Autore: Jandy Nelson
Genere: Young Adult
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: €17.50 (copertina rigida)
Pagine: 500
Trama
Noah e Jude, gemelli, a tredici anni sono legatissimi. A raccontarcelo è il taciturno Noah, che passa il tempo a disegnare e a sfuggire ai bulli del quartiere, mentre la sorella, moto perpetuo, si tuffa dalle scogliere e ha il sole sulle labbra. Quattro anni dopo, però, Noah e Jude non si parlano nemmeno. Il testimone del racconto passa a Jude, colpevole della deriva in cui è scivolato il fratello, ma anche dell'eclissi in cui è sprofondata lei. Ciò che Noah e Jude ancora non sanno è che ognuno di loro possiede soltanto metà della storia, e che l'unico modo per rifondare il mondo darà ricucire la frattura che ora li divide.
Recensione
Buongiorno! Si sta avvicinando sempre più il primo giorno di scuola e io non sono pronta, assolutamente! Per non pensare al fatto che non riuscirò a leggere molto per via dello studio, ma comunque il blog continuerà ad avere delle recensioni, visto e considerato il fatto che ci sono tantissimi libri che ho già letto e recensito da tempo, ma che sono ancora in attesa di essere postati perché non mi piace sobbarcarvi di trentamila recensioni al giorno per essere in pari (cosa che non sarò mai).
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che mi ha davvero catturato e che mi è piaciuto tantissimo: devo dire che quando è uscito non mi aveva ispirato, ma quando poi un giorno ho letto la trama mi sono detta "Ma questo è il libro che era stato messo tra quelli di cui poter fare il booktrailer per il Mare di Libri!" e quindi ho deciso che dovevo leggerlo. E meno male che l'ho fatto!
Allora, la storia è raccontata dai due gemelli, ma in due periodi diversi: uno all'età di tredici/quattordici anni, l'altro all'età di sedici/diciassette. Il primo è narrato da Noah, ragazzo a cui piace molto disegnare, che è la sua più grande passione, ma che viene preso di mira da alcuni ragazzi perché è "dell'altra sponda": la sua vita è basata sul disegno e questa sua passione lo porterà a sperare di entrare in una prestigiosa scuola d'arte, per la quale si preparerà insieme alla madre che lo porterà nei musei per fargli studiare i vari dipinti; in tutto questo, da una parte c'è sua sorella gemella che si ingelosisce del suo rapporto con la madre a tal punto di cambiare atteggiamento e fare cose non molto carine, dall'altra c'è Brian, il nuovo vicino di casa per cui Noah inizierà a provare qualcosa, ricambiato, anche se il loro rapporto non sarà molto facile. Il secondo periodo è, invece, narrato da Jude, ragazza che è cambiata molto dalla morte della madre avvenuta due anni prima, ora cerca di non farsi notare dai ragazzi e si basa sulla bibbia della nonna defunta per qualunque cosa: ora è lei ad essere stata ammessa alla prestigiosa scuola d'arte e da due anni il rapporto con suo fratello si è raggelato, si sono scambiati i ruoli; tra i vari sensi di colpa, incontra un ragazzo inglese, Oscar, per cui inizierà a provare qualcosa, sebbene cerchi di evitarlo come la peste (non lui, il provare qualcosa) e conosce Guillermo Garcia, scultore a cui chiederà aiuto per una scultura in pietra.
