giovedì 23 agosto 2018

Recensione Sweet Peril

Titolo: Sweet Peril
Autore: Wendy Higgins
Genere: Young Adult Paranormal Romance
Casa editrice: Harperteen
Prezzo: €7.31 (copertina flessibile)
Pagine: 375






Trama
Anna Whitt, la figlia di un angelo custode e di un demone, ha promesso a se stessa che non avrebbe mai fatto il lavoro del padre - inquinare anime. Era stata ingenua a fare una promessa del genere. Era stata ingenua a proposito di molte cose.
Inseguita da sussurratori demoniaci, Anna fa qualsiasi cosa possa per sopravvivere, anche se questo significa abbracciare il suo lato oscuro e guadagnare una reputazione non voluta come la ragazza festaiola della sua scuola. La sua vita non è mai sembrata più desolante. E in tutto ciò c'è anche Kaidan Rowe, il figlio del Duca della Lussuria, che affligge il suo cuore e la sua mente.
Quando un inaspettato messaggio dagli angeli emerge, Anna si ritrova a viaggiare per il mondo con Kopano, figlio dell'Ira, in un tentativo di ottenere supporto da compagni Nephilim e dar loro speranza per la prima volta. Presto diventa chiaro che qualsiasi libertà Anna e gli altri sperino di vincere non verrà ottenuta senza combattere. Fino a quel momento, Anna e Kaidan dovranno metter da parte i problemi che ci sono fra di loro, superare ancora la più grezza delle tentazione, e affrontare l'ultima domanda: vale la pena rischiare la loro vita amando qualcuno?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e oggi, in questa giornata molto fresca, vi porto una nuova recensione, quella di "Sweet Peril", secondo libro nella serie di Wendy Higgins. Lessi il primo volume a ottobre dell'anno scorso, e ricordo che ne rimasi molto impressionata: finalmente sono riuscita a proseguire la mia lettura e, oh mio dio, quanto mi è piaciuto! Questa serie mi ricorda un sacco la serie Lux - il mio amore - e Kaidan Rowe è la versione "demoniaca" di Daemon. Ah, quanto è bello...
Ehm, ma mi sto distraendo, perciò bando alle ciance e iniziamo con la recensione!

Sono passati alcuni mesi dal Summit che ha visto intervenire degli Angeli nelle faccende demoniache. Alcuni mesi dall'ultima volta in cui Anna ha visto Kaidan. Alcuni mesi da quando Anna ha dovuto iniziare a lavorare come fanno tutti i Nephilim: quando si tratta di feste, la protagonista lascia da parte tutte le sue remore e la sua tranquillità e diventa l'anima della festa, aiutando gli altri compagni di scuola a divertirsi, almeno fin tanto che gli spiriti la osservano lavorare.
Ma le cose stanno per cambiare: Anna riceve una visita tanto inaspettata quanto piacevole, soprattutto perché grazie a questo la sua vita avrà un nuovo obiettivo, quello di preparare il terreno perché la Profezia si compia. In questo, Anna sarà dapprima aiutata dal padre, convinto che la Profezia sia veritiera e che possa veramente cambiare le sorti del loro mondo, e in un secondo momento dagli alleati che è andata a trovare in tutto il mondo a fianco di Kopano, suo amico.
Ma andare a trovare chi sia disposto ad aiutarla a rovesciare le gerarchie demoniache quando si presenti l'occasione non è per niente facile, specialmente se il pensiero continua a volare in un'unica direzione, quella che porta a Kaidan Rowe, che non sembra avere intenzione di contattarla, né tanto meno di intrattenere qualsiasi tipo di rapporto con lei.
Ci saranno momenti in cui vorrà soltanto poter vivere una vita normale, altri in cui vorrebbe che tutto finisse e altri ancora in cui vorrà avere successo nella sua impresa, nella speranza di ottenere un mondo in cui i Nephilim possono vivere scegliendo come farlo, e non dovendo sottostare ai compiti dati loro dai genitori.
La strada sarà lunga e difficoltosa, ma Anna non si arrenderà. Non se ci sono di mezzo i suoi amici e un ragazzo in particolare.

