giovedì 30 giugno 2016

Teen Wolf Book Tag

Buongiorno! Ormai il caldo inizia a sentirsi, insieme al relax e al tempo libero, che ci voleva proprio. Comunque, oggi ho pensato di fare questo Tag perché adoro Teen Wolf, in parte mi sto annoiando, visto che è sera e non c'è nulla di bello da vedere in TV, e mi sento troppo pigra per guardare Pretty Little Liars, quindi perché no? Ma adesso procediamo e vediamo cosa ne verrà fuori.

Scott: un personaggio che è un leader nato
Penso che Zombie, ovvero Ben Parish, sia bravissimo come leader: certo non spicca per intelligenza o forza, però ha alcune caratteristiche come il fatto che esorta tutti a resistere, è bravo ad assegnare i compiti e fa sentire tutti importanti, dando loro la giusta attenzione che si meritano e ponendoli prima di se stesso.

Stiles: un personaggio che si distingue per la sua intelligenza
Visto che non volevo mettere Hermione, che è la ragazza più intelligente per eccellenza, ho optato per Annabeth Chase, la figlia di Atena e, per tanto, ragazza intelligente che spesso deve risolvere situazioni difficili causate dai suoi amici o dagli dei stessi.

Lydia: un personaggio che prima odiavi ma che poi hai imparato ad amare
Inizialmente, Rhysand non mi piaceva per nulla, soprattutto quando ha obbligato Feyre a fare quel patto, ma poi ha iniziato a starmi sempre più simpatico, anche se sono ancora combattuta dopo il finale di ACOMAF perché non so cosa pensare.

Allison: un personaggio di cui cambieresti il destino
Allora, nonostante all'inizio mi stesse antipatico, mi è dispiaciuta moltissimo la fine di Sebastian e mi sarebbe piaciuto che rimanesse in vita, anche perché la colpa di quello che è diventato non era per niente sua e, sotto sotto, era un ragazzo normale che ha avuto soltanto un padre che non lo ha amato abbastanza.

Derek: un personaggio dal passato difficile
Di personaggi dal passato difficile ce ne sarebbero tanti, da Hardin Scott a Feyre e tanti altri, però penso che Harry a volte non venga visto in questo modo, ma solo come il ragazzo che ha scoperto di essere un mago, quando è importante ricordare che ha vissuto in un sottoscala, che ha sempre messo i vestiti smessi di suo cugino e che ha dovuto subire maltrattamenti dal cugino e dagli zii in un'età in cui un bambino dovrebbe giocare ed essere allegro.

Jackson: un personaggio bello ma che proprio non sopporti
Non uccidetemi, per favore, ma non sono mai riuscita a sopportare più di tanto Edward: non appena ho iniziato a leggere Twilight ho pensato che lui sarebbe stato come tutti i ragazzi non umani dei fantasy, ma dopo un po' ha iniziato a sembrarmi troppo melenso, non so se mi spiego, e a me non piacciono molto quei ragazzi che prima sembrano dei machi assurdi e che, quando si trovano la fidanzatina, si rammolliscono.

Kira: un personaggio che viene da un altro paese
Come non citare Daemon Black e famiglia? Anche se non vengono da un altro paese ma da un altro pianeta, sono comunque stranieri sulla Terra e in West Virginia. 

Eccoci alla fine del Tag: innanzi tutto vi consiglio tutti i libri che ho preso in causa e spero che questo vi sia piaciuto. Alla prossima!


mercoledì 29 giugno 2016

WWW... Wednesday! #11

Buongiorno! Ma è possibile andare così tanto in fissa con una canzone da sognarsela anche di notte?! No, giuro che a causa di "Treat you better" non riesco a prendere sonno! Va beh, a parte questo eccomi qui con questa rubrica inventata dal blog Should Be Reading, in cui devo mostrarvi le mie letture in corso, finite e in programma.

What are you currently reading?
Finalmente, dopo tanto tempo, mi sono decisa a leggere questo libro e mi sta piacendo molto, anche se sono solo all'inizio.

What did you recently finish reading?
In questa settimana mi sono data molto da fare: i primi due libri che ho letto mi sono piaciuti un sacco, ma i finali sono stati sconvolgenti e non so come farò ad aspettare i seguiti; poi ho letto "Il libro segreto" di Percy Jackson e nello stesso giorno ho provato a leggere "Calendar Girl - Gennaio" perché non è propriamente il mio genere ma mi intrigava molto la storia dei 12 uomini in 12 mesi, perciò, dopo aver letto "Noi siamo infinito", ho letto tutto il libro, saltando ovviamente quelle scene, però mi è piaciucchiato. Infine, ho letto "Resta anche domani" e mi è piaciuto moltissimo, come il seguito. Proprio ieri sera ho finito di scrivere la recensione di "Rivalità", che avevo lasciato per ultima.

What do you think you'll read next?
E chi lo sa? Di libri da leggere ne ho, e sono anche tanti, ma non so quale sceglierò: chi vivrà, vedrà.

martedì 28 giugno 2016

Recensione Alla fine andrà tutto bene

Titolo: Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene... Non è ancora la fine)
Autore: Raquel Matos
Genere: Letteratura Internazionale
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: €9.90 (copertina flessibile)
Pagine: 270





