Autore: Sara Raasch
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €12.50 (copertina flessibile)
Pagine: 336
Trama
Da sedici anni i cittadini del Regno d'Inverno sono stati fatti schiavi, privati della loro magia e del loro re. L'unica speranza per il popolo di Inverno risiede negli otto fuggitivi che sono riusciti a scappare e sopravvivere fuori dai confini, in attesa che giunga il momento del riscatto.
Rimasta orfana durante la sconfitta di Inverno, Meira è stata allevata da Sire e ha vissuto tutta la vita come profuga. Sogna di diventare una guerriera e far risorgere Inverno, ma il suo cuore batte anche per Mather, il suo migliore amico nonché erede al trono.
Quando gli esploratori scoprono dove è nascosto il medaglione magico in grado di ridare i poteri a Inverno, Meira decide che è giunto il momento di fare sul serio. Finirà coinvolta in un gioco pericoloso forse troppo spietato per lei. E soprattutto dovrà rendersi conto che il suo destino non le è mai realmente appartenuto.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una giovane ragazza che si è resa conto che ha troppi libri da leggere e che non ce la farà mai a leggerli tutti perché, sì, li ho contati e sono molti più di cento: trenta sono solo di Terry Brooks e lo so che sono pazza a voler leggere tutti i libri di Shannara; poi ce ne saranno una sessantina di autori vari, e sono soprattutto fantasy e romance; poi ci sono almeno una ventina di classici della collezione bellissima che ho a casa che vorrei leggere, ma molti di questi sono scritti in piccolo e hanno un botto di pagine e un'altra ventina di altri classici che ho a casa e che sono meno conosciuti; e dimenticavo i gialli che mia madre ha portato a casa dalla nonna...
Sì, queste sono le condizioni in cui verso da quando ho fatto i miei conti:
A parte questo, eccomi tornata con la recensione di un libro Fantasy che ho apprezzato molto e che mi sono anche resa conto essere il primo Fantasy puro che ho letto da parecchio tempo perché tutti gli altri sono ambientati ai giorni nostri sulla Terra e bisogna ammettere che l'atmosfera è tutta diversa.
Meira è una dei pochi Inverniani che sono riusciti a fuggire dopo la guerra che ha visto la sua popolazione diventare schiava del Regno di Primavera e che ha visto anche la fine del Regno d'Inverno. Lei e altri sette stanno cercando da anni di trovare una soluzione per salvare il loro popolo, ovvero il retaggio, una sorta di medaglione in cui tutta la magia del Regno è raccolta, ma questo si trova nel temutissimo Regno di Primavera ed è difficile da trovare. Finché, un giorno, Meira riesce a convincere Sire, il loro capo, a mandarla finalmente in missione grazie a Mather, il suo migliore amico, nonché colui per cui ha una grandissima cotta, nonché erede al trono del loro regno e per tanto irraggiungibile da quel punto di vista per lei: ed ecco che metà del retaggio verrà ritrovato, ma ci saranno delle conseguenze perché alcuni uomini nemici scopriranno il loro accampamento e, quindi, loro saranno costretti a cercare aiuto in uno dei Regni del Ritmo.
Quello che, però, Meira non si sarebbe mai aspettata è che la sua vita cambiasse radicalmente, il suo futuro soprattutto, per via di accordi che dovrebbero servire a recuperare la loro casa... in ogni caso lei non si darà per vinta e continuerà a lottare per quello in cui crede, nonostante le difficoltà che incontrerà.
Meira è una giovane ragazza di sedici anni che sin da piccolina si è allenata duramente per poter fare qualcosa per il suo regno e per sentirsi anche parte di esso, ma Sire il capo del loro piccolo gruppo l'ha sempre tenuta in disparte dicendo che non era pronta ad andare in missione: è da questo momento che la protagonista inizia a diventare sempre più determinata per fargli capire di essere una buona risorsa per la causa, ma la sua tostaggine non basta di fronte alla testardaggine di Sire, sicchè dovrà cercare un altro modo per partecipare a tutto questo.
