Autore: Sally Green
Genere: Fantasy
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: €15.00 (copertina flessibile)
Pagine: 412
Trama
Il mondo sta cambiando. I capi degli Incanti Bianchi mirano a sterminare i Neri. Per contrastarli nasce un'Alleanza in cui Neri, Bianchi e Mezzo Sangue combattono fianco a fianco. Nathan viene invitato a farne parte ma prima deve ritrovare Annalise che è prigioniera, perché liberarla gli sta più a cuore di tutto il resto. Annalise, il grande amore di Nathan, appartiene a una famiglia di Bianchi che lo odia. Nathan è convinto di potersi fidare di lei, ma ha ragione di farlo, oppure dovrebbe ascoltare i dubbi dell'amico Gabriel? Conteso tra Annalise e Gabriel, Nathan lo è anche tra la sua natura bianca e quella nera, tra il desiderio di vedere Marcus, suo padre, e il timore. L'Alleanza sarà il pretesto per ritrovare il suo terribile genitore. Scoprire quell'uomo che nella sua vita è sempre stato assente sarà la grande sfida personale di Nathan.
Recensione
Buongiorno, qui è la vostra Katy che vi parla e anche settembre sta giungendo alla fine, preparando lo spazio per ottobre, quel bellissimo mese dell'anno che si aspetta nella speranza che porti un giorno di vacanza... Ma, ahimè, prima di quel fatidico giorno o di una misera vacanzetta in cui si possa leggere come se non ci fosse un domani di tempo ne deve passare: lo so, non sono normale a pensare alle vacanze dopo poco tempo dall'inizio della scuola, però mi manca avere tanto tempo libero.
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi del secondo volume della saga di "Half Bad", libro che mi è piaciuto un po' di più del precedente perché in alcuni punti l'autrice è riuscita a tenermi con il fiato sospeso, soprattutto alla fine dove il finale ti strapazza il cuore giusto per il gusto di farlo (massì, cari autori, continuate pure così, tanto noi lettori ci siamo abituati).
Dopo aver perso i suoi due compagni della spedizione per recuperare il Fairborn, aver perso il coltello e aver ricevuto i tre doni dal proprio padre, Nathan trascorre circa quattro settimane nel punto in cui Gabriel gli aveva detto di andare nel caso in cui si fossero separati: dopo tutto questo tempo non c'è stata alcuna traccia dell'amico, ma in compenso è comparso il suo Dono, come quello del padre, e non lo riesce a controllare per quanto si possa sforzare. Un giorno trova un uomo nel suo rifugio e scopre che è stato lui a prendere il Fairborn e che Gabriel è con lui e Van, il suo capo: è così che decide di andare con lui dall'amico e incontrare questa certa Van che vuole le lettere dell'amico; il problema ora è che deve anche salvare Annalise, la ragazza che ama, dal sonno indotto da Mercury, l'Incanto Nero da cui avrebbe dovuto ricevere i tre doni e che vuole, in cambio del risveglio della ragazza, la morte di Marcus. Per fare questo, però, deve entrare nell'Alleanza e convincere suo padre ad aiutarli a togliere Soul O'Brien dalla cima degli Incanti Bianchi e far cessare l'uccisione dei Neri da parte dei Cacciatori Bianchi.
Allora, cosa posso dirvi? Partiamo dal fatto che in questo libro la magia è un po' più presente, la vediamo un po' più spesso del precedente volume, e la vicenda inizia a complicarsi perché si sta creando una guerra tra Bianchi e Neri e qualcuno deve metterla a tacere, soprattutto perché in molti non sono contenti e perché gli stessi Bianchi, coloro che si sono sempre definiti l'emblema della pace, del bene, stanno iniziando ad agire per i loro tornaconti, usando la violenza e iniziando a usare i Neri come delle specie di cavie. Inoltre, la stessa vicenda si fa più intrigante, in un paio di parti mi sono sentita coinvolta perché rimanevo con il fiato sospeso e in alcuni punti mi sarebbe piaciuto entrare nel libro e dare un paio di schiaffi a qualcuno in particolare che non aveva ancora capito che la vita non è solo rose e fiori, ma che talvolta loro devono anche uccidere.
Soffermiamoci un attimo su alcuni dei personaggi più importanti.
