giovedì 2 febbraio 2017

Recensione Il potere del fuoco

Titolo: Il potere del fuoco
Autore: Josephine Angelini
Genere: Fantasy
Casa editrice: Giunti
Prezzo: €16.50 (copertina rigida)
Pagine: 384





Trama
Lily è tornata nel suo mondo, nella sua Salem, dopo essersi sottoposta alla prova della pira per sostenere l'esercito dei Senzaterra nella battaglia contro la perfida Lillian. Ha rischiato di morire, ma ora è salva ed è insieme al suo Rowan. Potrebbero finalmente vivere il loro amore, sognare persino un futuro insieme, ma Rowan non riesce a dimenticare di aver abbandonato il suo popolo in un momento difficile, e la voce di Lillian continua a insinuarsi nei pensieri di Lily, chiedendole con insistenza di tornare. Lily non potrà rimanere nel suo mondo se prima non chiude i conti aperti nell'altro. Ma questa volta non è sola. Accanto a lei ci sono gli amici di sempre, Tristan, Breakfast e Una, ai quali rivela la verità sulla sua scomparsa e i suoi nuovi poteri. Tristan si scoprirà perdutamente innamorato della ragazza, proprio adesso che l'ha persa per sempre, ma non per questo si tirerà indietro: è sempre stato al suo fianco e lo sarà anche stavolta.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi nessuna novità sul fronte occidentale. In compenso ho tanto sonno, non so perché ma è da quando mi sono alzata dal letto stamattina che sento un richiamo, il mio caro e buon cuscino mi sta chiamando... Ah, ma smettiamo di pensare al sonno e pensiamo a scrivere questa recensione: oggi vi parlo del secondo libro di una serie che si è da poco conclusa qui da noi e che avevo iniziato quest'estate, ma poi, fra una cosa e l'altra, non mi ero più decisa a leggere il secondo volume, perciò eccomi qui per parlarvene.

Lily è ritornata nel suo mondo e Rowan l'ha seguita: sono passati tre mesi da quando se ne andata e in città è giunto l'FBI per indagare sulla sua scomparsa, ma ora che è di nuovo qui la questione non si è risolta, sono in pochi a credere che lei sia sparita di punto in bianco, senza avvertire i suoi amici, per andare a curare le sue allergie, e che la madre abbia avuto quelle reazioni perché il suo cervello non aveva realizzato che non avrebbe più potuto vederla per il periodo della cura.
E' quindi ora di fare i conti con il suo mondo e bisogna che Lily ritorni a scuola, dove incontra il suo Tristan, colui che le aveva spezzato il cuore e che ha fatto sì che lei finisse nella Salem di Lillian, Breakfast e Una: sarà, tuttavia, costretta a rivelare loro la verità su quei tre mesi e su se stessa, nonostante in un primo momento non ne avesse avuto l'intenzione, quando Carrick giunge nel suo mondo e la minaccia da parte della sua doppelganger.
Se da una parte Lily deve affrontare un enorme problema nel suo mondo, Rowan è costretto a vivere faccia a faccia con il suo senso di colpa per aver abbandonato la sua Salem nel momento del bisogno e vuole assolutamente ritornarci, solo che il tutto potrebbe accadere molto più in fretta di quanto avesse pensato e lui potrebbe non arrivarci da solo.

Come abbiamo già potuto constatare nel precedente volume, Lily è una ragazza molto determinata e lo è ancora di più adesso che sa di essere una strega: se prima era semplicemente una di quelle che potrebbero impuntarsi su qualcosa che vogliono fare e che tutti sconsigliano, adesso lo è ancora di più, il suo livello di tostaggine (se mi passate il termine) è aumentato, basta pensare a come remi contro Rowan quando lui vuole svelare ai suoi amici la verità; ma oltre alla determinazione, un'altra sua caratteristica è la curiosità, nel senso che vuole comprendere quasi a tutti i costi il perché delle azioni della Lillian dell'altra Salem, vuole capire perché ha bandito la scienza e il motivo per cui ha ucciso degli innocenti ed è per questo che non resiste al suo richiamo e che si fa trasportare nei ricordi della strega, proprio perché, nonostante tutto, vuole capire.
In questo libro, ormai ha capito di essere una strega, di avere dei poteri e di essere molto potente, perciò è anche più consapevole di questo nuovo lato della sua vita: sebbene abbia dovuto imparare tutti in fretta, è già diventata molto brava e sa che cosa fare quando è necessario anche se continua a mantenere i suoi principi, la sua umanità, mentre altre streghe non si farebbero alcuno scrupolo a possedere uno dei loro meccanici o chessò io.

