Autore: JD Hurt
Genere: Dark Romance
Casa editrice: Self Publishing
Prezzo: 1.99 (ebook)
Pagine: 276
Trama
E' stato la mia salvezza, il conforto la gioia nel dolore
più atroce. Ora è divenuto l'incubo, il buio. Il mostro che cova nell'ombra.
E' stata l'amore dell'infanzia, la bimba che consolavo dalle
angherie della mia matrigna. Ora è tutto ciò che odio. Ora voglio solo vederla
distrutta.
Andrew e Shiloh. Quando l'amore si trasforma in odio.
Nota dell'autrice: Stolen è il primo capitolo di una
duologia dark dedicata alla storia di Shiloh. La duologia Stolen farà parte
della Dark Necessities Series.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi una gioia all'orizzonte si è vista perché oggi ho finalmente realizzato che fra poco è Natale! Manca solo più la giornata di domani, venerdì 23 dicembre, e poi potrò godermi le mie due settimane di riposo leggendo a più non posso e facendo i compiti per la scuola perché non sia mai che i professori non ci diano cose da fare durante le vacanze... che poi sono gli stessi a fare il discorso "Le verifiche non ve le porterò subito al rientro da scuola perché mi prendo un po' di tempo per riposarmi" e gli stessi che ti fanno salire l'avada kedavra perché ti verrebbe voglia di dirgli in faccia: "Be', anche noi saremmo stanchi eh. Tanto per dire". Ecco, questa è più o meno la reazione di tutti noi studenti nel momento in cui sentiamo pronunciare queste parole dai nostri professori:
Shiloh è una diciottenne con un passato difficile: affidata a una famiglia americana quando era piccola, fino ai dodici anni ha dovuto subire violenze fisiche da parte del padre adottivo e ha dovuto scontare l'ira della matrigna accettando frustate ogni volta che faceva qualcosa di sbagliato. L'unico ad aiutarla è stato Andrew, l'unico altro bambino in casa con lei, che ha sempre voluto la sua libertà, ha sempre voluto che potesse essere libera dai soprusi della matrigna, ma nemmeno la sua presenza l'ha trattenuta più a lungo in quella casa dove la sua anima di bambina era stata completamente rovinata.
Sei anni dopo, Shiloh è stata ammessa inspiegabilmente all'università ed è pronta a iniziare la sua nuova vita: è qui che incontra nuove persone che diventeranno sue amiche e che inizia a vivere veramente; quello che non si sarebbe mai aspettata era di ritrovare il suo Andrew, quel bambino che si era dato tanto da fare per darle una speranza e che ha lasciato indietro insieme a tutto il resto, ma questo Andrew non è chi si sarebbe aspettata, è un uomo che è diventato come i suoi stessi "genitori adottivi", crudele al punto da non poter più intravedere nemmeno una goccia di quello che era da ragazzo.
Sei anni dopo essere scappata da quella casa, Shiloh è costretta a diventare di nuovo Slave, la schiava-bambina che è stata fino ai dodici anni.
Shiloh è una ragazza forte e fragile al tempo stesso: dopo aver subito atti ignobili da colui che avrebbe dovuto essere per lei un padre, è riuscita a rialzarsi e a raccogliere tutto il suo coraggio per prendere la decisione più difficile della sua vita: scappare e lasciare indietro il suo angelo custode, Andrew. Però è anche una ragazza molto insicura, non conosce appieno il vero significato di libertà e anche adesso che non è più una schiava fa fatica ad aprirsi con gli altri, a fidarsi degli altri e a parlare con gli altri; molto spesso è invasa dai ricordi di ciò che le è successo, ma cerca di andare oltre, di lasciare quella parte della sua vita relegata in un angolino perché non vuole più riviverla, non vuole più pensare ad Andrew e a come potrebbe aver reagito alla sua fuga, visto che lui non era a conoscenza delle sue reali condizioni in quella casa.
