sabato 29 ottobre 2016

Recensione Endless Knight

Titolo: Endless Knight
Autore: Kresley Cole
Genere: Urban Fantasy Paranormal Romance
Casa editrice: Simon & Schuster Books For Young Readers
Prezzo: €9.05 (copertina flessibile)
Pagine: 337






Trama
Evie ha finalmente preso pieno possesso dei suoi poteri da carta dell'Imperatrice, e proprio sotto gli occhi di Jackson. Ed ora è pienamente consapevole che i ragazzi che incarnano i Tarocchi smaniano per una battaglia epica. È uccidere o essere uccisi, con il futuro dell'umanità in bilico.
Con trappole e inganni ad ogni angolo, Evie è costretta a fidarsi dei suoi nuovi alleati. Insieme combatteranno contro gli altri Arcani, e anche i Ratti, le tempeste post-apocalittiche e i cannibali. Ma quando Evie incontra la Morte, le cose si complicano ulteriormente. Nonostante ami Jackson, è attratta anche dal pericoloso Cavaliere Immortale. In qualche maniera, l'Imperatrice e la Morte condividono un passato, di cui Evie non ha alcun ricordo, ma che la Morte non può dimenticare...
Recensione 
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parlano e mancano due giorni ad Halloween, due giorni al giorno in cui Katy è stata curata dal nostro alieno preferito e in cui Daemon si è rivelato una persona dolcissima. Ah, perché certe cose non possono accadere anche a me? Perché lui non è reale?
Comunque, a parte questo, oggi sono qui per parlarvi del secondo libro della serie "The Arcana Chronicles" che purtroppo esiste solo in inglese perché la casa editrice ha deciso di non continuare la pubblicazione della saga (vi prego, cambiate idea), ma per fortuna esiste una traduzione amatoriale che può essere letta da chi non legge in lingua.

Evie ha appena ucciso l'Alchimista quando si ritrova davanti Jackson, che la vede con le sembianze della Regina Rossa, ovvero circondata da piante, con i capelli rossi e gli occhi verdi: dopo la scoperta di questo suo potere, le cose con lui si faranno molto complicate perché sembra che sia disgustato da lei; mentre, da una parte, Evie è intenzionata a sistemare le cose con Jack, dall'altra, devono tutti fare attenzione ai Bagmen e agli altri Arcani che sono attratti verso di loro in quanto hanno sentito della morte di Arthur. Dovranno anche scappare da Morte, questo ragazzo che continua a minacciare la protagonista e che è determinato ad ucciderli tutti per ottenere nuovamente l'immortalità.
La situazione si farà ancora più difficile man mano che il gruppo andrà avanti nel suo viaggio verso il North Carolina perché i pericoli sono dietro l'angolo e Morte è sulle loro tracce.

Dunque, non so che dire di questo libro, se non che fa chiaramente capire che la serie diventerà una di quelle che ti disintegrano i feels e che l'autrice ci farà soffrire tanto: ora, io non so per quale assurdo motivo abbia deciso di fare così, però la storia diventa ancora più incasinata di prima, fra nemici multipli, un triangolo amoroso che non penso verrà risolto fino all'ultimo o penultimo, se ci va bene, volume di questa serie, che usciranno fra il 2017 e il 2018 (sempre che, nel frattempo, la Cole non decida di farne altri), e che ci darà tanto da penare (se l'ha già fatto in "Endless Knight" volete che non lo faccia anche nei seguiti?), e fra personaggi che non si capiscono da che parte stiano, se siano buoni o cattivi, e in questo ci mette lo zampino Matthew che alla domanda "Pincopanco è cattivo o buono?" risponde puntualmente con "Cattivo. Buono. Cattivo. Buono. Cattivo. Buono", facendoti venire la voglia di strangolarlo perché il suo motto è #unaiutomai, #meglioesserecripticienonfarcapireuncaspioaquellapoveracristadell'Imperatrice.
Inoltre, non bastava il fatto che nell'ultima parte il tuo povero cervello sia sballottato da una parte all'altra e che tu non capisca più una benemerita mazza, l'autrice ha anche deciso di donarci un finale tanto tenero e carino, di quelli per cui ti verrebbe voglia di dirgliene quattro perché una cosa simile non la doveva fare *Hagrid dice: "Non doveva farlo, non doveva proprio farlo"*
Passiamo ai personaggi, che è meglio.

In questo libro, Evie ha un fracco e mezzo di problemi, primo fra tutti Jackson perché lui la vedrà con le sembianze della Regina Rossa e subito sembrerà esserne disgustato (si fa addirittura il segno della croce!), così lei dovrà cercare di parlargli di tutto, senza avere più segreti; oltre a questo rapporto burrascoso, che ci regalerà una gioia, per poi farci rimanere due volte con la bocca aperta in stile Sebastian (una più o meno a metà e l'altra un po' più in là, dove scopriremo una cosa che io personalmente non ho neanche ancora metabolizzato, non ci crederò finché non leggerò il seguito), abbiamo il problema degli altri Arcani, che sono intenzionati ad ucciderla, e del personaggio di Morte, colui che desidera la sua testa per non si sa quale motivo e che non la vuole col Cajun.
Oltre ai vari problemi, devo dire che sta iniziando a maturare perché inizia (però ce n'è ancora di strada da fare) a capire qualcosina in più di se stessa e continua ad essere sempre la solita testarda che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Però, c'è un però: ATTENZIONE SPOILER tesoro, capisco che sei in piena età adolescenziale e che i tuoi ormoni sono perennemente in attività, per cui provi attrazione per chiunque sia abbastanza figo da attirare la tua attenzione (ma mi raccomando, solo quelli fighi, non vogliamo mica i nerd!), ma non puoi passare da "OMG, Jackson ti amo, farei qualsiasi cosa per te" a "Mazza ao, sto qui è proprio bono... wait, io sto con Jack e penso a lui, lo sogno, desidero che faccia certe cose, dovrei volerlo uccidere... nah, adesso che ho visto chi è, voglio fare qualunque cosa per farlo stare meglio" che manco Flash; non credo che sia possibile smettere di amare qualcuno dall'oggi al domani e cambiare la propria crush come se fosse un vestito! Posso capire tutto, però c'è differenza tra amare qualcuno, provare attrazione fisica o sentire di dover qualcosa a qualcuno. FINE SPOILER

Poi abbiamo Jackson, aka povero cristo che si vede davanti Satana e che è stanco di vivere in mezzo ai segreti degli altri, solo perché non è speciale come gli altri e non è invischiato in giochi mortali: diciamo che all'inizio mi ha fatto tanta tenerezza perché penso che tutti avremmo reagito come lui alla vista e alla relativa scoperta di qualcosa di fantastico, di quasi paranormale, ma nonostante questo non si fa mai prendere dal panico o da chissà quale altra emozione, anzi è sempre abbastanza freddo quando è arrabbiato (mai, e dico MAI, farlo arrabbiare, a meno che non si voglia essere inceneriti dal suo sguardo) e rimane sempre il Daemon Black di turno con il suo comportamento da persona poco pacifica che non ha pazienza e che cambia umore quasi più velocemente di una donna incinta; qui prendiamo consapevolezza della profondità dei suoi sentimenti per Evie perché vediamo proprio che ci tiene a lei, che farebbe qualsiasi cosa per saperla al sicuro, però, al contempo, grazie a un'affermazione di qualcuno, l'autrice ci fa dubitare di lui e non riusciamo a capire più nulla perché ci sono cose che, secondo me, non quadrano con quanto vediamo e quanto è stato detto.

Per chiudere il trio abbiamo Morte: dal primo volume ci è stato presentato come un personaggio al quanto creepy, che ha vinto le ultime tre edizioni di questo gioco e che è da un fracco e mezzo di anni sta aspettando il momento giusto per vendicarsi dell'Imperatrice e ucciderla.
Grazie a questo libro abbiamo la possibilità di conoscerlo un po' meglio, di capire chi si cela dietro la maschera del mietitore: scopriamo un ragazzo molto solo, che ha passato tantissimi anni da solo con i suoi amati libri e che ha ucciso i suoi stessi genitori con il suo tocco fatale, e da quel giorno non ha più potuto toccare nessuno perché non voleva far del male a nessuno, finché un giorno ha scoperto che poteva toccare l'Imperatrice e da lì ha iniziato a desiderarla, ma lei più volte lo ha tradito.
Onestamente non so cosa pensare di lui perché, da una parte, mi sta un po' simpatico per come tratta la protagonista dopo averla conosciuta un po' meglio, ma, dall'altra, mi sta un po' sulle scatole perché si mette fra lei e Jack e non riesco a capire se lui provi veramente qualcosa per lei o se semplicemente la desidera perché è l'unica che può toccare.

Questo secondo libro è meno pieno d'azione del precedente perché per tre quarti della storia ci troviamo all'interno della casa di Morte, quindi è tutto basato più sulla prigionia della protagonista che vuole capire da dove provenga tutto l'astio del suo carceriere e per quale motivo continui a tenerla sulle spine, a rimandare la sua esecuzione, e anche sui suoi sentimenti contrastanti fra i due ragazzi.
Diciamo che "Endless Knight" prepara il terreno per il prossimo volume presentandoci un personaggio che sarà sicuramente molto importante per gli avvenimenti futuri, un tipetto mooolto simpatico (era ironico) che incasinerà le cose fra Evie e Jack, perché verranno fuori nuovi dettagli a proposito delle reincarnazioni passate della nostra protagonista.
Ma poi, vogliamo parlare di quel finale? No, perché è veramente tremendo, ti mette un'ansia addosso tale che potresti anche morire se non hai subito a disposizione il seguito, visto e considerato che ci rimani malissimo, diventi subito preoccupatissimo/a per via di quello che potrebbe succedere e al contempo hai così tanta paura di leggere il seguito che non sai cosa fare, non sai se disperarti o chissà cos'altro.