Trama
Sei settimane di silenzio forzato. Un incubo, per chi come Carla Diaz non sta zitta un secondo.
Chiacchierona compulsiva, Carla vive di parole, non solo per il bisogno di condividere i propri stati d'animo con chiunque le sia vicino, ma anche per professione, essendo una presentatrice radiofonica. Quando un'operazione alle corde vocali la costringe a restare zitta per ben sei settimane, per Carla, pessimista di natura, è la fine del mondo. Costretta a non parlare, ma incapace di restare in silenzio, tramite WhatsApp, email e note scritte a mano imparerà a comunicare con il mondo come non aveva mai fatto prima. E troverà infine la propria vera voce.
Recensione
Buongiorno! Sto guardando Pretty Little Liars e devo dire che mi sta piacendo molto anche se sono solo all'inizio e mi sono spoilerata una marea di cose, ma pazienza, tanto sono una maga a spoilerarmi da sola. Comunque, oggi sono tornata per parlarvi di questo libro che mi è piaciuto molto perché alla base di tutto c'è il silenzio, cosa che io conosco molto bene perché sto sempre zitta e parlo poco e per questo spesso nessuno capisce che non lo faccio per chi sa quale motivo, ma semplicemente perché sono timida; insomma, mi ha fatto piacere leggere di qualcuno che pian piano scopre il silenzio, questa cosa magica che in molti non capiscono.
Dunque, all'inizio vediamo Carla, una donna che ha appena subito un'operazione alle corde vocali e a seguito della quale dovrà stare in silenzio per sei settimane: ovviamente, essendo una conduttrice radiofonica, questo fatto la sconvolge moltissimo e all'inizio non è molto felice anche perché si sente molto triste a causa della sua rottura con Roberto, un uomo che, a quanto pare, non la faceva sentire felice ma da cui comunque non riusciva a staccarsi, avvenuta sette mesi prima. Nel frattempo, comunica con tutti tramite una lavagnetta, email o messaggi ma, come dirà alla fine, non è certamente la stessa cosa del parlare in quanto non si possono dire tutte le cose che passano per la testa, però impara a vivere in modo diverso, ad apprezzare il silenzio e capisce alcune cose che saranno importanti per poter andare avanti. In tutta questa avventura di sei settimane, vicino a lei ci sono la madre, Juan, l'amico che conosce da una ventina d'anni e che si comporta in modo strano, e Marian, l'amica che la fa ragionare ed è con loro che parla di più, oltre a ricevere qualche messaggio dai suoi colleghi e da Roberto che ritorna nella sua vita solo per chiederle di ridargli il computer (cioè sul serio? Tu ti fai vivo per questo? Ma compratene uno nuovo, noi donne siamo molto sensibili con gli ex, o almeno... immagino).
Allora, cosa posso dire di questo libro? Di certo può far pensare molto su molte cose come, ad esempio, sull'amore, di cui spesso ci sono diverse sfumature a partire da quello che è più dipendenza che altro, fino a quello che fa sentire bene e felici e con cui si vuole fare attenzione per conservarlo il più a lungo possibile; poi, c'è anche il lavoro che in questo periodo è piuttosto precario e spesso è anche ingiusto, visto che non appena qualcuno si prende dei giorni di malattia, qualcun'altro ne approfitta oppure il tuo capo si sente quasi in dovere di buttarti fuori se manchi dal lavoro. Infine, l'avrò detto già altre due volte, importante è il silenzio e la comunicazione: spesso il primo viene frainteso, ma in questo caso viene approfondito dalla protagonista che non lo conosce più di tanto e che impara a capirlo mentre scopre una nuova maniera di comunicare.
Carla è una donna che ne ha passate molte: ha perso suo padre e il fratello, ha avuto molte relazioni che l'hanno fatta soffrire e lavora da tantissimo tempo in radio senza aver avuto nessuna promozione o comunque senza aver visto nessuna occasione che le permettesse di diventare una grande speaker radiofonica. E ora questa operazione la costringe a affrontare i fantasmi del suo passato e il suo futuro.
Due personaggi che fanno sorridere sono Marian e Debora: la prima è l'amica che aiuta la nostra protagonista ad aprire gli occhi e la sostiene nei momenti in cui si sente depressa e triste per via della sua relazione con Roberto; invece, la seconda è la sua estetista che, anche se si vede pochissimo, sembra proprio un personaggio frizzante, che parla in modo schietto e che ha subito molte delusioni dalla vita.
Poi c'è Juan, il suo migliore amico che viene presentato come un uomo molto attraente con parecchie donne e che si comporta in modo diverso con Carla visto che è successo un fatto tra loro sette mesi prima che lo ha cambiato.
Dopo avervi fatto questo piccolo ex cursus sui personaggi principali, passo alla conclusione: penso che questo sia una specie di romanzo di formazione non solo per la protagonista, che matura grazie al silenzio che parla molto spesso più delle parole stesse, ma anche per il lettore, nel senso che fa riflettere moltissimo e potrebbe anche permettere ai chiacchieroni (in senso negativo) di capire quale sia la bellezza del silenzio e la sua importanza perchè ce ne sono molti tipi e bisogna imparare a riconoscerli.
Quindi, vi consiglio questo libro se volete leggere qualcosa di leggero, un po' frizzante, che scorre velocemente e che fa capire quanto sia importante trovare la propria voce e capire cosa dice.
Voto:

lunedì 27 giugno 2016

Canticchiando fra i libri! #9

Buongiorno! Come ogni lunedì, eccomi con la rubrica inventata da me in cui devo scegliere due libri e un personaggio e associarvi una canzone in base al ritmo, al significato o al contesto in cui si trova.

1.
Shawn Mendes - Treat You Better
Sto entrando letteralmente in fissa per questa canzone e l'altro giorno l'ho ascoltata almeno una ventina di volte talmente è bella, quindi ho pensato che sarebbe stato carino associarla a qualche libro, anche perché quello che dice mi suonava famigliare: perciò ho deciso di associarla a "Onyx" perché si crea questa specie di triangolo amoroso Blake-Katy-Daemon e quest'ultimo insiste molto sul fatto che c'è qualquadra che non cosa in Bob, Bilbo o come lo chiama lui, in pratica cerca di dirle che lui è quello giusto e che sotto sotto lo sa pure lei che lui non le farebbe mai del male (mentre l'altro le lancia un coltello durante un allenamento e la fa combattere da sola contro un Arum...). Poi il ritmo è molto bello, nel ritornello è bello "potente" (non so come definirlo, capitemi) mentre nelle altre parti è più "tranquillo" ma ha comunque un pizzico di pepe, proprio come Onyx.

2.
Glee - Jar of Hearts 
Con questo libro ci stava bene anche la canzone di sopra, ma quando ho sentito questa ho deciso che era molto meglio: infatti, parla di una ragazza che, dopo essere riuscita a vivere di nuovo e ad andare avanti dopo la rottura con l'ex, si ritrova proprio quest'ultimo, che la rivuole con sè, ed è quello che accade a Feyre, ovvero dopo aver lasciato Tamlin impara a vivere e ad amare di nuovo, mentre poi questo ritorna e cerca in tutti i modi di portarla via da Rhysand e dalla Corte della Notte.

