giovedì 26 gennaio 2017

Recensione Royle

Titolo: Royle
Autore: Naike Ror
Genere: Romantic Dark Suspanse
Casa editrice: Self-publishing
Prezzo: €15.60 (copertina flessibile)
Pagine: 496






Trama
E' inquietante svegliarsi dopo quattro giorni di coma e rendersi conto di essere stata catapultata nove anni avanti nel tempo. Questo è ciò che accade a Daisy: nove anni di vita spariti nel nulla, gli amici più cari, i propri amatissimi genitori, la tranquilla vita di studente liceale. E persino Royle, il suo grande amore. Tutto sparito. Al loro posto, una vita in cui Daisy non si riconosce affatto, una donna che non si sarebbe mai aspettata di diventare, una personalità ammantata di segreti. In un crescendo di tensione ed emozioni, Daisy cercherà di dipanare i misteri che l'hanno travolta e che coinvolgono anche lo splendido e affascinante Royle.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi nessun Daemon Black è entrato a far parte della mia vita. Ah, come sarebbe bello avere una gioia nella vita, ma quando te ne arriva una bella grande alla fine di un anno, sebbene duri poco, non puoi pretendere che te ne arrivi una subito l'anno successivo perché il karma ragiona così, però, d'altronde, la vita non può mica essere facile altrimenti non ci sarebbe divertimento *la vocina della coscienza:" see, vabbe', e poi? Guarda che una gioia al giorno toglie il medico di torno!"; tu:"Ma stai zitta tu, che poi i medici si trovano senza lavoro! Vorrai mica farli vagare per le strade con le mani in mano?"*
Comunque, a parte gli scherzi, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che mi ha stregato, non avrei pensato che potesse piacermi così tanto ed ora eccomi qui, con la testa in pappa a pensare alla sua magnificenza... *si mette a guardare in alto con sguardo sognante**si riscuote* ehm, ma torniamo a noi e vediamo di parlarne.

Daisy si risveglia in un ospedale: non sa esattamente come ci sia finita, sa soltanto che quello che dicono i dottori per lei non ha senso, la chiamano signora Hill e le parlano di un incidente in cantina, ma lei non ce l'ha una cantina... vuole i suoi genitori, vuole Royle, eppure qualcosa nella dottoressa la fa precipitare di fronte a questi suoi desideri: non è il 2005, come crede, ma è il 2014 e lei si è dimenticata di nove anni della sua vita.
Venire a conoscenza di fatti che non si ricorda fossero accaduti la porta in un luogo fatto di disperazione ma anche determinazione perché vuole capire chi è diventata, che ne è stato della sua vita in tutti quegli anni, cosa è successo e cosa l'ha spinta a fare cose che mai avrebbe potuto pensare di fare nove anni prima. Per questo deve ricordare, ma le immagini che arrivano imperiose nella sua mente non sono quelle che avrebbe sperato; e rivedere i volti a lei famigliari senza sapere il perché di tanto astio non la aiuta.
Fra continui flash-black, un alternarsi di avvenimenti nel presente e nel passato, scopriamo la vita di Daisy e Royle nove anni prima, quando erano due ragazzi che si erano ritrovati dopo cinque anni senza le notizie dell'uno e dell'altro, ma scopriamo anche come sono diventati adesso, l'uno un uomo che non sorride, sarcastico e arrabbiato con lei, l'altra una donna che non si ricorda del suo passato ma che sa che ci deve essere stato un motivo valido per spingerla ad abbandonarlo.

La Daisy giovane ci appare come una ragazza matura, intelligente, tranquilla, ma capace di tenerti testa: futura studentessa di Harvard, quando si ritrova di fronte Royle, il ragazzino con cui giocava sempre e che non l'ha più richiamata da quando è partito per l'Europa cinque anni prima, non può fare a meno di riservargli un ostile benvenuto, non vuole vederlo, non intende salire su un'auto se c'è anche lui, non gli parla, però presto è costretta a soccombere ai suoi sentimenti perché, nonostante tutto, se ne innamora e contro l'amore non c'è distanza che tenga.
La Daisy adulta è simile all'adolescente, è sempre molto testarda, determinata a scoprire a tutti i costi cosa è successo in quei nove anni di cui non si ricorda, ma è diventata donna ormai, non è più una ragazzina anche se sembra un cucciolo ferito e spaesato; la cosa che la accomuna alla sua sé più giovane e che l'ha portata a compiere determinate azioni che in questo momento non comprende è l'amore per Royle, non ha mai smesso di pensare a lui e adesso non può fare altro che vedersi rigettare addosso tutto il suo odio, proprio come lei aveva fatto circa nove prima dopo il suo ritorno dall'Europa.
Quello che mi è piaciuto di più in assoluto di lei è stato il suo essere fragile e al contempo forte: non dev'essere facile risvegliarsi e non sapere nulla dei nove anni precedenti, ricordarsi solo sprazzi di una vita che non deve essere stata per niente facile, però dimostra una grande forza nel rialzarsi da quel letto d'ospedale e non piangersi addosso, per poi focalizzarsi sul cercare di capire.

