martedì 30 gennaio 2018

Recensione Antiche voci da Salem

Titolo: Antiche voci da Salem
Autore: Adriana Mather
Genere: Fantasy
Casa editrice: Giunti
Prezzo: €16.00 (copertina rigida)
Pagine: 384






Trama
Salem, ai giorni nostri: quando Samantha Mather si trasferisce nell'antica casa avita per stare vicina al padre, ricoverato perché misteriosamente in coma, trova in città un'accoglienza piuttosto fredda. Sono passati ormai tre secoli da quando il suo antenato Cotton Mather è stato protagonista del processo alle streghe, firmando il trattato usato a fondamento delle condanne, ma i racconti che allora avevano spaccato la comunità sono ancora terribilmente vivi. Isolata e avvolta dall'ostilità gelida degli Eredi delle presunte streghe, Samantha si trova intrappolata in un complicato groviglio in cui passato e presente si intrecciano pericolosamente. Soltanto Jaxon, figlio della migliore amica del padre e segretamente attratto dalla ragazza, sembra immune a quell'odio, almeno finché Samantha non entra in contatto con l'affascinante Elijah, uno spirito tragicamente coinvolto nelle antiche vicende storiche, e le cose si complicano. Samantha scopre un modello ricorrente nei secoli, in base al quale le famiglie dei perseguitati e dei persecutori pagano n terribile tributo di morti. C'è solo una speranza per evitare che la storia si ripeta: svelare i segreti del passato fra odi antichi e passioni, e rinunciare a qualcosa di sé per aprirsi a un sentimento nuovo.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e ormai siamo giunti alla fine del primo mese dell'anno... da una parte, mi rendo conto che il tempo è passato in frettissima e avrei voluto godermi questi primi istanti un pochino meglio, dall'altra, però, questo vuole anche dire che fra circa una settimana arriva il Carnevale e io sono troppo contenta, saranno sei giorni in cui potrò leggere liberamente (sperando che a nessun professore venga in mente l'idea di metterci verifiche il giorno dopo l'ultimo di vacanza che è un martedì)!
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che ho letto tre settimane fa, suppergiù, e che mi è piaciuto da morire.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

Samantha è una ragazza di quindici anni che ha sempre vissuto come un pesce fuor d'acqua per tutta la sua vita newyorkese: nonostante il padre cercasse di tirarle su il morale, Sam non poteva far altro che sentirsi sbagliata ogni qualvolta succedeva qualcosa di brutto alle sue amiche e i loro genitori decidevano che la colpa fosse solo sua.
La situazione poi peggiora quando si trasferisce a Salem, mentre il padre è in coma, dove tutti la guardano storto per il solo fatto di essere imparentata con un uomo che trecento anni prima ha contribuito a processare le streghe. A scuola nessuno è carino con lei, soprattutto per via degli Eredi, un gruppo di discendenti delle più importanti famiglie accusate di stregoneria, e per via di alcuni incidenti che non fanno altro che metterla in cattiva luce.
Sola e abbandonata da tutti tranne che da Jaxon, il suo vicino di casa in cui stenta a riporre fiducia, Sam cercherà di scoprirne di più a proposito di tutta questa faccenda delle streghe, sarà determinatissima a venirne a capo, anche se questo vorrebbe dire instaurare delle alleanze molto poco piacevoli e, da un certo punto di vista, pericolose, nel tentativo di fermare tutto questo odio e di mettere la parola fine a uno schema di cui ha trovato testimonianze nel diario della nonna.

Siccome Jaxon è un povero mortale che non può capire certe cose legate alle streghe (sebbene, riesca a dare una mano alla protagonista tirandole su il morale e facendola sentire meno sola), Sam si rivolge a una presenza particolare e non proprio amichevole nei primi momenti.
In casa sua, infatti, c'è lo spirito di un ragazzo morto circa trecento anni fa, nell'epoca dei processi alle streghe, di nome Elijah che, pur con un'iniziale riluttanza, si rivelerà una presenza preziosa per scavare a fondo nella questione e trovare un modo per spezzare la maledizione che sembra essersi abbattuta non solo sui Mather, ma anche su tutte le famiglie degli Eredi.
Colto, raffinato, elegante e gentile come un uomo del Settecento, Elijah svelerà dei particolari del suo passato molto interessanti e si farà apprezzare per il modo in cui ragiona, l'intensità dei suoi sentimenti e dei suoi gesti, nonché per il suo animo buono, al punto da non essere indifferente nemmeno a me medesima alla protagonista di questa storia.

Una delle cose che mi è piaciuta di più, oltre alla caratterizzazione dei personaggi che sono molto credibili e pieni di sfaccettature da scoprire, è stato il fatto che dal testo traspariva il grande lavoro - e forse anche la grande passione - che l'autrice ha fatto nel creare questa storia: non ha semplicemente deciso di parlare di streghe a Salem, come avrebbe benissimo potuto fare, ma è andata alla ricerca della storia della cittadina e della sua famiglia, ha ricostruito i processi alle streghe, facendo collegamenti fra il presente della storia e il passato e contribuendo a creare una storia ben strutturata e accurata nei minimi dettagli.
Nulla è stato lasciato al caso, anzi, l'ambientazione assume un ruolo ancora più significativo perché qui ne conosciamo la storia, o almeno una parte, possiamo osservare i fantomatici processi attraverso le testimonianze che la protagonista raccoglie, un po' come se ci fosse un parallelismo fra autrice e Sam, in quanto entrambe si sono documentate sulla storia (e questo non è nemmeno l'unico parallelismo, ce n'è un altro che però non vi posso svelare perché altrimenti faccio spoiler).
Come se non bastasse, la Mather è riuscita anche a creare un bel mistero, unendo così la storia ai pregiudizi e alle credenze, dando alla vicenda dei toni scabrosi in certi punti, un pochino inquietanti, e dei toni gialli, con dei risvolti che non ti aspetteresti perché ti colgono veramente impreparato, sono proprio dei colpi di scena con i fiocchi.

Un'altra cosa che ho apprezzato, ricollegandomi alla caratterizzazione dei personaggi, è stato il fatto che questa storia è piena di emozioni della protagonista, emozioni che permeano tutto facendosi strada anche nel cuore del lettore (almeno nel mio caso) e che hanno sfumature piuttosto cupe, poiché ci troviamo di fronte a una persona che viene esclusa a causa dei pregiudizi altrui, che non viene compresa e che viene anche derisa come se non valesse nulla e non fosse uguale agli altri.
Ma in mezzo a rabbia, paura, desolazione, tristezza e dolore c'è pure spazio per qualcosa di gioioso come l'amore. Eh sì, anche qui abbiamo una specie di storia d'amore, un triangolo amoroso che non risulta pesante rubando la scena ai fatti, in quanto è proprio posto in secondo piano rispetto al mistero che ha un ruolo decisamente più imponente, e che è costruito anche molto bene perché non è così scontato il risvolto finale come negli altri casi in cui si può capire sin da subito chi verrà scelto come futuro sposo ragazzo - forse anche perché c'è una piccola cosina, ma da nulla proprio, che bisogna prendere in considerazione.

Concludendo, devo dire che mi è piaciuto veramente tanto, ne ho sempre rinviato la lettura e per un momento avevo anche pensato di lasciarlo perdere definitivamente, ma per fortuna non l'ho fatto e sono rimasta sbalordita dalla storia, dalla cura dei dettagli, dal coinvolgimento che ha saputo creare in me, dalla bellezza del personaggio di Elijah e dalla forza che tutti questi elementi contribuiscono a creare. L'autrice ha fatto decisamente un buon lavoro, almeno dal mio punto di vista, dando vita a una storia appassionante e di cui non vedo l'ora di leggere il seguito (che per il momento esiste solo in inglese), soprattutto per il fatto che è collegato sempre alla sua famiglia, il che vuol dire che si sarà documentata per bene anche in questo caso, e ha a che fare con il Titanic, che io amo profondamente.
Staremo a vedere!
Voto:

giovedì 25 gennaio 2018

Recensione Quando l'amore nasce in libreria

Titolo: Quando l'amore nasce in libreria
Autore: Veronica Henry
Genere: Romance
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: €16.90 (copertina rigida)
Pagine: 312