Concludendo, la Cole ha usato questo libro per preparare il terreno a degli avvenimenti sicuramente dolorosissimi, perché il mainagioia è sempre in agguato e non sia mai che ci sia una gioia all'orizzonte; la cosa che mi è piaciuta di più è la dolcezza del personaggio di Jackson, perché comunque ci tiene tantissimo a Evie e farebbe qualsiasi cosa pur di poter stare con lei e tenerla al sicuro, invece Evie avrei voluto prenderla a schiaffi in un paio di situazioni.
Lo stile dell'autrice riesce sempre a coinvolgerti fino in fondo, a farti sentire parte integrante della storia, a tal punto che per poco non vorresti entrarci dentro e dare qualche schiaffo a qualcuno o anche semplicemente a urlare in faccia a qualcuno dei personaggi, tanto per far loro capire che anche tu stai soffrendo come un cane con una zampa in una tagliola per quel finale che non preannuncia nulla di buono.
Se non l'avete ancora letto, dovete farlo: è vero, probabilmente ne uscirete distrutti, ma quanti sono stati i libri in cui non lo siete stati, senza contare i volumi conclusivi di un'eventuale saga? Pochi, di sicuro. E se avete paura di provare a leggere in inglese non disperatevi perché c'è la traduzione amatoriale sia di questo che del volume successivo (per gli altri due libri potrebbe essere un po' prestino perché sono usciti ad agosto).
Voto:

giovedì 27 ottobre 2016

Recensione Poison Princess

Titolo: Poison Princess
Autore: Kresley Cole
Genere: Young Adult Paranormal Romance
Casa editrice: Leggereditore
Prezzo: €10.00 (copertina flessibile)
Pagine: 454






Trama
22 ARCANI. 22 TEENAGER PRESCELTI. LASCIATE CHE LE CARTE CADANO DOVE POSSONO.
Le terrificanti allucinazioni della sedicenne Evie Greene avevano predetto l'Apocalisse e la fine del mondo le ha portato in dono tutta una serie di nuovi poteri. Ora che la Terra è distrutta e restano pochi sopravvissuti, Evie non sa di chi fidarsi e decide di fare squadra con il pericoloso e sexy Jack Deveaux, in una corsa per trovare delle risposte. Evie e Jack scoprono che si sta avverando un'antica profezia e che Evie non è l'unica dotata di poteri speciali. Un gruppo di ragazzi è stato scelto per mettere in scena la battaglia finale tra il Bene e il Male. Ma non è sempre chiaro chi stia da quale parte. Evie potrebbe essere destinata a salvare il mondo oppure a distruggerlo...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e novembre si avvicina anche quest'anno insieme alle verifiche una ammassata all'altra per non far arrivare noi studenti con l'acqua alla gola il giorno prima dell'inizio delle vacanze di Natale (in realtà, sono convinta che tutta questa gentilezza da parte dei professori sia soprattutto perché non vogliono passare due settimane a correggere compiti, ma pazienza). P.S. Ieri è uscito "Oblivo-Opal" e sto sclerando perché ho bisogno di averlo nelle mie mani.
Comunque, eccomi qui per parlarvi di "Poison Princess", un libro che lessi già a inizio febbraio e che avevo deciso di rileggere in inglese per poter leggere anche i seguiti, visto e considerato il fatto che la Leggereditore non sembra essere intenzionata a proseguire con la pubblicazione di questa saga.

Evie è una sedicenne di Sterling che ha spesso delle visioni, degli incubi a proposito di una ipotetica apocalisse: per questo sua madre l'ha portata in un centro per curarla durante l'estate, e ora lei è pronta per tornare a scuola e vivere la sua vita normalmente. Purtroppo, sorgono due problemi: le medicine che prende contro le visioni non sembrano fare effetto, infatti le vede ancora, sente delle voci; nella loro scuola arrivano cinque ragazzi Cajun, ovvero provenienti dalla cosiddetta parte sbagliata della città, tra cui anche Jackson Deveaux, diciottenne con un certo temperamento, che sembra aver messo gli occhi proprio su Evie. Il rapporto fra i due si farà molto teso, finché, il giorno di una loro lite, i loro problemi verranno eclissati dall'Apocalisse, che ridurrà la Terra in un mondo senza cibo, con persone meschine e zombie che infestano quelle che una volta erano le città.
Entrambi dovranno sopravvivere a questa situazione, ma le cose si fanno più difficili per la protagonista quando inizia a capire di non essere come gli altri.

Dunque, questa storia è davvero particolare perché non solo è basata sui tarocchi, cosa che io non avevo mai visto prima, ma ci presenta la vera e propria Apocalisse, mi spiego: in genere quando leggiamo un libro fantasy o distopico, in cui il mondo non è più come lo conosciamo perché un grande fenomeno, che non si capisce quale sia stato, ha cambiato tutto parecchio tempo prima e, quindi, il più delle volte si è tornati indietro col tempo, alle casette di legno, a grandissimi spazi di natura incontaminata, oppure a volte sono venute fuori strane creature o nuove tecnologie di cui noi poverini non capiamo il funzionamento perché non sono ancora state inventate o perché sono abbastanza inverosimili per noi. Qui, invece, abbiamo la possibilità di vedere come è iniziata l'Apocalisse e di vedere i momenti che sono venuti dopo, la carenza di cibo, le macchine ferme, le persone cambiate, insomma, abbiamo la possibilità di vedere un mondo che è appena caduto di fronte a una catastrofe, cosa che io non ho mai visto in nessun altro libro, visto che, in genere, vediamo società dopo parecchi anni dal fenomeno. E questa cosa mi è piaciuta un sacco, perché vediamo i momenti più difficili, quelli che comprendono il rendersi conto della morte dei propri cari, il rendersi conto che la vita non sarà più fatta di comodità (certo, queste cose si vedono anche quando, ad esempio, leggiamo di una società in guerra, però così è diverso, non so se mi sono spiegata).

Ma passiamo ai personaggi,
Evie è la tipica protagonista un po' frivola all'inizio, di quelle per cui la moda e la popolarità sono tutto e di quelle che potresti anche odiare per via della loro superficialità (una che ha paura di perdere la popolarità penso che debba rivedere le sue priorità), però, quando accade qualcosa che sconvolge il suo mondo, inizia a cambiare: se prima aveva timore che qualcuno scoprisse delle sue visioni, adesso, dopo il Lampo, ha paura per sua madre e ha paura che finiscano le scorte di cibo. Quindi, la vediamo un po' più forte e determinata (e cocciuta) dopo l'Apocalisse perché la situazione si fa molto più difficile e le preoccupazioni cambiano, non è più fondamentale truccarsi e vestirsi per attirare l'attenzione di ragazzi, anzi è necessario cercare di sopravvivere e non farsi catturare da persone poco raccomandabili.
Inoltre, la sua vita cambia con l'arrivo del nostro Cajun preferito perché è grazie a lui che rimarrà in vita dopo il Lampo e insieme faranno scintille: insomma, sono bellissimi, fra lei che pian piano si accorge di provare dei sentimenti per lui, e lui che, da una parte, sembra considerarla solo una palla al piede e che, dall'altra, ne è attratto.

Jackson Deveaux è un ragazzo diciottenne che vive nel Bayou, la parte più povera della città, dove vive insieme alla madre e ai suoi violenti spasimanti: non ha avuto un'esistenza tanto facile perché è dovuto crescere in fretta per proteggere la madre dagli uomini che la importunavano e adesso è diventato un tipo che può apparire scontroso, pericoloso e che fa stragi di cuori dovunque vada (vorrei ben vedere, è alto, moro, una specie di Daemon Black umano e senza gli occhi verde smeraldo, chi non cadrebbe ai suoi piedi?), però, sotto sotto, nella parte più intima di se stesso, è un ragazzo che non ha avuto una vita facile, che probabilmente non sente di essere apprezzato da qualcuno.
Poi è bellissimo, è uno di quei personaggi che ti fanno chiedere il motivo per cui non si sia ancora incontrato un ragazzo così e che ti fanno credere ancora di più nel mainagioia; inoltre, è delizioso leggere i suoi dialoghi perché sono sempre un po' sarcastici ed è presente molto spesso almeno una parola francese oppure, comunque, c'è il suo accento tanto carino.

Fra i personaggi secondari abbiamo la madre di Evie, che inizialmente mi stava molto antipatica perché penso che un genitore non debba rinchiudere la propria figlia in un manicomio per far dimenticare gli insegnamenti sbagliati della nonna, ma alla fine si è un po' riscattata; c'è poi Brandon, il vecchio ragazzo della protagonista piuttosto insignificante, di quelli che ti danno l'idea di volere una sola cosa dalla vita, ovvero la V card delle ragazze; Mel è la migliore amica della nostra Imperatrice, una ragazza che fa sorridere, molto simpatica, anche se un po' frivola.
All'interno del gruppo degli Arcani ci sono Matthew il Matto, colui che invia le visioni a Evie e che sembra proprio pazzo in certe situazioni, Serena la Luna, colei che è porta dubbi, Arthur l'Alchimista, un tipetto un po' (tanto) pazzo che vuole solo fare i suoi esperimenti, e Morte, colui che sembrerebbe essere il cattivo della situazione e che vuole l'imperatrice per sé, per ucciderla.

Dunque, quando lessi questo libro per la prima volta ne rimasi affascinata: la storia fra Jackson e Evie è molto complicata, a volte non si capisce se si odino o se facciano finta, oppure ancora se lui abbia intenzioni serie nei suoi confronti e lei sia ancora innamorata (che è una parola grossa) di Brandon, inoltre litigano molto spesso e lui sembra molto duro con lei; adorai anche la scelta di usare i Tarocchi come elemento fantastico e l'idea di mettere questi ventidue Arcani l'uno contro l'altro in una battaglia per l'umanità, sebbene forse possa ricordare qualche altro libro, perché era una cosa originale (e lo è ancora) basare il tutto sulle carte e dare ai personaggi un ruolo con poteri e debolezze annessi.
Ricordo anche che sclerai in una maniera assurda perché Jack e Evie erano troppo belli insieme e che alla fine mi sentii come se il mondo mi fosse caduto addosso perché era finito davvero davvero male e io non sapevo come avrei fatto, visto che a febbraio non avevo ancora mai letto in lingua e avevo poca fiducia nel fatto che sarei potuta riuscirci capendo molte delle cose.
Quando poi l'ho riletto, quasi due mesi fa, non ho provato le stesse sensazioni e ho fatto un po' fatica a finirlo perché la storia la conoscevo già e man mano che proseguivo con la lettura mi tornavano in mente i ricordi delle varie scene che credevo di aver dimenticato ed è per questo che ho capito che io e le riletture non andiamo e non andremo d'accordo più di tanto, a meno che non si tratti di rileggere la saga Lux (che, tra l'altro, ho già riletto tre volte, giusto per dire) perché non sento mai le stesse sensazioni della prima volta: nonostante ciò, mi è anche piaciuto rileggerlo in inglese perché ho potuto prepararmi per il secondo volume, di cui non avrei avuto il confronto in italiano perché la casa editrice ha sospeso la pubblicazione (grazie, eh), e prendere confidenza con la scrittura della Cole e per capire il livello d'inglese, che non è neanche tanto difficile. Ovviamente, tutta 'sta fatica per poi scoprire un sito che aveva fatto le traduzioni amatoriali dei due seguiti che avrei potuto scaricare e leggere in italiano, però ci sarebbe stato comunque il problema degli altri due volumi usciti ad agosto, perché avrei di sicuro voluto leggerli subito e avrei dovuto prenderli in inglese (come ho appunto fatto).

