martedì 18 ottobre 2016

Recensione Sangue Amaro

Titolo: Sangue Amaro
Autore: Angela D'Angelo
Genere: Contemporary Romance
Casa editrice: Self Publishing
Prezzo: €7.00 (copertina flessibile)
             gratis (ebook)
Pagine: 160






Trama
Ci sono luoghi in cui ogni giorno è una lotta alla sopravvivenza, dove l'aria avvelena il sangue.
Antonio vive a Scampia, un quartiere dimenticato da Dio e dallo Stato. Sulle sue spalle grava la responsabilità di crescere il fratellino Gabriele, inserito in un programma di recupero per minori a rischio.
Ci sono persone che combattono e non si arrendono al senso d'impotenza.
Greta è una psicologa. La sua vita non l'aveva preparata al degrado delle Vele, alla silenziosa battaglia ingaggiata da un ragazzo cresciuto troppo in fretta e da un bambino che fatica a riconoscersi nei suoi coetanei. 
Ci sono legami che nascono a dispetto delle barriere innalzate dai pregiudizi e dalla società.
Antonio, Greta e Gabriele sono tre figli di una terra amara. Le loro esistenze si intrecciano, si scontrano e si completano sullo sfondo di una realtà difficile e pericolosa, che li minaccia e sembra precludere loro ogni possibilità di avere un futuro.
Sangue Amaro. Una storia di fiducia, di amore, di speranza.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e a partire da oggi mancano otto giorni otto all'uscita di "Oblivion-Opal" e io sto facendo il conto alla rovescia, perché ho bisogno di avere tra le mani questo libro dal finale in stile mainagioia e perché mi piacerebbe tanto vedere una gioia all'orizzonte in questo periodo (ovviamente, la gioia sarebbe nell'averlo tra le mani, visto che il libro in sé non si può dire sia proprio pieno di allegria)... Che poi, altro quesito esistenziale, perché continuo a leggere libri dai finali strazianti in stile mainagioia? Ma un libro che mi faccia ridere come se non ci fosse un domani, non me lo posso trovare?
Comunque, procediamo con la recensione, che è meglio.

Greta è una donna di ventotto anni che lavora come psicologa in un centro di recupero per bambini a Napoli: fra questi, il caso più complicato è quello di Gabriele, un bambino di sette anni che non lega con i coetanei e che sembra idealizzare il fratello Antonio come un eroe.
Greta è segretamente attratta da Antonio, ma ogni volta che si ritrova vicino a lui, lui stesso non le lascia dimenticare il fatto che viene da una famiglia di mafiosi e la accusa di avere pregiudizi nei confronti suoi e del fratello. Un giorno si mettono insieme, ma le cose non sono facili perché lui non parla di sé, non dice niente della sua vita e il più delle volte si adombra senza motivi apparentemente palesi, e quando le cose sembrano finalmente funzionare, quando sembra che per il piccolo Gabriele non ci siano problemi riguardo a questa loro relazione, la mafia torna a ricordare loro che non ci si può tranquillizzare e che non ci si può sottrarre a essa senza conseguenze.

Dunque, questa storia non è la classica storia d'amore, lui bello e dannato, lei la ragazza più innocente del mondo, perché in sottofondo c'è un tema piuttosto forte e delicato e che ci riguarda abbastanza da vicino perché nel nostro paese è una cosa all'ordine del giorno: la mafia. Quella cosa che ti attanaglia, che non ti fa respirare soprattutto per via del fatto che il più delle volte uno non si può tirare indietro di fronte a certe richieste, sebbene siano sbagliate e contro la legge, perché le ripercussioni non solo sono sul diretto interessato, anzi più spesso vengono minacciate intere famiglie. Questo fenomeno, se così si può chiamare in modo eufemistico, è molto radicato qui in Italia ed è abbastanza dappertutto, ma soprattutto al sud e, in particolare, in Sicilia e a Napoli e dintorni, e questo libro ci presenta la situazione vista dagli occhi di chi è impotente e di chi vive nella paura che un giorno qualcuno bussi alla porta e minacci le persone che ama, una situazione in cui conosciamo anche i pregiudizi nei confronti di chi abita in quartieri poco raccomandabili e in cui vediamo sbocciare un amore che aiuterà ad andare avanti e che cambierà qualcosa nelle vite di entrambi i diretti interessati.

Greta è, dunque, una ventottenne che ha studiato per dieci anni per diventare psicologa e che adesso lavora a contatto con bambini un pochino problematici: fra questi c'è Gabriele, un tipetto al quanto particolare che lei ha preso particolarmente a cuore; inoltre, prova qualcosa verso il fratello del piccolo e il rapporto che si verrà a creare fra i due sarà qualcosa di molto profondo, però venato dalla consapevolezza che potrebbe non essere facile, per via del contesto in cui vivono e per via del fatto che lui tende a tenersi tutto dentro, a non parlarle.
Personalmente, il suo personaggio mi è piaciuto molto perché si dimostra forte anche quando è fragile, riesce a farsi forza nonostante la situazione possa non essere molto bella e non si lascia perdere d'animo.

