Autore: Jennifer L. Armentrout
Genere: New Adult
Casa editrice: Nord
Prezzo: €16.90 (copertina rigida)
Pagine: 298
Trama
Devo proteggere il mio segreto.
Tu credi di avermi salvato, invece hai scritto la mia condanna...
Ivy Morgan pensava di avere tutto sotto controllo, di aver eretto una barriera impenetrabile tra sé e il resto del mondo. Ma le sue difese sono crollate nel momento in cui ha incontrato Ren Owens. Coi suoi profondi occhi verdi e il sorriso da sbruffone, Ren ha fatto breccia nel cuore di Ivy, conquistandosi la sua fiducia. Anche perché, con lui, Ivy può finalmente condividere ogni aspetto della sua vita: Ren infatti è membto dello stesso, antichissimo Ordine di cui fa parte lei, perciò capisce bene cosa voglia dire passare le giornate fingendo di essere una ragazza come tante e le notti a combattere contro il Male che si cela tra le strade di New Orleans. Però tutto cambia quando Ivy scopre un segreto sulle origini della sua famiglia, un segreto che non può rivelare a nessuno, neppure a Ren. Perché, se lui ne venisse a conoscenza, dovrebbe ucciderla. Ben presto, quindi, Ivy sarà costretta a fare una dolorosa scelta: mentire all'uomo che ama e mettere in pericolo tutto ciò per cui hanno lottato insieme, o sacrificare se stessa per la salvezza del mondo intero...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi, in questa giornata molto calda, la qui presente desidererebbe fortemente essere al mare, ma ahimè le ferie sono previste per agosto... ah, meno male che ci sono i libri a tenermi compagnia e a morire di caldo insieme a me!
A parte questo, eccomi tornata con una nuova recensione del secondo volume della Wicked Series della mia carissima zia Jenny che a quanto pare aveva intenzione di farmi stare col cuore in mano per tutta la lettura.
*Attenzione: possibili spoiler*
Avevamo abbandonato Ivy nel bel mezzo di una scoperta pericolosa, in grado di rovesciare tutto il suo mondo: è lei la Mezzosangue che Ren, il suo ragazzo, è stato mandato ad uccidere, è lei la minaccia per l'umanità che rischia di vedersi ridurre le proprie libertà qualora lei rimanga incinta del Principe delle fate poiché il suo bambino consentirebbe l'apertura di tutti i portali e la fine del mondo umano.
Purtroppo per lei, il Principe è già a New Orleans e la cerca per portare in attuazione il suo piano: mentre tutti sono convinti che il Mezzosangue sia Val e cercano di adoperarsi per trovarla e per evitare il peggio, lei è costretta a vivere con il peso della verità, peso che diventa più difficile da sostenere nel momento in cui arrivano i rinforzi dell'Elite, quella parte dell'Ordine che si occupa proprio di questo problema, e la situazione si fa sempre più sanguinaria.
Le cose iniziano, dunque, a farsi sempre più spinose e Ivy si troverà di fronte a un dilemma bello grosso: tacere e affrontare tutto da sola con Campanellino, oppure parlare a Ren e porlo in condizione di poter fare il suo lavoro?
In questo volume, vediamo una Ivy leggermente diversa: è sempre testarda, continua a fare di testa sua e a mettersi nei guai, però questa volta le sue azioni sono accompagnate dalla paura di quello che potrebbe succedere e dalla consapevolezza che è lei che potrebbe determinare la distruzione del mondo.
Mille pensieri caratterizzano le sue giornate e i soli momenti in cui può permettersi do non pensarci sono quelli che trascorre con Ren: la loro relazione va a gonfie vele, si preoccupano l'uno per l'altro, sono spesso insieme e si divertono pure, sebbene ci sia costantemente un velo di inquietudine da parte di Ivy che ha paura di perderlo, cosa che non vuole che accada perché, anche se non lo dice, secondo me ha bisogno di una certezza nella vita e questa è in serio pericolo.
