Autore: Rachel Hawkins
Genere: Young Adult Paranormal-Fantasy
Casa editrice: Newton Compton Editore
Prezzo: €9.90 (copertina rigida)
Pagine: 256
Trama
Sophie Mercer è una ragazza di sedici anni molto particolare. Tre anni fa, infatti, ha scoperto di essere una strega: un potere che ha ereditato dal padre e dalla nonna, ma che non sa ancora gestire. Dopo che il suo primo incantesimo, durante il ballo scolastico, ha causato dei danni e portato grande scompiglio, il padre ha deciso di spedirla alla Hecate Hall, una scuola per ragazzi "speciali", i Prodigium, dove eccentrici insegnanti faranno in modo che gli adolescenti imparino a usare i poteri con discrezione e soprattutto lontano dagli occhi dei normali, che potrebbero far loro del male. I suoi compagni sono dei tipi strani: mutaforma, streghe, fate, licantropi e vampiri. Per Sophie è difficile ambientarsi: le altre streghe come lei sono superficiali e viziate, se non crudeli e ambiziose, poi si prende una cotta per un giovane stregone irraggiungibile, mentre un fantasma la perseguita e la sua nuova compagna di stanza è la ragazza più odiata e temuta da tutta la scuola. Come se non bastasse, una misteriosa creatura sta attaccando gli studenti, lasciando due piccoli fori sul collo delle sue vittime, e la prima a essere sospettata è ovviamente la sua amica Jenna. Ma per Sophie le minacce non sono finite: scoprirà ben presto che un'organizzazione segreta e potentissima, L'Occhio di Dio, presente ovunque, vuole eliminare dalla faccia della Terra tutti i Prodigium, mentre il Consiglio la sorveglia. Forse perché lei è la prima della lista? O forse perché ha dei poteri di cui non si rende conto?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi niente Daemon Black all'orizzonte, niente gioie sotto forma di persone. Tra parentesi, oggi è il 17 gennaio '17 ed è martedì, il che mi fa pensare che la giornata potrebbe non essere la migliore di questo periodo, ecco, giusto per farvelo notare.
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che volevo leggere da secoli e che ho finalmente letto il giorno dopo Natale, una volta fatta la prova con il Kindle Unlimited; finalmente, dopo aver letto tanti altri bei libri, sono tornata al mio genere, al mio habitat naturale, e non potete capire quale pace io abbia sentito una volta finito questo libro. Ero felice di aver trovato una storia molto bella del mio genere preferito. Adesso vi presento il primo volume della Prodigium Series.
Sophie ha già vissuto in diciannove stati diversi e le piacerebbe molto poter non trasferirsi, ma è costretta a farlo dopo aver compiuto una magia per una compagna di scuola che l'ha additata come strega subito dopo l'accaduto: è così che deve andare in una scuola speciale per ragazzi come lei, non del tutto umani, i cosiddetti Prodigium, affinché impari a controllare i suoi poteri e a non farsi scoprire dagli umani ignari della loro presenza. Quando arriva alla Hex Hall, dopo aver conosciuto la sua nuova compagna di stanza Jenna, nonché unico vampiro dell'istituto, e dopo aver incontrato anche tre ragazze (la Nina, la Pinta e la Santa Maria, le chiameremo così) che cercano di farla entrare nella loro congrega di streghe, si renderà conto pian pianino di quanto poco sappia sulle streghe e sulle altre creature magiche, quanto poco sappia sulla sua stessa famiglia.
Tra le lezioni e una cotta per Archer Cross, alla Hex succedono cose strane: ragazze che vengono ritrovate quasi senza vita, un fantasma che sembra essere particolarmente interessato a lei, segreti taciuti e la minaccia della presenza dell'Occhio di Dio, la più terrificante delle associazioni contro i Prodigium. E Sophie sarà direttamente immischiata in tutto ciò, sarà al centro di tutto.
Sophie non ha mai avuto un'esistenza facile: a dodici anni ha scoperto di essere una strega perché suo padre, colui che non ha conosciuto perché si era separato dalla madre prima che lei nascesse, era uno stregone e da allora ha cercato di maneggiare i suoi poteri come ha meglio potuto, in base a quello che riusciva a fare la madre per aiutarla; oltre a questo, non l'ha aiutata di certo il fatto di cambiare continuamente stato per quanto riguarda il fronte amicizie, non ha mai avuto un'amicizia stabile; ora, è costretta ad andare in un luogo per persone come lei e l'idea non è che la entusiasmi più di tanto, specie quando scopre che la sua vita non può avere un attimo di pace, tra tre ragazze dell'Ave Maria che la vorrebbero nella loro congrega e che sono piuttosto irritanti e perfide, un ragazzo molto figo, professori che sembrano avercela con lei e la scoperta di chi è in realtà il padre.
