Autore: Erin Watt
Genere: Young Adult/New Adult
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prezzo: €14.90 (copertina rigida)
Pagine: 352
Trama
A diciassette anni, Ella Harper ha già imparato a sbrigarsela da sola. Sempre in fuga, dalle difficoltà economiche e dagli uomini sbagliati di sua madre, si è districata tra mille lavori per riuscire a far quadrare i conti, studiare e costruirsi un futuro migliore. Finché, un giorno, nella sua vita compare un certo Callum Royal. Distinto ma deciso, nel suo costoso abito di sartoria, dice di essere il migliore amico del padre, che lei non ha mai conosciuto, nonché il suo tutore legale. In quanto tale, sarà lui d'ora in poi a sostenere le spese per il suo mantenimento e la sua istruzione, a patto che Ella accetti di vivere con lui e i suoi cinque figlio. Ella sa che il sogno che Callum Royal sta cercando di venderle è sottile come carta. Ed è diffidente e furiosa. Ma ancora di più lo sono i fratelli Royal: Easton, Gideon, Sawyer, Sebastian e... Reed. Magnetici e pericolosi, non mancano di farla sentire un'intrusa: lei non appartiene, e non apparterrà mai, alla loro famiglia. E a nulla valgono i tentativi pacificatori di Callum. Ella però non è certo il tipo che si lascia intimorire, e le scintille a casa Royal non tardano ad arrivare. Soprattutto dopo un bacio rubato, che innescherà un'inarrestabile spirale di rabbia, gelosia e desiderio. Per non scottarsi, Ella dovrà imparare presto le regole del gioco...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi... beh, in realtà volevo di nuovo parlarvi di quanto faccia caldo, ma ho appena guardato la data della pianificazione di questo post (sì, è programmato) e mi sono resa conto che è il 13 luglio, e sono esattamente quattro anni da quando il mio attore preferito se n'è andato e diciamo che mi sto già deprimendo, anche se per me che sto scrivendo è il 25 di giugno, specie perché so già che cosa mi aspetta, ovvero un rewatch della terza puntata della quinta stagione di Glee e tante tante lacrime.
La protagonista di questo romanzo è Ella, una giovane ragazza, mia coetanea, che non ha avuto una vita tanto facile, ma si è sempre rimboccata le maniche per poterla condurre in maniera abbastanza dignitosa: non ha mai avuto un padre, ha sempre vissuto solo con la madre, che faceva la stripper per portare più soldi a casa, e con i suoi numerosi fidanzati, sempre molto gentili; quando poi la madre si è ammalata è stata lei a dover prendere il controllo di tutto quanto ed è per questo che ha finito per seguire le orme della madre, nella speranza di poter guadagnare qualcosa in più, anche in vista del suo futuro. E' sempre stata una persona che, pur ritrovandosi a fare qualcosa che non avrebbe mai voluto fare, ci tiene al proprio futuro, ad avere una carriera e a vivere in maniera diversa da come ha vissuto fino a questo momento: è per questo che, molto schiettamente, accetta la proposta di Mr. Royal, ovvero i soldi che le permetterebbero di avere ciò che avrebbe sempre voluto, e questo non credo che la faccia sembrare una brutta persona, perché in fin dei conti sa che è l'unica alternativa per cambiare veramente, e quindi è determinata a stare ai patti, sebbene successivamente il tutto le sembri molto più naturale di quanto non le sembrasse all'inizio.
Quello che mi è piaciuto di lei è il fatto che la persona che ci troviamo di fronte è in parte già adulta perché è abbastanza responsabile, e quando si mette in situazioni poco piacevoli non perde la testa, sa quello che vuole, reagisce in maniera matura alle difficoltà che le si presentano alla porta, però mantiene ancora qualche caratteristica dell'adolescente che non la fa sembrare quindi la tipica ragazza che è dovuta crescere in fretta a causa di circostanze di forza maggiore, ma le dona, almeno ai miei occhi, un'aria che sta a metà fra i due poli. Poi, insomma, bisogna ammettere che è molto testarda e che sa tenere testa agli altri, specialmente a Reed che, inevitabilmente, farà breccia nel suo cuore contro ogni sua volontà.