Trama
In uno stretto vicolo di un minuscolo paesino vicino a Oxford si nasconde un posto speciale. E' una piccola libreria, tutta di legno. Gli scaffali arrivano fino al soffitto e pile di libri occupano ogni angolo disponibile. Il suo nome è Nightingale Books ed è proprio qui che Emilia è cresciuta. Fra le pagine di Madame Bovary e una prima edizione di Emma di Jane Austen, Emilia ha imparato che i libri possono anche curare l'anima. E' proprio questo che suo padre ha fatto per tutta la sua vita e ora è compito di Emilia: aiutare i suoi clienti grazie ai libri. Thomasina, timida e introversa, ha scoperto la cucina e l'amore attraverso i romanzi di Proust e i libri del cuoco Anthony Bourdaun; Sarah, la proprietaria dell'antica villa di Peasebrook Manor, trova il suo unico conforto tra le righe di Anna Karenina; Jackson riesce a comunicare con suo figlio solo grazie al Piccolo Principe. Perché per ogni dolore, per ogni dubbio, per ogni momento difficile esiste il lirbo giusto. Ul libro che ti può salvare. Un libro che può farti trovare l'amore. Ma adesso la libreria è in pericolo. I conti proprio non tornano, i creditori stanno diventando pressanti e un uomo d'affari senza scrupoli vorrebbe costruire al suo posto degli appartamenti di lusso. La tentazione di vendere è enorme, ma Emilia deve tenere fede alla promessa che ha fatto al padre, deve lottare per la Nightingale Books. Deve continuare ad aiutare gli altri attraverso le pagine dei libri. Grazie alle parole di Camus, Salinger, Burgess e Kerouac, forse Emilia riuscirà a trovare la chiave per risolvere i suoi problemi. Manca solo quella per aprire il suo cuore.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina che sta dando un po' di matto perché fra due giorni devo dare un esame di computer per ottenere poi un patentino e ho paura di dimenticarmi tutto! Che poi, avessi anche un momento di buio totale, non puoi manco copiare, perché tanto non li vedi i computer degli altri, manco con il binocolo.
Incrociamo le dita!
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che mi è stato regalato da mia zia un mesetto abbondante fa e che mi sarei aspettata come qualcosa di sensazionale, invece all'inizio non è riuscito a convincermi al 100 per 100.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

In questa storia non c'è un vero è proprio protagonista, o meglio, dal mio punto di vista il "personaggio" principale, attorno a cui si sviluppa tutta la vicenda, non è una persona ma un luogo, la Nightingale Books. Attorno a questa libreria molto amata da tutti gravitano un sacco di persone di cui abbiamo modo di osservare la vita e, benché non abbiano alcun legame di sangue effettivo, la cosa che li accomuna è proprio la presenza di questo gioiellino pieno di libri in cui anche al lettore piacerebbe finire.
La proprietaria del negozio è Emilia, una giovane donna che si ritrova fra le mani un'attività che era sempre stata gestita dal padre e che, a quanto pare, non gravita in buone acque: ci sono, infatti, molti debiti da saldare, i guadagni non coprono tutte le spese e, come se non bastasse, c'è un uomo che sta tentando in tutti i modi di acquistarla per usufruire del suo parcheggio al fine di guadagnare di più con la costruzione di un palazzo di fronte. Emilia, sebbene non del tutto convinta di stare facendo la cosa giusta per se stessa, decide di prendersi questa responsabilità, ma la mancanza del padre si farà sentire molto spesso e più volte sarà tentata di cedere tutto, di fronte alle enormi difficoltà.
Ma lei non è sola in tutto questo, oltre ai collaboratori di suo padre, che la aiutano sobbarcandosi un po' del lavoro che dovrebbe gestire, ci sono anche i suoi clienti che spesso le danno la carica in più per non mollare.
Prendiamo Thomasina: insegnante di cucina, timida e introversa, trova nei libri il suo mondo, specie se sono libri di cucina, e grazie al fatto che la libreria è rimasta aperta riuscirà piano pianino ad affrontare le sue paure e a parlare in pubblico.
Poi, c'è Sarah, una donna sposata che abita nella tenuta di Peasebrook Manor e che era molto legata alla Nightingale Books perché le ha cambiato la vita, l'ha aiutata a  risollevarsi da un momento famigliare piuttosto duro: la morte del padre di Emilia l'ha colta alla sprovvista, ora è sola, senza più nessuno a cui affidarsi e deve pure organizzare il matrimonio della figlia, ma forse non tutto è messo così male.
Tanti personaggi si ritrovano collegati a questo luogo, per motivi affettivi o per altri, ma tutti insieme riusciranno, forse proprio grazie alla libreria, a ridare un senso alle loro vite e a scegliere la vita che vogliono vivere d'ora in avanti, facendosi forza a partire dalle loro perdite e dalle loro difficoltà.

Ora che vi ho presentato un po' la storia senza entrare troppo nei dettagli, fatemi dire una cosa: la Nightingale Books non è solo il fulcro della vicenda, ma è anche il nostro sogno segreto, nonché un'ambientazione coi fiocchi che ti fa sognare dall'inizio alla fine.
Leggere dell'amore di tutte queste persone nei confronti dei libri, della cura che ci mettevano per scegliere quello giusto, del senso di appartenenza che sentivano entrando nel negozio, come se fossero a casa loro, è stata un'esperienza idilliaca perché, andiamo, chi non sogna di trovare una libreria del genere, che odora di libri, in cui le persone si scambiano consigli sulle letture? Per di più, si trova nei pressi di Oxford ed è così che ci si innamora dell'ambientazione.
Certo, al di là della libreria non si vede molto altro, però ha talmente tanto carattere, senti talmente tanta empatia nei confronti di chi ci respira dentro, che non ti interessa neanche di scoprire come è fatta Oxford, perché tanto il tuo luogo preferito saranno sempre i libri. Punto.

E come non citare la bellezza del fatto che tutte le vicende che sono presentate hanno a che fare con dei libri? Guardate, non c'è nessun punto di vista che sia scarno di libri, tutti i personaggi vi hanno a che fare e molto spesso la lettura, o il solo tenere in mano un libro, li porta a comprendere meglio come devono agire se vogliono che la loro vita cambi, oppure attraverso i libri capiscono qualcosa che prima non avevano voluto forse capire.
Non c'è niente di più confortante del leggere di altre persone che tramite la lettura ricevono un impulso per orientare la propria vita, perché 1) ti fa sperare che un giorno, grazie a uno di questi esserini fatti di pagine, capirai veramente cosa devi fare e 2) ti convinci ancora di più del POWER della lettura.

In mezzo a tute queste cose belle, però, c'è una nota stonata.
Allora, partiamo dal presupposto che io, generalmente, non mi documento mai su un libro che voglio leggere perché posso incappare in spoiler e di dare uno sguardo approfondito alla trama non se ne parla nemmeno, perché ultimamente io trovo che svelino più del dovuto, ergo non sapevo bene in cosa mi stavo buttando, pensavo a una storia d'amore fra i libri o una cosa del genere... Bene, le mie aspettative sono state un po' deluse (ecco perché di solito mi impegno a non fare pensieri preparatori sulle future letture), perché questo è un romanzo corale, il che vuol dire che vede millecinquecentocinquanta punti di vista diversi e, lasciatemelo dire, a me già iniziano a girare le scatole quando la Clare salta da un personaggio all'altro all'interno della stessa vicenda (mi da un fastidio quando sto leggendo un capitolo dal PoV di Julian e sul più bello lei inserisce quello di Cristina), quindi figuriamoci seguire sette PoV completamente separati l'uno dall'altro tranne per qualche contatto! Poi, diciamocela tutta, perché il fatto che ci fossero più PoV mi ha dato fastidio? Perché mi è sembrato che le vicende non si sviluppassero in maniera soddisfacente, mi sembrava tutto molto affrettato e talvolta poco approfondito, accennato, mentre a me piace sapere la conclusione e lo sviluppo delle storie in maniera dettagliata. Invece, in questo caso, la compresenza di sette storie ha creato un effetto di straniamento, non mi sono sentita coinvolta nel racconto, perché era tutto fin troppo semplificato e forse il fatto che il libro sia relativamente corto ha ingigantito questa mia sensazione.

Insomma, una storia molto carina, ma che avrei voluto si fosse concentrata magari su meno personaggi e avesse sviluppato meglio le varie vicissitudini, in maniera più approfondita.
Voto:

martedì 23 gennaio 2018

Recensione L'Ombra di Ares

Titolo: L'Ombra di Ares
Autore: Jennifer L. Armentrout
Genere: Fantasy
Casa editrice: HarperCollins
Prezzo: €16.00 (copertina rigida)
Pagine: 446






Trama
Mentre il mondo dei mortali scivola nel caos, travolto da una guerra in cui divinità, Puri e Mezzosangue si affrontano senza esclusione di colpi, Alex per la prima volta non sa cosa fare. La scioccante sconfitta che ha lasciato sul suo corpo ferite indelebili ha segnato profondamente anche la sua anima, costringendola a dubitare di se stessa e delle sue reali capacità di mettere fine a quell'insensato conflitto una volta per tutte. Come se non bastasse, gli ostacoli che separano lei e Aiden dalla felicità sembrano moltiplicarsi, e l'idea di doversi fidare di un nemico letale per scendere ancora una volta negli Inferi e liberare uno degli dei più potenti e pericolosi di tutti i tempo è a dir poco destabilizzante. Ma la resa dei conti è ormai imminente, e Alez sa che sarà messa di fronte a una scelta terribile: la distruzione di tutto ciò che ha di più caro... o la propria fine.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e anche oggi nessuna gioia si è vista all'orizzonte... lo so, lo so, il nuovo anno è appena iniziato e io sto già qui a lamentarmi, ma cosa volete, sono giovane e impaziente e mi piacerebbe molto in questo momento andare a fare una passeggiata, mangiare qualcosa di buono ed essere già a Carnevale, per andarmi a prendere i geloni ma per sentire ancora quella bella atmosfera di festività, che ti fa apprezzare di più la tua città, che altrimenti criticheresti per qualsiasi cosa, a partire dai ricordini dei cani sui marciapiedi.
Ma, a parte questo, oggi sono tornata per parlarvi dell'ultimo volume della "Covenant Series", un volume abbastanza ansiogeno, ma molto bello, a parte per il finale, che mi ha tolto dieci anni di vita, però di questo ne parleremo alla fine.

