sabato 30 luglio 2016

Recensione L'ultima stella

Titolo: L'ultima stella
Autore: Rick Yancey
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €18.00 (copertina rigida)
Pagine: 320





Trama
Gli altri sono il nemico. Il nemico è dentro di noi. Anzi, no, non c'è. Il nemico è quaggiù, è lassù, non è da nessuna parte. Vuole la Terra, vuole aiutarci a non perderla. E' venuto qui per eliminarci, è venuto qui per salvarci.

Dietro queste parole sibilline si cela una verità inconfutabile: Cassie è stata tradita. Anche Ringer. E Zombi. E Nugget. E, come loro, sono state tradite più di sette miliardi di persone che vivevano sulla Terra. Tradite prima di tutto dagli Altri. E ora anche da loro stesse.
E proprio negli ultimi giorni prima della fine, i sopravvissuti dovranno decidere cosa è davvero importante: salvarsi o salvare ciò che li rende umani.
Nel capitolo conclusivo della saga firmata da Rick Yancey si decide il destino del pianeta in un crescendo inarrestabile di perdite, emozioni e azioni cosmiche.
Recensione
Buongiorno! Il caldo sta diventando insopportabile, soprattutto per il fatto che non esiste un posto che sia uno in cui l'aria si muova il minimo sindacale e quando lo si trova passano tre secondi prima che questa presenza opprimente si rifaccia viva, peggio di un Luxen in particolare che ti ritrovi tra i piedi un giorno sì e l'altro pure e che ti fa prendere spaventi enormi comparendo all'improvviso e muovendosi alla velocità della luce.
Comunque, oggi eccomi qui per parlarvi del terzo libro della serie de "La Quinta Onda" che parla di alieni che vogliono uccidere l'umanità per rimettere tutti in riga.
P.S. Attenzione, possibili spoiler per chi non ha letto i libri precedenti!
Allora, avevamo lasciato Ringer che stava scappando dalle grinfie di Vosch, che l'ha trasformata in un alieno installandole il Dodicesimo Sistema, che potenzia tutte le sue capacità, mentre Cassie, Zombi, Evan e il resto della combriccola combattono contro un'aliena. Da una parte abbiamo quindi la prima a cui viene "permesso" di andarsene insieme ad una ragazza perché scopre che vogliono prendere Evan Walker e rimetterlo in riga, visto che non adempie più al suo compito di Silenziatore, e lei vuole ucciderlo; dall'altra, il resto della squadra non si fida molto di questo ragazzo e, dopo aver visto che Ringer non è più tornata da quando se ne è andata insieme a Teacup, Zombi e Dumbo partono per riportarla indietro, ma l'impresa si rivelerà piena di ostacoli. Quando poi ritornano in tre alla casa, lei cerca di riuscire nel suo intento, ma viene fermata e, così, Walker viene preso dagli uomini di Vosch: da qui Cassie vorrà andare a salvarlo e insieme architetteranno un piano, di modo anche di ritornare sani e salvi con il Silenziatore, oltre a salvare quello che resta dell'umanità.
Dunque dunque, diciamo che non posso dire sia una degna conclusione alla serie perché il finale è devastante: io posso capire tante cose, che sacrificarsi per gli altri è un atto coraggioso, ma perché proprio così doveva finire?! Io pensavo, nella mia beata ingenuità, che alla fine Evan si sarebbe sacrificato per gli umani in perfetto stile Gigante di Ferro, gli Altri sarebbero scomparsi e Cassie e Ben si sarebbero messi insieme, visto che Ringer sarebbe stata insieme a Razor (personaggio che compare nel secondo volume): e invece il caro zio Rick 2 (l'1 è Rick Riordan) ha deciso di fare del mare ai suoi lettori e non si è nemmeno scusato per quello che ha fatto in questo libro! Ma prima di parlare del finale, spendiamo qualche parolina per i personaggi.
A differenza del primo libro, in cui la protagonista era Cassie, e del secondo, in cui la storia era concentrata su Ringer, in questo capitolo conclusivo sono praticamente tutti protagonisti, visto che l'autore segue tutti per praticamente lo stesso tempo-numero di pagine e questo ci permette di avere un quadro abbastanza completo della situazione, dal momento che esiste solo un momento in cui nel corso della storia si trovano tutti nello stesso posto.
Comunque, in questo libro vediamo la nostra cara e vecchia protagonista che all'inizio sembra abbia perso quella forza che l'ha caratterizzata nel primo volume, ma poi man mano che la storia va avanti riacquista coraggio e si impegna per, da una parte, assicurarsi che suo fratello non sia lasciato da solo e, dall'altra, che il suo Silenziatore ritorni da lei sano e salvo, visto che lei sa benissimo che, nonostante sia sostanzialmente un alieno, lui non ne condivide i metodi e quello che vogliono fare alla Terra; inoltre, diciamolo, quello che fa alla fine è qualcosa di grande, un sacrificio che probabilmente gli altri non avrebbero fatto, anche se ha infranto la promessa che aveva fatto al fratellino. Quest'ultimo, pur essendo un bambino, è stato cambiato dalla presenza degli Altri ed è stato costretto ad imparare a tenere una pistola in mano, a perdere la sua innocenza e a essere molto più forte per affrontare il pericolo che gli si para davanti (anche se devo dire che, per essere un bambino, alcune volte sembrava un po' troppo maturo, come se avesse dodici anni...).
Poi abbiamo Ben Parish: abbandonate ormai le vesti del ragazzo figo e popolare, è cresciuto ed è diventato un leader migliore di quanto creda, coordina tutto e tutti e si preoccupa per i suoi amici, anche se è molto più bravo a parole che a fatti, cosa che si vede dal momento che viene ferito spesso e che si fa quasi sopraffare da una vecchietta-silenziatore solo perché assomigliava alla nonna e i suoi riflessi in quel momento non erano propriamente pronti. Di tutta la sua squadra alla fine non rimane più nessuno se non Ringer, ora super dotata, che continua ad essere la migliore di tutti in combattimento e in prontezza, ma che, come dirà lei stessa alla fine, non conosce il vero significato di coraggio, che non è solo buttarsi in mezzo al nemico, ma sacrificarsi per salvare tutti, anche a costo della propria vita, se questo significa sconfiggere il nemico e rendere le cose un pochino più facili.
Infine abbiamo Evan Walker: essere innamorato di Cassie ha fatto scattare qualcosa dentro di lui che gli ha permesso di rimanere ancorato alla sua umanità e di smettere di fare del male agli umani, ed è proprio per questo che Vosch gli fa fare un giretto a Mnemolandia, per cancellargli tutti i ricordi, annullarlo per farlo tornare cacciatore; e sarà per portarlo indietro che la stessa Cassie deciderà di entrare nel paese della memoria e che si "approprierà" dei ricordi altrui per trovare i suoi, cosa che influenzerà quello che farà alla fine (che, tra l'altro, dopo il giretto sembrava proprio una che si è appena fatta un paio di canne belle potenti).
Insomma, "L'ultima stella" è uno di quei libri che non vedi l'ora di leggere per scoprire come finisce la storia, ma che ti lasciano l'amaro in bocca perché la minaccia scompare, ma i morti sono tanti e dopo il finale ti senti come dopo aver finito "Allegiant", ovvero "Ma stiamo scherzando, vero? Ma è legale fare qualcosa del genere?! Perché tu autore hai una così scarsa considerazione della tua incolumità? Vuoi ardentemente che noi veniamo sotto casa tua a dirtene quattro, sul serio?".
Diciamo che il grande tema è imparare cosa vuol dire essere coraggiosi, saper capire chi sono le persone che ci circondano e saper porre gli altri prima di se stessi, imparare a essere un po' meno egocentrici e far passare gli altri davanti a se stessi. Okay non era solo uno, ma comunque, quello che viene insegnato tra le righe è molto ed è qualcosa che noi spesso ci dimentichiamo perché pensiamo a noi stessi quando dovremmo anche fare un pensierino per le persone che ci stanno attorno.
Concludendo, questa serie merita di essere letta perché, secondo me, è in grado di catturare l'attenzione e scorre velocemente, anche se alcuni punti, ammetto, sono un po' lentini, ma ne vale la pena, nonostante il finale.
Voto:

giovedì 28 luglio 2016

Recensione Scarlet

Titolo: Scarlet, Cronache Lunari
Autore: Marissa Meyer
Genere: Fantascienza
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €17.00 (copertina rigida)
Pagine: 400






