venerdì 27 luglio 2018

Let's talk about... Beautiful Series!

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e oggi, dopo parecchio tempo, sono tornata con un nuovo post del "Let's talk about...", ovvero dei post in cui vi parlo di saghe che ho già letto senza però farne una vera e propria recensione, scrivendo semplicemente quello che mi è piaciuto o meno, le controversie, insomma quello che mi viene in mente da dire e condividere su alcune serie.
Per questa terza puntata - che, tra parentesi, giusto per notare che blogger poco seria io sia, era già pronta almeno un annetto fa, per la scorsa estate, ma io la posto solo adesso perché non ho tutte le rotelle a posto, però mi dispiaceva cancellare questo post già preparato, visto che poi ho parlato di tutti i fratelli Maddox meno uno - parleremo della trilogia originale, come piace definirla, di "Uno Splendido Disastro".
Titolo: Beautiful Series
Autore: Jamie McGuire
Genere: New Adult
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: €16.40 (primi due); €14.90 (terzo)
       €9.90 (rigida, nuova edizione)
Pagine: 400; 320; 180
Trama
Camicetta immacolata, coda di cavallo, gonna al ginocchio, Abby Abernathy sembra la classica ragazza per bene, timida e studiosa. Ma in realtà Abby è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University insieme alla sua migliore amica per il primo anno di università ha tutta l'intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una ragazza diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. C'è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato per eccellenza. Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli castani di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Eppure Abby è assolutamente determinata a non farsi affascinare. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover convivere sotto lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un'inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all'anima tormentata di Abby e capire cosa nasconde dietro i suoi silenzi e le sue improvvise malinconie. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto.
Let's talk about...
Dunque, questa volta parliamo di un libro che di controversie ne ha poche: sì, anche qui c'è chi lo ha amato alla follia e chi lo ha odiato con tutto il cuore, però se facciamo il confronto con la serie di "After" possiamo affermare il fatto che sia migliore, di certo più educativo e non mostra semplicemente una ragazza che si fa mettere i piedi in testa dal belloccio di turno e che se lo riprende ogni santa volta, nonostante tutte le capperate che lui possa fare.
La storia non è la pura e semplice storia tipica dei romanzetti rosa in cui vediamo semplicemente sbocciare la storia d'amore fra due persone, che poi non fanno nient'altro per tutto il resto del tempo che manco dei conigli, certo ci sono alcuni elementi tipici del genere però la protagonista non è irritante, non è la santarellina di turno e il ragazzo non si fa tutte le ragazze del campus mentre sta con lei.
Procediamo per punti:
1) la differenza con le storie fra la santarellina e il bello e dannato di turno è il fatto che lei santa non lo è, non è neanche la tipica ragazza sfigatella che ha vissuto in una famiglia che le tarpava le ali perché A) si veste benissimo e sa di essere bella, B) non ha mai avuto una famiglia che le dettasse cosa fare, solo un padre con parecchi debiti e con l'anima da giocatore d'azzardo che le ha dato la colpa per aver perso la sua fortuna. Lui, invece, si è fatto, sì, tutto il campus, però quando la incontra inizia a smettere di sbavare dietro alle ragazze e si concentra solo su una sola, su Abby, e per conquistarla decide di proporle una scommessa che vince.
Inoltre, non ci sono tira e molla sempre con le stesse dinamiche, solo lui che insiste per uscire con lei e lei che non è molto contenta ma alla fine si mettono insieme e se fanno cavolate nei confronti dell'uno o dell'altro, lo fanno quando hanno deciso di lasciarsi a seguito di un litigio (il che accade una sola volta). Dopo di che vivono felici e contenti per il resto della loro vita.