Nathan continua ad essere sempre lo stesso ragazzo del precedente volume, determinato a fare quello che vuole e a non farsi mettere i piedi in testa venendo comandato a bacchetta, però qui ha un problema in più, almeno all'inizio, perché non sa come controllare il suo Dono, come impedire all'animale che c'è in lui di lasciarsi trasportare dall'adrenalina e uccidere qualche animale o qualche persona; inoltre, è molto combattuto sui suoi sentimenti per il padre perché, in teoria, dovrebbe odiarlo per tutte le azioni terribili che ha fatto, ma, in pratica, lo ammira nonostante tutto e, a suo modo, gli vuole bene e inizia a capirlo meglio quando inizierà a trascorrere del tempo con lui, per via dell'Alleanza.
Gabriel è invece un ragazzo molto gentile, paziente, che perde le staffe solo quando si parla di Annalise o quando il protagonista si impunta su qualcosa di poco piacevole, e che è segretamente (oddio, forse proprio segretamente no, perché in molti se ne accorgono) innamorato di Nathan, che seguirebbe dappertutto e che non esiterebbe a proteggerlo a tutti i costi. Inoltre è anche un ragazzo abbastanza solare e simpatico, che ti fa vedere quanto ci tiene alle persone che ama.
E' anche molto buono e cerca di vedere le persone per quello che sono veramente, non solo per il fatto dell'essere Bianchi o Neri.
Marcus è un padre al quanto strano: non c'è mai stato fisicamente per Nathan, ma l'ha sempre pensato e, in un qualche modo, lo ha sempre amato, sebbene ogni tanto sia diffidente nei suoi confronti per via della visione secondo cui sarebbe stato ucciso proprio dal figlio; è una persona che ha assassinato parecchie volte parenti e amici e che si innamorò di una donna Bianca, con cui ebbe un figlio, anche se relazioni di questo tipo erano proibite. Quello che mi è piaciuto di più è il fatto che mantenga comunque una sorta di umanità, non è proprio il cattivo della situazione, semplicemente è molto irascibile e non esita a fare del male se qualcuno gli tocca il figlio (cosa che fa capire che gli importa veramente); inoltre, quello che fa alla fine del libro è stato un gesto molto bello, sebbene mi abbia fatto un po' schifo, però si è fidato del figlio e un po' mi dispiace per quello che lo ha portato al punto di fidarsi.
Abbiamo poi Annalise, un personaggio che all'inizio mi stava simpatica perché è stata la prima Bianca a trattare Nathan come una persona normale, non come un Mezzo Codice mezzo Nero: in un qualche modo era innamorata del suo principe che ha fatto di tutto pur di riportarla in vita dal suo sonno, però non penso che abbia mai capito che dentro di lui c'era e ci sarebbe sempre stata la sua parte Nera, che per quanto potesse fare azioni buone, avrebbe anche dovuto uccidere. Ed è proprio questo che mi ha fatto arrabbiare di lei, perché nel momento in cui scopre il suo Dono e quello che ha fatto, il modo in cui ha ucciso certe persone, decide che lui è un mostro e che non può starci insieme: io dico, lo sapevi che lui era più Nero che Bianco e c'era da immaginarsi che avrebbe potuto avere lo stesso Dono del padre, quindi cosa fai tanto la sostenuta superiore al protagonista che fa solo del bene e che non parla con chi fa del male! Insomma, tesoro caro, guarda che nel vostro mondo a volte è necessario uccidere e non puoi biasimarlo, soprattutto dopo aver fatto quello che hai fatto nel finale.
Tra i personaggi secondari incontriamo di nuovo Celia, la carceriera del protagonista, con cui ha vissuto per un paio d'anni e che gli ha insegnato a combattere, Ellen, la Mezzo Sangue che l'aveva aiutato a trovare Bob per poi trovare Mercury; incontriamo, invece, per la prima volta Van, una donna che è specializzata in pozioni e che aiuterà il protagonista a liberare Annalise, a patto che lui si unisca all'Alleanza, e Nesbitt, un uomo di trent'anni dalla personalità particolare che potrebbe sembrare un tipo antipatico, ma che si rivelerà anche simpatico.