3.
Elisa - No Hero
Dunque, Peeta è sempre stato pronto a proteggere Katniss a qualsiasi costo e lo vediamo molto bene in "Catching Fire" quando si offre volontario al posto di Haymitch per far sì che lei viva, perciò penso che questa canzone gli si addica molto, perché è come se lui dicesse: "Non sono un eroe, ma ti proteggerò da tutto e da tutti, perchè io non ho nessuno che mi aspetta a casa, mentre tu hai tua madre, Prim e Gale".

Che ne pensate? Quali canzoni avreste associato?

sabato 25 giugno 2016

Recensione La meccanica del cuore

Titolo: La meccanica del cuore
Autore: Mathias Malzieu
Genere: Letteratura Internazionale
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: €9.90 (copertina flessibile)
Pagine: 147




Trama
Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L'impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga nè la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell'incantevole creatura, in compagnia dell'estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori dagli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L'amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto.
Recensione
Buongiorno! Mi accingo a scrivere questo post mentre guardo Beauty and the Beast e mentre ho appena visto Valentine nella 3x03: che cavolo ci fai lì? Tornatene nel mondo delle Ombre!
A parte questo inizio un po' scherzoso, ma ogni tanto dovrò pur sclerare nell'immediato con qualcuno, oggi parliamo de "La meccanica del cuore", un libro che mi è piaciuto molto e che ha alcuni insegnamenti che fanno riflettere, ma procediamo con ordine.
Dunque, l'intera storia è narrata dal PoV di Jack che incontriamo subito appena nato: il problema è che il suo cuore è ghiacciato e Madeleine, la donna che ha fatto partorire la madre, è costretta a mettergli un orologio che aiuti il cuore stesso a pompare il sangue; intanto, ora che la madre lo ha lasciato subito dopo averlo partorito, viene visto da numerose famiglie per l'adozione ma nessuna di esse lo vuole a causa dell'orologio. Per questo la sua dottoressa-levatrice ritarda la sua uscita a Edimburgo fino al suo decimo compleanno, quando incontra una bambina e se ne innamora a tal punto che si fa iscrivere alla sua stessa scuola solo per incontrarla, però scopre che lei è in Spagna e passa tre anni bullizzato (si può dire?) da Joe, l'ex della ragazza. Dopo un fatto, è costretto ad andarsene e decide di cercare la sua Miss Acacia, nonostante Madeleine gli abbia detto che l'amore è dannoso per la meccanica del suo cuore.
Allora, il personaggio di Jack è fragile, nel senso che tutta la sua vita ruota attorno al suo cuore e, in parte, al suo amore per questa ragazza che potrebbe essergli fatale secondo la dottoressa, ma potrebbe anche non esserlo secondo l'orologiaio-illusionista Méliès che lo accompagnerà nella sua spedizione a Granada; quando riesce a ritrovarla, si mettono insieme e trascorrono del tempo immersi nel loro amore, ma non tutto è rose e fiori perchè dopo un po' di tempo arriva Joe a cercare di strappargliela via e il nostro protagonista capisce che lei pensa che l'orologio sia solo per fare scena.
La cosa bella di questo libro è, secondo me, vedere come spesso le persone abbiano la tendenza di etichettare qualcuno in base alla sua malattia, il suo modo di vestire, la sua sessualità e, in questo caso, il ticchettio, come se le uniche "giuste" fossero proprio loro, gli etichettatori, che non sono capaci di vedere una persona per quello che è e sanno solo categorizzare, il che è quello che succede a Jack, prima con le possibili famiglie adottive, poi con i compagni a scuola e infine con la gente di Granada. Penso che questo libro faccia riflettere moltissimo su questo aspetto, oltre a regalarci una storia d'amore diversa da quelle che conosciamo, anche se ogni tanto mi è sembrata un po' troppo matura per l'età dei ragazzi perchè, io posso capire tutto anche che l'amore è amore, però a dieci anni mi sembra esagerato (forse anche parlare di amore a quattordici è un po' troppo, però va già meglio) proprio come certi pensieri troppo maturi per essere fatti da un bambino, anche se questo libro potrebbe benissimo essere narrato da un Jack adulto che descrive la sua storia, ma talvolta non si vede molto la coerenza...
Concludendo, questo è un libro che ti fa pensare molto, secondo me, sia per le tematiche sia per il personaggio di Madeleine, che è stata una specie di madre per lui, e quello che si scopre alla fine: non dico che sia l'opera del secolo, però è ben scritta e ti viene voglia di scoprire cosa succede man mano che si va avanti, anche se il finale è in parte tristino.
Voto:


venerdì 24 giugno 2016

Let's talk about... Hunger Games!

Buongiorno! Oggi ho pensato che sarebbe stato carino parlarvi di una delle mie saghe preferite di sempre: Hunger Games! E in questo modo potrei sfruttare questo spazio del Let's talk about... per parlare di alcune delle saghe che ho letto un po' di tempo fa, come Harry Potter o Percy Jackson.

