Autore: Jay Crownover
Genere: New Adult
Casa editrice: Newton Compton Editore
Prezzo: €9.90 (copertina rigida)
Pagine: 320
Trama
Saint Ford ha lavorato sodo per realizzare il suo sogno: diventare un'infermiera. Concentrata sul lavoro, dedita ai pazienti, nella sua vita non c'è spazio per l'amore. Non ha bisogno di un ragazzo che arrivi a turbare la sua calma, soprattutto adesso che è serena e ha dimenticato cosa le ha distrutto la vita quando era la liceo. Cupo, introverso, Nash Donovan potrebbe non ricordarsi di lei e del terribile dolore che le causò. Ma fu lui la persona che stravolse il suo mondo... e che sta per farlo di nuovo. Saint non sa che Nash non è più quello di una volta. La scoperta di un segreto di famiglia sconvolgente ha stravolto il suo mondo, e ora sta lottando per capire cosa fare del suo futuro. Non può lasciarsi distrarre dalla bella infermiera che incontra ovunque. E tuttavia non può ignorare le scintille tra loro, né rinunciare a una ragazza così divertente e dolce, soprattutto ora che sembra l'unica cosa nella sua vita ad avere senso.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi niente gioie all'orizzonte... a dire il vero mi sto un pochino annoiando in questo momento e vorrei andare a leggere, ma so che se non scrivo questo post poi ne accumulerò altri e non va bene, ho bisogno che sia tutto a posto prima di continuare la mia attuale lettura, quindi devo fare un po' di ordine in stile Cenerentola perché la matrigna potrebbe arrivare a darmele di santa ragione (cioè, sarei io darmele di santa ragione).
* questa sono io che, mentre cerco di scrivere, guardo il libro che è accanto a me*
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi del quarto volume della Marked Man Series, da noi conosciuta come Tattoo Series (non si sa bene il perché), libro che ho recuperato dopo mesi e che mi è piaciuto anche se mi ha ricordato qualcosa e a un certo punto la mia mente ha iniziato a pensare e pensare, cosa che non va affatto bene.
Ma bando alle ciance e iniziamo!
Nash è uno dei ragazzi che lavora al Marked, il negozio di tatuaggi tirato su da suo zio Phil, che si trova all'ospedale perché è malato: mentre tutti sono preoccupati per lui, Nash scopre una verità che non aveva mai saputo, qualcosa che lo farà crollare in una fossa bella grossa e da cui nessuno riuscirà a toglierlo. Finché non arriva Saint, una giovane infermiera dell'ospedale dove è ricoverato Phil, nonché sua vecchia compagna di scuola, che riuscirà a scuoterlo dal suo torpore e gli farà capire che deve darsi una mossa e che non può rimuginare su quello che ha scoperto per sempre.
Allora, mentre riprende controllo della sua vita, Nash si avvicinerà sempre di più alla ragazza, che sembra odiarlo profondamente, ma lui non si darà mai per vinto e cercherà di scoprire il motivo di questo odio nei suoi confronti, cambiando se stesso, in particolare alcune idee, più di quanto non avrebbe mai pensato.
Dall'altra parte, Saint è una giovane donna determinata a far carriera nel suo lavoro e a lasciarsi alle spalle quest'uomo che le si è ripresentato davanti riportando le ferite del passato a galla: ancora in balia delle sue mille insicurezze, lei pian pianino si avvicinerà a Nash, vorrà credere che lui sia cambiato dai tempi del liceo, ma talvolta tutto questo non basta perché la paura che possa risuccedere tutto e la convinzione di ciò non le renderanno la vita facile, nonostante l'evidente cambiamento.
Insieme dovranno imparare ad affrontare i loro demoni del passato, ad abbracciare la realtà del presente e a scoprire cosa vogliono dal loro futuro.
Dunque dunque dunque, questa volta il nostra protagonista è Nash Donovan, un ragazzone mastodontico, con un anello al naso tipo bue o toro (io almeno me lo sono immaginato così) e con un sacco di tatuaggi, come d'altronde quasi tutti i personaggi maschili di questa serie (mi sa che solo Rome, il mio tesoro, non ne ha): se, da una parte, ci sembra un don giovanni, uno che pensa solo a divertirsi e basta, dall'altra, ora che la sua situazione famigliare non è delle migliori, ci appare come un giovane spaesato che non sa più quali siano le verità e quali le bugie. Ma a parte un momento iniziale, lui non si lascerà mai andare allo sconforto, sarà sempre abbastanza determinato a continuare la sua vita, anche con un problema in più.
In tutto questo, però, sarà accompagnato dai suoi amici che lo sosterranno sempre come una vera famiglia, cosa molto bella, ma ci sarà una new entry molto particolare, una ragazza con cui non saprà bene che pesci pigliare per tutto il libro perché quando crederà che tutto vada per il meglio con lei ci sarà sempre un elemento di instabilità che tenta di venire a galla.
