martedì 11 ottobre 2016

Recensione Alba d'inchistro

Titolo: Alba d'inchiostro
Autore: Cornelia Funke
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €11.00 (copertina flessibile)
Pagine: 616






Trama
Meggie e suo padre Mo hanno il dono di far vivere le parole: ciò che leggono a voce alta, semplicemente, accade. Ma da quando loro stessi sono entrati nel Mondo d'inchiostro, sono rimasti coinvolti fino al collo nelle vite, nelle emozioni e negli inganni di questo magico universo parallelo. Incendi di villaggi ed esecuzioni innocenti avvelenano un mondo in cui dovrebbero danzare le fate e nuotare le ninfe, e Mo è costretto a dividersi tra i giorni sereni con sua moglie e sua figlia e le notti insanguinate al fianco del Principe Nero, passate a combattere gli sgherri di Testa di Serpente. E' stato proprio Mo a rilegare il Libro Vuoto che dà l'immortalità al malvagio signore, ma sa anche che presto il volume si deteriorerà. Perché non tutto è scritto, e il destino di ciascuno è ancora aperto.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e sto lentamente sprofondando nel mainagioia, che è ormai diventato il mio motto e che avrei dovuto dire l'anno scorso come motto latino quando il professore ha chiesto alla classe di trovare qualcosa che avremmo scritto su un nostro ipotetico stemma, perché siamo ancora soltanto all'inizio della scuola...
A parte questo, oggi vi parlo di un libro molto bello dal finale da me ribattezzato come "mainagioia, è stato un piacere vederla sconfiggere e non vedere altre morti. Grazie Cornelia!", un ultimo volume che ha concluso in maniera perfetta questa trilogia e che alla fine mi ha fatto gioire perché tutto è andato per il meglio.

Dopo lo scambio che ha fatto Dita di Polvere per salvare Farid, Meggie ha ormai richiamato nel Mondo d'inchiostro Orfeo, ma questo passa le giornate a far apparire casse piene di denaro e tesori per diventare più ricco; nel frattempo, Mo è sempre più coinvolto nella parte di Glandarius, la notte aiuta il Principe Nero a combattere il nemico e non dice mai a nessuno dove va, finché, un giorno, decide di andare a corte da Balbulus (l'illustratore) e viene portato da Violante, che gli propone un accordo per uccidere Testa di Serpente, il padre diventato immortale con il libro che aveva rilegato e che adesso sta cadendo a pezzi perché lo stesso libro si sta disintegrando.
Il brigante è sempre più in pericolo perché c'è una taglia sulla sua testa e non bisogna solo guardarsi dall'immortale, ma anche da Orfeo che ha deciso che la storia appartiene a lui e che Fenoglio è soltanto un incompetente perché ha lasciato molte cose in sospeso.
Riusciranno a rimettere a posto la storia? Fenoglio tornerà a scrivere? Ci sarà un lieto fine?

Dunque, in questo volume il protagonista diventa Mo per via di questa sua doppia personalità, tutto ruota attorno a lui, mentre prima la storia ruotava molto di più attorno a Meggie, alla sua capacità di portare personaggi fuori dalle storie o di entrarci, alle sue avventure nel Mondo d'inchiostro, mentre qui il protagonista indiscusso è Glandarius.
Abbiamo, quindi, la possibilità di vedere di più il personaggio di Mo e lo vediamo in un momento delicato: innanzitutto, questa volta è lui a voler rimanere all'interno di questa storia, non più la moglie e la figlia, perché sente che c'è bisogno del suo alter-ego per risistemare i fatti, il Principe Nero è ormai troppo vecchio per fare il Robin Hood della situazione e lui stesso è il mezzo che potrebbe essere più efficacie; deve fare i conti con la sua doppia personalità, da una parte è sempre il solito rilegatore che ama la sua famiglia, ma dall'altra è un uomo che uccide, che diventa freddo e che è determinato a mettere a posto la situazione che sta degenerando sempre di più, soprattutto ora che è arrivato anche Orfeo, quel personaggio odioso che più non si può, che pensa solo a se stesso, che si crede chi sa chi, egoista ed egocentrico in una maniera assurda, insomma uno di quei personaggi che vorresti vedere nella fossa già al primo incontro (senza offesa eh, Orfeo, ma stai sulle scatole a tutti).

Meggie, dal canto suo, adesso si divide fra due pensieri, ovvero il "voglio tornare a casa, chissene di questi qua" e il "devo rimanere e cercare di aiutare Mo che invece vuole rimanere, oltretutto c'è Farid... e Doria": in questo volume la vediamo di meno dei precedenti, però rimane sempre determinata a fare quello che ha in mente, determinata ad aiutare il padre e la ritroviamo sempre piena di amore per lui. Però devo ammettere che all'inizio le avrei dato volentieri due sberle: scusami tanto, ma non puoi arrabbiarti con tuo padre se adesso è lui a voler rimanere e se gli importa parecchio di quello che potrebbe succedere nella storia senza di lui! Prima c'eravate tu e tua madre, insomma, una volta per uno: non potete biasimarlo!

Farid, un personaggio che mi piaceva tanto, in questo volume ha iniziato ad attirare la mia ira (che ultimamente sta crescendo, sempre più spesso mi sale l'Avada Kedavra nei confronti dei vari personaggi quando fanno cose sbagliate) perché passa tutto il tempo a dire "Dita di Polvere di qua, Dita di Polvere di là" e dopo un po' è diventato pesante, senza considerare il fatto che ha trascurato Meggie (ma sei proprio stupido! Hai la fortuna di avere una ragazza e cosa fai? Ti preoccupi più del tuo maestro che di lei! Ma non sei normale, senza offesa) e ogni 3x2 il suo pensiero va al mangiafuoco: ora, io posso capire tutto, ma almeno quando fai certe cose per riportarlo indietro, usa il cervello! Ne sei dotato anche tu! Poi povero cervello che si sente trascurato... non si trascurano i cervelli...