Penso che non sia facile riscattarsi da un passato del genere, insomma, già non lo è se queste cose accadono agli adulti, figuriamoci quando accadono ai bambini! Però lei ha avuto una grande forza, ha avuto il coraggio di sfuggire al giogo dei suoi aguzzini e di cercare di rifarsi una vita, pur consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato: questo è l'atteggiamento di chi, nonostante tutto, continua a lottare, continua a sperare e continua a desiderare di vivere. Shiloh non vuole essere una semplice sopravvissuta, vuole vivere la sua vita, divertirsi, essere felice e dimenticare. E questa è una cosa molto bella, voler essere felici nonostante tutto.
Andrew è ormai diventato un uomo pieno di dolore: dolore per la fuga di Shiloh e dolore per quello che è successo al padre poco dopo questo fatto. Perdere colei che ha sempre amato lo ha fatto finire in una spirale di dolore tale da diventare, nei suoi confronti, come la sua stessa matrigna: è crudele, vuole distruggere la sua persona proprio come lei ha distrutto il suo cuore, vuole annientarla, completamente. E' quindi un giovane uomo pieno di odio, un essere completamente dedito alla sua vendetta perversa.
Andrew è, però, uno di quei cattivi che odi e che, al contempo, compiangi: è vero che le azioni compiute nel corso della storia sono azioni al limite della perversione e del sadismo, però ti fa quasi pena perché sai che è diventato così a causa della sua matrigna, una donna estremamente crudele e vendicativa che era solita picchiare Shiloh quando lei era ancora una bambina.
Fra tutti gli altri personaggi presenti, ve ne presento velocemente solo uno perché sarà importante nel seguente volume: West.
West è il sole della protagonista: giocatore di football che si interessa a lei, è colui che porterà luce nella sua vita, che si dimostrerà dolce, premuroso e gentile, il ragazzo perfetto per renderla felice. Tuttavia, c'è qualcosa che non quadra in lui: sin da subito ho avuto una strana sensazione nei suoi confronti, come se non fossi a conoscenza di tutto e come se non la stesse raccontando giusta, e questa mia sensazione ha avuto una risposta alla fine del volume, che dovrò sicuramente approfondire in "Stolen 2".
Prima di concludere voglio spendere due parole sul genere.
I Dark Romance sono libri che vengono sempre presentati come narranti storie in cui sono presenti violenze e rapporti di dubbio consenso: questo vuol dire che, in generale, non sono libri da prendere proprio alla leggera, a mio parere, e che non sono semplici storielle con cui si può passare il tempo, ma sono piuttosto "strong" proprio perché ci sono delle scene molto Dark, molto oscure.
Come ho potuto constatare leggendo "Stolen 1", la storia è portata al limite della perversione, le azioni sono perverse, opera di una mente malata, sottomessa alle emozioni più forti in maniera totalitaria, assoluta: infatti, queste emozioni vengono rese, appunto, assolute dalla persona e questo provoca la distruzione delle persone a lei vicine o di coloro che hanno provocato questi sentimenti così forti da non riuscire a non soccombervi.
Per tanto, un piccolo consiglio: se siete persone altamente impressionabili, o se siete come mia madre che ogni santissima volta che guardiamo "Teen Wolf" fa una faccia alla "Ahia!" quando vede qualcuno che soffre perché sente il suo dolore, fate attenzione a buttarvi in questo genere di libri perché potrebbero urtare la vostra sensibilità, ma tenete comunque presente che non sono semplicemente delle storielle inventate anche perché, purtroppo, cose del genere potrebbero sempre accadere anche nella realtà.