Trama
Anno 126, Terza Era. Androidi e umani popolano le strade di Nuova Pechino, sotto lo sguardo implacabile degli abitanti della Luna. Cinder, giovane cyborg e legittima erede al trono lunare, evade dalla prigione in cui è stata rinchiusa per partire alla volta di Parigi, alla ricerca della donna che in passato l'ha nascosta dalla malvagia Regina Levana. Il suo destino si intreccia a quello di Scarlet, giovane contadina francese costretta ad abbandonare la sua fattoria per trovare la nonna, scomparsa senza lasciare traccia. Insieme, con l'aiuto dell'ambiguo Wolf, esperto di combattimenti clandestini, e dell'affascinante cadetto Carswell Thorne, Scarlet e Cinder scopriranno di dover combattere un nemico comune: la Regina Levana, pronta a scatenare la guerra per indurre il principe Kai a sposarla e affermare la supremazia dei Lunari sulla Terra. Vigilata da una luna ostile e minacciosa, Scarlet, moderna Cappuccetto Rosso, dovrà attraversare una città insidiosa come il profondo del bosco, e scoprire se dietro il conturbante Wolf si nasconde un alleato... o un predatore.
Recensione
Buongiorno! Oggi fa caldo, come se fosse una novità, e io mi crogiolo ogni volta che sento un po' di arietta, nella speranza che si mantenga per un po' di tempo... Ah, come mi mancano le giornate primaverili, dove il sole splende e il caldo non è così tanto da farti morire seduta stante!
Comunque, eccomi qui per parlarvi del secondo libro di una serie bellissima, che ho divorato come se non ci fosse un domani talmente mi è piaciuto: non vedo l'ora di leggere il seguito e di scoprire come andrà a finire, anche se in realtà lo so già perché sono accidentalmente incappata in qualche spoiler... cose normali!
Dunque, all'inizio incontriamo subito Scarlet, una ragazza che vive in Francia insieme alla nonna, che però è scomparsa da due settimane e che è considerata da tutti una pazza: dopo essere tornata a casa, di ritorno dalla locanda che rifornisce, ritrova il padre che beve e che rivolta tutto, continuando a cercare qualcosa che la nonna tiene nascosto, perché alcuni "tizi" lo hanno obbligato; quando incontra Wolf pensa che lui sia uno dei rapitori, in quanto riconosce dei numeri del suo tatuaggio (che il padre aveva detto che avevano i suoi aguzzini), ma alla fine incomincia a fidarsi di lui quando dice che ha abbandonato i suoi "colleghi" prima di rapire la donna e insieme vanno in cerca di lei. Nel frattempo, Cinder riesce a scappare dalla prigione in cui era stata rinchiusa dopo il ballo, insieme a Carswell Thorne, con cui scapperà prendendo un velivolo, volendo andare a trovare la signora che l'ha ospitata una volta giunta sulla Terra e che l'ha poi data al suo padre adottivo, una volta divenuta cyborg.
E, sempre nel mentre di tutto ciò, l'imperatore Kai è costretto a prendere alcune decisioni per salvaguardare il suo popolo dalla letumosi (peste) e dalla Regina Levana, che vuole sposarlo per diventare imperatrice e assoggettare l'intera popolazione sotto il suo potere: è lei il più grande pericolo da cui si deve guardare il bel principe e, a causa di ciò, sarà costretto a prendere una decisione terribile.
Allora, che dire? In questo libro la vicenda si concentra di più sulla nuova protagonista Scarlet, ispirata alla nostra cara Cappuccetto Rosso, e questo lo possiamo notare dal fatto che ha un felpa, con un cappuccio, rossa, ha una nonna che viene "mangiata" dal lupo cattivo (che in questo caso sono tanti) e viene ingannata da un lupo, per l'appunto Wolf, anche se poi non viene ucciso da un cacciatore, si innamora della sua "preda" e cerca di dissuaderla dal suo intento di salvare la nonna, sapendo cosa l'aspetta: come Cinder, che più che Cenerentola sembra una Katy Swartz con gli artigli, anche Scarlet è un piccolo peperino, dato che è determinata a riportare a casa la donna che l'ha cresciuta per gran parte della sua vita e che non si fa scoraggiare quando giunge dove voleva, visto che le cose non si rivelano esattamente come aveva sperato, ma porta avanti la sua battaglia personale mentre fuori succede il finimondo.
Tra i nuovi personaggi che incontriamo, abbiamo Wolf e Thorne: il primo, misterioso e intrigante, aiuta Cappuccetto nel suo intento, se ne innamora, come già detto, ma per sua sfortuna è costretto a consegnarla ai Lunari che trattengono la nonna e che vogliono scoprire dove si trova la Principessa Selene, colei che la Regina Levana ha bruciato, tentando di ucciderla, perché non voleva che lei la superasse, e che ha scoperto essere ancora viva, portata sulla Terra da uno del suo popolo, quando era certa della sua morte; il secondo, invece, è costretto ad aiutare Cinder nel momento in cui lei entra nella sua cella e insieme scappano, prendendo un velivolo (su cui, tra l'altro, mettono il chip identificativo di Iko, fra un attimo vi spiego), per cercare la donna che l'ha tenuta con sé fino agli undici anni, che è proprio la nonna di Scarlet e ciò farà sì che alla fine le loro strade si incontreranno.
Tra i vecchi personaggi, rivediamo la nostra vecchia protagonista, ancora più badass, che ha scoperto cose sul suo passato da Lunare che la metteranno in crisi, e che deve trovare alla fine un modo per prendersi le sue responsabilità ed evitare che l'imperatore faccia la capperata del secolo, condannando tutta la Terra a un futuro terribile; poi incontriamo Kai, l'imperatore del Commonwealth Orientale ancora scosso da ciò che ha scoperto sul suo meccanico del cuore (diciamocelo, i due sono innamorati, si vede lontano un chilometro), ma al contempo non vuole che lei muoia, sebbene debba fare tutto ciò che gli è possibile per cercare di riportarla indietro e per placare l'animo di Levana, il cui unico obiettivo è sposarlo e soggiogare l'intero pianeta... purtroppo c'è la minaccia di un esercito Lunare che incombe e, nel momento in cui tutti i lupi vengono scatenati nelle maggiori città, lui è l'unico che può evitare un genocidio di persone innocenti; infine, come non citare Iko? Ora che il suo corpo da androide è stato distrutto dalla matrigna si ritrova con il corpo di una struttura volante che le permette di ascoltare tutte le conversazioni che avvengono in qualsiasi suo punto e che sarà di grande aiuto alla fine, quando Cinder, giunta a Parigi, dovrà scappare e sarà impedita nel fatto dai lupi e da un Lunare.
Insomma, questa volta il retelling si è spostato sulla vicenda di Cappuccetto Rosso, ma come per il precedente volume, non sembra neanche una rivisitazione della storia perché l'autrice riesce a creare colpi di scena che fanno sì che la storia sembri originale, non basata su una fiaba con cui ha in comune alcuni topoi, senza i quali non si potrebbe dire che la storia è vagamente ispirata a quella di Cappuccetto; qui, però, non si vede moltissimo il tema del diverso come nel precedente libro, dove i cyborg erano decisamente presi di mira, perché a questo punto non si fa più leva su questo, ma sul fatto che il potere fa fare cose terribili, come bruciare la propria nipote per eliminare un rivale, scatenare una guerra per ottenere quello che si vuole, e ciò ha conseguenze pesanti perché, da una parte, c'è una popolazione che verrebbe assoggettata e che perderebbe tutti i diritti di cui può fare uso per vedersi ridotta in schiavitù sotto un dittatore a cui importa solo di se stesso, dall'altra c'è chi deve occuparsi di tutte le persone e che deve prendere decisioni per tenerle in vita, sebbene ciò comporti la perdita di tutto, in sostanza.
Concludendo, perché forse sto parlando un po' troppo, non vi so dire se questo libro sia migliore del precedente però ne è sicuramente all'altezza, il che vuol dire che anche qui un solo Daemon Black non basterebbe: quello che mi è piaciuto di più è stato il fatto che l'autrice sia riuscita a creare una storia nuova all'interno di quella vecchia, nel senso che per la gran parte del libro abbiamo due storie diverse (una che segue Cinder, l'altra che segue Scarlet) ma al contempo intrecciate in modo indissolubile, non so se rendo l'idea e vi ho fatto capire quello che intendo dire e che è difficile da esprimere in un altro luogo che non sia la mia testa; la cosa un po' meno bella è che anche qui non abbiamo l'opportunità di cogliere la personalità di Kai, che possiamo solo intravedere e che, a mio parere, non ci permette di farci un quadro abbastanza completo del suo personaggio, però penso che lo vedremo di più in "Cress" e in "Winter"; comunque, la storia è magnifica, ancora una volta colpisce la forza di Cinder, che sta attraversando un momento difficile e che è un po' persa, la simpatia di Iko e conosciamo la tenacia di Scarlet, l'irriverenza di Thorne e l'ambivalenza di Wolf, che più che avere due facce ne ha una vera (quella che mostra alla nostra Cappuccetto) e una di copertura (quella che mostra davanti ai Lunari, che vorrebbe lasciare, ma da cui non riesce a sfuggire, se non alla fine).
Insomma, "Scarlet" è un perfetto secondo libro per questa serie perché prepara al punto giusto per quello che accadrà nei seguiti, ma al contempo non è uno di quei secondini che sono solo preparativi e in cui non accade niente di interessante, anzi non lo è affatto: per questo, e con ciò concludo sul serio, vi consiglio di leggerlo perché, a mio parere, la storia riesce a catturare il lettore e a dargli l'impressione di essere in un mondo nuovo, non uno leggermente basato sulla fiaba.
Voto:

mercoledì 27 luglio 2016

WWW... Wednesday! #15

Buongiorno! Oggi fa parecchio caldo e sta mattina mi sarebbe piaciuto rimanere nel letto ancora per un po' a fantasticare su una mia ipotetica (direi quasi improbabile) vita insieme a un certo alieno fatto di luce *assume un'espressione sognante e poi sospira perché sa benissimo che non incontrerà mai un Daemon Black, soprattutto perché nella sua città non ci sono ragazzi così fighi*, ma dovevo scrivere questo post e la mia gatta stava giocando rumorosamente, il che non mi permetteva di sognare come si deve.
Quindi, eccomi qui con questa rubrica del mercoledì inventata dal blog Should Be Reading in cui devo mostrarvi le mie letture in corso, finite e in programma.

What are you currently reading?
Sto leggendo questo saggio perché ho deciso che dovevo farla finita con le letture per la scuola, di modo da potermi dedicare ad altri libri molto più piacevoli.
Visto che non penso vi possano interessare dei saggi sul Medioevo, ho deciso che di questo e del libro che leggerò dopo non vi farò la recensione.


What did you recently finish reading?
   
Dunque, ho finito di leggere "Candido" mercoledì e non mi è piaciuto perché non l'ho capito, sono dovuta andare su Wikipedia per capire le intenzioni di Voltaire; giovedì ho letto "La chimera di Praga" e l'ho adorato, così come "La città di sabbia" che ho letto venerdì; sabato ho letto la novella relativa alla serie, che è bellissima; poi domenica ho iniziato a leggere "Dopo di te", ma ho stoppato la lettura dopo una sessantina di pagine perché non ero in vena di leggere e mi sono messa a gozzovigliare all'Ipad, così l'ho terminato lunedì e, sebbene non si all'altezza di "Io prima di Te", mi è piaciuto parecchio; infine ieri ho letto "Ti darò il sole" ed è qualcosa di indescrivibile.

What do you think you'll read next?
 