Anche qui continuiamo a vedere il tema del diverso, ma questa volta non sono solo i Bianchi a guardare male il nostro caro Nathan, anche i Neri ci si mettono: ora, uno potrebbe chiedersi il perché, visto che anche lui è Nero, ma in realtà non lo è, anche lui è un Mezzo Sangue e i cosiddetti Neri Puri sono piuttosto snob, della serie "O sei un Puro, oppure sei una feccia", senza considerare il fatto che non è un semplice Mezzo Sangue, figlio di un profano e un mago, ma è figlio di una Bianca e un Nero, ancora peggio, soprattutto visto chi è il padre!
Insomma, per Nathan, per il momento, tutto o quasi è permeato dal mainagioia, tra i Neri che non lo considerano uno di loro, i suoi sentimenti per Gabriel che non capisce, la relazione con Annalise, il Dono e il finale...
Quello che mi ha colpito di più di questo libro è stato il fatto che ci sono alcuni momenti in cui la vicenda sembra sia narrata da un Nathan adulto, mentre altri sembra che li racconti quella parte di lui un po' ignorantella e ancora bambina, non so se mi sono fatta capire, però ci sono proprio punti in cui il protagonista mostra due facce di sé, quella matura e quella che lo è un po' meno.
Inoltre, mi piaciuto veramente tanto il rapporto che si instaura fra lui e il padre, un rapporto che si viene a creare per via delle circostanze, ma che ci permette di vedere quanto si vogliano bene, nonostante tutto, e quanto lo stesso padre inizi a fidarsi di lui a dispetto della visione: un rapporto che mi è piaciuto molto perché da entrambe le parti c'è sempre stato qualcosa che impediva loro di avvicinarsi più di tanto, fra l'uno che non sapeva se odiarlo o ammirarlo, e l'altro che non sapeva se fidarsi o meno. Un altro rapporto molto bello è quello con Gabriel perché i due sono dei veri amici e ho l'impressione che potrebbero anche diventare qualcosa di più, ma sono molto belli, si proteggono e ci tengono l'uno all'altro. Invece, un rapporto nì è quello con Annalise perché in certi punti mi sono sembrati un po' troppo teneri per i miei gusti e perché lei non lo capisce fino in fondo e lui si illude che abbia capito...
Concludendo, perché ho parlato abbastanza, questo libro mi ha fatto provare qualche emozione in più del primo, che non me ne aveva fatto provare quasi nessuna, e l'autrice è riuscita a farmi coinvolgere un po' di più nella vicenda; quel finale è stato molto doloroso, almeno per me, perché mi è dispiaciuto un sacco per quello che è successo e non so se riuscirò mai a perdonare un certo personaggio per quello che ha fatto, anche se mi sa che dovrò perché mi sono fatta uno spoiler bello grosso sul finale del prossimo e ultimo libro (che sarà anche quello terribile) e dovrò cercare di farmi passare l'arrabbiatura (si può dire?) nei suoi confronti prima di prendere e andare dalla carissima Sally Green a dirgliene quattro.
Insomma, una lettura molto più piacevole del precedente volume, abbastanza piena di azione, soprattutto nella parte finale, con un po' più magia presente, anche se comunque non ai livelli di altri libri. Un libro che consiglierei agli amanti della magia e dell'avventura.
Voto:
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi del secondo volume della saga di "Half Bad", libro che mi è piaciuto un po' di più del precedente perché in alcuni punti l'autrice è riuscita a tenermi con il fiato sospeso, soprattutto alla fine dove il finale ti strapazza il cuore giusto per il gusto di farlo (massì, cari autori, continuate pure così, tanto noi lettori ci siamo abituati).
Dopo aver perso i suoi due compagni della spedizione per recuperare il Fairborn, aver perso il coltello e aver ricevuto i tre doni dal proprio padre, Nathan trascorre circa quattro settimane nel punto in cui Gabriel gli aveva detto di andare nel caso in cui si fossero separati: dopo tutto questo tempo non c'è stata alcuna traccia dell'amico, ma in compenso è comparso il suo Dono, come quello del padre, e non lo riesce a controllare per quanto si possa sforzare. Un giorno trova un uomo nel suo rifugio e scopre che è stato lui a prendere il Fairborn e che Gabriel è con lui e Van, il suo capo: è così che decide di andare con lui dall'amico e incontrare questa certa Van che vuole le lettere dell'amico; il problema ora è che deve anche salvare Annalise, la ragazza che ama, dal sonno indotto da Mercury, l'Incanto Nero da cui avrebbe dovuto ricevere i tre doni e che vuole, in cambio del risveglio della ragazza, la morte di Marcus. Per fare questo, però, deve entrare nell'Alleanza e convincere suo padre ad aiutarli a togliere Soul O'Brien dalla cima degli Incanti Bianchi e far cessare l'uccisione dei Neri da parte dei Cacciatori Bianchi.
