sabato 30 giugno 2018

Recensione Rimani con Me

Titolo: Rimani con Me
Autore: J. Lynn
Genere: New Adult
Casa editrice: Nord
Prezzo: €16.40 (copertina rigida)
Pagine: 424






Trama
Lo studio è la sua salvezza. Per troppi anni, da quella maledetta notte che ha mandato in fumo tutte le sue speranze, Calla ha vissuto in un limbo di dolore e di rimpianti. Un limbo da cui è uscita grazie all'università, che le ha offerto una seconda occasione. Almeno fino al giorno in cui scopre che la madre - con cui lei no parla da anni - le ha prosciugato il conto, impedendole di iscriversi all'ultimo anno. Calla è quindi costretta a tornare a casa per affrontare la donna che, ancora una volta, rischia di distruggere i suoi sogni. Tuttavia, dietro il bancone del bar gestito dalla madre, trova Jax James. Ammalianti occhi scuri e fisico mozzafiato, Jax è il genere di "distrazione" che Calla non può permettersi in un momento simile. Jax però non ha nessuna intenzione di farsi mettere da parte, anzi sembra sempre pronto ad aiutarla e a tirarle su il morale, con quel suo atteggiamento spavaldo e il sorriso disarmante. E, per la prima volta dopo tantissimo tempo, Calla sente di non essere più sola ed è come se il vuoto che ha dentro si stesse a poco a poco colmando. Ma, quando inizia a ricevere minacce e strane visite nel cuore della notte, Calla si rende conto di essere stata trascinata in un gioco pericoloso e molto più grande di lei. Il legame con Jax le darà la forza per superare anche questa prova o sarà la "debolezza" che la farà crollare?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi sono tornata per parlarvi di un libro della serie "Wait for You" della mia amata zia Jenny, serie che ho finalmente ripreso dopo averla messa da parte a causa di impegni scolastici (sempre loro) e che adesso ho intenzione di finire perché sono troppo curiosa di scoprire cosa avranno in serbo le altre coppie.

Calla è una ragazza di ventun'anni che ha sempre sgobbato dalla mattina alla sera per poter terminare gli studi al college, trovare un lavoro e dare un senso alla propria vita. Venendo da una situazione famigliare non facile, questo era il suo modo di riscattarsi, ma ora tutto ciò che ha costruito rischia di andare in pezzi perché sua madre, una donna alcolizzata dalla quale lei era scappata due anni prima, le ha prosciugato il conto in banca e le ha lasciato in ricordo un mucchio di debiti.
Calla è così costretta a tornare nella sua città natale per mettere a posto le cose, ma niente va come aveva previsto: in primo luogo, conosce un ragazzo nel bar di sua madre, Jackson James, molto irriverente e deciso a uscire con lei; in secondo luogo, sua madre non è lì, nessuno la vede da due settimane e per di più è finita in giri molto loschi. Nonostante questa difficoltà, la protagonista si darà da fare per racimolare soldi da sola, ma la sua attenzione si sposterà altrettanto spesso sul ragazzo accanto a lei, che prende posto nella sua vita in maniera dirompente, complice anche il fatto che la sua esistenza in città viene minacciata più volte dalla presenza di alcuni uomini.
Intenta ad assicurarsi di avere un futuro da una parte, dall'altra Calla si ritroverà a dover affrontare un'altra situazione spaventosa, una relazione di qualsiasi natura con un giovane che sembra essere andato oltre il suo aspetto esteriore, la sua cicatrice sulla guancia sinistra, ma cosa succederebbe se scoprisse il suo segreto più grande? E cosa nasconde anche lui?

I nostri due protagonisti sembrano essere apparentemente molto diversi, però qualche tratto in comune in realtà ce l'hanno.
Calla è una ventunenne costretta a lavorare per potersi permettere i suoi studi e la sua vita è sempre stata molto difficile a causa di un padre non presente, di una madre dipendente da alcol e droghe e di un avvenimento che ha cambiato la sua vita: prima di compiere dieci anni era una ragazzina spensierata, ma poi, un giorno, un incendio ha cambiato tutto partendo dal suo viso, su cui è rimasta una grossa cicatrice, per scendere fin su busto e schiena, pieni di cicatrici anche quelli.
Da quel momento, Calla non è stata più veramente felice e tranquilla, ha sempre dovuto aver a che fare con i demoni suoi e di sua madre, finché non ha deciso di tagliare i ponti e andare a studiare in un'altra cittadina dove ha fatto amicizia con molti ragazzi, sebbene abbia loro mentito più di una volta a proposito della sua vera vita.
E ora, in questo momento di difficoltà, la nostra protagonista dimostra di essere una giovane determinata a mantenere le redini della sua vita e a riprendersi ciò che è suo; in questo non si fa mettere piedi in testa, anzi è piuttosto cocciuta, perché sembra non rendersi conto dei pericoli che la circondano, ma ci sono dei casi in cui invece dimostra di non avere proprio un gran coraggio, quelle situazioni che prevedono mostrare le sue cicatrici o relazionarsi con un bel ragazzo. Con il passare del tempo, però, riuscirà a tranquillizzarsi un po' di più e a liberarsi di alcune sue paure, grazia alla presenza di un ventiquattrenne piuttosto insistente.

Jax, dal canto suo, dimostra sin da subito di possedere un gran fascino, una cocciutaggine che forse supera quella di Calla e un'irriverenza quasi da schiaffi, ma in fin dei conti è un bravo ragazzo.
Anche lui non ha avuto un'esistenza facile: arruolatosi nei Marines molto giovane, ha visto situazioni che lo hanno segnato nel profondo e che l'hanno portato a lasciare questo compito circa cinque anni dopo l'arruolamento, anche se questa non è stata l'unica ragione.
Da allora ha sempre lavorato al Mona's e si vede quanta cura e quanta dedizione ci metta nel suo nuovo lavoro: è sempre attento, rivolge sorrisi a tutti e ci tiene anche che tutto vada liscio. Certo, la sua attenzione viene un po' sviata da una ragazza che piomba nel locale portandosi dietro un mucchio di problemi, ma questo migliorerà di gran lunga le sue giornate... ed ecco che entra in campo la cocciutaggine, non esita un attimo a chiederle di uscire e non vuole un no come risposta (anche perché come si fa a dire di no a un ometto come lui?).
Sembra essere in tutto e per tutto un ragazzo d'oro. Ha difetti? Non pare, è pure onesto quando viene colto in flagrante e non mente quasi mai (tranne per buone ragioni). Ha debolezze? Sì, il sentimento d'amore nei confronti di chi gli sta a cuore. Ed è per questo che ci conquista, sin dal primo istante.

Una delle cose che ho apprezzato di più è il modo in cui la zia Jenny è riuscita a trattare una situazione abbastanza delicata: avere dei genitori alcolizzati che non si preoccupano neanche di te, figlio, e che sperperano soldi in giro solo per soddisfare un bisogno che poi non viene mai soddisfatto non deve essere facile, specie se poi dietro a tutta questa situazione vi è una terribile tragedia che avrebbe mezzo ko chiunque, ma che in questo caso il genitore non è riuscito a superare. Ecco, io ho sempre pensato che anche nei momenti difficili come questi, le persone non si devono mai dimenticare che non sono sole, c'è sempre qualcuno accanto a loro che non deve essere allontanato né tanto meno ferito in alcun modo, perché è anche grazie a chi ci sta intorno che si riesce a superare le situazioni emotivamente più toste. Ma è anche vero che non tutti riescono a farlo, ci sono delle volte in cui le tentazioni sono troppo forti, si vuole dimenticare e certi modi sembrano gli unici in grado di avere successo in questa piccola impresa, anche se in realtà ricordare ci può aiutare di più in questo senso.

Ho anche apprezzato molto il fatto che questa volta i due piccioncini non abbiano fatto certe cose per tutto il tempo, al contrario di Teresa e Jase, e che abbiano aspettato almeno di arrivare a metà libro prima di agire... capiamoci, io non sono mai stata una grande fan di queste scene, e mi viene anche abbastanza difficile pensare che due persone possano pensare soltanto a quello quando stanno insieme. Capisco che ci sia tanta passione che scorre nelle vene, però ogni tanto non è bello anche fare qualche altra attività insieme? Comunque, Calla e Jax, vi ringrazio per aver fatto poco e per essere stati più dolci dei vostri predecessori... certo, ogni tanto lo siete stati pure troppo dolci, con dei "ti amo" detti dopo manco un mese e altri tipi di dichiarazione che mi hanno fatto vomitare arcobaleni, però vi posso perdonare.

