Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e oggi vi porto due mini recensioni delle due novelle della serie de "La battaglia delle tre corone", che ho intenzione di leggere quest'estate perché mi intriga troppo.
Titolo: The Oracle Queen
Autore: Kendare Blake
Genere: Fantasy
Casa editrice: Harper Teen
Prezzo: €2.69 (ebook)
Pagine: 120
Trama
Triplette di regine nate sull'isola di Fennbirn possono essere molte cose: Elementalisti. Avvelenatrici. Naturaliste. Se nasce una regina oracolo, comunque, con il dono della vista, sarà immediatamente annegata, estinguendo così la sua possibilità di ottenere mai il trono.
Ma non è sempre stato così. Questa pratica cautelare è iniziata molto tempo fa, con la Regina Elsabet - la leggendaria, e ultima, regina oracolo - il cui regno era tinto di sangue e orrore.
Paranoica, spietata e completamente pazza, la sfiducia di Elsabet portò all'omicidio di tre famiglie di persone innocenti. O almeno, questa è la storia incontestata tramandata di generazione in generazione. Ma che cosa è successo realmente? Scopriremo la vera storia della regina che, sebbene nata col dono della vista, non ha potuto prevedere la sua rapida e improvvisa caduta di potere... finché non è stato troppo tardi.
Recensione
La storia che qui ci viene presentata è quella della Regina Elsabet. Lei è una sovrana particolare, ha il Dono della Vista, quindi vuol dire che può vedere il futuro se la Dea che l'ha voluta al trono glielo consente.
La sua vita a corte, però, non è per niente facile: Elsabet ha un carattere particolarmente volitivo, è forte e determinata a fare come vuole lei, alle sue condizioni, non a quelle del Consiglio; inoltre, come se non bastassero già le occhiatacce per questo, si ritrova con un marito che intrattiene dei legami extraconiugali, o comunque non esita a fare la corte ad altre signorine, talvolta proprio davanti a tutti.
Per fortuna, a corte arriva un pittore, Jonathan, che la aiuta, in un qual certo senso, ad essere serena almeno nei momenti che trascorrono insieme, sebbene alle sue spalle si stagli una minaccia che rischia di mandare a monte tutto quanto.
Qualcuno vuole prendersi il trono, qualcuno che crede che lei non stia svolgendo un buon lavoro, qualcuno che decide di mettere in giro delle voci e che la farà capitolare se lei non riuscirà a reagire in tempo.
Sebbene sia una novella molto corta, devo dire che mi ha affascinato.
Il world building è molto interessante: ci troviamo in una realtà non lontano dalla nostra, geograficamente parlando, ma naturalmente qui c'è il valore aggiunto della magia. Coloro che posseggono poteri magici sono divisi in tre categorie e a ognuna di esse corrispondono le tre possibili eredi al trono; ovviamente, poi, ci sono anche delle capacità particolari, come il Dono della Vista della Regina Elsabet, ma queste credo (almeno, immagino, ma non ne sono sicura perché questi sono i tre tipi di magia che sono stati presentati, quindi non credo che ce ne siano altri, ma potrebbe sempre essermi sfuggito qualcosa) siano al quanto rare, o comunque non così comuni come le tre categorie.
Un'altra cosa che inizia ad esserci presentata è il fatto che a ogni generazione nascono tre gemelle con capacità differenti, ma solo una di queste diventa Regina dopo la morte delle altre due.
Insomma, da quel poco che è stato anticipato, capiamo che non è un mondo molto facile, può essere crudo nel momento in cui le tre sorelle vengono allevate per tentare di uccidersi a vicenda e anche nel momento in cui succede qualche rivolta, qualcosa che porta il Regno in uno stato di precarietà prima di arrivare a una nuova fase.
La Regina Elsabet è un personaggio molto affascinante: è una sovrana un po' sopra le righe, non le piace che siano gli altri a prendere le decisioni ma vuole poterlo fare lei, alle sue condizioni, anche perché, in fin dei conti, lei è un Regina-Oracolo, può vedere il futuro e può anche, se la Dea glielo permette, capire quali sono le minacce per il suo Regno e agire di conseguenza.
Per questi due elementi, la sua "arroganza" nei confronti del Consiglio e il Dono, la sua vita non sarà molto semplice. La gente parla, parla tanto, e non esita a criticarla per quello che sente che ha fatto. Un aggravante in tutto ciò è anche, purtroppo, il marito: nonostante tutto, lei è pur sempre una giovane donna che vorrebbe le attenzioni che merita, vorrebbe vivere felice e serena la sua vita privata, ma questo non le viene concesso perché la persona che ha scelto come suo sposo non la guarda, è impegnato a rincorrere le varie dame di corte, talvolta senza accorgersi neanche che questo fa parlare le persone e fa sembrare debole la Regina.
