domenica 24 aprile 2016

Recensione Shadowhunters, Signora della Mezzanotte

Titolo: Shadowhunters, Signora della Mezzanotte
Autore: Cassandra Clare
Casa editrice: Mondadori, collana Chrysalide
Genere: Urban Fantasy
Prezzo: €19.00 (copertina rigida)
             €9.99 (eBook)
Pagine: 695




Trama
Los Angeles 2012. Sono passati cinque anni da quando Emma Carstairs ha perso i genitori, barbaramente assassinati. Dopo il sangue e la violenza a cui ha assistito da bambina, la ragazza ha dedicato la sua vita alla lotta contro i demoni ed è diventata la Shadowhunter più talentuosa della sua generazione. Non ha però mai smesso di cercare coloro che hanno distrutto la sua famiglia e, quando si rende conto che l'unico modo per arrivare ai colpevoli è quello di allearsi con le fate, da anni in lotta con gli Shadowhunters, non si tira indietro. È una partita molto pericolosa, ma Emma, insieme a Julian, suo migliore amico e parabatai, ha tutte le intenzioni di giocarla fino in fondo. Non solo la ragazza potrebbe finalmente vendicarsi, ma per Julian si apre la possibilità di riabbracciare il fratello Mark, che anni prima era stato costretto a unirsi al Popolo Fatato. Inizia così una corsa contro il tempo, un'indagine ricca di colpi di scena, dove i bluff e i doppi giochi non mancano e i sentimenti più profondi sono messi a dura prova. Compreso quello che lega Emma e Julian, forse di natura diversa rispetto a quel legame puro, unico e indissolubile che dovrebbe unire due parabatai: un sentimento che la Legge non accetta.
Recensione
Buongiorno! Finalmente sono riuscita a terminare di leggere questo libro! *parte 'We are the Champions' in sottofondo* Dopo due settimane in cui continuavo a leggere poche pagine alla volta, per via dello studio, ci sono riuscita! *si applaude da sola*
A parte questa immensa felicità, devo dire che la Clare mi ha conquistato nuovamente: la serie The Mortal Instrumenta mi era piaciuta molto (e prima o poi ve ne parlerò) insieme a The Infernal Devices (vi parlerò anche di questa, appena troverò tempo), ma The Dark Artifices ha raggiunto un gradino più alto rispetto alle altre due; oltretutto lo stile di zia Cassie è molto fluido, i dialoghi mi sono piaciuti molto e alcuni mi hanno fatto sorridere.
Bando alle ciance, meglio che mi metta a fare questa recensione con ordine perché, altrimenti, mi perdo (P.S. Attenzione, se non avete finito il libro, possibili spoiler): allora, all'inizio vediamo subito la nostra protagonista Emma che sta cercando di raccogliere informazioni su una serie di omicidi simili a quello dei suoi genitori perché vuole trovare il colpevole e lo deve fare da sola, visto che il Conclave pensa che sia stato Sebastian Morgenstern. Non incontriamo subito Julian Blackthorn, il suo parabatai, perché si trova in Inghilterra con i suoi fratelli Ty, Dru, Tavvy e Livvy, ma quando torna all'Istituto di Los Angeles iniziamo a vederne delle belle perché giunge una delegazione della Caccia Selvaggia, ovvero fate che cinque anni prima avevano preso loro fratello Mark, in quanto mezzo Shadowhunter e mezzo fata, che vuole offrire loro un accordo: loro daranno un aiuto per investigare sulle uccisioni, se, una volta trovato il colpevole, questo verrà dato alle fate (poiché alcune delle vittime appartengono, appunto, al popolo fatato); dopo aver accettato, scoprono che l'aiuto è proprio Mark che alla fine di tre settemane, limite entro il quale dovranno consegnare l'assassino, sceglierà se tornare con la sua famiglia o con le fate. Mentre cercano di aiutare il fratello ad ambientarsi, tutti i Blackthorn si adoperano per indagare insieme ad Emma: infatti devono tradurre una scrittura antica, che viene ritrovata sui corpi, e si fanno aiutare da Malcom Fade, il Sommo Stregone, ma il grosso dell'aiuto arriva dal nuovo arrivato, che capisce che è un'antica scrittura delle fate. Il tutto li porta a una setta in un teatro, I Seguaci, dove assistono a una lotteria dove viene estratto un uomo, Sterling, e pensano di doverlo proteggere dal suo assassino in quanto vittima; ma presto scopriranno che non tutto è come sembra e che non sanno più di chi fidarsi.
In questo libro rivediamo alcuni dei nostri vecchi protagonisti, sebbene per poco tempo, che fa sempre piacere incontrare, soprattutto da un punto di vista diverso da quello che abbiamo avuto durante TMI e TID; incontriamo anche nuovi personaggi quali Malcom Fade, Cristina (una ragazza messicana che sta facendo un anno all'estero nell'Istituto di Los Angeles), zio Arthur Blackthorn, Diego il Perfetto (l'ex ragazzo di Cristina che rimetterà sulla corretta pista Emma e gli altri, che hanno preso una cosa per un'altra), la tutor Diana, Kieran (compagno di Mark nella Caccia Selvaggia) e Iarlath (altro membro della Caccia). Inoltre ritroviamo una famiglia Blackthorn un po' più cresciuta di quando l'abbiamo lasciata: in particolare, vediamo il rapporto fra Julian ed Emma farsi più profondo, in una maniera che entrambi non riescono a capire abbastanza e in una maniera che fa paura... eh sì, perché fra parabatai certe sensazioni non si dovrebbero sentire, in quanto punibili dal Conclave, e i due non sanno come comportarsi.
Bene, direi che siamo quasi giunti alla conclusione (e spero di non aver detto troppo): con Signora della Mezzanotte abbiamo la possibilità di scoprire una situazione difficile all'interno del mondo degli Shadowhunters, ovvero l'amore fra parabatai, tramite Emma e Julian, che sono tenerissimi e bellissimi insieme e le scene fra i due sono la prova che qualcosa nel loro rapporto sta cambiando, ma nessuno dei due pensa che i sentimenti siano comuni, specie all'inizio; finalmente abbiamo una vera protagonista badass che mi è piaciuta moltissimo perché è veramente tosta, sa combattere e non si scoraggia mai nelle situazioni difficili, non che Clary e Tessa non mi siano piaciute, però hanno quel qualcosa in meno, forse perché la prima non è mai stata addestrata come Shadowhunters durante il corso dei libri e la seconda non lo è.
Comunque, a parte le varie coppie che ci sono, questo è un libro che mi ha proprio conquistato e adesso non vedo l'ora di leggere il seguito, per cui bisognerà aspettare tanto tempo *sbatte la testa contro il muro* ma sono convinta che, se il seguito sarà come questo (e lo sarà perché zia Cassie è zia Cassie) ne varrà la pena.
Voto:


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