Dunque, avevamo lasciato la nostra cara Alex nel momento immediatamente successivo a un terribile scontro con Ares, il dio della guerra, nonché colui che sta fomentando Seth e Lucian in questo oscuro piano di rovesciare gli dei e contribuire alla fine di noi umani (più o meno).
Consci del nemico da abbattere, ora il problema sta nel come sconfiggerlo, siccome non è per nulla facile tentare di contrastare un dio, tanto meno uno che sa bene come muoversi sul campo di battaglia e nelle retrovie.
Mentre, però Alex si sta riprendendo, qualcuno inaspettatamente cambia le proprie convinzioni e, sotto la diffidenza generale, decide di aiutarli a compiere l'impossibile e a evitare ulteriori morti, sia fra gli umani, sia fra i Puri e i Mezzosangue sottoposti al potere di costrizione.
Questa nuova presenza, sarà fondamentale nella riuscita del piano, ma ancora di più sarà importante perché conosce i piani del nemico e può trovare un modo per aggirarli.
Solo che tutto questo non basta, Ares potrebbe batterli tutti in tre secondi netti grazie al suo potere, pertanto non resta che una sola cosa da fare: scendere negli Inferi e andare a trovare qualcuno che si intende molto bene di guerra... e di distruzione.

In questo volume Alexandria è decisamente più combattiva: a partire dalla sua trasformazione, se così la vogliamo chiamare, la sua vita è diventata molto più frenetica e meno felice di quanto non sia mai stata; molti dei suoi compagni se ne sono andati, lasciandole addosso il senso di colpa di essere colei che, potenzialmente, darà il potere allo Sterminatore degli dei di distruggere tutto il suo mondo e di non essere riuscita a fermare questa situazione prima.
Come se non bastasse, c'è qualcosa di strano in lei da quando è tornata dal mondo dei quasi-morti, dopo lo scontro con Ares, e questo la mette particolarmente a disagio perché si rende conto che non reagisce più come sarebbe giusto fare, sente solo una grande desolazione mista all'amore che prova per Aiden.
Con l'aiuto, però, di coloro che sono rimasti e della preziosa personalità di Apollo (mamma mia, quanto mi fa ridere! Voglio un piccolo Apollo personale come consigliere, thanks), Alex riuscirà a non lasciarsi scoraggiare da tutto quello che sta accadendo, cercando di pensare a come raggiungere il padre e a come non morire nell'ipotetico scontro finale.

Aiden St. Delphi, dal canto suo, si dimostra sempre calmo e con i nervi ben saldi, nonostante ci siano situazioni in cui palesemente vorrebbe fare qualcosa di poco carino (vedi certi istinti omicidi). In mezzo alla guerra lui riesce a rimanere se stesso, osservando tutto ciò che accade con occhio critico, aiutando chi può aiutare, restando un punto fisso per la protagonista, che in questo momento sta attraversando una fase critica, e rimanendo sempre l'uomo dall'intensità disarmante che abbiamo conosciuto nei volumi precedenti (grazie, Aiden, per non esserti rincretinito per amore, lo apprezziamo).

E, infine, ultimo personaggio che vi cito, abbiamo Seth.
Diciamo che è da un po' di pagine che tutti siamo sconvolti per il suo voltafaccia e che speriamo rinsavisca perché è un così caro ragazzo e non è giusto odiarlo (o comunque prenderlo un po' in antipatia), però, grazie a Dio, in questo volume inizia a riscattarsi, connette i due neuroni che gli erano rimasti e BOOOM eccolo lì, in splendida forma, a ridiventarmi simpatico, sebbene la strada sia ancora lunga. Qui, Seth comprende i suoi errori, capisce che la sete di potere non è qualcosa a cui dare retta ed è pronto ad aiutare a risolvere la situazione che lui stesso ha contribuito a creare con un grande sacrificio di cui gli siamo grati.

Insomma, "L'Ombra di Ares" è veramente scoppiettante, ci sono momenti pieni di azione, in cui temi la morte di qualcuno - e pure a buon ragione, perché si sa che gli scrittori sanno essere particolarmente sadici in certi casi -, altri pieni di ansia, e altri ancora un po' più tranquilli e scherzosi, giusto per sdrammatizzare in un contesto piuttosto spinoso.
Come al solito, la zia Jenny non rinuncia alla sua ironia, qui personificata da Apollo, che dona quel tocco di leggerezza alla storia e che aiuta a farti sentire coinvolto e perso in questo mondo, ma non rinuncia nemmeno ai colpi di scena... eh sì, ci sono dei momenti in cui si rimane così:
e allora inizi seriamente a preoccuparti, perché sai che non puoi sopportare altri colpi al cuore, non dopo tutto ciò che è successo, e speri che tutto si concluda nel migliore dei modi... tutto bello, peccato che la cara Armentrout abbia una predilezione per certi tipi di finale, specie se includono una stoccata che ti fa saltare in aria dalla disperazione a poche pagine dalla fine perché non sembra per nulla l'happy ending che ti eri immaginata! Ma d'altronde, l'aveva già fatto una volta, bisognava aspettarselo...
Che poi, non le basta una fine del genere, no la lascia pure aperta! Insomma, io come faccio a sopravvivere senza sapere che fine ha fatto un certo personaggio? Capisco che ci sia poi la trilogia (o forse è una tetralogia? Non l'ho ancora capito) su Seth, però io ho BISOGNO di sapere!

Concludendo, questa è stata una degna chiusura per una saga molto bella, che mi è entrata nel cuore più lentamente del solito, ma che sicuramente ricorderò finché campo grazie all'esuberanza di un certo dio (mammina mia, quanto è forte) e alla presenza di frasi in greco che ho cercato invano di tradurre e che mi hanno fatto molto piacere perché vuol dire che la zia Jenny ha fatto anche un bel lavoro di ricerca.
Voto:

giovedì 18 gennaio 2018

Recensione Point Break - Book One: in the city

Titolo: Point Break - Book One: in the city
Autore: Marion Seals
Genere: Contemporary Romance, Suspense
Casa editrice: Self-publishing
Prezzo: €2.99 (ebook)
Pagine: 419






Trama
Il destino li ha fatti incontrare.
Il pericolo li ha costretti a fuggire.
L'amore li metterà di fronte ai loro limiti.
Randy Bennett ha sempre saputo ciò che voleva da New York: la possibilità di essere se stesso e di realizzare tutti i suoi sogni.
Per Chatlotte Davis la City è una porta chiusa su un passato ingombrante, ma anche un nuovo lavoro, fatto di certezze e razionalità.
Ryons e Finnigan, ex Forze Speciali e contractor alla BLACK EAGLES, vedono nella metropoli il luogo dove poter continuare a fare ciò che hanno sempre fatto: proteggere le persone, lasciando scorrere il tempo in una rassicurante routine.
La Grande Mela, però, ha in serbo per tutti loro una sorpresa.
Ognuno di loro sarà messo alla prova, con il rischio di perdersi.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, per il momento ancora felice e spensierata in quanto la scuola non è ancora ricominciata a pieno regime, diciamo che è un lento riassestamento nell'habitat naturale di tutti noi poveri studenti che non hanno più molta voglia di stare tutto il giorno e tutti i giorni sui libri... insomma, una pallida illusione che forse fino a giugno le cose non andranno così male data dalla leggerezza della settimana appena trascorsa. Oh, ma non gioiamo troppo che poi tanto il mainagioia tornerà sempre e comunque!
Anyway, eccomi tornata con la recensione di un romanzo molto interessante, che vi avevo presentato in occasione del Cover Reveal e del Release Blitz un mesetto fa e che ho avuto l'opportunità di leggere grazie all'autrice che mi ha fornito gentilmente una copia digitale di questa storia coi fiocchi.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

Il romanzo segue le vicende di quattro, e ripeto QUATTRO, personaggi, con storie molto diverse fra loro, ma che, per un motivo o per l'altro, si ritrovano nella stessa situazione e da quel momento le loro vite non saranno più le stesse.
Randy Bennet è un uomo scampato dal rigorismo religioso del padre per approdare in una città dove è potuto diventare la persona che voleva, senza doversi nascondere per il solo fatto di essere diverso dagli altri e per il desiderio di disegnare abiti da uomo: eccentrico, sagace e chiacchierone, Randy è un peperoncino vivente, che ama impicciarsi della vita altrui e aiutare quelle che reputa le povere anime, come la sua migliore amica Dora e sua cugina Charlotte, nel trovare la strada giusta. Ma più di tutti, è un uomo che sa quello che vuole e che usa tutto il suo potenziale, il suo fascino, i suoi assi nella manica, per ottenerlo, specie quando c'è di mezzo un altro uomo impenetrabile come il ghiaccio.

Finnigan è l'esatto opposto di Mr. Bennet: ex Navy SEAL, con un passato al quanto oscuro alle spalle, lavora per Ryons come guardia del corpo ed è un uomo tutto d'un pezzo, non si lascia mai andare, sempre preso dal suo lavoro, e ha un ottimo autocontrollo che gli impedisce di finire nei guai in un ambiente in cui è meglio avere una certa mentalità e un certo "indirizzo" se si vuole sopravvivere in pace. Eh sì, perché dietro a quegli occhi impenetrabili e a quella corazza di acciaio si cela un terribile - almeno dal suo punto di vista - segreto, che si porta dietro da anni e che reprime da altrettanto tempo, forse ancora condizionato dall'influenza del padre, al punto che lasciarsi andare ora gli sembra impossibile nonostante ci siano momenti in cui sembra volerlo.
Ma Randy entrerà nella sua vita così prepotentemente che il suo palazzo di cristallo inizierà a incrinarsi e questo potrebbe rappresentare l'inizio della fine - che tragicità.

