martedì 30 agosto 2016

Recensione La chimera di Praga

Titolo: La chimera di Praga
Autore: Laini Taylor
Genere: Fantasy
Casa editrice: Fazi - Lainya
Prezzo: €14.50 (copertina flessibile)
Pagine: 400






Trama
Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.
Recensione
Buongiorno! Oggi stavo per fare salti di gioia quando ha iniziato a piovere, ma per mia sfortuna la pioggia non si è portata via il caldo e ora sto desiderando ardentemente un piccolo ventilatore da mettere sopra l'Ipad, che mi sta facendo compagnia con la terza stagione di "Pretty Little Liars" mentre sto scrivendo questo post, sperando di riuscire a scrivere e di non distrarmi ogni tre secondi, cosa che sta già accadendo.
Comunque, eccomi qui per parlarvi di questo fantastico libro che volevo leggere da un sacco di tempo (tipo qualche mese) e che ho letteralmente divorato in poche ore, talmente mi ha coinvolto la storia.
Allora, all'inizio incontriamo la protagonista Karou, una ragazza al quanto stravagante, con i capelli blu e parecchi tatuaggi, due dei quali su entrambi i palmi delle mani, che si sta dirigendo a scuola, dove scoprirà che il suo ex ragazzo sarà il loro nuovo modello per la lezione di disegno: praticamente a fine giornata riceve un biglietto e va da Sulphurus, una chimera (ovvero, una creatura formata da parti di diversi animali, o, per dirla nel linguaggio Teen Wolfiano, con più di un DNA) che l'ha cresciuta sin da quando era piccola in questo mondo e che la richiama per delle commissioni che servono a "finanziare" la propria attività, ovvero quella di vendere desideri in qualità di, per l'appunto, Mercante di Desideri. E' proprio durante una di queste commissioni che nota un segno, come se qualcuno avesse impresso un marchio con la mano, sulla porta che costituisce il portale (fra un attimo vi spiego meglio la questione) e che poi incontra un serafino, un angelo, che rischia di ucciderla: dopo essere ritornata al sicuro, viene cacciata dalla bottega, se così la possiamo chiamare, di Sulphurus per aver infranto una regola e poi, dopo questo avvenimento, viene a sapere che tutti i portali sono stati bruciati e non c'è modo di ritornare nell'Altrove.
Per questo deciderà di partire alla ricerca della sua famiglia, ma si imbatterà nuovamente nel serafino Akiva e alcune cose cambieranno.
Dunque dunque dunque, era da veramente tantissimo tempo che volevo leggere questo libro, ovvero da quando è uscita la ristampa, quindi verso febbraio se non erro, perché mi aveva attirato la copertina con questa piuma molto bella: avevo però rimandato la lettura perché in quel momento ero molto impegnata con la scuola, tra una vacanza-studio a Chester e le verifiche varie, e perché fino all'altro giorno mi spaventavano le 960 pagine di pdf, visto che fino a poco fa avevo tipo sei recensioni da recuperare e volevo leggere qualcosa che non mi portasse via circa nove ore (una per 100 pagine), ma poi oggi, il 21 luglio (voi vedrete questo post fra un mesetto), ho deciso che non avevo voglia di fare un testo argomentativo di italiano e, visto che ero dalla nonna e che mi sarei annoiata altrimenti, mi sono buttata a capofitto nella lettura e ho finito il libro in sei ore! Non l'avessi mai fatto: ora ho bisogno di sapere cosa succede nel seguito perché il finale distrugge i feels in una maniera assurda, non ci potevo proprio credere e se fossi una di quelle lettrici dalla lacrima molto facile forse mi sarei messa a piangere dalla disperazione...
Ma io vi sto già parlando del finale quando non ho neanche presentato un minimo i personaggi.
Allora, già vi ho detto che la protagonista Karou è un personaggio un po' stravagante fisicamente, però si dimostra sin da subito una ragazza con carattere, che non si fa mettere i piedi da nessuno e che si dimostra una vera combattente, sia per la sua forza e tenacia, sia per il fatto che conosce le arti marziali, sa maneggiare coltelli e riesce a fare del male sfruttando i tatuaggi del suo palmo; il suo punto debole, se così lo vogliamo chiamare, è la sua famiglia formata da quattro chimere, Sulphurus, colui che l'ha cresciuta insegnandole alcune cose sui desideri senza però rivelarle mai troppe cose sul loro mondo, Twiga, l'assistente, Sybilis, la guardiana del portale, e Yasri, insieme anche a Kishmish, il corvo-messaggero: questa è infatti l'unica famiglia che ha mai avuto e quando i portali vengono bruciati vorrà assolutamente ritrovarli. Se nella sua vita normale frequenta l'Accademia d'arte ed è amica di Zuzana, nell'altra vita deve spesso fare commissioni che la portano in posti diversi e che la tengono lontana dalla scuola e dal resto talvolta anche per qualche giorno, e inoltre incontra Akiva, un angelo serafino, specie nemica della chimere, e, dopo un inizio molto ostile, inizierà a provare qualcosa di profondo per lui.
