Autore: Laini Taylor
Genere: Fantasy
Casa editrice: Fazi- LainYA
Prezzo: €14.50 (copertina flessibile)
Pagine: 600
Trama
La misteriosa Karou è una chimera unica nel suo genere: al contrario dei suoi simili, l'eroina della trilogia La chimera di Praga ha sembianze umane, impreziosite da meravigliosi capelli blu. E' innamorata di Akiva, un angelo dalla bellezza eterea. Angeli e chimere sono però nemici naturali, in lotta da secoli. C'è solo un modo per ristabilire la pace: tentare un'alleanza fra le chimere e quegli angeli che, come Akiva, hanno deciso di ribellarsi al loro imperatore.
In questo terzo e conclusivo capitolo della saga entriamo subito nel vivo dell'azione: l'esercito degli angeli discende sulla Terra, in pieno giorno, in una Roma sfolgorante di sole, con uno stuolo di telecamere intente a riprendere e un pubblico sbalordito a osservare la scena. Nel frattempo, dopo il tradimento che ha portato la sua specie allo stremo, Karou sta ricostruendo l'esercito delle chimere e, grazie a un inganno ingegnoso, è ora alla guida della ribellione contro gli angeli. Il futuro della sua specie dipende da lei, ed è giunto il momento dello scontro finale. Riusciranno Karou e Akiva a realizzare il sogno di una realtà in cui i loro popoli smettano di distruggersi e in cui, forse, potrebbe esserci spazio per il loro amore?
Recensione
Okay, calma e sangue freddo perché non manca poi molto all'inizio della sesta stagione di "Teen Wolf" e io non so se essere felice o piangere perché è l'ultima stagione e si avvicina la fine di un era. Ah, comunque, buongiorno!
A parte questo (e non citiamo neanche lo studio perché potrei impazzire e incominciare un discorso su "Più studi più sai. Più sai più dimentichi. Più dimentichi meno sai. E allora chi te lo fa fare?"), oggi sono qui a circa due mesi di distanza dalla lettura di questo libro, per parlarvi dell'ultimo volume della trilogia de "La chimera di Praga", trilogia che mi è entrata nel cuore e che occupa il primo posto della mia personale classifica di libri insieme a un sacco di altri libri che, per una cosa o per l'altra, mi hanno colpito e sono diventati i miei preferiti.
L'esercito di Jael, il nuovo imperatore dei serafini, è sceso sulla Terra portando scompiglio nelle vite degli umani, con l'intento di chiedere le loro armi e ingaggiare una battaglia a Eretz per sterminare le chimere. Karou e gli altri, insieme a Zuzana e Mik, hanno deciso di combattere questa minaccia alleandosi con Akiva, Liraz e l'esercito di Illegittimi per evitare un conflitto terribile: per farlo hanno bisogno di tornare nel loro luogo di origine, prendere gli Illegittimi e resuscitare qualche altro combattente per le chimere, ma una volta arrivati trovano un cielo molto diverso e tantissimi cacciatempesta che in genere si muovono a gruppi di dodici, non di più. Questa improbabile alleanza verrà messa a dura prova da entrambe le specie, ma Karou, Akiva e Thiago/Ziri (nessuno sa che nel corpo del Lupo c'è l'anima del Kirin) si impegneranno per far funzionare le cose, portare la pace e creare un piano che permetta loro di riportare indietro i serafini senza le armi di distruzione di massa e, possibilmente, senza perdere molti soldati.
L'impresa sarà ardua, ma la protagonista farà tutto quello che è in suo potere per salvare la sua specie, porre fine alla guerra con i serafini e stare con Akiva, tutto questo senza far scoprire chi si cela dietro al terribile Lupo Bianco che la sta aiutando nel suo intento.