Bene, dopo aver blaterato per un bel po', possiamo concludere: ammetto che ero (e lo sono ancora) molto emozionata quando l'autrice mi ha chiesto di leggere il suo libro e di recensirlo per voi, ero molto felice e lo sono stata ancora di più dopo aver finito la mia lettura perché mi è piaciuto molto, ho scoperto un genere nuovo che avevo già adocchiato da un po' di tempo, ma a cui non mi ero ancora avvicinata per paura di quello che avrebbe potuto rivelarsi (sono una persona altamente impressionabile: pensate che all'inizio non riuscivo a guardare "Braccialetti Rossi" perché i due attori di Vale e Leo tenevano una delle loro gambe piegate in modo che sembrasse che effettivamente non l'avessero!). E, invece, sono rimasta piacevolmente sorpresa: sì, ci sono alcune scene un po' troppo strong per i miei gusti, però mi è piaciuto molto il senso di ansia e di paura che mi ha accompagnato per tutta la lettura (lo so, forse potrei non essere normale... ma, come dice Johnny Depp, in realtà non sono pazza proprio perché so di esserlo), quel senso di terrore che sopraggiunge quando succede qualcosa ai protagonisti e tu, in quanto lettore, ti ritrovi con la mano davanti alla bocca, incredulo, a ripeterti: "Oddiooddiooddio, e adesso?! No, non voglio saperlo... nah, al diavolo, lo voglio!".
Come ho già detto in altre recensioni, io non sono un' esperta di scrittura, non so cosa debba avere un libro per essere scritto bene da un punto di vista oggettivo, ma so che se un libro per essere scritto bene deve coinvolgerti, non farti staccare dalla lettura, allora si può dire che "Stolen 1" abbia fatto con me il suo lavoro, che JD Hurt abbia fatto un buon lavoro: non sono riuscita a staccarmi da questa storia al punto da leggerla in pochissimo tempo, giusto qualche ora,
Insomma, mi è piaciuto molto, ho adorato come la storia si focalizzi anche sulla psicologia dei personaggi e sul lato psicologico della storia, come la storia, le azioni siano legate strettamente ai sentimenti dei personaggi, come si influenzino a vicenda.
Non posso fare altro che consigliarvi questo libro, se siete amanti del genere (ma anche se non lo siete e volete sperimentare) perché la storia è interessante e bella (oddio, più o meno, bella per quanto possano esserlo gli avvenimenti, ma avete capito cosa intendo), ti cattura e ti invoglia a continuare la lettura e a scoprirne sempre di più.
Voto:
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi una gioia all'orizzonte si è vista perché oggi ho finalmente realizzato che fra poco è Natale! Manca solo più la giornata di domani, venerdì 23 dicembre, e poi potrò godermi le mie due settimane di riposo leggendo a più non posso e facendo i compiti per la scuola perché non sia mai che i professori non ci diano cose da fare durante le vacanze... che poi sono gli stessi a fare il discorso "Le verifiche non ve le porterò subito al rientro da scuola perché mi prendo un po' di tempo per riposarmi" e gli stessi che ti fanno salire l'avada kedavra perché ti verrebbe voglia di dirgli in faccia: "Be', anche noi saremmo stanchi eh. Tanto per dire". Ecco, questa è più o meno la reazione di tutti noi studenti nel momento in cui sentiamo pronunciare queste parole dai nostri professori:
Comunque, a parte questo, oggi sono tornata con la recensione di un libro che mi è stato gentilmente inviato dall'autrice stessa (che ringrazio infinitamente) e che mi ha permesso di scoprire un genere che avevo già adocchiato da qualche tempo, ma a cui non mi ero ancora avvicinata perché sapevo che cosa avrei potuto trovare: sto parlando di "Stolen 1", primo volume della Dark Necessities Series e romanzo Dark Romance.
Sei anni dopo, Shiloh è stata ammessa inspiegabilmente all'università ed è pronta a iniziare la sua nuova vita: è qui che incontra nuove persone che diventeranno sue amiche e che inizia a vivere veramente; quello che non si sarebbe mai aspettata era di ritrovare il suo Andrew, quel bambino che si era dato tanto da fare per darle una speranza e che ha lasciato indietro insieme a tutto il resto, ma questo Andrew non è chi si sarebbe aspettata, è un uomo che è diventato come i suoi stessi "genitori adottivi", crudele al punto da non poter più intravedere nemmeno una goccia di quello che era da ragazzo.
Sei anni dopo essere scappata da quella casa, Shiloh è costretta a diventare di nuovo Slave, la schiava-bambina che è stata fino ai dodici anni.
