Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, riportando alla luce una sorta di rubrica iniziata parecchio tempo fa e con soli due episodi che, per un qualche oscuro motivo, non avevo più continuato, sebbene l'intenzione ci fosse.
Quindi eccomi qui, con un post in cui non intendo fare una vera e propria recensione della trilogia "Never Never", ma vi dirò semplicemente quello che mi è piaciuto o meno, le controversie, insomma, qualsiasi cosa mi venga in mente.
Titolo: Never Never Trilogy
Autori: Colleen Hoover e Tarryn Fisher
Genere: Young Adult Paranormal
Casa editrice: Hoover Ink
Prezzo: €6.65; €6.61 €9.55 (copertina flessibile)
Pagine: 159; 157; 92
Trama
Migliori amici sin da quando erano in grado di camminare. Innamorati sin dall'età di quattordici anni.
Completi estranei sin da questa mattina.
Lui farebbe di tutto pur di ricordare. Lei farebbe di tutto pur di dimenticare.
Let's talk about...
Dunque dunque, anche oggi parliamo di una trilogia di novelle che ha i suoi schieramenti, ma mentre in altre serie c'è solo o bianco o nero, qui c'è anche il grigio, e pure molto! Ci sono persone che hanno amato alla follia questa storia, altre che l'hanno odiata, soprattutto per come si è sviluppata, altri che la reputano "okay", ma niente di eccezionale. E qualcuno potrebbe pensare "Ma una delle due autrici è Colleen Hoover, com'è che ci sono tutti 'sti schieramenti mai visti con lei?" e io vi risponderei che non è il suo solito romanzo-tipo, non è il solito contemporary strappalacrime/straziacuore, ma è più mystery che altro.
Però, prima di dire troppo, iniziamo con i punti da affrontare:
1) La storia è quella di dure ragazzi, Charlie e Silas, che, per un motivo ignoto, si ritrovano senza alcun ricordo della loro persona, senza sapere chi sono, dove si trovano, quanti anni hanno, ma ricordandosi, ad esempio, di come si guida una macchina oppure di cosa sia un cellulare. E la cosa più strana è che loro due stavano insieme, seppure scopriranno in seguito che la loro relazione è stata molto complicata a causa di una faida fra le loro famiglie, che Romeo e Giulietta levateve proprio.
Entrambi saranno determinati a scoprire qualcosa in più di questa situazione, soprattutto per via di alcune scoperte che li portano a chiedersi che tipo di persone fossero prima del black-out e il perché abbiano compiuto determinate azioni, cosa ci fosse dietro al loro cambiamento.
2) Una particolarità delle storie in cui qualcuno perde la memoria è il fatto che non ci si conosce, non si ha la benché minima idea di chi si sia e del comportamento, per cui Silas e Charlie molto spesso si ritrovano a compiere certe azioni e a supporre, poi, che i rispettivi sé-pre-blackout siano stati, ad esempio, testardi, gentili e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia, il fatto di non conoscere la propria personalità può non essere visto come un male, perché si può sempre cambiare, soprattutto quando si inizia a conoscere qualcosa della loro vita precedente e la si vede sotto una prospettiva diversa, ci si inizia a chiedere il perché di certe cose e ci si rimprovera per altre.
Insomma, non tutto il male vien per nuocere.
3) Il bello di questa storia è che è molto misteriosa, si va avanti con la lettura per il semplice fatto che bisogna OBBLIGATORIAMENTE scoprire il motivo per cui tutto questo è accaduto: grazie anche allo stile di scrittura delle due autrici, io non mi sono stancata un attimo dai tre volumi, ero molto presa bene da questo grande mistero al punto che cercavo, invano, di provare a indovinare quale sarebbe stata la fine.