E', però, una ragazza molto forte e determinata, quando c'è da risolvere il mistero su chi sia colui/colei che tenta di uccidere delle ragazze lei non si dà pace per scoprire la verità; non demorde mai, ma, soprattutto, la sua più grande caratteristica è l'ironia, quella cosa che usa spessissimo e che ti fa sbellicare dalle risate (vedi il contesto in cui dice:"Ti ho detto di risparmiarmi i dettagli hard"), che alleggerisce la situazione e che ti regala un sorriso, che tanto ne abbiamo sempre bisogno.
Jenna è la compagna di stanza della nostra protagonista ed è un vampiro, l'unico in tutta la scuola e questo le porterà molti problemi: sebbene sia una ragazza simpatica e solare, cibarsi di sangue permette a tutti, anche a coloro a cui stava simpatica, di additarla come la responsabile della morte di Holly, la sua vecchia compagna di stanza, e dell'aggressione ad altre due ragazze, solo per il fatto che tutte loro avevano due segni sul collo, che sembravano essere stati fatti dai denti, e che stavano morendo dissanguate.
Jenna soffre molto per questa situazione, si sente presa di mira, sente su di sé le occhiatacce di tutti e le malelingue la definiscono un mostro, un abominio; l'unica che cercherà di darle conforto è Sophie che, sebbene in alcuni momenti abbia paura di lei, è convinta della sua innocenza e le starà accanto, cercherà di farla sorridere a scapito di tutto ciò che succede a scuola.
Archer è il ragazzo più figo della scuola: alto, moro, sarcastico, un po' dannato, è il tipico ragazzo che si ritrova una scia di ragazze ai suoi piedi perché nessuna resiste al suo fascino, nemmeno Sophie; inoltre, la sua figura è avvolta nel mistero, o meglio, una parte della sua vita è avvolta nel buio più totale perché nessuno sa che cosa abbia fatto nei mesi successivi alla morte di Holly, la sua ragazza. In merito alla questione i pareri sembrano essere tutti unanimi, ma il dubbio rimane: è o non è andato dal Consiglio, la più importante istituzione dei maghi, per chiedere la Rimozione, ovvero quel processo che ti toglie i poteri? Eh, sarà difficile scoprirlo ma sono sicura che prima o poi accadrà, così come sono sicura che tutto abbia un collegamento con quello che succede verso la fine, quando la Hawkins ci regala un colpo di scena pazzesco.
Ammetto che mentre leggevo le primissime pagine avevo paura che si rivelasse una sorta di "Harry Potter", che la sensazione del "già visto" sarebbe rimasta e mi avrebbe impedito di apprezzare la storia, ma man mano che andavo avanti questa sensazione è sparita e sono rimasta catturata nella storia: penso che l'autrice abbia, però, corso un rischio bello grosso nel scegliere di ambientare la sua storia in una scuola, con tanto di camere per gli studenti, professori molto carini e fantasmi, dove la magia fa da padroni perché è quasi inevitabile pensare che ricalchi la scia di "Harry Potter", anche in altri libri che trattano del mondo magico qualcuno è rovinato nella lettura da questa somiglianza, però, almeno per quanto riguarda me, la zia Rachel è riuscita sin da subito a farmi cambiare idea e a farmi perdere nella storia, senza più badare alle somiglianze con questa e quell'altra saga. E' emerso sin da subito il mio interesse per un mondo affine ma al contempo diverso da quello della Rowling e non sono rimasta delusa proprio per il fatto che la storia si è evoluta in un modo tale da far scomparire quella sensazione iniziale e da far comparire la curiosità verso un mondo diverso e inesplorato.
Quando ho poi chiuso il libro mi sono sentita pervadere da un senso di pace, di serenità perché finalmente ero tornata nel mio habitat naturale, ero tornata dopo tanto tempo a leggere un Fantasy, un libro del mio genere preferito; però, non mi sono sentita in pace perché il finale è stato molto tranquillo, tutto è finito per il meglio, perché è finito malecome al solito, ci sono tante cose in sospeso che ti fanno rodere dentro dalla curiosità, ma la pace è stata dovuta al fatto che avevo ritrovato quel qualcosa che mi ha sempre legato a questo genere, qualcosa che avevo un po' perso di vista ultimamente essendomi dedicata ad altri generi (romanzi rosa, Dark Romance, M/M) e che mi ha fatto molto piacere ritrovare, come quando, dopo un viaggio, ritorni a casa tua, nel tuo letto e ti senti sereno/a perché sei semplicemente a casa, sei fra le cose che ti sono abituali.