Ryons è un ex soldato di quarantun anni che, dopo aver visto cose indicibili in guerra, ha deciso di darsi alla protezione dei ricconi: anche lui uomo integerrimo e spaventoso in alcuni casi, non sembra essere il tipo di persona da farsi prendere dalle emozioni o da lasciarsi sconvolgere da qualsiasi cosa, complice l'addestramento che lo ha fatto diventare il tipico soldato impenetrabile, sempre ligio al lavoro al punto da non fare mai uno sgarro e da essere per questo uno dei migliori nel suo campo... eppure, l'incontro con Charlotte Davis contribuirà lentamente a un grande e grosso cambiamento nella sua vita, che ora sembra contemplare anche la possibilità della presenza di una donna a scacciare la sua solitudine.

Dal canto suo, Charlotte mica se lo aspettava che la propria esistenza sarebbe stata scossa da un bel tornado: da sempre molto dedita al suo lavoro, un po' per riscattarsi forse da esperienze passate, lei sembra non concedersi mai un minuto di relax, di sgarro dalla sua routine, che prevede il fulminare con gli occhi tutti coloro che la intralciano nel fare le sue commissioni, ma c'è solo una grande voglia di avere successo come avvocato; certo, un po' di compagnia non è che la disdegni, ma è un tipetto piuttosto particolare, quindi prima che le piaccia la compagnia di qualcuno potrebbe passarci del tempo. Ed è proprio un certo tipo di compagnia che arriva all'improvviso e non annunciata, quella del nostro caro Ryons, e Charlotte non ne sarà molto felice, specie quando delle determinate circostanze li porteranno a stare a contatto più del dovuto.

La prima cosa interessante del romanzo è che tutte e quattro le storie ci vengono narrate a partire dallo stesso punto: c'è una circostanza comune in cui tutti sono riuniti, ognuno di loro ci racconta brevemente la propria storia, ma giusto quel poco necessario per avere un quadro generale della loro persona e personalità, e successivamente avviene l'incontro con la loro dolce metà (beh, dipende dai punti di vista); successivamente, le varie vicende si limitano ad intrecciarsi di tanto in tanto, ma, se non erro, mai tutte insieme, fino a che, circa a metà libro, non ci si ritrova in una certa circostanza e da quel momento cambia tutto, di nuovo le vicende prenderanno due strade interconnesse ma separate per poi ricongiungersi nella parte finale.
Insomma, c'è un intreccio molto interessante da questo punto di vista, che probabilmente ho notato solo io per deformazione professionale (da quando mi è venuta in mente la faccenda dell'intrecciarsi delle storie mi sono un pochino fissata), ma l'averlo notato, aver colto questa particolarità che non è poi così scontata, mi ha fatto sentire molto fiera di me e mi ha fatto piacere ancora di più la storia - io sono una che osserva molto bene, visto?

Un'altra cosa che mi ha fatto molto piacere trovare è stata la parte thriller della storia e mo' mi spiego: nel caso non lo sappiate, io avevo letto l'hanno scorso una duologia che si presentava come Romantic Suspense e che, dal mio modestissimo punto di vista, non lo era, quindi ero un pochino preoccupata che le mie aspettative da lettrice gialla (anche se è un po' che non leggo un giallo, ma in passato ne ho letti a bizzeffe) avrebbero potuto non farmi apprezzare a pieno "Point Break"... invece, mi sono ricreduta! Questa volta c'è una differenza fra periodo tranquillo e periodo in preda all'ansia, c'è un passaggio piuttosto graduale fra le due fasi ed è stato gratificante leggere un libro degno di questo genere. Certo, ogni tanto la parte più razionale del mio cervellino prendeva la riscossa per dirmi "Sì, ma io volevo un po' di terrore in più", al che la parte più realista rispondeva dicendo "Scusami tesoro, ma mica siamo in 'Dieci Piccoli Indiani'! E poi, anche in quel libro la prima parte è relativamente tranquilla, ma tu ti sei lamentata? No, quindi zitta e nuota nuota e nuota che c'è ancora la seconda parte e la situazione non è splendida splendente", ma devo ammettere che ho apprezzato molto il risvolto giallo della storia, proprio perché ho trovato ci fosse un giusto equilibrio fra Romance e Suspense, equilibrio che non avevo trovato nell'esperienza precedente e che mi aveva fatto diventare un po' scettica.

In ogni caso, mi è piaciuta veramente tanto questa storia, è stata un'avventura frizzante, leggera ma non troppo, mi ha strappato qualche sorriso e le battute di Randy sono state fantastiche al punto che gli avrei dato un sacco di cinque virtuali perché quell'uomo è un genio, un po' troppo sfacciato in certe situazioni per i miei gusti ma pur sempre un genio.
Lo stile dell'autrice è fresco e coinvolgente, ti invoglia a proseguire nella lettura - e a rimandare la merenda per sapere come va avanti la storia - e ti mette a diretto contatto con tutti e quattro i personaggi, al punto che poi alla fine gioisci, ti disperi e ti arrabbi insieme a loro.
Ora non ci resta che scoprire come proseguiranno le loro vite dopo quel finale che per fortuna non è mozzafiato perché altrimenti non si sarebbe potuto sopravvivere, ma proprio bellissimo e all'insegna della felicità non è.
Voto:

mercoledì 17 gennaio 2018

WWW... Wednesday! #56

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina che oggi è un po' di fretta, quindi non perdiamoci in chiacchiere e iniziamo subito con il consueto post del mercoledì, in cui vi mostrerò le mie letture in corso, terminate e in programma.

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Questo libro mi aspettava da un anno e mezzo abbondante, senza un motivo apparente, perciò, siccome questo sarà l'anno dei grandi recuperi (io non vi dico quanti ebook ho sul mio iPad perché ci sarebbe da vergognarsi), ho deciso che era arrivato il momento giusto. Per il momento, però, non vi posso dire ancora nulla, perché l'ho iniziato stamane, prima di uscire di casa, e ho letto solo 30 pagine, quindi capite che è impossibile dare un giudizio senza essere troppo affrettati.

What did you recently finish reading?
Questa settimana ho finito di leggere "Antiche voci da Salem", un libro veramente bello, che mi è piaciuto tanto per l'ambientazione, per il fatto che fossero coinvolte le streghe e le loro magagne e perché la storia d'amore è stata creata con i fiocchi dal mio modesto punto di vista.
Successivamente, fra lunedì e martedì ho letto, in anteprima, il nuovo libro di JD Hurt, "Wishlist 1", libro che aspettavo da quando ho finito il volume precedente nella serie e che mi è piaciuto veramente tanto, molto strong, con dei colpi di scena alla WHATT??? e un finale da sclero assurdo che non mi farà stare in pace fino all'uscita del seguito.

What do you think you'll read next?
Non so ancora in quale ordine li leggerò, vedremo anche gli impegni per la prossima settimana, ma certamente questi due saranno i prossimi: il primo è una nuova uscita, il terzo volume della Wayward Children Series, ed essendo molto breve sarebbe perfetto per evitare di protrarne la lettura troppo a lungo; il secondo è uno dei libri che voglio recuperare quest'anno e questo mi sembra il momento adatto.

Bene, per oggi è tutto. Se vi va, fatemi sapere qualcosa a proposito delle vostre letture.
Pace, amore e tanti libri a tutti!

martedì 16 gennaio 2018

Recensione Big Apple

Titolo: Big Apple
Autore: Marion Seals
Genere: Romance
Casa editrice: Self publishing
Prezzo: €11.96 (copertina flessibile)
Pagine: 466