Fra un tentativo è l'altro, mentre cerca di usare la sua furbizia e intelligenza per contribuire, ha anche il tempo di divertirsi con Mather, il suo migliore amico, con cui spesso duella per provare la sua bravura e di cui è innamorata, ma lei sa benissimo che lui è fuori dalla sua portata perché in quanto futuro re di Inverno dovrà avere una degna consorte.
Insomma, testarda, determinata e forse sognatrice, è un personaggio che ho apprezzato molto perché tutto quello che fa lo fa in nome del proprio regno, ma anche per sentirsi parte di una sorta di grande famiglia che lei non ha avuto il piacere di conoscere perché era troppo piccola quando tutto è stato distrutto, ma ora non si darà per vinta e lotterà ancora più ferocemente di prima per salvare la sua gente che è costretta ai lavori forzati nel Regno di Primavera.
Poi c'è Mather, un giovane ragazzo che sin da piccolino ha sempre giocato con la protagonista, ha duellato con lei e ha vissuto con lei momenti in cui poteva non sentire nessuna responsabilità sulle sue spalle. Eh sì, perché lui non è un semplice ragazzo che è stato portato via dalla distruzione quasi sedici anni prima, ma è l'erede al trono, il figlio della regina Inverniana a cui è stato rubato il retaggio, uno strumento dove era convolata tutta la magia del regno, che ora deve essere ritrovato perché è necessario per poter recuperare le redini del proprio destino, del proprio popolo.
Sin da subito, Mather ci dà l'idea di un ragazzo che ha dovuto imparare a crescere in fretta, determinato a fare la sua parte nella storia, ma anche timoroso di ciò che tutto questo potrebbe comportare, delle conseguenze che si leverebbero dalle sue azioni, e timoroso anche di non essere all'altezza del suo compito, di non poter aiutare gli Inverniani come desidererebbe; un ragazzo forte e intelligente, che ogni tanto si concede momenti di debolezza perché ne ha bisogno, e questo mi è piaciuto, lui non cerca di apparire a tutti i costi duro e inamovibile, almeno non con tutti, e qualche volta si lascia andare.
Inoltre, anche a lui sotto sotto piace la protagonista e vorrebbe stare con lei, secondo me, nonostante la necessità di sposare una donna come si deve, però al cuore non si comanda e il suo va in tutt'altra direzione rispetto a quella consona a un re.
Infine, ultimo personaggio che vi presento è Theron, il figlio del re del regno in cui il nostro gruppo andrà a chiedere asilo politico: inizialmente, mi aveva dato l'idea di un ragazzo timido, timoroso del padre e forse un po' imbranato, del tipo "sono un principe ma quello che tu vedi è un ranocchio", non so se mi spiego, però poi ho capito che quando vuole sa essere molto affascinante e forte, determinato a far vedere che qualcosa vale anche lui e che non permette a nessuno di mettergli i piedi in testa, e che, effettivamente, ha coraggio per molte cose ma non per affrontare le azioni del padre.
Ecco, ammetto anche che è uno di quei personaggi che mi mettono in crisi perché non so come interpretarlo, specie dal lato amoroso: se prima pensavo che Meira e Mather si sarebbero messi insieme nonostante tutto e avrebbero coronato il loro sogno d'amore, quando si è presentato Theron le cose sono cambiate, diciamo pure che si è formato un bel triangolo e che, se va tutto come al solito, lei finirà con il nuovo arrivato, non con colui che conosce da sempre. Ora, non so come sentirmi a proposito di questa questione, non so chi shippare perché entrambe le coppie sono abbastanza shippabili, però ho paura... Meira- Theron o Meira-Mather, questo è il dilemma!
*ecco un esemplare di Katy questioning her self*
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una giovane ragazza che si è resa conto che ha troppi libri da leggere e che non ce la farà mai a leggerli tutti perché, sì, li ho contati e sono molti più di cento: trenta sono solo di Terry Brooks e lo so che sono pazza a voler leggere tutti i libri di Shannara; poi ce ne saranno una sessantina di autori vari, e sono soprattutto fantasy e romance; poi ci sono almeno una ventina di classici della collezione bellissima che ho a casa che vorrei leggere, ma molti di questi sono scritti in piccolo e hanno un botto di pagine e un'altra ventina di altri classici che ho a casa e che sono meno conosciuti; e dimenticavo i gialli che mia madre ha portato a casa dalla nonna...
