martedì 4 ottobre 2016

Recensione Chaos

Titolo: Chaos
Autore: Lauren Oliver
Genere: Distopico
Casa editrice: Piemme
Prezzo: €17.00 (copertina rigida)
Pagine: 384






Trama
Nel mondo di Lena l'amore è bollato come delirium, una terribile malattia che va estirpata da ogni ragazzo. Lena non vede l'ora di ricevere la cura, perché ha paura di innamorarsi, ma proprio il giorno dell'esame conosce Alex, un ragazzo bellissimo e ribelle. L'amore tra Lena e Alex cresce ogni giorno di più, fino a che i due innamorati non decidono di scappare nelle Terre Selvagge. Ma purtroppo i piani non vanno come previsto... Lena si ritrova sola, senza Alex, che è rimasto dall'altra parte della rete, e senza la vita che conosceva. Vuole dimenticare quello che è successo, perché ricordare fa troppo male. Adesso è il tempo di farsi nuovi amici ed è il tempo di unirsi alla ribellione: contro chi vuole estirpare la possibilità di amare dal cuore di tutti gli uomini e contro chi le ha portato via Alex...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi non ho niente di bello da raccontarvi, a meno che non vogliate sapere come va la scuola, e in quel caso vi risponderei che non ho mai sentito la mancanza di qualcosa quanto quella dell'estate appena passata perché adesso incominciano le verifiche, quindi meno tempo per leggere, meno tempo per serie TV, più tempo per chiedersi per quale dannatissimo motivo non sono nata sul pianeta Lux...
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi del secondo volume della serie di "Delirium", un secondino molto bello, in cui ho sofferto per via di Alex, ma in cui ho anche sclerato un paio di volte a causa di alcuni avvenimenti.

Dopo essere riuscita a scavalcare la recinzione e arrivare nelle Terre Selvagge e dopo aver visto Alex morire davanti ai suoi occhi, Lena viene salvata da Raven che la porta nel suo covo, dove ci sono altri Invalidi (chiamati così perché persone che vivono nelle Terre e non sono stati curati): ben presto, dopo aver ripreso le forze e mentre cerca di superare il dolore per la perdita del ragazzo che ama, dovrà aiutare l'intera comunità, ma ben presto le cose si metteranno male e saranno costretti a fuggire per non essere presi dalle Iene (un altro tipo di Invalidi).
Nel presente, Lena è a New York City come infiltrata per conto della Resistenza e deve raccogliere informazioni a proposito dell'ALD a cui capo c'è Thomas Fineman, padre di Julian, un ragazzo che ha preso il cancro parecchie volte e che verrà, finalmente, curato durante una manifestazione pubblica: in questa, però, arrivano le Iene e lui e la protagonista vengono presi, messi in una cella senza sapere come uscire e perché sono lì dentro. Saranno, quindi, costretti a stare vicini, un'Invalida e un ragazzo che crede nella cura, ma dovranno anche allearsi per riuscire ad andarsene.

Dunque, che cosa dire? Iniziamo con l'affermare che questo libro è stata un'esperienza un po' dolce-amara perché la perdita di Alex è stata molto dolorosa per noi e per la protagonista, ma soprattutto è stato doloroso vederla ricordare i momenti trascorsi insieme e anche il modo in cui se n'è andato: diciamo che per tutti, penso, il finale del precedente volume è stato piuttosto triste, abbiamo visto qualcuno morire pur di mettere in salvo la persona che ama, abbiamo visto qualcuno mettere gli altri davanti a se stesso, volerla proteggere dalla società e farle capire quanto le cose siano sbagliate, quanto la cura annulli la persona annullandone le emozioni e i ricordi. E ora, questo libro ogni tanto ci ricorda quale persona sia stata lasciata dall'altra parte, una persona senza paura di salvare chi ama, con il solo intento di farla arrivare in un posto dove i sentimenti non vengono messi a tacere da nessuno; così ci fa provare tristezza, dolore, ma anche una sorta di felicità nel vedere che Lena riesce a, in un qual certo senso, convivere con questo dolore senza lasciarsi consumare, ma reagendo.

Lena, qui, acquista la consapevolezza della sua nuova libertà, ma è comunque velata dalla tristezza e dal dolore per aver perso la persona che amava e per aver lasciato anche la sua migliore amica e Grace, la cuginetta tanto carina e pacioccosa. E' sempre determinata a non piangersi addosso e a darsi da fare, ad aiutare Raven e la combriccola con le provviste, con l'acqua e con tutto quello che ci sarà da fare quando dovranno cambiare rifugio.
Nonostante tutto, continua a sperare che Alex non sia veramente morto, però non riesce a smettere di ripensare ai regolatori che si stringevano attorno a lui e il dolore rimarrà finché non incontrerà Julian e allora inizierà a sperare di aver trovato qualcun altro (non fraintendetemi, non lo fa subito, passa qualche giorno prima che decida di fidarsi e inizi a "sentire scosse" ogni qualvolta lui la tocchi).
Ammetto che in questo volume mi è piaciuta parecchio perché ha abbandonato la paura, è più forte, però vederla con qualcun altro dopo sei mesi (sei mesi! Certo che potevi aspettare un po' di più prima di pensare a qualcun altro in quel senso, in genere la gente ci mette di più quando muore il proprio amore, almeno nove mesi se non anche un anno) mi ha provocato una fitta di dolore al cuore perché, una parola, Alex.

