martedì 17 luglio 2018

Recensione Bad Boy Mai e per sempre

Titolo: Bad Boy 4 Mai e per sempre
Autore: Blair Holden
Genere: Young Adult
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prezzo: €17.00 (copertina rigida)
Pagine: 288






Trama
Tessa O'Connell negli ultimi anni è cresciuta e ha imparato, suo malgrado, molte cose sulla propria pelle. Ora, a ventidue anni e con una laurea in tasca, è pronta a vivere senza più paure e a sfruttare al meglio le opportunità che le si presentano sulla strada. A cominciare dalla sua nuova vita tutta sola a New York e dal nuovo (e inaspettato) lavoro in editoria. Con l'incrollabile amore di Cole - lontano, ma sempre dalla sua parte -  Tessa è pronta a conquistare il mondo. Le insicurezze e le paure che hanno tormentato da sempre la loro storia hanno infatti reso il loro amore così forte da poter resistere a qualsiasi cosa, persino a una relazione a distanza. Separati per la prima volta dopo tanto tempo, però, Cole e Tessa faticheranno a trovare un equilibrio in questa nuova realtà, che minaccerà di allontanarli l'uno dall'altra. L'unica certezza che hanno è che sono destinati a stare insieme e, nonostante gli imprevisti, faranno di tutto pur di riuscirci...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e oggi vi porto la recensione dell'ultimo volume di questa serie che è stata un po' una piccola montagna russa... il primo volume aveva delle premesse così buone che poi si sono perse e non sono mai più state ritrovate perché evidentemente non avevano il loro Virgilio personale pronto a salvarle, però diciamo che almeno con quest'ultimo volume le cose sono migliorate leggermente. Ma proprio leggermente neh!

Dunque, la storia è ambientata tre/quattro anni dopo gli eventi di quel disastro che è stato il terzo libro. Adesso Tessa è più grande, ha vissuto la sua storia d'amore con Cole tranquilla, convinta che Cassandra avesse torto marcio fino alla fine, ma è costretta a trasferirsi a New York, lontano dalla sua dolce metà e questo la destabilizza, perché sono sempre stati insieme e affrontare un periodo da soli non è facile. Però ci si può sempre provare.
Mentre Tessa sta cercando di ambientarsi a lavoro naturalmente non smette di pensare a quando potrà vedere di nuovo il suo Cole, che adesso è impegnatissimo con lo studio, ed ecco che i suoi desideri vengono esauditi quando il suo capo decide di portarla con sé a un incontro con una nota azienda di cosmetici proprio a Chicago, dove lui studia.
Questa visita però, non sortirà al 100% l'effetto desiderato, perché attorno a lui sembra ronzare una donna, Melissa, che ha pure una bambina e a quanto pare è anche molto intima con Cole. Insomma, i colpi al cuore per Tessa sono dietro l'angolo, ma alla fine i due riusciranno a trovare un punto d'incontro e a capire che forse non gli fa male stare lontani di tanto in tanto.

Allora, iniziamo subito col dire che questo volume è andato meglio del precedente.
Tessa sembra sempre la solita bambina, impulsiva, insicura e che non ragiona abbastanza sulle cose che fa, al punto che poi ha paura di aver sbagliato e inizia a pentirsene nel momento stesso in cui incomincia proprio a fare quella cosa di cui prima era tanto sicura. Però, dai, ogni tanto qualche cosa giusta l'ha fatta e non si è sempre pianta addosso come nel volume precedente.
Pensate che ha pure detto una cosa così intelligente come: "non avevo mai pensato alla mia vita e alla sua, ma sempre e soltanto alla nostra", capendo così che forse, effettivamente, lei e Cole sono sempre stati troppo insieme per poter apprezzare la vita in maniera corretta. Anche perché, come ha detto non so più chi nel libro, se due persone stanno insieme sin da giovani, si vedono cambiare, crescere, e sta a loro cercare di adattare la loro relazione a queste novità.
Infatti, Tessa è riuscita a cambiare così tanto che "non faccio più affidamento su di lui anche per respirare come quando mi sono innamorata di lui", capendo quindi che forse non era tanto una cosa carina il rapporto di prima e facendo capire a noi, invece, che è riuscita ad emanciparsi un minimo da quella stretta dipendenza che aveva sviluppato nei confronti di Cole...
Però no, aspettate, questo accade soltanto alla fine perché prima, nelle 150 pagine precedenti succedono le seguenti cose:
1) il papà di Cole sta male proprio quando Tessa voleva andare a trovarlo facendogli una sorpresa e l'unica cosa a cui pensa è al fatto che i suoi piani sono stati rovinati!
2) praticamente, ha ammesso che annullerebbe se stessa per stare con lui... ritiro quello che ho detto prima, non ha ancora capito che non possono stare appiccicati 24/7;
3) abbiamo ancora il problema degli spazi personali, perché lei crede di essere la sola per Cole e non pensa che lui possa anche avere altre persone a cui vuole bene... irritante come cosa, no?
4) ha detto un'altra volta "lei non ci conosce nemmeno" e io avrei voluto strozzarla;
5) ancora una volta, sembra sempre che sappia già tutto lei della vita.
Quindi no, okay, scherzavo, mi sono lasciata trascinare dalla felicità che ho provato con l'ultimo capitolo e mi stavo scordando che prima c'era ancora la vecchia Tessa.