Oltretutto, man mano che si prosegue con la storia ci sono nuovi elementi da tenere in conto, più tutti i vari sentimenti dei protagonisti che rendono ancora più intrigate il tutto e ti fanno usare tutte le tue doti nascoste da detective per crearti uno schema mentale che Sherlock e FBI levateve proprio, grazie (dovrei smetterla di dire "levate proprio", lo dico troppo spesso). L'unica cosa è che, personalmente, mi sarei aspettata un'atmosfera ancora più misteriosa, che mi facesse proprio spalancare la bocca dallo stupore, cosa che non è accaduta troppo spesso.
4) Pur non potendo farvi spoiler, qualche parolina sul finale la devo spendere.
Ammetto che sono rimasta leggermente delusa quando si è scoperto il motivo per cui Silas e Charlie dimenticassero tutto quanto, o quasi: le premesse erano buone, molto buone, e io credevo che si sarebbe poi scoperto che il tutto accadeva per delle pratiche voodoo, oppure per delle medicine che facevano dimenticare e che venivano loro date in un qualche modo da chi voleva che non si ricordassero qualcosa. E questo sarebbe stato fichissimo. Però poi, quando abbiamo veramente risolto il mistero, io mi sono detta: "Ah, tutto qui?" perché mi aspettavo qualcosa di più eclatante e sbalorditivo, mentre le due autrici hanno preferito giocare una carta che non mi è piaciuta, essendo anche un mystery mi aspettavo una conclusione diversa.
5) Oltre al finale, c'è un'altra cosa che non mi ha fatto impazzire: l'epilogo. In genere un epilogo dovrebbe dare soddisfazione, perché hai l'opportunità di vedere la vita dei protagonisti dopo anni dalle vicende incriminate, eppure mi ha un po' irritato perché - SPOILERONE - alla loro figlia accade esattamente la stessa cosa, insieme al fidanzatino dimentica tutto - FINE SPOIELRONE, forse - e questo non mi ha fatto molto piacere per via del fatto che la mia mente si aspettava una conclusione logica che non ha ottenuto, cosa che mi dà molto sui nervi. Molto.
In conclusione, questa storia mi è piaciuta abbastanza, è molto particolare, ma la fine, la spiegazione finale, mi ha lasciato l'amaro in bocca, mi sembrava stonasse nel contesto, quando io mi ero immaginata una storia alla "Castle", come quando dopo il finale della sesta stagione Richard torna e si scopre che ha dimenticato tutto.
Quindi, i primi due volumi, insieme, si meriterebbero un Peeta (eh, sì, perché al primo da solo non saprei cosa dare, troppo corto per poterlo giudicare), mentre per l'ultimo darei un Ranuncolo, e la media è...
Voto complessivo:
Però, prima di dire troppo, iniziamo con i punti da affrontare:
1) La storia è quella di dure ragazzi, Charlie e Silas, che, per un motivo ignoto, si ritrovano senza alcun ricordo della loro persona, senza sapere chi sono, dove si trovano, quanti anni hanno, ma ricordandosi, ad esempio, di come si guida una macchina oppure di cosa sia un cellulare. E la cosa più strana è che loro due stavano insieme, seppure scopriranno in seguito che la loro relazione è stata molto complicata a causa di una faida fra le loro famiglie, che Romeo e Giulietta levateve proprio.
Entrambi saranno determinati a scoprire qualcosa in più di questa situazione, soprattutto per via di alcune scoperte che li portano a chiedersi che tipo di persone fossero prima del black-out e il perché abbiano compiuto determinate azioni, cosa ci fosse dietro al loro cambiamento.
2) Una particolarità delle storie in cui qualcuno perde la memoria è il fatto che non ci si conosce, non si ha la benché minima idea di chi si sia e del comportamento, per cui Silas e Charlie molto spesso si ritrovano a compiere certe azioni e a supporre, poi, che i rispettivi sé-pre-blackout siano stati, ad esempio, testardi, gentili e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia, il fatto di non conoscere la propria personalità può non essere visto come un male, perché si può sempre cambiare, soprattutto quando si inizia a conoscere qualcosa della loro vita precedente e la si vede sotto una prospettiva diversa, ci si inizia a chiedere il perché di certe cose e ci si rimprovera per altre.