Insomma, questa volta è stata proprio una bella storia, mi sono piaciuti i due personaggi e il modo in cui hanno affrontato tutte le situazioni (anche se in un paio di casi avrei voluto schiaffeggiarli entrambi); mi ha fatto piacere incontrare nuovi personaggi dalla storia molto interessante (sì, Roxy, sto parlando di te e del bel Reece per cui ti batte forte il cuore, anche se al momento non lo ammetteresti) e vederne di vecchi, come il mio amato Cam, che è sempre tanto caro.
Ora non vedo l'ora di leggere il seguito e di vedere di nuovo anche Calla e Jax - perché naturalmente ci saranno anche loro, lo esigo, sennò come faccio io a sapere come prosegue la loro vita? Una cameo me lo devono fare per forza. Non ammetterò un risvolto diverso.
Voto:

giovedì 28 giugno 2018

Recensione Illuminae

Titolo: Illuminae
Autori: Amie Kaufman e Jay Kristoff
Genere: Fantascienza
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €22.00 (copertina rigida)
Pagine: 599






Trama
Quel giorno, quando si è svegliata, Kady pensava che rompere con Ezra sarebbe stata la cosa più difficile da affrontare. Poche ore dopo il suo pianeta è stato invaso. Anno 2575: il cielo di Kerenza, un pianeta poco più grande di un granello di sabbia coperto di ghiaccio e sperduto nell'universo, si oscura all'improvviso. Tra le esplosioni e le urla degli abitanti terrorizzati, una squadra d'assalto della BeiTech, una potente corporation stellare, dà inizio all'invasione. Ed Ezra e Kady, che si rivolgono a mala pena la parola, sono costretti a cercare insieme una via di fuga. Alcuni giorni dopo, però, un mortale virus mutante inizia a diffondersi a bordo di una delle navi sulle quali si trovano i due ragazzi e gli altri superstiti. Come se non bastasse, AIDAN, l'intelligenza artificiale che dovrebbe proteggerli, pare essersi trasformato nel nemico. E nessuno dei militari incaricati delle operazioni di salvataggio sembra intenzionato a spiegare ciò che sta accadendo. Quando Kady riesce ad accedere a informazioni strettamente riservate, le è subito chiaro che l'unica persona che può aiutarla è anche l'unica con la quale pensava non avrebbe avuto più nulla a che fare.
Recensione
Buongiorno! Come state? Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina molto stanca perché ieri si è deciso di andare a Montecarlo e sotto il sole cocente quest'avventura si è rivelata particolarmente stancante...
Anyway, oggi sono tornata per parlarvi di un libro molto particolare, che inizialmente non avevo intenzione di leggere, ma poi la curiosità ha preso il sopravvento e quindi eccomi qui, con una storia in più nel mio bagaglio libresco e un universo nuovo che mi piacerebbe visitare.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

La storia che ci viene raccontata attraverso una serie di file di diverso genere è quella di Kady ed Ezra: in un giorno qualunque, i due si sono ritrovati in mezzo a un'invasione che li ha condotti su due navicelle spaziali diverse, a seconda del ruolo che avrebbero potuto ricoprire. A seguito dell'attacco della BeiTech, la ragazza è finita nella Hypathia, mentre il ragazzo nella Alexander, una navicella militare dove è stato reclutato come sottotentente. Separati fisicamente, i due avranno modo di interagire fra di loro tramite messaggi, solo che molto spesso non possono parlare per più di sette minuti perché Kady, per parlagli, è costretta ad hackerare una serie di sistemi che altrimenti impedirebbero qualsiasi tipo di contatto fra le due navicelle. Il loro cercarsi, però, non ha a che fare semplicemente con quello che provano l'uno per l'altra, ma con un episodio molto sospetto accaduto a un'altra navicella che viaggiava con loro: da una parte, Kady può solo immaginare che ci sia qualcosa che non quadra in tutta la faccenda ed è determinata a scoprirne di più, dall'altra Ezra sa benissimo che la Copernicus non è stata abbattuta dalla nave nemica, bensì da loro stessi, sotto comando di un'intelligenza artificiale, AIDAN, che sembra essere impazzita quando ha riconosciuto un pericolo per tutti quanti e ha costretto la Alexander a uccidere migliaia di persone.
Mentre stringe il tempo che li separa dal momento in cui verranno attaccati dalla Lincoln (la nave nemica di prima), i due si troveranno a dover avere a che fare con due pericoli imminenti: AIDAN e Phobos, la malattia che minaccia tutti quanti.

All'interno della vicenda, in realtà, agiscono moltissimi personaggi, e hanno tutti più o meno un ruolo in tutto quello che sta succedendo, ma naturalmente la nostra attenzione è concentrata sugli innamorati.
Kady ci appare come una ragazza molto determinata, non è il tipico personaggio che si piange addosso o che si rintana in un angolino a dondolarsi, no, lei rimane focalizzata su quello che deve fare e niente può distrarla dai suoi obiettivi. Sebbene durante il corso della storia non sia tutto rose e fiori per lei, perché perde alcune persone molto importanti ed è lontana dall'unica con la quale può parlare, Kades (come la chiama Ezra) non si perde d'animo e si impegna a scoprire la verità a proposito di tutto quanto sta accadendo, utilizzando le sue capacità da hacker per poter guadagnare informazioni.
Ezra, invece, ci appare subito come il tipico ragazzo molto sicuro di sé, ma al contempo molto dolce se preso sul personale: anche lui non è uscito molto bene da tutta questa faccenda dell'attacco, ha perso suo padre e sua madre è meglio che stia in un altro pianeta piuttosto che vicino a lui, ma per fortuna può distrarsi con il suo compito e con la ragazza che ama. Insomma, è veramente un ragazzo d'oro, uno di quelli che farebbero qualsiasi cosa pur di sapere gli altri sani e salvi, anche a costo di rinunciare alla sua di salvezza.

Un'altro "personaggio" interessante è AIDAN, l'intelligenza artificiale: sembra strano detto così, ma ci appare proprio come una persona per come ragiona e come parla. Apparentemente, ci troviamo di fronte al tipico caso in cui una macchina si ribella all'uomo, impazzisce, uccide delle persone perché crede che sia la cosa giusta e nessuno sembra comprendere questo povero essere che sa, non crede, di essere nel giusto. Inizialmente sembra proprio che sia così, che AIDAN sia impazzito, ma conoscendolo meglio iniziamo a capirci di più, comprendiamo le sue ragioni, anche se non condividiamo il modo in cui ha agito, e ci si stupisce del rapporto che riesce ad instaurare con la protagonista, proprio come se fossero amici... ecco, dal momento in cui inizia a parlare "di persona" con Kady, il suo atteggiamento cambia, inizia a ricordare un essere umano per via dei suoi pensieri e scopriamo un lato vulnerabile, un risvolto nella sua programmazione non previsto, che lo manda in confusione, ma che lo rende più... umano, se mi passate il termine.

Quando ho preso fra le mani questo libro ero molto titubante. Leggere un romanzo epistolare è un conto, leggere un romanzo composto da file, registrazioni trascritte, mail, rapporti e altro è una cosa un pochino diversa. Non sapevo bene cosa fosse ciò a cui mi stavo approcciando e temevo che questa lettura si potesse rivelare confusionaria, o che non mi prendesse abbastanza perché avevo paura che non ci fosse una narrazione vera e propria.
Invece non è stato così.
Fin dalle prime pagine mi sono ritrovata in un mondo diverso dal nostro, coinvolta nella vicenda come mai avrei creduto potesse accadere e, con mia immensa sorpresa, con una narrazione di fondo molto strana ma pur sempre narrazione. Mi sono trovata a leggere, oltre a normali conversazioni, rapporti e altri documenti che narravano a loro modo la vicenda, ed è stato incredibilmente interessante fare un'esperienza del genere. E' stato proprio come se fra le mani mi fosse capitato un dossier e io avessi conosciuto la storia tramite documenti che non me l'hanno raccontata, ma me l'hanno fatta vivere e respirare a pieni polmoni come se fossi stata anch'io lì ad assistere alla vicenda.
Certo, ci sono stati un paio di punti in cui ho pensato che la storia mi stava un po' sfuggendo dalle mani, soprattutto perché a un certo punto i miei occhi si stavano incrociando (odio profondamente leggere delle scritte bianche su sfondo nero), ma superati questi piccoli momenti di difficoltà mi sono ritrovata di fronte una storia che stava proseguendo a gonfie vele, avvincente e coinvolgente, specialmente dopo la metà del libro, quando assistiamo a dell'azione vera e propria.

E in tutto ciò io sono pure riuscita a prendermi dei colpi al cuore che non mi aspettavo: il primo è arrivato con AIDAN, perché sembrava troppo... vero, troppo umano per poter fare certi pensieri e mi sono sempre immaginata questa intelligenza artificiale come un uomo intrappolato in una stanzetta piena di codici e programmi e attraversato da una serie di cavi, quelli tipici delle macchine di questo tipo, il che mi ha fatto una grande tristezza; il secondo è stato quando, dopo l'attacco della nave nemica, si scopre una cosa per cui io ci sono rimasta malissimo e probabilmente avrei pianto, se fossi una di quelle persone che piange spesso per i libri... avete presente le 5 fasi del lutto? Ecco, in quel momento io sono finita nella fase di negazione, perché secondo me in realtà non era così, c'era un particolare che non quadrava, ma poi più si ripeteva che quella cosa era successa e più io mi stavo convincendo che il mio intuito questa volta aveva sbagliato e che non ci sarebbe stata una rivelazione finale strabiliante. E invece ci avevo azzeccato eccome, era proprio come avevo detto io, e il momento in cui l'ho scoperto ho fatto salti di gioia, mi sono sentita realizzata per esser riuscita a scoprire l'arcano.