Trama
Dora e Lez. Assistente personale e grande capo. Giovane e ambiziosa, lei, miliardario e casanova, lui. Sì, avete ragione gli stereotipi ci sono tutti, e... no, non è un romance come quelli che avete letto finora.
"Mi chiamo Dora Monroe, ho venticinque anni e vivo a New York. Che culo, direte voi. Vivo nella parte brutta di New York: il Bronx."
Fedora Monroe, per gli amici Dora, originaria del Connecticut, lavora in una famosa casa editrice della Garnde Mela, come assistente personale del proprietario, in attesa della grande occasione.
"Speravo di farmi notare abbastanza in fretta, ma dopo ben 743 giorni - sì, avete letto bene, SETTE-CENTO-QUARANTA-TRE, li ho contati - ancora nessuno si è inginocchiato ai miei piedi per supplicarmi di correggere le bozze di chicchessia. Chi dovrebbe promuovermi? Il mio capo, ovviamente. Chi è il mio capo?"
Alexander Maximilian Stenton III, rampollo di una delle famiglie più ricche e in vista degli Stati Uniti, tanto bello e intelligente, quanto presuntuoso e dispotico.
"Il mio nome è Alexander Maximilian Stenton III, ma gli amici mi chiamano Lex e la ragione non me la ricordo più. Nasco in una famiglia alto-borghese, con infiltrazioni nobili da parte di madre. La mia bisnonna sposò un conte e questo fa di noi i privilegiati tra i privilegiati. Ovvio che non conterebbe un cazzo se non fossimo anche schifosamente ricchi."
Ecco ceh, quando il romanzo di un'autrice di punta della casa editrice rischia di non essere pubblicato nei tempi previsti, Dora ha la possibilità di fare ciò per cui è nata: l'editor.
Da qui, complice un segreto professionale che se rivelato farebbe perdere milioni di dollari, le vicende di Dora e Lex si intrecceranno in un incastro (im)perfetto di emozioni: litigate, sesso sfrenato e un'antipatia reciproca saranno gli elementi costanti del loro rapporto.
A tutto questo si aggiungeranno le vicende dei loro amici e conoscenti che, tra situazioni pericolose e imprevisti comici, faranno da sfondo a un legame che andrà crescendo di giorno in giorno a dispetto dei due protagonisti.
Riusciranno Dora e Lex, così in apparenza inconciliabili, a trovare un punto di incontro? O il loro orgoglio e la diffidenza reciproca li allontaneranno per sempre?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, sopravvissuta alla prima settimana di scuola, che non si è rivelata tanto male come mi sarei aspettata... evidentemente le vacanze e il Natale fanno miracoli! Certo, il tempo per leggere si sta assottigliando, però io non demordo e sono piena di buoni propositi letterari per quest'anno, quindi riuscirò a immergermi nei libri anche quando i tempi saranno più duri - ovvero quando il suddetto free time sarà praticamente inesistente.
Anyway, oggi eccomi tornata con la recensione di un libro che probabilmente non avrei mai letto se l'autrice non mi avesse chiesto di recensire il secondo nella serie, che non è un suo diretto sequel perché i personaggi non sono gli stessi, ma per completezza ho pensato fosse meglio documentarmi sui tanto decantati Dora e Lex. Perciò, bando alle ciance e iniziamo con la recensione!

Fedora Monroe, o semplicemente Dora, è una venticinquenne che si è trasferita a New York con un sogno nel cassetto, quello di lavorare e ottenere un ruolo di prestigio nel campo dell'editoria. Ora, però, sono passati più di due anni, e miglioramenti in vista non se ne sono visti... certo, ha incontrato persone molto gentili come Luther, il suo padrone di casa, ragazzini un po' inguaiati come Thomas e amici eclettici e con un solo pensiero fisso come Randy, tuttavia la frustrazione per la situazione lavorativa non manca di farsi sentire. Dora vorrebbe vivere un po' meglio, avere la possibilità di mostrare le sue doti, ma il suo capo non sembra neanche accorgersi di lei perché è l'unica persona che non si inginocchia al suo passaggio, è diversa dalle altre donne, non le importa tanto mettersi in ghingheri per farsi notare, quanto più fare mostra del suo cervello, della sua arguzia e dimostra di essere un tipetto che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno (anche perché non ha peli sulla lingua, perciò potete ben immaginare quanto la sua schiettezza spiazzi chiunque, anche gli avversari). E forse questa sua personalità così dirompente le porterà anche successo, perché, per un caso fortuito, riuscirà a ottenere proprio l'incarico dei suoi sogni. Peccato, però, che dietro si celino delle magagne, e che lei stessa alla fine decida di dare una lezione al suo capo proponendogli un accordo che potrebbe rivelarsi deleterio per entrambi... o forse no.

Alexander Maximilian Stenton III, dal canto suo, è l'opposto della protagonista: spropositatamente ricco, arrogante, saccente e con una schiera di donne alle sue spalle da far invidia a qualsiasi esercito, Lex è un vero uomo in carriera, una volpe che non esita a usare sotterfugi per ottenere quello che vuole, in parte perché non è abituato a essere contraddetto e in parte perché sa bene dove deve andare a parare per avere successo; non sembra importargli mai di nessuno, l'unica cosa che conta è il profitto, e questo lo porterà in grossi guai, perché non bisognerebbe mai dare per scontato che le persone stiano bene così come stanno, nonostante abbiano accettato volentieri le sue condizioni... e sarà proprio questo atteggiamento di indifferenza che rischierà di fargli perdere dei grossi guadagni, sicché chiederà un aiuto improbabile alla sua segretaria, Dora, con la conseguenza che la sua vita inizierà a cambiare radicalmente, in quanto nessuno aveva mai osato trattarlo come fa lei, ma soprattutto nessuno lo aveva mai messo a confronto con una realtà diversa dalla sua. 
Chissà che, dopo questa esperienza, non si trovi cambiato e non abbia compreso i veri valori della vita...

Questa è una di quelle storie scoppiettanti che piacciono proprio per il fatto che hanno carattere: la trama non è nulla di troppo complicato (mica è un Giallo, Katy, grazie per aver sottolineato l'ovvietà), è molto semplice, apparentemente sembra qualcosa di già visto, però ci sono degli elementi che in realtà la rendono particolare, insolita e pure un pochino nuova in un panorama in cui la novità è difficile da trovare.
La prima cosa, in assoluto, da sottolineare è il fatto che questa storia ha carattere, non è la tipica storia d'amore che dopo un po' scade nel melenso, né una storia in generale che si concentra solo sulla vita sentimentale (e pure l'altra, di vita) dei protagonisti, perché c'è molto di più! Ironia e sarcasmo la fanno da padroni, rendono la situazione in cui Dora e Lex sono finiti molto leggera, quasi comica e contribuiscono a sfatare lo stereotipo delle segretarie che ambiscono a una sola cosa nella vita, ovvero finire nei pantaloni del loro capo: qui, infatti, la segretaria in questione pensa a fare il suo lavoro, mentre il capo continua a essere un Don Giovanni, e gli sa persino tenere testa! Ecco, il carattere forte della nostra protagonista influenza poi il carattere di tutta la storia, che risulta sempre frizzante, fresca e divertente.
La seconda cosa è il fatto che i due personaggi sono molto schietti. Loro non ci girano intorno, sentono attrazione fra di loro e ne approfittano, senza se e senza ma sotterrano l'ascia di guerra per qualche momento per poi riprenderla successivamente; inoltre, mettono le cose in chiaro sin da subito, si dicono quello che devono dire e le loro vite proseguono normalmente... beh, forse non proprio, perché poi tutta questa vicinanza cambia le carte in tavola, ma almeno all'inizio sono tutt'e due molto diretti e questo l'ho apprezzato molto. E lo stessa vale per il personaggio di Randy, che più schietto di così non poteva essere, senza un pelo che sia uno sulla lingua e forse più pettegolo ed eccentrico di qualunque altra persona sulla faccia della Terra, ma molto carino.

Senza ombra di dubbio, "Big Apple" è uno di quei libri che nella loro leggerezza ti tengono molta compagnia, perché sono in grado di coinvolgerti al punto che sei pure tu frustrata perché i protagonisti ne combinano una dietro l'altra (oh, com'è stata tremenda la parte finale!) e perché ti fanno sentire a casa, come se stessi chiacchierando e ridendo con degli amici.
Ho riso parecchio, mi sono un pochino disperata, soprattutto nella parte finale in cui le cose non sembravano essere messe molto bene, e molto spesso mi sono sentita tanto una sorta di Sebastian de "La Sirenetta" che canta "Baciala", nel tentativo di far comprendere a quei due che forse poteva esserci qualcosa in più - tipo una bella relazione che poi sarebbe finita con auguri di matrimonio e tanti figli maschi -, tentativo molto difficile poiché tutti e due sono molto testardi e fissi nelle loro convinzioni.

E ora che ho letto questo primo volume della serie, non mi resta che darvi appuntamento fra due giorni per sclerare un pochino sul suo seguito, diverso per genere ma sempre bello pimpante.
Voto:

lunedì 15 gennaio 2018

Segnalazione Wishlist 1

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e anche oggi niente gioie all'orizzonte... o meglio, non concernenti la mia vita privata, perché se invece parliamo della mia vita da lettrice, beh, allora di motivi per essere felici ce ne sono! Giusto l'altro giorno mi è arrivata una mail che mi chiedeva di fare la segnalazione di un libro che stavo aspettando da quando avevo finito di leggere il volume precedente nella serie e quindi eccomi qui a presentarvelo.

Titolo: Wishlist 1
Serie: Dark Necessities Series #5
Autore: JD Hurt
Genere: Dark Romance
Casa editrice: Self publishing
Data di uscita: 21 gennaio 2018
Prezzo: €0.99 (ebook)
Pagine: 257
Trama
Lei è un'inezia, non conta nulla. Una bambina che mi sono preso in casa per fare un dispetto alla madre. Eppure si sta allargando nella mia mente come una macchia d'olio. Non posso permetterlo. Ho altri progetti; trovare la progenie dell'uomo che ha rovinato le vite di tutti noi.
Io sono Ethan Gaffrey e amo una sola persona. Stephan Carroll.

Lei è una delle innumerevoli vittime. Quando l'abbiamo presa in casa mi faceva pena, forse anche tenerezza. Ora sta diventando importante. Non dovrebbe esserlo. Perché a noi interessa una sola cosa. La vendetta. Io sono Kyle Jenkins e amo una sola persona. Ethan Gaffrey.

