Autore: Adriana Mather
Genere: Fantasy
Casa editrice: Alfred & Knopf Inc.
Prezzo: €15.54 (copertina rigida)
Pagine: 343
Trama
Samantha Mather sapeva che la connessione della sua famiglia con il famigerato Processo alle Streghe di Salem avrebbe potuto apporre ostacoli a una vita sociale attiva. Ma essendo sopravvissuta a una maledizione, non avrebbe mai pensato che si sarebbe trovata al centro di un'altra.
Questa volta, Sam ha sogni ricorrenti a proposito del Titanic... dove ha camminato sul ponte con passeggeri della prima classe, come sua zia e suo zio. Nel frattempo, nella vita di Sam da sveglia, delle strane lettere dal Titanic hanno trovato la loro strada fino a lei, insieme a visioni ossessionanti di persone che sono affondate con la nave.
Alla fine, Sam e le Eredi, con l'aiuto del rubacuori Elijah, devono scoprire chi si trova dietro l'incantesimo che la sta trascinando sempre più dentro la nave dei sogni... e più vicino al condividere lo stesso triste destino dei suoi passeggeri.
Questa volta, Sam ha sogni ricorrenti a proposito del Titanic... dove ha camminato sul ponte con passeggeri della prima classe, come sua zia e suo zio. Nel frattempo, nella vita di Sam da sveglia, delle strane lettere dal Titanic hanno trovato la loro strada fino a lei, insieme a visioni ossessionanti di persone che sono affondate con la nave.
Alla fine, Sam e le Eredi, con l'aiuto del rubacuori Elijah, devono scoprire chi si trova dietro l'incantesimo che la sta trascinando sempre più dentro la nave dei sogni... e più vicino al condividere lo stesso triste destino dei suoi passeggeri.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, e oggi vi porto la recensione del secondo volume della serie di "How to hang a witch", che ha a che fare con una delle cose che più mi hanno affascinato quando ero un pelino più piccola: il Titanic. A dodici anni ho sviluppato una vera e propria fissa nei confronti della storia di questa nave e del terribile risvolto del suo primo viaggio, e quando ho saputo che questo libro sarebbe stato incentrato proprio su questo non sono riuscita a resistere e mi sono buttata a capofitto in una delle letture più belle di quest'anno.
Ma bando alle ciance e iniziamo con il post!
Dopo la terribile avventura con quella che credeva fosse la sua matrigna, Samantha è tornata alla sua vita normale, per quanto possa esserlo per lei, discendente di un giudice che ha condannato le streghe di Salem. Ma la normalità non è destinata a durare a lungo.
Un giorno, vede dopo tanto tempo lo spirito di una bambina e poi anche quello di un uomo che sta affondando. Sebbene spaventata, decide di non farne parola con nessuno, nemmeno con le Eredi, per non creare allarmismo, ma ben presto non potrà più nascondere questo segreto, non quando qualcosa di oscuro sta arrivando e rischia di mettere in pericolo la sua vita.
Quando le viene recapitato un vecchio abito da ballo, capisce che questo e gli spiriti non sono una semplice coincidenza, e a seguito di una sorta di sogno, capisce che tutto questo ha a che fare con il Titanic e con il disastro accaduto il 14 aprile 1912. Qualcuno ha in mente qualcosa di molto pericoloso, qualcuno che continua a mandarle degli oggetti originali di quell'epoca e che, a quanto pare, sta cercando di ricreare proprio gli attimi prima dell'impatto con l'iceberg.
Samantha e le Eredi dovranno cercare di sventare i piani di questa persona, risolvere la situazione del Titanic e cercare di riportare tutto e tutti alla normalità, se vogliono che non muoia nessun altro e che tutte le anime del disastro riescano a passare oltre, anche se questo vorrà dire attuare una corsa contro il tempo.