Allora, dopo aver finito la mia attuale lettura mi butterò su "L'uomo medievale" per finire le letture di compito, ma, come già detto prima, non vi farò la recensione; dopo mi immergerò su "Seeker", che mi sta aspettando più o meno da quando è uscito.


martedì 26 luglio 2016

Recensione Cinder

Titolo: Cinder, Cronache Lunari
Autore: Marissa Meyer
Genere: Fantascienza
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €17.00 (copertina rigida)
Pagine: 320





Trama
Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del principe Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.
Recensione
Buongiorno! Come stanno andando le vostre vacanze? Spero che non siano troppo calde come le mie e spero siano piene di avventure divertenti, che siano reali o nei libri.
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che avevo in programma di leggere da moltissimo tempo (uno dei tanti...) e di cui avevo sentito parlare molto bene: e infatti mi è piaciuto moltissimo e penso che questa serie mi entrerà nel cuore proprio come "Hunger Games", la saga Lux, la saga de "Le stelle di Noss Head" e quella di "Ovunque con te", perché è qualcosa di indescrivibilmente geniale, specie se si pensa il fatto che è un retelling e che viene presentato in una maniera straordinaria.
Dunque, all'inizio vediamo Cinder, meccanico cyborg (ovvero, con una mano e una gamba di metallo) che lavora al mercato di Nuova Pechino, che incontra il principe Kai: egli le chiede di riparare un androide, ma subito dopo che se n'è andato scoppia il finimondo per via di un caso di letumosi (peste). Nonostante il pericolo di contagio, non volendo essere messa in quarantena e smettere di lavorare, Cinder torna nella casa dove vivono la sua matrigna e le sue sorellastre, che stanno provando i vestiti per il ballo del principe: dopo di ciò, va in discarica per cercare un pezzo che le serve insieme al suo androide Iko e alla sorellastra, ma quest'ultima viene portata via a causa della peste e le sua famiglia decide di donare la protagonista a un programma che usa cyborg per trovare un antidoto alla malattia. Mentre le vengono fatti gli esperimenti, la sorella peggiora, scopre di essere immune, inizia a provare qualcosina per il bel Kai e contemporaneamente decide di scappare e andarsene da Nuova Pechino. Ma la scoperta del suo passato e l'arrivo della Regina Levana, della popolazione dei lunari, scombussoleranno alcune cose.
Allora, questo libro è straordinario: come per ACOTAR, sebbene sia un retelling e si conoscano già alcuni dei topoi (e con questa parola si vede la classicista che è in me) della fiaba di Cenerentola, come la matrigna, le sorellastre, il padre morto, la protagonista costretta a fare il lavoro sporco al posto delle altre tre donne che compongono la sua "famiglia", il ballo, questo libro è in grado di stupire il lettore per via del fatto che cattura in una maniera fantastica e che ti tiene incollato alle pagine fino alla fine, in parte per la curiosità di vedere quante cose in comune ci sono con la fiaba originale, in parte per vedere cosa succede in questo mondo fatto di umani, cyborg e lunari. Penso che la cosa difficile con i retelling sia essere capaci di raccontare la storia in una maniera diversa a tal punto da far dimenticare l'originale, di modo che nessuno abbia l'impressione di leggere qualcosa di già visto: e devo dire che Marissa Meyer è stata bravissima perché la sua storia, oltre a sembrare originale, stupisce per via del fatto che alcune cose sono diverse dalla fiaba, se ne discosta gradualmente per poi sfociare in un finale che con la Cenerentola che conosciamo noi non ha proprio a che fare, nemmeno con la storia originale, ovvero quella non Disneyana (si può dire?), quella in cui le sorellastre fanno cose orrende per far entrare i loro piedi nelle scarpette...
Ora, analizziamo un attimo i personaggi.
Cinder è considerata la feccia della società, non solo dalla sua "famiglia", ma da tutta la popolazione perché i cyborg come lei non sono ben visti a causa del fatto che non sono umani al 100% e che hanno parti metalliche che fanno da protesi: un giorno si ritrova a fare degli esperimenti per cercare un antidoto alla terribile malattia che infesta il Commonwealth Orientale (la nazione che dovrebbe corrispondere alla zona asiatica), ma durante il primo esperimento il dottore scopre che il suo corpo è riuscito a far scomparire i batteri del virus, cosa mai vista prima, così scopre alcune cose sul suo passato che la mettono in crisi e che faranno da filo conduttore per il resto della saga in quanto la rivelazione del finale (che io avevo già capito da un po') sarà fondamentale per quello che succede nel secondo volume "Scarlet" e anche per i seguiti. Mentre la sua preoccupazione è cercare di aiutare a trovare un antidoto per salvare la sorella, ci si mette di mezzo il principe a cui non vuole dire di essere un cyborg per paura che lui la cacci, ma di cui si sta innamorando e per questo cerca di salvare la situazione che si è creata con Levana, che minaccia guerra se lui non la sposerà.
Poi, abbiamo il caro, bel Kai: lo incontriamo per la prima volta al mercato e già lì possiamo vedere la chimica che c'è fra i due, battutine tipiche di chi sta flirtando e di chi cerca anche di trovare qualcuno da sposare al posto della Regina dei Lunari, che non potrebbe mai essere la dolce mogliettina che sostiene il suo marito perché troppo arrivista; quindi, da una parte vediamo il principe-futuro imperatore che deve cercare un modo per evitare la guerra e per salvare il suo popolo dalla peste che invade il paese, dall'altra vediamo un ragazzo divertente che flirta con un semplice meccanico (di cui si sta pian piano innamorando, diciamolo) e che, pensiero mio, probabilmente vorrebbe non essere chi è per non essere legato a doveri nei confronti del suo popolo, che lo porterebbero a fare scelte in cui scelta non ce n'è, cosa che si vede chiaramente in "Scarlet".
Infine, oltre ad altri personaggi secondari di cui non c'è da dire molto, se non sul dottore, che sembra nascondere un segreto molto grande, permettetemi due parole per quella meraviglia di Iko: pur essendo un semplice androide, e neanche di nuova generazione, la sua "anima", se così la volgiamo chiamare, ci regala dei momenti molto divertenti per via del fatto che peli sulla lingua non sembra averne (e il fatto di ammirare il principe mentre lui è presente ci fa capire tutto) e la sua amicizia con Cinder è bellissima, anche se, essendo legalmente di proprietà della matrigna, a un certo punto è costretta a separarsi da lei e questo è molto triste, specie perché la vipera sopracitata fa una cosa orrenda per cui mi sarebbe venuta la voglia di entrare nel libro e dargliene tante, ma tante, che se le sarebbe ricordate fino alla morte.
Insomma, questo libro ci permette di vedere la fiaba di Cenerentola in un contesto diverso, di vedere la società di questa Terra che ha attraversato ben quattro Guerre Mondiali e che ha conosciuto un popolo alieno che ha a capo una Regina che vuole, sostanzialmente, impadronirsi del Mondo per l'idea di soggiogare tutta la popolazione con i suoi poteri per poterla piegare e farne quello che vuole. Inoltre, la cosa che mi è piaciuta di più è stato il lavoro che è stato creato dietro alla protagonista, il fatto che l'autrice ha trasformato Cenerentola in qualcosa di ancora più grosso (che non vi posso dire perché sarebbe spoiler), non è semplicemente una ragazza esclusa che incontra il suo principe azzurro, è un'eroina che farà di tutto pur di salvare chi ama da Levana.
Concludendo, "Cinder" è qualcosa di straordinario, geniale, che riesce a seguire la fiaba originale e a, contemporaneamente, staccarsi da essa nella stessa trama, mentre in ACOTAR questo non si vede perché comunque Sarah J. Maas segue passo passo i topoi della fiaba, cosa che qui non avviene dato che lo stesso ballo è diverso, non segue propriamente la storia passo passo.
Quindi, se non l'avete ancora fatto vi consiglio di leggere questa saga perché è stupenda, frizzante, indescrivibile: vi basti sapere che, come per la saga Lux e "Hunger Games", anche qui un solo Daemon Black è troppo poco.
Voto:

lunedì 25 luglio 2016

Canticchiando fra i libri! #13

Buongiorno! Tre giorni fa si è tenuto l'ultimo panel di "Teen Wolf" al San Diego Comic Con e io mi sento molto triste perché non c'era Dylan (e io che avevo sperato facesse qui la sua prima apparizione dopo l'incidente...) e perché è stato annunciato che la sesta stagione sarà l'ultima, cosa che mi dispiace moltissimo; però, in compenso, Tyler Posey ci ha regalato una buona dose di risate con la sua entrata su "What a feeling" e il disagio mostrato durante il panel.
A parte questo, oggi eccomi qui per un nuovo appuntamento con la rubrica del lunedì inventata da me in cui devo scegliere due libri e un personaggio e associarvi una canzone in base al ritmo, al significato o al contesto che c'è dietro.

1.
Twenty One Pilots - Stressed Out
Ieri sera mi stavo già disperando perché non avevo la minima idea di che libri scegliere e di quali canzoni associarvi, quando mi è venuta in mente questa e, pensa pensa pensa, mi ha ricordato un po' "Opal" perché parla di persone che rimpiangono la loro giovinezza, i bei tempi e, anche se qui viene rimpianta l'adolescenza rispetto all'essere adulti, è quello che fa Katy per buona parte del libro: infatti, vorrebbe ritornare indietro a quando Adam era ancora vivo, Dee ancora sua amica e vorrebbe tornare indietro per cambiare il modo in cui sono avvenute le cose con Blake (e fidarsi del consiglio di Daemon e non fidarsi di quella sottospecie di ibrido).

2.
Ariana Grande - One Last Time
Okay, questa penso sia la prima canzone che uso quasi esclusivamente per via del contesto che c'è dietro (ovvero il video) perché il fatto che ci sia Ariana che corre mi ricorda molto Marguerite che corre da una dimensione all'altra per recuperare il suo Paul, mentre c'è la Triad che minaccia di scatenare l'apocalisse. Poi, se proprio vogliamo guardare anche un pochino il significato, questa canzone parla di qualcuno che chiede di riportare la sua vecchia fiamma a casa per l'ultima volta, e anche questo ricorda un po' Marguerite che vuole riportare indietro Paul.

3.
Glee - Lean On Me
Direi che questa è una canzone perfetta per Cameron Hamilton della serie "Ti Aspettavo" perché, secondo me, è il tipo di persona su cui si può fare affidamento e che vuole aiutare chi ama. "Lean on me" è un modo per esortare qualcuno a dire quello che non va, a fidarsi della persona che vuole aiutarlo ed è quello che fa Cam con Avery, cerca di farle capire che non può tenersi tutto dentro e che deve imparare a fidarsi di lui, specie se vogliono avere un futuro insieme.