Insomma, la Cole ha creato una storia veramente bella, capace di intrigare e di coinvolgere il lettore, capace di far provare emozioni come la rabbia e la felicità, che scorre liscia come l'olio e che appassiona tantissimo. I suoi personaggi sono veramente belli (alcuni no, perché sono antipatici in una maniera assurda e quando li vedi ti sale l'Avada Kedavra), tutti un po' misteriosi e qualcuno anche un po' ambiguo, ma tutti con dei segreti che non dicono o per paura delle reazioni altrui o perché non si fidano di nessuno; i Tarocchi sono, poi, una genialata e un'idea veramente originale, che conferisce alla storia ancora più mistero, visto che nessuno conosce gli altri Arcani e in pochi sanno qual è il loro compito.
Concludendo, questa storia ha con sé una buona dose di sarcasmo, di mistero, di dolore (perché ce n'è...) e ti intriga proprio per la sua originalità; la Cole ha creato, lo ripeto, un mondo con i fiocchi dove i pericoli sono dietro l'angolo e i nemici pure, senza contare la storia d'amore travagliata che ti fa chiedere per quale dannatissimo motivo i due non la smettano di fare i sostenuti e si decidano a dirsi quello che provano (ma io dico, un po' di cervello no? Baciala Jackson!), facendoti anche desiderare di essere Cupido perché ci sono parecchie volte in cui vanno vicino al baciarsi e non lo fanno, proprio come Daemon e Katy, che prima vengono interrotti da Dee e poi lui ci fa sperare in questo dannatissimo bacio per poi sporgersi oltre di lei e prendere il latte (ma stiamo scherzando, Daemon? Ma vuoi proprio ricevere due calci proprio lì!).
Insomma, leggetelo perché ne vale la pena e, se non leggete in lingua, non disperatevi perché un santo ci ha rifornito delle traduzioni amatoriali dei due seguiti e ci ha dato la possibilità di proseguire questa saga veramente bella.
Voto:


mercoledì 26 ottobre 2016

WWW... Wednesday! #28

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi non ha visto nessuna gioia all'orizzonte (ma è ovvio, figuriamoci se una gioia può arrivare in questo periodo...). Tra l'altro, io non vorrei dire, ma oggi esce "Oblivion-Opal" e io sono felicissima perché Daemon Black mi manca tantissimo, ho bisogno di un po' di luce fra tutte queste verifiche e interrogazioni.
Però oggi sono tornata con questa solita rubrica del mercoledì inventata dal blog Should Be Reading in cui devo mostrarvi le mie letture in corso, terminate e in programma.

What are you currently reading? 
Attualmente sto leggendo il terzo libro della "Tattoo Series", ma sono solo all'inizio e non vi posso ancora dire cosa ne penso. #Mannaggiaallascuola

What did you recently finish reading?
In questa settimana ho finito "Oltre noi l'infinito" ed è stata una lettura molto carina, forse leggermente di più del precedente volume, e mi sono piaciuti molto i personaggi e le loro rispettive storie; devo dire, inoltre, una cosina a proposito di un argomentino tanto carino: allora, io non so da dove sia venuto fuori questo topos, ma non è possibile che le persone pensino sempre a certe cose... e poi, care autrici, vogliamo ricordarci del romanticismo? Esiste, usiamolo! Adotta anche tu il romanticismo, salvalo da una fine orrenda, per ogni lettore ce n'è sempre un po' di meno.

What do you think you'll read next?
Ci sarebbero un sacco di libri da leggere, ma pochissimo è il tempo... In ogni caso, penso che leggerò quest'altra opera d'arte della Armentrout perché altrimenti non ce la posso fare, la mia sanità mentale senza Daemon Black va a farsi friggere in padella! Non posso resistergli, è inutile.

Bene, io vi lascio qui e vado a studiare, intanto, se vi va, fatemi sapere qualcosa a proposito delle vostre letture.
Alla prossima!

martedì 25 ottobre 2016

Recensione The Rose and The Dagger

Titolo: The Rose and The Dagger
Autore: Renée Ahdieh
Genere: Fantasy
Casa editrice: G.P. Putnam's Sons Books for Young Readers
Prezzo: €14.87 (copertina rigida)
             €9.71 (copertina flessibile)
Pagine: 420






Trama
Sono circondata dal deserto. Un'ospite, in una prigione di sabbia e sole. La mia famiglia è qui. E non so di chi fidarmi.
In una terra in procinto di guerra, Shahrzad è stata strappata dall'amore di suo marito Khalid, il Califfo di Khorasan. Un tempo pensava fosse un mostro, ma i suoi segreti hanno rivelato un uomo tormentato dal senso di colpa e da una potente maledizione - che potrebbe tenerli separati per sempre. Ricongiunta con la sua famiglia, che ha trovato rifugio con i nemici di Khalid, e Tariq, il suo amore d'infanzia, dovrebbe essere felice. Ma Tariq comanda un esercito disposto a distruggere l'impero di Khalid. Shahrzad è quasi una prigioniera tenuta fra la fedeltà delle persone che ama. Ma rifiuta di essere una pedina ed escogita un piano.
Mentre suo padre, Jahandar, continua a giocare con la magia, Shahrzad cerca di scoprire i poteri che giacciono in lei.
Con l'aiuto di un vecchio tappeto e un presuntuoso ma saggio uomo, Sharzad cercherà di rompere la maledizione e di ricongiungersi con il suo vero e unico amore.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi sono tornata per parlarvi di un libro che ho letto in lingua originale, in quanto non è ancora uscito in italiano e io non potevo aspettare, e che ho amato quanto il primo volume, anche se penso di aver sclerato molto di più per via di quel finale perché, ve lo posso garantire, il mio cuore ha perso qualche battito quando succede una certa cosa e per poco non lasciavo l'Ipad per mettermi a cercare i biglietti per andare a trovare l'autrice e dirgliene quattro, ma per fortuna è successa un'altra cosa e ha ricominciato a battere.

Shahrzad è stata portata via dal palazzo del suo Califfo da Tariq e Rahim, e viene portata in mezzo a uomini che cospirano contro suo marito, per spodestarlo e per vendicarsi di tutte le ragazze che ha ucciso. Mentre deve fare buon viso a cattivo gioco, è determinata a rompere la maledizione e a evitare una guerra, ma non sa da dove iniziare: sarà così che si recherà dal vecchio maestro di Khalid, Musa-effendi, e che chiederà aiuto, ma non solo per il suo amore, anche per suo padre che, dopo aver fatto qualcosa la notte della tempesta, non si sveglia più e non si stacca mai dal libro che tiene fra le mani, che è molto pericoloso.
Le situazioni da risolvere sono tante, però Shahrzad non si perderà d'animo e farà di tutto pur di salvare l'uomo che ama, che, nel frattempo, è impegnato a non cadere nei ricordi del tempo passato con lei, con la persona che lo ha amato e che lo ama per quello che è veramente.

Dunque, mi fermo qui perché non vorrei fare spoiler, visto che deve essere ancora pubblicato in italiano (anche se, se non erro, sarebbe dovuto uscire già a maggio...) e visto anche il fatto che non è né una serie interrotta né una inedita, non vorrei rovinare troppo la lettura.
Quando lessi il primo volume, mi innamorai della storia per via dell'atmosfera esotica e della storia d'amore-odio fra Khalid e Shahrzad, e ora mi sono innamorata anche di questo volume perché vediamo quanto l'amore dei due sia radicato, a dispetto di qualunque cosa avrebbero pensato all'inizio della loro avventura: entrambi non avrebbero mai pensato che sarebbero stati in grado di sconvolgere l'uno il mondo dell'altra, così come nessuno avrebbe mai pensato che un mostro come il Califfo avrebbe potuto provare qualcosa per una ragazza e che lei stessa avrebbe potuto amare il mostro che ha ucciso la sua migliore amica.

Shahrzad è stata separata dall'uomo che ama per trovarsi davanti a un'alleanza per spodestarlo: è determinata come al solito, arrogante con chi non le piace o con coloro di cui non si fida, un po' cocciuta perché quando si mette in testa qualcosa deve farlo, ma in questo libro vediamo anche quanto ci tenga alle persone più importanti della sua vita, ovvero sua sorella (che in un caso avrei preso a schiaffi, ma per il resto è simpatica), Khalid, Tariq (che non riesce a smettere di amarla e che farà una cosa molto brutta per la quale l'avrei Avada Kedavrizzato) e il padre (che mi è stato antipatico per tutto il tempo, soprattutto alla fine).
Per essere, poi, una ragazza di sedici anni è parecchio matura ed è molto forte emotivamente, non si lascia mai prendere dalle emozioni se si trova davanti agli altri proprio per non mostrare la sua debolezza.

Khalid è rimasto sempre lo stesso ragazzo con un peso enorme sulle sue spalle, un ragazzo che è dovuto crescere molto velocemente e che è sempre stato piuttosto duro, freddo: quando Shazi è entrata nella sua vita, ha scoperto cosa volesse dire avere un'anima gemella, qualcuno che fosse l'estensione di se stesso, cosa volesse dire amare qualcuno ed essere disposti a morire per la persona in questione.
Già dal precedente volume abbiamo appurato il fatto che la sua vita non sia stata per niente facile e felice, ma in questo momento è ancora più difficile perché, oltre ad essersi visto privato di sua moglie, sta vedendo il suo paese cadere per mano di tempeste e il suo trono a rischio per via di chi lo vuole al suo posto.
E' un personaggio che mi piace moltissimo perché, anche se non parla e non mostra quello che prova, sotto sotto è ancora un ragazzo che vive nei vari senni di poi, nel rimpianto e l'unica cosa di cui ha bisogno è avere qualcuno che lo faccia sentire meno mostro di quanto non sia, qualcuno che lo veda per chi è veramente, non per chi è diventato.

Visto che non è ancora uscito, non voglio parlarvi più di tanto degli altri personaggi perché penso che debbano essere scoperti e non voglio darvi anticipazioni di nessun tipo: posso solo dirvi che ad alcuni avrei volentieri dato un paio di schiaffi, di quelli che si sarebbero ricordati fino alla morte, alcuni li ho proprio odiati, altri mi hanno sorpresa sia in senso positivo, sia in senso negativo.
Incontriamo anche un paio di nuovi personaggi che saranno determinanti per la storia e incontreremo anche alcuni invischiati nel piano di togliere dal trono il cosiddetto boy-king.

Questa volta, gran parte del libro è ambientata nel deserto dove gli alleati hanno posto una specie di accampamento: abbiamo quindi lasciato i bei tempi in cui ogni cosa che vedevamo erano giardini con tantissimi fiori e un palazzo reale che io mi sono sempre immaginata come il palazzo di Aladdin, con le finestre dalla forma di una specie di petalo con la punta in alto e piatto in basso, con delle torrette, con un'atmosfera tipicamente esotica e di quell'India tipica delle favole. Però, anche nelle tende possiamo ancora sentire quell'atmosfera di chi non bada a lussi anche quando si trova accampato da qualche parte, con tanto di letti e cuscini e tutto quello che uno può immaginare (un po' come quei generali che si portano dietro, in tenda, una casa in piccolo dove fare piani in preparazione della battaglia).

