giovedì 23 giugno 2016

Recensione A Court of Mist and Fury

Titolo: A Court of Mist and Fury
Autore: Sarah J. Maas
Genere: New Adult
Casa editrice: Bloomsbury
Prezzo: €9.87 (copertina flessibile)
Pagine: 626





Trama
Feyre è sopravvisuta agli artigli di Amarantha per fare ritorno alla Corte della Primavera... ma ad un prezzo altissimo. Anche se ora ha i poteri degli High Fae, il suo cuore rimane umano, e non può dimenticare le terribili azioni che ha dovuto compiere  per salvare la gente di Tamlin. E nemmeno ha dimenticato il suo accordo con Rhysand, High Lord della temuta Corte della Notte. Mentre Feyre naviga tra la fitta rete fatta di politica, passione e potere, un male più grande langue... e lei potrebbe essere la chiave per fermarlo. Ma solo se potrà controllare i suoi poteri, curare la sua anima a pezzi e decidere come forgiare il proprio futuro... e il futuro di un mondo spaccato in due.
Recensione
Buongiorno! Ho appena finito di leggere questo libro e non so cosa pensare: avete presente quel momento in cui, finito un libro, siete tipo svuotati? Ecco, io mi sento proprio così: sono in quella fase in cui non so se ridere o piangere, essere felice o arrabbiata, e il mio piccolo cuoricino non sa nemmeno lui se spezzarsi o rimanere forte; mi sento come se tutto si fosse fermato mentre tutti vanno avanti con le loro vite. Vi giuro che non so cosa pensare di questo libro e non so nemmeno da dove cominciare. Posso dirvi per certo che non riuscirò ad aspettare un anno per il seguito.
P.S. Attenzione, possibili spoiler per chi non ha letto ACOTAR (e ACOMAF)!
Dunque, all'inizio vediamo Feyre che continua ad avere incubi per via di quello che è successo con Amarantha, mentre progetta il suo matrimonio con Tamlin: non tutto, però, è rose e fiori perché lui è diventato molto protettivo nei suoi confronti, ha paura che qualcuno possa rapirla o farle del male ora che è rinata come High Fae; mentre sta andando all'altare, Feyre è piuttosto scossa e chiede silenziosamente aiuto, tant'è che dopo tre mesi arriva Rhysand a richiamare in causa il patto che hanno fatto Sotto la Montagna (lei trascorrerà con lui una settimana ogni mese). Passata la settimana, torna nella Corte della Primavera ed è costretta a rivelare ogni particolare della Corte della Notte; intanto, la nostra protagonista riesce a convincere Tamlin a lasciarla più libera, diminuire la scorta che l'ha controllata quando usciva, ma la situazione ritorna quella di prima dopo il suo soggiorno da Rhysand e degenera a tal punto che lui la rinchiude nel suo castello per evitare che lei lo segua e lei viene portata via nel palazzo di Rhysand. Ferita, imparerà a conoscere il suo salvatore, la sua corte, Mor e Velaris, la città in cui l'High Lord ha nascosto la sua gente e i suoi amici Amren, Azriel e Cassian, durante il periodo di Amarantha; inoltre, un nuovo pericolo è in agguato: il re di Hybern sta progettando una guerra e Feyre deve fermarlo.
Allora, so che mi sono dilungata un po' nella trama ma non sono riuscita a trattenermi, scusate: però bando alle ciance e partiamo col commento finale.
In questo libro vediamo la nostra protagonista che cambia a causa di quello che è successo Sotto la Montagna e che diventa più forte ora che scopre di aver assunto su di sè i poteri dei sette High Lord che l'hanno fatta rinascere, poteri che deve inizialmente nascondere ma che, poi, inizia ad allenare insieme a Rhysand. È così che inizia a nascere qualcosa fra i due: se prima sembrava si sopportassero a stento, ora che lei è entrata a far parte della Corte della Notte e ha scoperto i suoi segreti, Feyre entra a far parte di un mondo nuovo e ricomincia a vivere, provando sentimenti diversi nei confronti del suo salvatore fino ad arrivare ad ammettere di volergli bene nella stessa maniera in cui aveva voluto bene a Tamlin prima della sua rinascita.