Forte dal punto di vista politico, ma debole dal punto di vista emotivo, Elsabet si scontrerà con tutte quelle voci che serpeggiano dietro le sue spalle e anche con chi, sempre alle sue spalle, cercherà di prenderle il posto. Sarà una lotta dura, che avrà un risvolto poco piacevole per la nostra protagonista, ma questo comunque mostrerà una persona forte, che riesce a sopportare le ingiustizie e che continua a rimanere una degna erede al trono quando non le è più consentito sedercisi.
Insomma, una novella molto intrigante, piena di sotterfugi e di azioni subdole che mi appassionano un sacco.
La sua vita a corte, però, non è per niente facile: Elsabet ha un carattere particolarmente volitivo, è forte e determinata a fare come vuole lei, alle sue condizioni, non a quelle del Consiglio; inoltre, come se non bastassero già le occhiatacce per questo, si ritrova con un marito che intrattiene dei legami extraconiugali, o comunque non esita a fare la corte ad altre signorine, talvolta proprio davanti a tutti.
Per fortuna, a corte arriva un pittore, Jonathan, che la aiuta, in un qual certo senso, ad essere serena almeno nei momenti che trascorrono insieme, sebbene alle sue spalle si stagli una minaccia che rischia di mandare a monte tutto quanto.
Qualcuno vuole prendersi il trono, qualcuno che crede che lei non stia svolgendo un buon lavoro, qualcuno che decide di mettere in giro delle voci e che la farà capitolare se lei non riuscirà a reagire in tempo.
Sebbene sia una novella molto corta, devo dire che mi ha affascinato.
Il world building è molto interessante: ci troviamo in una realtà non lontano dalla nostra, geograficamente parlando, ma naturalmente qui c'è il valore aggiunto della magia. Coloro che posseggono poteri magici sono divisi in tre categorie e a ognuna di esse corrispondono le tre possibili eredi al trono; ovviamente, poi, ci sono anche delle capacità particolari, come il Dono della Vista della Regina Elsabet, ma queste credo (almeno, immagino, ma non ne sono sicura perché questi sono i tre tipi di magia che sono stati presentati, quindi non credo che ce ne siano altri, ma potrebbe sempre essermi sfuggito qualcosa) siano al quanto rare, o comunque non così comuni come le tre categorie.
Un'altra cosa che inizia ad esserci presentata è il fatto che a ogni generazione nascono tre gemelle con capacità differenti, ma solo una di queste diventa Regina dopo la morte delle altre due.
Insomma, da quel poco che è stato anticipato, capiamo che non è un mondo molto facile, può essere crudo nel momento in cui le tre sorelle vengono allevate per tentare di uccidersi a vicenda e anche nel momento in cui succede qualche rivolta, qualcosa che porta il Regno in uno stato di precarietà prima di arrivare a una nuova fase.
La Regina Elsabet è un personaggio molto affascinante: è una sovrana un po' sopra le righe, non le piace che siano gli altri a prendere le decisioni ma vuole poterlo fare lei, alle sue condizioni, anche perché, in fin dei conti, lei è un Regina-Oracolo, può vedere il futuro e può anche, se la Dea glielo permette, capire quali sono le minacce per il suo Regno e agire di conseguenza.
Per questi due elementi, la sua "arroganza" nei confronti del Consiglio e il Dono, la sua vita non sarà molto semplice. La gente parla, parla tanto, e non esita a criticarla per quello che sente che ha fatto. Un aggravante in tutto ciò è anche, purtroppo, il marito: nonostante tutto, lei è pur sempre una giovane donna che vorrebbe le attenzioni che merita, vorrebbe vivere felice e serena la sua vita privata, ma questo non le viene concesso perché la persona che ha scelto come suo sposo non la guarda, è impegnato a rincorrere le varie dame di corte, talvolta senza accorgersi neanche che questo fa parlare le persone e fa sembrare debole la Regina.
Forte dal punto di vista politico, ma debole dal punto di vista emotivo, Elsabet si scontrerà con tutte quelle voci che serpeggiano dietro le sue spalle e anche con chi, sempre alle sue spalle, cercherà di prenderle il posto. Sarà una lotta dura, che avrà un risvolto poco piacevole per la nostra protagonista, ma questo comunque mostrerà una persona forte, che riesce a sopportare le ingiustizie e che continua a rimanere una degna erede al trono quando non le è più consentito sedercisi.