Volevo liberarmi di mia madre. Cercavo i sogni, la libertà. Ho trovato inganni e bugie. Ho trovato loro due. Kyle ed Ethan. Piano, piano mi stanno svelando chi sono.
Io sono Willow Johnson e ho imparato che l'amore non esiste. E' solo una frode.

Ethan, Kyle e Willow. Quando l'amore diventa ambiguità.

Nota dell'autrice: Wishlist è il primo capitolo dell'omonima duologia dark. Esso fa parte della Dark Necessities Series e per comprendere il testo è necessario aver letto i volumi precedenti (Stolen 1, Stolen 2, American History 1, American History 2).

Biografia dell'autrice:
JD Hurt è l'alter ego di Elena. Ogni tanto si diletta a scrivere Dark Romance e poesie; è laureata in giurisprudenza ma fa tutt'altro nella vita. Ama il rock in tutte le sue sfumature, adora il cinema indipendente e gli scrittori maledetti. Wishlist 1 è il primo volume dell'omonima duologia che fa parte della Dark Necessities Series. Oltre la Dark Necessities Series composta da Stolen 1, Stolen 2, American History 1, American History 2, ha pubblicato la Mafia Men Series e il thriller Oltre il Bene.

Bene, per oggi è tutto. Spero di avervi incuriosito e intanto ci vediamo domani con una nuova recensione.
Pace, amore e tanti libri a tutti!

giovedì 11 gennaio 2018

Recensione Cenere sulla Brughiera

Titolo: Cenere sulla brughiera
Autore: Francesca De Angelis
Genere: Romance
Casa editrice: Arduino Sacco Editore
Prezzo: €17.90 (copertina flessibile)
Pagine: 228






Trama
Catherine Barret era solo una bimba quando assieme a sua zia Clarisse e sua nonna Mary è costretta a lasciare le brughiere dello Yorkshire dove è cresciuta per trasferirsi negli USA. La nonna morirà e zia Clarisse si farà carico di lei. Ma quando anche alla zia viene diagnosticato un raro morbo, Cathy, verrà affidata ai Finch, una famiglia snob che la maltratta in continuazione. Dopo la morte della zia, Cathy dovrà proteggere sse stessa e il suo tormentato fidanzato Logan dalle spietate mire di John Cabol, un avvocato e un industriale che si rivelerà uno spietato assassino. Riuscirà a salvarsi?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, quasi giunta alla fine della prima settimana di scuola del 2018! Scrivere questa data fa un po' impressione, specie se si pensa che quest'anno divento grande legalmente - di testa non lo so ancora se lo sono -, ma mi sta venendo il magone per i miei tempi passati dell'infanzia, quindi passiamo oltre.
Oggi sono tornata per parlarvi di un libro che ho avuto l'opportunità di leggere grazie all'autrice stessa e che ho trovato carino, anche se non è riuscito a conquistarmi a pieno come avrei auspicato. Però di questo ve ne parlo fra un attimo, prima concentriamoci sulla storia e sui personaggi.

La storia è quella di Catherine, una ragazza che è stata costretta a trasferirsi in America e a lasciare la sua amata brughiera, a causa di problemi familiari (chiamiamoli così, per non svelare troppo): naturalmente questo cambiamento non le piacerà più di tanto, specie quando poi verrà affidata ai coniugi Finch, due persone che si riveleranno molto ostili nei suoi confronti. Ragazza posata, tranquilla e gentile, inizialmente sopporterà i soprusi della sua nuova famiglia insieme a quelli dei suoi compagni di scuola, che purtroppo non saranno molto contenti della sua presenza, ma nulla riuscirà a farle smettere di sognare una vita migliore, magari nella sua stessa brughiera e al fianco di Logan, l'unico ragazzo che non la prenda in giro perché, in fondo, è esattamente come lei.
E la presenza di quest'ultimo sarà fondamentale per tutto questo periodo, perché lui sarà in grado di tranquillizzarla, di farla sperare e la aiuterà persino a non rispondere alle provocazioni degli altri compagni, provocazioni che sono aumentate soprattutto ora che fra loro c'è del tenero.
Ma questa situazione non è destinata a durare, la nostra Catherine, che era rimasta ostinatamente forte di fronte a un mondo che non l'apprezzava e che non sembrava nemmeno pronto per avere a che fare con qualcuno che potesse essere diverso, si ritrova a un certo punto da sola, senza più le sue poche certezze che le avevano fatto compagnia fino a qualche momento prima, permettendole di non abbattersi sotto il peso pressante di una realtà in cui l'apparenza conta più dell'essere veramente.

Avrete capito, ormai, che la nostra protagonista è una ragazza molto tenace, sebbene non infallibile, ma un'anima affine, di cui vi ho solo citato il nome, è Logan, un ragazzino stravagante, che ha deciso che gli anni in cui doveva nascere erano gli anni '60/'70 e che per questo viene spesso preso in giro dagli altri. Con il tempo, Logan ha imparato a fregarsene dell'opinione altrui e ha persino imparato ad avere la risposta pronta a tutte le eventuali provocazioni, ed è proprio questo che insegnerà a Catherine, a pensare solo a se stessa lasciando indietro gli altri e i loro stereotipi; insieme, riusciranno a superare molti ostacoli di questa società, si faranno forza a vicenda e impareranno molte cose nuove, un sentimento sconosciuto che si farà strada nei loro cuori piano pianino.
Altro personaggio importante è la zia Clarisse: giovane donna, tenace e stravagante, non la vediamo molto spesso, ma la sua presenza è fondamentale per infondere coraggio e speranza alla protagonista, perché pensare all'unica persona famigliare che le è rimasta sarà ciò che porterà Catherine a non farsi abbattere da niente e nessuno.
Infine, spendiamo due paroline sui Finch: ora, a momenti nemmeno i compagni di classe sono tanto odiosi quanto loro, insomma, sono degli esseri umani abominevoli, che guardano soltanto all'apparenza, alla ricchezza e a tutte queste cose superficiali, di conseguenza sono dei mostri insensibili, nonché marionette di una società viziata e parvenue che hanno voluto farsi affidare una povera creatura per una questione di immagine, sostanzialmente.

E' una storia con dei temi molto forti, ci parla di violenza psicologica e fisica e di bullismo nei confronti della protagonista, ma ci parla anche delle sue emozioni, delle reazioni che scaturiscono in sé nel momento in cui si vede costretta ad affacciarsi su una cruda realtà che si basa soltanto sull'apparenza, come ho già sottolineato precedentemente, e sulla superficialità delle persone.
 Trattare di tematiche del genere non è mai facile, ma l'autrice riesce a gestire abbastanza bene l'importanza di questi argomenti, dandoci una visione molto buia della vita della protagonista, attaccata da tutti senza una ragione valida se non, appunto, l'aspetto esteriore.

Insomma, è una storia che aveva tutte le carte in regola per piacermi tantissimo, e invece non mi ha scombussolata come mi sarei aspettata.
In primo luogo, devo dire che mi è piaciuta l'ambientazione e l'atmosfera un po' "antica" (passatemi il termine), ma, come mi è capitato un paio di volte, un libro ambientato nei giorni nostri e che però sa di un'altra epoca genera in me un effetto di straniamento, perché mi fa strano leggere di certi comportamenti che in giro non vedo più (ma neanche in me, che ho una mentalità piuttosto "antica") e non riesco ad entrare in sintonia con i personaggi; inoltre, questa atmosfera genera anche una tendenza ad un romanticismo d'altra epoca, un po' troppo sdolcinato per me in certi casi.
In secondo luogo, ho avuto l'impressione che il libro fosse diviso in due parti molto distinte, una relativamente tranquilla e una più movimentata, il che ci può anche stare perché spesso accade così, ma questo turning point, il punto di svolta che divide la storia, è arrivato troppo tardi forse ed è stato così improvviso che mi ha fatto provare una sensazione strana... Non che mi aspettassi qualcosa di lento e graduale, ma è stato fin troppo prorompente per i miei gusti e ha provocato in me, di nuovo, un effetto di straniamento che non mi ha permesso di sentirmi coinvolta nella storia al cento per cento. Senza aggiungerci il fatto che, quello che è accaduto e le conseguenze che ne sono derivate, mi è sembrato a tratti surreale, la parte razionale e posata di me non l'ha apprezzato moltissimo perché mi sembrava stonasse in un qual certo senso con il resto.
In terzo e ultimo luogo, un fattore che ha influito forse in negativo è stato il fatto che nella copia fornitami dall'autrice ci fossero molti errori di battitura, alcune parole mancavano, come se fossero rimaste intrappolate nella mente dell'autrice stessa, oppure altre volte l'uso dei tempi verbali non era così rigoroso... ora, io capisco che è una bozza, ma io sono classicista dentro, sono stata abituata a controllare sempre coerenza e coesione e, perciò, se leggo una frase che non mi torna sono capace di starci sopra tre minuti buoni.

Concludendo, sebbene non mi abbia convinto a pieno per i motivi sopra elencati - d'altronde, come si dice, de gustibus, ognuno ha la propria sensibilità -, ammetto comunque che è una storia ben sviluppata nel complesso, che presenta una realtà non poi così lontana dalla nostra, anche se forse un pochino "esagerata" per avere un impatto maggiore sul lettore, e che ha una protagonista a cui infondi forza tu che sei lettore perché è impossibile non compatirla.
Voto:

mercoledì 10 gennaio 2018

WWW... Wednesday! #56

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi niente gioie all'orizzonte, solo un tempo particolarmente piovoso che ti fa venire voglia di farti risucchiare dalla nullafacenza più totale... Cioè, capitemi, come posso iniziare bene la scuola se il sole manco si vede per tre secondi? E' veramente triste...
Comunque, oggi sono tornata con la consueta rubrica del mercoledì ideata da Should Be Reading, in cui vi devo mostrare le mie letture in corso, terminate e in programma.