All'inizio della storia, troviamo una Anna veramente devastata: il ragazzo di cui si è innamorata è introvabile, non vuole che lei lo chiami, eppure lei non è disposta a lasciarlo andare, nonostante le terribili conseguenze che verrebbero fuori se loro due venissero scoperti in atteggiamenti poco consoni ai Nephilim (a quanto pare, due figli di demoni non possono stare insieme, o comunque relazioni di questo tipo non sono molto gradite). Oltre a questo, è costretta, come ho già detto, a lavorare come tutti gli altri fanno, ovvero deve far ubriacare - e non solo - i ragazzi alle feste.
In poche parole, non è felice. Per niente. E nemmeno noi lettori lo siamo, soffriamo con lei, anche se allo stesso tempo cerchiamo di infonderle speranza e coraggio, e preghiamo che le cose si aggiustino per lo meno con Kaidan... perché, ragazzi, la loro storia d'amore è una di quelle che ti fa veramente battere il cuore! Si vogliono molto bene, per non dire di più, eppure lui non si permette di starle vicino, crede che la cosa migliore da fare sia non intrattenere alcun tipo di rapporto e, a malincuore, sarebbe quasi disposto a lasciarle trovare qualcun altro che le faccia battere forte forte il cuore. E, se da una parte tutto ciò è molto frustrante perché, cavoletti di Bruxelles, mettiamo da parte il buon senso in nome della felicità, dall'altra però è anche un gesto tanto carino, in quanto significa che lui vuole per lei tranquillità e sicurezza e... beh, a dirla tutta non è tutta farina del suo sacco, però apprezziamo comunque il fatto che sia stato disposto a fare questo per lei.
Ah, gli amori tormentati, di quelli belli!

Oltre ai personaggi ormai già noti dal volume precedente, in "Sweet Peril" ne incontriamo un paio nuovi e fra questi quello più interessante è stata Zania: lei vive a Damasco ed è la figlia del Demone dell'Ira, quindi il suo compito è quello di rendere le persone arrabbiate verso qualcuno, di modo che la rabbia si tramuti in odio; lei stessa si ritrova ad odiare gli uomini, non riesce a sopportare la loro vicinanza e non crede che possano essere buoni, tant'è che ci metterà molto tempo a fidarsi già solo di Kopano, che è noto per essere il più tranquillo del gruppo nonché quello che di certo non picchierebbe mai una donna, forse nemmeno per autodifesa in un combattimento demoniaco; infine, beve un sacco, non riesce a far a meno di un bicchierino e anche quando cerca di smettere non ci riesce mai.
E' uno di quei personaggi molto complessi che ti sembra di capire già dalla prima occhiata, capisci che c'è qualcosa che non va, che è molto tormentata anche lei, però col tempo scopri che ci potrebbero essere dei risvolti molto interessanti, imprevisti, che potrebbero portar fuori un nuovo lato di lei, soprattutto quando la vedi interagire con certe personcine in particolare... eh sì, mi sa che ne vedremo delle belle fra Zania e Kopano, secondo me lei con lui riuscirà a fidarsi degli uomini (o almeno di uno solo - per la serie pochi ma buoni) e lui riuscirà a trovare la ragazza giusta. Pregusto già una storia d'amore intensa e piena di scoperte interessanti - storia d'amore che naturalmente vedremo poco perché sono personaggi secondari, ma almeno ci sarà ancora più tormento in aggiunta a quello fra Anna e Kaidan.

Parlando ora della storia in sé, il fatto della Profezia è molto interessante: senza dirvi troppo, in pratica secondo essa c'è un Nephilim puro di cuore che sarà in grado di liberarsi dei Demoni, alcuni dei quali finiranno all'Inferno, mentre ad altri sarà concesso di tornare in Paradiso, il che sarebbe un grande cambiamento per tutti quanti. Il problema, però, è che i Demoni sono molto potenti, i Nephilim no, quindi la protagonista deve andare a cercare persone fidate che possano aiutare lei e il padre, il Demone delle Dipendenze, a preparare il terreno per le battute finali.
Ed è per questo che qui non troviamo chissà quanta azione: più della metà del libro è infatti concentrata sul cercare possibili alleati, e in ciò non ci sono corse o fughe di nessun tipo, anche se qualcosina accade, ma solo alla fine vediamo qualcosa di un po' più movimentato.
Con questo non voglio dire che non sia coinvolgente, perché in realtà lo è molto, solo che è un libro di transizione, in cui vediamo i personaggi prepararsi per quello che succederà in un momento successivo. E chissà come andranno a finire le cose... speriamo in una gioia per tutti, soprattutto per il padre di Anna, che comunque merita di vedere il suo sogno realizzato.

Concludendo, devo dire che è stata una lettura molto bella, mi piace il modo in cui l'autrice riesce a catturarmi e a coinvolgermi nella storia anche quando di fatto succedono poche cose e mi piace soprattutto il tormento di tutti questi poveri cristi, che sembrano essere perseguitati dal MaiNaGioia! E se non è per questo, è per l'altro, e porelli non hanno un minimo di tranquillità, non possono vivere come tutti gli esseri umani normali e devono pure preoccuparsi di fare attenzione a non innamorarsi della persona sbagliata che sennò sono cavoli amari.
Ah, Kaidan Rowe, speriamo di incontrarci al più presto!
Voto:

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