Julian è un ragazzo che ha contratto il cancro parecchie volte durante la sua breve vita e che è stato, quindi, altrettante volte in un ospedale per le varie visite e per le varie operazioni: ora sta per ricevere la cura durante una manifestazione pubblica, anche se sa benissimo che ha poche probabilità di vivere per via delle sue precedenti operazioni, e deve fare ciò a sostegno dell'ALD (America Libera dal Delirium), l'associazione al cui capo c'è suo padre; però viene rapito e si ritroverà in una cella insieme a una ragazza, cosa super strana perché non ha mai avuto contatti con i suoi coetanei, figuriamoci con qualcuno del sesso opposto.
Diciamo che all'inizio mi stava molto antipatico perché stava prendendo il posto di Alex e perché mi sembrava un po' piagnucolone, ma poi la mia antipatia verso di lui è diminuita leggermente vedendo che tutto sommato non è malaccio, quando ci si mette è anche bravo a prendersi cura della protagonista e ad aiutarla a fuggire dai loro carcerieri.

A parte loro due, altri personaggi importanti sono Thomas Fineman, il padre di Julian nonché il capo dell'ALD nonché un uomo che mi fa un po' paura con la sua faccia fredda e parecchio irascibile, Raven, colei che è a capo del gruppo in cui finisce Lena quando raggiunge le Terre Selvagge e che è un personaggio molto autoritario, che non ama essere contraddetta e che vuole mostrarsi sempre forte davanti a tutti, Blu, una ragazzina che ricorderà Grace alla protagonista, Sarah, un'altra ragazzina, un bel peperino, Tack, colui che litiga spesso con Raven, ma che sotto sotto la ama, e poi ci sono tanti altri personaggi che si vedono per poco tempo come Hunter, Nonno, Squirrel e altri.

In questo libro facciamo la conoscenza delle Iene: prese spesso per Invalidi, sono delle persone che adorano mettere zizzania all'interno della loro società incrementando l'odio delle persone nei confronti dei non-curati, visti come bestie che non hanno pudore e che sono infette dal delirium amoris nervosum, malattia terribile che porta addirittura alla morte e che la gente spesso pensa si trasmetta anche solo guardando chi è infetto (stupidi, senza offesa).
Ed è grazie a loro che capiamo quanto sia profonda la superstizione della gente: non esitano a prendere per infetti tutti quelli che fanno cose "sbagliate" da loro punto di vista, senza neanche capire che non sono tutti uguali; ma soprattutto vediamo quanto siano tutti degli emeriti ipocriti (senza offesa eh) perché guardano i non-curati come un tempo si guardavano i lebbrosi e non capiscono che odiandoli odiano i se stessi pre-diciotto anni perché anche loro lo erano un tempo e di certo non si mettevano a giudicare i loro coetanei quando non avevano ancora raggiunto la maggior età, quindi io mi chiedo: ma pensate di essere persone normali? Come quelli che rinnegano e odiano il proprio passato nel caso in cui siano stati in contatto con qualcuno con cui non dovevano...

Va beh, io come al solito divago e mi perdo, però ora è il caso di concludere perché devo andare a mangiare e poi a studiare *inizia a pregare Zeus e tutti gli dei di questo mondo perché la salvino e inizia a chiedersi perché nessun alieno sia giunto sulla Terra, l'abbia vista, si sia innamorato di lei e l'abbia portata sul suo pianeta*.
Con questo secondo libro l'autrice sta preparando il terreno per permetterci di capire quanto le cose siano complicate, fra chi si spaccia per chi non è, chi è alleato con qualcuno di impensabile e un sacco di altre cose che ti fanno girare la testa solo al nominarle; inoltre, ci presenta un mondo nuovo, in cui la gente è libera di provare quello che vuole e libera da costrizioni, ma in cui le condizioni di vita non sono delle migliori perché ci troviamo in mezzo alla natura quasi selvaggia, per bere bisogna prendere l'acqua nei fiumi e metterla a bollire per evitare di star male bevendola, non ci sono comodità, ma vediamo anche un mondo in cui i contatti con le città dei curati sono molti di più di quanto ci si aspetterebbe perché i Simpatizzanti sono dappertutto e gli infiltrati pure.
Un continuo che mi è piaciuto parecchio, sebbene senza Alex sia stata una lettura un po' amarognola, soprattutto quando Lena si è messa con Julian dopo soli sei mesi (non smetterò mai di ripeterlo: sei miseri mesi!) e quel finale è stato tanto bello da fare salti di gioia, ma anche triste perché lui li ha visti baciarsi e qui non dico altro perché ne parlerò meglio nella recensione di "Requiem" che vedrete martedì. Di certo, qui i cuoricini vari potrebbero prendersi un bel po' di colpi e strattoni perché l'autrice si diverte a farci soffrire... e, ultima considerazione, grazie tante autori perché grazie a voi il mainagioia si sta espandendo sempre di più, forse dovreste iniziare a chiamare i vostri libri "E l'#mainagioia sia sempre con voi".
Voto:

3 commenti:

  1. Nuova iscritta ♥
    Amo il tuo metodo di giudizio mettere i volti dei personaggi più amati è stata una scelta geniale *^*

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  2. Nuova iscritta ♥
    Amo il tuo metodo di giudizio mettere i volti dei personaggi più amati è stata una scelta geniale *^*

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