E voi, quali canzoni avreste associato?

sabato 23 luglio 2016

Recensione Unrivaled - la sfida

Titolo: Unrivaled - la sfida
Autore: Alyson Noel
Genere: Young Adult
Casa editrice: HC HarperCollins Italia
Prezzo: €16.00 (copertina rigida)
Pagine: 284





Trama
Tutti desiderano diventare qualcuno nella vita. Layla Harrison vuole fare la giornalista; Aster Amirpour sogna di essere un'attrice di successo; Tommy Phillips ha intenzione di diventare una rockstar. Madison Brooks ci è riuscita: ha afferrato il destino e lo ha piegato al proprio volere molto tempo fa. Ora è la più acclamata stella di Hollywood, e ciò che ha fatto per diventare il personaggio di cui tutti parlano è solo una macchia sull'asfalto, polvere sotto i tacchi delle sue Louboutin. Finché Layla, Aster e Tommy non ricevono un invito speciale per entrare nel mondo esclusivo della vita notturna di Los Angeles e partecipare a una spietata competizione di cui Madison Brooks è l'obiettivo. Ma proprio quando le loro speranze si accendono come stelle che bucano lo smog della California, Madison Brooks scompare... e le aspettative dei quattro ragazzi si spengono, oscurate da una nebbia di bugie.
Recensione
Buongiorno! Mentre sto scrivendo questo post, sto guardando "The Vampire Diaries" e ho appena visto una scena fra Bonnie ed Enzo: ma quanto sono belli questi due?
A parte i deliri di una povera fangirl che deve recuperare un sacco di serie TV, oggi parliamo di un libro molto in stile Gossip Girl e Pretty Little Liars di cui non so molto bene cosa pensare perché non riesco a capire dove l'autrice voglia andare a parare e ho paura che potrebbe diventare qualcosa troppo in stile Pretty Little Liars, ma non saltiamo a conclusioni affrettate e speriamo che i seguiti non sembrino qualcosa di già visto... Ma iniziamo.
Allora, all'inizio vediamo Layla, una ragazza che scrive spesso a proposito di gossip e, diciamo, che attacca le star: un giorno trova un volantino in cui c'è scritto che si svolgerà una gara in cui i concorrenti dovranno fare i promoter di locali esclusivi e come premio ci saranno dei soldi (che a lei servirebbero per pagarsi la scuola di giornalismo), così decide di partecipare nonostante il suo ragazzo non sia contento; la scena si sposta poi su Tommy, aspirante musicista che lavora in un negozio di musica e che incontra Ira Redman, famoso per i suoi locali a Hollywood, che gli mette sotto lo sguardo il volantino della gara; infine troviamo Aster, una ragazza che vuole diventare attrice e che decide di diventare promoter per iniziare la sua carriera. Ora, tutti loro devono portare i rispettivi locali a livelli molto alti, cercando di invitare star per farli diventare più popolari, tra cui Madison Brooks, una famosa attrice di cui non si conoscono le origini e che sembra avere molti segreti. Tutto si complica quando lei sparisce e i tre ragazzi devono cercare di capire chi si cela dietro.
Dunque, cosa dire? Onestamente, non sono riuscita a capire dove l'autrice voglia andare a parare con questo libro, perché ci sono molti elementi in comune con "Pretty Little Liars" e ho paura che i seguiti ne ricalchino la storia, con una specie di A che va dietro a Layla, Tommy e Aster, rubando i loro momenti privati e ricattandoli.
Comunque, vediamo un po' i personaggi: devo dire che non sono riuscita ad avvicinarmi più di tanto a loro, se non un pochino al ragazzo, perché si trasformano in qualcosa che all'inizio non sembravano essere per diventare dei ragazzi che si tradirebbero a vicenda pur di trovare un posto nelle grazie di Ira o nel mondo: all'inizio credevo che Layla sarebbe stato il personaggio a cui mi sarei legata di più perché aveva deciso di andare alla gara con sani principi per mostrare come l'ambiente dei nightclub sia estremamente pericoloso, ma poi ha iniziato a cambiare e quello che fa verso la fine non mi è piaciuto per via del fatto che rimane vittima di ciò che avrebbe dovuto denunciare, cosa che ci fa, appunto, vedere come avventure del genere possano cambiare le persone in modo negativo, tutto per ottenere quello che si vuole a scapito delle persone che sono intorno.
Poi abbiamo Tommy, l'unico che si salva fra tutti, anche se rimane accecato un pochino in un punto e smette di essere il ragazzo che era per un attimo, e che si impegna per trovare il padre che ha lasciato sua madre nel momento in cui ha scoperto che era incinta: è molto intelligente e, anche se non sembra, è molto calcolatore per via del fatto che ha molte idee per avere successo come promoter.
C'è poi anche Aster, una ragazza che vuole diventare un attrice a tutti i costi e che è molto ambiziosa, tant'è che pure lei fa di tutto per essere la migliore promoter e vincere la gara e, per questo, si avvicina pericolosamente al fidanzato di Madison Brooks e compie delle azioni dettate proprio dalla sua ambizione e dalla sua voglia di avere successo e di trovare contatti per la sua carriera, cosa che la rende antipatica per la stragrande maggioranza del tempo.
Infine, abbiamo Madison, o per meglio dire la Alison della situazione: sta con un ragazzo che neanche le piace, ma non può rompere con lui, sembra il tipico modello di persona che è abituata a ottenere quello che vuole e che tratta chi ha intorno come se fosse uno straccio, però ha molti segreti del suo passato che non vuole far conoscere, che nasconde a tutti ed è probabilmente questo che ha a che fare con la sua sparizione, ma in questo primo volume non vediamo ancora nulla perché le varie indagini sono solo all'inizio.
Insomma, è uno di quei libri in cui l'eccentricità e i glitter, tanto amati dal nostro Sommo Stregone di Brooklyn, sono molto presenti, per via delle feste, dei vestiti che la gente veste in un club e degli stessi personaggi che sono tanto ambiziosi quanto antipatici, il più delle volte: mi dispiace dirlo ma non sono riuscita a sentirmi in sintonia con nessun personaggio perché o tutti troppo ambiziosi o troppo antipatici e accecati dal potere, dal successo, dalla competizione; essere ambiziosi va bene, ma così è veramente troppo e io capisco che l'autrice abbia voluto presentarci una certa situazione, in cui tutti sono disposti a tutto pur di ottenere quello che vogliono, però un personaggio (uno!) carino poteva crearlo... invece no, l'unico decente è Tommy, ma alcune cose non mi sono piaciute, come il fatto che alla fine accusa Layla nell'interrogatorio solo per via di alcune azioni...
Va beh, nonostante ci siano alcune cose che non mi sono piaciute e nonostante mi aspettassi qualcosa di più, nel complesso è un libro carino, anche se ho paurissima che diventi troppo simile a Pretty Little Liars e che risulti poi una copia.
Concludendo, di certo mi aspettavo molto di più e il fatto che i personaggi mi siano risultati un po' antipatici e dei piccoli palloni gonfiati non ha aiutato, tuttavia penso che possa essere una lettura piacevole e più o meno spensierata, adatta al caldo e per ore che altrimenti risulterebbero noiose; adesso, non vedo l'ora di scoprire cosa ci riserverà l'autrice per i seguiti e che cosa ha in mente con questa serie (cosa che, onestamente, non ho ancora capito e, lo so che l'ho già detto, spero che non diventi troppo simile a Pretty Little Liars).
Voto:

venerdì 22 luglio 2016

Recensione Resta sempre qui

Titolo: Resta sempre qui
Autore: Gayle Forman
Genere: Narrativa Moderna
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €12.00 (copertina flessibile)
Pagine: 263






Trama
Sono passati tre anni dall'incidente che ha cambiato per sempre la vita di Mia e Adam separandoli. Solo la musica ha ricucito lo strappo che si è aperto nelle loro esistenze: Mia è un astro nascente della classica, Adam una rockstar acclamata dai fan di tutto il mondo. I loro occhi tornano a incrociarsi per caso una sera a New York, durante un concerto di Mia. La musica fa vibrare il passato, risveglia emozioni perdute, colma i vuoti nel cuore. E quando le loro dita iniziano a sfiorarsi, una nuova vita sembra possibile.
Recensione
Buongiorno! Voi non potete immaginare quanto io stia evitando come la peste la recensione di "Rivalità", ora vi spiego brevemente il perché: avevo incominciato a scriverla sull'Ipad, ma poi non mi stava arrivando l'ispirazione e ho deciso di andare al computer per scaricare dei pdf per la scuola, dopo di che ho aperto Blogger lì e ho continuato a scrivere, finché non è arrivata mia madre a dirmi che dovevamo uscire; clicco salva e chiudo la finestra, poi cinque minuti prima di uscire, mentre aspettavo i miei, sono tornata all'Ipad e per sbaglio ho cliccato salva sul post ancora aperto e non aggiornato, così sono corsa al computer per appurare che tutto quello che avevo scritto era scomparso... e l'avevo scritta bene! Dopo di che l'ispirazione è andata chi sa dove... Ammettetelo, sono un genio!
A parte questo inghippo, se riesco ve la posterò prima di questa e voi vi ritroverete questo sclero a recensione postata, ma vi posso assicurare che in questo momento, alle 17.54 del 28.06, non l'ho ancora scritta.
Comunque, passiamo alla storia: all'inizio vediamo Adam che, dopo tre anni dall'incidente, si è separato da Mia e ora si sta preparando per un tour e per un intervista, che non va benissimo, così se ne va e incappa in un poster che ritrae la sua vecchia fiamma, ormai astro nascente come violoncellista, che sta per tenere un concerto; è così che va a sentirla, ma lei si accorge di lui e, dopo averlo fatto andare nel suo camerino e essersi salutati, mentre lui è già sulla strada di ritorno, lo insegue e iniziano a parlare. Nonostante Adam muoia dalla voglia di chiederle perché lo avesse lasciato in quel modo, decide di seguirla e di andare a visitare i posti segreti di New York: durante un viaggio sul traghetto però l'argomento salta fuori e lei gli risponde che è quello che le ha detto mentre era in coma, ovvero che l'avrebbe lasciata andare se sarebbe rimasta.
Nel mentre, ci sono continui flashback che lo riportano alla vita di quei tre anni, a partire dal dopo-rottura, per poi andare al successo del suo gruppo, al suo incontro con la sua attuale ragazza, all'incontro con Kim e tanto altro.
Dunque, cosa posso dire di questa storia? Intanto, questa volta tutto è narrato dal PoV di Adam e ciò ci permette di vedere quali ripercussioni ha avuto su di lui l'incidente: oltre ad aver quasi perso la sua ragazza, ha perso anche Teddy, il fratellino che non ce l'ha fatta e a cui era molto legato; poi, dopo aver passato alcuni mesi a vedere Mia riprendersi, aiutata dalla sua musica, l'ha vista andare alla Juilliard e pian piano, o meglio quasi improvvisamente, il loro rapporto a distanza ha smesso di funzionare, lei ha smesso di scrivergli e di rispondergli al telefono, così lui si è rintanato per molto tempo nella sua stanza in casa sua, finché un giorno non si è messo a scrivere canzoni, è tornato col suo gruppo e insieme hanno raggiunto il successo, anche se recentemente ha iniziato a isolarsi. Poi la incontra di nuovo e riaffiora il rancore per averlo scaricato in malo modo, ma dopo aver parlato capisce che lei non ha fatto altro che quello che le aveva detto e la lascia andare. E ammetto che in questo punto mi sono presa un colpo perché pensavo che il libro si sarebbe concluso con i due che vivono due vite separate, ma, saggiamente, l'autrice (forse con molto rispetto per la sua incolumità) ha deciso di fare la parte del buon autore che non fa soffrire/arrabbiare i lettori.
Poi c'è Mia, che dopo essersi trasferita a New York, non è più ritornata nella sua vecchia patria e ha smesso di sentirsi con Adam: in parte è sempre la stessa ragazza con la passione per il violoncello e la musica classica, ma ha subito una grave perdita e il fatto di essere rimasta l'unica viva all'inizio non l'ha fatta sentire felice, ma poi col tempo ha iniziato a fare quello che ha sempre amato e ha deciso di vivere la sua vita, nonostante tutto; quando, però, la si vede correre dietro al suo ex, non sapevo cosa avesse in mente e stavo giusto brontolando: "Certo, hai passato quello che hai passato, ma l'hai lasciato in malo modo, non pensi che forse dovresti parlargli direttamente e dargli una spiegazione?", quando poi ho capito cosa era successo e l'ho "perdonata".
Insomma, questo libro è qualcosa di indescrivibile, mi ha fatto rimanere con il fiato sospeso fino alla fine perché avevo paura che sarebbe finito male, anzi malissimo, con la separazione di loro due, ma mi è piaciuto moltissimo perché comunque fa vedere come, dopo un'esperienza del genere, non sia solo il diretto interessato a soffrire ma anche le persone attorno, e talvolta delle scelte dolorose possono fare male proprio a questi ultimi, come vediamo con Adam che sembra quello che soffre più profondamente di Mia per la loro separazione, ma in realtà anche lei ha sofferto; inoltre, un messaggio implicito che ci fa passare l'autrice, oltre a lasciar andare le persone per la propria strada, è quello di parlarsi apertamente perché per questi tre anni uno credeva una cosa e l'altro un'altra, così che non si sono capiti, ma se le cose se le fossero dette quando dovevano e si fossero chiariti la storia sarebbe stata molto più corta, proprio come per "I promessi sposi" di Manzoni: se fossero riusciti nel matrimonio a sorpresa la storia sarebbe finita in meno della metà dei suoi 38 capitoli che conta.
Infine, una cosa che mi è piaciuta molto è stato il fatto che l'autrice abbia voluto seguire le orme del primo volume con i flashback, che sono fondamentali per capire che cosa è successo in quei tre anni che sono trascorsi dall'incidente perché dopo un salto temporale del genere non ci si può non chiedere quali fatti si siano succeduti, e onestamente, se non avesse fatto così, non avrei apprezzato una liquidazione in un dialogo di poche righe, specie quando di cose ne sono accadute.
Concludendo, "Resta sempre qui" è la degna conclusione di questa storia, un libro che ti fa battere il cuore e che te lo strapazza un pochino in alcuni punti, ma ne vale la pena perché il finale è veramente bellissimo e mi sono sentita realizzata alla fine perché tutto è bene quel che finisce bene, certo ero anche un po' triste perché fa sempre un certo effetto finire una storia, chiudere il libro (nel mio caso l'ebook) e pensare che non ci sarà più nulla, ma una consolazione c'è ed è il film di "Resta anche domani", che devo ancora vedere e che ci permette di immergerci ancora una volta in questa storia che vi consiglio, ma leggetela con il sole perché ho sentito di molti che si sono commossi durante la lettura, quindi non fatelo quando fuori piove se non volete intristirvi troppo. Io vi ho avvertito.
Voto:

