giovedì 13 settembre 2018

Recensione The Golden Boy

Titolo: The Golden Boy
Autore: Elisa Gioia
Genere: Contemporary Romance
Casa editrice: Self-publishing
Prezzo: €13.90 (copertina flessibile)
Pagine: 385






Trama
"Mi ci era voluto solo un secondo per notarlo. Mi era bastato meno di un mese per innamorarmi di lui"
Lo chiamano The Golden Boy per un motivo. Chad Hart, divo di Hollywood del momento, è amato dalle donne, rincorso dai paparazzi e richiesto da milioni di registi. Summer Davis è una semplice ragazza che cerca di sopravvivere nella giungla di New York, tra le lezioni alla Tisch e i turni di lavoro come cameriera e dog-sitter. Due vite agli antipodi, ma solo in apparenza. Mentre i giornalisti gli danno la caccia, Chad cerca di combattere i demoni del suo passato lontano dai riflettori, finché Summer non irrompe nella sua vita. Lei ha imparato fin da piccola che l'amore porta solo dolore, è meglio difendere il cuore dietro una corazza e una lingua tagliente, che permettere a qualcuno di avvicinarsi e correre il rischio di soffrire di nuovo. Doveva essere un semplice incontro, invece è cambiato tutto... Summer credeva di essere solo una comparsa nella vita del ragazzo d'oro di Hollywood, invece si trova catapultata al centro della scena. Nonostante il passato misterioso di Chad e le sue storie che riempiono i tabloid, Summer si sente comunque attratta da lui, bello e dannato e con il viso da angelo vendicatore. Solo che Chad non è previsto nei suoi piani. Ma nemmeno innamorarsi di lui. I destini di entrambi sono però legati più di quanto pensino e ora è tutto nelle loro mani: permettere ancora una volta al passato di negargli un futuro o salire al centro del palco, lasciar cadere tutte le maschere e ricordare come si fa ad amare.
"The Golden Boy" è un romanzo che racconta come un semplice incontro possa cambiare ogni cosa, un imprevisto rivelarsi l'occasione di una vita.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e la prima settimana di scuola è quasi andata... inutile dire che c'è già qualche professore che ha fatto terrorismo, parlandoci dell'esame che dovremo sostenere a fine anno, esame che tra l'altro sarà tutto nuovo, senza terza prova e forse senza tesina, e di cui si sa poco e niente, perché mi sa che nemmeno il Ministero sa bene cosa vuole fare con sta benedetta maturità.
Anyway, oggi sono tornata con la recensione dell'ultimo romanzo di Elisa Gioia, autrice che mi aveva conquistato con la duologia di "So che ci sei" e con il personaggio di Kelly, e che è tornata con una storia molto interessante, in parte simile a "Real Love" di Erin Watt per il concept che sta alla base.

La storia è quella di Summer, una ventenne che vive a New York da due anni, da quando ha iniziato a frequentare la scuola dei suoi sogni, la Tisch, insieme alla sua migliore amica. Diciamo che alla sua vita non manca quasi nulla: ha due genitori, non biologici, che le vogliono bene, studia recitazione ed è proprio dove vorrebbe essere... eppure, non riesce a fare a meno di preoccuparsi di quei bambini che, come lei un tempo, vivono in un orfanotrofio in attesa di trovare una famiglia adatta a loro. E' per questo che, al momento, si trova piena di debiti, perché il proprietario della struttura ha deciso di andarsene portando con sé i soldi che dovevano essere investiti nell'attività, lasciando così la protagonista piena di debiti.
Eccola, perciò, alle prese con una rivisitazione moderna di "Persuasione", famoso romanzo di Jane Austin, che la aiuterà a raccogliere fondi per i bambini. Solo che l'attore che doveva interpretare il protagonista maschile le ha dato buca, e adesso si ritrova a una settimana dallo spettacolo con un posto vacante. Quando, però, arriva di fronte al portone del teatro per delle prove con un papabile sostituto trova un ragazzo che immediatamente cattura la sua attenzione e che, inspiegabilmente, è disposto a imparare la parte. Fra i due l'attrazione è immediata, Summer non riesce a toglierselo dalla testa, è distratta e la vicinanza con il ragazzo non aiuta.
Quello che la protagonista non sa è che lui non è un semplice scrittore squattrinato come si è presentato, ma è Chad Hart, famoso attore hollywoodiano, che si trova a New York quasi in incognito e che se ne tornerà a Los Angeles subito dopo lo spettacolo perché manca da casa da troppo tempo, i suoi hanno bisogno di lui per la campagna politica di sua madre ed è ora che continui questo suo nuovo percorso di redenzione per tutte le bricconaggini che ha fatto in passato.
La loro relazione, tuttavia, non si interromperà con la sua partenza, perché lui ha bisogno di mostrarsi insieme a una ragazza normale, che lo faccia apparire come un ragazzo con i piedi per terra sui giornali, e chissà che il loro rapporto non si approfondisca ancora di più.