2) dovete sapere che io lessi questa serie a febbraio del 2016 perché una mia compagna di classe mi aveva suggerito di leggerla, in quanto nettamente migliore di "After" dal punto di vista di quelle scene e della scrittura, così decisi di provare nella speranza che ci fossero poche scene di quel tipo e possibilmente senza troppi dettagli (ero rimasta traumatizzata dalla serie della Todd, avevo dovuto saltare un mucchio di pagine e quella volta in cui avevo deciso di leggerne una, per capire com'era, ero rimasta allibita e traumatizzata). E in effetti quelle scene sono veramente poche, circa un paio, e sono descritte come se fossero scene appartenenti al genere Young Adult, senza dettagli, senza volgarità nemmeno dal PoV di Travis e senza quelle cose "strane", come le chiamo io, che il mio vicino di banco in prima media mi aveva raccontato, traumatizzando la me undicenne; in sostanza sono descritte molto bene e in maniera leggera, non sono di quelle pesanti che durano dieci pagine, e infatti non le ho saltate, le ho lette tranquillamente senza traumi annessi e connessi (io, infatti, non leggo solo quelle che so, dopo averne letta una, essere troppo per me).
3) ammetto che avevo dei dubbi sul secondo libro perché pensavo che sarebbe stato noioso e lo ritenevo una semplice trovata per fare altri soldi, però in definitiva mi è piaciuto, è stato bello vedere la vicenda narrata da Travis con anche nuove scene in più sia fra loro due sia di solo Travis, ma soprattutto è stato realistico perché talvolta capita che i PoV diversi possano sembrare tutti uguali, senza caratterizzazione e altro. Certo, magari è comunque una trovata per fare qualche soldino in più, però in compenso non è volgare! Sì, fa pensieri da maschio, ma non sono i pensieri volgari relativi solo al loro lato più animalesco che viene fuori ogni qual volta vedono una ragazza... e qualcos'altro...
4) quando lessi questo libro, ricordo di aver storto il naso all'inizio perché le dinamiche erano le stesse di "After", nel senso che, oltre ad avere la stessa ambientazione al college in cui lei era una matricola, mentre lui già al terzo anno (se non erro), all'apparenza mi era sembrato di essere di nuovo davanti alla stessa storia di Hardin e Tessa, con lui bello e dannato, donnaiolo che prende una sbandata per lei, e con lei che è, sostanzialmente, una sfigata, che si veste in modalità "ragazza invisibile" e che impazzisce per il belloccio al punto da farsi fare qualsiasi cosa. Però già dalle prime pagine ho capito che non era la stessa storia perché Abby è una ragazza badass, non si fa mettere i piedi in testa da Travis e di certo è molto più matura di qualsiasi altra ragazza della sua età di quel college, visto che quasi tutte pendono dalle labbra del caro Maddox. 
In ogni caso all'inizio della lettura ci sono rimasta un po' "male" perché sembravano uguali i due libri, dopo di che ho capito che era molto probabile che la Todd avesse copiato qualcosina, come la scommessa che ha usato per Hardin, in una versione leggermente diversa (e molto più orrenda, perché certe cose non si fanno) e oramai c'ho fatto l'abitudine, la mia mente ha capito che è proprio il genere che ha dei cliché particolari, non soltanto l'autrice che ne copia un'altra.
5) l'ho trovata una storia molto genuina, con quel pizzico di mistero che movimenta il tutto, ma secondo me è stata costruita molto bene; l'autrice non ha semplicemente una storia d'amore, ma anche un background dei personaggi molto interessante e coinvolgente. Quando leggo romanzi rosa, infatti, cerco sempre comunque qualcosa che non si concentri solo su due persone che non riescono a togliersi le mani di dosso, ma che lasci spazio a vicende personali che mi ricordino dinamiche simili a quelle di libri Fantasy, nel senso che mi piace vedere anche un po' di azione. E in questo la McGuire è stata molto brava a creare una storia coinvolgente e credibile anche dal punto di vista dell'"azione".

Concludendo, questa trilogia mi è piaciuta parecchio, l'ho trovata molto carina, divertente, frizzante al punto giusto e, soprattutto, pulita, non come qualche altra serie che mi piacerebbe molto dimenticare.
Voto:

Nessun commento:

Posta un commento