Cole, invece, qui è stato veramente tenero: certo, è sempre un po' il solito cavernicolo, maltratta il fratello perché crede che ci provi ancora con la sua ragazza (e che drammaticità bello mio), guarda in cagnesco Cassandra perché non l'ha ancora personata dopo quello che ha detto e perché ogni tanto dice ancora cose poco carine (nel 60% dei casi però sono la sacrosanta verità, e non dovrebbero trattarla così male), però alla fine del libro rivela il suo cuore d'oro, prodigandosi per la sua vicina di casa e la sua bambina e mettendosi in una situazione al quanto delicata senza avere troppa paura delle conseguenze.
Insomma, per carità, migliora un pochino anche lui, ma:
1) è tremendamente drammatico in alcuni punti, contagiato da quell'attrice della sua fidanzata, e non ha ancora la minima idea di cosa voglia dire starsene separati, visto che ogni santa volta che si vedono non riescono a non fare i conigli;
2) ma mi spiegate perché, fra tutti e due, non sono ancora in grado di litigare come si deve? Ogni tanto è andata meglio, perché si sono urlati contro e si sono detti tutto il discorsetto, però mamma mia non è che ogni volta che si litiga bisogna poi finire per togliersi i vestiti perché a quanto pare è l'unico modo per fare pace! Il dialogo dove l'abbiamo messo? Nel water? Vi fornisco un consiglio spassionato, cicci: se volete avere una storia sana, dopo che avete litigato non fate i conigli, fatte le persone civili che cercano di chiarirsi e di fare la pace a parole o tutt'al più con piccoli gesti, come condividere una vaschetta di cioccolato. Non fate come quelle persone che litigano su Whatsapp e quando si vedono il secondo dopo sono tutte "bacini e bacetti", come se non fosse successo nulla perché qualcosa è successo eccome!
*ringrazia il fatto che esiste il servizio in camera che li ha fatti rinsavire, anche se per poco*

Non posso poi non menzionare nuovamente l'alto tasso di drammaticità presente in questo volume.
Se io credevo che dopo "Bad Boy 3" drammi così non ne avrei più visti, beh mi sbagliavo. Analizziamo le situazioni.
Già solo il fatto che lei pensi male di lui vedendolo con un'altra e pensando che la bambina potrebbe essere sua figlia, ci fa capire quanto siano messi tutti male lì dentro, ma il picco lo raggiungiamo quando, dopo aver ricevuto una telefonata misteriosa, Cole va via dall'albergo, nessuno sa dove sia finito e non risponde al cellulare. Avrà avuto un emergenza e non potrà rispondere, potrebbero pensare i comuni mortali, ma no, Tessa O'Connell, queen del drama, non appena lo vede il mattino successivo esordisce con un "Pensavo fossi morto!" che manco Katniss quando ha visto Peeta dopo che lui era stato rapito e torturato da Capitol City! Cioè, ma come fai a dire una cosa del genere? Nemmeno in un Fantasy, di quelli in cui le morti sono all'ordine del giorno, i personaggi fanno così tanta scena!
Non parliamo poi di quando lei pensa di andare a fare una scenata da Melissa, tutta convinta che ci sia una liason con Cole e invece non è così, e poi si deve pure sorbire la rabbia del suo ragazzo che non è furioso perché lei non ha avuto fiducia in lui, bensì perché è stata in un posto non sicuro! Ma robe da matti! Per forza poi quando lei ci chiede: "Dite che sono troppo melodrammatica?" uno le risponde: "Sì, cavolicchio. Hai voglia!".

Meno male che questa serie è finita, perché non ne potevo più di vedere personaggi irascibili, senza cervello e impulsivi alla massima potenza, che mi sembravano tanto carini all'inizio perché nonostante tutto erano posati, non si erano montati la testa, e poi sono diventati proprio i figli di papà che prima non erano (mamma mia, sono maledettamente ricchi e col passare del tempo hanno iniziato a sperperare così come se di soldi ce ne fossero a palate, e tutto ciò mi ha provocato un sacco di irritazione).
Ringraziamo Iddio perché almeno questo finale è stato carino, anche se rischiava di farsi odiare anche lui per certe situazioni che si sono succedute verso la fine.
A mai più rivederci, Colessa, mi avete fatto penare troppo. A mai più rivederci!
Voto:

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