Poi, verso la fine, accadrà qualcosa che la proverà ulteriormente, alla semplice paura si sostituirà il terrore puro ed è in questa occasione che lei tirerà fuori il meglio (o il peggio, dipende dai punti di vista) per resistere e per fare in modo che la situazione non raggiunga un livello ancora più critico.
Insomma, ansia per lei che è una bomba a orologeria, e per noi che siamo dei poveri cristi con il cuore in mano per tutto il tempo.
Affrontiamo ora la parte interessante del discorso: Ren.
Ah, quanto lo si può amare quest'uomo? Ci aveva già colpito nel precedente volume per via della sua somiglianza fisica con il mio alieno preferito, ma qui inizia proprio a mostrare il meglio di sé: simpatico, premuroso, forte e tenerello, ha proprio tutti i dettagli al posto giusto perché non risulta mai troppo bad boy, troppo "so' figo, lasciate fare a er mejo der Colosseo" oppure troppo dolce e melenso nelle scene con la protagonista come qualcun altro di mia conoscenza (mi dispiace, Edward, ma troppo zucchero per i miei gusti), si trova sempre a metà strada.
Ma le scene più belle, bisogna ammetterlo, sono quelle con Campanellino: se non shippassi già Ren e Ivy, probabilmente lo shipperei con il follettino perché sono troppo carini, si battibeccano in continuazione e sembrano non sopportarsi, ma io sono sicura che altrimenti la loro vita non sarebbe la stessa, sarebbe molto meno con le sopracciglia alzate e decisamente più noiosa.
Certo, c'è da dire che anche lui ha sperimentato il momento mainagioia (perché altrimenti non saremmo in un libro della zia Jenny) verso la parte finale al punto che per poco non mi stava venendo un coccolone perché nessuno si deve permettere di torcere un capello a quest'essere di una specie in via d'estinzione.
La vera sorpresa di questa storia non è stato il Principe delle fate, che risulta il solito cattivo opportunista che vuole soltanto arrivare a distruggere i portali per permettere al suo popolo di vivere nel mondo degli uomini, bensì proprio Campanellino: nello scorso romanzo abbiamo avuto modo di conoscerlo un pochino, soprattutto le sue stravaganze; qui, invece, vediamo un tenero folletto capace di preoccuparsi per Ivy e per la sua incolumità, preparato anche a intervenire nel caso in cui la situazione stia volgendo verso l'irrimediabilità. E' proprio in questo contesto che abbiamo la possibilità di vedere la sua vera natura, il suo vero io che prima aveva celato in maniera perfetta.
In ogni caso, di lui non si può dire proprio nulla di male, è super simpatico, tenero, intelligente e furbo e quando fa qualcosa che non avrebbe dovuto fare non puoi arrabbiarti.
Devo ammettere che questo libro è parecchio ansiogeno: già partiamo male sin dalle prime pagine con la scoperta sensazionale di Ivy, che le mette una taglia bella grossa sulla testa, poi come se non bastasse le cose iniziano a peggiorare per via del Principe che inizia a "corteggiarla" (e come fa lui non lo farà mai nessuno) e cerca di persuaderla ad andare con lui, addirittura minacciando chi ama.
Per non parlare poi della parte finale! Sono stata per un centinaio di pagine con il cuore in mano, all'interno di una teca di vetro perché avevo paura per i miei poveri feels e man mano che andavo avanti con la lettura la mia ansia cresceva sempre di più, in quanto si succedevano degli avvenimenti dalle conseguenze molto importanti per il resto della storia.
Ah, ma mi stavo dimenticando di dirvi una cosa!
*ringrazia la sua mente per essersene ricordata*
In "Ritorno da Te" abbiamo la possibilità di scavare un po' più a fondo sull'argomento fate: già sappiamo che il loro mondo si sta avvicinando alla sua fine, quindi hanno bisogno di trovare un nuovo posto dove poter vivere senza il timore che possano morire tutti quanti in tempi brevi, e quale posto migliore della Terra per ricoprire questo ruolo di casa di scorta? Ed è proprio per questo che sono diventati degli esseri malvagi, per ottenere una nuova dimora.