What are you currently reading?
Alla fine ho deciso di leggere questo libro, nonostante non sia proprio la stagione giusta, ma mi incuriosiva troppo e non ho saputo rimandare oltre; sono solo all'inizio, quindi esprimere un parere ora è leggermente difficile, però mi sta piacendo abbastanza.

What did you recently finish reading?
In primo luogo, ho finito di leggere "Quer pasticciaccio de via Merulana", che era un compito di italiano, e devo ammettere che non mi è dispiaciuto, non è stata una grandissima lettura però possiamo apprezzarla, nonostante il romanesco che ogni tanto mi faceva andare un pochino fuori di testa per comprenderlo.
Poi ho letto "La casa in collina" perché ce l'avevo in casa da tantissimo tempo e avevo voglia di leggere qualcosa che facesse parte della letteratura della Resistenza, quindi voilà - tra l'altro mi è piaciuto proprio tanto, credevo fosse qualcosa di molto più cupo, invece a parte lo sfondo è stata una lettura molto tranquilla e poco ansiogena.

What do you think you'll reading next?
E' tanto tempo che vorrei leggerlo, perciò, terminata la mia attuale lettura, mi ci fionderò con piacere.

Bene, per oggi è tutto; se vi va fatemi sapere qualcosa a proposito delle vostre letture.
Pace, amore e tanti libri a tutti!

martedì 9 gennaio 2018

Recensione Stai qui con me

Titolo: Stai qui con me
Autore: J. Lynn
Genere: New Adult
Casa editrice: Nord
Prezzo: €16.40 (copertina rigida)
Pagine: 415






Trama
La danza era tutta la sua vita. Ma quando un infortunio al ginocchio ha messo fine alle sue ambizioni, Teresa Hamilton ha dovuto reinventarsi un futuro e adesso è una studentessa universitaria come tante altre. Almeno così può stare vicino a suo fratello Cameron e a Jase, il migliore amico di Cam e... il suo sogno proibito. Peccato che lui la veda ancora come una bambina. Se solo Teresa riuscisse a fargli cambiare idea... Jase Winstead non ha tempo per una relazione. Schiacciato dal peso di un segreto che custodisce ormai da troppi anni, non può permettersi di trascinare una ragazza nel vortice tumultuoso della sua esistenza. Soprattutto se la ragazza in questione è la sorella di Cam, da sempre iperprotettivo nei confronti di Teresa. Eppure, ogni volta che Jase è con lei, tutti i suoi problemi svaniscono all'istante ed è come se il muro eretto intorno al proprio cuore si sgretolasse a poco a poco. E infatti, quando una tragedia devastante si abbatte sul campus, rischiando di travolgere anche Teresa, Jase non esita un secondo a intervenire pur di proteggerla. Ma l'amore che li lega sarà abbastanza forte da superare ogni ostacolo, o entrambi finiranno col perdere tutto ciò che hanno di più caro?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, dopo la pausa invernale che mi ha permesso di riposarmi un pochino e riprendermi da questo trimestre al quanto stancante.
Comunque, a parte questo, oggi sono tornata per parlarvi brevemente, perché oggi non ho molto tempo, di un libro che ho letto a novembre, il terzo volume della serie "Wait for You" della mia amata zia Jenny, che però non sono riuscita ad apprezzare a pieno, e di questo vi parlerò fra un attimo.

Questa volta il protagonista della storia non è più Cam *dolore immenso* ma la storia segue le avventure della sorella Teresa, una ballerina che ha dovuto incominciare ad andare all'università a causa di un problema al ginocchio che potrebbe averle precluso una carriera nel mondo della danza, come era il suo sogno. Ma nonostante il grande dispiacere, lei non demorde e continua a sperare, forse pure illudendosi che tutto tornerà esattamente come prima , prendendo il college molto alla leggera, convinta che riuscirà a continuare con la sua strada.
Mentre si consumano tutte queste inquietudini, sorge in lei un sentimento che ha sempre cercato di nascondere agli occhi del fratello, ma che in questo momento le dona la forza per andare avanti: avere a fianco l'uomo che ama segretamente la distoglie dal pensiero del suo futuro, perché è più concentrata sul non farsi spezzare il cuore che su altro.

Jase, dal canto suo, vive una vita apparentemente tranquilla, ma non del tutto esente da difficoltà. Lui ci viene presentato come un grande donnaiolo, uno che non si innamora mai ma che è oggetto di desiderio da parte di molte ragazze, e sin da subito possiamo capire il perché di questa sua grande fama: basta guardarlo (beh, nel nostro caso, immaginarlo) per rendersi conto dell'intensità che si concentra nella sua persona, del suo essere tormentato da qualcosa che lo porta ad avere un certo atteggiamento, quello di un uomo che sa quanto potere ha nelle sue mani, ma anche quello di una persona che è in disperata ricerca di qualcosa.
L'incontro con Teresa però cambierà tutto. Niente più leggerezza, niente più grilli per la testa, niente più tranquillità, né spensieratezza, al loro posto un'inquietudine interiore che deriva dalla paura, dal timore di affidare il suo cuore, i suoi pesi, i suoi pensieri a una persona che sta acquistando per lui un'importanza terrificante.

Lui crede di non esser degno di lei e non riesce a scrollarsi di dosso il passato.
Lei crede che lui non si lascerà mai andare completamente e che questo sia colpa sua.
Insieme, però, riusciranno a contrastare le difficoltà, anche se non sarà per nulla facile conciliare segreti, aspirazioni e turbamenti, ma lo sfondo collegiale sarà il luogo in cui tutto cambierà, in meglio o in peggio starà a loro deciderlo.

Non posso svelarvi molto di più, perché è un campo minato di spoiler e perché non sarebbe giusto svelarvi i punti su cui verte tutta la storia. Quello che posso dirvi è che la storia si configura come un turbinio di emozioni, in cui quella più importante è la paura. Ecco, questa viene qui osservata in tutte le sue declinazioni, dal semplice timore al terrore, ma è in ogni caso totalizzante: entrambi i protagonisti hanno i rispettivi problemi e uno dei due ha un grande segreto (che viene svelato relativamente presto, ma che poi si trasforma nella necessità di capire come affrontarlo), e in entrambe le situazioni è presente la paura di perdere qualcosa o qualcuno perché la vita è imprevedibile, un giorno si segue una strada e il giorno dopo potrebbe esser tutto diverso... il suddetto fato non guarda in faccia nessuno, ma d'altronde la fortuna è cieca, bendata.

Unica pecca, che nel mio caso ho sentito per il fatto che leggevo poche pagine al giorno - io che sono abituata a finire un libro al giorno -, sono state quelle scene (capitemi): ora, probabilmente è un problema mio che sono un po' sensibile in questo campo, però ho trovato una presenza maggiore di queste scene, soprattutto in alcuni punti in cui mi sembrava fossero particolarmente condensate, e ci sono stati giorni in cui per mezz'ora (il tempo che avevo a disposizione per leggere) succedeva poco e niente a parte quello, con la conseguenza che in certi casi mi è sembrato banalizzasse la storia, o meglio la rendesse più leggera, forse per non crearne una troppo pesante visti i temi trattati.

Concludendo, devo ammettere che la storia mi è piaciuta, ma con qualche riserva, penalizzata soprattutto dai miei ritmi di lettura (nulla da fare, non sono proprio abituata a protrarre le letture) ma forse mi sono anche aspettata una vicenda più coinvolgente sin dall'inizio inizio, mentre ho dovuto aspettare un po', tempo che mi è sembrato eterno proprio per il motivo appena sopra citato. Per il resto è stata una lettura piacevole e mi è anche piaciuto il modo in cui è stata costruita, ma, mi spiace per Jase, Cam per il momento non lo batte nessuno.
Voto:

mercoledì 3 gennaio 2018

WWW... Wednesday! #55

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, con la consueta rubrica del mercoledì che era in pausa da un paio di mesetti, o forse meno, ma che ora ritorna in grande stile perché ultimamente ho letto qualche libricino e oggi ve li presento.

What are you currenlty reading?
Sto leggendo questo libro per la scuola, e devo dire che non è malaccio, sebbene io ci stia mettendo moltissimo (ho letto meno di trenta pagine in un'ora, che per me è pochissimo) perché è metà scritto in italiano e metà in romanesco, quindi faccio un po' fatica in certi punti.

