Autore: Tahereh Mafi
Genere: Fanatsy
Casa editrice: Harper Collins
Prezzo: €13.71
Pagine: 461
Trama
Tick
tick
tick
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è quasi
ora della guerra.
Juliette si è rifugiata all'Omega Point. E' un posto per persone come lei - persone con doni - ed è anche il quartier generale dei ribelli.
E' finalmente libera dalla Restaurazione, libera dai loro piani di usarla come arma e libera di amare Adam. Ma Juliette non sarà mai libera dal suo tocco letale.
Nè da Warner, che vuole Juliette più di quando avremmo mai potuto pensare fosse possibile.
In questo entusiasmante seguito di Shatter Me, Juliette deve compiere decisioni che le cambieranno la vita, deve scegliere tra ciò che vuole e ciò che pensa sia giusto. E queste decisioni potrebbero portarla a scegliere se seguire il suo cuore o salvare la vita di Adam.
Recensione
Buongiorno! Oggi ho finito di leggere "Unravel Me" grazie alla traduzione amatoriale fatta da "The Books We Want To Read" che devo ringraziare perchè dopo aver finito "Shatter Me" non riuscivo ad aspettare di leggere il seguito e non avevo voglia di leggerlo in inglese.
Dunque, all'inizio vediamo Juliette che si trova all'interno dell'Omega Point, un luogo sotterraneo dove ci sono altre persone come lei, che hanno abilità fuori dall'ordinario, ma fatica ad ambientarsi perchè sente su di sè gli occhi delle persone che sono giunte a conoscenza di quello che può fare e di quello che ha fatto a un bambino quando aveva 14 anni: mentre non parla con nessuno, trascorre spesso il suo tempo con Adam, che sembra avere qualche cosa che non va; quando poi chiede a Kenji di accompagnarla nel luogo in cui vede il suo ragazzo e Castle, il capo dell'Omega, dirigersi, giunge in una zona in cui ci sono molte stanzette piene di persone su cui vengono fatti degli esperimenti e, fraintendendo la situazione, si arrabbia e scarica tutta questa energia nel terreno provocando una specie di terremoto che mette a rischio la struttura sotterranea. È così che scopre che oltre al tocco ha anche una grande forza, che deve imparare a dosare.
Ora, però, si stanno moltiplicando le pattuglie dei soldati di Warner e un attacco sembra essere molto vicino, forse più vicino di quanto credono.
Allora, devo ammettere che questo libro mi è piaciuto moltissimo perchè mi sono accorta di una cosa che non avevo notato nel precedente volume: a un certo punto nella lettura, mi sono accorta che i pensieri di Juliette avevano un non so che di poetico, mi sembrava di leggere una poesia, ovviamente senza rima e senza versi, ma c'era questa atmosfera tipica di alcune canzoni dei rapper quando più che rappare, parlano conferendo ritmo a ciò che dicono; non so se sia stata solo una mia impressione, ma penso che la cara zia Mafi abbia uno stile di scrittura diverso da qualsiasi altro io abbia incontrato nel mio lungo viaggio letterario e non ho mai trovato una cosa simile, certo molti stili scorrevoli, ma nessuno con un timbro simile.
Dopo questo pensiero, analizziamo un personaggio che conosciamo meglio: Aaron Warner. L'avevamo lasciato ferito da Juliette e ora lo rivediamo intraprendere le pattuglie per cercare lei, Adam e Kenji, come da volere del padre; quando, però, viene preso durante una "visita" della protagonista nel luogo in cui suo padre ha portato alcuni uomini dell'Omega, scopre alcune cose che lo sconvolgono e passa del tempo con la sua amata ossessione. È così che vediamo alcune scene fra i due che sono molto... come dire... molto, punto (capitemi) e che scopriamo un lato nascosto di lui, oltre che alcune cose sul suo passato, che lui si rifiuta di far vedere perchè sono il suo punto vulnerabile.
Oltre alla protagonista che inizialmente non riesce ad ambientarsi e a capire quello che può fare, vediamo un Adam che ha paura del fatto che potrebbe avere un dono, visto che la sua immunità al tocco non può essere una coincidenza, che deve affinare per riuscire a stare con Juliette; più ampio spazio è dato, inoltre, a Kenji, che fa molto ridere per via delle sue battutine che alleggeriscono anche la situazione e che si sta rivelando il personaggio più divertente che abbia mai incontrato, anche se penso che sia tutta una facciata per non cadere nello sconforto o nella tristezza e per tirare su gli altri, visto che non penso gli piaccia vedere soffrire le persone che gli stanno intorno (gli unici a cui piace sono i masochisti, ma va bene). Quanto vorrei un Kenji che mi rallegra le giornate!
Insomma, questo libro è qualcosa di straordinario: oltre ad avere una poeticità tutta sua e atipica da trovare in un romanzo del genere, ci dona nuove sfumature dei personaggi, come Juliette e Adam, ci permette di approfondire Kenji, di rivedere il piccolo James, che è tanto tanto carino, e di conoscere nuovi personaggi, come Castle (che me lo sono immaginato proprio come Richard Castle dell'omonima serie TV), le gemelle guaritrici, e tutti gli altri con i poteri.
Ah, dimenticavo: ovviamente, per Juliette l'incubo che causa il suo tocco non cessa, nemmeno adesso che si trova in mezzo ad altre persone con i doni perchè continua a fare paura, soprattutto visto che non fa avvicinare nessuno e rimane sempre con Adam: i pregiudizi, però, col tempo iniziano a scomparire, in particolare da quando si dimostra pronta a sacrificarsi per tutti loro.