Prima di passare alla conclusione, con un piccolo sclero sul finale senza spoiler (keep calm), volevo spendere due paroline sul livello di inglese: premettendo che io non so quantificare la difficoltà in senso "avanzato/intermedio/vattelapesca" e che non ho chissà quale esperienza perché questo è il terzo libro che leggo in inglese, penso che il livello possa essere più o meno intermedio-avanzato perché molti dei termini difficili sono quelli che si riferiscono a oggetti quali armi oppure sono parti di descrizioni di palazzi o ambienti che non sono così comuni da trovare; tutto sommato, però, è abbastanza comprensibile e non ci sono chissà quali problemi, a parte alcune parole un po' difficili, ma, a meno che non vogliate capire parola per parola, il senso generale è facilmente intuibile, soprattutto se vi immaginate la scena (ma chi non lo fa?).

Concludendo, non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, avevo anche un po' paura per come sarebbe andato a finire, però nel momento in cui mi sono messa a leggerlo non sono più riuscita a staccarmi, mi ha coinvolto sin da subito (anche se non subito subito, ma più per il fatto che dovevo abituarmi all'inglese, che per il suo essere o meno intrigante), mi ha fatto sospirare, arrabbiare, fare i salti di gioia, insomma, un sacco di emozioni il più delle volte tutte insieme. E' stato bellissimo vedere l'amore fra due persone che non era stato calcolato all'inizio dell'avventura: per lei doveva esserci solo la vendetta, per lui la continuazione della sua maledizione, ma entrambi alla fine hanno finito per fare qualcosa di incredibilmente fuori dagli schemi e si sono innamorati. Al centro di tutto il libro c'è il loro amore che è quello che li fa andare avanti ed è quello che li aiuterà a prendere in mano la situazione e a cercare di risolverla: la speranza di un futuro per entrambi, un futuro in cui lui non sarà più il mostro che è adesso e in cui lei non sarà la pazza che si è innamorata del suo nemico.
Devo ammettere che il finale è piuttosto doloroso, ma non perché finisca male, quanto per il fatto che l'autrice fa una certa cosa e quando l'ho letta stavo per sclerare male e avada kedavrizzarla da lontano perché mi ha fatto prendere un colpo enorme, il mio cuore si è fermato e per poco non mi mettevo a piangere! Ho passato le seguenti pagine con la mano davanti alla bocca alla "Katniss che vede Peeta e le condizioni in cui Capitol City l'ha ridotto".

Una storia molto bella, che io vi consiglio di leggere se siete amanti dei retelling e delle storie d'amore, ma anche se amate tutto ciò misto ad azione (però non aspettatevene tanta quanta potrebbe essercene in un bel fantasy puro). Una storia coinvolgente dai toni esotici (quante volte l'ho già detto?) e in stile Aladdin che mi è piaciuta veramente tanto, tantissimo anche se una parte importante è stata un po' lasciata andare, nel senso che è stato fatto quello che doveva essere fatto ma dopo più niente, mi sarei aspettata anche qualcosina di più eclatante, però fatto non toglie che un Daemon tutto suo se lo meriti.
Ora non ci resta che aspettare la prossima duologia di questa autrice che, se non erro, dovrebbe essere un retelling di Mulan e sono curiosissima di leggerla perché non ho mai letto nessun libro basato su questa eroina.
Voto:

lunedì 24 ottobre 2016

Party Letterario Book Tag!

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi deve andare a studiare perché domani ci potrebbe essere la sua ipotetica interrogazione di letteratura... Meno male che alla fine di questa settimana si rimarrà a casa per altri due giorni perché ho bisogno di una piccola pausa e ho bisogno di tempo per scrivere alcune recensioni che mi stanno aspettando da due settimane.
Ma, bando alle ciance, oggi sono tornata con un Book Tag, in cui bisogna fare una lista di personaggi per un ipotetico party letterario.

1. Un personaggio a cui piace cucinare
Beh, chi meglio di lui per cucinare? Ammetto di essere stata nella tentazione di dire Dee, però più che fare piatti squisiti, con i suoi poteri fonde pentole e altri utensili, quindi meglio evitare disastri e andare sul sicuro con Peeta.

2. Un personaggio benestante che ha messo a disposizione i soldi per il party
Come non scegliere un uomo che è a capo di un'azienda importante e che fa affari con almeno sei zeri? Più ricco di così non si può!

3. Un personaggio che potrebbe fare una scenata
Partendo dal fatto che non inviterei mai nessuno che potrebbe fare scenate o rovinare la festa in un qualche modo, il primo personaggio che mi è venuto in mente è Hardin Scott perché lui è capace di mettere zizzania e fare caciara per un nonnulla.
Ma comunque non lo inviterei mai... senza offesa...

4. Un personaggio in grado di animare la festa
Kenji sarebbe perfetto come anima della festa: è simpatico, sa far ridere con estrema facilità e si sa divertire, quindi direi che lui è quello giusto.

5. Un personaggio molto popolare che proprio non può mancare
Non volendo citare in causa Harry Potter, visto che lo fanno tutti, ho pensato a Katniss perché praticamente tutti la conoscono, è l'eroina per eccellenza e, inoltre, è stata la protagonista della prima trilogia che io abbia mai letto in pochissimo tempo. 

6. Il cattivo di turno
Anche se alla fine si rivela buono, Sebastian, o Jonathan Christopher, Morgenstern non può mancare come cattivo della situazione perché di cose brutte ne ha fatte, però è anche tanto carino...

7. La coppia della situazione
Visto e considerato il fatto che ne ho parecchie di coppie che mi piacciono veramente tanto, ne ho scelta una che ho scoperto recentemente, ovvero quest'estate appena passata, perché sono bellissimi, lui la ama nonostante il suo essere cyborg e lei lo ama proprio per questo.

8. Un personaggio non molto apprezzato che viene invitato solo per fare numero
Onestamente, non mi piace invitare qualcuno solo per fare numero, perché è una cosa davvero brutta da fare, quindi non vi cito nessuno...

9. Un personaggio che hai invitato personalmente
Qui non c'è neanche da pensare: di sicuro Daemon Black sarebbe il mio ospite personale e mi farebbe anche da accompagnatore, quindi cosa si può volere di più dalla vita? *qualcuno in lontananza: "Un lucano!"*

Bene, io vi saluto e vado a studiare. Alla prossima!

sabato 22 ottobre 2016

Recensione Sogni di Mostri e Divinità

Titolo: Sogni di Mostri e Divinità
Autore: Laini Taylor
Genere: Fantasy
Casa editrice: Fazi- LainYA
Prezzo: €14.50 (copertina flessibile)
Pagine: 600






Trama
La misteriosa Karou è una chimera unica nel suo genere: al contrario dei suoi simili, l'eroina della trilogia La chimera di Praga ha sembianze umane, impreziosite da meravigliosi capelli blu. E' innamorata di Akiva, un angelo dalla bellezza eterea. Angeli e chimere sono però nemici naturali, in lotta da secoli. C'è solo un modo per ristabilire la pace: tentare un'alleanza fra le chimere e quegli angeli che, come Akiva, hanno deciso di ribellarsi al loro imperatore.
In questo terzo e conclusivo capitolo della saga entriamo subito nel vivo dell'azione: l'esercito degli angeli discende sulla Terra, in pieno giorno, in una Roma sfolgorante di sole, con uno stuolo di telecamere intente a riprendere e un pubblico sbalordito a osservare la scena. Nel frattempo, dopo il tradimento che ha portato la sua specie allo stremo, Karou sta ricostruendo l'esercito delle chimere e, grazie a un inganno ingegnoso, è ora alla guida della ribellione contro gli angeli. Il futuro della sua specie dipende da lei, ed è giunto il momento dello scontro finale. Riusciranno Karou e Akiva a realizzare il sogno di una realtà in cui i loro popoli smettano di distruggersi e in cui, forse, potrebbe esserci spazio per il loro amore?
Recensione
Okay, calma e sangue freddo perché non manca poi molto all'inizio della sesta stagione di "Teen Wolf" e io non so se essere felice o piangere perché è l'ultima stagione e si avvicina la fine di un era. Ah, comunque, buongiorno!
A parte questo (e non citiamo neanche lo studio perché potrei impazzire e incominciare un discorso su "Più studi più sai. Più sai più dimentichi. Più dimentichi meno sai. E allora chi te lo fa fare?"), oggi sono qui a circa due mesi di distanza dalla lettura di questo libro, per parlarvi dell'ultimo volume della trilogia de "La chimera di Praga", trilogia che mi è entrata nel cuore e che occupa il primo posto della mia personale classifica di libri insieme a un sacco di altri libri che, per una cosa o per l'altra, mi hanno colpito e sono diventati i miei preferiti.

L'esercito di Jael, il nuovo imperatore dei serafini, è sceso sulla Terra portando scompiglio nelle vite degli umani, con l'intento di chiedere le loro armi e ingaggiare una battaglia a Eretz per sterminare le chimere. Karou e gli altri, insieme a Zuzana e Mik, hanno deciso di combattere questa minaccia alleandosi con Akiva, Liraz e l'esercito di Illegittimi per evitare un conflitto terribile: per farlo hanno bisogno di tornare nel loro luogo di origine, prendere gli Illegittimi e resuscitare qualche altro combattente per le chimere, ma una volta arrivati trovano un cielo molto diverso e tantissimi cacciatempesta che in genere si muovono a gruppi di dodici, non di più. Questa improbabile alleanza verrà messa a dura prova da entrambe le specie, ma Karou, Akiva e Thiago/Ziri (nessuno sa che nel corpo del Lupo c'è l'anima del Kirin) si impegneranno per far funzionare le cose, portare la pace e creare un piano che permetta loro di riportare indietro i serafini senza le armi di distruzione di massa e, possibilmente, senza perdere molti soldati.
L'impresa sarà ardua, ma la protagonista farà tutto quello che è in suo potere per salvare la sua specie, porre fine alla guerra con i serafini e stare con Akiva, tutto questo senza far scoprire chi si cela dietro al terribile Lupo Bianco che la sta aiutando nel suo intento.

Dunque, quando si finisce una storia che ha ridotto i nostri cuori in poltiglia, ci ha fatto sospirare, arrabbiare, ci ha resi felici, tristi, sospettosi nei confronti di personaggi e dell'autrice che a volte tira proprio dei colpi bassi, ci si sente un po' svuotati: da una parte si è felici perché il finale è stato molto bello (tranne per "Allegiant" e "L'ultima stella" dove la felicità non esiste), mentre dall'altra si è tristi perché è una storia che ci ha accompagnato in un nuovo mondo, che ci ha fatto appassionare alla vicenda e ai suoi personaggi, e alla fine guardi il libro o Ipad o Kindle che sia con quella tipica espressione in cui ci sono felicità e tristezza e dolore tutti insieme vicini vicini. E' quello che mi è successo quando ho finito questo libro e quando ho deciso che la mia vita non sarebbe stata mai più la stessa senza Akiva e Karou e le loro pene d'amore.

