martedì 21 agosto 2018

Recensione Iron Flowers

Titolo: Iron Flowers
Autore: Tracy Banghart
Genere: YA Fantasy
Casa editrice: DeAgostini
Prezzo: €15.90 (copertina rigida)
Pagine: 382






Trama
Non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione. Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell'erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l'indomabile Nomi a essere stata scelta come compagna del principe, e non Serina. E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull'isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. E' così che entrambe si trovano prigioniere: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c'è soluzione, l'unica soluzione è cambiare le regole.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e in questo momento mi trovo in macchina, mentre stiamo tornando a casa con la mia famiglia, dalla nostra gatta, che abbiamo lasciato alle cure della zia, dai miei compiti, che adesso dovrò riscrivere in bella, e dalla tranquillità della mia cameretta. Ed è così, quindi, che le vacanze stanno arrivando alla fine, mancano solo più una ventina di giorni ormai all'inizio della scuola, del mio ultimo anno, quindi voglio cercare di trascorrere questi ultimi tempi di tranquillità al meglio, riposandomi per bene per ripartire al meglio.
Anyway, oggi vi porto la recensione di un libro che mi aveva incuriosito sin dal momento in cui avevo visto la copertina in libreria, soprattutto perché la trama mi era sembrata molto simile a "The Selection" e mi aveva incuriosito tantissimo.

La storia è quella delle due sorelle Tessaro: Serina e Nomi.
La prima è la più grande ed è sempre stata educata dalla madre per poter diventare una Grazia, una delle mogli del Supremo, ovvero del Re, e per poter quindi fuggire da un destino peggiore, di certo non in mezzo agli agi di corte, a fianco di un uomo probabilmente non di suo gradimento e costretta sicuramente a dare alla luce dei bambini.
Serina è l'emblema di quello che dovrebbe essere una Grazia: è bella, elegante, raffinata, sa esattamente come comportarsi per compiacere il Principe, colui che dovrà scegliere le sue prime tre Grazie, e come comportarsi in generale a corte. A questo è stata dedicata tutta la sua vita. Ma alla fine, qualcosa va storto e si ritrova nei panni della sorella, come sua ancella. Nemmeno così riesce però a vivere la vita di corte: assumendo su di sé ogni responsabilità per salvare Nomi, Serina viene mandata al Monte Rovina a scontare la pena del suo crimine. Qui scopre una società molto diversa da quella in cui è sempre vissuta: sull'isola ci sono quattro gruppi di donne, tutte aventi commesso dei crimini, e per potersi sfamare ognuno di questi deve scegliere la propria Campionessa e mandarla nell'arena a combattere. Chi sopravvive, porta cibo al proprio gruppo; chi muore o si arrende, costringe le sue compagne al digiuno.
In questo contesto, dove ancora una volta gli uomini comandano, Serina cercherà di trovare un'alternativa alla loro condizione, ma non sarà facile riuscire a far capire alle altre donne che tutto ciò non è giusto e che bisogna combattere e prendere in mano il proprio destino.

Nomi è la sorella minore, gemella di Renzo, fratello dal quale non si è mai separata per tanto tempo, e che ora si ritrova in una situazione a cui non era preparata e in cui non avrebbe mai desiderato finire. A differenza della sorella maggiore, lei è sempre stata molto più ribelle, ha sempre voluto studiare siccome soltanto i maschi possono andare a scuola e ha sempre voluto imparare a leggere, così si è fatta insegnare dal fratello di nascosto, senza che nessun altro, Serina a parte, lo venisse a sapere, perché nella loro società alle donne non è permesso leggere.
E' sempre stata, in poche parole, una ragazza molto più sveglia di quanto avrebbe dovuto essere, con questa sua consapevolezza della condizione in cui versano le donne. Potete immaginare, quindi, la sua sofferenza nel dover abbandonare la sua famiglia per andare a sostenere come ancella la sorella in qualità di Grazia; non parliamo poi dello sgomento che è arrivato quando il Principe Malachi ha scelto lei, e non Serina, proprio come Grazia.
Da questo momento, la sua vita non sarà più la stessa. Senza sorella e senza l'ausilio della famiglia, Nomi si ritroverà a dover imparare in fretta come comportarsi in questo suo nuovo ruolo e come ribellarsi a questo sistema che la vuole schiava di un Principe a quanto pare senza cuore e perfin peggiore del Supremo, e in tutto questo deciderà di fidarsi di Asa, il fratello del Principe, che sembra essere la sua unica speranza per potersi liberare da questo fardello e ricongiungersi alla sorella.
Solo che non tutto è come sembra, forse potrebbe esserci in ballo molto più di quanto lei possa anche lontanamente immaginare.