giovedì 21 luglio 2016

Recensione Resta anche domani

Titolo: Resta anche domani
Autore: Gayle Forman
Genere: Narrativa Moderna
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €11.00 (copertina flessibile)
Pagine: 252





Trama
Non ti aspetteresti di sentire anche dopo. Eppure la musica continua a uscire dall'autoradio, attraverso le lamiere fumanti. E Mia continua a sentirla, mentre vede se stessa sul ciglio della strada e i genitori poco più in là, uccisi dall'impatto con il camion. Mia è in coma, ma la sua mente vede, soffre, ragiona e, soprattutto, ricorda. La passione per il violoncello e il sogno di diventare una grande musicista, l'ironia implacabile di Kim e la scazzottata che ha inaugurato la loro amicizia, l'amore di un ragazzo che sta per diventare una rockstar e la prima volta che, tra le sue mani, si è sentita vibrare come un delicato strumento. Ma ricorda anche quello che non troverà al suo risveglio: la tenerezza arruffata di suo padre, la grinta di sua madre, la vivacità del piccolo Teddy, l'emozione di vivere ogni giorno in una famiglia di ex batteristi punk e indomabili femministe. A tanta vita non si può rinunciare. Ma cosa rimane di lei, adesso, per cui valga la pena di restare anche domani?
Recensione
Buongiorno! Oggi fa molto caldo e in casa mia non c'è un posto che sia uno con un po' di fresco, forse l'alternativa sarebbe di mettermi nel frigo... non sarebbe mica male...
A parte questo, eccomi qui, mentre ascolto le canzoni del mio adorato Glee, a scrivere la recensione di questo libro molto bello, di cui avevo sentito parlare tanto tempo fa e che solo ora mi sono decisa a leggere.
Allora, all'inizio vediamo Mia e la sua famiglia che decidono di uscire di casa, approfittando del fatto che le scuole sono chiuse per maltempo (che poi, la neve non era neanche così tanta e io mi chiedo perché in America succedono queste cose, mentre qui no?!), e mentre sono in macchina subiscono un grave incidente: subito la protagonista cerca i suoi genitori e li trova entrambi morti, poi va verso il corpo di quello che pensa sia il fratellino, ma in realtà è il suo e, quando arrivano i soccorsi, capisce di essere in coma; è così che assiste da spettatore alla sua operazione, all'arrivo dei suoi parenti, della sua amica Kim e, infine, del suo ragazzo Adam, ma non riesce a capire come svegliarsi o lasciarsi andare finché un'infermiera, rivolgendosi ai suoi nonni, non dice che dipende tutto da lei. Mentre assiste a tutto ciò e cerca di capire cosa vuole fare, ricorda alcuni avvenimenti della sua vita passata, di quando la sua famiglia era ancora viva, di quando si è messa insieme ad Adam, di quando è nato Teddy, di quando suonava il violino, di quando la sua vita era ancora felice. Ora è tutto nelle sue mani, restare nonostante ciò che è successo o addormentarsi per sempre?
Dunque, questo libro è qualcosa di strano, in senso buono, perché la vicenda è narrata dalla ragazza che è in coma, che guarda se stessa e gli altri in un momento delicatissimo e che cerca di capire, da una parte, come sia possibile il fatto che si ritrovi fuori del suo corpo e, dall'altra, cosa è successo al fratello Teddy, di cui non ha mai visto il corpo e di cui nessuno parla. Inoltre, il libro è pieno di flashback, che si alternano perfettamente al presente, che ci permettono di vedere la sua vita passata, quelle emozioni che ha provato e quello che accadeva, una famiglia felice, un padre che ha rinunciato alla sua band per sostentare la sua famiglia e molto altro. Momenti di felicità e di spensieratezza che si alternano ad altri tristi e pieni di pensieri da parte della protagonista.
Mia è sempre stata una ragazza tranquilla, suonava il violoncello ed era molto brava tanto da fare un'audizione per entrare alla Juilliard, ma ha sempre pensato di essere fuori posto nella sua famiglia perché era l'unica a cui piaceva la musica classica, mentre tutti erano per il punk e altri stili, e si sentirà così anche con il suo ragazzo Adam, che suona in una band emocore, finché non si sentirà parte di tutto questo; ora, la vediamo mentre ripensa a tutto ciò e mentre osserva i suoi familiari nella sala d'attesa al reparto di terapia intensiva e tutte le persone che entrano e le parlano, che siano i nonni, le infermiere o Adam o Kim, la sua migliore amica.
Un personaggio che mi è piaciuto moltissimo è il nonno: presentato come una persona che non dà molto spesso abbracci, in questa occasione lo vediamo profondamente provato dal fatto di aver perso un figlio, un nipote e la nuora e di avere l'altra nipote in coma, ma nonostante tutto quello che mi ha colpito di più è il fatto che le ha detto che avrebbe capito se lei avesse deciso di andarsene e che non sarebbe stato arrabbiato con lei in tal caso, al contrario di tutti gli altri che le dicevano di rimanere in vita, di lottare e di svegliarsi; non so, quello che ha detto mi è piaciuto tantissimo perché per la prima volta, fra tutte quelle in cui ho visto questa scena, qualcuno ha pensato che avrebbe avuto "ragione" ad andarsene, visto che la sua famiglia era passata dall'altra parte, nella luce (OMG, adesso mi sembra di essere in "Ghost Whisperer"!).
Un altro personaggio che mi ha colpito per quello che ha detto è stata Kim: lei le ha detto di restare, a differenza del nonno, ma le ha anche detto che, nonostante quello che era successo, una famiglia ce l'avrebbe sempre avuta, ci sarebbero stati i parenti vari che le avrebbero sempre voluto bene insieme agli amici, che l'avrebbero sostenuta, come fosse in famiglia.
Concludendo, questo è un libro veramente bello e molto profondo perché rimanere l'unico membro sopravvissuto della propria famiglia non è facile, specie se si ha perso anche un fratellino che non potrà mai fare determinate esperienze, come formare una famiglia, però Mia rimane abbastanza forte, il momento in cui pensa che sarebbe bello addormentarsi per sempre arriva dopo aver capito che Teddy non ci sarebbe più stato e pensa che ormai potrebbe lasciarsi andare; la cosa bella di questo libro è che, secondo me, è come se fosse un inno alla vita, perché ti fa pensare che può svanire in un attimo, per una distrazione, per una malattia o per altro, ma è un attimo e poi tutto svanisce, ma siamo noi a dover decidere cosa fare prima di questo attimo, come condurre la nostra esistenza: tutto dipende solo ed esclusivamente da noi stessi.
Voto:


mercoledì 20 luglio 2016

WWW... Wednesday! #14

Buongiorno! Okay, io mi devo decisamente dare una calmata: in questi ultimi giorni avrò scaricato non so quanti pdf, almeno quindici, e io ne ho almeno altri cinquanta che mi aspettano sull'Ipad da molto tempo... va beh, mi sa che i ventitré e passa libri di Shannara li leggerò fra molto tempo (sì, lo so, sono pazza a volermi recuperare tutti i libri di Terry Brooks). Comunque, oggi sono tornata con questa rubrica inventata dal blog Should Be Reading in cui devo mostrarvi le mie letture in corso, finite e in programma.

What are you currently reading?
Sto leggendo questo libro per la scuola, ma non so ancora dirvi cosa ne penso perché sono solo all'inizio.