Ma passiamo ai personaggi.
Karou qui è determinata a salvare la sua nuova famiglia, le chimere, e a salvare la Terra dai piani di Jael, ma per fare questo deve giocare d'astuzia nei confronti dei suoi stessi alleati perché nessuno deve sapere quello che è successo nella cava e che ora il corpo di Thiago contiene l'anima buona di Ziri: la vediamo, a mio parere, maturata perché questa guerra le ha dato delle responsabilità nuove e perché è determinata a riuscire nel suo intento a qualunque costo, pur di salvaguardare la specie delle chimere.
La cosa che la rende speciale, almeno ai miei occhi, è il suo amore per il serafino, un amore che non si è mai visto e che viene mal giudicato da tutti, però lei lotta per questo e non si arrende mai anche di fronte alle difficoltà.

Akiva, dal canto suo, vuole mettere in atto il piano che aveva fatto con Madrigal, ovvero vuole pacificare le due specie: nel suo viaggio sarà accompagnato, oltre che dal suo amore per una ragazza che deve ancora conoscere (perché lui conosce Karou in quanto chimera, non questa nuova versione), dalla sorella Liraz con la quale ha un rapporto particolare ma molto bello. Anche lui è, in un qual certo senso, maturato perché capisce che non può smettere di vivere quando lo fa qualcuno che ama, anzi deve vivere proprio per lui/lei e non rifugiarsi nel dolore e nella rabbia che può conseguire; inoltre, inizia a prendere coscienza di quello che può fare, però non ha nessuno vicino che gli possa insegnare quello che può e che non può fare con essa.

Lasciando i nuovi personaggi per ultimi, soffermiamoci sugli altri volti conosciuti: Zuzane e Mik, in questo libro, sono determinati ad aiutare l'amica e saranno anche costretti a vedere con i loro occhi realtà come la guerra e la morte, cosa che probabilmente non avrebbero mai visto se non l'avessero seguita a Eretz, però anche loro non si lasciano perdere d'animo e si fanno forza anche grazie al loro amore (sono bellissimi insieme e quasi quasi vorrei sapere che ne sarà di loro nel periodo dopo l'epilogo); Liraz è sempre una ragazza abbastanza testarda, di quelle che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno né, tanto meno, da se stesse, anzi cerca anche di contrastare una parte di lei che verrà fuori e che aveva sempre messo da parte; poi abbiamo il povero Ziri, l'ultimo Kirin che è stato costretto a lasciare il suo corpo per entrare in quello di Thiago (quell'orribile Lupo Bianco che si è meritato quella fine ed è stata anche una fine clemente) e condurre una battaglia per salvare la sua specie; dulcis in fundo, abbiamo la cara buona e vecchia Sybilis, una chimera che farà aprire gli occhi a Karou e che entrerà nei cuori perché non la si può non amare.

Ed eccoci ai nuovi personaggi, ma ve ne presenterò solo due (uno di questi è più un popolo che un personaggio) perché gli altri li lascio scoprire a voi, nel caso non abbiate ancora letto questo libro. La prima è Eliza, una ventiquattrenne dal passato oscuro e che fa spesso sogni di notte in cui vede arrivare le "bestie": ammetto che quando ho letto il primo capitolo dal suo PoV mi sono chiesta perché la Taylor l'avesse inserita, perché il mio cervello non riusciva a vedere nessun nesso, ma quando si è iniziato a scoprire qualcosa di più sul suo passato ho iniziato a capire; comunque, il suo personaggio è avvolto da un grande mistero, che verrà svelato piano pianino all'interno di questa storia, a piccoli pezzi, ma sin da subito possiamo capire un paio di cose, ovvero che è una ragazza che è scappata dalla sua famiglia perché, evidentemente, le aveva fatto qualcosa di poco carino e che ha dei sogni che riguardano il mondo di Akiva e Karou.
Poi abbiamo gli steliani: già nominati nel precedente volume, sappiamo che sono un popolo di serafini che vive per conto suo e che ha a che fare con la magia, ma sappiamo anche che da qui proviene la famiglia materna del nostro caro serafino e che a capo hanno una ragazza di diciotto anni, molto potente. Da una parte potrebbero sembrare delle persone abbastanza egoiste, che pensano solo alla propria salvezza e che non sono interessati alle sorti degli altri serafini, però, in realtà, non pensano solo a se stessi e cercano di salvaguardare il proprio mondo da una distruzione da parte di bestie.

Con questo libro abbiamo la possibilità di trascorrere del tempo in più a Eretz, questo mondo parallelo abitato da serafini e da chimere, in cui si sta consumando una guerra fra queste due specie da parecchio tempo: Eretz è un mondo fantastico e bellissimo, ma diviso da una inimicizia che potrebbe anche causare una distruzione terribile e delle conseguenze sulla nostra Terra, che adesso è presa in causa da Jael che vuole le sue armi per uno sterminio di massa; la guerra che scuote questa terra è dovuta principalmente alla rivalità e al potere che l'imperatore dei serafini vuole ottenere a tutti i costi, però Karou e i suoi amici non vogliono lasciarglielo fare e questo fa vedere l'amore per il proprio paese, per le proprie origini e per il proprio popolo, qualcosa che spesso viene dimenticato, perché quando si fa una guerra è più probabile che sia per l'interesse di uno solo, che per quello di molti, e l'unica cosa che porta è devastazione e morte. E questo è un tema molto importante: talvolta ci si vede costretti ad allearsi con alleati improbabili pur di non permettere alla situazione di degenerare e, molto spesso, bisognerà anche ricordarsi che siamo tutti uguali, che possiamo essere anche diversi fisicamente, ma che dentro di noi siamo fatti della stessa materia.

Questa saga mi ha portato tante emozioni e tanti scleri: mi sono arrabbiata quando venivano fatte scelte ingiuste o quando qualcuno sceglieva per gli altri, mi sono sentita a pezzi quando qualcuno ci ha lasciato e quando i personaggi si sono dovuti separare, mi sono sentita felice quando le cose stavano andando per il meglio e sono caduta nella disperazione quando mi sono accorta che mancavano ancora parecchie pagine alla fine del libro e che il momento di felicità sarebbe stato presto oscurato da qualcosa (perché quando le cose vanno benissimo ma sei solo a pagina 830 di 933 dell'ebook, inizia a salirti l'ansia, visto che, a meno che l'epilogo non sia lunghissimo, è più che probabile che la sofferenza sia dietro l'angolo)...
Ho amato la storia di Karou e Akiva, il loro amore quasi impossibile e sempre ostacolato da qualcosa; ho amato Zuza e Mik, che donano un po' di spensieratezza e anche qualche sorriso laddove vorresti soltanto piangere; ho adorato Liraz con i suoi discorsi da "No, non posso farmi prendere dai sentimenti, sono da deboli. Però, potrei fare un eccezione...", in stile Innominato, e ho adorato il suo rapporto con Ziri, perché sono bellissimi e li ho shippati dal primo momento che li ho visti insieme.
La Taylor ha creato un mondo veramente bello, capace di catturare il lettore nelle sue trame e di far filare la lettura liscia come l'olio: penso che mi mancherà tutto questo perché è un mondo unico, con creature intriganti.
Ho amato praticamente tutto, anche se ho un piccolo desiderio che spero si avvererà perché quel finale è un lieto fine per metà e perché lascia in sospeso una questione molto importante, che io spero venga spiegata, magari in un racconto breve, perché sono troppo curiosa (e io e la curiosità, insieme, siamo letali).
Insomma, leggetelo, leggete questa saga perché non ha eguali e perché coinvolge tantissimo, anche se bisogna stare attenti al mainagioia, sempre dietro l'angolo!
Voto:

giovedì 20 ottobre 2016

Recensione Cress

Titolo: Cress
Autore: Marissa Meyer
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €19.00 (copertina rigida)
Pagine: 456






Trama
Cress ha solo sedici anni e per gran parte della sua vita ha vissuto prigioniera o, come preferisce dire lei, "damigella in difficoltà" su un satellite in orbita nello spazio, dove gli unici contatti con l'esterno sono avvenuti tramite Internet. Ed è proprio attraverso la Rete che viene contattata dalla Rampion, la nave spaziale del capitano Carswell Thorne, sulla quale viaggiano anche Cinder, Scarlet e Wolf. Cress, infatti, negli anni di isolamento forzato è diventata una hacker eccezionale, e proprio per questo motivo pare l'unica speranza per mettere in atto il piano di Cinder e sconfiggere una volta per tutta la regina Levana e il suo terribile esercito prima che invadano la Terra. Per farlo, però, Cinder e i suoi devono prima di tutto liberare Cress. Peccato che, una volta approdati sul satellite in cui è imprigionata, il piano non vada esattamente come previsto...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche quest'anno siamo in pieno mood verifiche e interrogazioni... e mancano ancora undici giorni ad Halloween... e manca ancora molto prima della fine dello studio ossessivo-compulsivo...
Comunque, a parte lo studio prepotente (ma chi diavolo ha deciso che bisognava studiare così tanto cose che, con la stragrande maggioranza delle probabilità, dimenticheremo dopo un'ipotetica verifica o interrogazione?), oggi sono qui per parlarvi del terzo volume delle "Cronache Lunari", un libro che mi ha fatto soffrire tanto ma che, per fortuna, non finisce malissimo anche se avrei bisogno proprio adesso di "Winter" perché comunque il finale non fa presagire nulla di tanto carino.

Dopo che la regina Levana ha fatto attaccare la Terra dai suoi operatori lunari, dopo aver fatto 16.000 vittime, dopo che Scarlet e Wolf si sono uniti alla squadra di Cinder e dopo che l'Imperatore Kaito ha accettato di sposarsi con la sovrana lunare pur di salvare la popolazione dallo stermino, la nostra cyborg è determinata a salvarlo e a impedire il matrimonio perché sa che Levana non si fermerà finché non avrà in suo potere tutta la Terra: per fare questo ha bisogno dell'aiuto di Cress, giovane ragazza di sedici anni che vive in un satellite e che è riuscita a mettersi in contatto con la Rampion, e insieme creano un piano per tirarla fuori dalla sua prigione, ma qualcosa va storto e le strade dei membri dell'equipaggio si separano, tra Thorne che precipita sul satellite con la ragazza e che finisce nel deserto, Scarlet che finisce nelle mani della taumaturga Sybil, e Cinder che si ritrova con un Wolf morente e un Jacin Clay che sembra sapere la sua vera identità e sembra volerla aiutare. 
Ora, bisognerà escogitare un nuovo piano per impedire il matrimonio, mentre sulla Terra compaiono tantissime navicelle lunari pronte all'attacco e mentre Kai cerca di sorvegliare Levana per capire le sue intenzioni.