Dunque, quando si finisce una storia che ha ridotto i nostri cuori in poltiglia, ci ha fatto sospirare, arrabbiare, ci ha resi felici, tristi, sospettosi nei confronti di personaggi e dell'autrice che a volte tira proprio dei colpi bassi, ci si sente un po' svuotati: da una parte si è felici perché il finale è stato molto bello (tranne per "Allegiant" e "L'ultima stella" dove la felicità non esiste), mentre dall'altra si è tristi perché è una storia che ci ha accompagnato in un nuovo mondo, che ci ha fatto appassionare alla vicenda e ai suoi personaggi, e alla fine guardi il libro o Ipad o Kindle che sia con quella tipica espressione in cui ci sono felicità e tristezza e dolore tutti insieme vicini vicini. E' quello che mi è successo quando ho finito questo libro e quando ho deciso che la mia vita non sarebbe stata mai più la stessa senza Akiva e Karou e le loro pene d'amore.
Ma passiamo ai personaggi.
Karou qui è determinata a salvare la sua nuova famiglia, le chimere, e a salvare la Terra dai piani di Jael, ma per fare questo deve giocare d'astuzia nei confronti dei suoi stessi alleati perché nessuno deve sapere quello che è successo nella cava e che ora il corpo di Thiago contiene l'anima buona di Ziri: la vediamo, a mio parere, maturata perché questa guerra le ha dato delle responsabilità nuove e perché è determinata a riuscire nel suo intento a qualunque costo, pur di salvaguardare la specie delle chimere.
La cosa che la rende speciale, almeno ai miei occhi, è il suo amore per il serafino, un amore che non si è mai visto e che viene mal giudicato da tutti, però lei lotta per questo e non si arrende mai anche di fronte alle difficoltà.
Akiva, dal canto suo, vuole mettere in atto il piano che aveva fatto con Madrigal, ovvero vuole pacificare le due specie: nel suo viaggio sarà accompagnato, oltre che dal suo amore per una ragazza che deve ancora conoscere (perché lui conosce Karou in quanto chimera, non questa nuova versione), dalla sorella Liraz con la quale ha un rapporto particolare ma molto bello. Anche lui è, in un qual certo senso, maturato perché capisce che non può smettere di vivere quando lo fa qualcuno che ama, anzi deve vivere proprio per lui/lei e non rifugiarsi nel dolore e nella rabbia che può conseguire; inoltre, inizia a prendere coscienza di quello che può fare, però non ha nessuno vicino che gli possa insegnare quello che può e che non può fare con essa.
Lasciando i nuovi personaggi per ultimi, soffermiamoci sugli altri volti conosciuti: Zuzane e Mik, in questo libro, sono determinati ad aiutare l'amica e saranno anche costretti a vedere con i loro occhi realtà come la guerra e la morte, cosa che probabilmente non avrebbero mai visto se non l'avessero seguita a Eretz, però anche loro non si lasciano perdere d'animo e si fanno forza anche grazie al loro amore (sono bellissimi insieme e quasi quasi vorrei sapere che ne sarà di loro nel periodo dopo l'epilogo); Liraz è sempre una ragazza abbastanza testarda, di quelle che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno né, tanto meno, da se stesse, anzi cerca anche di contrastare una parte di lei che verrà fuori e che aveva sempre messo da parte; poi abbiamo il povero Ziri, l'ultimo Kirin che è stato costretto a lasciare il suo corpo per entrare in quello di Thiago (quell'orribile Lupo Bianco che si è meritato quella fine ed è stata anche una fine clemente) e condurre una battaglia per salvare la sua specie; dulcis in fundo, abbiamo la cara buona e vecchia Sybilis, una chimera che farà aprire gli occhi a Karou e che entrerà nei cuori perché non la si può non amare.
