martedì 26 giugno 2018

Recensione Ghiaccio come Fuoco

Titolo: Ghiaccio come Fuoco
Autore: Sara Raasch
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €14.00 (copertina flessibile)
Pagine: 348






Trama
Da tre mesi i sudditi del Regno d'Inverno sono stati liberati e il re di Primavera, Angra, è scomparso, grazie soprattutto all'aiuto di Cordell. Ma ancora non c'è pace per gli inverniani: devono pagare il debito verso Cordell, e sono così costretti a lavorare nelle miniere. Dove portano alla luce qualcosa di molto potente e altrettanto pericoloso: l'abisso della magia di Primoria. Potrebbe essere l'arma definitiva per sconfiggere Angra, ma l'ultima volta che il mondo ha avuto accesso a una magia simile è precipitato verso la rovina. Così, quando il re di Cordell ordina a Meira e Theron di partire alla ricerca dei segreti della magia, la ragazza pensa di usare quel viaggio per radunare alleati con un unico scopo: evitare che i poteri dell'abisso vengano liberati. E' l'unico modo per proteggere il suo popolo, e Meira è disposta a tutto pur di tenere gli inverniani al sicuro. Ma dentro di lei inizia a farsi strada un dubbio: e se la sua missione non fosse combattere solo per Inverno, ma per tutto il mondo? Saprà farlo senza mettere in pericolo le persone che ama?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, sempre da un lettino in riva al mare... ah, ma quanto è bello leggere sotto un ombrellone, mentre si cerca di abbronzarsi, cosa un po' impossibile per me perché, oltre ad avere una pelle bianchissima che è più probabile si scotti che altro, devo avere una quantità di melanina pari a zero, siccome la mia pelle rimane sempre e costantemente uguale.
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi del seguito di "Neve come Cenere", un secondo volume in parte di transizione ma in parte anche molto avventuroso.

La storia riprende più o meno da dove l'avevamo lasciata: Meira, dopo aver scoperto di essere lei l'erede al trono del Regno d'Inverno, incomincia a calarsi nel ruolo di regina e a trattare con il Regno di Cordell, che sta dando un grande aiuto agli Inverniani, sebbene sembri anche avere pretese su di loro. Infatti, il padre del principe Theron, che in questo periodo è un buon sostegno per la protagonista, sta spingendo gli Inverniani a scavare quanto più possibile in diverse miniere per cercare qualcosa di molto potente: l'Abisso della Magia.
Una volta scovato questo mezzo che potrebbe rivelarsi molto pericoloso, se finisse nelle mani sbagliate, Meira deve cercare di sabotare il piano del principe: questi, infatti, vuole contemporaneamente portare avanti il suo progetto di creare una grande alleanza fra gli otto Regni di Primoria e la ricerca delle tre chiavi e dell'Ordine che servono per poter accedere all'Abisso, mentre Meira desidera soltanto impedire che queste finiscano nelle mani sbagliate, soprattutto perché lei crede che il problema di Angra non sia ancora risolto... com'è possibile che un potere come il suo svanisca così, da un momento all'altro senza lasciare traccia?
Mentre i due sono in missione, ognuno con il proprio piano, Mather rimane con gli Inverniani, cercando di allenarli per quanto possibile e sentendosi ogni giorno sempre più perso: prima almeno la sua vita aveva un senso, tutto quello che faceva era per il suo popolo, ma ora che non è più re cosa può fare? E che ne sarà del suo rapporto con la regina? Attraversato da una profonda crisi esistenziale "l'ex Re", come lo chiamano in molti, capirà che può ancora far qualcosa, soprattutto in un momento in cui Cordell sembra prendere il sopravvento sul Regno di Inverno.

In questo secondo libro i personaggi cambiano veramente tanto, qualcuno in meglio e qualcuno in peggio.
Meira la vediamo all'inizio tentare di fare la Regina, ma dopo aver passato anni a credere che il sovrano Inverniano è difficile per lei ricoprire il suo ruolo in maniera efficace e, se si può, giusta: è ancora una ragazzina che sta imparando un mestiere molto complesso, fatto di politiche poco comprensibili, sotterfugi e accordi, e inizialmente non capisce bene come fare una serie di azioni importanti per il suo regno. Più e più volte fa errori di calcolo, di valutazione, e qualcuno ne paga le conseguenze, però col passare del tempo impara, capisce di dover pensare in un'altra maniera se vuole salvare il suo popolo, di dover mettere da parte se stessa per il bene del Regno e questo sarà un grande ostacolo per lei, almeno fino a quando non comprenderà che fare la Regina significa avere delle responsabilità molto più imponenti di quanto avrebbe mai potuto pensare... e purtroppo per noi questa consapevolezza la guadagnerà molto in là nel libro, passando così un sacco di pagine a combinare guai, molto spesso evitabili, e a fare mosse e contro mosse che lei crede efficacissime, ma che in realtà non migliorano la situazione perché i suoi avversari sono molto più svegli di lei e hanno più esperienza. Ma almeno alla fine rinsavisce, e questo ci farà tirare un sospiro di sollievo perché smetterà di piangersi addosso e di sembrare una bambina che pensa di sapere tutto e invece non è così.