Allora, che dire di questo libro che ribattezzerei come "E il mainagioia sia con noi, per tutto il libro, che ha un paio di gioie e, per fortuna, una è alla fine" perché è quel tipico libro in cui continui a ripeterti che le cose non possono andare peggio di quello che sono e che per una volta una cosa andrà bene, senza gente che arriva a rompere le scatole ai personaggi e a rovinare i loro piani, ed è anche quel tipico libro in cui l'autrice fa così tante cose non felici (per citarne una: Scarlet. Perché, povera Crista?), al punto che ti verrebbe voglia di prendere un aereo e andare sotto casa sua per dirgliene quattro. Sembra che si divertano a farci soffrire, a farci piangere il cuore: non è possibile avere una gioia che sia una? E che magari sia SPOILER ritrovare i personaggi tutti interi, con tutti gli arti e le altre parti del corpo attaccate al corpo, appunto FINE SPOILER.

Comunque, smettiamola di sclerare e blaterare e andiamo a presentare un paio di personaggi nuovi.
Questa volta, il libro è basato sulla favola di Raperonzolo, quella graziosa ragazza dai capelli lunghi come non so che cosa e che viene salvata dal principe che sale sulla sua torre grazie alla sua chioma chilometrica: abbiamo quindi Cress, una ragazza lunare, un Guscio (senza poteri), di sedici anni che è stata presa dai suoi genitori appena nata e che è stata portata in una struttura in cui venivano prelevati campioni di sangue dai Gusci, finché è stata poi trasferita in un satellite per fare la hacker e far entrare di nascosto le navi lunari nell'atmosfera terrestre. E' una ragazza molto sola, ignara di quello che succede all'esterno della sua prigione se non fosse per le notizie che trova in rete, e ogni tanto arriva a trovarla, per prelevarle un campione, la Padrona Sybil, ma non è comunque mai uscita da lì: un giorno si mette in contatto con la Rampion, dove ci sono Cinder e gli altri, e insieme mettono in atto un piano per liberarla e poi andare a salvare la Terra dalla regina Levana, ma le cose non vanno come speravano e presto sarà gettata nello sconforto, perché non sa cosa fare, non sa come si vive sulla Terra. Però non sarà sola.
Un'altro personaggio relativamente nuovo che incontriamo è Jacin Clay, già conosciuto come assistente di Sybil, che in un qualche modo si ritroverà a collaborare con i nostri eroi e ad aiutarli a tirare il principe Kai fuori dalle grinfie di Levana: è un ragazzo piuttosto ambiguo, da una parte sembra buono, ma dall'altra c'è un mistero che non fa capire da che parte stia (complici alcune sue espressioni che fa), ma possiamo capire che c'è qualcuno a cui deve la sua lealtà e che probabilmente (opinione mia... e forse anche di tutto il fandom) gli sta molto a cuore.
Infine, ne intravediamo anche un'altro, la principessa Winter, ma di questa non vi dico di più perché la vediamo molto poco e perché non voglio rovinarvi il suo personaggio spoilerandovi qualcosa.

Fra i vecchi personaggi incontriamo Cinder, la nostra Cenerentola badass che vuole salvare il suo amato Kai e che vuole salvare la Terra dal potere di Levana: come al solito, lei conferisce al libro un certo pepe, soprattutto quando parla con Iko, l'androide che continua a chiedere un nuovo corpo in cui essere trasferita e che fa commenti un po' inopportuni, facendoci ridere (tipo alla fine, quando mi stavo scompisciando dalle risate per quello che faceva e anche adesso mi viene da ridere al solo pensarci), oppure quando parla con Thorne, il Capitano (guai a chiamarlo in altro modo!) che è un po' tanto pieno di sé, arrogante e divertente, e che per la prima volta ci farà scoprire un nuovo lato di lui, un po' meno beffardo.
Poi ritroviamo il dottor Erland, il dottore lunare che aveva aiutato Cinder a fuggire e che le ha fatto scoprire la sua vera identità: qui lo vediamo in Africa, dove sta prelevando campioni di sangue dai Gusci per trovare un modo per curare la letumosi che ora ha raggiunto un nuovo stadio; inoltre, sarà molto bello vederlo alle prese con una scoperta che potrebbe cambiare tutto.
Abbiamo ancora Scarlet e Wolf, i due innamorati che non si sono ancora dichiarati (cosa state aspettando? Ah, già, dimenticavo i piani dell'autrice...) e che si vedranno separati: la prima finirà nelle mani dei lunari e l'esperienza sarà tutt'altro che piacevole (perché? Cosa aveva fatto di male per meritarsi quello che è successo? Non bastava la perdita della nonna, no, doveva perdere anche qualcos'altro...), soprattutto per via del condizionamento che subirà; il secondo sarà fuori combattimento per quasi tre quarti della storia, forse non proprio tre quarti, ma per una buona parte, però si ritroverà distrutto quando saprà dove è finita la sua amata, consapevole di quello che potrebbero farle i lunari in cambio di informazioni.
Infine, abbiamo il bel Kai: ancora una volta non lo vediamo molto spesso, ma forse un po' di più del precedente volume, perché... be'... ha deciso di sposare la regina Levana per ottenere l'antidoto contro la peste e per risparmiare il mondo da uno sterminio da parte dei lunari; lo vediamo sempre come un ragazzo che ha dovuto prendere su di sé delle responsabilità molto pesanti in un età molto giovane e lo vediamo sempre con uno spirito di chi vuole cambiare le cose, infatti compirà un gesto tanto nobile quanto rivoluzionario e pericoloso, ma un gesto di quelli che ti fa sciogliere perché finalmente ha cercato di fare qualcosa che eliminasse una certa cosa che era molto radicata nella loro società e che era dovuta più che altro alla superstizione dei cittadini. Inoltre, nonostante tutto, continua a provare qualcosa per Cinder ed è una cosa bellissima perché ci fa capire che le apparenze non contano, conta quello che c'è dentro di noi (certo, magari l'esterno fa anche la sua parte, però).

Questo è un libro che preannuncia un finale molto travagliato e molto guerresco, perché di cose da fare per mettere a posto la situazione ce ne sono tante, fra salvataggi e sabotaggi, e perché ho paura che per fare tutto quello che devono fare ci sarà da combattere poiché, per sconfiggere i lunari, bisognerà giocare d'astuzia e usare anche la forza, oltre che la mente. Qui accadono moltissime cose, alcune le devo ancora adesso assimilare per bene per accettarle (soprattutto la faccenda di Scarlet: ma era proprio necessario?) e per capire anche bene dove potrebbero portare.
Sebbene la storia si stia facendo sempre più seria e le situazioni che si vengono a creare non siano delle più facili e più piacevoli, continuiamo a ritrovare una dose di divertimento con alcune battute e situazioni che ti strappano un sorriso: certo, queste sono decisamente poche a confronto con le situazioni-sofferenza in cui la gente si separa, per poco non viene uccisa, ti fa prendere dei colpi mostruosi perché tu pensi che non lo/la rivedrai mai più, finisce in situazioni poco piacevoli.
Insomma, con questo libro non si scherza per niente e si continua a preparare il terreno per una possibile battaglia o, comunque, per sconfiggere Levana: se nel primo volume abbiamo visto ancora una situazione un po' spensierata in cui l'unico problema di Cinder era la peste mista al suo essere cyborg, e nel secondo il problema in più era l'essere una ricercata in fuga alla ricerca di notizie su chi era prima dell'ipotetico incidente, qui abbiamo una sorta di accettazione del proprio ruolo, del proprio essere misto a impotenza per non aver potuto fermare il corso di certi avvenimenti e sconforto per il non saper come fare a mettere a posto la situazione.

Concludendo, con "Cress" vediamo i personaggi affrontare situazioni ancora più complicate e alcuni devono soprattutto imparare a convivere con le conseguenze, con quello che sono o quello che è successo: la priorità di tutti loro è non permettere a Levana di mettere le mani sulla Terra, di fermare l'epidemia, ma tutto questo non sarà facile perché gli eventi vanno il più delle volte in direzioni diverse. L'autrice, ancora una volta, è stata capace di non farmi smettere la lettura per un solo secondo (se non per dormire perché, insomma, non era il caso di stare svegli tutta la notte se il giorno dopo ci si sarebbe dovuti alzare presto, no?) ed è stata capace di annientare i miei poveri feels che presto, se continuerò a trovare libri del genere, scompariranno oppure non si rimetteranno proprio più insieme. Con la sua scrittura, la zia Marissa ci porta con sé e con i personaggi in questo viaggio complicato e la lettura scorre liscia come l'olio, senza punti fermi, ma con molto mainagioia che sta diventando peggio del sale: lo trovi dappertutto, dove ti giri e dove ti volti.
Ora non ci resta che aspettare "Winter" e pregare perché 1) arrivi presto, 2) ci sia qualche gioia in più.
Voto:

mercoledì 19 ottobre 2016

WWW... Wednesday! #27

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e la qui presente desidererebbe con tutto il cuore andare a dormire proprio in questo momento ma, ahimè, deve andare a studiare per la verifica di greco di domani... Ah, ma cosa si può volere di più dalla vita? *qualcuno in lontananza: "Un lucano!"*
Anyway, eccomi qui con un nuovo appuntamento con questa rubrica del mercoledì inventata dal blog Should Be Reading, in cui devo mostrarvi le mie letture in corso, finite e in programma.

What are you currently reading?
Sono a buon punto con la lettura, l'ho iniziato domenica sera (o forse dovrei dire notte) e mi sta piacendo abbastanza anche se ci sono delle paroline tanto carine che rendono molto meno romantico il contesto che romantico già non è e anche se non capisco la mania degli uomini di avere certe cose sul loro corpo, in certe parti ben precise, ma ho paura che sia la nuova moda e me ne dovrò fare una ragione. *sbatte la testa più volte contro il muro*

What didi you recently finish reading?
Dopo aver finito di leggere "Obsidian" in lingua originale e dopo aver sclerato ulteriormente sulla magnificenza di Daemon Black e sul suo non essere reale, sabato pomeriggio ho letto "Succede": all'inizio non avevo intenzione di leggerlo, ma quando ho scoperto che ne avrebbero tratto un film mi sono incuriosita e volevo sapere per quale motivo, dopo soli quattro mesi, si parlasse già di una trasposizione cinematografica; devo ammettere che non l'ho trovato tanto male, me lo aspettavo peggiore e invece mi sono ritrovata davanti una semplice storiella un po' all'americana che può essere apprezzata principalmente dagli adolescenti perché è stata concepita per loro. Insomma, niente di che ma una storia abbastanza carina, scritta in maniera molto semplice, con qualche cliché e stereotipo, che mi ha lasciato un po' interdetta perché, visto come veniva presentato, mi sarei immaginata un libro tipo "After" o qualcosa del genere, quando invece non lo è affatto, è solo non originale (tra l'altro, sapete che dopo mesi dalla lettura di quel libricino tanto carino mi rendo conto che in realtà adesso mi fa ancora più "schifo", se mi passate la parola? Mi chiedo come io abbia potuto mettergli un Voldemort quando adesso mi verrebbe voglia di mettergli una Umbridge... ah, le stranezze della vita).

