giovedì 15 settembre 2016

Recensione Seeker, la ribelle

Titolo: Seeker, la ribelle
Autore: Arwen Elys Dayton
Genere: Fantasy
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prezzo: €18.90 (copertina rigida)
Pagine: 324






Trama
Quin Kincaid è una Seeker. La sua missione è un privilegio, un onore antico, che si tramanda da generazioni. O almeno questo è ciò che ha sempre creduto, fin da bambina, quando suo padre le raccontava di Seeker che avevano spodestato malvagi re, ricercato assassini, scacciato malfattori e compiuto azioni buone e imprese gloriose in ogni parte del mondo. Poi, però, è arrivata la notte del giuramento e il mondo di Quin è crollato. Per sempre. Perché essere Seeker non ha nulla a che vedere con la lealtà e il coraggio come lei si era immaginata. Tutta la sua vita è stata solo una terribile impostura. Suo padre si è rivelato un assassino. Suo zio, un bugiardo. Sua madre, una vittima. E il ragazzo che amava è assetato solo di vendetta, verso la sua famiglia. Ora che ha scoperto la verità, Quin potrebbe lasciarsi tutto alle spalle, andare altrove, essere semplicemente se stessa e finalmente vivere... come una persona normale. Invece no. Vuole sapere la verità, vuole capire quando tutto è cambiato. E non è la sola. Come lei, anche Shinobu, il suo compagno di sempre, è alla disperata ricerca di risposte e ora più che mai sembra l'unica persona di cui potersi fidare. Ma sono troppi i segreti nascosti in un passato oscuro e spietato...
Recensione
Buongiorno! Ah, ormai l'estate è diventata un miraggio e prima di avere qualche giorno di pausa dallo studio ne deve passare di tempo! E' passata appena una settimana e io sto già agognando le vacanze estive per poter tornare a leggere, guardare serie TV... ma ora come ora non ha senso rimuginare e mettersi a sognare ad occhi aperti perché adesso bisogna concentrarsi a fare le cose per bene.
Comunque, eccomi qui per parlarvi del secondo volume della serie di "Seeker", serie che all'inizio non mi aveva entusiasmato più di tanto, ma che con questo libro si è ripresa leggermente.
Dunque, all'inizio ritroviamo Quin e Shinobu a Hong Kong, dove sono giunti dopo l'avventura al traveler, e quest'ultimo si sta riprendendo dalle ferite subite a Londra quando viene scoperto con addosso un elmetto, ovvero un focalizzatore, che è capace di indirizzare i pensieri e renderli più chiari. Mentre Quin glielo nasconde, lui riesce sempre a ritrovarlo e continua a usarlo come se ne fosse diventato dipendente e infatti, più e più volte cercherà di smettere di indossarlo, senza successo, perché dopo un po' inizia a sentire che lo sta cambiando. In tutto ciò, i due sono decisi a seguire le indicazioni scritte nel diario della madre di John e di capire cosa ha fatto sì che i Seeker iniziassero a uccidersi a vicenda.
Mentre loro due fanno le loro ricerche, incontrano coloro che si chiamano Watcher, ragazzi né Seeker, né umani, né Dread che vogliono riprendersi l'athame del loro maestro, ovvero del Dread Mediano, e li inseguiranno proprio per questo. Nel frattempo, la Giovane Dread, Maud, ha deciso di allenare John per farlo diventare un Seeker e, contemporaneamente, cercherà di aiutarlo nella ricerca di quello che c'era scritto nel diario della madre Catherine e lui stesso inizierà a vedere certe cose più chiaramente.
Allora, come saprete, il primo volume non mi aveva fatto impazzire perché l'autrice non era riuscita a tenermi incollata alle pagine e mi distraevo ogni 3x2: con questo secondo volume inizialmente pensavo che non sarebbe riuscito a farmi appassionare alla storia, ma poi dopo poco più di metà ha iniziato ad ingranare meglio di quanto abbia mai fatto e non sono riuscita a staccarmi fino alla fine, persino mentre mi tagliavo il panino della merenda avevo un occhio sul coltello (perché non era il caso di tagliarsi, o peggio) e l'altro sul mio caro Ipad.
