martedì 7 agosto 2018

Recensione The Tower - Il millesimo piano

Titolo: The Tower - Il millesimo piano
Autore: Katharine McGee
Genere: Fantascienza
Casa editrice: Piemme
Prezzo: €17.00 (copertina rigida)
Pagine: 463






Trama
Manhattan, 2118. New York è diventata una torre di mille piani, ma le persone non sono cambiate: tutti vogliono qualcosa, e tutti hanno qualcosa da perdere. La spregiudicata Leda, che brama una droga che non avrebbe mai dovuto provare e un ragazzo che non avrebbe mai dovuto toccare. La viziata Eris, che dopo aver perso tutto in un istante vuole risalire, ma presto comincerà a chiedersi quale sia vera,ente il suo posto. L'intraprendente Rylin, che un lavoro ai piani alti trascinerà in un mondo - e in una relazione - mai immaginati: la nuova vita le costerà quella vecchia? Il geniale Watt, che può arrivare ai segreti di ciascuno e, quando viene assunto per spiare una ragazza, si troverà imprigionato in una rete di bugie. E sopra tutti, al millesimo piano del Tower, vive Avery, disegnata geneticamente per essere perfetta. La ragazza che sembra avere ogni cosa, tormentata dall'unica che non dovrebbe nemmeno desiderare...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina un po' stanca perché ieri la mia famiglia e io ci siamo messi in viaggio per andare in vacanza, e vi assicuro che non è mica tanto carino stare dodici ore in macchina, con un caldo pazzesco che entra in macchina perché la sottoscritta non ce la può fare a vivere con i finestrini tutti chiusi... che ci volete fare, ho bisogno di sentire l'aria che mi arriva in faccia per poter sopravvivere in una macchina!
Anyway, oggi sono tornata per parlarvi di "The Tower - Il millesimo piano", un libro che avevo già cercato di leggere in inglese all'inizio di quest'anno, ma che poi ho abbandonato e ho finito per dargli una seconda possibilità, in italiano, un paio di settimane fa.

La storia è ambientata in un futuro molto futuristico (ah, che bella figura etimologica): New York ormai non è altro che un palazzo di mille piani e la società si basa letteralmente sul piano a cui si abita. Chi si trova ad occupare, infatti, gli appartamenti più in basso, vuol dire che è relativamente povero; al centro, poi, si sono i borghesi, coloro che riescono a vivere nell'agiatezza anche se devono rifuggire dagli eccessi; infine, in alto ci sono le famiglie più ricche, abituate a spendere e spandere come se non ci fosse un domani.
Insomma, possiamo praticamente affermare di trovarci di fronte a una vera e propria piramide sociale sotto forma di grattacielo.
All'interno del suddetto Tower noi seguiamo le vicende di cinque personaggi principali: Avery, Leda, Watt, Rylin ed Eris. Le loro storie si intrecciano in un modo o nell'altro.
Tutto parte, forse, dal ritorno di Leda dopo l'estate: nessuno lo sa ma lei ha passato le vacanze a disintossicarsi dalle medicine che erano diventate la sua droga; al suo ritorno, la situazione è piuttosto delicata perché nessuno ne sa niente, nemmeno la sua migliore amica Avery, e perché la sua stabilità viene minata dal ritorno di Atlas, fratellastro della sopracitata che si era preso un anno sabbatico e che nessuno sapeva dove fosse finito, nonché ragazzo di cui entrambe le amiche sono innamorate. Siccome la sua sparizione sembra piuttosto sospetta, visto ciò che era successo fra i due il giorno prima della sua partenza, Leda decide di indagare chiedendo aiuto a Watt, un ragazzo molto abile con l'hackeraggio e che ha addirittura inventato un quant di nome Nadia che lo aiuta nelle operazioni.
Nel frattempo, nel loro giro di amiche si affaccia un nuovo problema: Eris, da un giorno all'altro, è costretta a trasferirsi in un quartiere molto basso per via di una scoperta che rivoluziona tutta la sua vita; qui, una volta staccatasi da Cord, il ragazzo con cui aveva iniziato una sorta di liason durante l'estate, incontra una ragazza Mariel che pian pianino le farà aprire gli occhi sulla sua nuova condizione. 
Cord, però, non è chissà quanto dispiaciuto per la deriva di questo rapporto, anzi nella sua vita si fa viva Rylin, una ragazza che vive da sola con la sorella e che non va più a scuola per poter lavorare, la quale accetta di fare la cameriera per lui per poter ottenere i soldi necessari a pagare banca e affitto. Fra i due col passare del tempo inizia a nascere qualcosa, ma la situazione di tranquillità non è destinata a durare perché tutti loro hanno segreti, e ciò che succede loro rischia di rovinarli, in un modo o nell'altro.