What do you think you'll read next?
Non appena riuscirò a finire "Oltre noi l'infinito" leggerò il suo seguito: il problema è che io ho già capito di chi parlerà, quale sarà la coppia che verrà trattata! Sono un mostro, lo so: non posso capire già su chi si baserà la storia mentre sono all'inizio del precedente volume, ma non è colpa mia! Ho semplicemente pensato che avremmo visto un certo fratello con una certa ragazza dagli occhi di colore diverso, poi sono andata a controllare la trama di "Oltre l'amore" ed è effettivamente così... Della serie autospoileriamoci il libro successivo con il solo uso del nostro intelletto da far invidia a Sherlock Holmes (oddio, forse l'ho sparata un po' grossa con questo intelletto, ho semplicemente letto una cosina e ho fatto due più due).

Bene, adesso vado a studiare greco (yeah), ma voi fatemi sapere, se volete, delle vostre letture attuali, terminate e in programma.

martedì 18 ottobre 2016

Recensione Sangue Amaro

Titolo: Sangue Amaro
Autore: Angela D'Angelo
Genere: Contemporary Romance
Casa editrice: Self Publishing
Prezzo: €7.00 (copertina flessibile)
             gratis (ebook)
Pagine: 160






Trama
Ci sono luoghi in cui ogni giorno è una lotta alla sopravvivenza, dove l'aria avvelena il sangue.
Antonio vive a Scampia, un quartiere dimenticato da Dio e dallo Stato. Sulle sue spalle grava la responsabilità di crescere il fratellino Gabriele, inserito in un programma di recupero per minori a rischio.
Ci sono persone che combattono e non si arrendono al senso d'impotenza.
Greta è una psicologa. La sua vita non l'aveva preparata al degrado delle Vele, alla silenziosa battaglia ingaggiata da un ragazzo cresciuto troppo in fretta e da un bambino che fatica a riconoscersi nei suoi coetanei. 
Ci sono legami che nascono a dispetto delle barriere innalzate dai pregiudizi e dalla società.
Antonio, Greta e Gabriele sono tre figli di una terra amara. Le loro esistenze si intrecciano, si scontrano e si completano sullo sfondo di una realtà difficile e pericolosa, che li minaccia e sembra precludere loro ogni possibilità di avere un futuro.
Sangue Amaro. Una storia di fiducia, di amore, di speranza.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e a partire da oggi mancano otto giorni otto all'uscita di "Oblivion-Opal" e io sto facendo il conto alla rovescia, perché ho bisogno di avere tra le mani questo libro dal finale in stile mainagioia e perché mi piacerebbe tanto vedere una gioia all'orizzonte in questo periodo (ovviamente, la gioia sarebbe nell'averlo tra le mani, visto che il libro in sé non si può dire sia proprio pieno di allegria)... Che poi, altro quesito esistenziale, perché continuo a leggere libri dai finali strazianti in stile mainagioia? Ma un libro che mi faccia ridere come se non ci fosse un domani, non me lo posso trovare?
Comunque, procediamo con la recensione, che è meglio.

Greta è una donna di ventotto anni che lavora come psicologa in un centro di recupero per bambini a Napoli: fra questi, il caso più complicato è quello di Gabriele, un bambino di sette anni che non lega con i coetanei e che sembra idealizzare il fratello Antonio come un eroe.
Greta è segretamente attratta da Antonio, ma ogni volta che si ritrova vicino a lui, lui stesso non le lascia dimenticare il fatto che viene da una famiglia di mafiosi e la accusa di avere pregiudizi nei confronti suoi e del fratello. Un giorno si mettono insieme, ma le cose non sono facili perché lui non parla di sé, non dice niente della sua vita e il più delle volte si adombra senza motivi apparentemente palesi, e quando le cose sembrano finalmente funzionare, quando sembra che per il piccolo Gabriele non ci siano problemi riguardo a questa loro relazione, la mafia torna a ricordare loro che non ci si può tranquillizzare e che non ci si può sottrarre a essa senza conseguenze.

Dunque, questa storia non è la classica storia d'amore, lui bello e dannato, lei la ragazza più innocente del mondo, perché in sottofondo c'è un tema piuttosto forte e delicato e che ci riguarda abbastanza da vicino perché nel nostro paese è una cosa all'ordine del giorno: la mafia. Quella cosa che ti attanaglia, che non ti fa respirare soprattutto per via del fatto che il più delle volte uno non si può tirare indietro di fronte a certe richieste, sebbene siano sbagliate e contro la legge, perché le ripercussioni non solo sono sul diretto interessato, anzi più spesso vengono minacciate intere famiglie. Questo fenomeno, se così si può chiamare in modo eufemistico, è molto radicato qui in Italia ed è abbastanza dappertutto, ma soprattutto al sud e, in particolare, in Sicilia e a Napoli e dintorni, e questo libro ci presenta la situazione vista dagli occhi di chi è impotente e di chi vive nella paura che un giorno qualcuno bussi alla porta e minacci le persone che ama, una situazione in cui conosciamo anche i pregiudizi nei confronti di chi abita in quartieri poco raccomandabili e in cui vediamo sbocciare un amore che aiuterà ad andare avanti e che cambierà qualcosa nelle vite di entrambi i diretti interessati.

Greta è, dunque, una ventottenne che ha studiato per dieci anni per diventare psicologa e che adesso lavora a contatto con bambini un pochino problematici: fra questi c'è Gabriele, un tipetto al quanto particolare che lei ha preso particolarmente a cuore; inoltre, prova qualcosa verso il fratello del piccolo e il rapporto che si verrà a creare fra i due sarà qualcosa di molto profondo, però venato dalla consapevolezza che potrebbe non essere facile, per via del contesto in cui vivono e per via del fatto che lui tende a tenersi tutto dentro, a non parlarle.
Personalmente, il suo personaggio mi è piaciuto molto perché si dimostra forte anche quando è fragile, riesce a farsi forza nonostante la situazione possa non essere molto bella e non si lascia perdere d'animo.

Antonio è una sorta di bad boy alla Daemon Black: all'inizio è piuttosto duro con Greta, ma a un certo punto si scopre che a lei ci tiene ma non sa come far funzionare le cose fra loro a causa del quartiere in cui vive, a causa della mafia che potrebbe chiedergli un favore che non potrà rifiutare a meno di non mettere a rischio le persone che ama; inoltre, proprio come il dolce alieno (oddio, dolce forse è una parolina grossa, soprattutto visto come si comporta all'inizio), farebbe qualsiasi cosa per il fratellino, per farlo vivere sereno senza paura, e questo fatto lo rende un uomo nobile, di quelli che pensano agli altri prima di se stessi e che vogliono solo il meglio. Però, devo dire che dovrebbe fare un po' di pratica e sforzarsi a parlare, non tenersi tutto dentro perché si potrebbero creare delle incomprensioni.

Gabriele è un bambino tanto carino che vorresti tanto avere nella tua vita perché sembra essere molto maturo per la sua età: ha dei problemini a socializzare con i coetanei, però non si isola completamente, ogni tanto lascia entrare Greta nel suo mondo e si dimostra come tutti i bambini, mentre talvolta di fronte al fratello vuole fare il grande e non vuole deluderlo. Diciamo che la sua piccola esistenza non è stata facile, vivendo a Scampia, però adesso ci sono momenti in cui riesce a non pensarci, a svagarsi, soprattutto alla fine, sebbene sia spesso preoccupato per quello che potrebbe essere fatto al fratello.

Tramite questa storia l'autrice, a mio parere, vuole farci passare un messaggio: non smettete di sperare e combattete contro i soprusi per un mondo più giusto.
La speranza è qualcosa di fondamentale di questi tempi perché è quella che ci ha sempre fatto andare avanti e che continua a farlo; se speriamo in un mondo migliore, vuol dire che saremo ancora vivi, se speriamo in qualsiasi cosa, vuol dire che saremo ancora vivi, ed è importante sperare perché è il futuro e perché il futuro sono i più piccoli che devono essere istruiti per comprendere anche le difficoltà che potrebbero incontrare.
Combattere per un mondo migliore è una cosa piuttosto difficile, perché, a volte, per quanto uno combatta c'è qualcun'altro che potrebbe remare contro o che vanifica quello che è stato fatto: però, combattere per avere qualcosa di migliore, per far vivere le persone in una situazione migliore, più felice, è qualcosa di non impossibile, anche se non è immediato; molto spesso tutte le battaglie che facciamo sono complicate e difficili, ma se non ci perdiamo d'animo potremmo anche uscirne vincitori. Per ottenere un mondo più giusto gli ostacoli sono tanti, ma talvolta bisogna cambiare le regole del gioco e non aver paura delle conseguenze, accettarle e cercare anche di fare i meno danni possibili nel momento in cui si cambia strategia.

Un'altra cosa che insegna è proprio il fatto di non aver paura: tutti noi abbiamo delle paure, ma dovremmo cercare di superarle, sebbene, ancora una volta, non sarà una cosa facile (ma d'altronde, che gusto ci sarebbe se fosse tutto facile come schioccare le dita?); superare le proprie paure è un grande passo, specie se la paura è nei confronti di qualcuno molto prepotente che incute timore solo a nominarlo.
E, a proposito della mafia, dovremmo imparare a combatterla senza la paura delle conseguenze, perché saranno sempre un po' terribili, sia che falliamo sia che vinciamo, e in teoria dovremmo anche cercare di metterla da parte per le persone che verranno dopo di noi, per dar loro qualcosa in cui sperare e un mondo un po' migliore di quello in cui ci troviamo adesso, magari con qualche problema in meno (tanto, i posteri avranno di sicuro altro di cui preoccuparsi perché i problemi sono come le caramelle: uno tira l'altro).