What did you recently finish reading?
Giovedì ho finito di leggere "Narciso e Boccadoro" e, anche se mi sarei aspettata qualcosina di più dalla storia, mi è sembrato carino; poi venerdì ho letto il secondo volume della saga di "Silver" e mi è piaciuto molto; tra sabato e domenica ho letto i primi due volumi della saga di "Ti Aspettavo" e sono rimasta sorpresa perché io e il New Adult non abbiamo proprio un bel rapporto, ma mi hanno stupito (poi, la zia Jenny è pur sempre la zia Jenny); lunedì mi sono immersa nella novella "Dolce come il miele" perché ero rimasta indietro con le recensioni e avevo bisogno di leggere qualcosa di piccolo; infine, ieri ho letto "Il cavaliere inesistente" perché è una lettura per la scuola.
Sto scrivendo le varie recensioni, ma le vedrete fra un po' di tempo.

What do you think you'll read next?
Di sicuro leggerò questo libro perché ce l'ho sul mio Ipad da mesi e non mi sono ancora decisa a immergermi nella lettura, quindi direi che è il caso.


martedì 19 luglio 2016

Recensione Calendar Girl

Titolo: Calendar Girl, Gennaio-Febbraio-Marzo
Autore: Audrey Carlan
Genere: Romanzo Rosa
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €14.90 (copertina flessibile)
Pagine: 336





Trama
Mi hanno offerto un lavoro. Recitare il ruolo della fidanzata di uomini di successo. In pratica per un mese dovevo fingere di essere la loro compagna davanti agli occhi di tutti e in cambio ognuno di loro sarebbe stato disposto a pagarmi centomila dollari. 12 mesi, 12 città, 12 uomini ricchi, famosi, inarrivabili, 12 ambienti esclusivi, 12 guardaroba diversi. Più di un milione di dollari. Il sesso, chiariamoci, non faceva parte degli accordi. Quello dipendeva e dipende sempre solo da me. L'amore neanche quello faceva parte del piano. Ma intanto quello non dipende da nessuno... Gennaio, Los Angeles, uno sceneggiatore con un corpo sexy quanto la sua mente. Febbraio, Seattle, un artista francese in cerca della sua musa. Marzo, Chicago, un ex pugile imprenditore dal cuore spaventato. Tutti uomini da sogno. Che poi sono persone. Intriganti, fragili, che hanno paure, segreti e verità nascoste. Loro hanno scelto me. Per un mese sono entrati nella mia vita. Tutti mi hanno lasciato qualcosa. E uno mi sta chiedendo di cambiare le regole del gioco... ma l'amore, tutti lo sanno, di regole non ne ha. Ho intrapreso questo viaggio perché era l'unico modo per salvare la vita di mio padre. Mi sono fidata, ho buttato il cuore oltre l'ostacolo. Ed è iniziata la favola. Il viaggio ha salvato la mia, di vita.
Recensione
Buongiorno! E' tutto il pomeriggio che sto preparando recensioni perché dopo aver cancellato per sbaglio una parte di quella su "Rivalità" non sapevo più come andare avanti e le altre si stavano accumulando e dovevo rimediare, e adesso sono le dieci meno venti di sera e devo riuscire a finire questa prima di andare a dormire, così che domani io possa dedicarmi a parlare di quel libro dal finale a dir poco sconvolgente.
Comunque, bando alla ciance e iniziamo: all'inizio vediamo Mia che decide di accettare l'offerta della zia e di lavorare per tutto l'anno come accompagnatrice di uomini molto ricchi per riuscire a trovare un milione di dollari da dare all'usuraio del padre, soprattutto ora che questo si trova in ospedale: così parte per il suo primo incarico, ovvero trascorrere un mese da Wes, sceneggiatore di film famosi che ha bisogno di mostrare al suo fianco una finta fidanzata per tenere alla larga gli avvoltoi in cerca di un uomo ricco; sebbene si fosse ripromessa di non innamorarsi, visti i precedenti ragazzi, finisce irrimediabilmente per provare qualcosa per quest'uomo, ma, pur essendosi offerto di pagare per lei il debito di modo che possano stare insieme, lei decide di fare da sola e di andare dal suo nuovo cliente. Così finisce a Seattle come musa del pittore francese Alec, per cui deve posare e da cui impara ad amare se stessa; sebbene con lui non si apra nello stesso modo in cui si è aperta con Wes, i due trascorrono dei momenti molto belli, il più bello di tutti è quando sono alla mostra, poco prima della sua partenza. Infine, finisce a Chicago per fare la finta fidanzata di Antony "Tony" Fasano, imprenditore italiano di una catena di ristoranti che non ha mai detto alla sua famiglia di essere "dell'altra sponda" e di avere un compagno: così sarà compito di Mia fargli capire cosa deve fare.
Dunque, ho riflettuto a lungo sull'iniziare o meno a leggere questo libro: ne avevo sentito parlare e mi intrigava la storia de "12 uomini in 12 mesi", così sono andata a guardare un po' di recensioni e, dopo aver appurato il fatto che non fosse assolutamente il mio genere per via di quelle scene, ho deciso di avventurarmi in questo terreno pericoloso perché era troppo intrigante come storia e ho anche deciso di saltare quelle scene, perché, non so se lo sapete ma se avete letto il post su "After" di sicuro avrete già capito, io non sopporto quelle scene descritte troppo nei dettagli, insomma l'immaginazione basta e avanza, non c'è bisogno di leggere i particolari; e devo dire che mi è piaciuto, nonostante quelle scene che ho saggiamente evitato (il problema sapete qual è? E' che nel mentre parlano anche, e, a parte certe cose che evito come la peste, sono frasi dolci che devo leggere!), e non avrei mai pensato potesse essere così!
Comunque, passiamo a parlare dei personaggi e di altro perché potrei farvi un discorso lunghissimo solo su questo: allora, Mia è una donna di ventiquattro anni che è costretta a fare questo lavoro per aiutare il padre, ma facendolo impara molte cose e affronta storie diverse che la cambiano ogni volta un pochino; quello che la cambia di più è Wes con cui si crea un rapporto molto speciale, con cui continua a sentirsi mentre sono lontani e che è una presenza importante negli altri mesi, perché, nonostante si fosse ripromessa di non innamorarsi, ha fatto breccia nel suo cuore e penso proprio che ci rimarrà per molto tempo (o almeno, lo spero!). Ovviamente, carpisce qualcosa anche dal pittore, come l'amare se stessa, e da Tony e Hector, il compagno, la cui storia è, a mio parere, la più bella di tutte perché ci fa vedere la difficoltà che entrambi vivono, uno perché ha paura che il suo lavoro sarebbe danneggiato se facesse coming out, l'altro perché è costretto a vivere in segreto quando vorrebbe solo formare una famiglia con l'uomo che ama.
La cosa bella è che ognuno di loro le lascia un piccolo bagaglio pieno di ricordi e insegnamenti, molto diversi fra loro perché passiamo dall'ambiente del cinema e dalle spiagge, allo studio frenetico di un pittore, ai ristoranti del grande magnate italiano (che ultimamente sto trovando molti riferimenti all'Italia, e qui non poteva che essere legato al cibo, visto che noi sappiamo cucinare veramente bene), ma è proprio questa diversità di ambiente, di storia, che rende tutto molto bello e intrigante perché, personalmente, non vedevo l'ora di conoscere nuove realtà e di vedere dove sarebbe andata la nostra protagonista.
 Inoltre, fra un mese e l'altro ha dei giorni a disposizione per rimettere a posto la sua immagine (che è molto importante in un lavoro del genere) e anche per andare a fare visita al padre in ospedale e a sua sorella e alla sua amica, che la sostiene in quello che sta facendo, e con entrambe ci sono delle scene molto carine che fanno strappare un sorrisetto.
Poi anche carino è il personaggio di zia Millie, colei che fa ottenere il lavoro a Mia, perché le telefonate che si scambiano fanno trapelare l'amore che la protagonista prova verso di lei, che le fa un po' da mamma e che cerca di farsi chiamare anche dalla nipote, invano, Mrs. Milan.
Concludendo, sebbene non sia per nulla il mio genere, è stata una lettura frizzante e intrigante, perfetta per quelle giornate in cui fa troppo caldo per leggere qualcosa di intellettuale, o simile, e in cui vuoi solo rilassarti con una lettura spensierata e che scorre velocemente, perché, infatti, "Calendar Girl" è uno di quei libri che fanno rimanere attaccati fino all'ultima pagina e che si finiscono in poco tempo; per questo sono curiosissima di leggere il seguito, di vedere cosa succederà con Wes e di scoprire che cosa avrà in serbo per lei il futuro.
Insomma, se siete amanti del genere ve lo consiglio, e se non lo siete ma volete qualcosa di leggero, provatelo e, piuttosto, se siete come me e non amate troppo quel genere di scene descritte nei particolari, saltate le pagine! E con questo è tutto, io sono riuscita nel mio intento di finirla prima di andare a letto (mia madre è appena passata a dirmi che era meglio andare a dormire per svegliarmi presto domattina) e spero di non aver scritto un poema, cosa altamente probabile. Alla prossima!
Voto:

lunedì 18 luglio 2016

Canticchiando fra i libri! #12

Buongiorno! Sono giunta alla conclusione che sono decisamente una compratrice ossessiva-compulsiva di libri, infatti l'altro giorno al supermercato ne avrei comprati anche quattro tutti insieme, ma alla fine non l'ho fatto perché giovedì mi era arrivato un pacco da Amazon con due libri e non mi sembrava il caso di chiedere ai miei altri libri... Però adesso sto cercando di convincere mio padre a comprare su Internet un cavo per l'Ipad, così da prendere altri due libri e arrivare alla spedizione gratis! Lo so, non c'è speranza per me... E la cosa brutta è che girovagando sui vari blog che seguo ne vedo sempre altri che sembrano molto belli!
A parte i problemi da CO-C, oggi sono tornata con il consueto appuntamento del lunedì in cui devo scegliere due libri e un personaggio e associarvi una canzone in base al ritmo, al significato o al contesto che c'è dietro.

1.
Adam Lambert - Aftermath
All'inizio avevo pensato di associare a questo libro "Sweet Caroline" nella cover fatta da Glee, per via del significato, ma poi non ero convinta al 100% e ho cercato una canzone che parlasse di qualcuno che dice a qualcun'altro che può contare su di lui, può fidarsi e raccontare i segreti che si porta sulle spalle. E questo è quello che fa Cam per la maggior parte del libro: capisce che in Avery c'è qualcosa che tiene nascosto e vuole capirlo, vuole convincerla a fidarsi per rivelargli quello di cui ha paura perché vuole che fra i due ci sia fiducia per avere un rapporto come quello dei suoi genitori. Quindi direi che questa canzone si addice abbastanza alla storia, anche se, certo, non sarebbe stata la mia prima scelta, ma tutte quelle migliori le ho già usate.