Quando arrivano nella Salem di Lily, Rowan inizialmente è preso dall'esigenza di guarirla, visto e considerato il fatto che per passare da un mondo all'altro bisogna che la strega si bruci su una pira, ma man mano che le giornate cominciano a non essere più incentrate sulla cura lui non può fare a meno di adombrarsi colpevolizzandosi per il fatto di aver abbandonato i Senzaterra nel momento del bisogno ed è determinato a tornare indietro.
Quello che vediamo qui è un Rowan leggermente diverso perché è più sciolto, non è più tanto distaccato come lo era all'inizio e sembra più tranquillo, non ha più paura di scoprire in Lily Lillian perché è convinto che lei non si comporterebbe mai come quest'ultima; rimane, però, sempre calato nei suoi panni di meccanico, colui che si deve occupare della sua strega, e lo vediamo da come si comporti in ogni situazione: è molto pratico, ha sempre un piano da seguire e si impegna ad adempiere al compito che gli è stato assegnato e, oltretutto, deve anche occuparsi di addestrare Tristan, Una e Breakfast affinché diventino loro stessi meccanici e siano in grado di proteggere la protagonista in ogni situazione, soprattutto ora che il suo mondo è pieno di Ibridi, animali che sono stati creati dalle streghe e che attaccano gli esseri umani apparentemente perché è la loro natura.

Abbiamo modo in questo secondo volume di approfondire i personaggi della Salem di Lily: Tristan, Una, Breakfast, Juliet e la madre.
Partendo dai famigliari, la madre della protagonista ci era sembrata molto pazza, una donna non più in grado di distinguere la realtà perché il suo ruolo nella vicenda era quella di "veggente", colei che era in grado di vedere cosa accadeva negli altri mondi e che era impazzita proprio per questo: ora, riusciamo a vedere una donna molto più lucida di quanto ci è stata sempre presentata, ci sono momenti in cui è consapevole di quello che succede, ma altri in cui non distingue più in che mondo il suo spirito si trovi; Juliet ha un ruolo più ampio nella vicenda perché aiuterà la nostra beniamina proprio come quella dell'altra Salem ha fatto in "Attraverso il fuoco": sarà lei che la supporterà nelle decisioni e che la aiuterà anche durante l'addestramento dei suoi tre amici come meccanici.
Del Tristan dello scorso libro non ce n'è quasi più traccia: a quanto pare ha scoperto di essere innamorato di Lily e ha capito di aver fatto una grandissima capperata (ma no? Ma davvero? E meno male che te ne sei reso conto, altrimenti altri due schiaffi non te li toglieva proprio nessuno!), così adesso da una parte vorrebbe riprendersela, dall'altra ha capito che forse potrebbe essere troppo tardi e che la cosa migliore che può fare è starle vicino e proteggerla (bravo! Non mi rovinare la ship, grazie); inoltre, scopriamo anche un suo lato simpatico, che prima non avevamo notato perché eravamo troppo impegnati a inveirgli contro per quello che aveva fatto, e, sotto sotto, iniziamo ad essergli grati perché è leale verso la protagonista e si impegna a proteggerla, facendolo anche troppo bene *si mette a piangere in un angolino e a sperare che non sia vero quello che è successo*
Infine, scopriamo due nuovi personaggi: Breakfast, che mi sa tanto del giullare di turno e che è un bravo ragazzo, e Una, una ragazza che ha qualche problema con l'essere toccata e non sappiamo esattamente il perché (io un'ideuccia ce l'avrei ma non ne sono sicura) e che viene anche lei a conoscenza del mondo delle streghe, diventando perciò un meccanico come i due cicciolini sopra citati.
Ah, ovviamente rivediamo Caleb e l'altro Tristan, anche se non per tantissimo tempo, e, purtroppo, ritroviamo quel simpaticone di Carrick, che porta scompiglio nelle loro vite e che uccide un po' troppo per i miei gusti (potessi lo farei fuori all'istante).