Per concludere, questo racconto non parla di una semplice storia d'amore con i problemi che ci sono in qualsiasi altro libro di genere New Adult e ci riguarda anche da vicino perché la realtà presentata la viviamo praticamente ogni giorno, è parte del nostro paese, sia che siamo del nord, del sud o del centro, in un qualche modo ci rientra sempre che si parli di una struttura abusiva, di una fabbrica in un posto in cui non dovrebbe essere e che produce materiali che non dovrebbe produrre e tanto altro.
Ci presenta una lotta di un uomo che deve badare al fratellino e che vuole non vederlo immischiato in faccende simili, un uomo che vorrebbe essere felice ma che deve tenere conto di alcune personcine tanto carine.
Insomma, una storia da leggere, se non lo si è ancora fatto, perché è molto bella e perché non è la solita storia d'amore trita e ritrita.
Voto:

lunedì 17 ottobre 2016

Le ansie e i disagi del lettore: sistemare la libreria

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, sempre senza un Daemon Black accanto e con un pochino di ansia addosso, in compenso, per via della verifica di greco, e ho paura.
Comunque, per il momento non pensiamoci, stiamo calme e respiriamo, perché oggi inauguriamo una nuova rubrica!
L'idea mi è venuta ad agosto, mentre ero nel letto e stavo aspettando che il mio cervello si spegnesse visto che era proprio ora di andare a dormire (massì, cervello caro, continua pure a lavorare ininterrottamente che io non ho mica bisogno di dormire... fai pure), così mi sono messa a cercare nuove idee per il blog. Pensa e pensa, a un certo punto mi sono immaginata una conversazione con una mia amica (sì, lo so, non sono normale, ma dovete anche sapere che ci sono dei giorni in cui sto mezz'ora in bagno a parlare con lo specchio, quindi quell'episodio era ancora nella norma) e proprio questa mi diceva "Ma, perché non ti metti a parlare dei disagi di noi lettori?". Ecco la mia eureka, la mia illuminazione che si fa strada nella mia mente e questa che inizia a lavorare su mille possibili scenari da analizzare e un modo per renderli il più divertenti possibili, di modo che strappino un sorriso.
Quindi, oggi partiamo con questa nuova idea, molto disagiata, che suddividerò in punti in base alle diverse sfaccettature dei temi che affronteremo, e in questo primo appuntamento parleremo di sistemare la libreria.

Ordinare la nostra libreria è sempre un momento molto delirante e rilassante al contempo: da una parte, ci piace risistemare i nostri libri, accarezzarli, annusarli e ricordarci della loro storia, di quanto ci era piaciuta, ma dall'altra è anche un'impresa titanica perché più libri ci sono, più saranno grossi i problemi, ci faremo millecinquecento viaggi mentali per cercare di metterli nell'ordine che vorremmo e per far combaciare l'idea della sistemazione che abbiamo in mente con la realtà. Ci sono, quindi, molti disagi e ora li analizzeremo insieme.

1.
Mettere in ordine la nostra libreria è un problema ENORME, andiamo in palla per ogni minimo dettaglio: magari, vogliamo mettere i libri in una certa posizione, su un determinato scaffale, in un ordine preciso, ma cosa succede quando, dopo aver messo tutti i nostri libri preferiti nell'ordine desiderato, l'ultimo libro della fila non ci sta per tre millimetri tre?
 Panico. Ansia. Inizi a chiamare tua madre, tuo padre, il gatto, la cimice che sta sul tuo balcone (o la vespa, dipende dalla stagione), tutto il condominio e i pompieri per cercare di schiacciare il più possibile tutti gli altri libri e cercare di farci entrare quel maledettissimo volume che non ha proprio intenzione di stare dove lo vuoi.
Perciò, dopo aver pregato tutti i santi, santi vampiri, santi licantropi, santi alieni, Santo Daemon e Santa Armentrout madre degli alieni più fighi del ventunesimo secolo, e aver addirittura tentato di richiamare fuori da tutti i libri che hai letto i personaggi più mastodontici, compreso Robeus Hagrid, cosa fai? Semplice, o chiami un falegname per spostare quella parete della libreria di quei tre millimetri, oppure metti qualche libro al posto degli altri e ti rassegni al fatto che non potrai avere nello scaffale che vuoi tu le tue serie preferite.

2.
Un altro problema sta nel decidere in che modo sistemare la libreria, in quale ordine mettere i libri.
Se, infatti, si decide di suddividerli per case editrici c'è un problemino perché potrebbero finirti vicini due libri di due generi completamente diversi, come un fantasy accanto a un saggio che hai dovuto leggere per la scuola e che avresti voluto non averlo mai comprato perché ti ricorda soltanto tutti quei giorni che ci hai messo a leggerlo e tutti quei giorni in cui hai sperato di capirci qualcosa. Insomma, già qualcosa è da cambiare....
Allora, decidi di ordinarla in ordine alfabetico per autore, ma il problema sussiste nel momento in cui anche qui ti ritrovi i tuoi libri preferiti del tuo autore preferito in cima alla libreria e se mai un giorno volessi rileggerli dovresti andare a prendere una scala perché sei alta un metro e sessanta, mentre la tua libreria arriva quasi a toccare il soffitto, ed è in questo preciso momento in cui desidereresti essere Daemon Black in versione femminile alta un metro e ottanta, e novanta o due metri (io non ho ancora capito quanto è alto esattamente, visto che la protagonista cambia la sua altezza ogni volta che lo vede), oppure desidereresti far ritornare nel mondo dei vivi quel gigante buono che se n'è andato troppo presto anche per dirgli che sia Cory, sia Finn rimarranno sempre nel tuo cuore.
Poi, dopo questo epic fail, decidi di provare a suddividere la libreria per colore, per cercare di far venire fuori qualcosa di veramente bello, ma cosa succede se hai più di duecento libri e se sono già le cinque del pomeriggio e il giorno dopo hai scuola, quindi non puoi neanche pensare "Massì, tanto domani non devo alzarmi presto"? E il problema sta proprio qui, nel fatto che hai troppi libri che dovresti tirare fuori e nel fatto che non puoi andare a dormire tardi perché il giorno successivo c'è scuola e c'è anche il monitoraggio di arte che ti fa paura, ergo non avresti tempo per finire il lavoro e di lasciare i tuoi libri per terra tutta la notte non se ne parla nemmeno, visto che conosci la tua gatta e sai benissimo che, se le partono i cinque minuti, per te e i tuoi libri è la fine.
Alla fine di tutto ciò, decidi di metterli un po' alla cavolo, posizionando vicino tutte quelle serie che ti sono piaciute alla follia e ti ripeti che per farne una arcobaleno ci vorrebbe troppo tempo e che prima o poi anche tu avrai una libreria colorata bellissima (poi ti ricordi che hai serie con le coste di colore diverso e ti impietosisci perché non vuoi separarle, perciò decidi che una libreria colorata la farai solo per gli autoconclusivi o per quelle serie con le coste dello stesso colore). Quindi ti viene qualcosa tipo questo:

3.
Un altro momento di ansia e disagio, tutti insieme appassionatamente, si ritrova quando stai riordinando gli scaffali e ti ricordi che hai almeno dieci serie di cui ti mancano dei libri perché, o non li hai ancora acquistati, oppure non sono usciti... Cosa fai? Dilemma: lasci lo spazio oppure no? Se decidi di lasciarlo dovrai prendere le misure al nanometro perché se sbagli anche solo di un millimetro va a finire che ti ritrovi nella situazione del punto 1 e per farci entrare il libro in questione devi fare una fatica immane, oppure va a finire che devi spostare gli altri volumi e che devi di nuovo cambiare l'ordine.
E se, invece, decidi di non lasciare lo spazio? Allora, devi essere consapevole del fatto che poi dovrai rivoluzionare di nuovo tutto nel momento in cui avrai un altro libro di quella serie e che, con tutta la probabilità del mondo, ci metterai un altro giorno perché "e sposta questo qui, questo di là, questo non ci sta!" e tua madre arriverà tutta preoccupata a chiederti se stai costruendo una bomba nucleare con tutto il trambusto che stai facendo e ti beccherai anche un'occhiata alla "ma perché è toccata a me una figlia con la smania per i libri? Una che adora gli smalti e lo shopping era troppo difficile?".

4.
Ora, questo problema non è proprio legato alla sistemazione dei libri, ma è una cosa che mi dà fastidio.
Vi è mai capitato di entrare nella vostra stanza, di buttare un occhio sulla vostra libreria tanto carina e di vedere che due libri sono un po' più in dentro degli altri? Ecco, a me sì e ogni singola volta chiamo mia madre per chiederle se qualcuno è entrato in camera mia mentre ero a scuola... Indovinate un po' cosa mi risponde? "Nessuno, solo la gatta" e poi, dopo qualche secondo "Ah, deve aver giocato vicino alla tua libreria dove c'era un cordino". Al che inizi a maledire te stessa per non aver messo quello stupido cordino da un'altra parte, ti arrabbi per tre secondi con la tua gatta perché ha messo le sue zampine sui tuoi libri e infine, dopo averla perdonata perché ti ha fatto gli occhi dolci, vai a rimettere i libri tutti allo stesso livello, li accarezzi e prometti loro che non succederà più una cosa del genere (e poi, puntualmente, questo accade di nuovo, con la sola differenza che questa volta è stata tua madre a sfasarti i libri quando ci ha dato un colpetto col gomito mentre stava passando l'aspirapolvere).

5.
Ultima cosa nel sistemare la libreria è dove sistemare, e come, i vostri gadget di modo che stiano fermi e che la vostra gatta non li veda perché se è una collana c'è il serio rischio che passi tutto il giorno a giocarci. Iniziate col posizionarli sui vostri libri, però poi coprono i titoli e dovete cambiare posizione fino a che non decidete di mettere in un angolino un chiodo a cui appendere le collane, i braccialetti e altre cianfrusaglie tanto carine; se invece sono quei tipi di gadget che non sono fatti per essere indossati il problema sussiste perché dovete metterli secondo un certo angolo, di modo che lascino intravedere il libro e che si lascino vedere nella loro bellezza.
La situazione si fa difficile quando non solo avete dei gadget dei vari fandom, ma anche quando avete i dvd della vostra serie preferita che vi piacerebbe avere su un determinato scaffale perché ha fatto parte di una fase importantissima della vostra vita e non potete relegarla negli angoli più bui della vostra libreria, no? Così iniziate a impazzire per metterli tutti sullo stesso scaffale dei vostri libri preferiti, ma tornate alla situazione del punto 1 in cui vi capita che, poiché siete molto, ma mooolto fortunate, dovete rivoluzionare tutto perché l'ultimo libro non vi ci sta neanche a pagarlo e iniziate a sclerare male per la casa rivolgendovi a chiunque vi stia ascoltando perché #mainagioia.

Bene, queste sono alcuni disagi legati al fare le librerie e spero di non essere la sola a cui accadono certe cose.
Io concludo qui, spero che vi piaccia questa mia idea e mi scuso se le foto della mia libreria non sono come quelle dei fotografi ma, fidatevi, farne alcune è stata un'impresa titanica! Fatemi sapere se anche voi siete così disagiate, se ci sono altre cose da aggiungere alle ansie a proposito del sistemare la libreria e noi ci vediamo con questa rubrica fra un po', intanto se avete suggerimenti, se volete vedere alcuni argomenti particolari, io sarò ben felice di accontentarvi.
Alla prossima!