Insomma, il periodo in cui lo vediamo e conosciamo non sarà certo dei migliori, ma quello che mi è piaciuto è il fatto che è sempre riuscito a restare forte, nonostante tutto, e a essere determinato a finire quello che ha cominciato. Per non parlare della tenerezza che mi ha fatto in certi punti quando qualcuno, a caso proprio, faceva le bizze e non si accorgeva di chi fosse veramente lui, mentre lui stesso sembrava tipo "ehi, guarda che io sono questo qui, non sono un cretino, sai?".
Poi abbiamo Saint: lei ha parecchi problemi, sin da giovane si è sentita prendere in giro dai suoi compagni di scuola perché non aveva un fisico da modella e portava i segni dell'acne in faccia; quando poi ha deciso di provare ad andare a una festa per vedere il ragazzo che le piaceva non è andata per niente bene, al punto che la sua insicurezza è cresciuta anche di più.
Ora, però, è diventata adulta e ha un lavoro che le piace, solo che non è l'emblema della felicità, non ha un ragazzo e la situazione a casa non è molto carina: quando incontra Nash riaffiorano tutte le insicurezze del passato, ha paura che lui le giochi un brutto colpo, che lei non riesca a lasciarsi andare con lui, che il suo cuore venga spezzato e tanto altro.
Il suo personaggio mi ha ricordato un po' me stessa, perché anch'io sono timida e molto insicura, pensate che mi vesto quasi sempre solo di blu o di colori che non si possono definire propriamente colori semplicemente per il fatto che mettere una maglietta più colorata mi sembrerebbe puntarmi un grosso fare addosso (che poi nessuno si accorgerebbe di me neanche in quel caso, ma la sensazione rimane comunque); quello che però mi ha dato un pochino fastidio, perché certe cose le so anch'io, è il modo in cui si è comportata in certe situazioni, sembrava quasi volesse che lui le spezzasse il cuore solo per potersi dire "te l'avevo detto di non fidarti"! Ora, io capisco tutto, però, cavolo, vedi qualcuno che ti vede per come sei veramente e che non ti giudica, quindi cosa stai lì a ripeterti che ti deluderà? Hai la fortuna di avere qualcuno che ti aiuta e che ti dice che a lui vai bene così come sei, e allora perché fai la cretina e salti alle conclusioni sbagliate semplicemente perché vuoi che siano quelle le conclusioni e non altre? Mah, io questo non lo capisco, esistono le parole, esiste la lingua, e allora chiedi spiegazioni al posto che dare la tua sentenza!
Insomma, devo dire che questo libro mi è piaciuto abbastanza, anche se la storia di Rome sarà sempre imbattibile, perché racconta di come qualcuno riesca a eliminare le insicurezze di qualcun altro: tutti noi non siamo sicuri di qualcosa, ma per chi si sente o si è sentito giudicato dagli altri, diventa molto difficile trovare il coraggio di fare qualcosa perché si ha paura del giudizio degli altri, delle prese in giro e di tanto altro; per qualcuno potrà essere stupido, ma non fare qualcosa di importante o qualche esperienza spesso non è dovuto alla pigrizia o a chissà cosa, ma proprio al timore di non esserne all'altezza, perciò, si tende a non fare certe cose, proprio come fa ogni tanto Saint.
Talvolta, basta anche solo che ci sia qualcuno che aiuti la persona insicura a capire che non deve avere paura di fare le cose, che non deve avere paura nemmeno di provare sentimenti nonostante questi possano essere devastanti o possano avere delle conseguenze negative; se chi è insicuro riuscisse a trovare qualcuno che lo apprezza realmente per come è, andrebbe tutto molto bene, a meno che non inizi a pensare che tutto prima o poi finirà perché "non è pensabile che qualcuno sia interessato proprio a me" e "non è possibile che lui sia gentile con me, quando gli altri non lo sono stati". Però, spesso basta anche solo una persona, quella meno indicata, a farci capire che non importa se non siamo bravi a fare qualcosa, se non siamo le persone più belle del mondo fisicamente, siamo poi noi che dobbiamo capire che quello che dice è vero e che la vita è troppo corta per essere seri e per non divertirci, per non vivere nel vero senso della parola.
Concludendo, anche se ha portato a galla alcuni pensieri che avrebbero dovuto starsene in un angolino recondito della mia testa, e nonostante il comportamento di Saint in un paio di punti, mi è piaciuto abbastanza questo libro, soprattutto grazie al personaggio di Nash che mi ha risollevato il morale e che ha detto delle cose bellissime in un paio di occasioni. Poi, è sempre bello avere la possibilità di rivedere i personaggi degli altri libri e fa sempre tanto piacere perché è pur sempre un modo per stare ancora con loro e per scoprire di più sulla loro vita dopo che il libro a loro dedicato era finito.