Insomma, è stata veramente una bellissima avventura, non l'avrei mai immaginato e invece sono stata catapultata in una storia veramente avventurosa, anche se lievemente permeata dal mainagioia.
I personaggi mi sono entrati tutti nel cuore, Kady ed Ezra in particolare per via della loro relazione che è una della più dolci e meno melense che io abbia mai incontrato in tutte le mie letture.
Non vedo l'ora cosa accadrà ai nostri personaggi nel prossimo volume, un altro gioiellino dal punto di vista grafico che non vedo l'ora di apprezzare in tutta la sua magnificenza.
Voto:

mercoledì 27 giugno 2018

WWW... Wednesday! #60

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, sempre dal mare, in una giornata molto ma molto calda.
Ma bando alle ciance e iniziamo subito con mostrarvi le mie letture in corso, terminate e in programma.

What are you currently reading?
L'ho iniziato ieri sera e, mamma mia, mi sta piacendo moltissimo, i due personaggi sono troppo carini insieme e sto sclerando male perchè ho paura che accada qualcosa di brutto. Me lo sento.

What did you recently finish reading?
Questa settimana ho letto 5 libri:
- Illuminae: contro ogni mia aspettativa si è rivelata una lettura veramente bella, appassionante e intrigante; sebbene avessi paura che una storia raccontata attraverso file di vario genere non avrebbe potuto attecchire così bene come una storia narrata in maniera "normale", devo dire che mi sono sentita molto coinvolta negli avvenimenti e non sono riuscita a staccarmi un attimo;
- Rimani con me: ho finalmente ripreso questa serie della zia Jenny e OH MIO DIO quanto è stato bello? Seriamente, la storia di Jax e Calla mi è piaciuta molto di più di quella di Teresa e Jase (sarà perché i due non erano affetti da coniglite acuta... ovvero non hanno fatto tanto spesso certe cose come questi appena citati) e... se vi dicessi che Jax è un ex marine? Già, ecco dove sta gran parte del fascino della storia;
- Storie della buonanotte per bambine ribelli: non avendo molto tempo per leggere un libro intero prima di partire, ho optato per questo libro e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa perché ci ho trovato la storia di Lauren Potter, una ragazza disabile che ha recitato in "Glee" aka la mia serie TV preferita di sempre e che adesso va in giro a fare un po' di sensibilizzazione a proposito della sua malattia;
- The girl at Midnight: ho deciso di rileggerlo in inglese perchè del seguito non c'è traccia qui in Italia, perciò volendo leggerlo in inglese ho preferito ricominciare tutto da capo per eventuali termini particolari... creso mi sia piaciuto persino di più della prima volta;
- Torna con me: si continua con la serie della zia Jenny e come al solito non delude mai... inutile dirlo, la storia è avvincente, il personaggio maschile è un figo e io mi sono sentita realizzata perchè non ho soltanto scoperto il colpevole ma ho pure detto a quale percentuale del libro l'avremmo scoperto. Sempre più fiera di me!

What do you think you'll read next?
Siccome domani andiamo a Montecarlo, e avrò poco tempo per leggere, credo mi butterò su "ACOFAS", ma vedremo come mi girerà.

Bene, per oggi è tutto. Se vi va fatemi sapere qualcosa a proposito delle vostre letture.
Pace, amore e tanti libri a tutti!

martedì 26 giugno 2018

Recensione Ghiaccio come Fuoco

Titolo: Ghiaccio come Fuoco
Autore: Sara Raasch
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €14.00 (copertina flessibile)
Pagine: 348






Trama
Da tre mesi i sudditi del Regno d'Inverno sono stati liberati e il re di Primavera, Angra, è scomparso, grazie soprattutto all'aiuto di Cordell. Ma ancora non c'è pace per gli inverniani: devono pagare il debito verso Cordell, e sono così costretti a lavorare nelle miniere. Dove portano alla luce qualcosa di molto potente e altrettanto pericoloso: l'abisso della magia di Primoria. Potrebbe essere l'arma definitiva per sconfiggere Angra, ma l'ultima volta che il mondo ha avuto accesso a una magia simile è precipitato verso la rovina. Così, quando il re di Cordell ordina a Meira e Theron di partire alla ricerca dei segreti della magia, la ragazza pensa di usare quel viaggio per radunare alleati con un unico scopo: evitare che i poteri dell'abisso vengano liberati. E' l'unico modo per proteggere il suo popolo, e Meira è disposta a tutto pur di tenere gli inverniani al sicuro. Ma dentro di lei inizia a farsi strada un dubbio: e se la sua missione non fosse combattere solo per Inverno, ma per tutto il mondo? Saprà farlo senza mettere in pericolo le persone che ama?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, sempre da un lettino in riva al mare... ah, ma quanto è bello leggere sotto un ombrellone, mentre si cerca di abbronzarsi, cosa un po' impossibile per me perché, oltre ad avere una pelle bianchissima che è più probabile si scotti che altro, devo avere una quantità di melanina pari a zero, siccome la mia pelle rimane sempre e costantemente uguale.
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi del seguito di "Neve come Cenere", un secondo volume in parte di transizione ma in parte anche molto avventuroso.

La storia riprende più o meno da dove l'avevamo lasciata: Meira, dopo aver scoperto di essere lei l'erede al trono del Regno d'Inverno, incomincia a calarsi nel ruolo di regina e a trattare con il Regno di Cordell, che sta dando un grande aiuto agli Inverniani, sebbene sembri anche avere pretese su di loro. Infatti, il padre del principe Theron, che in questo periodo è un buon sostegno per la protagonista, sta spingendo gli Inverniani a scavare quanto più possibile in diverse miniere per cercare qualcosa di molto potente: l'Abisso della Magia.
Una volta scovato questo mezzo che potrebbe rivelarsi molto pericoloso, se finisse nelle mani sbagliate, Meira deve cercare di sabotare il piano del principe: questi, infatti, vuole contemporaneamente portare avanti il suo progetto di creare una grande alleanza fra gli otto Regni di Primoria e la ricerca delle tre chiavi e dell'Ordine che servono per poter accedere all'Abisso, mentre Meira desidera soltanto impedire che queste finiscano nelle mani sbagliate, soprattutto perché lei crede che il problema di Angra non sia ancora risolto... com'è possibile che un potere come il suo svanisca così, da un momento all'altro senza lasciare traccia?
Mentre i due sono in missione, ognuno con il proprio piano, Mather rimane con gli Inverniani, cercando di allenarli per quanto possibile e sentendosi ogni giorno sempre più perso: prima almeno la sua vita aveva un senso, tutto quello che faceva era per il suo popolo, ma ora che non è più re cosa può fare? E che ne sarà del suo rapporto con la regina? Attraversato da una profonda crisi esistenziale "l'ex Re", come lo chiamano in molti, capirà che può ancora far qualcosa, soprattutto in un momento in cui Cordell sembra prendere il sopravvento sul Regno di Inverno.

In questo secondo libro i personaggi cambiano veramente tanto, qualcuno in meglio e qualcuno in peggio.
Meira la vediamo all'inizio tentare di fare la Regina, ma dopo aver passato anni a credere che il sovrano Inverniano è difficile per lei ricoprire il suo ruolo in maniera efficace e, se si può, giusta: è ancora una ragazzina che sta imparando un mestiere molto complesso, fatto di politiche poco comprensibili, sotterfugi e accordi, e inizialmente non capisce bene come fare una serie di azioni importanti per il suo regno. Più e più volte fa errori di calcolo, di valutazione, e qualcuno ne paga le conseguenze, però col passare del tempo impara, capisce di dover pensare in un'altra maniera se vuole salvare il suo popolo, di dover mettere da parte se stessa per il bene del Regno e questo sarà un grande ostacolo per lei, almeno fino a quando non comprenderà che fare la Regina significa avere delle responsabilità molto più imponenti di quanto avrebbe mai potuto pensare... e purtroppo per noi questa consapevolezza la guadagnerà molto in là nel libro, passando così un sacco di pagine a combinare guai, molto spesso evitabili, e a fare mosse e contro mosse che lei crede efficacissime, ma che in realtà non migliorano la situazione perché i suoi avversari sono molto più svegli di lei e hanno più esperienza. Ma almeno alla fine rinsavisce, e questo ci farà tirare un sospiro di sollievo perché smetterà di piangersi addosso e di sembrare una bambina che pensa di sapere tutto e invece non è così.