Fra gli altri personaggi, abbiamo Resa, che vuole tornare a casa come la figlia e che inizia a non riconoscere più il suo uomo perché sta diventando un'altra persona, oltretutto si preoccupa moltissimo proprio per questo motivo e per il fatto che praticamente tutti stanno cercando il famoso brigante; poi, ritroviamo Elinor e Dario, la prima che sta cadendo in depressione, diventa sempre più isterica, perché i suoi parenti mancano all'appello da tre mesi e lei non li può raggiungere, mentre il secondo è costretto a sorbirsi questa donna tutti i giorni e deve armarsi di una santa pazienza per non lasciarla da sola e andarsene a riposare le orecchie (povero Cristo, dovremmo fargli una bella statua); c'è sempre e ancora Fenoglio, che non capisce perché le parole lo abbiano abbandonato e chi stia mettendo scompiglio nella sua storia, Testa di Serpente, che vuole a tutti i costi rimanere immortale e che vuole veder morire il brigante che ha minato alla sua immortalità, Violante, che vuole il trono d'Ombra e si crede più furba di tutti, e Jacopo, un bambino di circa sette anni che mette i brividi a causa della sua freddezza e del fatto che sembra spietatissimo.

Poi ci sono nuovi personaggi, alcuni molto carini, altri... meglio non parlarne... però quello su cui voglio spendere un paio di paroline è Doria, un ragazzo che va un po' dietro a Meggie, coraggioso, tenero ma non sdolcinato, insomma è bellissimo, fa il naso a Farid che non si vuole dare una svegliata e sarebbe tanto bello averlo nella vita reale, ma, ahimè, è fatto d'inchiostro... e come lui anche Daemon Black, Christian Kelly, Dorian, Peeta, Khalid e tanti altri, troppi *va in un angolino a disperarsi perché il ragazzo dei suoi sogni fa parte di un libro*

Comunque, a parte gli scleri e le imprecazioni che stanno sgomitando nella mia testa (perché gli alieni Luxen non sono giunti ancora sulla terra?! Me lo vuoi spiegare tu che sei Lassù, che vedi tutto e che sai tutto?!), direi che posso passare alla conclusione, anche perché devo andare a fare i compiti... che bella vita... bellissima... stratosferica... ok, la smetto di cincischiare e vado al punto.
Dunque, devo dire che questo volume mi è piaciuto molto, un po' di più degli altri e mi ha tenuta incollata alle pagine con più facilità dei suoi predecessori, che, nonostante fossero super interessanti, più volte avevo messo da parte per qualche minuto durante la lettura per andare a gironzolare su YouTube, anche perché questa volta ero nella casa che abbiamo affittato, non quella dei nonni, dove Internet non esiste e i giga stavano andando a farsi friggere in padella, quindi non c'era proprio nient'altro d'interessante da fare a parte leggere e ogni tanto guardare le Olimpiadi (se non sbaglio l'ho finito proprio il 21, giorno della chiusura dei Giochi).
Mi è piaciuto moltissimo come la Funke ha curato la caratterizzazione di Mo, il suo sdoppiamento aka disturbo bipolare quasi alla Dottor Jekill e Mr. Hide, perché si vede proprio come lui si sdoppia e come se ne rende conto, come se ne rendono conto anche gli altri.
Devo ammettere che inizialmente Meggie e Resa stavano attirando la mia ira, ma poi dopo si sono riprese, mentre Farid si è proprio reso odioso (non lo odio, chiariamoci, però poco ci manca) con quel suo voler a tutti i costi il ritorno di Dita di Polvere, cosa che lo allontanerà da Meggie stessa (SPOILER che poi cosa ti ingelosisci se lei guarda un altro? L'hai voluta tu! E poi, ciccio caro, non vale alla fine tentare di farla rimanere con lei, quando ormai hai capito di averla persa: ti sta bene! FINE SPOILER)
Insomma, mi è piaciuto veramente tanto e se c'è una cosa che mi ha insegnato è che la storia non la scrivi solo tu: puoi anche essere l'artefice, colui che tiene le briglie, ma ci saranno dei momenti in cui qualcuno o qualcosa la porterà in direzioni inaspettate e sarà poi tuo il compito di metterla a posto, nel caso in cui vada in una direzione sbagliata, o di seguirla, inoltre tutti quelli che incontrerai in questo viaggio che è la vita potranno contribuire a scriverla e a cambiarla in meglio o in peggio.

Una storia molto bella che ti fa chiedere seriamente per quale dannatissimo motivo nessuno possa entrare nella propria storia preferita o far uscire dal libro il nostro personaggio del cuore (ah, Daemon, perché non sei reale? Non ti voglio solo per me, puoi anche clonarti per tutte coloro che ti vorrebbero nella propria vita, ma, ti prego, diventa reale!) e ti illude anche che una cosa simile possa accadere, della serie mainagioia forever, però è veramente bella, merita di essere letta perché è capace di farti sognare grazie alle vicende e al Mondo d'inchiostro che è molto bello, sebbene gli avvenimenti non siano sempre bellissimi.
Alla prossima!
Voto:

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