Titolo: Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Genere: Distopico
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €13.00 (copertina flessibile)
          €24.00 (trilogia completa)
Pagine: 384; 384; 432
Trama
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno del l'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare a lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di 
Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
Let's talk about...
Bene bene, oggi parliamo della mia prima vera saga e sono un po' emozionata, nel senso che è stata, è e sarà sempre la saga più importante e più bella che io abbia mai letto e solo un libro mi ha fatto provare delle emozioni simili, ovvero la saga Lux. Ammetto, che non so da dove cominciare perché ci sarebbero tantissime, troppe cose da dire, quindi devo usare il principio di "selezione e combinazione" (la mia professoressa d'italiano sarebbe molto fiera di me) e procedere per punti:
1) Panem è una nazione divisa in 12 Distretti più Capitol City, che controlla tutto e in cui le persone vivono festeggiando e godendosi la vita felice mentre guardano gli Hunger Games; a capo di tutto e di tutti c'è il Presidente Snow, un uomo a cui non piacciono i segni di ribellione a tal punto che, quando Katniss rimane l'unica sopravvissuta fra i tributi insieme a Peeta e decide che non vuole dover ucciderlo e quando Seneca Crane ferma i due e li proclama entrambi vincitori, la fa tornare nell'Arena  per la 75a edizione al solo scopo di eliminarla per debellare la ribellione che stava iniziando a nascere.
2) Katniss è la ragazza più forte di cui io abbia mai letto: da quando è morto suo padre si occupa della sua famiglia cacciando e addirittura per proteggere sua sorella Prim si offre volontaria agli Hunger Games al posto suo, pur sapendo che le possibilità di sopravvivere sono pari a zero. Ed è grazie, per così dire, a questo fatto che inizia la rivoluzione e che tutto inizia a cambiare a partire dalla stessa Capitol City che, quando il potere di Snow è agli sgoccioli e la città assediata dai ribelli, si presenta quasi come alcuni di quei distretti più poveri, senza più il lusso sfrenato che la poneva sempre più in alto di tutti.
3)i tre personaggi maschili più importanti e, penso, più amati sono Peeta, Gale e Finnick: il primo è il panettiere più dolce del mondo che ama Katniss e che cerca di farla vivere per la sua famiglia e per quelli che la amano, a costo di sacrificare se stesso, che affronta una situazione terribile come il depistaggio da parte di Snow e che viene cambiato, nonostante prima dei suoi primi Hunger Games avesse detto che non sarebbe mai diventato "una pedina dei loro giochi"; il secondo è l'amico di caccia, pure lui segretamente innamorato della nostra protagonista, che rimane nel Distretto durante entrambi gli Hunger Games, che si unisce ai ribelli subito dopo la distruzione del 12 e che, SPOILER, costruisce la bomba che uccide i bambini e Prim davanti al palazzo di Snow; il terzo è il ragazzo degli zuccherini (se Peeta è quello del pane, dovevo pur trovare un nome simile per il mio secondo personaggio preferito di questo romanzo) e mi è entrato nel cuore per la sua simpatia ma anche per la sua fragilità, che non si vede spesso.
4) i cattivi di questa storia sono proprio fatti bene! La Coin mi è stata antipatica sin da subito perché avevo già capito che in lei c'era qualcosa di losco e sono contenta della fine che ha fatto perché non la sopportavo proprio, mentre Snow mi sta un po' meno antipatico, non so perché ma è così, e mi piacerebbe sapere la sua storia, come è salito al potere e se è sempre stato così cattivo, perchè di lui non sappiamo praticamente nulla (ora, voi potrete dire che anche della Coin non sappiamo molto però lei non mi piace proprio e non sono curiosa di sapere qualcosa di più su di lei).
5) il tema trattato dall'autrice è abbastanza complesso perchè vediamo questa società corrotta in cui i ragazzi sono costretti a crescere il più velocemente possibile nel momento in cui vengono estratti per gli Hunger Games e a uccidere per sopravvivere, cosa non uguale per tutti perchè nei distretti più ricchi (1 e 2) i ragazzi vengono allenati appositamente, tant'è che spesso sono loro i vincitori; inoltre, possiamo anche vedere l'indifferenza di Capitol City nei confronti degli altri Distretti, dovuta al fatto che i suoi abitanti vivono nella ricchezza e si divertono a guardare i Tributi che cadono uno dopo l'altro, anno dopo anno, e a osannare i vincitori senza alzare un dito perchè a loro non capiterà mai nulla (e infatti abbiamo poi visto cosa è successo e in che condizioni versa l'intera città durante la Rivoluzione)
6) è il caso di spendere alcune parole sui film: allora, devo dire che questa è una delle poche saghe i cui film rispecchiano quasi completamente i libri e le scene diverse sono pochissime (un po' di più in Mockingjay part 2) e mancano alcuni dettagli che, secondo me, erano abbastanza importanti come la gamba di Peeta, l'orologio di Plutarch e alcuni momenti dopo il salvataggio del ragazzo del pane da Snow; il cast è fantastico e le loro interpretazioni sono state magnifiche a partire da Jennifer Lawrence, che ci ha fatto capire molto bene le sensazioni di Katniss, Josh Hutcherson, che ci ha regalato un'interpretazione bellissima di un Peeta depistato, Donald Sutherland, il cui Snow è stato sublime, Woody Hallerson, che ci ha regalato un bacio Hayffie che nei libri non c'era ma che è stato molto gradito, Elizabeth Banks, con la sua Effie inizialmente "fru-fru" e poi profonda, Sam Claflin, che ormai ricorderemo per sempre per la sua zolletta, Liam Hemsworth, Stanley Tucci, Philip Seymour Hoffman, Lenny Kravitz e tanti altri che rimarranno sempre nei nostri cuori per aver fatto uno splendido lavoro nel portare in vita questi personaggi insieme, ovviamente, ai registi che hanno saputo fare dei film bellissimi che, penso, non abbiano deluso i fans della saga.
Bene, visto che ho esaurito gli argomenti e se continuassi inizierei a sclerare e a fare discorsi insensati, cosa che potrei aver già fatto, meglio fermarmi qui: Hunger Games sarà per sempre la mia saga preferita che ho amato per via della sua storia, dei suoi personaggi, della Everlark. Insomma, nonostante tutte le morti e la mia sofferenza sono grata a Suzanne Collins per aver creato un mondo così bello (oddio, forse bello è una parolona, visto che gli Hunger games non sono così belli, ma avete capito cosa intendo, vero?) che mi ha fatto riflettere e per questo si merita un Daemon Black.
Voto complessivo:




giovedì 23 giugno 2016

Recensione A Court of Mist and Fury

Titolo: A Court of Mist and Fury
Autore: Sarah J. Maas
Genere: New Adult
Casa editrice: Bloomsbury
Prezzo: €9.87 (copertina flessibile)
Pagine: 626





