sabato 29 luglio 2017

Mini-recensione Il curioso caso di Benjamin Button

Titolo: Il curioso caso di Benjamin Button
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Genere: Narrativa
Cada editrice: Donzelli Editore
Prezzo: €11.50 (copertina rigida)
Pagine: 59






Trama
La vita scorre all'indietro, per Benjamin Button. In un giorno d'estate del 1860, per un inspiegabile scherzo del destino, lui nasce già vecchio: un uomo dell'apparente età di sessant'anni, dentro una culla. E poi comincia a ringiovanire, muovendosi controcorrente rispetto alla storia. Mentre la buona borghesia di Baltimora, a cui appartiene anche suo padre, osserva con un misto di meraviglia, imbarazzo e riprovazione.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi nessuna buona nuova all'orizzonte, niente di nuovo da raccontare, se non sempre il fatto che ho tanto caldo e mi sto squagliando vicino al computer; in compenso, è tornato il mainagioia perché devo iniziare a fare i compiti e ci sono delle versioni di latino e greco che sono lunghe tanto quanto una pagina, o comunque più di mezza...
*la mia reazione quando ho letto i compiti da fare quest'estate*
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi molto brevemente di un libricino molto piccolo, che ho voluto leggere perché avevo bisogno di qualcosa di breve da leggere in poco tempo, giusto per riempire gli spazi, e su internet ho trovato questa storiella molto carina.

La storia è quella di Benjamin Button: nato nel 1860, lui non è un neonato come gli altri, e se ne accorgono tutti, dai dottori alle infermiere e alle altre persone, in quanto è nato vecchio.
Il padre pensa sia una vergogna per la famiglia, un abominio, ma ben presto si abituerà alla sua presenza, lo coinvolgerà nelle attività di famiglia e cercherà di fare in modo che sia tutto normale, come se lui sembrasse veramente suo figlio agli occhi della gente e non suo nonno.
Le cose diventeranno facili grazie al fatto che Benjamin non avanza con l'età ma retrocede con il passare degli anni, la sua vita si svolge all'incontrario e questo renderà difficile il rapporto con colei che diventerà sua moglie e con suo figlio perché ringiovanisce sempre di più.
Ma cosa comporta vivere all'incontrario? Comporta esperienze all'incontrario, emozioni all'incontrario, e per tanto anche la morte.

Benché sia un libricino proprio piccolo, che si può leggere in meno di un'ora (io c'ho impiegato mezz'ora scarsa), bisogna ammettere che è una piccola genialata: come rivela l'autore, l'ispirazione gli è arrivata da una frase di Mark Twain, il quale riteneva quasi ingiusto che le cose più belle accadessero all'inizio della vita, mentre le peggiori alla fine, e da qui è derivata quest'idea di inserire qualcuno che vivesse all'incontrario in mezzo a chi ha un vita che scorre nella solita direzione.
Quello che ci viene mostrato è il fatto che, in questo modo, la spensieratezza arriva alla fine della vita, niente più preoccupazioni, solo tranquillità e niente responsabilità, il che vuol dire, forse, niente sofferenze alla fine del nostro percorso.
Però è anche vero che, se non tutti noi potessimo vivere all'incontrario ma solo alcuni, ci sarebbero sofferenze continue come quelle di Benjamin: i genitori rifiuterebbero un simile individuo, la gente guarderebbe e giudicherebbe, il bambino vecchio si ritroverebbe a nascondere la sua vera identità agli occhi degli altri e continuerebbe per tutta la vita a sentirsi fuori posto perché chiunque potrebbe fargli pesare il fatto che non è normale come gli altri, che è diverso.

Un'altra cosa interessante è stata vedere la reazione del protagonista della storia a questa sua vita particolare: ci sono momenti in cui si sente fuori posto, altri in cui viene attaccato dai famigliari perché non è come loro, certo, però ogni tanto si sente anche normale, quando gli altri non sanno chi sia o si sono ormai dimenticati dell'esistenza di qualcuno che è nato vecchio; quando raggiunge un'età relativamente giovane inizia a essere veramente felice, a sentire l'ebrezza del momento e a sentire addosso la sua giovinezza come prima non aveva potuto fare, però anche qui ci sono degli inconvenienti non da poco, ma lui non si darà mai per vinto e continuerà a fare quello che vuole fare e questo è segno di una grande forza, ma forse anche di un pizzico di incoscienza perché non puoi pensare che, dimostrando una certa età pur non essendo quella vera, tu possa essere accettato dappertutto.

Concludendo, ho trovato questa storiella molto bella, per quanto breve, e anche particolare: pensavo che sarebbe stato qualcosa di noioso e invece è stato molto interessante osservare come sarebbe la nostra vita se girasse in senso antiorario.
Certamente, qualcosa di non complicato, ma stravagante abbastanza da contendersi il titolo di miglior storia eccentrica con qualcuna di Calvino (che sappiamo quanto sia "particolare" e, tutto sommato, bella a modo suo.
Voto:

2 commenti:

  1. Ciao Katy! Io ho visto il film, bello e commovente! Non sapevo neanche che fosse tratto da un libro, sicuramente lo leggerò :) Bella la tua recensione e in bocca al lupo per le versioni di latino e greco, non vorrei mai essere nei tuoi panni :)

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    1. Ciao Maria! Non sapevo ne avessero tratto un film, perciò prima o poi vado a vedermelo perchè sono troppo curiosa di vedere come è venuto :)

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