Ed eccoci ai nuovi personaggi, ma ve ne presenterò solo due (uno di questi è più un popolo che un personaggio) perché gli altri li lascio scoprire a voi, nel caso non abbiate ancora letto questo libro. La prima è Eliza, una ventiquattrenne dal passato oscuro e che fa spesso sogni di notte in cui vede arrivare le "bestie": ammetto che quando ho letto il primo capitolo dal suo PoV mi sono chiesta perché la Taylor l'avesse inserita, perché il mio cervello non riusciva a vedere nessun nesso, ma quando si è iniziato a scoprire qualcosa di più sul suo passato ho iniziato a capire; comunque, il suo personaggio è avvolto da un grande mistero, che verrà svelato piano pianino all'interno di questa storia, a piccoli pezzi, ma sin da subito possiamo capire un paio di cose, ovvero che è una ragazza che è scappata dalla sua famiglia perché, evidentemente, le aveva fatto qualcosa di poco carino e che ha dei sogni che riguardano il mondo di Akiva e Karou.
Poi abbiamo gli steliani: già nominati nel precedente volume, sappiamo che sono un popolo di serafini che vive per conto suo e che ha a che fare con la magia, ma sappiamo anche che da qui proviene la famiglia materna del nostro caro serafino e che a capo hanno una ragazza di diciotto anni, molto potente. Da una parte potrebbero sembrare delle persone abbastanza egoiste, che pensano solo alla propria salvezza e che non sono interessati alle sorti degli altri serafini, però, in realtà, non pensano solo a se stessi e cercano di salvaguardare il proprio mondo da una distruzione da parte di bestie.
Con questo libro abbiamo la possibilità di trascorrere del tempo in più a Eretz, questo mondo parallelo abitato da serafini e da chimere, in cui si sta consumando una guerra fra queste due specie da parecchio tempo: Eretz è un mondo fantastico e bellissimo, ma diviso da una inimicizia che potrebbe anche causare una distruzione terribile e delle conseguenze sulla nostra Terra, che adesso è presa in causa da Jael che vuole le sue armi per uno sterminio di massa; la guerra che scuote questa terra è dovuta principalmente alla rivalità e al potere che l'imperatore dei serafini vuole ottenere a tutti i costi, però Karou e i suoi amici non vogliono lasciarglielo fare e questo fa vedere l'amore per il proprio paese, per le proprie origini e per il proprio popolo, qualcosa che spesso viene dimenticato, perché quando si fa una guerra è più probabile che sia per l'interesse di uno solo, che per quello di molti, e l'unica cosa che porta è devastazione e morte. E questo è un tema molto importante: talvolta ci si vede costretti ad allearsi con alleati improbabili pur di non permettere alla situazione di degenerare e, molto spesso, bisognerà anche ricordarsi che siamo tutti uguali, che possiamo essere anche diversi fisicamente, ma che dentro di noi siamo fatti della stessa materia.
Questa saga mi ha portato tante emozioni e tanti scleri: mi sono arrabbiata quando venivano fatte scelte ingiuste o quando qualcuno sceglieva per gli altri, mi sono sentita a pezzi quando qualcuno ci ha lasciato e quando i personaggi si sono dovuti separare, mi sono sentita felice quando le cose stavano andando per il meglio e sono caduta nella disperazione quando mi sono accorta che mancavano ancora parecchie pagine alla fine del libro e che il momento di felicità sarebbe stato presto oscurato da qualcosa (perché quando le cose vanno benissimo ma sei solo a pagina 830 di 933 dell'ebook, inizia a salirti l'ansia, visto che, a meno che l'epilogo non sia lunghissimo, è più che probabile che la sofferenza sia dietro l'angolo)...
Ho amato la storia di Karou e Akiva, il loro amore quasi impossibile e sempre ostacolato da qualcosa; ho amato Zuza e Mik, che donano un po' di spensieratezza e anche qualche sorriso laddove vorresti soltanto piangere; ho adorato Liraz con i suoi discorsi da "No, non posso farmi prendere dai sentimenti, sono da deboli. Però, potrei fare un eccezione...", in stile Innominato, e ho adorato il suo rapporto con Ziri, perché sono bellissimi e li ho shippati dal primo momento che li ho visti insieme.
