Autore: Cassandra Clare
Genere: Fantasy
Casa editrice: Simon & Schuster Ldt
Prezzo: €13.99 (copertina flessibile)
Pagine: 701
Trama
Emma Carstairs ha finalmente vendicato i suoi genitori. Lei pensava che sarebbe stata in pace. Ma lei è tutt'altro che calma. Combattuta fra il desiderio per il suo parabatai Julian e il suo desiderio di proteggerlo dalle brutali conseguenze delle relazioni amorose fra i parabatai. ha iniziato a uscire con suo fratello, Mark. Ma Mark ha speso gli ultimi cinque anni intrappolato a Faerie; potrà mai essere di nuovo un vero Shadowhunter? Anche le corti fatate non sono silenti. Il Re Unseelie è stanco della Pace Fredda, e non concederà più le richieste degli Shadowhunters. Combattuti fra le richieste delle fate e le leggi del Conclave, Emma, Julian e Mark devono trovare un modo per arrivare insieme a difendere tutto ciò che hanno a cuore, prima che sia troppo tardi.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, in questo primo giorno di luglio molto caldo in cui non so che altro fare se non scrivere questa recensione che potrebbe essere molto sclerosa perché, andiamo, parliamo di Lord of Shadows! Sì, forse l'avrete già capito, non ho effettivamente tutte le rotelle a posto a leggere in inglese un libro di 700 pagine (tra l'altro sotto il sole cocente, mentre cercavo di abbronzarmi... #lebelleideevengonoquandomenoteloaspetti), specie se si tratta di un libro della Clare e ancor di più se l'autrice ha detto che moriranno quattro, e dico QUATTRO, personaggi!
Che poi io come una cretina vado a leggere questi libri e soffro come Argo ha sofferto per vent'anni senza Odisseo (sì, io lo chiamo col nome greco) e poi sclero con la mia amica che farebbe meglio a darsi una mossa e leggere Lady Midnight perché ho bisogno di parlarne con qualcuno a voce e spiegare il mio disagio senza aver paura di fare spoiler (che già le ho spoilerato TID, ma lì se l'è cercata).
Ma a parte questo iniziamo che è meglio!
*Attenzione, i gentili lettori sono pregati di fare attenzione: allerta spoiler per chi non ha letto il volume precedente*
Dopo aver scampato la minaccia, ovvero dopo aver posto fine ai tentativi di uccidere un Blackthorne per resuscitare Annabel, una loro antenata, Emma, Julian e compagnia bella sono più tranquilli di prima, ma i guai non sono terminati: demoni marini vengono ritrovati sulla terra senza un motivo apparente e risultano molto difficili da eliminare, sicché si vedono costretti anche a chiedere aiuto ai Centurioni, uno speciale corpo di Shadowhunters allenato per scovare le cose, che siano persone o oggetti, e fra questi non c'è solo il Perfetto Diego, ragazzo di Cristina, ma c'è anche Zara, una giovane che è convinta che bisogni ritornare ai momenti di gloria degli Shadowhunters, ovvero a quando i Nascosti venivano uccisi e relegati in un angolino.
Insomma, la situazione non risulta per niente facilitata, specie se si pensa che un pericolo che si credeva risolto torna a farsi sentire ancora più prepotente di prima, e sempre collegato al famoso Libro Nero, libro di magia che non viene generalmente usato per qualcosa di positivo ma di molto cattivo.
Sarà compito di Emma e Julian cercare di recuperare questo libro, con l'aiuto di Mark, Cristina e di tutti gli altri Blackthorne, a cui si è aggiunto anche Kit, il figlio di Johnny Rook, che ora deve accettare la sua vera natura.
Nel frattempo, però, ognuno dovrà anche pensare ad aggiustare i propri affari di cuore, soprattutto quelli che riguardano i due parabatai, e a tenere nascosti i propri segreti, perché qualcuno di questi potrebbe avere a che fare con quello che sta accadendo al mondo degli Shadowhunters, che sta cambiando anche sotto la minaccia del Re Unseelie, il quale vuole raccogliere tutto il potere nelle sue mani e iniziare una nuova era di predominio delle sue fate.
In questo volume ritroviamo una Emma più tormentata di quanto non fosse precedentemente: terminata la sua vendetta, ora c'è qualcos'altro che la turba molto di più a causa delle conseguenze terribili che potrebbe avere se mai si realizzasse, perché non può permettersi di amare Julian, né di fare del male a tutte le persone che le circondano. E' per questo che inizia una relazione fittizia con Mark, il fratello mezzo fata che si sta piano piano integrando nel loro mondo e che ha anche lui i suoi bei demoni che lo perseguitano: se, infatti, lei soffre per amore di qualcuno che le è proibito amare, lui invece soffre per amore di due persone, l'una che gli ha fatto del male e l'altra che non può essere sua, ma sono entrambi in grado di aiutarsi vicendevolmente, dando origine a un'inspiegabile amicizia che si rivelerà diversa da come si sarebbero aspettati loro stessi.
Ma tornando un attimo a Emma, c'è da dire che mi è piaciuta moltissimo in LoS perché la vediamo in moltissime sfaccettature diverse ed è bellissimo vedere come dalla sofferenza riesca a trovare dei momenti di spensieratezza in cui la mente è libera di non pensare a tutto ciò che sta accadendo, come sia sempre forte e determinata in battaglia, al punto da non lasciare mai scampo ai nemici, come sia anche fragile e non sappia esattamente cosa fare della sua vita o cosa fare con Julian, ed è bello vedere come si illumina ogni volta che lavora con il suo parabatai, lasciando da parte le sue incomprensioni.
Julian, dal canto suo, l'ho visto un po' disorientato perché non si rende conto come possa essere possibile che un momento prima lui e Emma fossero innamorati persi e il momento dopo lei gli dicesse di essersi messa col fratello, una delle persone per cui lui ha sempre dato tutto: questo lo porta nello sconforto, perché non capisce e perché sa che non riuscirà mai a dimenticarla, non amerà mai nessun'altra, e starle lontano non aiuta per nulla poiché la vede, la sente anche così, e non ci può fare nulla. La sofferenza che si porta dietro è sempre immensa, specie se si aggiunge il fatto che ha moltissime, forse troppe, responsabilità sulle sue spalle: deve essere in grado di guidare l'Istituto, dare una mano allo zio Arthur ora che non ci sono più medicine, occuparsi dei suoi fratelli e del nuovo arrivato Kit che è una bella gatta da pelare e deve anche fare scelte sensate per cercare di proteggere tutti dai pericoli che devono per forza affrontare.
Ecco, io non capisco come possa essere così forte, sempre in grado di aggiustare tutto, di prendersi cura di tutti e di lasciarsi alle spalle le sue preoccupazioni e i suoi mali dovuti all'amore: forse è proprio questo che mi piace di lui, la sua capacità di fare l'eroe anche rimanendo nelle retrovie e senza che gli altri lo sappiano necessariamente, anche se ogni tanto sembra veramente spietato, come gli dicono in molti.
Altri personaggi importanti sono certamente i Blackthorne, Cristina, Diana, i Centurioni e Kit, ma partiamo con ordine.
Per prima cosa, ormai abbiamo capito che tutti i fratelli di Julian sono una forza della natura bella grande: senza parlare di Tavvy che è troppo piccolo ma pucciosissimo e Dru che scopriamo un pochino di più ma di cui non vi dirò nulla, per primo c'è Mark, che ha anche lui mille preoccupazioni e che appare tormentato altrettanto quanto i due parabatai per via di Kieran e Cristina, ma soprattutto Ty e Livvy, che si muovono e si danno da fare in una maniera assurda! Questi due non si fermano mai, mettono il becco dappertutto e si divertono un sacco a farlo, però sanno anche essere molto seri quando serve, questo bisogna ammetterlo.
Assieme a loro c'è poi Kit, il nuovo arrivato che inizialmente non sembra molto contento di questa nuova situazione, ma che poi si rivelerà essere un ragazzo molto cordiale quando si scioglie e degno della sua famiglia.
Ovviamente non possono mancare le altre due donne della casa: Cristina in LoS è sempre la stessa grande dispensatrice di consigli nonché giovane donna molto saggia e intelligente e mi piace moltissimo, è troppo forte; Diana, invece, si è rivelata una grande sorpresa, perché dopo averla vista in panni autorevoli la riscopriamo in panni più fragili e scopriamo alcune cosse sulla sua vita passata che ci permettono di capire molte cose (poi, vogliamo parlare della nuova ship che si è formata tra Diana e qualcuno che non nomino? Boh, sono troppo bellini).
Infine, abbiamo i Centurioni, giovani addestrati come ricercatori che portano scompiglio all'interno dell'Istituto di Los Angeles, specie se si pensa che fra essi c'è Diego il Perfetto, che non ho ancora capito se mi stia simpatico o meno, e Zara... ah, quanto è odiabile questa qui! Non è passato nemmeno un secondo da quando ci siamo incontrate che già l'avrei voluta prendere a calcio per via delle idee bigotte che ha, per aver anche solo osato criticare la relazione fra Alec e Magnus... guarda ciccia che loro non si toccano.
Ah, ma mi stavo dimenticando di dirvi che ritroviamo anche delle vecchie conoscenze e che è sempre un piacere rivederli, soprattutto Magnus che non ha cambiato le sue abitudini (quando leggerete questo libro e arriverete dopo pagina 552, aka la pagina dell'inizio della mia lenta morte, capirete perché).
Cosa dire d'altro? Allora, diciamo che ho impiegato più del previsto a finirlo perché, secondo i miei calcolini, il primo giorno avrei dovuto arrivare a pagina 500, così da averne poche per il giorno seguente e far che scrivere immediatamente dopo la fine la recensione, mentre il primo giorno sono arrivata soltanto a metà, complice anche la mia fantastica idea di mettermi a leggere sul balcone, dove ho sudato come non so cosa (e sperato di essermi abbronzata un minimo) per un'ora e dove ho letto solo dieci pagine perché stavo veramente morendo. Poi non parliamo di quante volte mi sono distratta perché quando fa troppo caldo io mi sento tanto tipo balena spiaggiata sul letto e il mio cervello non connette più tanto bene e leggere trecento pagine tutte di seguito non ce l'avrei fatta; senza poi parlare del fatto che sono fissata con i video che parlano del metodo di studio e del Back To School adesso che sono in vacanza (coerenza ragazzi, coerenza) e che quindi mi sono già fatta la lista di cose da comprare per l'anno prossimo (sono presa benissimo) e senza contare la mia allergia che è esplosa proprio adesso che ho smesso di prendere le gocce che servono ad attenuarne gli effetti, quindi ho passato due ore di lettura a starnutire.
A parte queste difficoltà, vi devo sin da subito avvertire che è un libro molto ma molto doloroso, voi crederete di non essere pronti/e a leggerlo e io vi assicuro che non lo sarete ma manco morti/e! Già il vostro cuoricino perderà dei battiti a vedere Emma e Jules così, lontani ma anche passionali in questa lontananza, in un certo senso, ma soprattutto non sarete pronti a vedere come si evolveranno le cose, a scoprire chi morirà e vi assicuro che se per i primi due sarete tranquilli, per uno dispiaciuti, per l'altro no, per gli ultimi due sarete devastati! Le ultime cinquanta pagine del libro, che corrispondono tra l'altro all'ultimo capitolo per cui la tua ansia inizia già a salire le prime dieci pagine, quindi non vi dico come sarete alle ultime dieci, sono devastanti, ogni tanto ci sarà un barlume di speranza ma l'ombra delle ultime due morti continuerà ad aleggiare su di voi fino all'ultima pagina, quando vi ritroverete probabilmente più in lacrime di me perché sapete che io piango relativamente poco, ma questa volta le mie lacrime sono state significative, solo due ma una per ciascuna (ave atque vale).
Insomma, un libro bellissimo, dolorosissimo, che mi ha spezzato il cuore con una grande intensità al punto che sono rimasta scioccata per cinque minuti, dopo i quali sono andata a sclerare con la mia amica che vi ho citato sopra, e da cui non credo mi riprenderò tanto facilmente (già solo scrivere quest'ultima parte di recensione ha portato a galla dei ricordi...), specie considerato che per il seguito dovremo aspettare due anni, però ne vale la pena, anche se poi vorrete uccidere la zia Cassie per la sua malvagità.
Voto:
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, in questo primo giorno di luglio molto caldo in cui non so che altro fare se non scrivere questa recensione che potrebbe essere molto sclerosa perché, andiamo, parliamo di Lord of Shadows! Sì, forse l'avrete già capito, non ho effettivamente tutte le rotelle a posto a leggere in inglese un libro di 700 pagine (tra l'altro sotto il sole cocente, mentre cercavo di abbronzarmi... #lebelleideevengonoquandomenoteloaspetti), specie se si tratta di un libro della Clare e ancor di più se l'autrice ha detto che moriranno quattro, e dico QUATTRO, personaggi!
Che poi io come una cretina vado a leggere questi libri e soffro come Argo ha sofferto per vent'anni senza Odisseo (sì, io lo chiamo col nome greco) e poi sclero con la mia amica che farebbe meglio a darsi una mossa e leggere Lady Midnight perché ho bisogno di parlarne con qualcuno a voce e spiegare il mio disagio senza aver paura di fare spoiler (che già le ho spoilerato TID, ma lì se l'è cercata).
Ma a parte questo iniziamo che è meglio!
*Attenzione, i gentili lettori sono pregati di fare attenzione: allerta spoiler per chi non ha letto il volume precedente*
Dopo aver scampato la minaccia, ovvero dopo aver posto fine ai tentativi di uccidere un Blackthorne per resuscitare Annabel, una loro antenata, Emma, Julian e compagnia bella sono più tranquilli di prima, ma i guai non sono terminati: demoni marini vengono ritrovati sulla terra senza un motivo apparente e risultano molto difficili da eliminare, sicché si vedono costretti anche a chiedere aiuto ai Centurioni, uno speciale corpo di Shadowhunters allenato per scovare le cose, che siano persone o oggetti, e fra questi non c'è solo il Perfetto Diego, ragazzo di Cristina, ma c'è anche Zara, una giovane che è convinta che bisogni ritornare ai momenti di gloria degli Shadowhunters, ovvero a quando i Nascosti venivano uccisi e relegati in un angolino.
Insomma, la situazione non risulta per niente facilitata, specie se si pensa che un pericolo che si credeva risolto torna a farsi sentire ancora più prepotente di prima, e sempre collegato al famoso Libro Nero, libro di magia che non viene generalmente usato per qualcosa di positivo ma di molto cattivo.
Sarà compito di Emma e Julian cercare di recuperare questo libro, con l'aiuto di Mark, Cristina e di tutti gli altri Blackthorne, a cui si è aggiunto anche Kit, il figlio di Johnny Rook, che ora deve accettare la sua vera natura.
Nel frattempo, però, ognuno dovrà anche pensare ad aggiustare i propri affari di cuore, soprattutto quelli che riguardano i due parabatai, e a tenere nascosti i propri segreti, perché qualcuno di questi potrebbe avere a che fare con quello che sta accadendo al mondo degli Shadowhunters, che sta cambiando anche sotto la minaccia del Re Unseelie, il quale vuole raccogliere tutto il potere nelle sue mani e iniziare una nuova era di predominio delle sue fate.
In questo volume ritroviamo una Emma più tormentata di quanto non fosse precedentemente: terminata la sua vendetta, ora c'è qualcos'altro che la turba molto di più a causa delle conseguenze terribili che potrebbe avere se mai si realizzasse, perché non può permettersi di amare Julian, né di fare del male a tutte le persone che le circondano. E' per questo che inizia una relazione fittizia con Mark, il fratello mezzo fata che si sta piano piano integrando nel loro mondo e che ha anche lui i suoi bei demoni che lo perseguitano: se, infatti, lei soffre per amore di qualcuno che le è proibito amare, lui invece soffre per amore di due persone, l'una che gli ha fatto del male e l'altra che non può essere sua, ma sono entrambi in grado di aiutarsi vicendevolmente, dando origine a un'inspiegabile amicizia che si rivelerà diversa da come si sarebbero aspettati loro stessi.
Ma tornando un attimo a Emma, c'è da dire che mi è piaciuta moltissimo in LoS perché la vediamo in moltissime sfaccettature diverse ed è bellissimo vedere come dalla sofferenza riesca a trovare dei momenti di spensieratezza in cui la mente è libera di non pensare a tutto ciò che sta accadendo, come sia sempre forte e determinata in battaglia, al punto da non lasciare mai scampo ai nemici, come sia anche fragile e non sappia esattamente cosa fare della sua vita o cosa fare con Julian, ed è bello vedere come si illumina ogni volta che lavora con il suo parabatai, lasciando da parte le sue incomprensioni.
Julian, dal canto suo, l'ho visto un po' disorientato perché non si rende conto come possa essere possibile che un momento prima lui e Emma fossero innamorati persi e il momento dopo lei gli dicesse di essersi messa col fratello, una delle persone per cui lui ha sempre dato tutto: questo lo porta nello sconforto, perché non capisce e perché sa che non riuscirà mai a dimenticarla, non amerà mai nessun'altra, e starle lontano non aiuta per nulla poiché la vede, la sente anche così, e non ci può fare nulla. La sofferenza che si porta dietro è sempre immensa, specie se si aggiunge il fatto che ha moltissime, forse troppe, responsabilità sulle sue spalle: deve essere in grado di guidare l'Istituto, dare una mano allo zio Arthur ora che non ci sono più medicine, occuparsi dei suoi fratelli e del nuovo arrivato Kit che è una bella gatta da pelare e deve anche fare scelte sensate per cercare di proteggere tutti dai pericoli che devono per forza affrontare.
Ecco, io non capisco come possa essere così forte, sempre in grado di aggiustare tutto, di prendersi cura di tutti e di lasciarsi alle spalle le sue preoccupazioni e i suoi mali dovuti all'amore: forse è proprio questo che mi piace di lui, la sua capacità di fare l'eroe anche rimanendo nelle retrovie e senza che gli altri lo sappiano necessariamente, anche se ogni tanto sembra veramente spietato, come gli dicono in molti.
Altri personaggi importanti sono certamente i Blackthorne, Cristina, Diana, i Centurioni e Kit, ma partiamo con ordine.
Per prima cosa, ormai abbiamo capito che tutti i fratelli di Julian sono una forza della natura bella grande: senza parlare di Tavvy che è troppo piccolo ma pucciosissimo e Dru che scopriamo un pochino di più ma di cui non vi dirò nulla, per primo c'è Mark, che ha anche lui mille preoccupazioni e che appare tormentato altrettanto quanto i due parabatai per via di Kieran e Cristina, ma soprattutto Ty e Livvy, che si muovono e si danno da fare in una maniera assurda! Questi due non si fermano mai, mettono il becco dappertutto e si divertono un sacco a farlo, però sanno anche essere molto seri quando serve, questo bisogna ammetterlo.
Assieme a loro c'è poi Kit, il nuovo arrivato che inizialmente non sembra molto contento di questa nuova situazione, ma che poi si rivelerà essere un ragazzo molto cordiale quando si scioglie e degno della sua famiglia.
Ovviamente non possono mancare le altre due donne della casa: Cristina in LoS è sempre la stessa grande dispensatrice di consigli nonché giovane donna molto saggia e intelligente e mi piace moltissimo, è troppo forte; Diana, invece, si è rivelata una grande sorpresa, perché dopo averla vista in panni autorevoli la riscopriamo in panni più fragili e scopriamo alcune cosse sulla sua vita passata che ci permettono di capire molte cose (poi, vogliamo parlare della nuova ship che si è formata tra Diana e qualcuno che non nomino? Boh, sono troppo bellini).
Infine, abbiamo i Centurioni, giovani addestrati come ricercatori che portano scompiglio all'interno dell'Istituto di Los Angeles, specie se si pensa che fra essi c'è Diego il Perfetto, che non ho ancora capito se mi stia simpatico o meno, e Zara... ah, quanto è odiabile questa qui! Non è passato nemmeno un secondo da quando ci siamo incontrate che già l'avrei voluta prendere a calcio per via delle idee bigotte che ha, per aver anche solo osato criticare la relazione fra Alec e Magnus... guarda ciccia che loro non si toccano.
Ah, ma mi stavo dimenticando di dirvi che ritroviamo anche delle vecchie conoscenze e che è sempre un piacere rivederli, soprattutto Magnus che non ha cambiato le sue abitudini (quando leggerete questo libro e arriverete dopo pagina 552, aka la pagina dell'inizio della mia lenta morte, capirete perché).
Cosa dire d'altro? Allora, diciamo che ho impiegato più del previsto a finirlo perché, secondo i miei calcolini, il primo giorno avrei dovuto arrivare a pagina 500, così da averne poche per il giorno seguente e far che scrivere immediatamente dopo la fine la recensione, mentre il primo giorno sono arrivata soltanto a metà, complice anche la mia fantastica idea di mettermi a leggere sul balcone, dove ho sudato come non so cosa (e sperato di essermi abbronzata un minimo) per un'ora e dove ho letto solo dieci pagine perché stavo veramente morendo. Poi non parliamo di quante volte mi sono distratta perché quando fa troppo caldo io mi sento tanto tipo balena spiaggiata sul letto e il mio cervello non connette più tanto bene e leggere trecento pagine tutte di seguito non ce l'avrei fatta; senza poi parlare del fatto che sono fissata con i video che parlano del metodo di studio e del Back To School adesso che sono in vacanza (coerenza ragazzi, coerenza) e che quindi mi sono già fatta la lista di cose da comprare per l'anno prossimo (sono presa benissimo) e senza contare la mia allergia che è esplosa proprio adesso che ho smesso di prendere le gocce che servono ad attenuarne gli effetti, quindi ho passato due ore di lettura a starnutire.
A parte queste difficoltà, vi devo sin da subito avvertire che è un libro molto ma molto doloroso, voi crederete di non essere pronti/e a leggerlo e io vi assicuro che non lo sarete ma manco morti/e! Già il vostro cuoricino perderà dei battiti a vedere Emma e Jules così, lontani ma anche passionali in questa lontananza, in un certo senso, ma soprattutto non sarete pronti a vedere come si evolveranno le cose, a scoprire chi morirà e vi assicuro che se per i primi due sarete tranquilli, per uno dispiaciuti, per l'altro no, per gli ultimi due sarete devastati! Le ultime cinquanta pagine del libro, che corrispondono tra l'altro all'ultimo capitolo per cui la tua ansia inizia già a salire le prime dieci pagine, quindi non vi dico come sarete alle ultime dieci, sono devastanti, ogni tanto ci sarà un barlume di speranza ma l'ombra delle ultime due morti continuerà ad aleggiare su di voi fino all'ultima pagina, quando vi ritroverete probabilmente più in lacrime di me perché sapete che io piango relativamente poco, ma questa volta le mie lacrime sono state significative, solo due ma una per ciascuna (ave atque vale).
Insomma, un libro bellissimo, dolorosissimo, che mi ha spezzato il cuore con una grande intensità al punto che sono rimasta scioccata per cinque minuti, dopo i quali sono andata a sclerare con la mia amica che vi ho citato sopra, e da cui non credo mi riprenderò tanto facilmente (già solo scrivere quest'ultima parte di recensione ha portato a galla dei ricordi...), specie considerato che per il seguito dovremo aspettare due anni, però ne vale la pena, anche se poi vorrete uccidere la zia Cassie per la sua malvagità.
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