Dunque dunque dunque, questa volta Quin ha ormai capito che tutto quello che conosceva, che aveva creduto di conoscere, non è altro che una bugia del padre per coprire i suoi loschi affari, però deve riuscire a capire il perché, cosa ha spinto i Seeker a farsi fuori l'un l'altro: in questa impresa sarà accompagnata dal suo ragazzo e dalla copia del diario di Catherine, che userà per andare nei luoghi segnati lì sopra e per conoscere meglio la figura del Dread Mediano, un uomo che è sempre andato contro i principi del suo ordine e che, a quanto pare, ha sempre custodito un'"arma" di cui nessuno conosceva l'esistenza, fino a che lei stessa non si è trovata di fronte due ragazzini dalle dubbie origini. Anche qui vediamo una ragazza forte, che non si fa comandare a bacchetta da nessuno e che è determinata a raggiungere il suo obiettivo e a fare del bene, però, a mio parere, qui è stata un po' meno attenta ai dettagli perché altrimenti si sarebbe accorta che nel suo ragazzo c'era qualcosa che non funzionava.
Shinobu si rivela essere sempre il ragazzo un po' dolce e forte dello scorso volume, ma questa volta la sua fragilità, se così mi permettete di chiamarla, non sta nelle droghe, ma nel focalizzatore, questo elmetto che continua a mettersi addosso per via della dipendenza che si è creata: e sarà proprio questo che lo farà cambiare a poco a poco, perché dopo un po' inizierà a diventare una specie di Gollum-Sméagol con due diverse linee di pensiero, una è la sua mentre l'altra è quella del proprietario dell'elmetto (infatti, se si usa per tanto tempo un oggetto del genere che è stato indossato a sua volta per parecchio tempo dall'originario proprietario, chi lo sta usando verrà condizionato dai pensieri di chi l'ha usato prima di lui), che lo porteranno a forti conflitti interiori.
Poi abbiamo John, apparentemente il ragazzo psicopatico che pensa solo alla vendetta, ma in realtà si dimostrerà essere molto più sano di mente di un altro personaggio: sin da piccolino aveva sempre avuto in mente l'obiettivo di rimettere a posto l'ordine nelle varie casate, dopo essersi vendicato di quelli che avevano contribuito all'estinzione della propria, però adesso, mentre si sta impegnando nell'allenamento con Maud, pian piano capisce che non è questo quello che vuole, che non è questo il modo di rimettere a posto la situazione, cosa che capirà grazie all'aiuto della sua maestra e dopo aver seguito alcune indicazioni del diario della madre. Insomma, un personaggio da tutti considerato il cattivo della situazione, ma che in realtà è stato portato a fare certe azioni dalle parole di Catherine e Maggie, nonna di lei, che l'avevano convinto a cercare vendetta e alla fine riuscirà a capire cosa è necessario fare per portare un po' di bene in questo mondo corrotto.
Ritroviamo la Giovane Dread ad allenare il sopracitato ed è durante questo periodo che inizierà a riflettere sul passato, sul suo ordine e si farà coinvolgere dalle vicende dei Seeker proprio perché le sembra la cosa giusta da fare. Poi, fatemelo dire, lei e John sono bellissimi insieme, al contrario di Quin e Shinobu che non mi fanno sentire niente, perché, non so come dire, ma hanno una certa chimica e, secondo me, starebbero molto bene insieme (cosa che spero si avveri perché almeno una gioia per loro due non sarebbe malaccio!).
Ai personaggi si aggiungono anche Nott e Wilkin, due ragazzini che si scoprirà essere parte di coloro che vengono chiamati Watchers, ovvero una specie di corporazione di soldati un po' diversi dai Seeker perché sono stati allenati in modo diverso, con uno scopo diverso, e che usano frustospade tagliate a metà e focalizzatori.
