martedì 7 febbraio 2017

Recensione L'incastro (Im)perfetto

Titolo: L'incastro (im)perfetto
Autore: Colleen Hoover
Genere: New Adult
Casa editrice: Leggereditore
Prezzo: €12.90 (copertina flessibile)
Pagine: 352






Trama
Quando Tate Collins trova il pilota Miles Archer svenuto davanti alla sua porta di casa, non è decisamente amore a prima vista. Non si considerano neanche amici. Ciò che loro hanno, però, è un'innegabile reciproca attrazione.
Lui non cerca l'amore e lei non ha tempo per una relazione, ma la chimica tra loro non può essere ignorata. Una volta messi in chiaro i propri desideri, i due si rendono conto di aver trovato un accordo, almeno finché Tate rispetterà due semplici regole: mai fare domande sul passato e non aspettarsi un futuro.
Tate cerca di convincersi che va tutto bene, ma presto si rende conto che è più difficile di quanto pensasse. Sarà in grado di dire di no a quel sexy pilota che abita proprio accanto a lei?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi nessuna gioia è venuta a presentarsi, della serie "Oh il mainagioia ti ha accompagnato per il 2016? Allora, ti farà sapere piacere che starà con te ancora un po' perché si è trovato così bene, amato, coccolato..."
Comunque, a parte questo, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che è amato da quasi tutti, tutti ne parlano bene ed è così che, dopo ere geologiche, mi sono decisa a leggerlo anch'io e ho fatto molto bene perché ho scoperto una nuova autrice di cui ho intenzione di leggere tutti i libri pubblicati (*il suo cuore: "E ti pareva! Ma sta qui non ce la fa a starsene tranquilla per due secondi? Would you please have mercy on me?"*).

Tate Collins è una ragazza di ventitré anni che studia per diventare infermiera e che ha deciso di trasferirsi a San Francisco dal fratello, colui che è sempre stato molto protettivo nei suoi confronti e che allontanava i suoi pretendenti: quando giunge all'appartamento, dopo aver incontrato Cap, ottantenne molto simpatico, e un tizio (mi dispiace ma non lo chiamerò in altro modo, nemmeno con il suo nome, perché tizio fa capire già molte cose) viscido e sposato, si ritrova a dover fare i conti con un ubriaco fuori dalla porta, salvo poi scoprire che non era un tipo qualunque ma Miles Archer, il vicino di casa, nonché collega del fratello (entrambi lavorano per la stessa compagnia aerea).
Mentre inizia la sua nuova vita a San Francisco, deve anche fare i conti per l'attrazione che prova verso il pilota, il quale non sembra intenzionato ad avere alcuna relazione: è così che, preda di sentimenti sempre più forti, accetta le condizioni di Miles, ovvero non saranno altro che "amici di letto" e lei non dovrà mai chiedere del suo passato, né avere aspettative sul futuro.
Insomma, niente sarà più come prima, diventerà tutto molto più complicato e difficile, specie se si prende in considerazione che gli deve essere capitato qualcosa che ha a che fare con una certa Rachel e che a Tate non è permesso fargli domande di nessun tipo.

Sin dai primi istanti, Tate si presenta come una ragazza tosta, di quelle che ti inceneriscono con uno sguardo se le infastidisci o, in questo caso, se ci provi e sei sposato, determinata, intelligente e simpatica, oltre che abbastanza sicura di sé, tuttavia la sua sicurezza va a farsi friggere in padella nel momento in cui incontra Miles: inizialmente non sa per che verso prenderlo, ma ne è indubbiamente attratta ed essere attratta da un tipo complicato ti manda decisamente in pappa in cervello al punto da accettare di essere solo "amici di letto", cosa che fa capire quanto sia disperatamente cotta di lui e cosa che ci fa capire che lei si innamorerà perdutamente perché, ovviamente, non si può pensare di seguire le uniche due regole con il bel pilota (capiamoci, nemmeno io riuscirei a rispettarle!).
Quello che mi è piaciuto più di lei è stato sicuramente il suo essere una persona genuina, gentile e mi è anche piaciuto il modo in cui si è sempre rapportata con il suo vicino: ci va un grande coraggio ad accettare di non impegnarsi quando il proprio cuore desidera un impegno, una relazione stabile, e forse è una cosa da pazzi perché si rischia di rimanerci male, di venire delusi nelle aspettative, poiché, nonostante tutto, lei vede che in lui qualcosa cambia, vede che prova qualcosa per lei e questo la porta a sperare in un di più che apparentemente non ci sarà; e diciamo che ci va anche un bel coraggio ad accettare di venire trattati così, insomma, lui non la tratta male, però la illude e questo fa molto male, non c'è niente di peggio nel vedersi infranti i sogni davanti agli occhi.

Miles è un ventiquattrenne con un passato difficile: dai capitoli dal suo PoV, ambientati sei anni prima dei fatti narrati, si evince che il suo comportamento deve essere collegato in un qualche modo con questa Rachel, deve essere successo qualcosa che lo ha portato a decidere di non avere più relazioni, di non amare più, di rimanere da solo, però non sappiamo che cosa.
La prima impressione che abbiamo di lui non è proprio bellissima, lo troviamo ubriaco e questo non va bene, però dopo questo inizio un po', come dire, "Ugh" scopriamo una persona molto riservata, dedita al suo lavoro e qualche volta scontrosa; tuttavia, vediamo anche un giovane uomo che deve aver sofferto molto e viene quasi voglia di abbracciarlo nei momenti più difficili, oltre che farlo sorridere perché, come penso sempre, i sorrisi di chi non sorride mai sono quelli più belli, quando vengono dal cuore.
Quando incontra la protagonista, la sua vita inizia a cambiare: sin da subito lui cerca di rimanere con i piedi ancorati sui suoi principi, sulle sue stesse regole, ma che succede se comincia a provare qualcosa di profondo? Apparentemente, la sua soluzione è quella di fare finta di niente e non ammettere i suoi sentimenti, solo che una persona a lungo andare si stanca di tutto questo, si stanca di vedere un barlume di speranza nei tuoi stessi occhi, per poi vedersi frantumare quella stessa speranza in men che non si dica, ma tutto questo non può essere aggiustato se non facendo i conti con il passato e Tate, in questo caso, non può agire per aiutare Miles, deve agire da solo su queste mine.