Allora, cosa posso dirvi? Partiamo dal fatto che in questo libro la magia è un po' più presente, la vediamo un po' più spesso del precedente volume, e la vicenda inizia a complicarsi perché si sta creando una guerra tra Bianchi e Neri e qualcuno deve metterla a tacere, soprattutto perché in molti non sono contenti e perché gli stessi Bianchi, coloro che si sono sempre definiti l'emblema della pace, del bene, stanno iniziando ad agire per i loro tornaconti, usando la violenza e iniziando a usare i Neri come delle specie di cavie. Inoltre, la stessa vicenda si fa più intrigante, in un paio di parti mi sono sentita coinvolta perché rimanevo con il fiato sospeso e in alcuni punti mi sarebbe piaciuto entrare nel libro e dare un paio di schiaffi a qualcuno in particolare che non aveva ancora capito che la vita non è solo rose e fiori, ma che talvolta loro devono anche uccidere.
Soffermiamoci un attimo su alcuni dei personaggi più importanti.
Nathan continua ad essere sempre lo stesso ragazzo del precedente volume, determinato a fare quello che vuole e a non farsi mettere i piedi in testa venendo comandato a bacchetta, però qui ha un problema in più, almeno all'inizio, perché non sa come controllare il suo Dono, come impedire all'animale che c'è in lui di lasciarsi trasportare dall'adrenalina e uccidere qualche animale o qualche persona; inoltre, è molto combattuto sui suoi sentimenti per il padre perché, in teoria, dovrebbe odiarlo per tutte le azioni terribili che ha fatto, ma, in pratica, lo ammira nonostante tutto e, a suo modo, gli vuole bene e inizia a capirlo meglio quando inizierà a trascorrere del tempo con lui, per via dell'Alleanza.
Gabriel è invece un ragazzo molto gentile, paziente, che perde le staffe solo quando si parla di Annalise o quando il protagonista si impunta su qualcosa di poco piacevole, e che è segretamente (oddio, forse proprio segretamente no, perché in molti se ne accorgono) innamorato di Nathan, che seguirebbe dappertutto e che non esiterebbe a proteggerlo a tutti i costi. Inoltre è anche un ragazzo abbastanza solare e simpatico, che ti fa vedere quanto ci tiene alle persone che ama.
E' anche molto buono e cerca di vedere le persone per quello che sono veramente, non solo per il fatto dell'essere Bianchi o Neri.
Marcus è un padre al quanto strano: non c'è mai stato fisicamente per Nathan, ma l'ha sempre pensato e, in un qualche modo, lo ha sempre amato, sebbene ogni tanto sia diffidente nei suoi confronti per via della visione secondo cui sarebbe stato ucciso proprio dal figlio; è una persona che ha assassinato parecchie volte parenti e amici e che si innamorò di una donna Bianca, con cui ebbe un figlio, anche se relazioni di questo tipo erano proibite. Quello che mi è piaciuto di più è il fatto che mantenga comunque una sorta di umanità, non è proprio il cattivo della situazione, semplicemente è molto irascibile e non esita a fare del male se qualcuno gli tocca il figlio (cosa che fa capire che gli importa veramente); inoltre, quello che fa alla fine del libro è stato un gesto molto bello, sebbene mi abbia fatto un po' schifo, però si è fidato del figlio e un po' mi dispiace per quello che lo ha portato al punto di fidarsi.
Abbiamo poi Annalise, un personaggio che all'inizio mi stava simpatica perché è stata la prima Bianca a trattare Nathan come una persona normale, non come un Mezzo Codice mezzo Nero: in un qualche modo era innamorata del suo principe che ha fatto di tutto pur di riportarla in vita dal suo sonno, però non penso che abbia mai capito che dentro di lui c'era e ci sarebbe sempre stata la sua parte Nera, che per quanto potesse fare azioni buone, avrebbe anche dovuto uccidere. Ed è proprio questo che mi ha fatto arrabbiare di lei, perché nel momento in cui scopre il suo Dono e quello che ha fatto, il modo in cui ha ucciso certe persone, decide che lui è un mostro e che non può starci insieme: io dico, lo sapevi che lui era più Nero che Bianco e c'era da immaginarsi che avrebbe potuto avere lo stesso Dono del padre, quindi cosa fai tanto la sostenuta superiore al protagonista che fa solo del bene e che non parla con chi fa del male! Insomma, tesoro caro, guarda che nel vostro mondo a volte è necessario uccidere e non puoi biasimarlo, soprattutto dopo aver fatto quello che hai fatto nel finale.
