sabato 25 giugno 2016

Recensione La meccanica del cuore

Titolo: La meccanica del cuore
Autore: Mathias Malzieu
Genere: Letteratura Internazionale
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: €9.90 (copertina flessibile)
Pagine: 147




Trama
Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni. È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai. L'impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei. Non lo spaventa la fuga nè la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell'incantevole creatura, in compagnia dell'estroso illusionista Georges Méliès. E finalmente, due figure delicate, fuori dagli schemi, si incontrano di nuovo e si amano. L'amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto.
Recensione
Buongiorno! Mi accingo a scrivere questo post mentre guardo Beauty and the Beast e mentre ho appena visto Valentine nella 3x03: che cavolo ci fai lì? Tornatene nel mondo delle Ombre!
A parte questo inizio un po' scherzoso, ma ogni tanto dovrò pur sclerare nell'immediato con qualcuno, oggi parliamo de "La meccanica del cuore", un libro che mi è piaciuto molto e che ha alcuni insegnamenti che fanno riflettere, ma procediamo con ordine.
Dunque, l'intera storia è narrata dal PoV di Jack che incontriamo subito appena nato: il problema è che il suo cuore è ghiacciato e Madeleine, la donna che ha fatto partorire la madre, è costretta a mettergli un orologio che aiuti il cuore stesso a pompare il sangue; intanto, ora che la madre lo ha lasciato subito dopo averlo partorito, viene visto da numerose famiglie per l'adozione ma nessuna di esse lo vuole a causa dell'orologio. Per questo la sua dottoressa-levatrice ritarda la sua uscita a Edimburgo fino al suo decimo compleanno, quando incontra una bambina e se ne innamora a tal punto che si fa iscrivere alla sua stessa scuola solo per incontrarla, però scopre che lei è in Spagna e passa tre anni bullizzato (si può dire?) da Joe, l'ex della ragazza. Dopo un fatto, è costretto ad andarsene e decide di cercare la sua Miss Acacia, nonostante Madeleine gli abbia detto che l'amore è dannoso per la meccanica del suo cuore.
Allora, il personaggio di Jack è fragile, nel senso che tutta la sua vita ruota attorno al suo cuore e, in parte, al suo amore per questa ragazza che potrebbe essergli fatale secondo la dottoressa, ma potrebbe anche non esserlo secondo l'orologiaio-illusionista Méliès che lo accompagnerà nella sua spedizione a Granada; quando riesce a ritrovarla, si mettono insieme e trascorrono del tempo immersi nel loro amore, ma non tutto è rose e fiori perchè dopo un po' di tempo arriva Joe a cercare di strappargliela via e il nostro protagonista capisce che lei pensa che l'orologio sia solo per fare scena.
La cosa bella di questo libro è, secondo me, vedere come spesso le persone abbiano la tendenza di etichettare qualcuno in base alla sua malattia, il suo modo di vestire, la sua sessualità e, in questo caso, il ticchettio, come se le uniche "giuste" fossero proprio loro, gli etichettatori, che non sono capaci di vedere una persona per quello che è e sanno solo categorizzare, il che è quello che succede a Jack, prima con le possibili famiglie adottive, poi con i compagni a scuola e infine con la gente di Granada. Penso che questo libro faccia riflettere moltissimo su questo aspetto, oltre a regalarci una storia d'amore diversa da quelle che conosciamo, anche se ogni tanto mi è sembrata un po' troppo matura per l'età dei ragazzi perchè, io posso capire tutto anche che l'amore è amore, però a dieci anni mi sembra esagerato (forse anche parlare di amore a quattordici è un po' troppo, però va già meglio) proprio come certi pensieri troppo maturi per essere fatti da un bambino, anche se questo libro potrebbe benissimo essere narrato da un Jack adulto che descrive la sua storia, ma talvolta non si vede molto la coerenza...
Concludendo, questo è un libro che ti fa pensare molto, secondo me, sia per le tematiche sia per il personaggio di Madeleine, che è stata una specie di madre per lui, e quello che si scopre alla fine: non dico che sia l'opera del secolo, però è ben scritta e ti viene voglia di scoprire cosa succede man mano che si va avanti, anche se il finale è in parte tristino.
Voto:


2 commenti:

  1. Ho adocchiato questo libro tempo fa, mi piaceva il titolo, ma non ho mai letto la trama. La tua recensione mi ha convinta, sembra una bella storia..lo comprerò presto..

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    1. Io l'ho trovato molto carino e lo si legge molto in fretta, anche per via dello stile scorrevole dell'autore.

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