La particolarità di questo libro è proprio il PoV di quest'ultimo: quello della protagonista è come tutti gli altri, un normale narratore interno alla vicenda che parla in prima persona, ma quello del pilota è particolare, non sono i tipici capitoli raccontati dai maschi ma il tutto è scritto centrato, come sto scrivendo io, solo con frasi più brevi e questo penso (è una supposizione mia, non l'ha detto nessuno, che io sappia, ma mi piace pensare che sia così) che sia per il fatto che questi capitoli sono principalmente incentrati sulle emozioni, la vicenda narrata è vista attraverso gli occhi di un adolescente in preda agli ormoni e ai sentimenti, il che rende tutto più poetico e l'effetto sul lettore è d'impatto, decisamente.

Quello che mi è piaciuto di più di questo libro è stato il fatto che sia stato costruito un personaggio sull'amore. Mi spiego: se in tutti gli altri libri il personaggio dal passato problematico ha delle esperienze terribili alle spalle, come ad esempio la mancanza di un genitore, il fatto che qualcuno lo/la picchiava o chissà cos'altro, in questo caso Miles non è così duro, così irremovibile sulle sue regole per via di cosa gli ha fatto qualcuno (cioè, anche, in una piccola parte), ma per via dell'amore stesso. Lui ha paura di amare, di scoprirsi innamorato proprio perché lo è già stato in passato e non è finita come lui avrebbe sperato.
In questo caso, quindi, l'amore la fa da padrone, tutto gira attorno ad esso in una maniera ancora più totalitaria, se mi passate il termine, rispetto ad altri libri: qui, però, esso è un amore molto potente quanto pericoloso, si rischia di soffrire se ci si innamora e entrambi i protagonisti lo sanno bene, chi per via di qualcosa successa nel passato, chi per via di qualcosa che succede nel presente. Questo tipo di amore può avere, inoltre, effetti distruttivi: da una parte costituisce la speranza, speranza di poter essere felici con una persona e di poter vivere un futuro in maniera serena, speranza e convinzione che d'ora in avanti la vita non sarà più la stessa perché si potrà contare l'uno sull'altro per qualsiasi cosa; dall'altra, è illusione perché sperare troppo che l'altro cambi idea e decida di intraprendere una relazione può portare una persona a illudersi talmente tanto da o travisare i segnali, o convincersi di vedere qualcosa che viene fortemente negato, oppure sperare troppo porta ad illudersi così tanto che quando succede qualcosa che abbatte le speranze non si riesce a far a meno di soffrire, nonostante uno si fosse ripromesso di non cadere nella trappola come una pera cotta.
Ecco, questo libro è quasi una sorta di storia metanarrativa perché si parla di amore attraverso l'amore: si racconta di come nasce la storia d'amore fra due persone facendo parlare l'amore stesso che è il vero protagonista sia dei capitoli dal PoV di Miles, sia di quello dal PoV di Tate.

Insomma, questa non è una storia semplice, è molto profonda e racconta una storia che tocca il cuore, che te lo scalda, ma ti fa anche soffrire perché non puoi fare a meno di simpatizzare con i due protagonisti, di sentire le loro emozioni sulla tua pelle; vedere a che punto si spinge Tate in questa relazione-non relazione col pilota è quasi doloroso perché ti rendi conto che se n'è innamorata così profondamente da non riuscire ad allontanarsi, pur sapendo che lui non le promette nessun futuro.
Verso la fine poi si scoprono molte cose a proposito di Miles e succedono così tante fra i due che tu ti ritrovi stritolato in un vortice di sofferenza e sei più o meno così:
perché soffri insieme a loro, non puoi farne a meno.

Concludendo, perché ho parlato davvero troppo, sono rimasta entusiasta di questo libro, sapevo che la Hoover era molto apprezzata e sono stata felice di essermi decisa a leggere una sua opera perché non ne sono rimasta per niente delusa e ora che l'ho conosciuta, ho letto un suo libro, mi chiedo come mai io abbia aspettato così tanto! Probabilmente perché sono un'idiota...
Oltretutto, non solo la sua scrittura si è rivelata fluida e coinvolgente ma quelle scene lì non sono descritte in maniera troppo dettagliata, a mio parere (o forse sono io che mi sto abituando e quindi non ci faccio più caso), e di questo sono stata soddisfatta perché non le sopporto quando sono troppo volgari.
Assolutamente una lettura molto bella, profonda e toccante.
Voto:

2 commenti:

  1. ciao katy <3 conosco la hoover perchè ha già conquistato il mio cuore soprattutto con "forse un giorno", questo libro mi manca ed è assolutamente in wl spero di recuperarlo prima o poi, grazie per avermelo ricordato con la tua bellissima recensione ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ely! Io, invece, della Hoover ho letto solo questo libro, ma rimedierò al più presto perché mi ha incantata.
      P.S. Felice di averti ricordato di dover recuperare "L'incastro (im)perfetto" :)

      Elimina