Sì, queste sono le condizioni in cui verso da quando ho fatto i miei conti:
A parte questo, eccomi tornata con la recensione di un libro Fantasy che ho apprezzato molto e che mi sono anche resa conto essere il primo Fantasy puro che ho letto da parecchio tempo perché tutti gli altri sono ambientati ai giorni nostri sulla Terra e bisogna ammettere che l'atmosfera è tutta diversa.
Meira è una dei pochi Inverniani che sono riusciti a fuggire dopo la guerra che ha visto la sua popolazione diventare schiava del Regno di Primavera e che ha visto anche la fine del Regno d'Inverno. Lei e altri sette stanno cercando da anni di trovare una soluzione per salvare il loro popolo, ovvero il retaggio, una sorta di medaglione in cui tutta la magia del Regno è raccolta, ma questo si trova nel temutissimo Regno di Primavera ed è difficile da trovare. Finché, un giorno, Meira riesce a convincere Sire, il loro capo, a mandarla finalmente in missione grazie a Mather, il suo migliore amico, nonché colui per cui ha una grandissima cotta, nonché erede al trono del loro regno e per tanto irraggiungibile da quel punto di vista per lei: ed ecco che metà del retaggio verrà ritrovato, ma ci saranno delle conseguenze perché alcuni uomini nemici scopriranno il loro accampamento e, quindi, loro saranno costretti a cercare aiuto in uno dei Regni del Ritmo.
Quello che, però, Meira non si sarebbe mai aspettata è che la sua vita cambiasse radicalmente, il suo futuro soprattutto, per via di accordi che dovrebbero servire a recuperare la loro casa... in ogni caso lei non si darà per vinta e continuerà a lottare per quello in cui crede, nonostante le difficoltà che incontrerà.
Meira è una giovane ragazza di sedici anni che sin da piccolina si è allenata duramente per poter fare qualcosa per il suo regno e per sentirsi anche parte di esso, ma Sire il capo del loro piccolo gruppo l'ha sempre tenuta in disparte dicendo che non era pronta ad andare in missione: è da questo momento che la protagonista inizia a diventare sempre più determinata per fargli capire di essere una buona risorsa per la causa, ma la sua tostaggine non basta di fronte alla testardaggine di Sire, sicchè dovrà cercare un altro modo per partecipare a tutto questo.
Fra un tentativo è l'altro, mentre cerca di usare la sua furbizia e intelligenza per contribuire, ha anche il tempo di divertirsi con Mather, il suo migliore amico, con cui spesso duella per provare la sua bravura e di cui è innamorata, ma lei sa benissimo che lui è fuori dalla sua portata perché in quanto futuro re di Inverno dovrà avere una degna consorte.
Insomma, testarda, determinata e forse sognatrice, è un personaggio che ho apprezzato molto perché tutto quello che fa lo fa in nome del proprio regno, ma anche per sentirsi parte di una sorta di grande famiglia che lei non ha avuto il piacere di conoscere perché era troppo piccola quando tutto è stato distrutto, ma ora non si darà per vinta e lotterà ancora più ferocemente di prima per salvare la sua gente che è costretta ai lavori forzati nel Regno di Primavera.
Poi c'è Mather, un giovane ragazzo che sin da piccolino ha sempre giocato con la protagonista, ha duellato con lei e ha vissuto con lei momenti in cui poteva non sentire nessuna responsabilità sulle sue spalle. Eh sì, perché lui non è un semplice ragazzo che è stato portato via dalla distruzione quasi sedici anni prima, ma è l'erede al trono, il figlio della regina Inverniana a cui è stato rubato il retaggio, uno strumento dove era convolata tutta la magia del regno, che ora deve essere ritrovato perché è necessario per poter recuperare le redini del proprio destino, del proprio popolo.
Sin da subito, Mather ci dà l'idea di un ragazzo che ha dovuto imparare a crescere in fretta, determinato a fare la sua parte nella storia, ma anche timoroso di ciò che tutto questo potrebbe comportare, delle conseguenze che si leverebbero dalle sue azioni, e timoroso anche di non essere all'altezza del suo compito, di non poter aiutare gli Inverniani come desidererebbe; un ragazzo forte e intelligente, che ogni tanto si concede momenti di debolezza perché ne ha bisogno, e questo mi è piaciuto, lui non cerca di apparire a tutti i costi duro e inamovibile, almeno non con tutti, e qualche volta si lascia andare.