Quando era piccolino, Royle era un bambino cicciottello che giocava sempre con la piccola Daisy e Hastiin: quando il padre ha deciso di mandarlo a studiare in Europa, non è riuscito a mantenere i rapporti con la ragazza di cui era segretamente innamorato, ha sempre e solo parlato con Has per cinque anni, finché non è ritornato a casa. Del ragazzino timido è rimasto soltanto il sorriso, ora è diventato un giovane uomo, alto, muscoloso, bello al punto da far cadere ai suoi piedi tutte le ragazze della scuola, ma è diventato anche scontroso e sarcastico; all'inizio lo vediamo quasi arrabbiato per via di Daisy, ma man mano che i giorni passano lui riesce a creare una breccia nel cuore della ragazza e diventa sempre più determinato a fare le cose per bene, a stare con lei.
Il Royle adulto, tuttavia, non conserva quasi nulla del suo io adolescente: è arrabbiato, pieno d'odio nei confronti del suo vecchio amore ed è diventato come quegli uomini che, delusi dalla propria donna, cercano in tutti i modi di svuotare la mente dal suo pensiero, il che implica, come al solito, che lui si impegni nell'andare a caccia di donne con un unico scopo. Però, dopo nove anni, lui non l'ha dimenticata, il suo amore per lei è sempre lì, solo più in profondità affinché non faccia troppo male: quando la incontra di nuovo, il suo odio risale in superficie e risulta difficile lasciarsi il passato alle spalle; nonostante ciò, nonostante tutti i suoi sforzi, tra il rancore emerge il suo vecchio amore e si sa che i sentimenti non si possono mai spegnere per sempre.
La cosa che mi è piaciuta di più di lui è stata la sua forza, il suo carattere: è un uomo molto determinato, segue sempre quello che ha in mente di fare e, soprattutto, ha saputo tenere testa al padre fingendo di essere accondiscendente per avere il tempo di pianificare la sua vita.

Ultimo personaggio su cui voglio spendere due paroline: Hastiin. Nel trio di amici lui è colui che sta a metà fra i due, che cerca di mediare fra Daisy e Royle quando lui ritorna dall'Europa e ce la mette tutta finché non ci riesce; ma oltre ad essere il mediatore del gruppo sia nel passato sia nel presente, è un uomo genuino, determinato a fare il suo meglio e divertente, un personaggio tutto da scoprire e tanto tanto tanto carino!

Quando mi sono approcciata a questo libro non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo cosa avrei trovato perché non ero andata a cercare alcuna informazione, l'unica cosa che sapevo è che c'era un mistero da scoprire: durante tutta la lettura sono rimasta affascinata dalla storia, mi ha completamente catturato la scrittura di Naike Ror a tal punto da finire il libro in quasi metà del tempo che c'era scritto sul mio Kindle e il quasi continuo alternarsi fra passato e presente mi ha incuriosito tantissimo.
Essendo, oltretutto, un Romantic Suspanse il libro è incentrato molto più sul mistero che sulla storia d'amore (a differenza di "Le bugie del nostro amore" in cui di mistero quasi non ce n'è, a mio parere): è vero che nel passato ci si concentra sul rapporto fra Daisy e Royle, su come si evolve la loro iniziale antipatia, ma tutto questo è solo una piccola parte del libro e per il resto del tempo interrogativi la fanno da padroni, la loro storia passa quasi in secondo piano, sebbene sia comunque tutto collegato, per lasciare spazio alla ricerca di ciò che è successo in quei nuove anni che la protagonista non ricorda.
Sono i ricordi che hanno un ruolo importante in tutta la storia: ricordare è fondamentale per riuscire a mettere a posto tutti i tasselli, capire il motivo di molte azioni compiute e dell'odio che tutta la città (o quasi) sembra riversare su Daisy; perdere la memoria può avere effetti distruttivi su una persona perché non sapere è la cosa peggiore che ci possa essere, non sapere ti rende impotente, non hai idea di cosa hai fatto e il motivo delle tue azioni, così come non hai idea di cosa hanno fatto gli altri; non essere a conoscenza di una sola parte della propria vita potrebbe forse essere peggiore del non essere a conoscenza di tutta la propria storia perché è vero che in entrambi i casi ci si scervella per comprendere, ma se si sa che tipo di persona si era prima del blackout potrebbe essere più difficile convivere con le proprie scelte, rispetto al caso in cui non si abbia proprio la minima idea di chi si fosse. E' per questo che possiamo sentire l'ansia attraverso ogni singolo pensiero e ogni singola sensazione, il terrore di scoprire di aver fatto o di aver subito qualcosa di brutto e il rimorso dato dalla consapevolezza di aver fatto del male alla persona amata, seppur non sapendo esattamente le motivazioni e le modalità.
La cosa più bella è stata sicuramente il fatto che i passaggi dal passato al presente mi invogliavano a cercare di capire cosa potesse essere successo in quei nove anni di scarto e cercare di fare tutti i collegamenti necessari: tutto quell'alternarsi di due momenti diversi della vita dei personaggi non ha fatto altro che aumentare la mia curiosità al punto che non sono riuscita a staccarmi perché necessitavo di conoscere; l'unica pecca, che tuttavia non inciderà sul voto finale, è stata il fatto che arrivati a circa tre quarti del libro i capitoli sul passato sono scomparsi, prima si alternavano con il presente e poi puff, volatilizzati, e mi sarebbe piaciuto leggere ancora qualcosina di più, magari arrivare al punto in cui si interrompevano i ricordi anche con la storia stessa, non solo con i ricordi del presente. Ah, e ci sono state un paio di scene in cui mi sono ritrovata a pensare qualcosa del tipo: "Ehi, io sarei minorenne, giusto per ricordarvelo!" perché erano un po'... della serie "vietato ai minori di", ma erano giusto un paio e neanche la loro presenza influenzerà il voto.

Concludendo, questo libro mi è piaciuto moltissimo, lo stile di Naike Ror è coinvolgente e la storia scorre velocemente per via del mistero enorme che bisogna risolvere e per via della concitazione degli avvenimenti che ti mette tanta ansia quanta curiosità.
Insomma, superconsigliato se cercate una storia capace di farvi stare con il fiato sospeso e capace di catapultarvi nella storia stessa.
Voto:

Nessun commento:

Posta un commento