Insomma, una novella molto intrigante, piena di sotterfugi e di azioni subdole che mi appassionano un sacco.
Voto:
***
Titolo: The Young Queens
Autore: Kendare Blake
Genere: Fantasy
Casa editrice: Harpet Teen
Prezzo: €2.75 (ebook)
Pagine: 85
Trama
Mirabella, Arsinoe e Katharine non avevano sempre pensato di uccidersi l'un l'altra. Non erano sempre circondate da famiglie adottive rivali, ognuna delle quali prometteva di avere a cuore i loro migliori interessi. E non erano sempre terrorizzate dall'essere attaccate inaspettatamente - da una delle loro stesse sorelle, non di meno - in un modo che avrebbe potuto costar loro l'ultimo respiro.
Erano solite stare insieme. Solo tre sorelle. Da sole in una valle.
Questa è la storia delle tre regine - dopo che sono nate, prima che fossero separate, nel tempo in cui vissero insieme, si amavano l'un l'altra, e si proteggevano a vicenda. E' anche la storia del giorno in cui vennero separate, e degli anni che seguirono.
Dalla nascita fino agli undici anni, questo è un raro scorcio delle vite delle regine... prima che iniziassero a giocare.
Recensione
In questa seconda novella possiamo osservare una parte della vita delle tre sorelle che sono poi le protagoniste de "La battaglia delle tre corone".
Le vediamo nascere, prima di tutto, e vediamo la loro madre individuarne i rispettivi poteri, capirne la forza e designare quella che ha più probabilità di diventare Regina: Katharine è un'Avvelenatrice, Arsinoe una Naturalista e Mirabella un'Elementalista.
Quando raggiungono i sei anni vengono divise. Ognuna di loro viene presa in custodia da una famiglia in base al loro potere, famiglia che dovrà educare la Regina che le è stata assegnata di modo da farle sviluppare al meglio i suoi poteri per essere pronta a prendersi il trono.
Le vediamo crescere, entrare a far parte di queste famiglie, studiare per migliorare le loro capacità con i loro poteri. Vediamo anche due di loro dimenticarsi dell'esistenza delle altre sorelle, come di solito accade, mentre una di esse no, mantiene saldi i suoi ricordi, forse anche perché è sempre stata il collante della loro famiglia, quella che le proteggeva tutte.
Accadono molte cose mentre sono separate, crescono veramente tanto e col passare del tempo si avvicinano sempre più al momento in cui di loro tre ne rimarrà solo una. Perché questo deve accadere, che lo vogliano o no. Che siano pronte o no.
Con questa novella riusciamo ad entrare ancora di più nell'isola di Fennbirn e nelle sue dinamiche "politiche": questa volta infatti non veniamo a conoscenza della tradizione delle tre Regine attraverso i ricordi di Elsabet, ma viviamo i primi e importanti momenti di questo viaggio in diretta. Ed è così anche che abbiamo la possibilità di constatare che tutto ciò non coinvolge soltanto le tre ragazzine costrette ad uccidersi l'un l'altra finché non ne rimane solo una, ma anche le famiglie che le educano, che vogliono avere sul trono un rappresentante del loro potere, della loro magia.
Adesso, per tre generazioni ci sono state solo Avvelenatrici, il cui potere si è ridotto nel tempo sempre di più, ma questa volta la tradizione potrebbe essere interrotta, un'Elementalista potrebbe prendere il trono tanto ambito.
Non starò a parlarvi delle tre sorelle perché non credo di potervi dare un quadro completo delle loro personalità dopo averle conosciute così poco, diciamo che mi riservo la loro presentazione per quando vi parlerò di "La battaglia delle tre corone".
Quello di cui voglio parlarvi è invece una strana sensazione che questa novella mi ha dato.
La Regina uscente, la madre delle tre ragazze, in realtà compie un piccolo sotterfugio, che potrebbe avere anche delle conseguenze poi nella battaglia finale, ma non ho bene capito il motivo di questa sua scelta. Immagino che lo scoprirò andando avanti nella lettura di questa serie. In ogni caso, è stata una cosa piuttosto strana da fare, soprattutto quando in gioco c'è la vita di tre ragazzine, e non riesco bene a comprendere se questa decisione sia stata fatta per non farle soffrire troppo al momento della loro morte, oppure per far salire al trono più facilmente la sorella più forte, Mirabella... che poi, detta così in realtà le due cose sembrano abbastanza collegate, però c'è una differenza, perché nel primo caso si sarebbe preoccupata anche per le altre due, nel secondo solo per la prima... non so se mi sono fatta capire.