Shiloh è una ragazza forte e fragile al tempo stesso: dopo aver subito atti ignobili da colui che avrebbe dovuto essere per lei un padre, è riuscita a rialzarsi e a raccogliere tutto il suo coraggio per prendere la decisione più difficile della sua vita: scappare e lasciare indietro il suo angelo custode, Andrew. Però è anche una ragazza molto insicura, non conosce appieno il vero significato di libertà e anche adesso che non è più una schiava fa fatica ad aprirsi con gli altri, a fidarsi degli altri e a parlare con gli altri; molto spesso è invasa dai ricordi di ciò che le è successo, ma cerca di andare oltre, di lasciare quella parte della sua vita relegata in un angolino perché non vuole più riviverla, non vuole più pensare ad Andrew e a come potrebbe aver reagito alla sua fuga, visto che lui non era a conoscenza delle sue reali condizioni in quella casa.
Penso che non sia facile riscattarsi da un passato del genere, insomma, già non lo è se queste cose accadono agli adulti, figuriamoci quando accadono ai bambini! Però lei ha avuto una grande forza, ha avuto il coraggio di sfuggire al giogo dei suoi aguzzini e di cercare di rifarsi una vita, pur consapevole delle difficoltà che avrebbe incontrato: questo è l'atteggiamento di chi, nonostante tutto, continua a lottare, continua a sperare e continua a desiderare di vivere. Shiloh non vuole essere una semplice sopravvissuta, vuole vivere la sua vita, divertirsi, essere felice e dimenticare. E questa è una cosa molto bella, voler essere felici nonostante tutto.
Andrew è ormai diventato un uomo pieno di dolore: dolore per la fuga di Shiloh e dolore per quello che è successo al padre poco dopo questo fatto. Perdere colei che ha sempre amato lo ha fatto finire in una spirale di dolore tale da diventare, nei suoi confronti, come la sua stessa matrigna: è crudele, vuole distruggere la sua persona proprio come lei ha distrutto il suo cuore, vuole annientarla, completamente. E' quindi un giovane uomo pieno di odio, un essere completamente dedito alla sua vendetta perversa.
Andrew è, però, uno di quei cattivi che odi e che, al contempo, compiangi: è vero che le azioni compiute nel corso della storia sono azioni al limite della perversione e del sadismo, però ti fa quasi pena perché sai che è diventato così a causa della sua matrigna, una donna estremamente crudele e vendicativa che era solita picchiare Shiloh quando lei era ancora una bambina.
Fra tutti gli altri personaggi presenti, ve ne presento velocemente solo uno perché sarà importante nel seguente volume: West.
West è il sole della protagonista: giocatore di football che si interessa a lei, è colui che porterà luce nella sua vita, che si dimostrerà dolce, premuroso e gentile, il ragazzo perfetto per renderla felice. Tuttavia, c'è qualcosa che non quadra in lui: sin da subito ho avuto una strana sensazione nei suoi confronti, come se non fossi a conoscenza di tutto e come se non la stesse raccontando giusta, e questa mia sensazione ha avuto una risposta alla fine del volume, che dovrò sicuramente approfondire in "Stolen 2".
Prima di concludere voglio spendere due parole sul genere.
I Dark Romance sono libri che vengono sempre presentati come narranti storie in cui sono presenti violenze e rapporti di dubbio consenso: questo vuol dire che, in generale, non sono libri da prendere proprio alla leggera, a mio parere, e che non sono semplici storielle con cui si può passare il tempo, ma sono piuttosto "strong" proprio perché ci sono delle scene molto Dark, molto oscure.
Come ho potuto constatare leggendo "Stolen 1", la storia è portata al limite della perversione, le azioni sono perverse, opera di una mente malata, sottomessa alle emozioni più forti in maniera totalitaria, assoluta: infatti, queste emozioni vengono rese, appunto, assolute dalla persona e questo provoca la distruzione delle persone a lei vicine o di coloro che hanno provocato questi sentimenti così forti da non riuscire a non soccombervi.
