martedì 28 giugno 2016

Recensione Alla fine andrà tutto bene

Titolo: Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene... Non è ancora la fine)
Autore: Raquel Matos
Genere: Letteratura Internazionale
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: €9.90 (copertina flessibile)
Pagine: 270





Trama
Sei settimane di silenzio forzato. Un incubo, per chi come Carla Diaz non sta zitta un secondo.
Chiacchierona compulsiva, Carla vive di parole, non solo per il bisogno di condividere i propri stati d'animo con chiunque le sia vicino, ma anche per professione, essendo una presentatrice radiofonica. Quando un'operazione alle corde vocali la costringe a restare zitta per ben sei settimane, per Carla, pessimista di natura, è la fine del mondo. Costretta a non parlare, ma incapace di restare in silenzio, tramite WhatsApp, email e note scritte a mano imparerà a comunicare con il mondo come non aveva mai fatto prima. E troverà infine la propria vera voce.
Recensione
Buongiorno! Sto guardando Pretty Little Liars e devo dire che mi sta piacendo molto anche se sono solo all'inizio e mi sono spoilerata una marea di cose, ma pazienza, tanto sono una maga a spoilerarmi da sola. Comunque, oggi sono tornata per parlarvi di questo libro che mi è piaciuto molto perché alla base di tutto c'è il silenzio, cosa che io conosco molto bene perché sto sempre zitta e parlo poco e per questo spesso nessuno capisce che non lo faccio per chi sa quale motivo, ma semplicemente perché sono timida; insomma, mi ha fatto piacere leggere di qualcuno che pian piano scopre il silenzio, questa cosa magica che in molti non capiscono.
Dunque, all'inizio vediamo Carla, una donna che ha appena subito un'operazione alle corde vocali e a seguito della quale dovrà stare in silenzio per sei settimane: ovviamente, essendo una conduttrice radiofonica, questo fatto la sconvolge moltissimo e all'inizio non è molto felice anche perché si sente molto triste a causa della sua rottura con Roberto, un uomo che, a quanto pare, non la faceva sentire felice ma da cui comunque non riusciva a staccarsi, avvenuta sette mesi prima. Nel frattempo, comunica con tutti tramite una lavagnetta, email o messaggi ma, come dirà alla fine, non è certamente la stessa cosa del parlare in quanto non si possono dire tutte le cose che passano per la testa, però impara a vivere in modo diverso, ad apprezzare il silenzio e capisce alcune cose che saranno importanti per poter andare avanti. In tutta questa avventura di sei settimane, vicino a lei ci sono la madre, Juan, l'amico che conosce da una ventina d'anni e che si comporta in modo strano, e Marian, l'amica che la fa ragionare ed è con loro che parla di più, oltre a ricevere qualche messaggio dai suoi colleghi e da Roberto che ritorna nella sua vita solo per chiederle di ridargli il computer (cioè sul serio? Tu ti fai vivo per questo? Ma compratene uno nuovo, noi donne siamo molto sensibili con gli ex, o almeno... immagino).
Allora, cosa posso dire di questo libro? Di certo può far pensare molto su molte cose come, ad esempio, sull'amore, di cui spesso ci sono diverse sfumature a partire da quello che è più dipendenza che altro, fino a quello che fa sentire bene e felici e con cui si vuole fare attenzione per conservarlo il più a lungo possibile; poi, c'è anche il lavoro che in questo periodo è piuttosto precario e spesso è anche ingiusto, visto che non appena qualcuno si prende dei giorni di malattia, qualcun'altro ne approfitta oppure il tuo capo si sente quasi in dovere di buttarti fuori se manchi dal lavoro. Infine, l'avrò detto già altre due volte, importante è il silenzio e la comunicazione: spesso il primo viene frainteso, ma in questo caso viene approfondito dalla protagonista che non lo conosce più di tanto e che impara a capirlo mentre scopre una nuova maniera di comunicare.
Carla è una donna che ne ha passate molte: ha perso suo padre e il fratello, ha avuto molte relazioni che l'hanno fatta soffrire e lavora da tantissimo tempo in radio senza aver avuto nessuna promozione o comunque senza aver visto nessuna occasione che le permettesse di diventare una grande speaker radiofonica. E ora questa operazione la costringe a affrontare i fantasmi del suo passato e il suo futuro.
Due personaggi che fanno sorridere sono Marian e Debora: la prima è l'amica che aiuta la nostra protagonista ad aprire gli occhi e la sostiene nei momenti in cui si sente depressa e triste per via della sua relazione con Roberto; invece, la seconda è la sua estetista che, anche se si vede pochissimo, sembra proprio un personaggio frizzante, che parla in modo schietto e che ha subito molte delusioni dalla vita.
Poi c'è Juan, il suo migliore amico che viene presentato come un uomo molto attraente con parecchie donne e che si comporta in modo diverso con Carla visto che è successo un fatto tra loro sette mesi prima che lo ha cambiato.
Dopo avervi fatto questo piccolo ex cursus sui personaggi principali, passo alla conclusione: penso che questo sia una specie di romanzo di formazione non solo per la protagonista, che matura grazie al silenzio che parla molto spesso più delle parole stesse, ma anche per il lettore, nel senso che fa riflettere moltissimo e potrebbe anche permettere ai chiacchieroni (in senso negativo) di capire quale sia la bellezza del silenzio e la sua importanza perchè ce ne sono molti tipi e bisogna imparare a riconoscerli.
Quindi, vi consiglio questo libro se volete leggere qualcosa di leggero, un po' frizzante, che scorre velocemente e che fa capire quanto sia importante trovare la propria voce e capire cosa dice.
Voto:

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