Tra i personaggi secondari incontriamo di nuovo Celia, la carceriera del protagonista, con cui ha vissuto per un paio d'anni e che gli ha insegnato a combattere, Ellen, la Mezzo Sangue che l'aveva aiutato a trovare Bob per poi trovare Mercury; incontriamo, invece, per la prima volta Van, una donna che è specializzata in pozioni e che aiuterà il protagonista a liberare Annalise, a patto che lui si unisca all'Alleanza, e Nesbitt, un uomo di trent'anni dalla personalità particolare che potrebbe sembrare un tipo antipatico, ma che si rivelerà anche simpatico.
Anche qui continuiamo a vedere il tema del diverso, ma questa volta non sono solo i Bianchi a guardare male il nostro caro Nathan, anche i Neri ci si mettono: ora, uno potrebbe chiedersi il perché, visto che anche lui è Nero, ma in realtà non lo è, anche lui è un Mezzo Sangue e i cosiddetti Neri Puri sono piuttosto snob, della serie "O sei un Puro, oppure sei una feccia", senza considerare il fatto che non è un semplice Mezzo Sangue, figlio di un profano e un mago, ma è figlio di una Bianca e un Nero, ancora peggio, soprattutto visto chi è il padre!
Insomma, per Nathan, per il momento, tutto o quasi è permeato dal mainagioia, tra i Neri che non lo considerano uno di loro, i suoi sentimenti per Gabriel che non capisce, la relazione con Annalise, il Dono e il finale...
Quello che mi ha colpito di più di questo libro è stato il fatto che ci sono alcuni momenti in cui la vicenda sembra sia narrata da un Nathan adulto, mentre altri sembra che li racconti quella parte di lui un po' ignorantella e ancora bambina, non so se mi sono fatta capire, però ci sono proprio punti in cui il protagonista mostra due facce di sé, quella matura e quella che lo è un po' meno.
Inoltre, mi piaciuto veramente tanto il rapporto che si instaura fra lui e il padre, un rapporto che si viene a creare per via delle circostanze, ma che ci permette di vedere quanto si vogliano bene, nonostante tutto, e quanto lo stesso padre inizi a fidarsi di lui a dispetto della visione: un rapporto che mi è piaciuto molto perché da entrambe le parti c'è sempre stato qualcosa che impediva loro di avvicinarsi più di tanto, fra l'uno che non sapeva se odiarlo o ammirarlo, e l'altro che non sapeva se fidarsi o meno. Un altro rapporto molto bello è quello con Gabriel perché i due sono dei veri amici e ho l'impressione che potrebbero anche diventare qualcosa di più, ma sono molto belli, si proteggono e ci tengono l'uno all'altro. Invece, un rapporto nì è quello con Annalise perché in certi punti mi sono sembrati un po' troppo teneri per i miei gusti e perché lei non lo capisce fino in fondo e lui si illude che abbia capito...
Concludendo, perché ho parlato abbastanza, questo libro mi ha fatto provare qualche emozione in più del primo, che non me ne aveva fatto provare quasi nessuna, e l'autrice è riuscita a farmi coinvolgere un po' di più nella vicenda; quel finale è stato molto doloroso, almeno per me, perché mi è dispiaciuto un sacco per quello che è successo e non so se riuscirò mai a perdonare un certo personaggio per quello che ha fatto, anche se mi sa che dovrò perché mi sono fatta uno spoiler bello grosso sul finale del prossimo e ultimo libro (che sarà anche quello terribile) e dovrò cercare di farmi passare l'arrabbiatura (si può dire?) nei suoi confronti prima di prendere e andare dalla carissima Sally Green a dirgliene quattro.
Insomma, una lettura molto più piacevole del precedente volume, abbastanza piena di azione, soprattutto nella parte finale, con un po' più magia presente, anche se comunque non ai livelli di altri libri. Un libro che consiglierei agli amanti della magia e dell'avventura.
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