sabato 23 giugno 2018

Recensione L'Oracolo Nascosto

Titolo: Le Sfide di Apollo - L'Oracolo Nascosto
Autore: Rick Riordan
Genere: Young Adult Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €13.00 (copertina flessibile)
Pagine: 360






Trama
Per un immortale non c'è condanna più crudele che diventare un mortale: Apollo è precipitato dall'Olimpo a Manhattan e si è ritrovato nelle sembianze di un goffo sedicenne di nome Lester Papadopoulos! Il dio della poesia, della musica e del sole è più che mai determinato a riconquistare bellezza, fascino e addominali. Così, in compagnia della nuova amica Meg, si avventura per le strade di New York alla ricerca di Percy Jackson, l'unico che possa aiutarlo.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina che è riuscita a ritagliarsi un momento di pausa dalla preparazione della valigia per la vacanza che farò con alcuni miei amici di modo da potervi parlare di questo libro, il primo volume della serie "Le Sfide di Apollo", nonché il libro che ha sancito il ritorno dello zio Rick nella mia vita dopo un annetto abbondante nel quale non ho letto niente di suo.
Ma bando alle ciance e iniziamo con la recensione!

Questa volta ad essere protagonista di una storia dello zio Rick non è un semidio ma un dio, più precisamente Apollo: già in passato, un paio di volte, Zeus l'aveva costretto ad assumere una forma mortale come punizione per qualche errore commesso, ma questa volta c'è qualcosa di diverso.
Quando Apollo si ritrova in un vicolo, da solo, di fronte a dei ragazzi molto più grossi di lui e viene salvato da una ragazzina paffutella di nome Meg, il dubbio che tutta questa situazione non si risolverà tanto facilmente si fa largo fra i suoi pensieri, ma inizialmente non ci dà troppo peso, al punto di mettersi al servizio della sua salvatrice senza però rendersi conto che potrebbe non essere solo per qualche giorno.
Essendo la ragazzina una semidea, ed essendo per lei molto pericoloso rimanere da sola in città, i due raggiungono Percy Jackson per essere portati al Campo Mezzosangue, dove fanno una terribile scoperta: alcuni ragazzi sono scomparsi e non sono mai più stati ritrovati, e gli Oracoli che dovrebbero permettere un'impresa per poterli andare a cercare non funzionano più.
Mentre Apollo comincia ad ambientarsi fra tutti gli altri semidei, pur consapevole che nella forma umana in realtà non ha poteri né capacità straordinarie che possano essere veramente d'aiuto, altre cose strane accadono e tutte sembrano avere a che fare con un'organizzazione che esiste da tempi molto antichi e che ora sembra essere determinata a prendere potere sull'umanità: il Triumvirato.

Se nella saga originale il personaggio più divertente era Percy Jackson (e anche Grover non era male) e in quella degli "Eroi dell'Olimpo" la faceva da padroni Leo Valdez, in questa serie troviamo un altro valente fornitore di battute e di divertimento: Apollo.
Chi l'avrebbe mai detto che un dio, un pochino vanesio e pieno di sé, della sua musica, delle sue frecce, potesse rivelarsi un personaggio esilarante? Io no di certo! Sin dall'inizio sono stata catturata dalla sua personalità scoppiettante, dal suo estro e dalla sua esuberanza, senza parlare delle risate che mi sono fatta quando si disperava perché non era più un dio... che messa così suona pure male, come se io non avessi un cuore (o avessi un bidone della spazzatura al posto di esso), ma la realtà è che Apollo è un personaggio proprio patetico, e per questo ti fa divertire perché rende le situazioni più tragiche molto più leggere. Insomma, è un tragi-comico!
Però, dobbiamo ammettere che comunque è molto carino, certe volte ti viene voglia di abbracciarlo e di dirgli che andrà tutto bene perché non è mica facile per lui passare da una vita di agi e spensieratezza ad una che ti costringe ad essere altamente inutile e che ti fa deprimere per questo. Ecco, certe volte ho sentito proprio una certa empatia verso il suo personaggio, al punto da mettermi a cantare le canzoni che cantava/citava a squarciagola, con il libro in mano, a caso, che High School Musical levate grazie, perché mi sentivo molto coinvolta nella sua vicenda.

Un'altra cosa che ho apprezzato molto della vicenda di Apollo è stato il suo rapporto con la ragazzina, Meg, che non inizia molto bene perché lui la segue solo perché pensa a se stesso, ma man mano che il tempo passa inizia quasi a volerci diventare amico, a parlarci per capire cosa c'è che non va e inizia piano pianino (pianissimo) a volerle bene e a provare verso di lei un istinto di protezione molto forte... il che non è stato mica facile, anche perché lei spesse volte è molto inquietante, un momento prima sorride e quello dopo è chiusa in se stessa e sembra stia organizzando un piano per far fuori il mondo intero.
Sono molto curiosa di vedere come si evolverà il loro rapporto.

La storia di per sé, secondo me, è molto bella e come sempre tratta di qualcosa legato all'antichità e, in maniera indiretta, agli dei: ormai questi ultimi li conosciamo abbastanza bene, siamo ben consapevoli di chi ha tradito chi e con quale umano in questione, ma questa volta si inizia ad approfondire l'argomento degli imperatori che ai tempi loro si facevano idolatrare dal popolo Romano proprio come se fossero dei. I tre personaggi che fanno parte del Triumvirato, è abbastanza facile intuirlo, vogliono proprio essere riconosciuti come dei e prendersi il loro posto negli altarini della popolazione mondiale, il che immagino produrrà molte disavventure per il nostro nuovo eroe... beh, almeno non si annoierà!

Non voglio farla troppo lunga, perché rischio di sproloquiare a proposito di cose che avvengono alla fine che sono molto belle ma top secret (non vi posso mica fare spoiler), ma due cosine finali, un po' sbarazzine, voglio dirvele.
1) grazie a Dio... ehm, volevo dire, Zeus... è tornato il nostro caro Percy e io non potrei essere più felice. Lo so che ormai lui la sua avventura l'ha fatta, e che è tempo che anche altri personaggi raccontino la loro storia, ma mi manca troppo vedere le sue disavventure, ridere per le sue osservazioni del tipo "al mio amico Grover sono caduti i pantaloni" e mi manca anche il suo rapporto con Annabeth, quindi spero di vederlo ancora perché ho bisogno di sapere cosa succede nella sua vita.
2) e sempre grazie a Zeus, incontriamo altri due personaggi conosciuti: il primo è Nico di Angelo, il nostro caro piccolo Ade che sembra sempre arrabbiatissimo con il mondo e che sembra non apprezzare praticamente nessuno tranne il suo ragazzo; il secondo è l'altro grande intrattenitore di questa serie infinita, un personaggio che ci ha fatto stare (o almeno, a me) molto male quando temevamo il peggio e che ora è sulla bocca di tutti quanti per il suo grandissimo ingegno.

Concludendo, devo dire che come inizio non è stato per niente male, anzi mi sono divertita molto come non mi accadeva dalla serie originale, sebbene comunque al momento non siamo ancora a quei livelli lì, però ci possiamo arrivare.
E, caro Apollo, nel prossimo libro esigo altre canzoni che conosco, così le possiamo cantare assieme, ed esigo anche la presenza di quei tre personaggi che ho citato sopra... chiedo troppo? Spero di no. *e invece chiese troppo e non fu accontentata*
Voto:

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