Abbiamo poi i cinque fratelli Royal: Gideon è il più grande e va già al college, quindi lo vediamo molto poco, ma quel poco ci permette di capire che è forse quello fra tutti con la testa sulle spalle e che, a mio parere, cerca di rimediare per quanto può ai casini familiari; poi, in ordine di nascita, abbiamo Reed, il bel tenebroso di turno che sembra essere il tipico ragazzo che si fa tutta la scuola (detto papale papale) e che non si comporta molto bene con Ella, anzi sembra nutrire un profondo odio per lei, come se non la volesse fra i piedi per paura che marchi il suo territorio, però sono sicura che, se solo volesse, saprebbe essere anche un ragazzo dolce al posto di dare l'impressione di avere il muso da quando è nato; poi abbiamo Easton, quello che fra tutti mi sta più simpatico, benché anche lui abbia fatto la sua parte nel rendere la vita impossibile a Ella all'inizio, ma sotto sotto mi sa di un pan di zenzero che utilizza del ghiaccio come armatura per conservare la sua anima; infine ci sono i due gemelli, Sawyer e Sebastian, che sono troppo forti, insomma, anche loro non si comportano benissimo all'inizio, ma a me fanno quasi tenerezza perché mi sembrano proprio dei ragazzini combinaguai molto furbi, e non a caso hanno quei due nomi (andiamo, uno ha per nome il cognome di un famoso combinaguai e l'altro ha lo stesso nome di Johnathan Morgenstern, che sappiamo quanto abbia combinato).
La cosa che tutti e cinque hanno in comune è il fatto che hanno sofferto molto per la perdita della loro madre e che questo ha contribuito a farli diventare così come sono, dei ragazzotti forse un po' viziati, che possono fare tutto quello che vogliono, ma che sono anche consapevoli del dolore che si portano dentro, nonostante non lo diano a vedere.
Ora, due paroline due le voglio spendere sul personaggio più irritante di questo libro: sto parlando di Brooke, la fidanzata di Callum, che sembra essere molto più interessata ai suoi soldi e a vivere agiatamente che all'amarlo. Se inizialmente poteva sembrare una donna a posto, forse un po' esuberante ma niente di che, con il passare delle pagine mi sono resa conto di quanto in realtà i suoi comportamenti mi facessero altamente schifo e, sì, uso questa parola che mi hanno insegnato a non usare mai perché io trovo orripilante che due adulti si mettano a fare i ragazzini in calore di fronte a dei ragazzini! Tu mi puoi dire che si amano e tutto quello che vuoi, ma 1) è palese che lei stia con lui solo per soldi, 2) certe scene sono poco carine di fronte a dei ragazzi, a momenti mi mettevo a vomitare io e va bene che mi verrebbe da vomitare alle smancerie che si trovano nei libri e che sono troppo per me, ma questa è proprio una cosa che non sopporto: il rispetto, ragazzi, il rispetto per chi ti sta attorno e non vorrebbe sentire certe cose è fondamentale, ripeto, FON-DA-MEN-TA-LE!
Quello che mi ha intrigato di più di questa storia è stato il fatto che ci sono molti segreti e molti comportamenti che sono fuorvianti e io adoro queste situazioni perché il mio cervello da detective inizia a far girare le sue rotelline per tentare di vedere tutti gli scenari possibili e inimmaginabili, ma soprattutto perché mi piace fantasticare e tutto quello che è successo è stato anche al di sopra delle mie fantasie, il che è un bene. Senza poi contare il fatto che non riuscivo a staccarmi dalla lettura, che ho trovato molto coinvolgente anche letta in inglese (perché l'ho letto in lingua originale questo libro), e che talvolta mi ha anche fatto sorridere verso la fine perché c'è stato uno sprazzo di bene che non sapevo se sarebbe mai arrivato, anche se dopo è finito con un terribile cliffhanger da cui sono rimasta shockata, ma in fin dei conti avevo capito che qualcosa non andava.