Concludendo, la cara zia Mafi colpisce ancora, regalandoci un perfetto secondo libro: preparativo al punto giusto per il seguito, ma al contempo ricco di particolari che permettono, a mio parere, di approfondire la storia, i personaggi e le relazioni che ci sono fra di loro; personalmente, penso che la grande rivelazione sia Kenji perchè è così... così... è Kenji, punto e basta, unico nel suo genere, che ha perso i genitori da piccolo e che ne ha trovato uno in Castle.
Spero di avervi invogliato a scoprirne di più su Juliette e tutti gli altri, compreso Warner che, sebbene si veda di meno, è un personaggio tutto pepe, frizzante e un pochino arrogante, ma che ha sofferto tanto a causa del padre. Alla prossima!
Voto:
Dunque, all'inizio vediamo Juliette che si trova all'interno dell'Omega Point, un luogo sotterraneo dove ci sono altre persone come lei, che hanno abilità fuori dall'ordinario, ma fatica ad ambientarsi perchè sente su di sè gli occhi delle persone che sono giunte a conoscenza di quello che può fare e di quello che ha fatto a un bambino quando aveva 14 anni: mentre non parla con nessuno, trascorre spesso il suo tempo con Adam, che sembra avere qualche cosa che non va; quando poi chiede a Kenji di accompagnarla nel luogo in cui vede il suo ragazzo e Castle, il capo dell'Omega, dirigersi, giunge in una zona in cui ci sono molte stanzette piene di persone su cui vengono fatti degli esperimenti e, fraintendendo la situazione, si arrabbia e scarica tutta questa energia nel terreno provocando una specie di terremoto che mette a rischio la struttura sotterranea. È così che scopre che oltre al tocco ha anche una grande forza, che deve imparare a dosare.
Ora, però, si stanno moltiplicando le pattuglie dei soldati di Warner e un attacco sembra essere molto vicino, forse più vicino di quanto credono.
Allora, devo ammettere che questo libro mi è piaciuto moltissimo perchè mi sono accorta di una cosa che non avevo notato nel precedente volume: a un certo punto nella lettura, mi sono accorta che i pensieri di Juliette avevano un non so che di poetico, mi sembrava di leggere una poesia, ovviamente senza rima e senza versi, ma c'era questa atmosfera tipica di alcune canzoni dei rapper quando più che rappare, parlano conferendo ritmo a ciò che dicono; non so se sia stata solo una mia impressione, ma penso che la cara zia Mafi abbia uno stile di scrittura diverso da qualsiasi altro io abbia incontrato nel mio lungo viaggio letterario e non ho mai trovato una cosa simile, certo molti stili scorrevoli, ma nessuno con un timbro simile.
Dopo questo pensiero, analizziamo un personaggio che conosciamo meglio: Aaron Warner. L'avevamo lasciato ferito da Juliette e ora lo rivediamo intraprendere le pattuglie per cercare lei, Adam e Kenji, come da volere del padre; quando, però, viene preso durante una "visita" della protagonista nel luogo in cui suo padre ha portato alcuni uomini dell'Omega, scopre alcune cose che lo sconvolgono e passa del tempo con la sua amata ossessione. È così che vediamo alcune scene fra i due che sono molto... come dire... molto, punto (capitemi) e che scopriamo un lato nascosto di lui, oltre che alcune cose sul suo passato, che lui si rifiuta di far vedere perchè sono il suo punto vulnerabile.
Oltre alla protagonista che inizialmente non riesce ad ambientarsi e a capire quello che può fare, vediamo un Adam che ha paura del fatto che potrebbe avere un dono, visto che la sua immunità al tocco non può essere una coincidenza, che deve affinare per riuscire a stare con Juliette; più ampio spazio è dato, inoltre, a Kenji, che fa molto ridere per via delle sue battutine che alleggeriscono anche la situazione e che si sta rivelando il personaggio più divertente che abbia mai incontrato, anche se penso che sia tutta una facciata per non cadere nello sconforto o nella tristezza e per tirare su gli altri, visto che non penso gli piaccia vedere soffrire le persone che gli stanno intorno (gli unici a cui piace sono i masochisti, ma va bene). Quanto vorrei un Kenji che mi rallegra le giornate!
Insomma, questo libro è qualcosa di straordinario: oltre ad avere una poeticità tutta sua e atipica da trovare in un romanzo del genere, ci dona nuove sfumature dei personaggi, come Juliette e Adam, ci permette di approfondire Kenji, di rivedere il piccolo James, che è tanto tanto carino, e di conoscere nuovi personaggi, come Castle (che me lo sono immaginato proprio come Richard Castle dell'omonima serie TV), le gemelle guaritrici, e tutti gli altri con i poteri.
Ah, dimenticavo: ovviamente, per Juliette l'incubo che causa il suo tocco non cessa, nemmeno adesso che si trova in mezzo ad altre persone con i doni perchè continua a fare paura, soprattutto visto che non fa avvicinare nessuno e rimane sempre con Adam: i pregiudizi, però, col tempo iniziano a scomparire, in particolare da quando si dimostra pronta a sacrificarsi per tutti loro.
Concludendo, la cara zia Mafi colpisce ancora, regalandoci un perfetto secondo libro: preparativo al punto giusto per il seguito, ma al contempo ricco di particolari che permettono, a mio parere, di approfondire la storia, i personaggi e le relazioni che ci sono fra di loro; personalmente, penso che la grande rivelazione sia Kenji perchè è così... così... è Kenji, punto e basta, unico nel suo genere, che ha perso i genitori da piccolo e che ne ha trovato uno in Castle.
Spero di avervi invogliato a scoprirne di più su Juliette e tutti gli altri, compreso Warner che, sebbene si veda di meno, è un personaggio tutto pepe, frizzante e un pochino arrogante, ma che ha sofferto tanto a causa del padre. Alla prossima!
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