Akiva è un ragazzo che agli occhi degli umani appare bellissimo, alto un metro e novanta, insomma un figo, però non è il solito ragazzo che tratta la protagonista come se fosse un'appestata (sì, Daemon parlo di te) o che comunque fa l'arrogante, anzi ci sono alcune volte in cui si fa vedere debole, addirittura si mette a piangere. La sua storia è, però, un po' triste: generato per diventare un soldato, all'età di cinque anni viene prelevato e portato ad allenarsi per entrare nell'esercito e andare a uccidere le chimere, nemici dei serafini; quando stava quasi per morire arriva una ragazza-chimera che lo salva e riesce a ritrovarla due anni dopo, quando iniziano una storia proibita, ma dopo un mese vengono scoperti e lei viene uccisa. Ora, dopo molto tempo incontra Karou e da subito ha la sensazione di essere completo quando è vicino a lei, però, dopo aver scoperto chi è veramente, non può cancellare il fatto di aver distrutto i portali.
Questi personaggi sono tutti avvolti un po' nel mistero e la stragrande maggioranza continuerà ad esserlo fino alla fine, ma il più grande mistero è il luogo in cui è collocata la bottega: in pratica, noi sappiamo che si può accedere solo dai cosiddetti portali, che si possono trovare dappertutto, in qualunque luogo e che permettono di passare da un posto all'altro passandoci semplicemente attraverso; oltre a Karou che esce spesso per fare commissioni e ai mercanti vari in cerca di desideri, qui c'è un'altra porta, ma la protagonista non sa dove porti perché le è severamente vietato di entrarvi e, infatti, come scoprirà a sue spese, porta direttamente al mondo in cui vivono le chimere, luogo per lei non sicuro a causa di quello che è veramente (cosa che scoprirà solo alla fine).
Quello che mi ha stupito di questo libro è il fatto che è uno dei pochi fantasy ambientati sulla Terra ai giorni nostri che assomiglia a quello che io definisco come fantasy puro, ovvero opere come quelle di Tolkien o Terry Brooks, proprio per la storia che non narra semplicemente del paranormale o di creature mitologiche, ma parla proprio del fantastico: mentre lo leggevo mi ha proprio dato l'idea di avere più in comune con, appunto, il fantasy puro che con altre opere del suo genere, con la sola differenza nell'ambientazione. Non so esattamente se sono riuscita a spiegarmi, però posso dirvi che mentre lo leggevo ho proprio pensato: "Cavolo, altro che urban fantasy, qui ci avviciniamo al fantastico puro!" perché tutto ha comunque un qualcosa che è tipico di mondi in cui esistono troll, gnomi ed elfi, e mentre con molti altri libri per tutto il tempo mi sembrava di essere sulla Terra, come la conosciamo adesso, qui invece no, mi sembrava qualcosa di troppo fantastico, misterioso e "antico" per essere nel nostro mondo in quest'era.
Concludendo, questa storia mi ha davvero colpita profondamente per via della sua bellezza e della sua originalità, non penso di aver letto mai niente di simile che mettesse come nemici angeli e chimere al posto di angeli e demoni (anche se teoricamente le chimere sono pensate come demoni, ma io questi ultimi li vedo molto più come degli angeli all'opposto che degli esseri formati da parti di diversi animali): l'autrice è riuscita a creare un mondo veramente interessante e a lasciarci un po' di domande e confusione in testa, ma di quella buona, non quella che ti fa dire: "Ma cosa cavolo mi ha combinato l'autrice?" e che ti fa pensare che il libro sia un po' bruttino, quella che ti fa venire voglia di leggere immediatamente il seguito per capire cosa succederà e per scoprire alcune cose che rimangono ancora con un grande alone di mistero attorno.
Insomma, uno di quei fantasy che ti porta completamente in un mondo del tutto nuovo, con creature al quanto bizzarre, seppur pericolose, e che ti cattura coinvolgendoti grazie allo stile di scrittura dell'autrice, molto scorrevole, in alcuni punti anche un po' ironico e capace di fare delle descrizioni ben fatte senza renderle troppo lunghe, rischiando di far perdere il filo del discorso (come ad esempio fa Manzoni). Ora non vedo l'ora di poter leggere "La città di sabbia" perché la cara Laini Taylor ha creato un finale a dir poco sconvolgente, che ti lascia a bocca aperta con la tipica espressione da "No, non ci posso credere, non è possibile! No no no, dai è uno scherzo! Vero? Vero?" e che ti fa rimanere proprio di sasso, con la tua vita che si ferma mentre quella degli altri va avanti più felice di prima.
Quindi, se non l'avete ancora letto, ma è probabile che l'abbiate già fatto perché sono io quella strana che scova i libri dopo anni dalla loro uscita, tenetevi il vostro cuoricino bello stretto, in una teca di vetro perché questo libro vi farà prima gioire come non mai e poi vi annienterà i feels come se non ci fosse un domani.
Voto:

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