Sapete quello che mi piace di più di questa serie? E' il fatto che abbiamo una protagonista veramente badass, che si dimostra forte e determinata nel risolvere anche le situazioni più brutte, ma che non tralascia le sue debolezze, e questo si vede in alcuni casi durante la storia: da una parte Samantha tira fuori tutte le carte che possiede e si dà da fare per trovare colui che sta causando così tanti problemi, però dall'altra ci sono dei momenti in cui perde la sua apparente sicurezza e si mostra per quello che è, una ragazzina spaventata dalle conseguenze dei suoi gesti e bisognosa di aiuto da parte delle persone che ama.
Prendiamo la prima parte del libro: oltre ad essere mezza devastata per l'assenza di Elijah, il bel fantasma di cui si è innamorata (e chi non lo sarebbe!), agli albori di tutta questa faccenda del Titanic si fa prendere dalla paura di perdere di nuovo il padre e si chiude in una sorta di bolla, impedendosi di riconoscere che c'è qualcosa che non va. Tutto questo, perché è rimasta profondamente segnata dal corso degli eventi di sei mesi prima, a partire dal coma del padre fino alla scoperta relativa alla sua matrigna, e non vuole rivivere le perdite e l'impotenza che ha vissuto in quel periodo. Ben presto, però, si renderà conto che non funzionerà la sua indifferenza, e allora raccoglierà tutto il suo coraggio per affrontare una situazione molto complicata, cercando di fare tutto il possibile per non mettere a rischio la vita di nessuno. Insomma, tipo una fenice che risorge dalle sue ceneri.
Ah, non parliamo poi di Elijah, perché il mio cuore non potrebbe reggere... no, okay, devo sclerare il minimo sindacale.
Allora, lui è uno di quei protagonisti maschili che ti catturano grazie al fascino, ti fanno quasi perdere la testa a causa del loro atteggiamento e poi, puf, in un libro c'erano e nel libro dopo li vedi pochissimo. Mi era successa la stessa cosa quando lessi "Poison Study" di Maria V. Snyder: nel primo volume c'era Valek, questo grandioso personaggio che mi aveva conquistato nel profondo, e poi nei due volumi successivi si è visto pochissimo, facendomi sentire la sua mancanza. Ora, perché le autrici ogni tanto fanno così? Perché abbiamo avuto poco Elijah in questo volume? Andiamo, è stata una delle cose migliori di "Antiche voci da Salem" e qui lo vediamo in pochissime occasioni! Un personaggio del genere deve avere un adeguato spazio, non può semplicemente scomparire. Ma soprattutto, cara Adriana Mather, cerchiamo di trovare un modo per farlo diventare reale perché così la mia ship (Elijah e Sam) diventerà canon ed entrambi gli elementi della coppia saranno fatti della stessa materia, di modo che poi possano sposarsi e fare figli, chiaro? *inizia a pregare affinché l'autrice scriva un terzo volume per questa serie*
A parte alcuni personaggi particolarmente interessanti, la cosa che mi è piaciuta di più è stato certamente il Titanic.
Verso gli 11/12 anni io sviluppai una sorta di ossessione nei confronti di questo enorme transatlantico e della sua tragedia: lessi tutta la pagina di Wikipedia (che è piuttosto lunga), vidi il famoso film con Leonardo di Caprio e anche la serie TV che fecero qualche anno fa con Alessandra Mastronardi, per non parlare poi di tutti quei siti che ho visitato per capire meglio certe dinamiche e dei documentari molto interessanti. Sapere che il seguito di "Antiche voci da Salem" girasse attorno a ciò mi ha mandata in un brodo di giuggiole: fantasy più Titanic, cosa potevo volere di più?
L'autrice, poi, ha fatto un lavoro molto accurato, ha descritto gli interni, il ponte della nave, ha pure trattato in un qual certo senso il problema della Terza Classe, che al momento dell'impatto con l'iceberg è stata quella con meno probabilità di sopravvivere, e ha saputo creare un'atmosfera magica, catapultandomi in quel mondo.