Insomma, è stata anche questa un'avventura molto breve, ma abbastanza d'impatto per via del legame fra le sorelle e di come queste hanno continuato la vita separate, crescendo e venendosi a trovare in una situazione sempre più spinosa col passare del tempo.
Tuttavia, questa novella non mi ha coinvolto così tanto come la precedente, probabilmente per via del fatto che, in sostanza, a parte qualche eccezione, non accade niente di così tanto appassionante, ci sono giusto degli accenni di situazioni che immagino anticipino e preparino il picco che arriverà con gli altri volumi della storia.
Però, in ogni caso, è stata una novella molto carina da leggere e ora la mia curiosità è schizzata alle stelle.
Le vediamo nascere, prima di tutto, e vediamo la loro madre individuarne i rispettivi poteri, capirne la forza e designare quella che ha più probabilità di diventare Regina: Katharine è un'Avvelenatrice, Arsinoe una Naturalista e Mirabella un'Elementalista.
Quando raggiungono i sei anni vengono divise. Ognuna di loro viene presa in custodia da una famiglia in base al loro potere, famiglia che dovrà educare la Regina che le è stata assegnata di modo da farle sviluppare al meglio i suoi poteri per essere pronta a prendersi il trono.
Le vediamo crescere, entrare a far parte di queste famiglie, studiare per migliorare le loro capacità con i loro poteri. Vediamo anche due di loro dimenticarsi dell'esistenza delle altre sorelle, come di solito accade, mentre una di esse no, mantiene saldi i suoi ricordi, forse anche perché è sempre stata il collante della loro famiglia, quella che le proteggeva tutte.
Accadono molte cose mentre sono separate, crescono veramente tanto e col passare del tempo si avvicinano sempre più al momento in cui di loro tre ne rimarrà solo una. Perché questo deve accadere, che lo vogliano o no. Che siano pronte o no.
Con questa novella riusciamo ad entrare ancora di più nell'isola di Fennbirn e nelle sue dinamiche "politiche": questa volta infatti non veniamo a conoscenza della tradizione delle tre Regine attraverso i ricordi di Elsabet, ma viviamo i primi e importanti momenti di questo viaggio in diretta. Ed è così anche che abbiamo la possibilità di constatare che tutto ciò non coinvolge soltanto le tre ragazzine costrette ad uccidersi l'un l'altra finché non ne rimane solo una, ma anche le famiglie che le educano, che vogliono avere sul trono un rappresentante del loro potere, della loro magia.
Adesso, per tre generazioni ci sono state solo Avvelenatrici, il cui potere si è ridotto nel tempo sempre di più, ma questa volta la tradizione potrebbe essere interrotta, un'Elementalista potrebbe prendere il trono tanto ambito.
Non starò a parlarvi delle tre sorelle perché non credo di potervi dare un quadro completo delle loro personalità dopo averle conosciute così poco, diciamo che mi riservo la loro presentazione per quando vi parlerò di "La battaglia delle tre corone".
Quello di cui voglio parlarvi è invece una strana sensazione che questa novella mi ha dato.
La Regina uscente, la madre delle tre ragazze, in realtà compie un piccolo sotterfugio, che potrebbe avere anche delle conseguenze poi nella battaglia finale, ma non ho bene capito il motivo di questa sua scelta. Immagino che lo scoprirò andando avanti nella lettura di questa serie. In ogni caso, è stata una cosa piuttosto strana da fare, soprattutto quando in gioco c'è la vita di tre ragazzine, e non riesco bene a comprendere se questa decisione sia stata fatta per non farle soffrire troppo al momento della loro morte, oppure per far salire al trono più facilmente la sorella più forte, Mirabella... che poi, detta così in realtà le due cose sembrano abbastanza collegate, però c'è una differenza, perché nel primo caso si sarebbe preoccupata anche per le altre due, nel secondo solo per la prima... non so se mi sono fatta capire.
Insomma, è stata anche questa un'avventura molto breve, ma abbastanza d'impatto per via del legame fra le sorelle e di come queste hanno continuato la vita separate, crescendo e venendosi a trovare in una situazione sempre più spinosa col passare del tempo.
Tuttavia, questa novella non mi ha coinvolto così tanto come la precedente, probabilmente per via del fatto che, in sostanza, a parte qualche eccezione, non accade niente di così tanto appassionante, ci sono giusto degli accenni di situazioni che immagino anticipino e preparino il picco che arriverà con gli altri volumi della storia.
Però, in ogni caso, è stata una novella molto carina da leggere e ora la mia curiosità è schizzata alle stelle.
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