Per tanto, un piccolo consiglio: se siete persone altamente impressionabili, o se siete come mia madre che ogni santissima volta che guardiamo "Teen Wolf" fa una faccia alla "Ahia!" quando vede qualcuno che soffre perché sente il suo dolore, fate attenzione a buttarvi in questo genere di libri perché potrebbero urtare la vostra sensibilità, ma tenete comunque presente che non sono semplicemente delle storielle inventate anche perché, purtroppo, cose del genere potrebbero sempre accadere anche nella realtà.
Bene, dopo aver blaterato per un bel po', possiamo concludere: ammetto che ero (e lo sono ancora) molto emozionata quando l'autrice mi ha chiesto di leggere il suo libro e di recensirlo per voi, ero molto felice e lo sono stata ancora di più dopo aver finito la mia lettura perché mi è piaciuto molto, ho scoperto un genere nuovo che avevo già adocchiato da un po' di tempo, ma a cui non mi ero ancora avvicinata per paura di quello che avrebbe potuto rivelarsi (sono una persona altamente impressionabile: pensate che all'inizio non riuscivo a guardare "Braccialetti Rossi" perché i due attori di Vale e Leo tenevano una delle loro gambe piegate in modo che sembrasse che effettivamente non l'avessero!). E, invece, sono rimasta piacevolmente sorpresa: sì, ci sono alcune scene un po' troppo strong per i miei gusti, però mi è piaciuto molto il senso di ansia e di paura che mi ha accompagnato per tutta la lettura (lo so, forse potrei non essere normale... ma, come dice Johnny Depp, in realtà non sono pazza proprio perché so di esserlo), quel senso di terrore che sopraggiunge quando succede qualcosa ai protagonisti e tu, in quanto lettore, ti ritrovi con la mano davanti alla bocca, incredulo, a ripeterti: "Oddiooddiooddio, e adesso?! No, non voglio saperlo... nah, al diavolo, lo voglio!".
Come ho già detto in altre recensioni, io non sono un' esperta di scrittura, non so cosa debba avere un libro per essere scritto bene da un punto di vista oggettivo, ma so che se un libro per essere scritto bene deve coinvolgerti, non farti staccare dalla lettura, allora si può dire che "Stolen 1" abbia fatto con me il suo lavoro, che JD Hurt abbia fatto un buon lavoro: non sono riuscita a staccarmi da questa storia al punto da leggerla in pochissimo tempo, giusto qualche ora,
Insomma, mi è piaciuto molto, ho adorato come la storia si focalizzi anche sulla psicologia dei personaggi e sul lato psicologico della storia, come la storia, le azioni siano legate strettamente ai sentimenti dei personaggi, come si influenzino a vicenda.
Non posso fare altro che consigliarvi questo libro, se siete amanti del genere (ma anche se non lo siete e volete sperimentare) perché la storia è interessante e bella (oddio, più o meno, bella per quanto possano esserlo gli avvenimenti, ma avete capito cosa intendo), ti cattura e ti invoglia a continuare la lettura e a scoprirne sempre di più.
Voto:
Ciao Katy, questo è un genere a cui non mi sono ancora approcciata ma di certo posso dirti che mi ci confronterò presto ovviamente farò tesoro della tua bella recensione <3 un bacione
RispondiEliminaCiao Ely! Spero che potrai trovare di tuo gradimento questo genere perché è particolare, non è da prendere troppo alla leggera, ma è in grado di coinvolgerti molto bene :)
EliminaCiao Katy, il mio primo e unico Dark Romance che ho letto è stato Dark Blue di C.J. Roberts e devo dire che mi è piaciuto molto. Infatti aspetto con ansia che la Newton Compton pubblichi il seguito. Dark Blue non aveva scene molto "forti" mentre mi hanno detto che Stolen, come anche tu hai confermato, è un po' troppo per le menti sensibili. Io avevo intenzione di iniziarlo proprio in questi giorni, ma sono combattuta..vabbè, nel caso, interromperò la lettura, perché comunque la curiosità di conoscere questa storia è alta :)
RispondiEliminaCiao Maria! Effettivamente è un po' forte, ci sono scene molto strong, però a me è piaciuto molto nonostante io abbia un animo un pochino sensibile; spero che ti possa piacere :)
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