Il mistero che ci ha costruito attorno, oltretutto, è stato così intrigante da enfatizzare ancora di più il background: far ruotare il tutto attorno al Titanic e al suo naufragio è stata una scelta geniale e vincente, perché ha aggiunto quel pizzico di suspense in più rispetto a quella già presente per il mistero in sé (perché tutti questi fantasmi... chi c'è dietro... cosa vuole fare... eccetera), come se anche noi lettori fossimo all'oscuro della sorte del transatlantico e credessimo che non potesse affondare, come la RMS diceva nel 1912 quando venne costruita la più grande nave mai vista.
Concludendo, ho veramente amato questa storia: i personaggi sono stati fantastici (certo, se ci fosse stato un po' più di Elijah sarebbe andata meglio eh); l'alternanza fra Salem e il Titanic mi è piaciuta un sacco, l'essere prima in un luogo e il momento dopo nell'altro, come se fossero collegati da un filo invisibile, che poi era colui che aveva dato origine a tutto quanto; e infine ho adorato il modo in cui l'autrice ha gestito il mistero, come l'ha sviluppato donandoci colpi di scena inaspettati - e anche colpi al cuore.
Ora, abbiamo solo da sperare che scriva almeno un terzo volume per questa serie e che in esso Sam ed Elijah trovino un modo per stare insieme. Se poi trova anche un'ambientazione tanto fantastica quanto il Titanic ancora meglio!
Ma bando alle ciance e iniziamo con il post!
Dopo la terribile avventura con quella che credeva fosse la sua matrigna, Samantha è tornata alla sua vita normale, per quanto possa esserlo per lei, discendente di un giudice che ha condannato le streghe di Salem. Ma la normalità non è destinata a durare a lungo.
Un giorno, vede dopo tanto tempo lo spirito di una bambina e poi anche quello di un uomo che sta affondando. Sebbene spaventata, decide di non farne parola con nessuno, nemmeno con le Eredi, per non creare allarmismo, ma ben presto non potrà più nascondere questo segreto, non quando qualcosa di oscuro sta arrivando e rischia di mettere in pericolo la sua vita.
Quando le viene recapitato un vecchio abito da ballo, capisce che questo e gli spiriti non sono una semplice coincidenza, e a seguito di una sorta di sogno, capisce che tutto questo ha a che fare con il Titanic e con il disastro accaduto il 14 aprile 1912. Qualcuno ha in mente qualcosa di molto pericoloso, qualcuno che continua a mandarle degli oggetti originali di quell'epoca e che, a quanto pare, sta cercando di ricreare proprio gli attimi prima dell'impatto con l'iceberg.
Samantha e le Eredi dovranno cercare di sventare i piani di questa persona, risolvere la situazione del Titanic e cercare di riportare tutto e tutti alla normalità, se vogliono che non muoia nessun altro e che tutte le anime del disastro riescano a passare oltre, anche se questo vorrà dire attuare una corsa contro il tempo.
Sapete quello che mi piace di più di questa serie? E' il fatto che abbiamo una protagonista veramente badass, che si dimostra forte e determinata nel risolvere anche le situazioni più brutte, ma che non tralascia le sue debolezze, e questo si vede in alcuni casi durante la storia: da una parte Samantha tira fuori tutte le carte che possiede e si dà da fare per trovare colui che sta causando così tanti problemi, però dall'altra ci sono dei momenti in cui perde la sua apparente sicurezza e si mostra per quello che è, una ragazzina spaventata dalle conseguenze dei suoi gesti e bisognosa di aiuto da parte delle persone che ama.
Prendiamo la prima parte del libro: oltre ad essere mezza devastata per l'assenza di Elijah, il bel fantasma di cui si è innamorata (e chi non lo sarebbe!), agli albori di tutta questa faccenda del Titanic si fa prendere dalla paura di perdere di nuovo il padre e si chiude in una sorta di bolla, impedendosi di riconoscere che c'è qualcosa che non va. Tutto questo, perché è rimasta profondamente segnata dal corso degli eventi di sei mesi prima, a partire dal coma del padre fino alla scoperta relativa alla sua matrigna, e non vuole rivivere le perdite e l'impotenza che ha vissuto in quel periodo. Ben presto, però, si renderà conto che non funzionerà la sua indifferenza, e allora raccoglierà tutto il suo coraggio per affrontare una situazione molto complicata, cercando di fare tutto il possibile per non mettere a rischio la vita di nessuno. Insomma, tipo una fenice che risorge dalle sue ceneri.