La Taylor ha creato un mondo veramente bello, capace di catturare il lettore nelle sue trame e di far filare la lettura liscia come l'olio: penso che mi mancherà tutto questo perché è un mondo unico, con creature intriganti.
Ho amato praticamente tutto, anche se ho un piccolo desiderio che spero si avvererà perché quel finale è un lieto fine per metà e perché lascia in sospeso una questione molto importante, che io spero venga spiegata, magari in un racconto breve, perché sono troppo curiosa (e io e la curiosità, insieme, siamo letali).
Insomma, leggetelo, leggete questa saga perché non ha eguali e perché coinvolge tantissimo, anche se bisogna stare attenti al mainagioia, sempre dietro l'angolo!
Voto:
A parte questo (e non citiamo neanche lo studio perché potrei impazzire e incominciare un discorso su "Più studi più sai. Più sai più dimentichi. Più dimentichi meno sai. E allora chi te lo fa fare?"), oggi sono qui a circa due mesi di distanza dalla lettura di questo libro, per parlarvi dell'ultimo volume della trilogia de "La chimera di Praga", trilogia che mi è entrata nel cuore e che occupa il primo posto della mia personale classifica di libri insieme a un sacco di altri libri che, per una cosa o per l'altra, mi hanno colpito e sono diventati i miei preferiti.
L'esercito di Jael, il nuovo imperatore dei serafini, è sceso sulla Terra portando scompiglio nelle vite degli umani, con l'intento di chiedere le loro armi e ingaggiare una battaglia a Eretz per sterminare le chimere. Karou e gli altri, insieme a Zuzana e Mik, hanno deciso di combattere questa minaccia alleandosi con Akiva, Liraz e l'esercito di Illegittimi per evitare un conflitto terribile: per farlo hanno bisogno di tornare nel loro luogo di origine, prendere gli Illegittimi e resuscitare qualche altro combattente per le chimere, ma una volta arrivati trovano un cielo molto diverso e tantissimi cacciatempesta che in genere si muovono a gruppi di dodici, non di più. Questa improbabile alleanza verrà messa a dura prova da entrambe le specie, ma Karou, Akiva e Thiago/Ziri (nessuno sa che nel corpo del Lupo c'è l'anima del Kirin) si impegneranno per far funzionare le cose, portare la pace e creare un piano che permetta loro di riportare indietro i serafini senza le armi di distruzione di massa e, possibilmente, senza perdere molti soldati.
L'impresa sarà ardua, ma la protagonista farà tutto quello che è in suo potere per salvare la sua specie, porre fine alla guerra con i serafini e stare con Akiva, tutto questo senza far scoprire chi si cela dietro al terribile Lupo Bianco che la sta aiutando nel suo intento.
Dunque, quando si finisce una storia che ha ridotto i nostri cuori in poltiglia, ci ha fatto sospirare, arrabbiare, ci ha resi felici, tristi, sospettosi nei confronti di personaggi e dell'autrice che a volte tira proprio dei colpi bassi, ci si sente un po' svuotati: da una parte si è felici perché il finale è stato molto bello (tranne per "Allegiant" e "L'ultima stella" dove la felicità non esiste), mentre dall'altra si è tristi perché è una storia che ci ha accompagnato in un nuovo mondo, che ci ha fatto appassionare alla vicenda e ai suoi personaggi, e alla fine guardi il libro o Ipad o Kindle che sia con quella tipica espressione in cui ci sono felicità e tristezza e dolore tutti insieme vicini vicini. E' quello che mi è successo quando ho finito questo libro e quando ho deciso che la mia vita non sarebbe stata mai più la stessa senza Akiva e Karou e le loro pene d'amore.
Ma passiamo ai personaggi.