Trama
Feyre è sopravvisuta agli artigli di Amarantha per fare ritorno alla Corte della Primavera... ma ad un prezzo altissimo. Anche se ora ha i poteri degli High Fae, il suo cuore rimane umano, e non può dimenticare le terribili azioni che ha dovuto compiere  per salvare la gente di Tamlin. E nemmeno ha dimenticato il suo accordo con Rhysand, High Lord della temuta Corte della Notte. Mentre Feyre naviga tra la fitta rete fatta di politica, passione e potere, un male più grande langue... e lei potrebbe essere la chiave per fermarlo. Ma solo se potrà controllare i suoi poteri, curare la sua anima a pezzi e decidere come forgiare il proprio futuro... e il futuro di un mondo spaccato in due.
Recensione
Buongiorno! Ho appena finito di leggere questo libro e non so cosa pensare: avete presente quel momento in cui, finito un libro, siete tipo svuotati? Ecco, io mi sento proprio così: sono in quella fase in cui non so se ridere o piangere, essere felice o arrabbiata, e il mio piccolo cuoricino non sa nemmeno lui se spezzarsi o rimanere forte; mi sento come se tutto si fosse fermato mentre tutti vanno avanti con le loro vite. Vi giuro che non so cosa pensare di questo libro e non so nemmeno da dove cominciare. Posso dirvi per certo che non riuscirò ad aspettare un anno per il seguito.
P.S. Attenzione, possibili spoiler per chi non ha letto ACOTAR (e ACOMAF)!
Dunque, all'inizio vediamo Feyre che continua ad avere incubi per via di quello che è successo con Amarantha, mentre progetta il suo matrimonio con Tamlin: non tutto, però, è rose e fiori perché lui è diventato molto protettivo nei suoi confronti, ha paura che qualcuno possa rapirla o farle del male ora che è rinata come High Fae; mentre sta andando all'altare, Feyre è piuttosto scossa e chiede silenziosamente aiuto, tant'è che dopo tre mesi arriva Rhysand a richiamare in causa il patto che hanno fatto Sotto la Montagna (lei trascorrerà con lui una settimana ogni mese). Passata la settimana, torna nella Corte della Primavera ed è costretta a rivelare ogni particolare della Corte della Notte; intanto, la nostra protagonista riesce a convincere Tamlin a lasciarla più libera, diminuire la scorta che l'ha controllata quando usciva, ma la situazione ritorna quella di prima dopo il suo soggiorno da Rhysand e degenera a tal punto che lui la rinchiude nel suo castello per evitare che lei lo segua e lei viene portata via nel palazzo di Rhysand. Ferita, imparerà a conoscere il suo salvatore, la sua corte, Mor e Velaris, la città in cui l'High Lord ha nascosto la sua gente e i suoi amici Amren, Azriel e Cassian, durante il periodo di Amarantha; inoltre, un nuovo pericolo è in agguato: il re di Hybern sta progettando una guerra e Feyre deve fermarlo.
Allora, so che mi sono dilungata un po' nella trama ma non sono riuscita a trattenermi, scusate: però bando alle ciance e partiamo col commento finale.
In questo libro vediamo la nostra protagonista che cambia a causa di quello che è successo Sotto la Montagna e che diventa più forte ora che scopre di aver assunto su di sè i poteri dei sette High Lord che l'hanno fatta rinascere, poteri che deve inizialmente nascondere ma che, poi, inizia ad allenare insieme a Rhysand. È così che inizia a nascere qualcosa fra i due: se prima sembrava si sopportassero a stento, ora che lei è entrata a far parte della Corte della Notte e ha scoperto i suoi segreti, Feyre entra a far parte di un mondo nuovo e ricomincia a vivere, provando sentimenti diversi nei confronti del suo salvatore fino ad arrivare ad ammettere di volergli bene nella stessa maniera in cui aveva voluto bene a Tamlin prima della sua rinascita.
Abbiamo, inoltre, la possibilità di conoscere meglio Rhysand, l'oscuro High Lord di cui abbiamo avuto un piccolo assaggio in ACOTAR: se subito mi era sembrato un antipatico egoista, ho imparato a volergli bene e a conoscerlo meglio, a vedere il vero lui che è uscito fuori nel momento in cui nella sua Corte è arrivata Feyre, che ha cambiato la sua vita; fra i due ci sono degli scambi di battute molto frizzanti e divertenti e, quando le cose diventano più serie, le scene sono belle e spezza il cuore vedere quello che è successo nel finale e sapere che bisognerà aspettare un anno per vedere come va a finire.
Oltre a conoscere nuovi personaggi e la Corte dell'Estate, scopriamo un nuovo Tamlin, profondamente cambiato e spezzato, spaventato nell'eventualità di perdere la sua Bella a tal punto che diventa troppo protettivo e rovina il loro rapporto, cosa che si capisce già quando si scopre che si stanno per sposare perchè lui stesso aveva detto che il matrimonio è superfluo nel momento in cui due anime gemelle si trovano e questo fa sorgere il dubbio che qualcosa di importante stia per cambiare: ammetto che mi dispiace moltissimo per lui perchè mi stava molto a cuore, e forse anche un po' adesso, e non mi è piaciuto molto questo cambiamento che l'autrice gli ha fatto fare perchè mi ha fatto sorgere un milione di dubbi sulla favola della Bella e la Bestia e sul rapporto, che nessuno conosce, che si è instaurato dopo che finalmente si sono trovati e dichiarati i loro amore; inoltre, mi piacerebbe scoprire che cosa ha passato per essere diventato così visto che sembra che tutti i lettori lo odino, ma nessuno si preoccupa di capire il perchè e si pensa solo al suo amore malato per Feyre e al possibile messaggio che la zia Sarah può aver fatto passare, ovvero il fatto che una donna deve sapersi proteggere quando l'amore che riceve diventa ossessivo. Penso che, in qualche modo, si sia spaventato e abbia avuto paura di perderla (anche se in molti pensano che in realtà lui non si curasse molto di lei già da tempo, da quando non ha alzato un dito per salvarla da Amarantha, mentre io penso che prima di giudicarlo mi piacerebbe scoprire cosa c'è stato nella sua mente): infatti, per citare parzialmente Rhysand, il troppo amore è veleno, ma amore e paura insieme sono un'arma che può diventare letale nel momento in cui non la si controlla.
Poi, vi dico una cosa, ho trovato un po' ipocrita il fatto che Feyre abbia considerato Tamlin un mostro nel momento in cui ha scoperto che suo padre, con la sua presenza, ha ucciso la famiglia di Rhysand, senza neanche pensare a quest'ultimo come un mostro per aver a sua volta ucciso quella della nostra Bestia; insomma, forse sarò io che non riesco a sopportare il fatto che sia stato rovinato un personaggio che mi stava molto a cuore, però questo non l'ho trovato molto giusto...
Dopo essermi dilungata così tanto, forse è meglio che concluda: a parte Tamlin e il suo cambiamento, tutto il resto mi è piaciuto molto e non vedo l'ora di scoprire cosa succederà con Lucien ed Elain, Cassian e Nesta, Rhysand, Feyre e Tamlin e con tutti gli altri e spero vivamente che l'autrice faccia rinsavire il mio caro High Lord della Corte della Primavera perchè mi dispiace moltissimo averlo visto in quello stato, nonostante quello che ha fatto nel finale.
Voto:



mercoledì 22 giugno 2016

WWW... Wednesday! #10

Buongiorno! In questo preciso momento sto guardando Pretty Little Liars e sto contemporaneamente pensando (o forse sclerando) a Daemon Black e a Aaron Warner, che si è appena aggiunto alla mia lista immaginaria dei personaggi più fighi di cui abbia mai letto. Comunque, oggi sono tornata con questa rubrica inventata dal blog Should Be Reading in cui devo mostrarvi le mie letture in corso, finite e in programma.