Insomma, io non l'ho trovata una lettura tanto terribile come altri hanno fatto e non credo nemmeno che sia diseducativa come ho sentito dire in giro: alcuni pensano che presentare questi comportamenti sia sbagliato, che non bisognerebbe usare tante parolacce in bocca a dei giovani e che certe situazioni siano troppo forzate per essere partecipate da giovani (mi sento potente a usare questo verbo, come un filosofo), ma, e ve lo dice la me diciassettenne, ovvero la me di adesso, tutto questo non è altro che la realtà... è vero che forse alcune cosette sono un po' forzate, ma vi posso assicurate che i miei coetanei e quelli più piccoli di me parlano peggio di uno scaricatore di porto, usano definizioni poco carine per le ragazze, bevono, si drogano, fumano erba e fanno certe cose; per farla breve, non ha senso scandalizzarsi tanto per qualcosa che accade in questa storia perché è molto più frequente di quanto si pensi e le due autrici non hanno fatto altro che dipingere la realtà. E per chi si chiede il perché di certe reazioni della protagonista che viene bullizzata, etc., io vi posso assicurare che già un ragazzo qualsiasi non andrebbe né da un professore né dal preside per denunciare certi atti, figuriamoci in una scuola di figli di papà che sono abituati a fare quello che vogliono e che seguono le regole del capo branco, ovvero del figlio di papà più potente, e che molto spesso si preferisce fare alla propria maniera e dire: "Visto che il proverbio 'non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te' non è rispettato, allora ti ripago con la stessa moneta".
Concludendo, perché ho già detto troppo, io credo che questa sia una lettura molto leggera, abbastanza frizzante e capace di farti coinvolgere se uno non si mette a guardare i vari stereotipi che ci sono e a fare il moralista della situazione... personalmente, mi è piaciuta molto, certo non è l'invenzione del secolo, ma è accattivante abbastanza e senza troppe romanticherie o smancerie che io non amo particolarmente (sì, direi che preferisco i ragazzi tormentati a quelli fatti di marzapane e che sono una ragazza poco romantica), con un po' di mistero di sottofondo e anche con un bel po' di pepe che sa tanto di drama americano, ma who cares!
Detto ciò, se volete qualcosa di leggero e coinvolgente potete provare a leggerlo, però, vi prego con tutto il cuore, non pensate che sia uno YA perché ci sono cose un po' troppo "osé" per un YA e godetevi la lettura senza troppe pretese.
Voto:
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi... beh, in realtà volevo di nuovo parlarvi di quanto faccia caldo, ma ho appena guardato la data della pianificazione di questo post (sì, è programmato) e mi sono resa conto che è il 13 luglio, e sono esattamente quattro anni da quando il mio attore preferito se n'è andato e diciamo che mi sto già deprimendo, anche se per me che sto scrivendo è il 25 di giugno, specie perché so già che cosa mi aspetta, ovvero un rewatch della terza puntata della quinta stagione di Glee e tante tante lacrime.
A parte questo, vi lascio alla mia recensione di uno dei libri che ha fatto grande scalpore perché c'è chi lo ha amato alla follia e chi l'ho odiato come non mai: io mi trovo più verso la prima opzione, ma vi farò capire il perché.
Ella Harper è una diciassettenne che per sopravvivere ha iniziato a lavorare in uno stripclub sotto false spoglie, quelle della madre, per pagarle le cure mediche necessarie: ora che la madre non c'è più lei si ritrova da sola e non molto tempo dopo si presenta a scuola un uomo, Callum Royal, che dice di essere il migliore amico del padre che non ha mai conosciuto e che da quel momento in poi sarà il suo tutore legale. Dopo qualche momento di incomprensione, Ella non potrà fare a meno di accettare l'offerta del suo nuovo tutore, specie se questa comprende un posto assicurato dove vivere fino al diploma e abbastanza soldi da potersene andare per la sua strada pagandosi il college.
Quello che, però, non avrebbe mai pensato è che la sua vita si sarebbe rivelata piuttosto difficile in casa Royal a causa dei cinque fratelli che la abitano, i quali non si dimostrano affatto cordiali con lei, soprattutto Easton e Reed, ormai convinti che la sua presenza nella loro casa sia dovuta a qualcosa di più di quello che il padre ha detto loro. Ma i suoi incubi non rimangono in casa, perché loro regnano anche a scuola, la loro parola è legge e sono loro i responsabili del comportamento di tutti gli altri studenti della scuola nei confronti di Ella, che, tuttavia, riuscirà a trovare un'alleata improbabile che le risolleverà la giornata.
Tra un incubo e l'altro, però, la protagonista si accorgerà ben presto che c'è qualcosa che non va in quei ragazzi, che ci sono segreti in quella casa, e lei non si tirerà indietro, specie se di mezzo c'è Reed.