Dall'incontro con Andra, il principe Theron è molto cambiato, sembra quasi un'altra persona: il suo obiettivo è quello di creare un'alleanza fra tutti i Regni, di modo da poter aiutarsi a vicenda, e crede che un accordo di questo tipo sia possibile, soprattutto se poi ogni persona viene dotata di magia e non solo il monarca. La sua è una pretesa molto ambiziosa, fin troppo, ma lui non se ne rende conto, è come se avesse stabilito che quella è la cosa più giusta da fare e che non esiste nessun'altra soluzione.
Mi è sempre sembrato una di quelle persone troppo buone di cui la gente si approfitta, a discapito della sua purezza e dei suoi accordi di pace, e in questo secondo volume si dimostra proprio per quello che mi era parso: non si rende conto che ottenere il bene nel suo mondo non è qualcosa che possa legarsi alle firme su un pezzo di carta, probabilmente si è sentito inferiore a suo padre e incapace di reagire così tante volte che adesso va alla ricerca spasmodica di questa alleanza e della magia da dare a tutti i cittadini... il che è molto nobile da parte sua, ma al quanto irrealistico e sconsiderato, visto che sembra essere più interessato a se stesso che alla popolazione vera e propria.

Al contrario, Mather riesce a perseguire un obiettivo nobile e anche fattibile non pensando solo a se stesso, ma alle condizioni di tutti gli Inverniani (grazie perché esisti, sennò gli altri due farebbero stragi).
Nelle prime pagine incontriamo un ragazzo che non sa più effettivamente cosa fare della sua vita, è tormentato (e questo lo rende, almeno ai miei occhi, molto più affascinante) non sa più chi è e non riesce a concepire come una menzogna così importante possa essergli stata raccontata per tanto tempo: ha perso fiducia nei suoi veri genitori, si è allontanato da Meira, la ragazza che ama e per cui non ha fatto niente di quello che invece avrebbe dovuto fare per proteggerla, e ha perso se stesso. Cercare di addestrare alcuni Inverniani, però, gli farà capire alcune cose e lo aiuterà a intraprendere una strada molto coraggiosa e molto pericolosa: Mather ha compreso che il Regno di Inverno è in serio pericolo, Cordell se ne vuole impadronire e loro non possono contrattaccare perché non hanno un esercito, quindi cercherà di rendersi utile per la causa e questo lo farà sentire vivo, importante e d'aiuto per il Regno.
Certo, se da una parte il suo sviluppo, seppur con degli ostacoli da superare, è molto bello, il mainagioia è dietro l'angolo, soprattutto alla fine quando prima accade una cosa per cui ti verrebbe voglia di entrare nel libro e abbracciarlo forte forte e poi ne accade un'altra che ti fa gridare all'ingiustizia perché non si può gioire per una cosa che quella è già terminata...

Poi, ovviamente, ci sono anche altri personaggi nella storia, tutti molto belli e interessanti, ma non ve ne parlo perché poi rischio di fare spoiler e perché alcune delle loro vicende sono troppo complicate da presentare, fra amori proibiti, crudeltà e tanto altro.

Ci sono stati, inoltre, due elementi molto interessanti.
In primo luogo, abbiamo potuto visitare molti Regni, diversi fra loro, con usanze molto particolari, ed è stato un bel viaggetto: Meira ci descrive le condizioni degli altri luoghi di modo anche da farci comprendere come dappertutto ci sia un po' di oscurità, dei dettagli che ai suoi occhi (e anche ai nostri) risultano stonati rispetto alla nomea di quel dato Regno, e anche di traffici loschi che non sono eticamente corretti. E per ognuno di essi, incontriamo dei sovrani che incarnano alla perfezione l'essenza del Regno, l'ordine o la stravaganza.
In secondo luogo, un aspetto che non vedo l'ora di approfondire nel prossimo volume è quello delle tre chiavi che servono per aprire l'Abisso e dell'Ordine, anch'esso importante in quest'impresa: per accedere alla Magia, infatti, bisogna aprire tre porte, ognuna delle quali presenta un dettaglio ricollegabile al luogo in cui le chiavi possono essere trovate, un posto che però deve essere molto antico quanto l'Abisso. L'Ordine, invece, mi è abbastanza oscuro a dir la verità, perché ho capito che anche esso è un tassello importante in tutto ciò, ma non sappiamo molto su di esso e sono curiosa di scoprirne di più.

Concludendo, devo dire che mi è piaciuto molto "Ghiaccio come Fuoco", ci sono stati forniti degli elementi interessanti che verranno approfonditi nel seguito e ci sono stati presentati anche molti personaggi nuovi di cui sono curiosa di scoprire quale sarà effettivamente il ruolo nella sconfitta di tutti i problemi dei nostri tre eroi (ma soprattutto di Mather e Meira, perché Theron per me può anche starsene lì dov'è, siccome non mi sta molto simpatico perché è in mezzo alla mia ship).
Voto:

lunedì 25 giugno 2018

Netflix Book Tag!

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla dal mare, seduta sul lettino di fronte a una distesa azzurra e immersa nel tipico profumo marino che mi fa veramente sentire calata nel mood estivo.
Oggi, quindi, siccome mi mancano le serie TV ho deciso di fare questo Book Tag molto carino che ho scovato girovagando su internet l'altro giorno.

1. Recently Watched: il libro che hai appena finito di leggere.
L'avevo già letto l'anno scorso, in italiano, ma siccome del seguito non c'è traccia, non sembra esserne prevista la traduzione, ho deciso di rileggerlo in inglese per poi proseguire la lettura (in questo modo, leggere "The Shadow Hour" mi risulterà più semplice, perché essendo un Fantasy potrebbero esserci termini specifici e onde evitare di farmelo piacere di meno perché certe cose non le capisco ho optato per una rilettura tattica):

2. Top Picks: un libro che ti è stato consigliato in base ai tuoi gusti letterari.
Questo libro me lo consigliò mia zia ormai quattro anni fa, pensando che mi sarebbe piaciuto essendo un Fantasy, ed è stata una lettura molto intrigante, mi era piaciuto proprio tanto... i seguiti un po' di meno perché il personaggio maschile, Valek, sembrava essersi rincitrullito.

 3. Recently Added: il tuo acquisto libresco più recente.
Il mio ultimo acquisto: l'ennesimo libro che devo leggere per la scuola.

4. Popular on Netflix: due libri che tutti conoscono. Uno che hai letto, uno che non hai letto.
Se dobbiamo parlare di libri che tutti conoscono, allora meglio prendere i grandi classici: il primo l'ho letto in seconda media ed è il mio amore più grande, nessun altro classico mi è piaciuto così tanto (capiamoci, io ho adorato persino la descrizione delle fogne...); il secondo è un libro che vorrei tanto leggere ma mi spaventa un pochino la mole, quindi mi sa che ne passerà molto di tempo prima che mi avvicini a questa lettura.

5. Comedies: un libro divertente.
Tutti i libri dello zio Rick sono divertenti, ma questo è l'ultimo che ho letto, quindi perché no citarvi la disarmante personalità di Apollo, il suo grande estro e il suo talento canoro?

6. Dramas: il/la drama king/queen di un libro che hai letto.
Tutti i personaggi cattivi di questa serie, soprattutto Dinah, ma anche la protagonista ogni tanto non scherza eh.

7. Animation: un libro con delle animazioni in copertina.
Questo vale come libro con animazioni in copertina? Insomma, lei è un personaggio disegnato, quindi... comunque, devo ricordarmi quest'estate di trovare un attimo per continuare questa saga perché sono troppo curiosa!

8. Watch it again: un libro o una serie che desideri rileggere.
Questo è abbastanza scontato, ma mi manca troppo Daemon Black e... se solo avessi tempo per rileggere tutta la saga! #mainagioia

9. Documentaries: un libro non-fiction che consiglieresti a chiunque.
Ehm... sono un brutta persona e leggo poco non-fiction, perciò non mi sento di consigliarvi nulla, anche perché il 99.9% dei libri che ho letto di questo genere non me li ricordo nemmeno perciò...

10. Action and Adventure: un libro pieno di avventura.
Ci sono tanti libri che avrei potuto citarvi, ma ho optato per "I guardiani di Faerie" di Terry Brooks perché è uno dei primi libri "seri" che io abbia letto, colui che mi ha iniziato al fantasy, staccandomi dai Geronimo Stilton e da altri libri più per giovanissimi lettori che per lettori leggermente più esperti. 

11. New Releases: un libro appena uscito (o che uscirà a breve) che non vedi l'ora di leggere.
La Taylor è tornata e io non vedo l'ora di immergermi in un'altra delle sue storie. E quella copertina mi invoglia ancora di più, come se la mia curiosità non fosse già saltata alle stelle.