What are you currently reading?
Ho appena iniziato questo libro e ho paura che quando lo finirò non riuscirò a resistere per il seguito.

What did you recently finish reading?
Dopo aver finito "Regina Rossa" giovedì, ho subito iniziato "Shatter Me", che volevo leggere da una vita, e mi è piaciuto così tanto che non ho resistito a leggere i seguiti e le novelle, sebbene mi fossi prefissata di leggere "Spada di Vetro" immediatamente dopo la pausa di un libro dal primo della serie. Sto già scrivendo le recensioni, anche se devo trattenermi dallo sclerare e devo sforzarmi di fare discorsi sensati, e spero di riuscire a finirle presto.

What do you think you'll read next?
Ho ritardato la lettura di questo seguito perchè ho troppi libri in arretrato e alcuni mi aspettano da qualche mese (forse anche dall'estate scorsa), ma adesso non riesco a resistere alla curiosità e ho bisogno di immergermi nel mondo di Leith e Hannah.

martedì 21 giugno 2016

Recensione Warrior Cats - Il ritorno nella foresta

Titolo: Warrior Cats - Il ritorno nella foresta
Autore: Erin Hunter
Genere: Fantasy
Casa editrice: Sonda
Prezzo: €14.90 (copertina rigida)
Pagine: 282





Trama
Per generazioni, quattro Clan di gatti selvatici hanno condiviso la foresta rispettando il codice guerriero dei loro antenati e cacciando ognuno nel proprio territorio. Tuttavia, il feroce Clan della Tenebra minaccia di estendere il proprio dominio, costringendo il Clan del Tuono ad affrontare una battaglia per la sopravvivenza senza esclusione di colpi. 
Nel frattempo Ruggine, un micio domestico, ha deciso di abbandonare le comodità della vita coi Bipedi, diventando così un apprendista del Clan del Tuono col nome di ZampadiFuoco.
E proprio un'antica profezia aveva annunciato che "solo il fuoco può salvare il Clan"...
Recensione
Buongiorno! Se poteste vedermi in questo momento, mi trovereste al computer con sulla destra l'Ipad acceso a guardare Pretty Little Liars mentre scrivo questo post e contemporaneamente leggo i messaggi che mi stanno arrivando su Whatsapp, in perfetto stile multitasking.
Comunque, oggi sono qui per parlarvi di un libro molto bello in cui i protagonisti sono i gatti e devo ammettere che all'inizio ho faticato un attimino perchè non riuscivo a immaginarmi nei loro panni, ma alla fine ci sono riuscita.
Dunque, all'inizio incontriamo Ruggine, un gatto domestico che si addentra nella foresta per cercare di catturare un topo e che viene attaccato da un gatto selvatico: dopo aver dimostrato di avere gli attributi nel fronteggiarlo si ritrova a parlare con StellaBlu che gli propone di entrare a far parte del suo Clan, dove verrà addestrato per diventare un guerriero. È così che il giorno dopo decide di unirsi a loro e inizia il suo addestramento: mentre si trova lì, dimostra a tutti di essere molto bravo a cacciare e, intanto, l'intera comunità è scossa dall'attaco che ArtigliodiTigre e CodaRossa hanno subito dal Clan della Tenebra, in cui il secondo ha perso la vita; così iniziano i problemi fra i vari Clan proprio a causa di questo, che chiede/pretende di poter cacciare anche nei loro territori perchè il proprio non è sufficiente a sfamarli e da qui ne deriverà un disordine interno per via di ciò che ha detto StellaSpezzata a proposito di DenteGiallo, sciamano del suo vecchio Clan adesso entrata a far parte di quello del Tuono e che molti guardano con diffidenza.
Bene, come al solito mi fermo qui per evitare spoiler e anche perché sto cercando di stringere sulla trama e di fare un commento più "grande", non so se mi spiego.
All'inizio ero un pochino spaventata perché non sapevo come avrei fatto a mettermi nei panni di un gatto e a immaginarmi tutta la storia guardandola con occhi da, appunto, gatto, però man mano che andavo avanti con la lettura mi sono lasciata trasportare da questo mondo interessantissimo e nuovo e spero di riuscire presto a leggere i seguiti, anche se prima dovrò dare la precedenza ad altri libri che mi aspettano da non so quanto tempo.
Bellissimo è il personaggio di Ruggine/ZampadiFuoco perché si impegna sempre in tutto quello che fa e cerca sempre di accantonare i pregiudizi per farsi un'opinione propria e di proteggere i più deboli, se così li vogliamo chiamare: ha fatto un grande salto decidendo di unirsi ai gatti selvatici e lasciando tutte le comodità che aveva nella sua vecchia vita con i Bipedi e questo, secondo me, ci fa capire quanto sia coraggioso perché molti al posto suo avrebbero preferito starsene comodi e vivere nell'agio, senza doversi preoccupare del cibo che scarseggia o di come procurarselo; inoltre, questo fatto lo vedo un po' come una metafora della vita umana perché molti uomini decidono di stare comodi e di non buttarsi nelle situazioni che potrebbero cambiare il loro stile di vita o che comunque sarebbero nuove, e penso anche che l'intera storia si possa vedere come una metafora della vita: devi imparare a buttarti e a sopportare i fallimenti e gli usurpatori o comunque quelle persone che pensano solo a loro stesse e non agli altri.
Dopo questo pensiero filosofico posso anche concludere: la storia è molto bella e mi ha fatto riflettere su alcune cose, come l'amicizia e altro; inoltre i personaggi principali, ovvero ZampadiFuoco e i suoi amici, sono simpaticissimi e a volte mi hanno fatto anche sorridere. Insomma, se vi può interessare questo libro, ve lo consiglio anche perché scorre molto velocemente e prende abbastanza bene.
Voto:


lunedì 20 giugno 2016

Canticchiando fra i libri! #8

Buongiorno! Ma quant'è bello sapere che per tre mesi i lunedì non saranno più traumatici?! Finalmente un po' di relax al mattino, che non guasta mai e che, spesso e volentieri, manca. Comunque, oggi sono tornata con questa rubrica inventata da me in cui devo scegliere due libri e un personaggio e associarvi una canzone in base al ritmo, al significato o al contesto che c'è dietro.