Ma qui osserviamo qualcosa in più che riguarda il modo in cui possono prendere potere: per poter aprire i portali, il Principe deve concepire un bambino con una Mezzosangue, ma questa unione non è facile perché bisogna seguire delle determinate regole, altrimenti anche se nascesse potrebbe non avere alcuna utilità per le fate.
E scopriremo anche che non tutto è come sembra, ci sono delle eccezioni in questo contesto, solo che sono ancora poco conosciute.
Concludendo, questo libro mi è piaciuto molto, c'è molta azione e tutti gli avvenimenti si succedono di modo tale da far crescere la tua ansia a dismisura man mano che si va avanti con la lettura:
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi, in questa giornata molto calda, la qui presente desidererebbe fortemente essere al mare, ma ahimè le ferie sono previste per agosto... ah, meno male che ci sono i libri a tenermi compagnia e a morire di caldo insieme a me!
A parte questo, eccomi tornata con una nuova recensione del secondo volume della Wicked Series della mia carissima zia Jenny che a quanto pare aveva intenzione di farmi stare col cuore in mano per tutta la lettura.
*Attenzione: possibili spoiler*
Avevamo abbandonato Ivy nel bel mezzo di una scoperta pericolosa, in grado di rovesciare tutto il suo mondo: è lei la Mezzosangue che Ren, il suo ragazzo, è stato mandato ad uccidere, è lei la minaccia per l'umanità che rischia di vedersi ridurre le proprie libertà qualora lei rimanga incinta del Principe delle fate poiché il suo bambino consentirebbe l'apertura di tutti i portali e la fine del mondo umano.
Purtroppo per lei, il Principe è già a New Orleans e la cerca per portare in attuazione il suo piano: mentre tutti sono convinti che il Mezzosangue sia Val e cercano di adoperarsi per trovarla e per evitare il peggio, lei è costretta a vivere con il peso della verità, peso che diventa più difficile da sostenere nel momento in cui arrivano i rinforzi dell'Elite, quella parte dell'Ordine che si occupa proprio di questo problema, e la situazione si fa sempre più sanguinaria.
Le cose iniziano, dunque, a farsi sempre più spinose e Ivy si troverà di fronte a un dilemma bello grosso: tacere e affrontare tutto da sola con Campanellino, oppure parlare a Ren e porlo in condizione di poter fare il suo lavoro?
In questo volume, vediamo una Ivy leggermente diversa: è sempre testarda, continua a fare di testa sua e a mettersi nei guai, però questa volta le sue azioni sono accompagnate dalla paura di quello che potrebbe succedere e dalla consapevolezza che è lei che potrebbe determinare la distruzione del mondo.
Mille pensieri caratterizzano le sue giornate e i soli momenti in cui può permettersi do non pensarci sono quelli che trascorre con Ren: la loro relazione va a gonfie vele, si preoccupano l'uno per l'altro, sono spesso insieme e si divertono pure, sebbene ci sia costantemente un velo di inquietudine da parte di Ivy che ha paura di perderlo, cosa che non vuole che accada perché, anche se non lo dice, secondo me ha bisogno di una certezza nella vita e questa è in serio pericolo.
Poi, verso la fine, accadrà qualcosa che la proverà ulteriormente, alla semplice paura si sostituirà il terrore puro ed è in questa occasione che lei tirerà fuori il meglio (o il peggio, dipende dai punti di vista) per resistere e per fare in modo che la situazione non raggiunga un livello ancora più critico.
Insomma, ansia per lei che è una bomba a orologeria, e per noi che siamo dei poveri cristi con il cuore in mano per tutto il tempo.
Affrontiamo ora la parte interessante del discorso: Ren.
Ah, quanto lo si può amare quest'uomo? Ci aveva già colpito nel precedente volume per via della sua somiglianza fisica con il mio alieno preferito, ma qui inizia proprio a mostrare il meglio di sé: simpatico, premuroso, forte e tenerello, ha proprio tutti i dettagli al posto giusto perché non risulta mai troppo bad boy, troppo "so' figo, lasciate fare a er mejo der Colosseo" oppure troppo dolce e melenso nelle scene con la protagonista come qualcun altro di mia conoscenza (mi dispiace, Edward, ma troppo zucchero per i miei gusti), si trova sempre a metà strada.