Abbiamo, inoltre, la possibilità di conoscere meglio Rhysand, l'oscuro High Lord di cui abbiamo avuto un piccolo assaggio in ACOTAR: se subito mi era sembrato un antipatico egoista, ho imparato a volergli bene e a conoscerlo meglio, a vedere il vero lui che è uscito fuori nel momento in cui nella sua Corte è arrivata Feyre, che ha cambiato la sua vita; fra i due ci sono degli scambi di battute molto frizzanti e divertenti e, quando le cose diventano più serie, le scene sono belle e spezza il cuore vedere quello che è successo nel finale e sapere che bisognerà aspettare un anno per vedere come va a finire.
Oltre a conoscere nuovi personaggi e la Corte dell'Estate, scopriamo un nuovo Tamlin, profondamente cambiato e spezzato, spaventato nell'eventualità di perdere la sua Bella a tal punto che diventa troppo protettivo e rovina il loro rapporto, cosa che si capisce già quando si scopre che si stanno per sposare perchè lui stesso aveva detto che il matrimonio è superfluo nel momento in cui due anime gemelle si trovano e questo fa sorgere il dubbio che qualcosa di importante stia per cambiare: ammetto che mi dispiace moltissimo per lui perchè mi stava molto a cuore, e forse anche un po' adesso, e non mi è piaciuto molto questo cambiamento che l'autrice gli ha fatto fare perchè mi ha fatto sorgere un milione di dubbi sulla favola della Bella e la Bestia e sul rapporto, che nessuno conosce, che si è instaurato dopo che finalmente si sono trovati e dichiarati i loro amore; inoltre, mi piacerebbe scoprire che cosa ha passato per essere diventato così visto che sembra che tutti i lettori lo odino, ma nessuno si preoccupa di capire il perchè e si pensa solo al suo amore malato per Feyre e al possibile messaggio che la zia Sarah può aver fatto passare, ovvero il fatto che una donna deve sapersi proteggere quando l'amore che riceve diventa ossessivo. Penso che, in qualche modo, si sia spaventato e abbia avuto paura di perderla (anche se in molti pensano che in realtà lui non si curasse molto di lei già da tempo, da quando non ha alzato un dito per salvarla da Amarantha, mentre io penso che prima di giudicarlo mi piacerebbe scoprire cosa c'è stato nella sua mente): infatti, per citare parzialmente Rhysand, il troppo amore è veleno, ma amore e paura insieme sono un'arma che può diventare letale nel momento in cui non la si controlla.
Poi, vi dico una cosa, ho trovato un po' ipocrita il fatto che Feyre abbia considerato Tamlin un mostro nel momento in cui ha scoperto che suo padre, con la sua presenza, ha ucciso la famiglia di Rhysand, senza neanche pensare a quest'ultimo come un mostro per aver a sua volta ucciso quella della nostra Bestia; insomma, forse sarò io che non riesco a sopportare il fatto che sia stato rovinato un personaggio che mi stava molto a cuore, però questo non l'ho trovato molto giusto...
Dopo essermi dilungata così tanto, forse è meglio che concluda: a parte Tamlin e il suo cambiamento, tutto il resto mi è piaciuto molto e non vedo l'ora di scoprire cosa succederà con Lucien ed Elain, Cassian e Nesta, Rhysand, Feyre e Tamlin e con tutti gli altri e spero vivamente che l'autrice faccia rinsavire il mio caro High Lord della Corte della Primavera perchè mi dispiace moltissimo averlo visto in quello stato, nonostante quello che ha fatto nel finale.
Voto:



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