venerdì 15 luglio 2016

Recensione Il libro segreto

Titolo: Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo, Il libro segreto
Autore: Rick Riordan
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €9.90 (copertina rigida)
Pagine: 160





Trama
"Caro giovane semidio, se stai leggendo questo libro, la tua vita sta per diventare molto, molto più pericolosa. Queste pagine ti offriranno uno sguardo all'interno del mondo dei semidei, che a nessun normale ragazzino umano è permesso di conoscere. L'archivio segreto del Campo Mezzosangue contiene tre delle più pericolose avventure di Percy Jackson mai trascritte prima. Chirone mi ha inoltre autorizzato a divulgare delle interviste riservate di alcuni dei nostri più importanti allievi, inclusi Percy Jackson, Annabeth Chase e Grover Underwood. Ti prego di considerare che tali interviste sono state rilasciate in via strettamente confidenziale. Condividere queste informazioni con qualunque mortale potrebbe significare ritrovarsi Clarisse alle calcagna, armata della sua lancia elettrica. Credimi, non sarebbe affatto piacevole. Studia ogni pagina con attenzione, perché le tue avventure sono appena cominciate. Possano gli dei essere con te, giovane semidio!"
Recensione
Buongiorno! Eccomi qui a parlarvi di un libricino che ho divorato in poco più di un'oretta e che mi ha permesso di immergermi di nuovo dopo tanto tempo nel mondo del mio semidio, che adora il blu, preferito, ovvero Percy Jackson. Essendo un libro di non molte pagine e volendo poi parlarvi meglio di questo universo in un "Let's talk about...", questa sarà una recensione un po' più corta del solito.
Dunque, nella prima avventura vediamo Percy che aiuta Clarisse a recuperare la biga di Ares, che le è stata rubata dai suoi fratelli immortali Phobos e Deimos, gelosi del fatto che lei sia stata la prima figlia femmina del dio a guidarla: è così che vedremo un'alleanza più che rara fra i due e insieme riusciranno nell'impresa. Nella seconda avventura vediamo tutto il Campo Mezzosangue che si ritrova a giocare alla caccia alla bandiera, ma a un certo punto il nostro semidio incontra le murmekes, delle grosse formiche molto pericolose che rapiscono Bekendorf, figlio di Efesto: così, insieme ad Annabeth e Silena, figlia di Afrodite, si ritrova a cercare di mettere a posto un drago. che un tempo proteggeva il campo, per entrare nel loro covo e riescono a mettere a posto la situazione. Nell'ultima avventura, invece, vediamo i tre figli dei tre pezzi grossi, ovvero Percy, Talia e Nico, che vengono richiamati nel regno degli Inferi da Persefone perché qualcuno ha rubato lo scettro che Ade stava facendo costruire per la battaglia contro Crono: dovranno riportarlo indietro prima che sia troppo tardi.
In questo libricino possiamo vedere di nuovo il nostro caro semidio all'azione, cosa che personalmente mi ha fatto ancora piacere perché Percy Jackson mi è sempre stato a cuore, con la sua passione per il blu e il suo potere di parlare con i cavalli, e mi ha fatto molto ridere per via dei suoi pensieri anche nelle situazioni più difficoltose (poi, ammettiamolo, il grosso delle risate le abbiamo fatte tutti nella prima serie con quei titoli dei capitoli, tipo "Al mio amico Grover cadono i pantaloni" o una cosa del genere, che mi facevano morire dalle risate, ma questa è un'altra storia...).
L'avventura che mi è piaciuta di più è stata l'ultima perché abbiamo la possibilità di vedere Giapeto, anche conosciuto ne "Eroi dell'Olimpo" come Bob, quando era ancora un gigante spietato e quando ha poi perso la memoria nel fiume Lete diventando, così, il Bob che abbiamo conosciuto ne "La casa di Ade" e di cui mi sono sempre chiesta la storia perché non mi ricordavo minimamente di un suo accenno ne "Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo". E, diciamocelo, come Bob è mooolto più simpatico, sembra un bambinone tanto carino!
Concludendo, perché non so più che cosa dire e i miei genitori stanno reclamando il computer a gran voce, penso che queste avventure, insieme alle interviste e alle altre schede, siano un modo per rimanere con i semidei ancora per un po' e mi ha fatto molto piacere vedere le battutine fra Annabeth e Testa d'Alghe, il modo in cui lei l'ho ha ingannato e il modo in cui lui è caduto nella sua trappola.
Di certo, un bel modo per passare un pomeriggio troppo caldo con una lettura leggera e che fa sorridere in alcuni punti, perché altrimenti non saremmo in un libro dello zio Rick senza una piccola dose di umorismo.
Voto:

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