Inoltre, anche a lui sotto sotto piace la protagonista e vorrebbe stare con lei, secondo me, nonostante la necessità di sposare una donna come si deve, però al cuore non si comanda e il suo va in tutt'altra direzione rispetto a quella consona a un re.
Infine, ultimo personaggio che vi presento è Theron, il figlio del re del regno in cui il nostro gruppo andrà a chiedere asilo politico: inizialmente, mi aveva dato l'idea di un ragazzo timido, timoroso del padre e forse un po' imbranato, del tipo "sono un principe ma quello che tu vedi è un ranocchio", non so se mi spiego, però poi ho capito che quando vuole sa essere molto affascinante e forte, determinato a far vedere che qualcosa vale anche lui e che non permette a nessuno di mettergli i piedi in testa, e che, effettivamente, ha coraggio per molte cose ma non per affrontare le azioni del padre.
Ecco, ammetto anche che è uno di quei personaggi che mi mettono in crisi perché non so come interpretarlo, specie dal lato amoroso: se prima pensavo che Meira e Mather si sarebbero messi insieme nonostante tutto e avrebbero coronato il loro sogno d'amore, quando si è presentato Theron le cose sono cambiate, diciamo pure che si è formato un bel triangolo e che, se va tutto come al solito, lei finirà con il nuovo arrivato, non con colui che conosce da sempre. Ora, non so come sentirmi a proposito di questa questione, non so chi shippare perché entrambe le coppie sono abbastanza shippabili, però ho paura... Meira- Theron o Meira-Mather, questo è il dilemma!
*ecco un esemplare di Katy questioning her self*
La cosa interessante di questo libro è la divisione dei regni e la questione della magia: innanzitutto ci sono otto regni divisi in quattro Regni del Ritmo e quattro Regni delle Stagioni, nessuno di questi è molto amichevole nei confronti degli altri e, anzi, molto spesso ci sono delle macchinazioni varie per prendere potere l'uno sull'altro; ogni regno ha poi il suo arsenale di magia, che però non è dato a tutti i cittadini, ma è "di proprietà esclusiva" della famiglia reale, infatti, ci sono dei membri di queste otto famiglie (una per regno) che mostrano delle capacità particolari e queste sono, in un qual certo senso, potenziate o rivelate proprio dal retaggio, che è, come già detto, un medaglione contenente tutta la magia del regno che può anche essere rubato dal re o dalla regina di un altro regno, qualora si voglia dominare sopra tutti.
Ecco, questa idea mi è piaciuta un sacco, sia la divisione in otto regni e il fatto che ogni popolo abbia caratteristiche fisiche che lo contraddistinguono per via del diverso stile di vita e per via del clima diverso, sia l'idea che la magia viene quasi tramandata in eredità non solo via sangue, ma attraverso un oggetto, e questo mi sa tanto di passaggio del testimone.
Insomma, una bella storia, ricca di adrenalina, con qualche ormone che va in circolo perché, in fin dei conti, sono ragazzi anche loro, con qualche momento di tranquillità, con relativamente poca ansia, grazie anche al finale relativamente okay e, tuttavia, con un senso di "c'è qualquadra che non cosa": non so perché, ma dopo un po' di pagine ho avuto l'impressione che ci fosse qualcosa che non venisse detto, una sorta di mistero, di segreto celato a proposito dell'intera situazione, perché in un paio di punti sentivo odore di bruciato, ma fino a un certo punto non sono riuscita a capire se questo odore fosse una mia semplice paranoia, oppure se ci facesse pregustare delle rivelazioni o cose simili. Quindi direi che c'è quel qualcosa di non detto che contribuisce a dare verve a questo romanzo, che di verve ne ha già.
Un bel Fantasy puro, come lo chiamo io, in cui vediamo la lealtà nei confronti di un regno che ormai non esiste più, ma che i nostri eroi intendono portare indietro all'antico splendore perché è la loro casa e perdere un luogo così importante non è per nulla facile.
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