1.
Mulan - Farò di te un uomo
Dunque, mentre stavo leggendo "Regina Rossa" mi è venuta in mente Mulan perchè, quando Mare entra nella Casa del Sole per la prima volta, mi sono immaginata in sottofondo "Molto onore ci darai" e la mia mente è passata poi a questa, ma subito mi sono detta che non andava molto bene in questo contesto. Così, mentre mi stavo scervellando su quale libro scegliere per questo post, mi è tornata in mente questa canzone e l'ho collegata a "Divergent" perchè Tris è un po' come Mulan: all'inizio fa fatica ad ambientarsi e ad allenarsi, ma alla fine diventa molto brava e impara a essere forte e a combattere.

2.
Maroon 5 - Animals
Allora, come per "Divergent", mi stavo scervellando di nuovo su quale libro e quale canzone scegliere quando mi è venuta in mente questa e ho iniziato a dirmi: "pensa, pensa, pensa, qual è quel libro in cui i protagonisti scappano da qualcuno?" e, così, mi è venuto in mente Origin perchè Daemon e Katy iniziano a scappare e a nascondersi da Dedalo, una volta riusciti a uscire. Perciò penso che questa canzone faccia proprio al caso di questo libro, anche se "Animals" parla di un uomo che stalkera la sua fidanzata/ex ma comunque possiamo vedere il primo come Dedalo e la seconda come i due protagonisti.

3.
Ariana Grande - Break Free
Allora, penso che questa canzone si addica molto alla Feyre di "A Court of Mist and Fury" perchè dopo i fatti accaduti Sotto la Montagna, tutto cambia a partire da Tamlin che diventa sempre più protettivo a tal punto che la rinchiude nel suo palazzo e lei passa i giorni successivi a fortificarsi e a capire meglio la nuova sé.

E voi, quali canzoni avreste associato?

sabato 18 giugno 2016

Recensione The 100

Titolo: The 100
Autore: Kass Morgan
Genere: Distopico/Fantascienza
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: €16.90 (copertina rigida)
Pagine: 340




Trama
Sono secoli che gli uomini vivono nello spazio senza tornare sulla Terra. In seguito a una devastante guerra atomica i sopravvissuti si sono imbarcati su tre navi spaziali e i loro discendenti sono ancora chiusi lì dentro. Tuttavia pare giunto il momento di andare in ricognizione. A essere spediti sulla Terra per capire se sia di nuovo vivibile sono in cento: ragazza considerati delinquenti dal regime poliziesco che vige sotto la guida del Cancelliere. Alle prese con una natura magnifica e selvaggia e tormentati dai segreti che si annidano nel loro passato, i 100 sulla Terra devono lottare per sopravvivere. Non sono eroi ma potrebbero essere l'unica speranza rimasta al genere umano.
Recensione
Buongiorno! Oggi fa caldo e ho il braccio destro indolenzito perché ho fatto il vaccino per l'antitetanica, ma comunque sono qui a scrivere questa recensione nello stesso giorno in cui ho finito di leggere "The 100", libro su cui è basata la serie TV (anche se le due trame sono abbastanza diverse, a partire dai personaggi che agiscono).
Dunque, all'inizio vediamo Clarke che viene portata via dalla sua cella, dove era confinata, dopo aver ricevuto un bracciale che servirà per controllare i suoi parametri vitali una volta che sarà mandata sulla Terra insieme ad altri 99 ragazzi detenuti, in attesa di un processo quando raggiungeranno i 18 anni; mentre lei è già sulla navicella, arriva Wells, il figlio del Cancelliere Jaha che si è fatto confinare per poter andare con lei sulla Terra, e vediamo anche Bellamy che prende come ostaggio lo stesso Cancelliere e che gli spara poco prima di entrare anche lui con i 100 per stare con la sorella Octavia; durante, però, il trambusto combinato proprio da lui, una dei ragazzi riesce a scappare (Glass) e va dal suo ex fidanzato Luke. Da una parte, possiamo vedere come sia difficile la vita sulla Terra nei primi momenti perché la navicella si schianta, alcuni di loro muoiono e Clarke si sente in dovere di aiutarli, dall'altra abbiamo la possibilità di scoprire cosa succede nello spazio con Glass che deve affrontare il fatto che l'ex si sia trovato un'altra compagna mentre lei era in cella.
Bene, non racconto di più perché non voglio fare spoiler e perché è difficle raccontare una trama sensata quando ci sono ben quattro punti di vista (Clarke, Bellamy, Wells e Glass), di cui tre sulla Terra e uno nello spazio: questi diversi PoV ci permettono di vedere le situazioni in modo diverso e ci permettono di conoscere meglio i personaggi; inoltre, il più bello dei quattro è, secondo me, quello di Glass, ragazza non presente nella serie TV che conserva un grande segreto e il cui primo pensiero va a Luke, il suo ex fidanzato che pensa che lei lo abbia lasciato e poi sia sparita (quando, invece, era confinata).
Presenze mancanti, rispetto alla serie, sono i mitici Monty e Jasper, Raven e Finn (anche se forse si potrebbero pensare come Glass e Luke), Murphy (che si può identificare, forse, con Graham), Kane (che, forse, più che mancare ha un nome diverso, ma non ne sono sicura) e Abby, visto che SPOILER entrambi i genitori di Clarke sono morti. Però ci sono personaggi nuovi a partire da Thalia, amica di Clarke, Graham, nuovo Murphy, Glass e Luke, ecc., che fa piacere incontrare e conoscere.
Un personaggio che ho odiato è stato Wells: nel libro non muore, ma va avanti soltanto perché è innamorato della nostra beniamina, tutto quello che fa lo fa in nome di quello che c'è stato fra loro prima che lei venisse confinata e, addirittura, a un certo punto pensa una frase del tipo "dopo tutto quello che ho fatto per lei, deve amarmi" e tu sei lì del tipo "questo è malato forte, ma si può?". In compenso vediamo molto Bellamy che, con il suo amore per la sorella, cerca di fare tutto il possibile per aiutare, anche se nel libro non diventa il leader dei 100, e poi le scene con Clarke, che sono poche ma un'amica che ha letto il secondo in inglese mi ha detto che c'è tanta Bellarke, sono bellissime e si capisce che lui inizia a provare qualcosa per lei quando, prima di addormentarsi, la pensa.
Qui, vediamo molto meglio le capacità di Clarke come dottore perché si dà da fare per tutti i feriti, anche se, rispetto alla serie, non assume una posizione di "leadership" e non la vediamo neanche nella tostaggine (si può dire?) della serie TV, visto che qui non c'è molta azione; bello è anche il personaggio di Octavia che viene mandata sulla Terra a soli 14 anni e che vediamo in una forma nuova, visto che è diventata dipendente dalle medicine e ciò farà arrabbiare molti.
Concludendo, non aspettatevi un libro con tanta azione quanto la serie perché qui ce n'è davvero poca, quasi nulla, e penso che forse sarà maggiore nei seguiti (che chissà quando saranno tradotti...), e non partite con l'idea che vedrete i vostri beniamini con gli stessi atteggiamenti della serie perché non è così, ma nonostante ciò penso che sia un buon libro, capace di catturare e che scorre molto in fretta (tant'è che l'ho finito in un giorno) e, secondo me, scritto anche bene, senza paroloni come obnubilato che non usa più nessuno, semplice ma non banale, insomma una bella storia, da leggere dimenticando la serie, che continuerò a leggere in inglese perché prima di un annetto non penso tradurranno i seguiti e io sono troppo curiosa di vedere cosa succede.
Voto: 