Quella fra Summer e Chad è una storia imprevista, non presente né nel piano quinquennale dell'una né nel piano di "riabilitazione sociale" (come l'ho soprannominato io) dell'altro.
E' stato tutto inaspettato, così come i sentimenti che ne sono derivati: noi lettori l'avevamo già capito che era scattata una scintilla già dal loro primo sguardo, scintilla che non concerneva soltanto attrazione ma un qualcosa di più profondo, ma loro due non lo sapevano ancora. Da quando si sono incontrati hanno imperversato l''uno nella mente dell'altro, non dandosi scampo, rincorrendosi perché i loro cuori si erano già legati indissolubilmente. Avete presente quando si dice che una persona vi è entrata sotto pelle? Ecco, fra loro due è successo proprio questo. E' accaduto tutto talmente tanto in fretta che a stento uno si poteva rendere conto di quello che accadeva, eppure in poco tempo è nata una bella storia d'amore, tormentata al punto giusto, talvolta anche dolce, ma con tanti segreti che devono essere svelati, se si vuole che qualcosa accada sul serio.

Fra i due, il personaggio secondo me più interessante è Chad. Non che Summer non lo sia, perché certi suoi comportamenti, come il fatto che si prodighi tanto per i bambini denota una mancanza che lei ha avuto e che non vuole abbiano gli altri, però Chad è Chad e nei suoi occhi c'è tanta sofferenza.
Da quando è morta la sorella la sua vita è cambiata, perché è come se una parte di lui fosse morta con lei: il rapporto con i genitori si è incrinato, così come il rapporto con se stesso, ma perché? Cos'è che gli impedisce di andare avanti? Il senso di colpa. Colpa per cosa? Non ci è dato saperlo, lo veniamo a scoprire quasi verso la fine, fatto sta che questa esperienza l'ha segnato moltissimo, e penso che lui abbia avuto molte remore ad aprirsi con la protagonista perché temeva di affezionarsi troppo, talmente tanto da soffrire qualora un giorno lei l'avesse lasciato solo.
Insomma, è lui che in realtà ha nelle mani il potere di fare un passo avanti, Summer si è già quasi arresa all'evidenza, invece Chad è molto tormentato: da una parte, non vorrebbe far altro che abbandonarsi all'emozione che sta nascendo nel suo cuore, ma dall'altra è come se non volesse lasciarsi andare, come se tutto ciò fosse troppo per lui e non ci fosse altro da fare che fare l'indifferente, per quanto possibile. Ah, se ne vedono di belle fra questi due!

Ci troviamo di fronte a una storia con i fiocchi, fatta di qualche colpo di scena e di tante emozioni, la cosa che mi è piaciuta di più di tutto: è stato veramente bellissimo vedere come si è sviluppato il rapporto fra i due personaggi, anche in correlazione ai loro rispettivi mondi, perché lei è tutto sommato una ragazza normale con una passione per il teatro, mentre lui è già all'interno del girone successivo, è famoso, ha fotografi che lo seguono dovunque e giornalisti che non aspettano altro che l'ultimo scoop per darlo in pasto ai lettori... insomma, il fatto che siano apparentemente molto distanti non fa che aggiungere fascino alla storia, e ti fa anche riflettere in un qual certo senso sul fatto che talvolta la persona per te la trovi 1) quando meno te l'aspetti, e 2) dove meno te l'aspetti! Non importa il conto in banca, né se si è conosciuti o meno, perché l'amore fa avvicinare le persone più disparate, che magari non penseresti nemmeno possano formare una bella coppia, invece sorprendentemente si scopre che lo sono, anche se poi ci sono innumerevoli ostacoli prima che loro stessi se ne rendano conto, poiché quando si vive in due contesti diversi è più facile pensare che l'altro non appartenga al proprio, mentre potrebbe essere in grado di dimostrare il contrario, se solo gli si dà una possibilità.

Concludendo, sebbene Chad non si sia rivelato ai miei occhi tanto affascinante quanto Christian Kelly (non ce n'è per nessuno qui), è stata una storia molto bella, mi è piaciuto molto il modo in cui i personaggi si sono conosciuti e il modo in cui l'autrice ha deciso di sviluppare la loro relazione. Ah, poi quanto è bello il paesaggio della Grande Mela? E quello di Los Angeles? Per non parlare poi della grandissima personalità della nonna di Chad, una donna che sa il fatto suo e che è bella tosta, anche se sotto sotto sa anche essere "dolce".
Voto:

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