Bene, per oggi è tutto. Noi ci vediamo domani con una nuova recensione.
Pace, amore e tanti libri a tutti!

sabato 23 giugno 2018

Recensione L'Oracolo Nascosto

Titolo: Le Sfide di Apollo - L'Oracolo Nascosto
Autore: Rick Riordan
Genere: Young Adult Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €13.00 (copertina flessibile)
Pagine: 360






Trama
Per un immortale non c'è condanna più crudele che diventare un mortale: Apollo è precipitato dall'Olimpo a Manhattan e si è ritrovato nelle sembianze di un goffo sedicenne di nome Lester Papadopoulos! Il dio della poesia, della musica e del sole è più che mai determinato a riconquistare bellezza, fascino e addominali. Così, in compagnia della nuova amica Meg, si avventura per le strade di New York alla ricerca di Percy Jackson, l'unico che possa aiutarlo.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina che è riuscita a ritagliarsi un momento di pausa dalla preparazione della valigia per la vacanza che farò con alcuni miei amici di modo da potervi parlare di questo libro, il primo volume della serie "Le Sfide di Apollo", nonché il libro che ha sancito il ritorno dello zio Rick nella mia vita dopo un annetto abbondante nel quale non ho letto niente di suo.
Ma bando alle ciance e iniziamo con la recensione!

Questa volta ad essere protagonista di una storia dello zio Rick non è un semidio ma un dio, più precisamente Apollo: già in passato, un paio di volte, Zeus l'aveva costretto ad assumere una forma mortale come punizione per qualche errore commesso, ma questa volta c'è qualcosa di diverso.
Quando Apollo si ritrova in un vicolo, da solo, di fronte a dei ragazzi molto più grossi di lui e viene salvato da una ragazzina paffutella di nome Meg, il dubbio che tutta questa situazione non si risolverà tanto facilmente si fa largo fra i suoi pensieri, ma inizialmente non ci dà troppo peso, al punto di mettersi al servizio della sua salvatrice senza però rendersi conto che potrebbe non essere solo per qualche giorno.
Essendo la ragazzina una semidea, ed essendo per lei molto pericoloso rimanere da sola in città, i due raggiungono Percy Jackson per essere portati al Campo Mezzosangue, dove fanno una terribile scoperta: alcuni ragazzi sono scomparsi e non sono mai più stati ritrovati, e gli Oracoli che dovrebbero permettere un'impresa per poterli andare a cercare non funzionano più.
Mentre Apollo comincia ad ambientarsi fra tutti gli altri semidei, pur consapevole che nella forma umana in realtà non ha poteri né capacità straordinarie che possano essere veramente d'aiuto, altre cose strane accadono e tutte sembrano avere a che fare con un'organizzazione che esiste da tempi molto antichi e che ora sembra essere determinata a prendere potere sull'umanità: il Triumvirato.

Se nella saga originale il personaggio più divertente era Percy Jackson (e anche Grover non era male) e in quella degli "Eroi dell'Olimpo" la faceva da padroni Leo Valdez, in questa serie troviamo un altro valente fornitore di battute e di divertimento: Apollo.
Chi l'avrebbe mai detto che un dio, un pochino vanesio e pieno di sé, della sua musica, delle sue frecce, potesse rivelarsi un personaggio esilarante? Io no di certo! Sin dall'inizio sono stata catturata dalla sua personalità scoppiettante, dal suo estro e dalla sua esuberanza, senza parlare delle risate che mi sono fatta quando si disperava perché non era più un dio... che messa così suona pure male, come se io non avessi un cuore (o avessi un bidone della spazzatura al posto di esso), ma la realtà è che Apollo è un personaggio proprio patetico, e per questo ti fa divertire perché rende le situazioni più tragiche molto più leggere. Insomma, è un tragi-comico!
Però, dobbiamo ammettere che comunque è molto carino, certe volte ti viene voglia di abbracciarlo e di dirgli che andrà tutto bene perché non è mica facile per lui passare da una vita di agi e spensieratezza ad una che ti costringe ad essere altamente inutile e che ti fa deprimere per questo. Ecco, certe volte ho sentito proprio una certa empatia verso il suo personaggio, al punto da mettermi a cantare le canzoni che cantava/citava a squarciagola, con il libro in mano, a caso, che High School Musical levate grazie, perché mi sentivo molto coinvolta nella sua vicenda.

Un'altra cosa che ho apprezzato molto della vicenda di Apollo è stato il suo rapporto con la ragazzina, Meg, che non inizia molto bene perché lui la segue solo perché pensa a se stesso, ma man mano che il tempo passa inizia quasi a volerci diventare amico, a parlarci per capire cosa c'è che non va e inizia piano pianino (pianissimo) a volerle bene e a provare verso di lei un istinto di protezione molto forte... il che non è stato mica facile, anche perché lei spesse volte è molto inquietante, un momento prima sorride e quello dopo è chiusa in se stessa e sembra stia organizzando un piano per far fuori il mondo intero.
Sono molto curiosa di vedere come si evolverà il loro rapporto.

La storia di per sé, secondo me, è molto bella e come sempre tratta di qualcosa legato all'antichità e, in maniera indiretta, agli dei: ormai questi ultimi li conosciamo abbastanza bene, siamo ben consapevoli di chi ha tradito chi e con quale umano in questione, ma questa volta si inizia ad approfondire l'argomento degli imperatori che ai tempi loro si facevano idolatrare dal popolo Romano proprio come se fossero dei. I tre personaggi che fanno parte del Triumvirato, è abbastanza facile intuirlo, vogliono proprio essere riconosciuti come dei e prendersi il loro posto negli altarini della popolazione mondiale, il che immagino produrrà molte disavventure per il nostro nuovo eroe... beh, almeno non si annoierà!

Non voglio farla troppo lunga, perché rischio di sproloquiare a proposito di cose che avvengono alla fine che sono molto belle ma top secret (non vi posso mica fare spoiler), ma due cosine finali, un po' sbarazzine, voglio dirvele.
1) grazie a Dio... ehm, volevo dire, Zeus... è tornato il nostro caro Percy e io non potrei essere più felice. Lo so che ormai lui la sua avventura l'ha fatta, e che è tempo che anche altri personaggi raccontino la loro storia, ma mi manca troppo vedere le sue disavventure, ridere per le sue osservazioni del tipo "al mio amico Grover sono caduti i pantaloni" e mi manca anche il suo rapporto con Annabeth, quindi spero di vederlo ancora perché ho bisogno di sapere cosa succede nella sua vita.
2) e sempre grazie a Zeus, incontriamo altri due personaggi conosciuti: il primo è Nico di Angelo, il nostro caro piccolo Ade che sembra sempre arrabbiatissimo con il mondo e che sembra non apprezzare praticamente nessuno tranne il suo ragazzo; il secondo è l'altro grande intrattenitore di questa serie infinita, un personaggio che ci ha fatto stare (o almeno, a me) molto male quando temevamo il peggio e che ora è sulla bocca di tutti quanti per il suo grandissimo ingegno.

Concludendo, devo dire che come inizio non è stato per niente male, anzi mi sono divertita molto come non mi accadeva dalla serie originale, sebbene comunque al momento non siamo ancora a quei livelli lì, però ci possiamo arrivare.
E, caro Apollo, nel prossimo libro esigo altre canzoni che conosco, così le possiamo cantare assieme, ed esigo anche la presenza di quei tre personaggi che ho citato sopra... chiedo troppo? Spero di no. *e invece chiese troppo e non fu accontentata*
Voto:

giovedì 21 giugno 2018

Recensione Point Break - Book Two: on the road

Titolo: Point Break - Book Two: on the road
Autore: Marion Seals
Genere: Contemporary Romance, Suspense
Casa editrice: Self Publishing
Prezzo: €13.00 (copertina flessibile)
Pagine: 570

Trama
Il destino li ha fatti incontrare.
Il pericolo li ha costretti a fuggire.
L'amore li metterà di fronte ai loro limiti.
Inseguiti da un pericoloso criminale e ricercati dall'FBI, Ryons, Charlotte, Randy e Finnigan lotteranno per le loro vite, in un percorso che li costringerà a fare i conti con i loro stessi sentimenti e li metterà di fronte ai loro limiti.
Charlotte assaporerà la passione e le sue inossidabili certezze verranno incrinate dall'attrazione per Ryons, il quale scoprirà che le guerre del cuore sono ben più complicate e pericolose di quelle combattute nel suo passato.
Randy conoscerà l'amore, quello tormentato, difficile e, forse, non corrisposto per Finnigan, la guardia del corpo che alberga da mesi nei suoi sogni proibiti. Riuscirà quest'ultimo ad accettare una verità a lungo negata e a far entrare l'estroso stilista nella sua vita?
Ognuno di loro oltrepasserà il suo punto di rottura, e niente sarà più lo stesso.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina un po' stanca perché ieri è andata in palestra e ha fatto la conoscenza di tanti muscoli che manco sapeva di avere... ah, quando si dice che ci si vuole mantenere in forma anche d'estate perché tre mesi senza muoversi sono deleterei per il corpo!
Anyway, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che ho potuto leggere per gentile concessione dell'autrice che mi ha fornito una copia digitale del terzo volume della Living NY Series, il secondo con protagonisti Charlotte, Ryons, Finnigan e Randy.