Una bella lettura, leggera ma non troppo, che è anche capace di far riflettere e ogni tanto sorridere.
Voto:
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi niente gioie all'orizzonte... a dire il vero mi sto un pochino annoiando in questo momento e vorrei andare a leggere, ma so che se non scrivo questo post poi ne accumulerò altri e non va bene, ho bisogno che sia tutto a posto prima di continuare la mia attuale lettura, quindi devo fare un po' di ordine in stile Cenerentola perché la matrigna potrebbe arrivare a darmele di santa ragione (cioè, sarei io darmele di santa ragione).
* questa sono io che, mentre cerco di scrivere, guardo il libro che è accanto a me*
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi del quarto volume della Marked Man Series, da noi conosciuta come Tattoo Series (non si sa bene il perché), libro che ho recuperato dopo mesi e che mi è piaciuto anche se mi ha ricordato qualcosa e a un certo punto la mia mente ha iniziato a pensare e pensare, cosa che non va affatto bene.
Ma bando alle ciance e iniziamo!
Nash è uno dei ragazzi che lavora al Marked, il negozio di tatuaggi tirato su da suo zio Phil, che si trova all'ospedale perché è malato: mentre tutti sono preoccupati per lui, Nash scopre una verità che non aveva mai saputo, qualcosa che lo farà crollare in una fossa bella grossa e da cui nessuno riuscirà a toglierlo. Finché non arriva Saint, una giovane infermiera dell'ospedale dove è ricoverato Phil, nonché sua vecchia compagna di scuola, che riuscirà a scuoterlo dal suo torpore e gli farà capire che deve darsi una mossa e che non può rimuginare su quello che ha scoperto per sempre.
Allora, mentre riprende controllo della sua vita, Nash si avvicinerà sempre di più alla ragazza, che sembra odiarlo profondamente, ma lui non si darà mai per vinto e cercherà di scoprire il motivo di questo odio nei suoi confronti, cambiando se stesso, in particolare alcune idee, più di quanto non avrebbe mai pensato.
Dall'altra parte, Saint è una giovane donna determinata a far carriera nel suo lavoro e a lasciarsi alle spalle quest'uomo che le si è ripresentato davanti riportando le ferite del passato a galla: ancora in balia delle sue mille insicurezze, lei pian pianino si avvicinerà a Nash, vorrà credere che lui sia cambiato dai tempi del liceo, ma talvolta tutto questo non basta perché la paura che possa risuccedere tutto e la convinzione di ciò non le renderanno la vita facile, nonostante l'evidente cambiamento.
Insieme dovranno imparare ad affrontare i loro demoni del passato, ad abbracciare la realtà del presente e a scoprire cosa vogliono dal loro futuro.
Dunque dunque dunque, questa volta il nostra protagonista è Nash Donovan, un ragazzone mastodontico, con un anello al naso tipo bue o toro (io almeno me lo sono immaginato così) e con un sacco di tatuaggi, come d'altronde quasi tutti i personaggi maschili di questa serie (mi sa che solo Rome, il mio tesoro, non ne ha): se, da una parte, ci sembra un don giovanni, uno che pensa solo a divertirsi e basta, dall'altra, ora che la sua situazione famigliare non è delle migliori, ci appare come un giovane spaesato che non sa più quali siano le verità e quali le bugie. Ma a parte un momento iniziale, lui non si lascerà mai andare allo sconforto, sarà sempre abbastanza determinato a continuare la sua vita, anche con un problema in più.
In tutto questo, però, sarà accompagnato dai suoi amici che lo sosterranno sempre come una vera famiglia, cosa molto bella, ma ci sarà una new entry molto particolare, una ragazza con cui non saprà bene che pesci pigliare per tutto il libro perché quando crederà che tutto vada per il meglio con lei ci sarà sempre un elemento di instabilità che tenta di venire a galla.
Insomma, il periodo in cui lo vediamo e conosciamo non sarà certo dei migliori, ma quello che mi è piaciuto è il fatto che è sempre riuscito a restare forte, nonostante tutto, e a essere determinato a finire quello che ha cominciato. Per non parlare della tenerezza che mi ha fatto in certi punti quando qualcuno, a caso proprio, faceva le bizze e non si accorgeva di chi fosse veramente lui, mentre lui stesso sembrava tipo "ehi, guarda che io sono questo qui, non sono un cretino, sai?".
Poi abbiamo Saint: lei ha parecchi problemi, sin da giovane si è sentita prendere in giro dai suoi compagni di scuola perché non aveva un fisico da modella e portava i segni dell'acne in faccia; quando poi ha deciso di provare ad andare a una festa per vedere il ragazzo che le piaceva non è andata per niente bene, al punto che la sua insicurezza è cresciuta anche di più.