Dunque dunque dunque, che dire di questo libro? Escludendo il fatto che i capitoli si concludevano con una scena che mi faceva sempre venir voglia di scoprire immediatamente cosa succedeva, mentre l'autrice cambiava PoV e per il bello dovevo aspettare, è stata una lettura molto bella, diventata sempre più intrigante man mano che andavo avanti a leggere e anche coinvolgente, mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino in alcune parti, altre volte mi ha fatto sentire triste, altre arrabbiata, altre impotente di non poter consolare o fare qualcosa per chi soffriva (Noah o Jude) e in un paio di casi mi sono ritrovata allibita. A parte ciò, questo è stato il primo libro che ho letto in cui venisse trattata l'omosessualità (senza considerare "Shadowhunters" con Alec) da un punto di vista che non sia quello de "oddio, come faccio a dirlo ai miei senza che si arrabbino?" (certo c'è anche questa parte ma si vede solo verso la fine), ma quello de "oddio, mi sto innamorando di un ragazzo che secondo me ricambia, ma non so come avvicinarmi..." *e intanto è arrivato Mushu a rimproverarla: "Disonore su di te, disonore sulla tua mucca!" perché non si è ancora decisa a leggere un M/M* e questo libro ci fa vedere il tutto dagli occhi del diretto interessato, che non è preoccupato tanto dal fatto che gli altri potrebbero prenderlo in giro per quello che è, quanto dal fatto che prova dei sentimenti che non riesce ad esternare se non con il disegno.
Su Noah non mi soffermo più di tanto perché ve ne ho già parlato prima, ma mi vorrei soffermare un attimo su Jude: apparentemente lei è la cocca di tutti, del padre, della nonna, è una ragazza popolare a cui piace fare surf, insomma è la tipica ragazzina che ha molti amici e a cui non manca quasi niente; eppure, nel momento in cui suo fratello e sua madre iniziano a passare sempre più tempo insieme, diventa molto gelosa a tal punto che inizia a cambiare sempre di più, diventando praticamente un'altra persona, comportandosi male e disobbedendo anche ai genitori. Ora, io posso capire tutto, ho capito che è rimasta ferita dalle attenzioni della madre per il gemello e dal fatto che si sono dimenticati di lei al museo, però visto che tu, Jude, di momenti di gloria ne hai avuti parecchi, non puoi startene buona durante quello di Noah? Premettendo il fatto che non ho fratelli, quindi non so come funzionano certe cose, però mentre Noah è da solo, non si ingelosisce della sorella, mentre lei lo fa con lui: e la cosa peggiore è che SPOILER prima cerca di rubare Brian a suo fratello quando ha già capito cosa prova e poi butta la sua domanda di iscrizione alla scuola d'arte! E, oltretutto, dopo due anni è piena di sensi di colpa per quello che ha fatto e continua a ripetersi che ci sarebbe dovuto essere lui al suo posto: 1) visto che hai fatto quello che hai fatto e che ormai sei dentro, magari impegnati, 2) ma perché, tutto questo solo per la gelosia? Io non capisco...
Comunque, tutto questo sclero per dire che Jude non mi è piaciuta granché, infatti durante il racconto di Noah mi stava antipatica da morire, poi all'inizio del suo stava iniziando a ripescare qualche punto, per poi tornare indietro ad alcune rivelazioni... diciamo che ha incominciato ad essere simpatica verso la fine, mentre il suo gemello mi è piaciuto sin da subito perché non commette quasi mai meschinità, come invece fa la sorella, e anche quando fa alcune cose poco carine (come dire alla madre "Ti odio" e dire una certa cosa su Brian) lo fa perché è ferito, non per gelosia o altro, solo perché è stato deluso dalle persone che credeva fossero fatte in un altro modo.
Poi, Guillermo è un artista un po' pazzo, ma è anche un uomo con un grande dolore sulle spalle che sfrutta per le sue sculture e che spesso lo costringe anche a bere, ma quando Jude gli chiede di diventare sua allieva, pian piano qualcosa cambia e inizia a provare affetto per questa ragazzina con dei vestiti in stile Ragazza-Invisibile; inoltre, con lui spesso vive Oscar, un ragazzo di diciannove anni che fa il modello per gli artisti e che prima era invischiato nel tunnel dell'alcool e della droga, nel quale è entrato quando sua madre si è ammalata e da cui è uscito solo meno di un anno prima del racconto di Jude.