Karou qui è determinata a salvare la sua nuova famiglia, le chimere, e a salvare la Terra dai piani di Jael, ma per fare questo deve giocare d'astuzia nei confronti dei suoi stessi alleati perché nessuno deve sapere quello che è successo nella cava e che ora il corpo di Thiago contiene l'anima buona di Ziri: la vediamo, a mio parere, maturata perché questa guerra le ha dato delle responsabilità nuove e perché è determinata a riuscire nel suo intento a qualunque costo, pur di salvaguardare la specie delle chimere.
La cosa che la rende speciale, almeno ai miei occhi, è il suo amore per il serafino, un amore che non si è mai visto e che viene mal giudicato da tutti, però lei lotta per questo e non si arrende mai anche di fronte alle difficoltà.
Akiva, dal canto suo, vuole mettere in atto il piano che aveva fatto con Madrigal, ovvero vuole pacificare le due specie: nel suo viaggio sarà accompagnato, oltre che dal suo amore per una ragazza che deve ancora conoscere (perché lui conosce Karou in quanto chimera, non questa nuova versione), dalla sorella Liraz con la quale ha un rapporto particolare ma molto bello. Anche lui è, in un qual certo senso, maturato perché capisce che non può smettere di vivere quando lo fa qualcuno che ama, anzi deve vivere proprio per lui/lei e non rifugiarsi nel dolore e nella rabbia che può conseguire; inoltre, inizia a prendere coscienza di quello che può fare, però non ha nessuno vicino che gli possa insegnare quello che può e che non può fare con essa.
Lasciando i nuovi personaggi per ultimi, soffermiamoci sugli altri volti conosciuti: Zuzane e Mik, in questo libro, sono determinati ad aiutare l'amica e saranno anche costretti a vedere con i loro occhi realtà come la guerra e la morte, cosa che probabilmente non avrebbero mai visto se non l'avessero seguita a Eretz, però anche loro non si lasciano perdere d'animo e si fanno forza anche grazie al loro amore (sono bellissimi insieme e quasi quasi vorrei sapere che ne sarà di loro nel periodo dopo l'epilogo); Liraz è sempre una ragazza abbastanza testarda, di quelle che non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno né, tanto meno, da se stesse, anzi cerca anche di contrastare una parte di lei che verrà fuori e che aveva sempre messo da parte; poi abbiamo il povero Ziri, l'ultimo Kirin che è stato costretto a lasciare il suo corpo per entrare in quello di Thiago (quell'orribile Lupo Bianco che si è meritato quella fine ed è stata anche una fine clemente) e condurre una battaglia per salvare la sua specie; dulcis in fundo, abbiamo la cara buona e vecchia Sybilis, una chimera che farà aprire gli occhi a Karou e che entrerà nei cuori perché non la si può non amare.
Ed eccoci ai nuovi personaggi, ma ve ne presenterò solo due (uno di questi è più un popolo che un personaggio) perché gli altri li lascio scoprire a voi, nel caso non abbiate ancora letto questo libro. La prima è Eliza, una ventiquattrenne dal passato oscuro e che fa spesso sogni di notte in cui vede arrivare le "bestie": ammetto che quando ho letto il primo capitolo dal suo PoV mi sono chiesta perché la Taylor l'avesse inserita, perché il mio cervello non riusciva a vedere nessun nesso, ma quando si è iniziato a scoprire qualcosa di più sul suo passato ho iniziato a capire; comunque, il suo personaggio è avvolto da un grande mistero, che verrà svelato piano pianino all'interno di questa storia, a piccoli pezzi, ma sin da subito possiamo capire un paio di cose, ovvero che è una ragazza che è scappata dalla sua famiglia perché, evidentemente, le aveva fatto qualcosa di poco carino e che ha dei sogni che riguardano il mondo di Akiva e Karou.