Antonio è una sorta di bad boy alla Daemon Black: all'inizio è piuttosto duro con Greta, ma a un certo punto si scopre che a lei ci tiene ma non sa come far funzionare le cose fra loro a causa del quartiere in cui vive, a causa della mafia che potrebbe chiedergli un favore che non potrà rifiutare a meno di non mettere a rischio le persone che ama; inoltre, proprio come il dolce alieno (oddio, dolce forse è una parolina grossa, soprattutto visto come si comporta all'inizio), farebbe qualsiasi cosa per il fratellino, per farlo vivere sereno senza paura, e questo fatto lo rende un uomo nobile, di quelli che pensano agli altri prima di se stessi e che vogliono solo il meglio. Però, devo dire che dovrebbe fare un po' di pratica e sforzarsi a parlare, non tenersi tutto dentro perché si potrebbero creare delle incomprensioni.

Gabriele è un bambino tanto carino che vorresti tanto avere nella tua vita perché sembra essere molto maturo per la sua età: ha dei problemini a socializzare con i coetanei, però non si isola completamente, ogni tanto lascia entrare Greta nel suo mondo e si dimostra come tutti i bambini, mentre talvolta di fronte al fratello vuole fare il grande e non vuole deluderlo. Diciamo che la sua piccola esistenza non è stata facile, vivendo a Scampia, però adesso ci sono momenti in cui riesce a non pensarci, a svagarsi, soprattutto alla fine, sebbene sia spesso preoccupato per quello che potrebbe essere fatto al fratello.

Tramite questa storia l'autrice, a mio parere, vuole farci passare un messaggio: non smettete di sperare e combattete contro i soprusi per un mondo più giusto.
La speranza è qualcosa di fondamentale di questi tempi perché è quella che ci ha sempre fatto andare avanti e che continua a farlo; se speriamo in un mondo migliore, vuol dire che saremo ancora vivi, se speriamo in qualsiasi cosa, vuol dire che saremo ancora vivi, ed è importante sperare perché è il futuro e perché il futuro sono i più piccoli che devono essere istruiti per comprendere anche le difficoltà che potrebbero incontrare.
Combattere per un mondo migliore è una cosa piuttosto difficile, perché, a volte, per quanto uno combatta c'è qualcun'altro che potrebbe remare contro o che vanifica quello che è stato fatto: però, combattere per avere qualcosa di migliore, per far vivere le persone in una situazione migliore, più felice, è qualcosa di non impossibile, anche se non è immediato; molto spesso tutte le battaglie che facciamo sono complicate e difficili, ma se non ci perdiamo d'animo potremmo anche uscirne vincitori. Per ottenere un mondo più giusto gli ostacoli sono tanti, ma talvolta bisogna cambiare le regole del gioco e non aver paura delle conseguenze, accettarle e cercare anche di fare i meno danni possibili nel momento in cui si cambia strategia.

Un'altra cosa che insegna è proprio il fatto di non aver paura: tutti noi abbiamo delle paure, ma dovremmo cercare di superarle, sebbene, ancora una volta, non sarà una cosa facile (ma d'altronde, che gusto ci sarebbe se fosse tutto facile come schioccare le dita?); superare le proprie paure è un grande passo, specie se la paura è nei confronti di qualcuno molto prepotente che incute timore solo a nominarlo.
E, a proposito della mafia, dovremmo imparare a combatterla senza la paura delle conseguenze, perché saranno sempre un po' terribili, sia che falliamo sia che vinciamo, e in teoria dovremmo anche cercare di metterla da parte per le persone che verranno dopo di noi, per dar loro qualcosa in cui sperare e un mondo un po' migliore di quello in cui ci troviamo adesso, magari con qualche problema in meno (tanto, i posteri avranno di sicuro altro di cui preoccuparsi perché i problemi sono come le caramelle: uno tira l'altro).

Per concludere, questo racconto non parla di una semplice storia d'amore con i problemi che ci sono in qualsiasi altro libro di genere New Adult e ci riguarda anche da vicino perché la realtà presentata la viviamo praticamente ogni giorno, è parte del nostro paese, sia che siamo del nord, del sud o del centro, in un qualche modo ci rientra sempre che si parli di una struttura abusiva, di una fabbrica in un posto in cui non dovrebbe essere e che produce materiali che non dovrebbe produrre e tanto altro.
Ci presenta una lotta di un uomo che deve badare al fratellino e che vuole non vederlo immischiato in faccende simili, un uomo che vorrebbe essere felice ma che deve tenere conto di alcune personcine tanto carine.
Insomma, una storia da leggere, se non lo si è ancora fatto, perché è molto bella e perché non è la solita storia d'amore trita e ritrita.
Voto:

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