La storia riprende più o meno da dove l'avevamo lasciata: Charlotte e Randy sono in pericolo e devono andare via da New York per un po' di tempo, almeno fino a che la situazione non sarà risolta.
La prima si dirige a Las Vegas con Ryons: per tutti sono una semplice coppia di fidanzati che si prende un viaggetto, ma in realtà le cose fra loro sono molto più complicate di così; hanno sviluppato un'attrazione pericolosa, un tipo di legame che non avrebbe dovuto instaurarsi perché, per Ryons, lei è una cliente e i coinvolgimenti emotivi sono severamente vietati... purtroppo per la loro integrità, una vicinanza simile porta scombussolamenti e i due cercheranno di scegliere una delle due facce della medaglia: indifferenza o coinvolgimento. Peccato che né l'una né l'altra siano facili da conseguire, specie quando la tentazione, e la propria vita privata, ci si mette di mezzo.
Dall'altra parte, l'eccentrico stilista si ritroverà in una zona desolata insieme al suo Iceman, che, diciamo, non è molto contento dell'intera situazione: appena arrivati a destinazione, nella sua città natale, Finnigan non perde tempo e mette subito in atto il protocollo, cercando di mettere a posto la casa di modo da impedire a chiunque di arrivare facilmente e inosservato, ma Randy non è della sua stessa opinione. Mentre l'uno si spacca la schiena ogni giorno e cerca di non pensare a ciò che certe volte reputerebbe "naturale", l'altro fa di tutto pur di scalfire quella corazza e fargli capire che essere diversi non cambia chi sei. Solo che è molto difficile fare qualcosa quando davanti a sé c'è un muro che sembra più spesso ogni volta che si osserva.
Entrambe le coppie fronteggeranno i loro problemi, chi prima e chi dopo, mentre aspettano di tornare a casa, possibilmente con delle novità piacevoli.

Ecco, come avrete potuto capire, questo libro è molto complicato, fra persone che non vogliono che accada qualcosa, persone che hanno paura delle conseguenze e altre che non sembrano avere alcun freno inibitore e che ci si buttano a capofitto, la tensione sale alle stelle ma ci sono anche delle sorprese perché qualcuno di questi personaggi inizia a cambiare piano pianino e ad adeguarsi, in un qual certo senso, alla nuova situazione in cui si trova.
Fra loro quattro i due personaggi che crescono di più sono Charlotte e Finnigan, il che non sorprende visti i trascorsi di entrambi.
Charlotte l'abbiamo sempre vista come una donna molto composta, che raramente si fa prendere dalla scia di qualsiasi cosa senza prima averci pensato per bene: in questo caso, però, viste le circostanze particolari, il dubbio amletico inizia ad insinuarsi nella sua mente e anche la razionalità andrà a farsi benedire. Se, inizialmente, la vediamo ancora piuttosto determinata a mantenere le distanze da Ryons, pur consapevole della forte attrazione, col passare del tempo assistiamo a un progressivo cedimento che la porterà, non senza difficoltà, a seguire più l'istinto e il cuore che la mente. Questo processo, questo suo lasciarsi andare in questa relazione, non sarà facile non solo perché è qualcosa di nuovo, che non ha mai vissuto in tutta la sua vita, ma anche perché le sue paure si faranno sentire e metteranno in discussione tutti i passi in avanti che è riuscita a fare.
Iceman, invece, per gran parte del libro continua a lottare contro se stesso e contro il suo passato, perché tornare nella cittadina dalla quale si è scappati circa diciotto anni prima in circostanze abbastanza turbolente non è mai così facile e il suo piano di mantenere un basso profilo va in malora poco dopo il suo arrivo. Più volte lo vediamo diviso fra un barlume di luce, di libertà, e un'oscurità fatta di paura, di giudizi il più delle volte suoi, non di altre persone che potrebbero iniziare a vederlo in un altro modo se solo scoprissero che a lui non piacciono le donne. Certo, dobbiamo anche ammettere che il suo percorso verso l'accettazione è già difficile in partenza: non solo lui teme il giudizio altrui, ma vedersi davanti un Randy che è una tentazione molto allettante non facilita certo le cose... sarà quindi un percorso molto lungo, fatto di molti ostacoli da saltare e sarà solo lui che potrà decidere se e quando farlo.

Oltre all'evoluzione dei personaggi, due cose mi sono piaciute di questo romanzo: le ambientazioni e la tensione.
Parlando prima dell'ambientazione, devo dire che ho apprezzato veramente tanto il fatto che una storyline fosse ambientata a Las Vegas e l'altra nel paesino di Finnigan perché i due luoghi hanno dato una certa atmosfera alla storia: nel primo caso, l'attrazione fra Charlotte e Ryons è stata ben accompagnata dall'esuberanza e dalle scintille della città, i cui eccessi facevano pendant con certi risvolti del loro rapporto; nel secondo caso, il fatto che i due poveretti fossero immersi quasi nel nulla, vicino a un fiume e con coccodrilli come potenziali vicini, rendeva il tutto molto più... intimo, di un'intimità silenziosa che ogni tanto sembrava insinuarsi fra i due protagonisti e che alcune volte è risultata pericolosa.
In questo libro non ho trovato tanta parte "Suspense", a parte la fine che è stata un colpo al cuore bello grosso, perché, obiettivamente, la prima parte, quando Randy e Charlotte sono separati, si concentra molto di più sui due rapporti che sul resto... ma questo particolare in realtà non mi ha dato fastidio come mi era successo con la duologia di Chelsea M. Cameron perché in questo caso "l'assenza" di azione è stata compensata da una grandissima tensione e attrazione fra i membri delle due coppie, un tensione con i fiocchi, di quella che si taglia con un coltello e che quando scoppia fa scintille che illuminano tutto quanto.

Concludendo, devo dire che questo secondo volume mi è proprio piaciuto tanto, sebbene le mie aspettative sul quantitativo di azione non siano state pienamente soddisfatte, ci sono stati tanti elementi che mi hanno fatto sclerare e finire in un brodo di giuggiole. Per non parlare poi dell'irriverenza di Randy, che in certi momenti mi ha pure strappato una risata.
Ora sono curiosissima di scoprire come continuerà la serie, non vedo l'ora di leggere il prossimo romanzo, ma per il momento mi devo accontentare di salutare i magnifici quattro e pregare affinché si vedano ancora un minimo nel volume successivo perché mi mancano già un sacco.
Voto:

mercoledì 20 giugno 2018

WWW... Wednesday! #59

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi, in questa giornata molto calda, sono tornata con un nuovo appuntamento di questa rubrica inventata dal blog Should Be Reading in cui vi mostrerò le mie letture in corso, terminate e in programma.

What are you currently reading?
Avevo detto che avrei letto "Rimani con me", ma non ero molto in vena di Romance e quindi ho optato per questo libro che mi incuriosisce ormai da tanto tempo. Non appena avrò finito le mie due traduzioni di greco (sì, ho già iniziato a fare i compiti delle vacanze perché voglio liberarmene subito e godermi per benino la mia ultima estate tranquilla), inizierò a leggerlo.

What did you recenlty finish reading?
Questa settimana non ho letto moltissimo, anche perché leggere "Se questo è un uomo" non è stato proprio facile, ho dovuto andare lentamente per capirlo tutto:
- Bad Boy Mai più senza di te: meh, non è stata una lettura bruttissima, ma neanche bellissima... carino, ma avrei voluto più pathos e meno melensaggine;
- Point Break - Book Two: on the road: mi è piaciuto veramente tanto, non c'è stato moltissimo mistero-thriller, però c'è stata così tanta tensione bellissima che... ah, adoro!
- Se questo è un uomo: finalmente dopo tanto tempo sono riuscita a leggere questo libro e sono molto felice di questo, perché ho scoperto un libro molto bello pur nella presentazione di una cruda realtà come quella della Seconda Guerra Mondiale;
- Son of the Dawn, Cast Long Shadows e Every Exquisite Thing: ero molto curiosa di leggere queste novelle e, anche se avrei voluto tenermele per più avanti, non ho resistito e mi sono immersa in tre storie abbastanza diverse fra loro ma tutte collegate da una presenza fissa, quella del carissimo Jem che in un qualche modo riesce a stare vicino a chi ama e ai loro famigliari pur essendo diventato un Fratello Silente; ora sono curiosissima di leggere le altre novelle.

What do you think you'll read next?
Penso che leggerò "Rimani con me", una volta terminato "Illuminae", a meno che non mi venga lo sghiribizzo di leggere qualcosa di più "serio", tipo "Oliver Twist" o "Niente di nuovo sul fronte occidentale", che sono due letture che vorrei fare quest'estate.