La protagonista di questo romanzo è Ella, una giovane ragazza, mia coetanea, che non ha avuto una vita tanto facile, ma si è sempre rimboccata le maniche per poterla condurre in maniera abbastanza dignitosa: non ha mai avuto un padre, ha sempre vissuto solo con la madre, che faceva la stripper per portare più soldi a casa, e con i suoi numerosi fidanzati, sempre molto gentili; quando poi la madre si è ammalata è stata lei a dover prendere il controllo di tutto quanto ed è per questo che ha finito per seguire le orme della madre, nella speranza di poter guadagnare qualcosa in più, anche in vista del suo futuro. E' sempre stata una persona che, pur ritrovandosi a fare qualcosa che non avrebbe mai voluto fare, ci tiene al proprio futuro, ad avere una carriera e a vivere in maniera diversa da come ha vissuto fino a questo momento: è per questo che, molto schiettamente, accetta la proposta di Mr. Royal, ovvero i soldi che le permetterebbero di avere ciò che avrebbe sempre voluto, e questo non credo che la faccia sembrare una brutta persona, perché in fin dei conti sa che è l'unica alternativa per cambiare veramente, e quindi è determinata a stare ai patti, sebbene successivamente il tutto le sembri molto più naturale di quanto non le sembrasse all'inizio.
Quello che mi è piaciuto di lei è il fatto che la persona che ci troviamo di fronte è in parte già adulta perché è abbastanza responsabile, e quando si mette in situazioni poco piacevoli non perde la testa, sa quello che vuole, reagisce in maniera matura alle difficoltà che le si presentano alla porta, però mantiene ancora qualche caratteristica dell'adolescente che non la fa sembrare quindi la tipica ragazza che è dovuta crescere in fretta a causa di circostanze di forza maggiore, ma le dona, almeno ai miei occhi, un'aria che sta a metà fra i due poli. Poi, insomma, bisogna ammettere che è molto testarda e che sa tenere testa agli altri, specialmente a Reed che, inevitabilmente, farà breccia nel suo cuore contro ogni sua volontà.
Abbiamo poi i cinque fratelli Royal: Gideon è il più grande e va già al college, quindi lo vediamo molto poco, ma quel poco ci permette di capire che è forse quello fra tutti con la testa sulle spalle e che, a mio parere, cerca di rimediare per quanto può ai casini familiari; poi, in ordine di nascita, abbiamo Reed, il bel tenebroso di turno che sembra essere il tipico ragazzo che si fa tutta la scuola (detto papale papale) e che non si comporta molto bene con Ella, anzi sembra nutrire un profondo odio per lei, come se non la volesse fra i piedi per paura che marchi il suo territorio, però sono sicura che, se solo volesse, saprebbe essere anche un ragazzo dolce al posto di dare l'impressione di avere il muso da quando è nato; poi abbiamo Easton, quello che fra tutti mi sta più simpatico, benché anche lui abbia fatto la sua parte nel rendere la vita impossibile a Ella all'inizio, ma sotto sotto mi sa di un pan di zenzero che utilizza del ghiaccio come armatura per conservare la sua anima; infine ci sono i due gemelli, Sawyer e Sebastian, che sono troppo forti, insomma, anche loro non si comportano benissimo all'inizio, ma a me fanno quasi tenerezza perché mi sembrano proprio dei ragazzini combinaguai molto furbi, e non a caso hanno quei due nomi (andiamo, uno ha per nome il cognome di un famoso combinaguai e l'altro ha lo stesso nome di Johnathan Morgenstern, che sappiamo quanto abbia combinato).
La cosa che tutti e cinque hanno in comune è il fatto che hanno sofferto molto per la perdita della loro madre e che questo ha contribuito a farli diventare così come sono, dei ragazzotti forse un po' viziati, che possono fare tutto quello che vogliono, ma che sono anche consapevoli del dolore che si portano dentro, nonostante non lo diano a vedere.
Ora, due paroline due le voglio spendere sul personaggio più irritante di questo libro: sto parlando di Brooke, la fidanzata di Callum, che sembra essere molto più interessata ai suoi soldi e a vivere agiatamente che all'amarlo. Se inizialmente poteva sembrare una donna a posto, forse un po' esuberante ma niente di che, con il passare delle pagine mi sono resa conto di quanto in realtà i suoi comportamenti mi facessero altamente schifo e, sì, uso questa parola che mi hanno insegnato a non usare mai perché io trovo orripilante che due adulti si mettano a fare i ragazzini in calore di fronte a dei ragazzini! Tu mi puoi dire che si amano e tutto quello che vuoi, ma 1) è palese che lei stia con lui solo per soldi, 2) certe scene sono poco carine di fronte a dei ragazzi, a momenti mi mettevo a vomitare io e va bene che mi verrebbe da vomitare alle smancerie che si trovano nei libri e che sono troppo per me, ma questa è proprio una cosa che non sopporto: il rispetto, ragazzi, il rispetto per chi ti sta attorno e non vorrebbe sentire certe cose è fondamentale, ripeto, FON-DA-MEN-TA-LE!