Infine, tra gli altri personaggi, gli ultimi due su cui voglio spendere due paroline due, sono Brian e Benjamin Sweetwine: il primo è il loro vicino di casa che si avvicina a Noah e con cui instaura una bella amicizia fatta di passeggiate nel bosco in cerca di meteoriti e osservazioni notturne del cielo, ma quello che nessuno sa è che anche lui è dell'altra sponda, però non vuole che si sappia in giro per non compromettere la sua carriera nella squadra della scuola; il secondo è il padre dei gemelli, affezionato un po' di più a Jude, ma che vedremo pieno di dolore dopo la morte della loro madre, fino a che tutti i segreti non verranno fuori e il cambiamento sarà vicino.
Insomma, un libro pieno di emozioni e avvenimenti, una storia molto bella che si legge velocemente e tutta d'un fiato, storia che, quando l'ho letta, mi è sembrata un dipinto fatto di colori caldi e freddi, luce e tenebre, felicità e tristezza, persone spezzate dal dolore e da quello che è successo e persone che nonostante tutto vanno avanti con la loro vita, sebbene ci siano ostacoli da superare e segreti mai detti, sensi di colpa che corrodono l'anima, ma soprattutto due fratelli separati dalle circostanze e dalle azioni di entrambi.
Una storia che mi è piaciuta veramente tanto, che mi ha fatto riflettere tantissimo (e la mia doccia ne è testimone insieme allo specchio del mio bagno, visto che ho passato tutto il tempo della doccia a parlare da sola di questo libro) per via delle tematiche affrontate, a partire dall'omosessualità, per passare all'amore, all'amicizia, al rapporto fra fratelli e in famiglia, e per finire con il potere dei segreti e delle bugie che ne derivano, potere pericoloso che ti costringe in un vortice che ti risucchia sempre più fino a quando non decidi di smetterla e parlare.
Concludendo, questo libro è qualcosa di straordinario, l'autrice è riuscita a metterci dentro tanti elementi diversi, senza far sembrare tutto un gran minestrone in cui non capisci più niente, e anche alcune questioni un po' delicate; di sicuro una storia diversa dalle altre che sballotta il nostro povero cuoricino per via di tutte le emozioni che si possono provare e che raggiunge la sua gioia dopo parecchi momenti di mainagioia (che è sempre più presente, in tutti i libri, nelle serie TV, nei film, nella vita reale: come una zecca che ti si attacca alla pelle e che ti succhia il sangue, fino a che la tanto rara e famigerata gioia non si prospetta all'orizzonte). Dire che mi è piaciuto praticamente tutto fa già intendere quale sarà il voto finale, però devo dire che l'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato il comportamento di Jude in alcune occasioni, in cui l'avrei schiaffeggiata volentieri (della serie "pacifismo rimani un attimo nel comodino a dormire per una piccola commissione"), però alla fine tutto è bene quello che finisce bene, con Brian e Noah, lei e Oscar e tutti molto più felici.
Voto:
Comunque, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che mi ha davvero catturato e che mi è piaciuto tantissimo: devo dire che quando è uscito non mi aveva ispirato, ma quando poi un giorno ho letto la trama mi sono detta "Ma questo è il libro che era stato messo tra quelli di cui poter fare il booktrailer per il Mare di Libri!" e quindi ho deciso che dovevo leggerlo. E meno male che l'ho fatto!
Allora, la storia è raccontata dai due gemelli, ma in due periodi diversi: uno all'età di tredici/quattordici anni, l'altro all'età di sedici/diciassette. Il primo è narrato da Noah, ragazzo a cui piace molto disegnare, che è la sua più grande passione, ma che viene preso di mira da alcuni ragazzi perché è "dell'altra sponda": la sua vita è basata sul disegno e questa sua passione lo porterà a sperare di entrare in una prestigiosa scuola d'arte, per la quale si preparerà insieme alla madre che lo porterà nei musei per fargli studiare i vari dipinti; in tutto questo, da una parte c'è sua sorella gemella che si ingelosisce del suo rapporto con la madre a tal punto di cambiare atteggiamento e fare cose non molto carine, dall'altra c'è Brian, il nuovo vicino di casa per cui Noah inizierà a provare qualcosa, ricambiato, anche se il loro rapporto non sarà molto facile. Il secondo periodo è, invece, narrato da Jude, ragazza che è cambiata molto dalla morte della madre avvenuta due anni prima, ora cerca di non farsi notare dai ragazzi e si basa sulla bibbia della nonna defunta per qualunque cosa: ora è lei ad essere stata ammessa alla prestigiosa scuola d'arte e da due anni il rapporto con suo fratello si è raggelato, si sono scambiati i ruoli; tra i vari sensi di colpa, incontra un ragazzo inglese, Oscar, per cui inizierà a provare qualcosa, sebbene cerchi di evitarlo come la peste (non lui, il provare qualcosa) e conosce Guillermo Garcia, scultore a cui chiederà aiuto per una scultura in pietra.