Bene, per oggi è tutto. Se vi va, fatemi sapere qualcosa a proposito delle vostre letture.
Pace, amore e tanti libri a tutti!

martedì 19 giugno 2018

Recensione Beneath The Sugar Sky

Titolo: Beneath The Sugar Sky
Autore: Seanan McGuire
Genere: Fantasy
Casa editrice: Tor.com
Prezzo: €7.88 (ebook)
Pagine: 174






Trama
Quando Rini atterra con una letterale spruzzata nello stagno dietro alla casa di Eleanor West per Wayward Children, l'ultima cosa che si aspetta di scoprire è che sua madre, Sumi, morì anni prima che Rini fosse concepita. Ma Rini non può permettere alla Realtà di interferire con la sua ricerca - no quando ha un interno mondo da salvare! (Molto più comune di quanto si possa supporre).
Se non riuscisse a trovare un modo per riportare indietro sua madre, Rini avrà più di un mondo da salvare: innanzitutto, sarà come se non fosse mai nata. E in un mondo senza magia, non ha molto tempo prima che la Realtà noti la sua esistenza e la spazzi via. Unica cosa buona è che il corpo studentesco conosce bene le ricerche...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi la sottoscritta è piuttosto su di giri perché domani esce la 5x07 di The 100 e non credo di esser pronta per scoprire cosa è successo nel suddetto Dark Year, né sono pronta a vedere le interazione fra Bellamy e Clarke che risultano ancora troppo platoniche per i miei gusti.
A parte questo, eccomi tornata con la breve recensione del terzo volume nella Wayward Children, serie "retelling" di "Alice nel paese delle Meraviglie" che ho appena scoperto non essere più una trilogia ma avere altri libri in programma... e fu così che l'autrice prese la strada gettonata del trollare i lettori dicendo una cosa e poi facendone un'altra.

Questa volta la storia segue le vicende di Rini, una ragazza che compare nella casa di Eleanor West di fronte a due ragazzine, Nadya e Cora, e che afferma di essere la figlia di Sumi, che però è morta qualche tempo prima. Rini sostiene che, da quando sua madre è morta in questo mondo, lei ha iniziato a svanire progressivamente, ma questa non è l'unica conseguenza.
Nel suo mondo, Sumi aveva sconfitto la Regina delle Torte e adesso che è morta è come se questo non fosse mai avvenuto: la Regina è di nuovo viva e vegeta, e ora bisogna riportare la situazione indietro.
Rini dovrà ricongiungere lo scheletro di Sumi alla sua anima e al suo spirito del Nonsenso, e in questo verrà aiutato da alcuni vecchi amici di sua madre, primi fra tutti Kade e Christopher: durante il loro viaggio nel regno del Nonsenso si troveranno ad affrontare alcuni pericoli e dovranno agire il più in fretta possibile perché il tempo per Rini è quasi giunto alla fine e non possono permettere che la situazione rimanga così com'è.

Fra tutti i personaggi che incontriamo in questo libro. fra coloro che sperano che si riapra la loro porta e coloro che sono riusciti ad arrivare nel loro mondo ideale, i due che più mi hanno incuriosito sono stati Rini e Cora.
La prima ricorda un pochino la madre, con la sua esuberanza, il suo essere quasi eccentrico e la sua personalità che compensa le menomazioni che subisce nel corso della storia: vedersi parti del corpo scomparire progressivamente non è stato facile per lei, anche se ha sempre cercato di fare la persona forte sotto sotto non lo era e questo è dimostrato da una delle scene finali, quando avanza il dubbio di cosa le succederà se riporteranno in vita la madre, siccome il corpo è quello di una ragazzina, non quello della donna che l'ha partorita.
La seconda, invece, mi è piaciuta molto perché non è il tipico personaggio dei libri, ecco: fra tutti i ragazzini che hanno trovato la loro porta sfuggendo dalle realtà più disparate, lei è quella con una delle storie più delicate perché è sempre stata presa in giro per il suo peso e, sebbene lei sia abbastanza a posto con se stessa, certe cose non fanno piacere. In questa storia ha un ruolo relativamente marginale perché viene coinvolta nella missione solo per il fatto di essere stata la prima persona che Rini ha visto quando è arrivata alla casa di Eleanor West, però la sua presenza è determinante in alcuni punti e mi ha fatto molto piacere vederla interagire con alcuni personaggi che abbiamo incontrato già nel primo volume.

Una cosa che, in questo caso, ho apprezzato poco è stata l'ambientazione: non so esattamente perché, ma mi è sembrata meno significativa degli altri libri e questo mi è dispiaciuto perché i regni del Nonsenso in generale sono molto affascinanti, e visitarli senza approfondirli mi sembra un vero peccato... certo, qualcosina di tipico si vede, veniamo a conoscenza con il "Baker", come lo chiamano loro, ovvero con un'entità (stiamo sul generico che sennò facciamo spoiler) che ha la capacità di plasmare il Nonsenso e che sarà molto importante nel mettere insieme tutte le varie parti di Sumi.
Se, però, l'ambientazione mi è sembrata un po' sacrificata, menomale che abbiamo avuto la possibilità di vedere tante personalità diverse tipiche dei Regni che sono stati visitati, che almeno hanno dato l'idea dello spirito di quelle terre.

Insomma, è stata una lettura piacevole ma non l'ho trovata così pregnante come i due libri precedenti. Probabilmente questo è dovuto anche al fatto che dopo aver letto metà libro verso fine maggio ho dovuto interrompere la lettura per riprenderla soltanto un paio di giorni fa ed è stato piuttosto difficile ingranare di nuovo la marcia, anche perché io preferisco sempre cercare di finire un libro in una seduta o tutt'al più di finirlo in pochi giorni tutti vicini fra loro perché altrimenti mi perdo pezzi per strada e se la mia mente non è libera al cento per cento faccio una grande fatica a recuperare.
Però, comunque, è stata una lettura molto carina, con i suoi alti e bassi in quanto c'erano dei punti più interessanti e altri che lo erano un pochino di meno, ma mi ha saputo tenere compagnia abbastanza bene, nonostante l'inghippo della pausa.
Ora non vedo l'ora di scoprire cosa ci riserverà il prossimo volume della serie, che, a quanto ho capito, dovrebbe parlare di uno dei personaggi che abbiamo incontrato nel primo volume, "Every Heart a Doorway" e chissà che non si incontrino vecchie conoscenze, visto che in "Beneath The Sugar Sky" ne abbiamo rivista una.
Voto:

lunedì 18 giugno 2018

Book Tag!

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi la sottoscritta è un pochino in ritardo con la pubblicazione del post, ma mi si può perdonare vero? D’altronde, non potevo fare altrimenti: ieri avrei voluto già preparare una serie di post una volta tornata a casa da Milano, dove sono andata a vedere lo spettacolo di Bolle (ma-gni-fi-co!) ma il treno ha avuto un guasto ai freni e siamo rimasti circa tre ore, senza muoverci, a metà fra Rho e Magenta... e quindi sono arrivata a casa che era mezzanotte e non ho potuto preparare un accidempoli, per la serie #mainagioia.
Ma ora eccomi qui con questo Book Tag molto carino che ho trovato girovagando sul Web qualche mese fa.

Pinocchio: Su quale libro hai mentito perché hai paura di dire che ti è piaciuto?
Non credo di aver mai mentito sul fatto che mi sia piaciuto o meno un libro... se mi è piaciuto e a te no pazienza, non è che devo accontentare qualcuno e dirgli che “Sì sì, l’ho veramente odiato/adorato anch'io”. Tutt’al più potrei indorare un pochino la pillola, dicendo frasi tipo “Ma, sai, io non l’ho trovato tanto brutto questo particolare” o “Non so, questo non mi ha convinta al 100%, mi sembrava ci fosse qualcosa che stonasse”, perché sono troppo buona e talvolta mi dispiace stroncare le persone dando la mia opinione nuda e cruda, positiva o negativa che sia.

La Bella e la Bestia: Quale libro che ami ha una copertina orribile?
Allora, non è che la trovi proprio orribile, però non è nemmeno questa grande bellezza... se avessero preso un’altra foto del modello, magari un pochino di profilo (perchè così è effettivamente più figo), e avessero messo un colore migliore, senza contare il colore degli occhi che doveva essere VERDE SMERALDO e invece è AZZURRO, sarebbe stato molto meglio, ecco.

Biancaneve: Qual è stato l'ultimo libro che hai comprato basandoti solo sulla copertina?
Dopo aver visto un documentario sui cyborg, su persone che hanno qualcosa di meccanico nel loro corpo fra cui un pittore che non vede i colori e che si è fatto installare un sensore nel cervello che vibra a seconda del colore che ha davanti, ho cercato informazioni sull’argomento e mi sono imbattuta in questo libro che ha una copertina super intrigante... inutile sottolineare il fatto che io, non amante dei saggi, l’abbia comprato giusto ieri solo per via di questa testa cibernetica.

La Bella Addormentata: Qual è la tua coppia libresca preferita?
*pensa pensa pensa... quale scelgo?*
Allora, ho scelto la Bellarke perchè sono ossessionata da Belbel e Clarke nella serie TV, ma siccome non sono (ancora) canon, mi limito a sclerare molto male sulla coppia libresca, che invece mi ha dato tante gioie.

La Sirenetta: Se ti piace provare generi nuovi, qual è l'ultimo che hai provato?
Direi che l’ultimo genere nuovo che ho provato è stata l’oratoria con Cicerone... inutile dire che non è andata molto bene. Inoltre, ho recentemente letto un paio di romanzi dell'Ottocento, uno tipico dell’epoca vittoriana e l’altro del Romanticismo Italiano, e qui è andata molto meglio, mi sono piaciuti abbastanza entrambi, soprattutto il primo.