La società, come avrete potuto capire, mette in mostra un tema che ancora oggi è molto importante, quello del ruolo delle donne: in questo mondo, le donne sono subordinate agli uomini, sia quelle più povere, sia le Grazie del Supremo. Sono gli uomini ad avere il potere, le donne hanno soltanto il compito di sfornare teneri bambini, non possono leggere e non possono nemmeno andare a scuola. Si trovano, in breve, in una posizione subordinata, e come tali non hanno praticamente alcuna importanza, tant'è che non possono nemmeno sposarsi per amore.
Le più povere, poi, sono costrette a una vita ancora più misera delle nobili, perché non sguazzano nella ricchezza e nella consapevolezza di poter avere un'esistenza tranquilla.
Le Grazie, poi, sono donne in una posizione privilegiata: sono le amanti del Supremo, vengono convocate a seconda di quello che lui desidera e rimangono a palazzo fintanto che riescono a compiacere a pieno il sovrano e a non commettere errori di nessun tipo.
Insomma, è una società molto interessante, soprattutto poi quando si scopre come è nata, e non vedo l'ora di scoprire se e come si riuscirà a cambiare la situazione femminile.

In questo senso, la storyline migliore è quella di Serina. Come personaggio, lei subisce una crescita straordinaria, perché abbraccia le idee che prima erano soltanto della sorella e diventa più matura, cosciente della sua vera condizione e cerca veramente di cambiare la situazione, capisce che tutto quello che succede nell'isola è sbagliato e col tempo prende consapevolezza di questo.
Invece, il PoV di Nomi non è stato così interessante, o meglio, diciamo che non ha spiccato per originalità: l'ho trovato un mix di "The Selection" e "Regina Rossa", molto simile a quest'ultimo per certe dinamiche, e diciamo che questo ha fatto perdere un paio di punti alla storia di Nomi... alcune cose erano veramente troppo simili, e benché comunque mi sia piaciuta molto anche la parte all'interno del palazzo, avrei voluto vedere qualcosa di leggermente diverso. Poi, diciamocela tutta, fra le due sorelle lei è quella che non ha usato a pieno la testa: si è lasciata un po' abbindolare, credendo di poter cambiare la sua condizione seguendo ciò di cui aveva bisogno, seguendo la prima speranza che le è passata davanti agli occhi, senza rendersi conto che prima di fare qualsiasi cosa bisogna ragionare, non essere impulsivi.
Meno male che almeno questa piccola nota negativa abbiamo una gioia, ovvero Malachi: lui è il Principe, un ragazzo un po' scontroso e ombroso, ma che sotto sotto nasconde un'anima buona. Il suo personaggio è veramente interessante, è tormentato al punto giusto e, niente, non vedo l'ora di scoprirne di più, perché mi intriga troppo. Ah, come farò a resistere senza di lui fino al prossimo anno?

Concludendo, tutto sommato, mancanza di originalità a parte, è una storia veramente avvincente, coinvolgente e adrenalinica: ci sono stati molti momenti in cui mi sono sentita completamente presa dalla storia e mi sono sentita un sacco realizzata quando scoprivo che la mia teoria era azzeccata! Insomma, se uno non si ha mai letto "Regina Rossa", e se piacciono le atmosfere principesche, in cui ci sono dei Principi molto ma molto carini, potreste innamorarvene follemente. Ma magari potreste riuscire a farlo anche se lo aveste letto, un po' come è successo a me, che sono riuscita a trovare una storia con delle basi molto interessanti, nonostante tutto.
Ora, non ci resta che aspettare il seguito e sperare che succeda qualcosa fra Malachi e Nomi, perché questi due sono veramente bellissimi insieme.
Voto:

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