lunedì 11 giugno 2018

Recensione The 100 - Rebellion

Titolo: The 100 - Rebellion
Autere: Kass Morgan
Genere: Urban Fantasy
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: €16.90 (copertina rigida)
Pagine: 305






Trama
Da un mese i Coloni sono tornati ad abitare il pianeta al seguito dei cento, un tempo giovani delinquenti sacrificabili, oggi figure di riferimento per la loro gente. Potrebbe finalmente essere un nuovo inizio, all'insegna dell'armonia e della fiducia nel futuro, ma ben presto una nuova minaccia si profila all'orizzonte: una setta di fanatici decisi a fare nuovi adepti e a "guarire" il pianeta devastato dalla guerra, sterminando chiunque non sia dei loro.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi, in questo primo giorno di vacanza, vi porto la recensione di un libro che ho letto molto tempo fa ormai, ma di cui volevo parlarvi siccome ho recensito anche i libri precedenti della serie.

Tutti noi eravamo convinti che "The 100 - Homecoming" sarebbe stato l'ultimo libro della serie e invece no, l'autrice ha deciso di deliziarci con una nuova avventura che ad alcuni potrebbe sembrare superficiale e ininfluente, ma che secondo me è comunque interessante perché dimostra come le difficoltà non finiscono mai.
Già dall'inizio, infatti, la tranquillità dei terrestri viene interrotta da una minaccia che è sempre passata inosservata finché non accade l'irreparabile: durante la preparazione di una grande festa, alcuni ragazzi della comunità (se così la vogliamo chiamare) vengono catturati con l'arrivo di uomini nell'accampamento che non si limitano soltanto a rapire delle persone, fra cui Wells, Glass e Octavia, ma fanno anche razzia di tutto ciò che trovano.
Bellamy è più che mai determinato a riportarli tutti a casa, sani e salvi, soprattutto perché fra gli scomparsi ci sono anche i suoi fratelli, perciò raduna un manipolo di sei persone e cerca di seguire i rapitori. L'impresa, però, non sarà affatto facile: innanzitutto sono pochi contro tanti e in secondo luogo non hanno abbastanza armi e mezzi per poter espugnare la loro fortezza. Grazie all'ingegno e al suo spirito d'osservazione Bellamy organizzerà un piano, ma cosa succederebbe se il suo andasse a sovrapporsi a quello di chi è stato catturato? Questo non si può sapere, ma una cosa è certa: tutti sono determinati ad avere successo in questa impresa... o quasi.

Non vi sto neanche a parlare dei personaggi perché li conosciamo già: Clarke è sempre una persona molto razionale, che ogni tanto fa errori di calcolo ma poi riesce a ritornare sui suoi passi e a fare la cosa giusta; Wells si dimostra un leader fra le altre vittime di questa comunità di fanatici e vuole assolutamente riscattarsi e far capire agli altri che anche lui può aiutare e che non combina solo guai nei confronti delle persone che ama; Octavia, invece, è stata una rivelazione perché l'abbiamo vista crescere e iniziare a diventare la guerriera che conosciamo nella serie TV, incomincia anche lei a organizzare piani ed è sempre all'erta, attenta a tutto ciò che c'è intorno a lei e a qualsiasi cosa le permetta di ritornare da suo fratello... c'è anche un altro risvolto nella sua storyline, di cui non vi posso dire nulla se non che mi è sembrato un po' forzato, come se bisognasse accontentare qualcuno e io non apprezzo particolarmente queste cose (capiamoci, in generale io trovo che ormai questo risvolto stia diventando uno dei tanti cliché, piuttosto che veramente qualcosa di significativo, come se in ogni libro ci dovesse essere almeno un personaggio che va incontro a questo tipo di esperienza).

Non parliamo poi del mio caro Belbel perché qui ci sarebbe da sclerare: sarà l'influenza del telefilm, con un Bob Morley che ti fa piangere la sera perché un altro come lui non ce n'è...
Sarà perché è proprio bello, ma io non ce la faccio... ogni volta è un piccolo colpo al cuore, lo vediamo qui in seria difficoltà, dubita di se stesso e si sente escluso, solo in mezzo a persone che non credono in lui e che sembrano vedere in lui soltanto il ragazzo che ha sparato al cancelliere; inoltre, si sente inadeguato di fianco a Clarke e con lei vivrà dei momenti molto intensi, molto sclerosi per noi lettori. Oh, quanto avrei voluto entrare nel libro, abbracciarlo e dirgli che è tanto amato, almeno da me.

Novità in questo volume è la setta di fanatici: loro sono un gruppo di persone guidate da una donna piuttosto anziana, una sorta di capo tribù in senso anacronistico, totalmente devote a Terra, al punto che non coltivano loro il cibo ma saccheggiano gli orti altrui perché non hanno ancora ricevuto un segno da Terra per poter coltivare nel luogo in cui attualmente si trovano, qualsiasi cosa facciano lo fanno in nome di Terra, organizzano persino dei riti in suo onore che fanno abbastanza schifo consistono nel fare certe cose a coppie davanti a tutti e in mezzo ad altri che fanno la stessa cosa e si comportano come se fossero gli unici a sapere cosa Terra vuole davvero, come bisogna trattarla e via dicendo. Insomma, rappresentano proprio una setta che fa il lavaggio del cervello a tutte le sue vittime e che tenta di forzare i suoi adepti a vivere in un modo che giusto non è, perché l'unica cosa di cui hanno rispetto è Terra, gli uomini che la abitano non sono così importanti se non agiscono "come Terra vuole"... mi hanno fatto un po' pena, a dire la verità, però ciò non toglie che tutto quello che facevano fosse totalmente sbagliato.

Unica "pecca" potrebbe essere il fatto che, in realtà, non c'è chissà quanta azione: non ci sono grandi combattimenti, né grandi uccisioni, solo un grande lavoro di ingegno che io ho apprezzato ugualmente perché, personalmente, trovo affascinante osservare i modi in cui i vari personaggi riescono a tirarsi fuori dalle situazioni e come riescono a trasformare delle condizioni inizialmente sfavorevoli in qualcosa di favorevole per loro.
Poi, insomma, metà del lavoro di ingegno viene fatto dal mio caro Belbel, quindi per forza mi è piaciuto tanto...

Concludendo, sebbene non necessario, questo ultimo volume della serie mi è piaciuto molto, l'ho trovato interessante e ha saputo dare una degna conclusione alla storia dei 100 e a quella dei protagonisti, in particolare a quella della Bellarke, che grazie a Dio una gioia (almeno qui) ce l'ha avuta.
Ora, caro Jason Rothenberg, noi confidiamo in te, affinché cancelli Echo dalla faccia della Terra e renda la Bellarke canon anche nella serie TV, per favore e grazie.
Voto:

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