Dall'incontro con Andra, il principe Theron è molto cambiato, sembra quasi un'altra persona: il suo obiettivo è quello di creare un'alleanza fra tutti i Regni, di modo da poter aiutarsi a vicenda, e crede che un accordo di questo tipo sia possibile, soprattutto se poi ogni persona viene dotata di magia e non solo il monarca. La sua è una pretesa molto ambiziosa, fin troppo, ma lui non se ne rende conto, è come se avesse stabilito che quella è la cosa più giusta da fare e che non esiste nessun'altra soluzione.
Mi è sempre sembrato una di quelle persone troppo buone di cui la gente si approfitta, a discapito della sua purezza e dei suoi accordi di pace, e in questo secondo volume si dimostra proprio per quello che mi era parso: non si rende conto che ottenere il bene nel suo mondo non è qualcosa che possa legarsi alle firme su un pezzo di carta, probabilmente si è sentito inferiore a suo padre e incapace di reagire così tante volte che adesso va alla ricerca spasmodica di questa alleanza e della magia da dare a tutti i cittadini... il che è molto nobile da parte sua, ma al quanto irrealistico e sconsiderato, visto che sembra essere più interessato a se stesso che alla popolazione vera e propria.

Al contrario, Mather riesce a perseguire un obiettivo nobile e anche fattibile non pensando solo a se stesso, ma alle condizioni di tutti gli Inverniani (grazie perché esisti, sennò gli altri due farebbero stragi).
Nelle prime pagine incontriamo un ragazzo che non sa più effettivamente cosa fare della sua vita, è tormentato (e questo lo rende, almeno ai miei occhi, molto più affascinante) non sa più chi è e non riesce a concepire come una menzogna così importante possa essergli stata raccontata per tanto tempo: ha perso fiducia nei suoi veri genitori, si è allontanato da Meira, la ragazza che ama e per cui non ha fatto niente di quello che invece avrebbe dovuto fare per proteggerla, e ha perso se stesso. Cercare di addestrare alcuni Inverniani, però, gli farà capire alcune cose e lo aiuterà a intraprendere una strada molto coraggiosa e molto pericolosa: Mather ha compreso che il Regno di Inverno è in serio pericolo, Cordell se ne vuole impadronire e loro non possono contrattaccare perché non hanno un esercito, quindi cercherà di rendersi utile per la causa e questo lo farà sentire vivo, importante e d'aiuto per il Regno.
Certo, se da una parte il suo sviluppo, seppur con degli ostacoli da superare, è molto bello, il mainagioia è dietro l'angolo, soprattutto alla fine quando prima accade una cosa per cui ti verrebbe voglia di entrare nel libro e abbracciarlo forte forte e poi ne accade un'altra che ti fa gridare all'ingiustizia perché non si può gioire per una cosa che quella è già terminata...

Poi, ovviamente, ci sono anche altri personaggi nella storia, tutti molto belli e interessanti, ma non ve ne parlo perché poi rischio di fare spoiler e perché alcune delle loro vicende sono troppo complicate da presentare, fra amori proibiti, crudeltà e tanto altro.

Ci sono stati, inoltre, due elementi molto interessanti.
In primo luogo, abbiamo potuto visitare molti Regni, diversi fra loro, con usanze molto particolari, ed è stato un bel viaggetto: Meira ci descrive le condizioni degli altri luoghi di modo anche da farci comprendere come dappertutto ci sia un po' di oscurità, dei dettagli che ai suoi occhi (e anche ai nostri) risultano stonati rispetto alla nomea di quel dato Regno, e anche di traffici loschi che non sono eticamente corretti. E per ognuno di essi, incontriamo dei sovrani che incarnano alla perfezione l'essenza del Regno, l'ordine o la stravaganza.
In secondo luogo, un aspetto che non vedo l'ora di approfondire nel prossimo volume è quello delle tre chiavi che servono per aprire l'Abisso e dell'Ordine, anch'esso importante in quest'impresa: per accedere alla Magia, infatti, bisogna aprire tre porte, ognuna delle quali presenta un dettaglio ricollegabile al luogo in cui le chiavi possono essere trovate, un posto che però deve essere molto antico quanto l'Abisso. L'Ordine, invece, mi è abbastanza oscuro a dir la verità, perché ho capito che anche esso è un tassello importante in tutto ciò, ma non sappiamo molto su di esso e sono curiosa di scoprirne di più.

Concludendo, devo dire che mi è piaciuto molto "Ghiaccio come Fuoco", ci sono stati forniti degli elementi interessanti che verranno approfonditi nel seguito e ci sono stati presentati anche molti personaggi nuovi di cui sono curiosa di scoprire quale sarà effettivamente il ruolo nella sconfitta di tutti i problemi dei nostri tre eroi (ma soprattutto di Mather e Meira, perché Theron per me può anche starsene lì dov'è, siccome non mi sta molto simpatico perché è in mezzo alla mia ship).
Voto:

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