2.
Glee - Sweet Caroline
Visto che questo è un libro molto divertente, che mi ha fatto fare due risate, ho pensato di associarvi questa canzone perché il ritmo è quasi sempre "pimpante" in questa cover e il fatto che dica che i bei tempi non sono mai stati così belli mi ricorda un po' alcune parti, ma principalmente penso che questa canzone si associ molto bene per via del ritmo, come già detto.

3.
Glee - I'm sexy and I know it
Okay, questa è un po' scherzosa, ma non mi veniva in mente nessun altro personaggio se non Daemon Black: lui è bellissimo e sa di esserlo, per questo è molto arrogante, quindi quale canzone migliore di questa per sottolineare questo suo lato "so' figo, so' bello, so' un fotomodello"? Prometto che prima o poi lo userò in un altro "Canticchiando fra i libri" e gli assocerò una canzone più seria, che non prenda solo questo lato di lui.

E voi quali canzoni avreste associato?

sabato 16 luglio 2016

Recensione Noi siamo infinito

Titolo: Noi siamo infinito
Autore: Stephen Chbosky
Genere: Narrativa Moderna
Casa editrice: Pickwick
Prezzo: €9.90 (copertina flessibile)
Pagine: 288





Trama
Fra un tema su Keruac e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di Charlie, un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo bacio, le prime delusioni di amore. Charlie affida le sue emozioni a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, l'unico a cui racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Perché, nonostante Charlie sia una persona fidata per tutti, tiene il suo segreto più grande ben nascosto dentro di sè...
Recensione
Buongiorno! Oggi fa particolarmente caldo e io sto continuando a starnutire per via dell'allergia, quindi direi che è una giornata magnifica... Comunque, eccomi qui per parlarvi di un libro che volevo leggere da un sacco di tempo, ma che ho rimandato perché a un certo punto era scomparso dai supermercati della mia zona (e non avevo voglia di prenderlo online o in libreria) e, per fortuna, l'altro giorno stavo facendo il mio consueto giro tra i libri quando l'ho visto, l'ho portato ai miei genitori, ho detto: "Avete quattro opzioni: o nessun libro, o aspetto ancora un attimo, o compro questo che costa meno di 10, o ne compro uno da 12.66" e loro hanno fatto la scelta che avrebbe fatto felice la loro figlia e che avrebbe salvato il loro portafoglio. E hanno fatto la scelta giusta perché mi è piaciuto molto.
Dunque, Charlie è un ragazzo di quindici anni che sta per affrontare il primo anno del liceo, così decide di scrivere a questo "amico" le sue avventure, i suoi pensieri e le sue emozioni: scopriamo che dopo poco tempo dall'inizio della scuola incontra Sam e Patrick, due fratellastri, più grandi di lui, e insieme a loro fa delle esperienze nuove, come partecipare a feste e sperimentare tutto (o quasi) quello che sperimentano alcuni ragazzi della sua età; nel mentre, la scuola continua ad andare bene, prende sempre voti alti, ma non ha altri amici all'infuori di loro due e della cerchia che ha incontrato nelle varie feste, però non si lamenta e trascorre dei momenti molto belli, anche se i momenti tristi si vedono e sono dovuti a molti fattori diversi.
Allora, su questo libro ci sono molti pareri discordanti: da una parte ci sono quelli a cui non è piaciuto per niente e che hanno apprezzato molto di più il film (forse si sono approcciati alla lettura dopo averlo visto), dall'altra ci sono quelli a cui è piaciuto parecchio; per questo non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, ma una volta che è iniziato a carburare mi sono stupita, anche perché mi ha fatto provare delle emozioni profonde alla fine, visto che si scopre una certa cosa che fa capire molti comportamenti del protagonista.
Oltre a Charlie, su cui spenderò due parole fra un attimino, abbiamo due personaggi importanti, ovvero Sam e Patrick: la prima è la ragazza di cui si innamora il nostro protagonista, sebbene non ci combini praticamente nulla perché all'inizio della loro amicizia lei gli dice di non pensare a lei in quel modo, che si mette insieme a Craig, un tipo più grande di lei che la tradisce, cosa che ingelosisce un pochino il nostro amico, ma nonostante questo farà riflettere molto Charlie sull'amore e sul fatto che ciascuno si prende quello che pensa di meritare; il secondo è il fratellastro di Sam ed è "dell'altra sponda" (scusatemi ma il termine con la G e quello con la O non mi piacciono molto) e questo non costituisce mai un problema, né nell'amicizia che si instaura, né a scuola, finché non viene offeso da Brad, ragazzo per cui ha una cotta e che è della sua stessa sponda, ma che non può farlo sapere essendo il quarterback della squadra di football, e viene picchiato dallo stesso e da altri suoi compagni, così Charlie cerca di aiutarlo e di tirarlo su di morale.
Il nostro amico protagonista mette sempre gli altri prima di sé stesso, cerca sempre di aiutare, ma non è che faccia molto per la sua persona, però è "felice" lo stesso perché ha degli amici: certo, sin da subito notiamo delle stranezze, come il fatto che sia molto emotivo e che si metta a piangere abbastanza spesso, però tutti lo apprezzano per quello che è e lo rispettano, sebbene siano tutti più grandi di lui, ma non si lamentano della sua compagnia e talvolta rimangono in silenzio quando parla e dice delle cose particolarmente profonde; quello che nessuno sa, e che il lettore scopre solo alla fine, è che il suo comportamento strano è dovuto a un fatto accaduto quando era piccolo, che lo ha costretto ad andare all'ospedale e a vedere psichiatri, di cui lui non si ricorda, se non, appunto, alla fine quando qualcosa lo fa riportare a galla.
Ammetto che all'inizio non riuscivo a capire dove volesse andare a parare l'autore con questa storia, ma dopo un attimo mi sono persa nella lettura e l'ho capito solo alla fine, quando si scopre quella cosa riguardo a Charlie, che non vi posso dire perché sarebbe spoiler (anche se magari conoscete già la storia, ma non si è mai troppo prudenti), e sono rimasta senza parole perché non avrei mai creduto che dietro ci fosse un tema così importante e delicato, di cui si sente parlare molto ultimamente; insomma, secondo me questo libro fa riflettere molto, anche solo per alcune cose che vengono dette, che siano "sciocchezze" (come il fatto di fare sempre un regalo alla mamma nel giorno del proprio compleanno, che sarebbe giusto visto che ci ha partorito...) o cose più profonde, e mi ha fatto provare delle emozioni nuove che non avevo mai provato, ma non vi saprei dire nemmeno quali siano state perché erano così tante che si sono mescolate.
Concludendo, penso che sia un bel libro, che insegna alcune cose e che fa pensare, e ve lo consiglio, se non l'avete ancora letto, perché vale la pena ed è una storia proprio bella, o quantomeno guardate il film perché ci sono Logan Lerman e Emma Watson, che sono due ragioni più che sufficienti!
Voto:






venerdì 15 luglio 2016

Recensione Il libro segreto

Titolo: Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo, Il libro segreto
Autore: Rick Riordan
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €9.90 (copertina rigida)
Pagine: 160





Trama
"Caro giovane semidio, se stai leggendo questo libro, la tua vita sta per diventare molto, molto più pericolosa. Queste pagine ti offriranno uno sguardo all'interno del mondo dei semidei, che a nessun normale ragazzino umano è permesso di conoscere. L'archivio segreto del Campo Mezzosangue contiene tre delle più pericolose avventure di Percy Jackson mai trascritte prima. Chirone mi ha inoltre autorizzato a divulgare delle interviste riservate di alcuni dei nostri più importanti allievi, inclusi Percy Jackson, Annabeth Chase e Grover Underwood. Ti prego di considerare che tali interviste sono state rilasciate in via strettamente confidenziale. Condividere queste informazioni con qualunque mortale potrebbe significare ritrovarsi Clarisse alle calcagna, armata della sua lancia elettrica. Credimi, non sarebbe affatto piacevole. Studia ogni pagina con attenzione, perché le tue avventure sono appena cominciate. Possano gli dei essere con te, giovane semidio!"
Recensione
Buongiorno! Eccomi qui a parlarvi di un libricino che ho divorato in poco più di un'oretta e che mi ha permesso di immergermi di nuovo dopo tanto tempo nel mondo del mio semidio, che adora il blu, preferito, ovvero Percy Jackson. Essendo un libro di non molte pagine e volendo poi parlarvi meglio di questo universo in un "Let's talk about...", questa sarà una recensione un po' più corta del solito.
Dunque, nella prima avventura vediamo Percy che aiuta Clarisse a recuperare la biga di Ares, che le è stata rubata dai suoi fratelli immortali Phobos e Deimos, gelosi del fatto che lei sia stata la prima figlia femmina del dio a guidarla: è così che vedremo un'alleanza più che rara fra i due e insieme riusciranno nell'impresa. Nella seconda avventura vediamo tutto il Campo Mezzosangue che si ritrova a giocare alla caccia alla bandiera, ma a un certo punto il nostro semidio incontra le murmekes, delle grosse formiche molto pericolose che rapiscono Bekendorf, figlio di Efesto: così, insieme ad Annabeth e Silena, figlia di Afrodite, si ritrova a cercare di mettere a posto un drago. che un tempo proteggeva il campo, per entrare nel loro covo e riescono a mettere a posto la situazione. Nell'ultima avventura, invece, vediamo i tre figli dei tre pezzi grossi, ovvero Percy, Talia e Nico, che vengono richiamati nel regno degli Inferi da Persefone perché qualcuno ha rubato lo scettro che Ade stava facendo costruire per la battaglia contro Crono: dovranno riportarlo indietro prima che sia troppo tardi.
In questo libricino possiamo vedere di nuovo il nostro caro semidio all'azione, cosa che personalmente mi ha fatto ancora piacere perché Percy Jackson mi è sempre stato a cuore, con la sua passione per il blu e il suo potere di parlare con i cavalli, e mi ha fatto molto ridere per via dei suoi pensieri anche nelle situazioni più difficoltose (poi, ammettiamolo, il grosso delle risate le abbiamo fatte tutti nella prima serie con quei titoli dei capitoli, tipo "Al mio amico Grover cadono i pantaloni" o una cosa del genere, che mi facevano morire dalle risate, ma questa è un'altra storia...).
L'avventura che mi è piaciuta di più è stata l'ultima perché abbiamo la possibilità di vedere Giapeto, anche conosciuto ne "Eroi dell'Olimpo" come Bob, quando era ancora un gigante spietato e quando ha poi perso la memoria nel fiume Lete diventando, così, il Bob che abbiamo conosciuto ne "La casa di Ade" e di cui mi sono sempre chiesta la storia perché non mi ricordavo minimamente di un suo accenno ne "Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo". E, diciamocelo, come Bob è mooolto più simpatico, sembra un bambinone tanto carino!
Concludendo, perché non so più che cosa dire e i miei genitori stanno reclamando il computer a gran voce, penso che queste avventure, insieme alle interviste e alle altre schede, siano un modo per rimanere con i semidei ancora per un po' e mi ha fatto molto piacere vedere le battutine fra Annabeth e Testa d'Alghe, il modo in cui lei l'ho ha ingannato e il modo in cui lui è caduto nella sua trappola.
Di certo, un bel modo per passare un pomeriggio troppo caldo con una lettura leggera e che fa sorridere in alcuni punti, perché altrimenti non saremmo in un libro dello zio Rick senza una piccola dose di umorismo.
Voto:

giovedì 14 luglio 2016

Recensione Rivalità

Titolo: Rivalità, le stelle di Noss Head 2
Autore: Sophie Jomain
Genere: Urban Fantasy Paranormal Romance
Casa editrice: Fazi - Lainya
Prezzo: €13.50 (copertina flessibile)
Pagine: 377