Ah, non parliamo poi di Elijah, perché il mio cuore non potrebbe reggere... no, okay, devo sclerare il minimo sindacale.
Allora, lui è uno di quei protagonisti maschili che ti catturano grazie al fascino, ti fanno quasi perdere la testa a causa del loro atteggiamento e poi, puf, in un libro c'erano e nel libro dopo li vedi pochissimo. Mi era successa la stessa cosa quando lessi "Poison Study" di Maria V. Snyder: nel primo volume c'era Valek, questo grandioso personaggio che mi aveva conquistato nel profondo, e poi nei due volumi successivi si è visto pochissimo, facendomi sentire la sua mancanza. Ora, perché le autrici ogni tanto fanno così? Perché abbiamo avuto poco Elijah in questo volume? Andiamo, è stata una delle cose migliori di "Antiche voci da Salem" e qui lo vediamo in pochissime occasioni! Un personaggio del genere deve avere un adeguato spazio, non può semplicemente scomparire. Ma soprattutto, cara Adriana Mather, cerchiamo di trovare un modo per farlo diventare reale perché così la mia ship (Elijah e Sam) diventerà canon ed entrambi gli elementi della coppia saranno fatti della stessa materia, di modo che poi possano sposarsi e fare figli, chiaro? *inizia a pregare affinché l'autrice scriva un terzo volume per questa serie*
A parte alcuni personaggi particolarmente interessanti, la cosa che mi è piaciuta di più è stato certamente il Titanic.
Verso gli 11/12 anni io sviluppai una sorta di ossessione nei confronti di questo enorme transatlantico e della sua tragedia: lessi tutta la pagina di Wikipedia (che è piuttosto lunga), vidi il famoso film con Leonardo di Caprio e anche la serie TV che fecero qualche anno fa con Alessandra Mastronardi, per non parlare poi di tutti quei siti che ho visitato per capire meglio certe dinamiche e dei documentari molto interessanti. Sapere che il seguito di "Antiche voci da Salem" girasse attorno a ciò mi ha mandata in un brodo di giuggiole: fantasy più Titanic, cosa potevo volere di più?
L'autrice, poi, ha fatto un lavoro molto accurato, ha descritto gli interni, il ponte della nave, ha pure trattato in un qual certo senso il problema della Terza Classe, che al momento dell'impatto con l'iceberg è stata quella con meno probabilità di sopravvivere, e ha saputo creare un'atmosfera magica, catapultandomi in quel mondo.
Il mistero che ci ha costruito attorno, oltretutto, è stato così intrigante da enfatizzare ancora di più il background: far ruotare il tutto attorno al Titanic e al suo naufragio è stata una scelta geniale e vincente, perché ha aggiunto quel pizzico di suspense in più rispetto a quella già presente per il mistero in sé (perché tutti questi fantasmi... chi c'è dietro... cosa vuole fare... eccetera), come se anche noi lettori fossimo all'oscuro della sorte del transatlantico e credessimo che non potesse affondare, come la RMS diceva nel 1912 quando venne costruita la più grande nave mai vista.
Concludendo, ho veramente amato questa storia: i personaggi sono stati fantastici (certo, se ci fosse stato un po' più di Elijah sarebbe andata meglio eh); l'alternanza fra Salem e il Titanic mi è piaciuta un sacco, l'essere prima in un luogo e il momento dopo nell'altro, come se fossero collegati da un filo invisibile, che poi era colui che aveva dato origine a tutto quanto; e infine ho adorato il modo in cui l'autrice ha gestito il mistero, come l'ha sviluppato donandoci colpi di scena inaspettati - e anche colpi al cuore.
Ora, abbiamo solo da sperare che scriva almeno un terzo volume per questa serie e che in esso Sam ed Elijah trovino un modo per stare insieme. Se poi trova anche un'ambientazione tanto fantastica quanto il Titanic ancora meglio!
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