Ora, però, è diventata adulta e ha un lavoro che le piace, solo che non è l'emblema della felicità, non ha un ragazzo e la situazione a casa non è molto carina: quando incontra Nash riaffiorano tutte le insicurezze del passato, ha paura che lui le giochi un brutto colpo, che lei non riesca a lasciarsi andare con lui, che il suo cuore venga spezzato e tanto altro.
Il suo personaggio mi ha ricordato un po' me stessa, perché anch'io sono timida e molto insicura, pensate che mi vesto quasi sempre solo di blu o di colori che non si possono definire propriamente colori semplicemente per il fatto che mettere una maglietta più colorata mi sembrerebbe puntarmi un grosso fare addosso (che poi nessuno si accorgerebbe di me neanche in quel caso, ma la sensazione rimane comunque); quello che però mi ha dato un pochino fastidio, perché certe cose le so anch'io, è il modo in cui si è comportata in certe situazioni, sembrava quasi volesse che lui le spezzasse il cuore solo per potersi dire "te l'avevo detto di non fidarti"! Ora, io capisco tutto, però, cavolo, vedi qualcuno che ti vede per come sei veramente e che non ti giudica, quindi cosa stai lì a ripeterti che ti deluderà? Hai la fortuna di avere qualcuno che ti aiuta e che ti dice che a lui vai bene così come sei, e allora perché fai la cretina e salti alle conclusioni sbagliate semplicemente perché vuoi che siano quelle le conclusioni e non altre? Mah, io questo non lo capisco, esistono le parole, esiste la lingua, e allora chiedi spiegazioni al posto che dare la tua sentenza!
Insomma, devo dire che questo libro mi è piaciuto abbastanza, anche se la storia di Rome sarà sempre imbattibile, perché racconta di come qualcuno riesca a eliminare le insicurezze di qualcun altro: tutti noi non siamo sicuri di qualcosa, ma per chi si sente o si è sentito giudicato dagli altri, diventa molto difficile trovare il coraggio di fare qualcosa perché si ha paura del giudizio degli altri, delle prese in giro e di tanto altro; per qualcuno potrà essere stupido, ma non fare qualcosa di importante o qualche esperienza spesso non è dovuto alla pigrizia o a chissà cosa, ma proprio al timore di non esserne all'altezza, perciò, si tende a non fare certe cose, proprio come fa ogni tanto Saint.
Talvolta, basta anche solo che ci sia qualcuno che aiuti la persona insicura a capire che non deve avere paura di fare le cose, che non deve avere paura nemmeno di provare sentimenti nonostante questi possano essere devastanti o possano avere delle conseguenze negative; se chi è insicuro riuscisse a trovare qualcuno che lo apprezza realmente per come è, andrebbe tutto molto bene, a meno che non inizi a pensare che tutto prima o poi finirà perché "non è pensabile che qualcuno sia interessato proprio a me" e "non è possibile che lui sia gentile con me, quando gli altri non lo sono stati". Però, spesso basta anche solo una persona, quella meno indicata, a farci capire che non importa se non siamo bravi a fare qualcosa, se non siamo le persone più belle del mondo fisicamente, siamo poi noi che dobbiamo capire che quello che dice è vero e che la vita è troppo corta per essere seri e per non divertirci, per non vivere nel vero senso della parola.
Concludendo, anche se ha portato a galla alcuni pensieri che avrebbero dovuto starsene in un angolino recondito della mia testa, e nonostante il comportamento di Saint in un paio di punti, mi è piaciuto abbastanza questo libro, soprattutto grazie al personaggio di Nash che mi ha risollevato il morale e che ha detto delle cose bellissime in un paio di occasioni. Poi, è sempre bello avere la possibilità di rivedere i personaggi degli altri libri e fa sempre tanto piacere perché è pur sempre un modo per stare ancora con loro e per scoprire di più sulla loro vita dopo che il libro a loro dedicato era finito.
Una bella lettura, leggera ma non troppo, che è anche capace di far riflettere e ogni tanto sorridere.
Voto:
Ciao! Ho finito da poco questo libro (qui la mia recensione) e sono contentissima che mi sia piaciuto più dei precedenti (non siamo a livelli colossali, ma sono ugualmente soddisfatta). Cominciavo ad essere un po’ delusa dalla serie, menomale che questo libro mi ha fatto ricredere! Devo ammettere però che non ho sopportato Saint tanto quanto ho amato Nash ahahah quel povero piccolo tormentato *^*… Decisamente uno dei miei personaggi preferiti dell’intera serie!
RispondiEliminaBellissima recensione!
Un abbraccio, Rainy