Ma le scene più belle, bisogna ammetterlo, sono quelle con Campanellino: se non shippassi già Ren e Ivy, probabilmente lo shipperei con il follettino perché sono troppo carini, si battibeccano in continuazione e sembrano non sopportarsi, ma io sono sicura che altrimenti la loro vita non sarebbe la stessa, sarebbe molto meno con le sopracciglia alzate e decisamente più noiosa.
Certo, c'è da dire che anche lui ha sperimentato il momento mainagioia (perché altrimenti non saremmo in un libro della zia Jenny) verso la parte finale al punto che per poco non mi stava venendo un coccolone perché nessuno si deve permettere di torcere un capello a quest'essere di una specie in via d'estinzione.
La vera sorpresa di questa storia non è stato il Principe delle fate, che risulta il solito cattivo opportunista che vuole soltanto arrivare a distruggere i portali per permettere al suo popolo di vivere nel mondo degli uomini, bensì proprio Campanellino: nello scorso romanzo abbiamo avuto modo di conoscerlo un pochino, soprattutto le sue stravaganze; qui, invece, vediamo un tenero folletto capace di preoccuparsi per Ivy e per la sua incolumità, preparato anche a intervenire nel caso in cui la situazione stia volgendo verso l'irrimediabilità. E' proprio in questo contesto che abbiamo la possibilità di vedere la sua vera natura, il suo vero io che prima aveva celato in maniera perfetta.
In ogni caso, di lui non si può dire proprio nulla di male, è super simpatico, tenero, intelligente e furbo e quando fa qualcosa che non avrebbe dovuto fare non puoi arrabbiarti.
Devo ammettere che questo libro è parecchio ansiogeno: già partiamo male sin dalle prime pagine con la scoperta sensazionale di Ivy, che le mette una taglia bella grossa sulla testa, poi come se non bastasse le cose iniziano a peggiorare per via del Principe che inizia a "corteggiarla" (e come fa lui non lo farà mai nessuno) e cerca di persuaderla ad andare con lui, addirittura minacciando chi ama.
Per non parlare poi della parte finale! Sono stata per un centinaio di pagine con il cuore in mano, all'interno di una teca di vetro perché avevo paura per i miei poveri feels e man mano che andavo avanti con la lettura la mia ansia cresceva sempre di più, in quanto si succedevano degli avvenimenti dalle conseguenze molto importanti per il resto della storia.
Ah, ma mi stavo dimenticando di dirvi una cosa!
*ringrazia la sua mente per essersene ricordata*
In "Ritorno da Te" abbiamo la possibilità di scavare un po' più a fondo sull'argomento fate: già sappiamo che il loro mondo si sta avvicinando alla sua fine, quindi hanno bisogno di trovare un nuovo posto dove poter vivere senza il timore che possano morire tutti quanti in tempi brevi, e quale posto migliore della Terra per ricoprire questo ruolo di casa di scorta? Ed è proprio per questo che sono diventati degli esseri malvagi, per ottenere una nuova dimora.
Ma qui osserviamo qualcosa in più che riguarda il modo in cui possono prendere potere: per poter aprire i portali, il Principe deve concepire un bambino con una Mezzosangue, ma questa unione non è facile perché bisogna seguire delle determinate regole, altrimenti anche se nascesse potrebbe non avere alcuna utilità per le fate.
E scopriremo anche che non tutto è come sembra, ci sono delle eccezioni in questo contesto, solo che sono ancora poco conosciute.
Concludendo, questo libro mi è piaciuto molto, c'è molta azione e tutti gli avvenimenti si succedono di modo tale da far crescere la tua ansia a dismisura man mano che si va avanti con la lettura:
Insomma, un bel secondo volume potente, che ci permette di inquadrare meglio alcuni aspetti fondamentali e altre cosine che pensavamo di conoscere (e invece no!) e che ci annienta i feels, giusto perché tanto non avevamo nulla da fare che soffrire.
Voto:
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