo, perché lui sarà in grado di tranquillizzarla, di farla sperare e la aiuterà persino a non rispondere alle provocazioni degli altri compagni, provocazioni che sono aumentate soprattutto ora che fra loro c'è del tenero.
Ma questa situazione non è destinata a durare, la nostra Catherine, che era rimasta ostinatamente forte di fronte a un mondo che non l'apprezzava e che non sembrava nemmeno pronto per avere a che fare con qualcuno che potesse essere diverso, si ritrova a un certo punto da sola, senza più le sue poche certezze che le avevano fatto compagnia fino a qualche momento prima, permettendole di non abbattersi sotto il peso pressante di una realtà in cui l'apparenza conta più dell'essere veramente.

Avrete capito, ormai, che la nostra protagonista è una ragazza molto tenace, sebbene non infallibile, ma un'anima affine, di cui vi ho solo citato il nome, è Logan, un ragazzino stravagante, che ha deciso che gli anni in cui doveva nascere erano gli anni '60/'70 e che per questo viene spesso preso in giro dagli altri. Con il tempo, Logan ha imparato a fregarsene dell'opinione altrui e ha persino imparato ad avere la risposta pronta a tutte le eventuali provocazioni, ed è proprio questo che insegnerà a Catherine, a pensare solo a se stessa lasciando indietro gli altri e i loro stereotipi; insieme, riusciranno a superare molti ostacoli di questa società, si faranno forza a vicenda e impareranno molte cose nuove, un sentimento sconosciuto che si farà strada nei loro cuori piano pianino.
Altro personaggio importante è la zia Clarisse: giovane donna, tenace e stravagante, non la vediamo molto spesso, ma la sua presenza è fondamentale per infondere coraggio e speranza alla protagonista, perché pensare all'unica persona famigliare che le è rimasta sarà ciò che porterà Catherine a non farsi abbattere da niente e nessuno.
Infine, spendiamo due paroline sui Finch: ora, a momenti nemmeno i compagni di classe sono tanto odiosi quanto loro, insomma, sono degli esseri umani abominevoli, che guardano soltanto all'apparenza, alla ricchezza e a tutte queste cose superficiali, di conseguenza sono dei mostri insensibili, nonché marionette di una società viziata e parvenue che hanno voluto farsi affidare una povera creatura per una questione di immagine, sostanzialmente.

E' una storia con dei temi molto forti, ci parla di violenza psicologica e fisica e di bullismo nei confronti della protagonista, ma ci parla anche delle sue emozioni, delle reazioni che scaturiscono in sé nel momento in cui si vede costretta ad affacciarsi su una cruda realtà che si basa soltanto sull'apparenza, come ho già sottolineato precedentemente, e sulla superficialità delle persone.
 Trattare di tematiche del genere non è mai facile, ma l'autrice riesce a gestire abbastanza bene l'importanza di questi argomenti, dandoci una visione molto buia della vita della protagonista, attaccata da tutti senza una ragione valida se non, appunto, l'aspetto esteriore.

Insomma, è una storia che aveva tutte le carte in regola per piacermi tantissimo, e invece non mi ha scombussolata come mi sarei aspettata.
In primo luogo, devo dire che mi è piaciuta l'ambientazione e l'atmosfera un po' "antica" (passatemi il termine), ma, come mi è capitato un paio di volte, un libro ambientato nei giorni nostri e che però sa di un'altra epoca genera in me un effetto di straniamento, perché mi fa strano leggere di certi comportamenti che in giro non vedo più (ma neanche in me, che ho una mentalità piuttosto "antica") e non riesco ad entrare in sintonia con i personaggi; inoltre, questa atmosfera genera anche una tendenza ad un romanticismo d'altra epoca, un po' troppo sdolcinato per me in certi casi.
In secondo luogo, ho avuto l'impressione che il libro fosse diviso in due parti molto distinte, una relativamente tranquilla e una più movimentata, il che ci può anche stare perché spesso accade così, ma questo turning point, il punto di svolta che divide la storia, è arrivato troppo tardi forse ed è stato così improvviso che mi ha fatto provare una sensazione strana... Non che mi aspettassi qualcosa di lento e graduale, ma è stato fin troppo prorompente per i miei gusti e ha provocato in me, di nuovo, un effetto di straniamento che non mi ha permesso di sentirmi coinvolta nella storia al cento per cento. Senza aggiungerci il fatto che, quello che è accaduto e le conseguenze che ne sono derivate, mi è sembrato a tratti surreale, la parte razionale e posata di me non l'ha apprezzato moltissimo perché mi sembrava stonasse in un qual certo senso con il resto.
In terzo e ultimo luogo, un fattore che ha influito forse in negativo è stato il fatto che nella copia fornitami dall'autrice ci fossero molti errori di battitura, alcune parole mancavano, come se fossero rimaste intrappolate nella mente dell'autrice stessa, oppure altre volte l'uso dei tempi verbali non era così rigoroso... ora, io capisco che è una bozza, ma io sono classicista dentro, sono stata abituata a controllare sempre coerenza e coesione e, perciò, se leggo una frase che non mi torna sono capace di starci sopra tre minuti buoni.

Concludendo, sebbene non mi abbia convinto a pieno per i motivi sopra elencati - d'altronde, come si dice, de gustibus, ognuno ha la propria sensibilità -, ammetto comunque che è una storia ben sviluppata nel complesso, che presenta una realtà non poi così lontana dalla nostra, anche se forse un pochino "esagerata" per avere un impatto maggiore sul lettore, e che ha una protagonista a cui infondi forza tu che sei lettore perché è impossibile non compatirla.
Voto:

2 commenti:

  1. Ciao! L'autrice ha mandato una copia anche a me e dovrei riuscire a leggere il suo libro dopo questa sessione di esami. Lei stessa mi ha avvisata degli errori presenti nel testo... speriamo che non rovinino troppo la lettura, perché la storia mi sembra abbastanza carina :)

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    1. La storia è effettivamente carina, però io sono così tanto abituata a curare la scrittura in certi campi che non ce la faccio proprio a passare oltre a certi errori, mi ci devo per forza soffermare :)

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