La cosa più affascinante di questo secondo volume, più appassionante del precedente, è il fatto che tutta la vicenda ruoti attorno al diario e a quello che c'è scritto sopra, le rivelazioni sui Dread e le coordinate delle grotte che tanto tempo prima costituivano dei rifugi per le varie casate; un'altra cosa bella è stato l'inserimento di flashback che ci hanno portato diciannove anni prima per vedere cosa succedeva nella vita di Catherine, cosa ha fatto dopo aver pronunciato il giuramento, come ha conosciuto il padre di John e cosa l'ha spinta a prendere appunti sulle varie casate.
La cosa che mi ha fatto più godere di tutte e che mi ha fatto dire: "Visto che non dovevate giudicare troppo in fretta? E chi è lo psicopatico adesso, eh?" è stato il fatto che, tramite il suo PoV, possiamo constatare come John non sia proprio il cattivo della situazione perché molto spesso lo vediamo pentito delle sue azioni, di come ha affrontato certe situazioni, però lo vediamo cambiare piano piano grazie a Maud, che gli farà aprire gli occhi. Insomma, già dal precedente volume mi era stato simpatico (cosa strana perché di solito i cattivi prima li odio e poi, forse, inizio a cambiare opinione su di loro), nonostante le azioni che non erano proprio state delle migliori, però da subito avevo capito che non poteva essere uno psicopatico, era solo un ragazzo che voleva mantenere una promessa fatta alla madre e che aveva in testa un'idea che gli era stata inculcata. Però alla fine cambia qualcosa in lui e inizia a capire cosa deve fare per davvero.
Insomma, questo libro si è rivelato un po' migliore del precedente anche se all'inizio non mi stava conquistando perché alla fine dei capitoli non mi veniva voglia di proseguire immediatamente nella lettura, della serie "OMG, devo andare avanti, DEVO!". Penso che il grande problema di questa saga sia stato il fatto che per un libro e mezzo il fantasy non si sia fatto vedere più di tanto e che anche la stessa azione sia stata meno avvincente di altri libri dello stesso genere, almeno a mio parere: infatti, ci sono stati molti momenti di pausa fra un piccolo assaggio di avventura e l'altro e, per mio gusto personale, non hanno giovato alla lettura, me l'hanno resa un po' asettica, senza colpi di scena particolari. Però alla fine di questo secondo volume, l'ho sentita un po' di più, ho sentito la tipica sensazione che ho sempre avuto con i libri del genere, in cui mi chiedo cosa succederà e non riesco a staccarmi. Forse, all'inizio non mi prendeva molto per via del fatto che si vedevano poco John e Maud e che tutti pensavano a lui come lo psicopatico di turno (che poi, lo vogliamo mettere a confronto con uno psicopatico che più non si può? Perché, se lo mettiamo a confronto con Sebastian/Jonathan Morgestern questo è un vero pazzo e il mio caro John è la persona più sana di mente che io abbia mai conosciuto).
Concludendo, perché ho parlato troppo, come al solito, l'autrice è riuscita verso la fine a farmi appassionare alla storia e a risollevare la mia opinione su questa saga, in alcune parti mi ha fatto arrabbiare perché i suoi personaggi o hanno dei prosciutti davanti agli occhi o puntano il dito su quello che sembra essere il più vicino a sembrare il cattivo della storia perché non hanno capito nulla, ma in altre mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino perché amo troppo John e Maud, insieme sono bellissimi e sotto sotto spero che si mettano insieme (o quantomeno che siano amici... dai, è solo una gioia, cosa costa?), visto che l'altra coppia non fa scintille. Una storia molto affascinante, che è diventata ancora più intrigante per via del mistero che aleggia, dei nuovi oggetti che sono stati trovati dopo aver pensato che fossero più rari che mai e dei Watcher, dei ragazzini che hanno un'energia pazzesca, ma che sono anche delle pesti belle grosse che danno filo da torcere e che non hanno proprio un animo buono.
Voto:


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