Insomma, non tutto il male vien per nuocere.
3) Il bello di questa storia è che è molto misteriosa, si va avanti con la lettura per il semplice fatto che bisogna OBBLIGATORIAMENTE scoprire il motivo per cui tutto questo è accaduto: grazie anche allo stile di scrittura delle due autrici, io non mi sono stancata un attimo dai tre volumi, ero molto presa bene da questo grande mistero al punto che cercavo, invano, di provare a indovinare quale sarebbe stata la fine.
Oltretutto, man mano che si prosegue con la storia ci sono nuovi elementi da tenere in conto, più tutti i vari sentimenti dei protagonisti che rendono ancora più intrigate il tutto e ti fanno usare tutte le tue doti nascoste da detective per crearti uno schema mentale che Sherlock e FBI levateve proprio, grazie (dovrei smetterla di dire "levate proprio", lo dico troppo spesso). L'unica cosa è che, personalmente, mi sarei aspettata un'atmosfera ancora più misteriosa, che mi facesse proprio spalancare la bocca dallo stupore, cosa che non è accaduta troppo spesso.
4) Pur non potendo farvi spoiler, qualche parolina sul finale la devo spendere.
Ammetto che sono rimasta leggermente delusa quando si è scoperto il motivo per cui Silas e Charlie dimenticassero tutto quanto, o quasi: le premesse erano buone, molto buone, e io credevo che si sarebbe poi scoperto che il tutto accadeva per delle pratiche voodoo, oppure per delle medicine che facevano dimenticare e che venivano loro date in un qualche modo da chi voleva che non si ricordassero qualcosa. E questo sarebbe stato fichissimo. Però poi, quando abbiamo veramente risolto il mistero, io mi sono detta: "Ah, tutto qui?" perché mi aspettavo qualcosa di più eclatante e sbalorditivo, mentre le due autrici hanno preferito giocare una carta che non mi è piaciuta, essendo anche un mystery mi aspettavo una conclusione diversa.
5) Oltre al finale, c'è un'altra cosa che non mi ha fatto impazzire: l'epilogo. In genere un epilogo dovrebbe dare soddisfazione, perché hai l'opportunità di vedere la vita dei protagonisti dopo anni dalle vicende incriminate, eppure mi ha un po' irritato perché - SPOILERONE - alla loro figlia accade esattamente la stessa cosa, insieme al fidanzatino dimentica tutto - FINE SPOIELRONE, forse - e questo non mi ha fatto molto piacere per via del fatto che la mia mente si aspettava una conclusione logica che non ha ottenuto, cosa che mi dà molto sui nervi. Molto.
In conclusione, questa storia mi è piaciuta abbastanza, è molto particolare, ma la fine, la spiegazione finale, mi ha lasciato l'amaro in bocca, mi sembrava stonasse nel contesto, quando io mi ero immaginata una storia alla "Castle", come quando dopo il finale della sesta stagione Richard torna e si scopre che ha dimenticato tutto.
Quindi, i primi due volumi, insieme, si meriterebbero un Peeta (eh, sì, perché al primo da solo non saprei cosa dare, troppo corto per poterlo giudicare), mentre per l'ultimo darei un Ranuncolo, e la media è...
Voto complessivo:
Ciao! Non conoscevo questa trilogia, ma devo dire che dalle copertine e da come ne parli (tranne il finale!) mi ispira proprio! Me la segno subito!
RispondiEliminaSì sì, nel complesso è molto bella, anche se il finale non mi ha propriamente convinta, ma magari è solo una mia impressione!
EliminaVorrei leggerla!!
RispondiEliminaE' molto carina! Anche se almeno per il momento è solo in inglese
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