Dunque dunque dunque, che dire di questo libro? Escludendo il fatto che i capitoli si concludevano con una scena che mi faceva sempre venir voglia di scoprire immediatamente cosa succedeva, mentre l'autrice cambiava PoV e per il bello dovevo aspettare, è stata una lettura molto bella, diventata sempre più intrigante man mano che andavo avanti a leggere e anche coinvolgente, mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino in alcune parti, altre volte mi ha fatto sentire triste, altre arrabbiata, altre impotente di non poter consolare o fare qualcosa per chi soffriva (Noah o Jude) e in un paio di casi mi sono ritrovata allibita. A parte ciò, questo è stato il primo libro che ho letto in cui venisse trattata l'omosessualità (senza considerare "Shadowhunters" con Alec) da un punto di vista che non sia quello de "oddio, come faccio a dirlo ai miei senza che si arrabbino?" (certo c'è anche questa parte ma si vede solo verso la fine), ma quello de "oddio, mi sto innamorando di un ragazzo che secondo me ricambia, ma non so come avvicinarmi..." *e intanto è arrivato Mushu a rimproverarla: "Disonore su di te, disonore sulla tua mucca!" perché non si è ancora decisa a leggere un M/M* e questo libro ci fa vedere il tutto dagli occhi del diretto interessato, che non è preoccupato tanto dal fatto che gli altri potrebbero prenderlo in giro per quello che è, quanto dal fatto che prova dei sentimenti che non riesce ad esternare se non con il disegno.
Su Noah non mi soffermo più di tanto perché ve ne ho già parlato prima, ma mi vorrei soffermare un attimo su Jude: apparentemente lei è la cocca di tutti, del padre, della nonna, è una ragazza popolare a cui piace fare surf, insomma è la tipica ragazzina che ha molti amici e a cui non manca quasi niente; eppure, nel momento in cui suo fratello e sua madre iniziano a passare sempre più tempo insieme, diventa molto gelosa a tal punto che inizia a cambiare sempre di più, diventando praticamente un'altra persona, comportandosi male e disobbedendo anche ai genitori. Ora, io posso capire tutto, ho capito che è rimasta ferita dalle attenzioni della madre per il gemello e dal fatto che si sono dimenticati di lei al museo, però visto che tu, Jude, di momenti di gloria ne hai avuti parecchi, non puoi startene buona durante quello di Noah? Premettendo il fatto che non ho fratelli, quindi non so come funzionano certe cose, però mentre Noah è da solo, non si ingelosisce della sorella, mentre lei lo fa con lui: e la cosa peggiore è che SPOILER prima cerca di rubare Brian a suo fratello quando ha già capito cosa prova e poi butta la sua domanda di iscrizione alla scuola d'arte! E, oltretutto, dopo due anni è piena di sensi di colpa per quello che ha fatto e continua a ripetersi che ci sarebbe dovuto essere lui al suo posto: 1) visto che hai fatto quello che hai fatto e che ormai sei dentro, magari impegnati, 2) ma perché, tutto questo solo per la gelosia? Io non capisco...