Quello che mi ha intrigato di più di questa storia è stato il fatto che ci sono molti segreti e molti comportamenti che sono fuorvianti e io adoro queste situazioni perché il mio cervello da detective inizia a far girare le sue rotelline per tentare di vedere tutti gli scenari possibili e inimmaginabili, ma soprattutto perché mi piace fantasticare e tutto quello che è successo è stato anche al di sopra delle mie fantasie, il che è un bene. Senza poi contare il fatto che non riuscivo a staccarmi dalla lettura, che ho trovato molto coinvolgente anche letta in inglese (perché l'ho letto in lingua originale questo libro), e che talvolta mi ha anche fatto sorridere verso la fine perché c'è stato uno sprazzo di bene che non sapevo se sarebbe mai arrivato, anche se dopo è finito con un terribile cliffhanger da cui sono rimasta shockata, ma in fin dei conti avevo capito che qualcosa non andava.
Insomma, io non l'ho trovata una lettura tanto terribile come altri hanno fatto e non credo nemmeno che sia diseducativa come ho sentito dire in giro: alcuni pensano che presentare questi comportamenti sia sbagliato, che non bisognerebbe usare tante parolacce in bocca a dei giovani e che certe situazioni siano troppo forzate per essere partecipate da giovani (mi sento potente a usare questo verbo, come un filosofo), ma, e ve lo dice la me diciassettenne, ovvero la me di adesso, tutto questo non è altro che la realtà... è vero che forse alcune cosette sono un po' forzate, ma vi posso assicurate che i miei coetanei e quelli più piccoli di me parlano peggio di uno scaricatore di porto, usano definizioni poco carine per le ragazze, bevono, si drogano, fumano erba e fanno certe cose; per farla breve, non ha senso scandalizzarsi tanto per qualcosa che accade in questa storia perché è molto più frequente di quanto si pensi e le due autrici non hanno fatto altro che dipingere la realtà. E per chi si chiede il perché di certe reazioni della protagonista che viene bullizzata, etc., io vi posso assicurare che già un ragazzo qualsiasi non andrebbe né da un professore né dal preside per denunciare certi atti, figuriamoci in una scuola di figli di papà che sono abituati a fare quello che vogliono e che seguono le regole del capo branco, ovvero del figlio di papà più potente, e che molto spesso si preferisce fare alla propria maniera e dire: "Visto che il proverbio 'non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te' non è rispettato, allora ti ripago con la stessa moneta".
Concludendo, perché ho già detto troppo, io credo che questa sia una lettura molto leggera, abbastanza frizzante e capace di farti coinvolgere se uno non si mette a guardare i vari stereotipi che ci sono e a fare il moralista della situazione... personalmente, mi è piaciuta molto, certo non è l'invenzione del secolo, ma è accattivante abbastanza e senza troppe romanticherie o smancerie che io non amo particolarmente (sì, direi che preferisco i ragazzi tormentati a quelli fatti di marzapane e che sono una ragazza poco romantica), con un po' di mistero di sottofondo e anche con un bel po' di pepe che sa tanto di drama americano, ma who cares!
Detto ciò, se volete qualcosa di leggero e coinvolgente potete provare a leggerlo, però, vi prego con tutto il cuore, non pensate che sia uno YA perché ci sono cose un po' troppo "osé" per un YA e godetevi la lettura senza troppe pretese.
Voto:
Ciao Katy! La tua recensione è bellissima, come sempre, e addirittura sei riuscita a convincermi a fare un pensierino su questo libro che non avevo preso per niente in considerazione, pur avendone sentito parlare molto.
RispondiEliminaMa se non è uno Young Adult consueto, magari potrei leggerlo perché la trama mi incuriosisce, soprattutto per i segreti che la caratterizzano :)
Ciao Maria! Sono felice di averti incuriosito e sì, non è uno Young Adult tradizionale, ci sono molti stereotipi, i cinque fratelli inizialmente sembrano usciti dalle caverne, e sa tanto di americanata e di Beautiful, in certi punti, però è un libro che io ho trovato molto frizzante e leggero.
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