Concludendo, perché mentre sto scrivendo si sono fatte le dieci e io mi ero ripromessa di andare a dormire presto (seee, come no), devo dire che questo primo volume mi è piaciuto molto, la storia mi ha coinvolto ed è filata liscia come l'olio, senza intoppi, mi sono ritrovata davanti un mondo che sono curiosa di esplorare e personaggi di cui desidero conoscere le sorti al più presto perché quel finale non preannuncia niente di buono, ahimè.
Ma la cosa più bella secondo me, oltre alle ambientazioni e alla magia stessa, è stato il fatto che l'autrice ha deciso di dare un'impronta un po' ironica a questo libro: ci ha donato una protagonista molto vivace e molto brava a fare battute, capace di strapparci un sorriso ed è grazie a lei che la lettura è anche molto leggera. adatta per un pomeriggio in cui si vuole staccare la mente e non pensare a nulla se non a godersi un buon libro in santa pace.
Veramente, veramente bello, sono curiosissima di scoprirne di più.
Alla prossima!
Voto:
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che volevo leggere da secoli e che ho finalmente letto il giorno dopo Natale, una volta fatta la prova con il Kindle Unlimited; finalmente, dopo aver letto tanti altri bei libri, sono tornata al mio genere, al mio habitat naturale, e non potete capire quale pace io abbia sentito una volta finito questo libro. Ero felice di aver trovato una storia molto bella del mio genere preferito. Adesso vi presento il primo volume della Prodigium Series.
Sophie ha già vissuto in diciannove stati diversi e le piacerebbe molto poter non trasferirsi, ma è costretta a farlo dopo aver compiuto una magia per una compagna di scuola che l'ha additata come strega subito dopo l'accaduto: è così che deve andare in una scuola speciale per ragazzi come lei, non del tutto umani, i cosiddetti Prodigium, affinché impari a controllare i suoi poteri e a non farsi scoprire dagli umani ignari della loro presenza. Quando arriva alla Hex Hall, dopo aver conosciuto la sua nuova compagna di stanza Jenna, nonché unico vampiro dell'istituto, e dopo aver incontrato anche tre ragazze (la Nina, la Pinta e la Santa Maria, le chiameremo così) che cercano di farla entrare nella loro congrega di streghe, si renderà conto pian pianino di quanto poco sappia sulle streghe e sulle altre creature magiche, quanto poco sappia sulla sua stessa famiglia.
Tra le lezioni e una cotta per Archer Cross, alla Hex succedono cose strane: ragazze che vengono ritrovate quasi senza vita, un fantasma che sembra essere particolarmente interessato a lei, segreti taciuti e la minaccia della presenza dell'Occhio di Dio, la più terrificante delle associazioni contro i Prodigium. E Sophie sarà direttamente immischiata in tutto ciò, sarà al centro di tutto.
Sophie non ha mai avuto un'esistenza facile: a dodici anni ha scoperto di essere una strega perché suo padre, colui che non ha conosciuto perché si era separato dalla madre prima che lei nascesse, era uno stregone e da allora ha cercato di maneggiare i suoi poteri come ha meglio potuto, in base a quello che riusciva a fare la madre per aiutarla; oltre a questo, non l'ha aiutata di certo il fatto di cambiare continuamente stato per quanto riguarda il fronte amicizie, non ha mai avuto un'amicizia stabile; ora, è costretta ad andare in un luogo per persone come lei e l'idea non è che la entusiasmi più di tanto, specie quando scopre che la sua vita non può avere un attimo di pace, tra tre ragazze dell'Ave Maria che la vorrebbero nella loro congrega e che sono piuttosto irritanti e perfide, un ragazzo molto figo, professori che sembrano avercela con lei e la scoperta di chi è in realtà il padre.
E', però, una ragazza molto forte e determinata, quando c'è da risolvere il mistero su chi sia colui/colei che tenta di uccidere delle ragazze lei non si dà pace per scoprire la verità; non demorde mai, ma, soprattutto, la sua più grande caratteristica è l'ironia, quella cosa che usa spessissimo e che ti fa sbellicare dalle risate (vedi il contesto in cui dice:"Ti ho detto di risparmiarmi i dettagli hard"), che alleggerisce la situazione e che ti regala un sorriso, che tanto ne abbiamo sempre bisogno.
Jenna è la compagna di stanza della nostra protagonista ed è un vampiro, l'unico in tutta la scuola e questo le porterà molti problemi: sebbene sia una ragazza simpatica e solare, cibarsi di sangue permette a tutti, anche a coloro a cui stava simpatica, di additarla come la responsabile della morte di Holly, la sua vecchia compagna di stanza, e dell'aggressione ad altre due ragazze, solo per il fatto che tutte loro avevano due segni sul collo, che sembravano essere stati fatti dai denti, e che stavano morendo dissanguate.