Cenerentola: Qual è stato l'ultimo libro che ti ha fatto restare sveglia tutta la notte?
Non è che mi abbia fatto stare sveglia tutta la notte, però diciamo che mi ha fatto stare in pensiero per un pochino... ero talmente tanto sconvolta che c’ho messo un bel po’ prima di addormentarmi e di tranquillizzarmi.

Raperonzolo: Qual è stato il peggior libro che hai letto recentemente?
Non ho letto libri brutti negli ultimi tempi, ma questo forse è quello che mi è piaciuto di meno. Cicero, mi spiace ma anche no.

Bene, per oggi è tutto. Noi ci vediamo domani con una nuova recensione.
Pace, amore e tanti libri a tutti!

venerdì 15 giugno 2018

Recensione Bad Boy Mai più senza di te

Titolo: Bad Boy Mai più senza di te
Autore: Blair Holden
Genere: Young Adult
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prezzo: €17.90 (copertina rigida)
             €9.90 (copertina flessibile)
Pagine: 338





Trama
L'amore è un po' come una caduta libera: più intensamente ti innamori, più è doloroso toccare il fondo. E Tessa lo sa bene: dopo la rottura con Cole, è quasi certa che nessuna parte di sé sia sopravvissuta alla caduta. Con il cuore e l'anima in mille pezzi, ogni volta che lo vede, si destreggia in equilibrio precario tra la voglia di urlargli contro tutta la sua rabbia e la sua delusione, e quella di implorarlo di sdraiarsi accanto a lei e stringerla tra le braccia. Perché lei ci aveva creduto davvero, aveva sperato davvero che la loro storia fosse  da "vissero per sempre felici e contenti". Eppure la vita è anche questo: le persone si lasciano di continuo, gli uomini tradiscono... Sta a Tessa decidere se continuare a crogiolarsi nel dolore o voltare pagina. Ma non è l'unica a soffrire per questa rottura. Cole, infatti, non se la passa meglio: il pensiero di aver perso la ragazza che amava e di averla ferita lo tormenta, non riesce a perdonarsi per quello che ha fatto, ed è disposto a tutto per riconquistarla. Tessa non si fida, e soprattutto non può permettersi di mettere in pausa la sua vita per lui. Non ora che è stata ammessa all'università dei suoi sogli. Ma si può davvero smettere di amare qualcuno da un giorno all'altro?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi sono tornata per parlarvi del secondo volume di questa serie, una serie che avevo iniziato a leggere per capire se fosse come molti dicevano, ovvero identica ad "After" e che si sta rivelando in realtà leggermente migliore, anche se ci sono un sacco di cliché americani che ogni tanto mi hanno fatto storcere il naso.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

Avevamo lasciato i nostri due eroi in piena crisi, perché lui si era ubriacato ed era abbastanza convinto di averla tradita e lei si è disintegrata interiormente a causa del suo amore.
Inizialmente, vediamo una Tessa intenta a crogiolarsi nel dolore per ben un mese, intenta a far finta che colui che non deve essere nominato in sua presenza non esista e intenta a studiare per gli esami che metteranno fine ai suoi anni di liceo per sempre.
Dal canto suo, nemmeno Cole se la passa tanto bene: è deperito e io non voglio pensare a sua nonna, quanto sarà stata male e quante volte gli avrà chiesto se mangia abbastanza; ogni volta che vede Tessa gli si spezza il cuore e più volte lo vediamo piangere lacrime copiose, probabilmente lacrime di coccodrillo e di disperazione per aver perso una persona che ha fatto tanta fatica a conquistare.
Entrambi soffrono tantissimo e reagiscono in modo diverso alla situazione che si è venuta a creare fra di loro, ma forse le cose potrebbero migliorare: e se lui non l'avesse tradita davvero? Cosa succederebbe se si scoprisse che tutto questo dolore è nato da un malinteso?
Tessa dovrà capire cosa fare della sua vita e, soprattutto, cosa fare della relazione più importante della sua vita. Affrontare i nuovi sviluppi non sarà facile, specie se l'una ha paura di esser ferita ancora una volta e l'altro fa di tutto pur di non perderla e pur di farle cambiare idea.

Tessa è probabilmente il personaggio che cresce di più in questo libro: se in un primo momento è molto fragile, insicura, ha paura di soffrire ancora e risulta un pochino patetica a dir la verità perché crede che la sua vita sia praticamente finita, che niente potrà mai farla ritornare con il suo primo amore, man mano che passa il tempo inizia a riscattarsi e diventa una persona matura e con un minimo di sale in zucca, anche se continua ad aver bisogno di Cole che manco fosse il suo spacciatore personale. In ogni caso si dimostra certamente più intelligente di quelle oche che stanno attorno a Cole come se lui fosse Brad Pitt e ci fosse una faida fra tante Jennifer Aniston e una Angelina Jolie.
Cole, invece, nelle prime pagine mi è stato abbastanza sullo stomaco perché, insomma, ho capito che l'hai combinata grossa (forse) ma non ci si piange addosso come fa una mamma coccodrillo che mangia i suoi cuccioli! Menomale che il periodo frignone e alcolizzato passa in fretta, anche se poi arriva il ragazzo che cerca di proteggere la sua ragazza perché si sente tremendamente in colpa e... niente, certe volte vediamo il solito Cole, il ragazzo dolce, carino e spiritoso, però non sempre perché il più delle volte o è troppo distante, o è impegnato a fare il gatto che marchia il suo territorio, oppure diventa fin troppo sdolcinato e protettivo. Ragazzo, decidi chi vuoi essere che tutte queste versioni di te mi fanno venire il mal di mare, soprattutto perché nell'ultimo periodo le cose troppo melense non le sopporto (basta anche una puntina e così la sottoscritta raggiunge un picco glicemico mai visto prima).

In compenso, incontriamo nuovi personaggi molto carini, fra cui Cami e Sarah, che aiuteranno molto la protagonista e la consiglieranno a proposito della sua vita e della sua relazione con colui che non deve essere nominato... e ringraziamo loro perché hanno risollevato la situazione facendomi apprezzare di più la storia, facendomi divertire e rendendomi dimentica di certe sdolcinatezze a cui non avrei voluto assistere (mi da fastidio vedere le persone che si baciano o fanno tute quelle cose sdolcinate davanti a me, quindi figuriamoci se certe cose le tollero in un libro).

Se il volume precedente mi era sembrato abbastanza buono, divertente e una lettura alquanto piacevole, devo ammettere che le cose non sono state le stesse con questo qui: sono rimasta un po' spiazzata all'inizio perché c'erano troppi pianti, era tutto troppo drammatico e mi è sempre sembrato troppo reagire in quel modo a diciotto anni... insomma, ho capito che io certe cose ancora non le ho viste, però mi sembra un tantino esagerato a quell'età disperarsi così tanto per un ragazzino al punto da non mangiare, trascurare se stessi e non alzarsi praticamente dal letto! Mi dispiace, ma io queste cose non riesco proprio a comprenderle e ritrovarle nei libri mi provoca un certo fastidio perché non mi sembra mai qualcosa che potrebbe essere vero, ma qualcosa di eccessivamente romanzato.
Non parliamo poi del drama che sembra aver preso piede anche in questa storia, che era partita così bene e ora si è un po' persa. Menomale che dopo un centinaio di pagine la situazione si è risollevata un pochino, anche se in un paio di punti ho continuato a storcere il naso perché certe cose erano un po' troppo sdolcinate per i miei gusti.

Ah, dimenticavo di dire una cosa importante: come nei migliori amici americani che si rispettino, ogni santa volta che il protagonista va da qualche parte ci sono un sacco di ochette o, come le chiama Tessa, Yolanda che gli starnazzano attorno. Ora, tutto ciò è molto "drama", c'è una ragazza ossessionata dal belloccio di turno che non se la fila manco per sbaglio e che cerca in tutti i modi di far fuori la protagonista che ogni santa volta è tipo così:
e questa è più o meno anche la mia reazione perché, andiamo, solo in America le ragazze possono fare cose del genere! Però tutto ciò è molto divertente secondo me, perché poi la nostra cara e dolce Tessa si ingegna per far capire a tutte loro che Cole è solo suo, quindi vediamo un continuo gioco di affermazione del proprio territorio che è decisamente esilarante, specie quando poi le ochette fanno qualcosa di estremamente patetico come cercare di allontanare una ragazza dal suo ragazzo, lo stesso su cui hanno messo gli occhi.

Insomma, meno male che c'è un po' di sano trash che compensa la melensaggine che imperversa nella storia di tanto in tanto, perché sennò questa storia l'avrei già bocciata di sicuro, invece così sembra comunque qualcosa di ancora accettabile, proprio come Ranuncolo: ci sono volte in cui trovi la storia molto carina e altre in cui risulta un pochino insopportabile. Vedremo poi cosa succederà ai nostri eroi nella loro Odissea e speriamo in un po' di pepe in più.
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