Poi abbiamo gli steliani: già nominati nel precedente volume, sappiamo che sono un popolo di serafini che vive per conto suo e che ha a che fare con la magia, ma sappiamo anche che da qui proviene la famiglia materna del nostro caro serafino e che a capo hanno una ragazza di diciotto anni, molto potente. Da una parte potrebbero sembrare delle persone abbastanza egoiste, che pensano solo alla propria salvezza e che non sono interessati alle sorti degli altri serafini, però, in realtà, non pensano solo a se stessi e cercano di salvaguardare il proprio mondo da una distruzione da parte di bestie.
Con questo libro abbiamo la possibilità di trascorrere del tempo in più a Eretz, questo mondo parallelo abitato da serafini e da chimere, in cui si sta consumando una guerra fra queste due specie da parecchio tempo: Eretz è un mondo fantastico e bellissimo, ma diviso da una inimicizia che potrebbe anche causare una distruzione terribile e delle conseguenze sulla nostra Terra, che adesso è presa in causa da Jael che vuole le sue armi per uno sterminio di massa; la guerra che scuote questa terra è dovuta principalmente alla rivalità e al potere che l'imperatore dei serafini vuole ottenere a tutti i costi, però Karou e i suoi amici non vogliono lasciarglielo fare e questo fa vedere l'amore per il proprio paese, per le proprie origini e per il proprio popolo, qualcosa che spesso viene dimenticato, perché quando si fa una guerra è più probabile che sia per l'interesse di uno solo, che per quello di molti, e l'unica cosa che porta è devastazione e morte. E questo è un tema molto importante: talvolta ci si vede costretti ad allearsi con alleati improbabili pur di non permettere alla situazione di degenerare e, molto spesso, bisognerà anche ricordarsi che siamo tutti uguali, che possiamo essere anche diversi fisicamente, ma che dentro di noi siamo fatti della stessa materia.
Questa saga mi ha portato tante emozioni e tanti scleri: mi sono arrabbiata quando venivano fatte scelte ingiuste o quando qualcuno sceglieva per gli altri, mi sono sentita a pezzi quando qualcuno ci ha lasciato e quando i personaggi si sono dovuti separare, mi sono sentita felice quando le cose stavano andando per il meglio e sono caduta nella disperazione quando mi sono accorta che mancavano ancora parecchie pagine alla fine del libro e che il momento di felicità sarebbe stato presto oscurato da qualcosa (perché quando le cose vanno benissimo ma sei solo a pagina 830 di 933 dell'ebook, inizia a salirti l'ansia, visto che, a meno che l'epilogo non sia lunghissimo, è più che probabile che la sofferenza sia dietro l'angolo)...
Ho amato la storia di Karou e Akiva, il loro amore quasi impossibile e sempre ostacolato da qualcosa; ho amato Zuza e Mik, che donano un po' di spensieratezza e anche qualche sorriso laddove vorresti soltanto piangere; ho adorato Liraz con i suoi discorsi da "No, non posso farmi prendere dai sentimenti, sono da deboli. Però, potrei fare un eccezione...", in stile Innominato, e ho adorato il suo rapporto con Ziri, perché sono bellissimi e li ho shippati dal primo momento che li ho visti insieme.
La Taylor ha creato un mondo veramente bello, capace di catturare il lettore nelle sue trame e di far filare la lettura liscia come l'olio: penso che mi mancherà tutto questo perché è un mondo unico, con creature intriganti.
Ho amato praticamente tutto, anche se ho un piccolo desiderio che spero si avvererà perché quel finale è un lieto fine per metà e perché lascia in sospeso una questione molto importante, che io spero venga spiegata, magari in un racconto breve, perché sono troppo curiosa (e io e la curiosità, insieme, siamo letali).
Insomma, leggetelo, leggete questa saga perché non ha eguali e perché coinvolge tantissimo, anche se bisogna stare attenti al mainagioia, sempre dietro l'angolo!
Voto:
Io l'ho proprio adorata questa serie, inclusa la bellissima novella ahhhhhhh quanto la adoro! ❤️_❤️
RispondiEliminaSì, è bellissima! 😍
Elimina