Mi rendo conto che, detta così, la storia potrebbe sembrare una grandissima figata. In realtà non è che sia proprio così... vedete, per me il problema con questo libro è che di fatto accade ben poco, sono molto più numerosi i sotterfugi di tutti i personaggi che l'azione vera e propria, che comunque non si può dire sia scarsa, ma dal mio punto di vista all'inizio non è chissà quanto appassionante.
E poi, diciamoci la verità, in genere una storia piace se al lettore vanno a genio il 90% dei personaggi, mentre in questo caso la metà di loro mi ha dato sui nervi in una maniera mai vista prima.
Partiamo dai personaggi "antipatici".
Avery: uno crede che sia un bel personaggio perché i suoi genitori l'hanno plasmata di modo che fosse perfetta e lei non è contenta di tutto questo, di essere bellissima e ammirata per questo, invece poi col passare del tempo scopriamo che è viziata, non le si può dire di no, pretende di sapere gli affari altrui ed è possessiva in una maniera assurda. Io l'ho trovata veramente tremenda: con Leda si è comportata malissimo perché si è arrabbiata siccome non voleva dirle cosa avesse fatto quell'estate (ma saranno fatti suoi) e poi, quando ha visto che a lei piaceva Atlas, ha iniziato a fare sotterfugi, si è comportata da persona meschina... che poi, uno potrebbe dire "ma cosa vuoi, un po' di gelosia", no no, che gelosia, lei è possessiva nei confronti del fratellastro. Punto.
Atlas: tutto bello, un sacco di mistero, ma anche no. Punto primo, non mi importa il "non posso stare con lei, quindi...", tu non esci con qualcuna illudendola che potrebbe esserci qualcosa per poi scaricarla. Punto secondo, la storia "d'amore" con Avery fa un pochino ribrezzo... sono fratellastri, è vero, ma non è come Marco ed Eva de "I Cesaroni", che avevano i parents separati, questi due chiamano entrambi i genitori mamma e papà e no, mi dispiace ma it's kinda gross, creepy.
Eris: è vero che un pochino cresce man mano che andiamo avanti con la storia, ma comunque per me è rimasta sempre una ragazza viziata che non si dispera tanto di aver perso degli affetti nella crisi di famiglia, quanto più di non avere più soldi per comprare vestiti, non poter più entrare in certi negozi e dover far finta di essere ancora ricca di fronte alle amiche perché altrimenti la escluderebbero. E persone del genere, interessate più al lato materiale, anche no, grazie.

Ora, i personaggi simpatici.
Rylin: mi è piaciuta sin da subito e anche lei è cresciuta col passare del tempo. All'inizio sembra una ragazza che, sì, ha delle responsabilità nei confronti della sorella, ma comunque preferisce divertirsi e sballarsi che stare con lei, mentre alla fine si vede che è cambiata, è maturata e dà un taglio alle pazzie. Poi è troppo bellina insieme a Cord, sono veramente tenerissimi e io spero che le cose fra loro si mettano a posto nei prossimi volumi perché qui, dopo una partenza molto bella, siamo finiti nel mainagioia.
Watt: oh, quanto l'ho adorato! Un genio del male dei computer, con un rapporto particolare con la sua intelligenza artificiale, Nadia, è un ragazzo super intelligente ma anche molto sensibile, e per questo mi è dispiaciuto il modo in cui è stato trattato da un certo personaggio, che l'ha illuso e l'ha usato come chiodo scaccia chiodo... ma io dico, anche gli altri hanno dei sentimenti, non siete voi i soli che potete permettervi di fare certe cose.
Leda: ora, è vero che l'evoluzione del suo personaggio è piuttosto negativa, ma questo in realtà mi è piaciuto un sacco. Lei è una ragazza fragile, con un problema di dipendenza molto serio che ha cercato di curare, ma è abbastanza ovvio che avere davanti l'oggetto di tanta sofferenza non facilita la riabilitazione e per questo ci ricasca. Poi, perché accade tutto questo? Perché lei crede che Atlas se ne sia andato a causa sua, per via di quello che era successo fra loro, e ora che è tornato va in tilt, ne diventa quasi ossessionata e compie delle azioni moralmente discutibili, molto discutibili, ed è proprio per questo che mi è piaciuta, perché nella sua "follia" mi è sembrata molto più con i piedi per terra di altri personaggi.

Insomma, come avete capito, la principale ragione perché non ho apprezzato più di tanto questo libro è stata la presenza di certi personaggi che mi hanno altamente irritata per tutto il tempo, con i loro atteggiamenti, con i loro pensieri, con i loro interessi amorosi (mi spiace, ma due fratellastri che si amano non si possono vedere, non se poi ci mettiamo tutta la parte del "ti amo, ma sei il mio frutto proibito e non sarà mai possibile niente", che accetto volentieri ma in altre condizioni). 
Tornando all'azione, mi hanno entusiasmato solo le ultime pagine, quando effettivamente accade qualcosa di emozionante, non solo piccoli sotterfugi, meschinità di vario tipo, ma la situazione diventa veramente movimentata, le dinamiche si fanno più interessanti.
Posso solo sperare che, visto il finale, il prossimo volume sia molto più appassionante almeno da questo punto di vista, visto che l'atmosfera alla "Pretty Little Liars" non è che mi abbia fatto impazzire, specie se coinvolge figli di papà, superficiali ed egoisti.
Voto:

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