Comunque, tutto questo sclero per dire che Jude non mi è piaciuta granché, infatti durante il racconto di Noah mi stava antipatica da morire, poi all'inizio del suo stava iniziando a ripescare qualche punto, per poi tornare indietro ad alcune rivelazioni... diciamo che ha incominciato ad essere simpatica verso la fine, mentre il suo gemello mi è piaciuto sin da subito perché non commette quasi mai meschinità, come invece fa la sorella, e anche quando fa alcune cose poco carine (come dire alla madre "Ti odio" e dire una certa cosa su Brian) lo fa perché è ferito, non per gelosia o altro, solo perché è stato deluso dalle persone che credeva fossero fatte in un altro modo.
Poi, Guillermo è un artista un po' pazzo, ma è anche un uomo con un grande dolore sulle spalle che sfrutta per le sue sculture e che spesso lo costringe anche a bere, ma quando Jude gli chiede di diventare sua allieva, pian piano qualcosa cambia e inizia a provare affetto per questa ragazzina con dei vestiti in stile Ragazza-Invisibile; inoltre, con lui spesso vive Oscar, un ragazzo di diciannove anni che fa il modello per gli artisti e che prima era invischiato nel tunnel dell'alcool e della droga, nel quale è entrato quando sua madre si è ammalata e da cui è uscito solo meno di un anno prima del racconto di Jude.
Infine, tra gli altri personaggi, gli ultimi due su cui voglio spendere due paroline due, sono Brian e Benjamin Sweetwine: il primo è il loro vicino di casa che si avvicina a Noah e con cui instaura una bella amicizia fatta di passeggiate nel bosco in cerca di meteoriti e osservazioni notturne del cielo, ma quello che nessuno sa è che anche lui è dell'altra sponda, però non vuole che si sappia in giro per non compromettere la sua carriera nella squadra della scuola; il secondo è il padre dei gemelli, affezionato un po' di più a Jude, ma che vedremo pieno di dolore dopo la morte della loro madre, fino a che tutti i segreti non verranno fuori e il cambiamento sarà vicino.
Insomma, un libro pieno di emozioni e avvenimenti, una storia molto bella che si legge velocemente e tutta d'un fiato, storia che, quando l'ho letta, mi è sembrata un dipinto fatto di colori caldi e freddi, luce e tenebre, felicità e tristezza, persone spezzate dal dolore e da quello che è successo e persone che nonostante tutto vanno avanti con la loro vita, sebbene ci siano ostacoli da superare e segreti mai detti, sensi di colpa che corrodono l'anima, ma soprattutto due fratelli separati dalle circostanze e dalle azioni di entrambi.
Una storia che mi è piaciuta veramente tanto, che mi ha fatto riflettere tantissimo (e la mia doccia ne è testimone insieme allo specchio del mio bagno, visto che ho passato tutto il tempo della doccia a parlare da sola di questo libro) per via delle tematiche affrontate, a partire dall'omosessualità, per passare all'amore, all'amicizia, al rapporto fra fratelli e in famiglia, e per finire con il potere dei segreti e delle bugie che ne derivano, potere pericoloso che ti costringe in un vortice che ti risucchia sempre più fino a quando non decidi di smetterla e parlare.
Concludendo, questo libro è qualcosa di straordinario, l'autrice è riuscita a metterci dentro tanti elementi diversi, senza far sembrare tutto un gran minestrone in cui non capisci più niente, e anche alcune questioni un po' delicate; di sicuro una storia diversa dalle altre che sballotta il nostro povero cuoricino per via di tutte le emozioni che si possono provare e che raggiunge la sua gioia dopo parecchi momenti di mainagioia (che è sempre più presente, in tutti i libri, nelle serie TV, nei film, nella vita reale: come una zecca che ti si attacca alla pelle e che ti succhia il sangue, fino a che la tanto rara e famigerata gioia non si prospetta all'orizzonte). Dire che mi è piaciuto praticamente tutto fa già intendere quale sarà il voto finale, però devo dire che l'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato il comportamento di Jude in alcune occasioni, in cui l'avrei schiaffeggiata volentieri (della serie "pacifismo rimani un attimo nel comodino a dormire per una piccola commissione"), però alla fine tutto è bene quello che finisce bene, con Brian e Noah, lei e Oscar e tutti molto più felici.
Voto:
Nessun commento:
Posta un commento