What did you recently finish reading?
Dunque, nella scorsa settimana ho letto sei libri:
- La carezza del cavaliere: mi è stata gentilmente fornita una copia digitale del romanzo dall'autore in cambio di una recensione, che ho postato proprio ieri, e devo dire che sono rimasta molto colpita dalla storia, mi è piaciuta molto;
- Cenere sulla brughiera: anche questo mi è stato gentilmente fornito dall'autrice, però mi è piaciuto di meno rispetto al precedente... le premesse perché mi piacesse molto c'erano tutte, però a un certo punto è subentrata la mia parte razionale e niente, nessuno può resistere alla mia razionalità (e non è una cosa molto positiva);
- Big Apple: siccome mi era stata fornita la copia digitale del libro seguente della serie, ho deciso di leggere il primo volume della Living NY, e mi è piaciuto veramente tanto, una storia irriverente e divertente, ma anche frustrante perché Dora e Lex... ah, non ne parliamo va'!
- Point Break - Book One: in the city: allora, questo libro è veramente figo! Cioè, è il primo vero Romantic Suspense che leggo (la duologia della Cameron non la conto perché la parte trhiller è quasi inesistente), quindi all'inizio ero un po' scettica, ma poi, ragazzi, Randy e Ryons mi hanno fatto cambiare idea, sono due personaggi fantastici, uno divertentissimo e l'altro bel tenebroso. Ah, beh, anche la storia è molto bella, però diciamo che il 50% del lavoro lo fanno loro due!
- L'ombra di Ares: finalmente sono riuscita a leggere l'ultimo volume di questa serie e... OMG, cosa non è questo libro! Rimango dell'idea che il terzo sia il migliore, però anche questo non scherza con quell'azione e le frasi in greco - in realtà, di frase ce n'è solo una, il resto sono paroline.
- Quando l'amore nasce in libreria: me l'aveva regalato mia zia quasi due mesi fa, quindi ero molto curiosa, però devo dire che inizialmente non mi stava prendendo molto, mi sembrava carino ma niente di che, finché poi non ho letto la parte finale, che ha risollevato un pochino la mia opinione.

What do you think you'll read next?
Non so ancora bene cosa leggerò prossimamente, forse procederò con "La casa in collina" e poi leggerò "Antiche voci di Salem", ma non ne sono sicura perché non so se leggere quest'ultimo già adesso oppure aspettare ottobre, per essere in tema... mah, vedremo come sarò ispirata.

Bene, per oggi è tutto. Se vi va fatemi sapere qualcosa a proposito delle vostre letture.
Pace, amore e tanti libri a tutti!

martedì 2 gennaio 2018

Recensione La carezza del cavaliere

Titolo: La carezza del cavaliere
Autore: Paolo Gambi
Genere: Romance Storico
Casa editrice: Self publishing
Prezzo: €11.99 (copertina flessibile)
Pagine: 177






Trama
Nella Roma dei giorni nostri un cavaliere di Malta di 80 anni, Fra' Bertrando de Villaret, incontra la donna di cui era innamorato da ragazzo. E da quell'incontro rimette in discussione tutta la sua vita, i suoi voti religiosi nell'Ordine di Malta e la sua stessa identità e si inserisce in una logica di radicale cambiamento.
Nella Terra Santa del '200 un cavaliere diciottenne, Fra' Bertrand de Villaret, incontra una ragazza araba quindicenne e si innamora perdutamente di lei, costringendosi a viaggi avventurosi ad Aleppo, Antiochia, Gerusalemme pur di poterla conquistare. I due cavalieri sono uniti, al di fuori della logica del tempo, da uno stemma misterioso di corvi e tortore, di cui nessuno ha mai saputo dare una spiegazione convincente. Ma sono soprattutto uniti dalla forza dell'amore, che scardina qualunque logica umana. 
Nobiltà, cavalleria, sapori medievali e contemporanei si mischiano in un turbinio di cambiamento interiore che può trovare approdo solo nell'amore più pieno e profondo.
Recensione
Buongiorno! Quanto tempo che non ci sentivamo? Beh, non moltissimo, perché tecnicamente ho scritto un paio di post a parte le recensioni programmate, però questa è la prima recensione che scrivo dopo due mesi che non avevo più fatto niente a causa della scuola.
In ogni caso, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che mi è stato gentilmente inviato dall'autore un mesetto abbondante fa e che io sono riuscita a leggere solo adesso sempre per via di quella presenza costante e fastidiosa che vi ho citato poche righe sopra.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

La storia segue due punti di vista differenti per personaggi ma affini per sentimenti e ideali.
Il primo che ci viene proposto è quello di Fra' Bertrando de Villaret, un uomo piuttosto anziano che fa parte del famoso Ordine di Malta e che è noto per dispensare sorrisi a tutti e per essere un'anima fin troppo buona in certi casi al punto da concedere più del dovuto; la sua vita, tranquilla fino a questo momento, viene scossa talmente tanto dal ritorno di una sua vecchia conoscenza che inizia a interrogarsi veramente su quale sia il significato dell'esistenza, ovvero inizia sostanzialmente a cambiare, a comprendere che certe situazioni sarebbe meglio affrontarle piuttosto che scansarsi da una parte dopo aver visto come gira il mondo.
Ma questa sua nuova consapevolezza, questa sua rinascita (se così la vogliamo chiamare) troverà un terreno piuttosto aspro e forse non ancora pienamente pronto per il raccolto dopo anni di sterilità.

Dall'altra parte, otto secoli prima, abbiamo Fra' Bertrand de Villaret, un giovane ragazzo che è riuscito a realizzare il suo sogno andando a combattere come cavaliere in Terra Santa, controcorrente rispetto alla volontà della famiglia, che aveva sempre cercato di farlo desistere da questo intento.
Ora che è qui sembra avere tutto ciò che ha sempre voluto, sebbene un po' di azione in più non gli dispiacerebbe, ma cosa succederebbe se si rendesse conto che questa potrebbe essere soltanto una fase di passaggio? Cosa ne sarebbe dei suoi voti? Ebbene, senza il ben che minimo sospetto, Bertrand scoprirà l'ebrezza di qualcosa di tanto profondo quanto proibito per lui, un sentimento che lo porterà a trasgredire a quegli stessi voti che aveva accettato con sicurezza, a decidere di intraprendere un impresa pericolosa e a rischiare di morire per questo, ma che potenzialmente potrebbe ricoprirlo di felicità come mai non era successo prima.

Entrambi quindi si dovranno scontrare con le regole del proprio Ordine, quelle stesse che avevano accettato volontariamente, alla luce dei nuovi incontri, che inaspettatamente si riveleranno dei fulmini in ciel sereno e porteranno i due protagonisti a mettere in discussione le loro convinzioni, le loro scelte e la loro stessa vita. Solo che non sarà facile decidere da che parte stare, perché non si può mai sapere chi si potrebbe intromettere nel proprio percorso, già scosso da recenti avvenimenti.

Come si è ormai capito, la storia segue due punti di vista differenti ma al contempo affini, in parte perché i due personaggi sono sangue del loro stesso sangue con giusto qualche secolo di separazione, ma in parte anche perché le "avventure" che intraprendono seguono lo stesso filo: le vicende sono quasi speculari, sono caratterizzate dagli stessi sentimenti e dagli stessi punti di svolta, che contribuiscono a creare un intreccio molto efficace che non ti permette di perderti nemmeno un secondo proprio per il fatto che, dal punto di vista delle forze che le animano, si svolgono in parallelo.
In entrambi i casi abbiamo due persone che, tranquille tranquille, conducono la vita che hanno sempre desiderato o che comunque hanno accettato con convinzione, fino a che non incontrano due persone molto importanti e le loro intenzioni inizieranno a cambiare, si interrogheranno sul da farsi e cercheranno persino di mettere a posto una situazione piuttosto spinosa e al quanto spiacevole; persino il finale si risolve in parallelo, come a mantenere questo andamento proprio fino alla conclusione della nostra storia.

Oltre a questo intrecciarsi delle rispettive storie, ho trovato molto interessante vedere la società dell'Ordine di Malta, soprattutto confrontandola nelle due epoche: naturalmente i contesti sono del tutto diversi, perché in un caso ci troviamo nel bel mezzo del cammin di nostra vita (che spiritosa che sono) della Guerra Santa, mentre nell'altro ci troviamo in una Roma dei giorni nostri non più impegnata a combattere - o almeno, non con spade e altre armi di ferro -, però è stato interessante vedere, da una parte, la dedizione, l'essere ligi al dovere, dall'altra, la corruzione che dilaga in un ambiente dove la sete di potere contrasta qualsiasi cosa, persino le buone maniere.
Insomma, un bel confronto, che forse mette anche in luce come, col passare del tempo, gli uomini non sono più governati da tanti buoni principi, come era in un primo momento, quanto più dal desiderio e dalla lussuria.

Concludendo, devo dire che mi è piaciuta molto questa storia, è stata una bella avventura che mi ha tenuto compagnia per qualche pomeriggio (che poi, così sembra che io ci abbia messo niente a leggerlo, ma la verità è che dal momento in cui sono arrivata più o meno a un terzo del libro al momento in cui ho proseguito da lì con la lettura sono passate tre settimane abbondanti); mi è piaciuto molto il modo in cui è stata strutturata, il fatto che le due vicende si riprendessero come a sottolineare che certe cose, certi sentimenti, con il tempo non mutano, e mi è piaciuto molto anche lo stile di scrittura parecchio coinvolgente, che mi ha permesso di immergermi di nuovo nella storia dopo quella pausa dalla lunghezza terrificante a cui ero stata costretta dai millemila compiti.
Insomma, una storia decisamente consigliata, dall'atmosfera un po' antica, ma di quella che ti attira e ti fa andare indietro nel tempo, in un epoca in cui non eri nemmeno nata/o e che però puoi immaginare benissimo.
Voto: