giovedì 27 luglio 2017

Recensione Sortilegio

Titolo: Sortilegio
Autore: Rachel Hawkins
Genere: Fantasy
Casa editrice: Newton Compton Editori
Prezzo: €14.90 (copertina rigida)
Pagine: 247






Trama
Proprio quando Sophie Mercer ha deciso di accettare i suoi straordinari poteri magici, tipici di un demone, il Consiglio glieli toglie. Ora Sophie è indifesa e in balia dei suoi nemici giurati, i Brannicks, una famiglia di donne guerriere che dà la caccia ai Prodigium. O almeno questo è ciò che Sophie pensa, fino al momento in cui lei stessa non farà una scoperta sorprendente. Le Brannicks sanno che una guerra epocale sta arrivando, e credono Sophie sia l'unico essere abbastanza potente da salvare il mondo. Ma senza la magia, Sophie non è così sicura di sé. Riuscirà a riottenere i suoi poteri prima che sia troppo tardi?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi niente gioie all'orizzonte, ma, in compenso, non fa caldo come qualche giorno fa, quindi non mi sto squagliando all'ombra di casa mia... però sto sclerando molto con la mia vicina di banco che ha letto "Regina Rossa" (gliel'ho regalato io) e che ora è entrata anche lei in questo mondo meraviglioso fatto di tanta ansia e sofferenza.
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi dell'ultimo libro della saga di Hex Hall che riguarda Sophie, la nostra straordinaria protagonista che mi fa sempre sganasciare dalle risate.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

Dopo tutto il putiferio che è scoppiato a Thorne Abbey, Sophie è riuscita a mettersi al sicuro arrivando dalle Brannick, potenti cacciatrici di Prodigium che, a quanto pare, stanno dalla parte dell'Occhio di Dio: mentre si trova qui, la protagonista si ritroverà a confronti con una realtà diversa, con verità diverse, e non sarà facile tutto ciò, specie se si aggiunge la sua preoccupazione per il padre, Jenna, la sua migliore amica, Cal, il suo "promesso sposo", e Archer, il ragazzo che ama.
In mezzo a mille rivelazioni e scoperte, Sophie dovrà anche occuparsi di una terribile minaccia che rischia di distruggere tutto il loro mondo: a quanto pare le sorelle Casnoff sono passate dalla parte del male, forse addirittura credendo di essere nel giusto, e continuano a creare nuovi demoni che dovranno essere in grado di eliminare tutte le minacce per i Prodigium. Sarà proprio la protagonista la chiave per fermare tutto quanto e per mettere in ordine le cose, grazie all'aiuto di alcune personcine che ritroverà dopo averle credute scomparse per sempre, ma resta un unico problema da risolvere perché tutti i loro piani siano efficaci: deve recuperare i suoi poteri.

Allora, in "Sortilegio", la nostra cara protagonista Sophie si ritroverà a dover portare delle grosse responsabilità sulle sue spalle: preoccupazione per chi ama a parte insieme a nuove e scoppiettanti rivelazioni, lei sembra essere la chiave per fermare la guerra che sta scoppiando nel mondo dei Prodigium, il che non è una cosa che si possa digerire in un attimo, specie se non si posseggono più i poteri e non si sa nemmeno come riprenderseli.
Nonostante tutto, però, Sophie rimane sempre la solita ragazza forte e determinata a continuare per la sua strada, per la sua idea qualunque essa sia, nonché sempre la solita in fatto di battute: insomma, anche quando è nervosa oppure sta soffrendo riesce a tirare fuori il suo senso dell'umorismo molto tagliente e risulta troppo divertente in quei momenti, al punto che certe volte stavo morendo dalle risate (okay, forse non proprio morendo, ma mi avete capito).
Poi, la cosa bella è che vediamo la sua preoccupazione per Archer ed è una cosa tenerissima, perché lei ci tiene un sacco a lui e se ne infischia del fatto che lui faccia parte dell'Occhio di Dio, della serie "e allora? Tu mi piaci perché sei tu, una persona esattamente come me"... e poi sono troppo bellini insieme, formano una squadra stratopica (Geronimo Stilton questo aggettivo è per te), si capiscono con un solo sguardo e... e... va bene, smetto di sclerare.

Ora passiamo agli altri personaggi.
In primo luogo, finalmente vediamo la madre di Sophie! Nei due libri precedenti non si era quasi fatta vedere, ma adesso sì, abbiamo avuto la possibilità di incontrarla e di scoprire tante cosette su questa incredibile donna, tipo il perché abbia lasciato il padre della protagonista, chi sia realmente e tanto altro; l'unica cosa negativa del suo incontro è che la vediamo molto spesso seria e preoccupata per tutto quello che sta accadendo, diciamo che ci avrebbe fatto piacere incontrarla in altre circostanze, però vediamo comunque quanto bene voglia a sua figlia e al padre della figlia (andiamo, lo sappiamo tutti che sotto sotto vi amate ancora, quindi...).
Poi abbiamo James, il padre di Sophie. Dire che mi dispiace tanto per quello che è accaduto alla fine del precedente volume è poco, però sono stata contenta di rivederlo all'opera, anche se non più come prima, e di constatare che il suo amore per la figlia e il suo umorismo siano sempre rimasti gli stessi.
Poi c'è Jenna, sempre la solita vampira amante del rosa e sostenitrice della protagonista al punto che ogni tanto mi sembra quasi di sentirla fare il tifo, affinché tutto vada bene o almeno vada in maniera decente e accettabile.
Come non nominare anche Cal? Sempre serio e sempre ligio al suo dovere come al solito, ma mi ha fatto piacere vederlo ogni tanto deragliare dalle rotaie che costituiscono il suo essere e la sua comfort-zone, per approcciarsi ad atteggiamenti più sbarazzini, anche se per pochissimo tempo. L'unica cosa è che mi dispiace un pochino per il fatto di Sophie, perché lui le voleva bene in quel modo, ma lei non avrebbe mai potuto ricambiarlo, però sono sicura che ora sta bene lo stesso, in mezzo alla natura (*si asciuga una lacrima che stava scendendo sulla sua guancia e cerca di non ricadere nello sconvolgimento*).
Infine, abbiamo Archer Cross. Posso dire che questo ragazzo è diventato più figo man mano che si andava avanti con la storia? Io non so come abbia fatto, ma adesso mi piacerebbe tanto che divenisse reale perché è troppo forte, è uno di quei personaggi che sembrano cattivi perché sono "dalla parte sbagliata", ma che si comportano più saggiamente di tutti perché sa che le minacce sono lì per tutti loro. Come se non bastasse, ai miei scleri perché è tanto bello, dobbiamo aggiungervi i miei scleri perché è troppo tenero quando è con Sophie: non fraintendetemi, non tenero nel senso di dolce o melenso (in quel caso non sarebbe sulla mia lista dei bookboyfriend), ma nel senso che è veramente bello vedere il suo amore per lei e vedere come si comporta con lei, sempre rispettoso, ma con qualche scintilla, se capite cosa intendo.

Devo ammettere, ora che ho smesso di parlare dei personaggi, che questo è un Fantasy un po' strano: di solito, nel libro finale di una saga di questo genere ci sono sempre grandi battaglie che durano anche parecchie pagine, ma qui non ce ne sono, l'azione è relativamente ridotta, gli scontri sono pochi e brevi ma significativi, e questo penso che sia dovuto al fatto che ci si è voluti concentrare di più sull'organizzazione dei piani vari che non sulla possibile guerra.
In realtà non mi è dispiaciuto questo fatto, anzi non ci avevo fatto neanche tanto caso fino a che, chiudendo il libro, non mi sono resa conto che non ci sono stati grandi combattimenti: questo non vuol dire che il libro manca di azione, ma semplicemente che non è l'azione che uno si aspetterebbe da un Fantasy, è tutto molto concentrato sul mistero di cosa sta succedendo, cosa stanno architettando le sorelle Casnoff, incentrato sulla risoluzione della situazione attraverso tante piccole azioni che faranno la differenza nel corso della storia. Forse, adesso che ci penso, il fatto per cui l'azione non sia tantissima, in termine di battaglie, è che non ci sono mai due grossi schieramenti che si fronteggiano, ma solo un gruppo di persone contro i loro nemici, per tanto la situazioni si risolve molto più in fretta.
Nonostante questo, la storia è comunque un piccolo concentrato di ansia, come d'altronde tutte o quasi le storie che sto leggendo dall'inizio dell'estate - in realtà anche da più in là-, ansia che si sente soprattutto alla fine perché accade una cosa così in fretta che manco te ne accorgi e poi ci rimani di sasso perché è sconvolgente.

Concludendo, perché devo andare a leggere e sono in ritardo sulla mia tabella di marcia, ho veramente adorato questo terzo libro, così come ho adorato tutta la storia, Sophie, Archer, tutto: la cosa più bella è che l'autrice è riuscita a inserirci anche un pizzico di divertimento senza sembrare troppo insistente, troppo pesante con una battuta dopo l'altra, rendendo anche la storia un po' più spensierata in alcuni punti.
Credo che mi mancheranno tutti questi personaggi (Lara Casnoff no), anche quelli che abbiamo incontrato solo qui come le Brannick, ma per fortuna c'è ancora un libro da leggere e posso sperare si veda qualcuno di loro o se ne senta almeno parlare.
Insomma, veramente una bella storia, leggera e frizzante, che vi consiglio di leggere se vi piace la magia e il genere.
Voto:

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