Jenna soffre molto per questa situazione, si sente presa di mira, sente su di sé le occhiatacce di tutti e le malelingue la definiscono un mostro, un abominio; l'unica che cercherà di darle conforto è Sophie che, sebbene in alcuni momenti abbia paura di lei, è convinta della sua innocenza e le starà accanto, cercherà di farla sorridere a scapito di tutto ciò che succede a scuola.
Archer è il ragazzo più figo della scuola: alto, moro, sarcastico, un po' dannato, è il tipico ragazzo che si ritrova una scia di ragazze ai suoi piedi perché nessuna resiste al suo fascino, nemmeno Sophie; inoltre, la sua figura è avvolta nel mistero, o meglio, una parte della sua vita è avvolta nel buio più totale perché nessuno sa che cosa abbia fatto nei mesi successivi alla morte di Holly, la sua ragazza. In merito alla questione i pareri sembrano essere tutti unanimi, ma il dubbio rimane: è o non è andato dal Consiglio, la più importante istituzione dei maghi, per chiedere la Rimozione, ovvero quel processo che ti toglie i poteri? Eh, sarà difficile scoprirlo ma sono sicura che prima o poi accadrà, così come sono sicura che tutto abbia un collegamento con quello che succede verso la fine, quando la Hawkins ci regala un colpo di scena pazzesco.
Ammetto che mentre leggevo le primissime pagine avevo paura che si rivelasse una sorta di "Harry Potter", che la sensazione del "già visto" sarebbe rimasta e mi avrebbe impedito di apprezzare la storia, ma man mano che andavo avanti questa sensazione è sparita e sono rimasta catturata nella storia: penso che l'autrice abbia, però, corso un rischio bello grosso nel scegliere di ambientare la sua storia in una scuola, con tanto di camere per gli studenti, professori molto carini e fantasmi, dove la magia fa da padroni perché è quasi inevitabile pensare che ricalchi la scia di "Harry Potter", anche in altri libri che trattano del mondo magico qualcuno è rovinato nella lettura da questa somiglianza, però, almeno per quanto riguarda me, la zia Rachel è riuscita sin da subito a farmi cambiare idea e a farmi perdere nella storia, senza più badare alle somiglianze con questa e quell'altra saga. E' emerso sin da subito il mio interesse per un mondo affine ma al contempo diverso da quello della Rowling e non sono rimasta delusa proprio per il fatto che la storia si è evoluta in un modo tale da far scomparire quella sensazione iniziale e da far comparire la curiosità verso un mondo diverso e inesplorato.
Quando ho poi chiuso il libro mi sono sentita pervadere da un senso di pace, di serenità perché finalmente ero tornata nel mio habitat naturale, ero tornata dopo tanto tempo a leggere un Fantasy, un libro del mio genere preferito; però, non mi sono sentita in pace perché il finale è stato molto tranquillo, tutto è finito per il meglio, perché è finito male
Concludendo, perché mentre sto scrivendo si sono fatte le dieci e io mi ero ripromessa di andare a dormire presto (seee, come no), devo dire che questo primo volume mi è piaciuto molto, la storia mi ha coinvolto ed è filata liscia come l'olio, senza intoppi, mi sono ritrovata davanti un mondo che sono curiosa di esplorare e personaggi di cui desidero conoscere le sorti al più presto perché quel finale non preannuncia niente di buono, ahimè.
Ma la cosa più bella secondo me, oltre alle ambientazioni e alla magia stessa, è stato il fatto che l'autrice ha deciso di dare un'impronta un po' ironica a questo libro: ci ha donato una protagonista molto vivace e molto brava a fare battute, capace di strapparci un sorriso ed è grazie a lei che la lettura è anche molto leggera. adatta per un pomeriggio in cui si vuole staccare la mente e non pensare a nulla se non a godersi un buon libro in santa pace.
Veramente, veramente bello, sono curiosissima di scoprirne di più.
Alla prossima!
Voto:
ciao Katy sai che ho questo libro cartaceo in libreria ma non l'ho letto ancora? Ho sentito opinioni poco favorevoli ma tu mi hai ridato speranza, grazie! voglio proprio leggerlo allora <3
RispondiEliminaCiao Ely! Anch'io avevo sentito molte opinioni non entusiaste, però devo ammettere che mi è piaciuto veramente tanto questo libro! Poi, certo, la mia opinione potrebbe rivelarsi diversa dalla tua, ma spero comunque che ti possa piacere, che si possa rivelare una lettura carina, almeno :)
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