Se il precedente libro era molto più incentrato sulla scoperta dell'esistenza di una sorta di multiverso (giusto per citare "Firebird") e dell'esistenza delle streghe, con la conseguente focalizzazione sui poteri di Lily e tutti gli annessi e connessi, ne "Il potere del fuoco" si pone una particolare attenzione sugli Ibridi, oltre che sui segreti di Lillian e su ciò che l'ha portata a compiere determinate azioni: come sappiamo e come sanno tutti: gli Ibridi sono degli animali particolari creati dalle streghe che attaccano gli uomini per farne del cibo e che, teoricamente, potrebbero anche essere addomesticati, ma il problema della loro alimentazione fa, come dire, dimenticare loro le buone maniere; un'altra cosa che è risaputa e che, una volta morti, al posto del sangue esce veleno dalle loro ferite e bisogna fare attenzione perché questo può attirare l'attenzione di altri Ibridi, più di quanto la sola presenza di carne umana non faccia già. Quello che però nessuno sa con certezza è da dove siano venuti fuori questi esseri, non possono semplicemente essere degli animali OGM (Organismi Geneticamente Modificati) e, infatti, si narra che in realtà siano anche per metà uomini, ma queste sono solo leggende; inoltre, ci sono delle stranezze che non si spiegano e che incuriosiscono Lily al punto di decidere di intraprendere un'impresa molto pericolosa alla fine del libro, come il fatto che essi non scendono mai sotto terra: perché? Cosa li spinge a rimanere in superficie? Ma, soprattutto, che cosa sono esattamente?
Queste sono le domande che si fa la protagonista e di cui credo che riceveremo una risposta nel prossimo volume, quello conclusivo.

Ancora una volta la Angelini è riuscita a coinvolgermi e a sconvolgermi: la storia si divide principalmente in due momenti, il primo forse un po' più lento dell'altro e decisamente preparativo per quello che succederà dopo, ma entrambi sono comunque pieni di azione e di avvenimenti che ti fanno venir voglia di scoprirne sempre di più perché ti vengono presentati molti interrogativi, molte cose che nessuno sa e le cui risposte arriveranno nel prossimo libro; al contempo, però, proprio perché è il secondo volume ho avuto la sensazione che non sarebbe finita bene, ma proprio per nulla: arrivati al cambio fra il primo e il secondo momento ho fatto una pausa per andare a prendermi un Kinder (la mia vita) e ho iniziato ad avere una brutta sensazione, ho iniziato a pensare che ci sarebbe stato da soffrire tanto perché è il secondo di una trilogia e vuoi che finisca bene? No, ovviamente! Già verso la metà della seconda metà del libro il mio povero cuoricino si è spezzato, ma alla fine è stato ridotto a brandelli perché, okay, tutto quello che vuoi, però... però... no, non si fa! Perché voi autori dovete sempre fare così? *corre a piangere*

Comunque, a parte i miei scleri su quel finale molto scleroso (altro che petaloso, questo sì che è un aggettivo bellissimo), questo libro mi è piaciuto molto, come al solito non preannuncia una situazione facile ma una molto complicata e spero che le sofferenze siano finite (seee, vabbe' e poi? Se non ci saranno più sofferenze ti sposerai con DB o SM? Ma va, torna con i piedi per terra Katy!)... okay, non saranno finite di sicuro, ma la speranza è l'ultima a morire, giusto?
Ora, non ci resta altro da fare se non aspettare pazientemente di trovare un momento libero per leggere il seguito, dopo di che potrò morire in pace. Anzi no, prima dovrei finire tutte le serie che ho iniziato a leggere e dovrei aspettare "Lord of Shadows" e "ACOWAR", quindi no, non potrò ancora morire in pace.
Alla prossima!
Voto:

2 commenti:

  1. Ciao! Sai che con la tua recensione sei riuscita a incuriosirmi su questa lettura? La trama non mi aveva colpito molto, poi le duologie/trilogie ecc.., non mi fanno impazzire, preferisco evitarle (anche perché spesso tra un libro e l'altro passano secoli)
    Invece la tua analisi del libro è molto interessante, un invito alla lettura. Brava!
    Ci farò sicuramente un pensierino :)

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    1. Ciao Maria! Sono contenta che ti sia piaciuta la mia recensione, ma soprattutto che ti abbia invogliata a scoprire qualcosa di più di questo libro, che secondo me è molto bello :)

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