venerdì 17 giugno 2016

Let's talk about... Serie TV!

Buongiorno! Oggi continuiamo questo progetto del "Let's talk about" parlando di serie TV, visto che praticamente tutte le fangirl di questo mondo (e penso anche i fanboy, sebbene siano rari) ne seguono come minimo una e, ormai, sono diventate parte integrante della nostra vita insieme ai libri.
Ammetto che non so da dove cominciare a parlare, però potrei cominciare col dire che, a dispetto di quanto possano pensare le persone che non ne seguono, hanno praticamente tutte dei piccoli o grandi insegnamenti che vanno dall'amicizia, all'amore, al bullismo e al coraggio, e alcune sono nate proprio per mostrare situazioni da cui imparare, mentre altre sono nate come semplice forma di intrattenimento ma hanno all'interno situazioni che fanno riflettere gli spettatori. 
Ora, il discorso sulle serie TV sarebbe lunghissimo, quindi vedrò di selezionare le cose che, secondo me, potrebbero essere più importanti (anche se so che questo post verrà lunghissimo, scusatemi).
Innanzi tutto, al di là dei temi che possono avere o meno, che sono troppi per poterli elencare tutti quanti e parlarne un minimo in questo post, importanti sono i personaggi: di norma, abbiamo un protagonista, che è presente nella maggior parte delle puntate e su cui si incentra la storia; poi ci possono essere dei co-protagonisti, altrettanto importanti per la storia e tal volta alla base di essa insieme al personaggio principale, ma la cui story-line non è seguita nella stessa maniera di quest'ultimo; generalmente, c'è sempre almeno un aiutante che spesso deve aiutare a risolvere delle situazioni e che, il più delle volte, viene eclissato dalla figura più importante; poi ci sono alcuni personaggi secondari; infine abbiamo l'antagonista che mette i bastoni fra le ruote, che semina zizzania o che, comunque, odia il protagonista. Oltre a questi, spesso possiamo fare ulteriori distinzioni con i ruoli dei personaggi: il capo, la mente, il braccio, il saggio, lo stupido, l'aiutante, l'escluso, lo scapestrato, il festaiolo, il fifone e chi più ne ha più ne metta.
Una cosa che cambia da serie a serie è l'ambientazione, soprattutto in base al genere, ma talvolta può cambiare anche da stagione a stagione: la più grande distinzione è fra un'ambientazione terrestre odierna o una più fantastica, come un territorio di cui non si conosce l'ubicazione e che sembra medievale o naturale; poi, abbiamo ambientazioni come villaggi, uffici, scuole, case e quartieri, città, paesaggi naturali o sperduti, e talvolta anche lo spazio.
Un'altra cosa importante è: cosa dovrebbe avere una serie per essere buona? Innanzi tutto, gli attori fanno una buona parte del lavoro, ma non devono essere solo delle belle facce perchè importante è che sappiano recitare e non mantengano sempre e solo la stessa espressione per ogni singola situazione; altra cosa, i produttori devono essere molto bravi a catturare il pubblico, a far diventare canon le nostre ship e a non far morire i nostri personaggi preferiti, se non vogliono ritrovarsi maree di fans sotto casa a protestare (certo un discorso diverso è quando l'attore deve abbandonare la serie per via di troppi impegni e il produttore decide di eliminare il suo personaggio); oltretutto, devono esserci degli effetti speciali molto belli, specie nelle serie fantasy, ma, per citare Manzoni, devono essere "fini e di buon gusto" e anche la trama è importante perchè se non sta nè in cielo nè in terra rischia di sembrare troppo falsa e non deve annoiare, ovvero non deve avere sempre e solo le stesse situazioni che si ripetono in ogni stagione, anche se con personaggi diversi.
Ci sono diversi tipi di serie TV: quelle basate sui libri, quelle fantastiche, quelle poliziesche o che rientrano nel giallo/thriller, quelle comiche e di puro e semplice intrattenimento, quelle basate sui supereroi e quelle ambientate in un ambiente scolastico (che si una scuola classica o una scuola artistica...).
Ora vediamo alcune delle serie TV più famose (ovvero quelle che conosco) divise nelle categorie sopracitate:
-basate su libri:

-fantastiche:

-poliziesche e giallo/thriller:

-comiche e d'intrattenimento:

-basate sui supereroi:

-in ambiente scolastico:

Bene, spero di non aver dimenticato nulla e di aver detto le cose più importanti, in ogni caso questa era solo una premessa al discorso perchè poi vedremo alcune di queste serie TV (e anche altre che non ho citato) più nel dettaglio.