Trama
Hannah ha finalmente iniziato il primo anno di Storia all'Università si St Andrews. Insieme al suo bellissimo ragazzo Leith, che oltre a essere la sua anima gemella è anche un lupo mannaro, fra lezioni e nuovi amici le giornate scorrono piacevoli e meravigliose. Tuttavia, all'interno del piccolo universo di St Andrews, la confraternita del Cerchio - frequentata da studenti affascinanti e pericolosamente misteriosi - attira subito l'attenzione della ragazza, che ben presto verrà travolta da una rivelazione sconvolgente: i lupi mannari non sono le uniche creature leggendarie ad aver oltrepassato i confini del mito per entrare nella realtà. E così, la storia d'amore di Hannah e Leith, oltre a dover fronteggiare i pregiudizi del Branco, che ritiene di cattivo gusto l'unione di un lupo mannaro con un essere umano, sarà anche minacciata da una vera e propria guerra che sta per scoppiare con altre fazioni, infiammata da contrasti che si trascinano da centinaia di anni.
Recensione
Buongiorno! Oggi fa caldo, come se fosse una novità, e mi sto annoiando perché sono troppo pigra per guardare Pretty Little Liars, quindi ho pensato: "Visto che ci metti molto a scrivere una recensione, cerchiamo di scrivere quella di Rivalità" ed eccomi qui, con il caldo e con Shawn Mendes in sottofondo, a pensare a questo libro dal finale a dir poco sconvolgente (e meno male che il seguito uscirà dopo l'estate e non bisognerà aspettare troppo).
Dunque, all'inizio vediamo Hannah che ha appena iniziato a frequentare Storia alla St Andrews e che ha cominciato la giornata con il saluto alle matricole, se così lo vogliamo chiamare: è in questo modo che conosce Darius e Minah, altri due allievi che fanno parte del Cerchio, una specie di confraternita che non va molto a genio a Leith; intanto, la sua storia d'amore con il bel lupo mannaro va avanti, seppur con litigi e gelosie, ma è proprio grazie a uno di questi che conosce il Branco, ovvero tutti i lupi dell'università. Viene poi a conoscenza dell'esistenza di angeli demoniaci, ovvero vampiri che possono uscire alla luce del sole, che si nutrono principalmente di sangue umano, che possono trasformare gli umani con un morso e che hanno ali, ma questi sono nemici ancestrali dei lupi e nessuno è contento della sua amicizia con Darius (infatti, il Cerchio è composto solo da loro). Le cose fra i due nemici peggiorano quando un lupo uccide un angelo demoniaco e la colpa sembra ricadere proprio sul Branco: così bisogna cercare di fare di tutto pur di evitare una guerra e a trattenere i suoi compagni sarà proprio l'amichetto di Hannah.
Dunque, prima di proseguire dovete sapere una cosa: in pratica, avevo iniziato a scrivere questo post sull'Ipad, poi mi sono spostata sul computer e, dopo aver salvato e chiuso la finestra, sono tornata sul mio caro vecchio Apple e per sbaglio ho fatto salva sul post non aggiornato e si è cancellata una buona parte, che mi era venuta anche bene (ammettetelo, sono un genio, vero?) quindi adesso sono qui a riscrivere il commento cercando di ricordarmi quello che avevo scritto e sapendo che dovrò dirgli addio perché non mi ricordo nulla se non una frase di cui non mi ricordo come era venuta fuori *saluta quel post con un fazzoletto e si asciuga una lacrima*. Che cosa triste!
Comunque, vediamo di sforzarci: allora, in questo secondo volume, la nostra protagonista Hannah è maturata, in un qual certo senso, e vediamo quanto sia diventata coraggiosa quando combatte per proteggere il Branco, però rimane sempre un personaggio più debole di tutte le altre protagoniste di cui io abbia mai letto, perché si lascia anche prendere da pianti e ha reazioni simili a quelle che potrebbe avere una persona normale in situazioni "particolari", è comunque forte, ma non è la solita protagonista badass (o almeno, non lo è ancora) e si avvicina all'essere un essere umano qualunque, non so se ho reso l'idea e se mi sono fatta capire; di certo, come già detto, qui di coraggio ne ha molto di più, anche solo per il fatto che continua a frequentare Darius, nonostante l'inimicizia con i lupi. Inoltre, a differenza di Leith e dei suoi compagni, è l'unica a pensare che gli angeli demoniaci non siano tutti quelle orrende bestie che vengono descritti, ma molto di quello che fanno è normale se lo si guarda dal loro punto di vista, proprio come per i lupi è normale fare certe cose: chi si comporta male c'è sempre, ma non sono tutti malaccio come si crede.
Vediamo anche come continua la relazione fra Hannah e Leith: ci sono alti e bassi, gelosie varie, ma tutto diventa un po' più serio e profondo, soprattutto per via del fatto che sono anime gemelle e, a dispetto di quello che potrebbe accadere, se mai lei si stancasse di lui, il bel lupo sarà sempre presente per lei. Poi, vogliamo spendere due paroline per il Derek della situazione (o se volete lo Scott o il Liam, a discrezione vostra)? Insomma, qui lo vediamo in un contesto nuovo, perché la minaccia non è più il Glabro, ma il Cerchio e deve proteggere sia Hannah, sia il Branco, ora che la guerra sembra avvicinarsi sempre di più, forse un attacco è più vicino di quanto possa sembrare (e il finale lo dimostra) e tutto sta per cambiare.
Un personaggio che mi è piaciuto molto è stato Darius, che diventa amico della protagonista a discapito di tutto e che cerca di trattenere i suoi dall'attaccare i lupi: la loro amicizia è molto bella e, come in altre serie, dimostra che l'amicizia fra una donna e un uomo funziona, è un piccolo territorio minato di certo, ma funziona; un'altra cosa bella è il suo rapporto con Julia, un lupo che faceva parte del Branco e che ha dovuto andarsene per via di un amore proibito, perché i due sono così carini insieme e lei è sempre stata il suo grande amore *si mette a piangere ricordandosi cosa è successo nel finale*. Inoltre, penso che sarà un personaggio fondamentale nel prossimo volume di nuovo per via di quello che è successo nel finale e, secondo me, potremo vederne delle belle.
Ora, siamo arrivati al momento più delicato di tutta la recensione: il finale. Ovviamente, non farò spoiler, ma un piccolo sclero permettetemelo perchè non si può parlare di "Rivalità" senza accennare a quel finale così doloroso, così sconvolgente, che quando pensi sia finita accade una cosa che mi ha fatto rimanere senza parole, poi mi sono arrabbiata con l'autrice perché una cosa simile non la doveva fare, proprio no, e spero che rimedi perché altrimenti non rispondo più di me. In pratica, siamo ormai alla fine quando c'è il boom dell'azione che accade in quattro e quattrotto e tu pensi che sia finita, tutt'al più ci potrà ancora essere la parte in cui qualcuno dice: "i giochi sono aperti" o qualcosa di simile, e invece no! Proprio mentre stai pensando: "mancano pochissime pagine, dai che la sofferenza per questo volume è finita" accade un colpo di scena pazzesco, poi ti ritrovi in una stanza, lui che esce e lei che urla e... e... il tuo cuore si spezza irrimediabilmente...
Per fortuna, il seguito arriverà dopo l'estate, altrimenti io sarei già diventata uno scheletro se avessi dovuto aspettare un anno, mi sarei fatta ficcare un paletto nel cuore e avrei chiesto di farmi svegliare nel momento in cui sarebbe giunto... se solo fossi un Originale... ma di questo non ci preoccupiamo più.
Concludendo, so che potrei aver scritto un poema, scusatemi, ma questo libro mi ha fatto sclerare così tanto che non vi ho scritto i dettagli del mio delirio, specie sul finale (ma, tra parentesi, è legale fare una cosa del genere?!), e ho sclerato ancora di più a fare questa recensione per via del "piccolo" incidente di percorso *arriva Mushu che inizia a dire: "Disonore su di te. Disonore sulla tua mucca!"*, ma sono abbastanza contenta di come sia venuta, certo nulla a confronto di quello che avevo scritto ma è inutile rimuginarci sopra, pensiamo piuttosto a elaborare il lutto per aver finito questo libro.
Okay, forse sto iniziando a fare discorsi senza senso, quindi concludiamo sul serio: questo libro è un'arma che vi annienterà i feels, ve li ridurrà a pezzetti fino a che non ve ne rimarrà solo un pezzettino che vi permetterà di mantenere un briciolo di sanità mentale e di evitare di essere rinchiusi a Eichen House, ma ne vale la pena, su questo non ci piove. Sarà interessante, sicuramente doloroso, vedere cosa succederà a Leith, Hannah, Darius e tutti gli altri, soprattutto dopo quel finale (sì, lo so, forse l'ho già nominato ampiamente, ma mi ha sconvolto troppo) e io spero vivamente che le cose si rimettano a posto, senza troppi morti e col le varie coppie accoppiate, cosa che ultimamente non è poi così scontata, visto che gli autori sembrano divertirsi a uccidere personaggi e a far scoppiare le nostre ship.
Insomma, leggetelo ma cercate di tenere insieme i vostri feels, specie se avete letto "Spada di Vetro", visto che i due finali sono entrambi sconvolgenti, o altri libri che vi hanno fatto rimanere di stucco e disperare per il fatto che prima di leggere il seguito passerà molto tempo. Ora la smetto di blaterare, giuro. Alla prossima!
Voto: